Special
STORIA E GESTIONE DEL PAESAGGIO NELLE AREE RURALI
26–30 settembre 2016
Siracusa
I paesaggi della Riforma agraria
15CFPARCHITETTI
Con il patrocinioe il sostegno di
ORDINE DEGLI ARCHITETTI,PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA
Tra le più significative esperienze italiane sul paesaggio, la Summer School Emilio Sereni si distingue per l’ancoraggio delle tematiche paesaggistiche alla prospettiva storica, connettendo le trasformazioni delle epoche passate con la gestione del paesaggio e gli scenari futuri. A questa impostazione sono ricondotte le formule didattiche e le pratiche di laboratorio che la Scuola offre ai suoi allievi, richiamando, anno dopo anno, studiosi afferenti a diverse discipline (dalla storia all’urbanistica, dalla geografia alla museologia, dalle scienze agrarie all’economia e all’antropologia) e operatori impegnati nei diversi campi: della scuola e della formazione, dell’amministrazione pubblica, dei musei e dei parchi. Fin dal 2009 la Summer School Emilio Sereni ha costituto un punto d’incontro fra ricerca, scuola e governo del territorio. Un luogo dove studiosi, docenti, amministratori pubblici, agenti territoriali e operatori pubblici e privati possono incontrarsi e interrogarsi sull’efficacia sociale e politica della ricerca sul paesaggio, sui modi della sua tutela e valorizzazione, sulle tecniche e sulle strategie per il suo insegnamento, sul rapporto che occorre promuovere fra cittadinanza e patrimonio.
Nel 2016, per la prima volta, la Summer School Emilio Sereni affianca al tradizionale corso che si tiene a Gattatico (Reggio Emilia) presso la prestigiosa sede dell’Istituto Nazionale Alcide Cervi, una edizione speciale che si tiene a Siracusa.
Si tratta di uno degli esiti dell’accordo stipulato nell’ottobre 2014 tra il Dipartimento Dicar dell’Università di Catania e l’Istituto Cervi allo scopo di promuovere attività di ricerca, di formazione, informazione e orientamento post laurea negli ambiti disciplinari afferenti al Dicar.
la Summer SchoolEmilio Sereni
Il territorio rurale si configura come uno spazio a lungo vissuto, poi abbandonato, dimenticato e ferito, a volte deriso. Uno spazio rilevante, al quale è necessario ridare dignità e valore, rimettendo l’agricoltura al centro dell’interesse non solo culturale, ma anche politico, economico e sociale.
L’agricoltura, mossa dalla funzione primaria di produzione di cibo e di energia, è una delle attività umane più antiche e da sempre ha modellato il paesaggio e influenzato l’ambiente e la biodiversità sul territorio, in particolare in aree fortemente antropizzate come l’Italia e i paesi del Mediterraneo. Il paesaggio agrario, dimensione visibile di questo lungo processo storico, assume così un significato di risorsa ambientale, economica e culturale che richiede di essere conosciuta e comunicata, poiché rappresenta non solo il volto della nostra agricoltura ma anche un bene comune, un patrimonio che ci aiuta a rispondere alla crisi del nostro tempo.
All’interno del territorio agricolo aspetti specifici e potenzialità molto interessanti caratterizzano i paesaggi della Riforma agraria, risultato di quel pacchetto di leggi che tra il 1948 e il 1950 consentì la disarticolazione del latifondo e il passaggio di mano, in un ventennio, di circa 2,6 milioni di ettari. Ancora oggi il territorio e il paesaggio delle aree oggetto della Riforma agraria sono fortemente segnati dagli esiti di quello che per alcuni economisti è stato il più grande intervento statale mai posto in atto in Italia.
Special School Emilio SereniI edizione 2016
obiettivi
La scuola si propone di analizzare, leggere e interpretare i paesaggi rurali storici, in particolare quelli siciliani, anche comparativamente con quelli di altre aree mediterranee, con specifica attenzione al rapporto tra forme dell’insediamento umano e sistemi agrari, ovvero tra rapporti di produzione in agricoltura e strutture sociali (famiglia, comunità, gruppi…) e urbanistiche (case sparse, villaggi, paesi, borghi, agrotown…). La finalità del lavoro è quella di costruire una base conoscitiva dei valori paesaggistici al fine di orientare le politiche di governo del territorio e le strategie culturali di formazione e di educazione al paesaggio.
In particolare verrà posto sotto osservazione il paesaggio della Riforma agraria che in Sicilia ha assunto delle interessanti specificità per il numero e la qualità dei borghi realizzati nel quadro di quella esperienza.
Oggi le condizioni di queste aree sono molto diverse sia da regione a regione, sia all’interno delle stesse regioni. Alcune aree sono state rimesse in gioco da nuove gerarchie infrastrutturali e territoriali e sono utilizzate in maniera intensiva e moderna; altre hanno perso ogni carattere agricolo e sono state assorbite dalle nuove forme
insediative della diffusione urbana; altre ancora sono rimaste marginali sia rispetto alle dinamiche insediative che a quelle della produzione agricola; altre ancora sono state del tutto abbandonate. Ma diversi sono i destini anche dal punto di vista dell’assetto proprietario. In alcuni casi permane l’assetto dell’appoderamento originario; in altri casi si sono via via formate proprietà più ampie o nuovi latifondi. In alcune situazioni, ad esempio alcuni borghi, la proprietà è tornata alla parte pubblica.
In Sicilia, un primo atto normativo che, pur limitato ai borghi rurali, presta attenzione alle architetture della Riforma, risale al 1999, quando le Linee guida del Piano territoriale paesistico regionale impongono il riconoscimento dei borghi quali veri e propri centri storici abbandonati realizzati in epoca contemporanea e ne prescrivono l’inserimento nella categoria definita: Nuclei storici a funzionalità specifica di impianto contemporaneo, quali i villaggi dei minatori, le case dei ferrovieri e i borghi per la colonizzazione del latifondo di epoca fascista.
Più recentemente la Regione Sicilia si è anche dotata della Banca della Terra (art. 21 LR 28.01.2014, n. 5.), con lo scopo di creare nuove opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali e per valorizzare il patrimonio agricolo forestale in particolare pubblico. Alla Banca della Terra di Sicilia, tra l’altro, sono stati conferiti proprio i terreni e gli immobili della Riforma agraria che rimarranno nella disponibilità dell’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) a conclusione di una procedura di assegnazione dei Borghi rurali a soggetti pubblici e privati.
La Special School Emilio Sereni intende diffondere la conoscenza del paesaggio della Riforma agraria e contribuire a individuare le modalità per rendere queste aree nuovamente protagoniste, nel quadro di un modello di sviluppo sostenibile e di pratiche di rigenerazione territoriale che rimettano in gioco i territori extrametropolitani.
La Special School Emilio Sereni si articola in cinque giornate con lezioni, seminari di approfondimento, visite guidate e altre iniziative collaterali che nell’insieme prefigurano una metodologia interdisciplinare e di full-immersion.
La Scuola si avvale della collaborazione scientifica delle Università siciliane, della rete delle Università e centri di ricerca convenzionati con la Summer School Emilio Sereni dell’Istituto Cervi e delle Università coinvolte nel progetto di ricerca Dicar-istituto Cervi, I paesaggi della Riforma agraria in Italia.
La prolusione, affidata a uno studioso di alto profilo che si è distinto particolarmente per lo studio dei temi trattati, introduce i partecipanti all’analisi degli argomenti affrontati, individuandone i principali spunti problematici di riflessione e discussione. Le successive lezioni, articolate per sessioni e seminari di approfondimento, analizzano la questione del paesaggio della Riforma sotto specifiche angolazioni disciplinari e tematiche. Sono previste escursioni sul campo per prendere contatto direttamente con gli ambiti territoriali interessati dalla Riforma. In ogni sessione specialisti delle varie discipline coinvolte comunicano ai partecipanti le acquisizioni fondamentali e individuano i problemi sui quali concentrare l’attenzione ed effettuare i necessari approfondimenti.
Le escursioni sui luoghi della riforma hanno valore di veri e propri seminari di approfondimento durante i quali avviene il confronto ravvicinato con i docenti. In questa sede i corsisti possono sottoporre alla discussione collettiva le proprie riflessioni ed esperienze, inerenti il tema.
La sessione conclusiva, composta da una tavola rotonda e da una lezione magistrale finale, pone al centro della riflessione gli scenari futuri per i territori e i borghi della
metodologia
Riforma agraria. Apposite figure di tutor hanno il compito di stimolare e facilitare la discussione e il confronto tra partecipanti e relatori.
Ai partecipanti viene poi richiesta una attività differita: la consegna, entro il 15 ottobre 2016, di un contributo che troverà spazio negli atti on-line della Scuola, costituito o da due tavole fotografiche e grafiche su un borgo o un’area della Riforma agraria, oppure da un saggio della lunghezza di massimo 20 mila battute. Ogni contributo potrà essere individuale o di gruppo. I lavori meritevoli saranno pubblicati nel volume che raccoglierà gli Atti della Scuola che quest’anno andranno a costituire il Quaderno 12 dell’Istituto Nazionale Alcide Cervi.
Tutte le attività della Summer School Emilio Sereni, compresa la Special School che si tiene a Siracusa, si svolgono in un contesto originale, dove il rapporto tra direttori, relatori, tutor, personalità del mondo della cultura ed iscritti si realizza in un clima informale e di dialogo amichevole; diversi sono i momenti conviviali che stimolano le occasioni di scambio per condividere e discutere temi e ricerche, pensieri e azioni.
destinatari
La Scuola si rivolge in primo luogo ai soggetti impegnati a vario titolo nello studio e nella lettura del territorio, nelle politiche locali e regionali di pianificazione, nella tutela e valorizzazione delle risorse territoriali, nelle strategie e pratiche di sviluppo delle aree rurali, nelle attività produttive agricole e multifunzionali, nella formazione e nella scuola: professionisti, operatori degli Enti locali, studiosi, docenti, studenti universitari e post laurea e quanti, più generalmente, sono interessati alle tematiche di questa Special School Emilio Sereni
Per gli iscritti agli Ordini professionali degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori è prevista l’assegnazione di 15 CFP. Sono in corso le richieste di accreditamento per l’erogazione di 15 Crediti Formativi Professionali (CFP) per gli iscritti agli Ordini professionali degli Ingegneri e dei Dottori Agronomi.
Gli studenti del corso di laure magistrale e ciclo unico dell’Università con sede in Siracusa (SDS) che si iscriveranno corso avranno riconosciuti 4 CFU tra quelli a scelta. Gli studenti iscritti a tutti i corsi di laurea attivati presso il DICAR dell’Università di Catania avranno riconosciuti 3 CFU.
Il contributo di iscrizione può rientrare nella card “BONUS SCUOLA” di cui all’art. 1 comma 121 L. 107/15 in quanto l’Istituto Alcide Cervi è Ente accreditato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per la formazione e l’aggiornamento del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado su territorio nazionale con prot. MIUR. n. AOODGPER. 6491, decreto del 03/08/2011.
In virtù di ciò la Special School Emilio Sereni dispone dell’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio per il personale scolastico di ogni ordine e grado.
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La Special School sarà attivata al raggiungimento di un numero minino di iscritti pari a 40.
Il numero di posti disponibili è di massimo 60.
La quota di iscrizione è di 150,00 euro per gli studenti universitari iscritti al V anno oppure al II anno L.M. o ai Dottorati di ricerca e 250,00 euro per dipendenti pubblici e liberi professionisti, o appartenenti a Enti e Istituzioni che figurano tra i Soci dell’Istituto Cervi oppure a Università che hanno in essere una convenzione di collaborazione scientifica con l’Istituto. Tutti coloro che vogliono usufruire di queste condizioni, devono formalizzare l’iscrizione entro il 31 agoso 2016. Successivamente a questa data la quota è per tutti di 300,00 euro. L’iscrizione va effettuata entro il 20 settembre 2016 compilando l’apposito modulo e inviandolo all’indirizzo
insieme alla ricevuta del bonifico effettuato a favore del Consorzio Universitario Archimede
IBAN IT21K0871317100000000000791Bcc Credito Cooperativo
La quota di iscrizione dà diritto a seguire i lavori della Scuola, ricevere il materiale didattico e partecipare alle escursioni e agli aperitivi previsti nel programma.
ai partecipanti è rilasciatoattestato di frequenza
iscrizione
comitato scientifico
Direttore Special SchoolFausto Carmelo Nigrelli
Coordinamento Scientificosalvatore adorNoUniversità di Cataniagabriella boNiNi
Responsabile Scientifico Biblioteca Archivio Emilio SereniFraNCesCo martiNiCo
Università di Catania
Comitato scientificoProF. FraNCo amata
Università di CataniaProF. alessaNdra Casu
Università di Sassari-AlgheroProF. emiro eNdrighi
Università di Modena e Reggio Emilia ProF. Paolo la greCa
Università di Catania, pres. INU SiciliaProF. rossaNo Pazzagli
Università del MoliseProF. maria rosaria vitale
Università di Catania
Coordinamento organizzativovito martelliaNo
Università di CataniamariNa regosa e emiliaNa zigatti
Istituto Alcide Cervi
le sedi della
Special
Le sedi della Special School Emilio Sereni sono ubicate nella splendida cornice dell’Isola di Ortigia.
VILLA REIMANNVia Necropoli Grotticelle,14La villa gode di una vista privilegiata sulla città: da una
parte guarda verso il mare, chiuso nello specchio d’acqua del porto grande; dall’altra risulta completamente immersa in un parco di 35.000 mq. Al suo interno si può ammirare un “Giardino Esotico”, che ha mantenuto nel tempo il fascino dello schema classico dei giardini all’italiana.
Facoltà di Architettura SDSPiazza Federico di Svevia, 1La Struttura Didattica Speciale di Architettura è insediata
in una ex-caserma, posta nell’estrema punta meridionale dell’isola di Ortigia.
Luned
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embre VILLA REIMANN
ore 09:30Accoglienza e accreditamento dei partecipanti
ore 10:30 SALUTI INAUGURALI
Giacomo PiGnataroRettore dell’Università di Catania
albertina SolianiPresidente Istituto Nazionale Alcide Cervi
GiuSePPe calvoPresidente Consorzio Universitario Archimede
lilia carmela cannarellaConsiglio Nazionale Ordini degli Architetti
aleSSandro brandinoPresidente Ordine degli Architetti, Siracusa
enrico FotiDirettore Dicar
bruno meSSinaPresidente SDS Architettura
FranceSco concetto calannaCalanna Commiss. Straord. ESA
ore 11:30 Gabriella bonini
Responsabile Scientifico Biblioteca Archivio Emilio Sereni
Presentazione Special School Emilio Sereni
FauSto carmelo niGrelliUniversità di Catania, Direttore Special School Emilio Sereni
Presentazione I edizione 2016STORIA E GESTIONE DEL PAESAGGIO NELLE AREE RURALI
Il paesaggio della Riforma agraria
SDS ARCHITETTURA
ore 16:00 LECTIO MAGISTRALIS
Franco amataUniversità di CataniaAppunti per una storia dei paesaggi
della Riforma agraria in Sicilia
ore 17:15 I SESSIONELa Riforma agraria: i territori regionali e le loro storiecoordina Salvatore adorno
Università di Cataniadiscutonoemanuele bernardi
Università di Roma la SapienzaLa Riforma agraria nella storia e nella storiografia italiana
Gabriella boniniBiblioteca Archivio Emilio Sereni
Emilio Sereni e la Riforma agrariaroberto balzani
Università di BolognaL’area emiliana: territorio e produzioni
nicola GabellieriUniversità di GenovaRileggere il paesaggio della Riforma
nelle Maremme toscane: fonti e metodiFranceSco di bartolo
Phd Università di PalermoLa Sicilia: conflitti e società
Ore 21:30 PROIEZIONE APERTA AL PUBBLICO“Dall’acqua ai campi, dai campi al silenzio”
Le traiettorie della Riforma agrarianel delta padano emiliano-romagnolo
documentario prodotto dall’Istituto Nazionale Alcide Cervia cura di SteFano PiaStra. Presente l’autore.
programma
Marte
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embre SDS ARCHITETTURA
ore 9:00 II SESSIONEIl paesaggio della Riforma agraria negli strumenti di
pianificazione e programmazione del territorio
coordina roSSano PazzaGliUniversità del Molise, Centro di Ricerca sulleAree Interne e gli Appennini (ARIA)
discutonocarlo toSco
Politecnico di TorinoStrumenti e metodi per la storia del paesaggio agrario
claudio SaraGoSaUniversità di Firenze, Società dei Territorialisti
Pianificazione e governo del territorio nelle aree di Riforma in Toscana
FranceSco martinicoUniversità di Catania
Le aree della Riforma negli strumenti di Area vasta della Sicilia centro-orientale
aleSSandra caSuUniversità di Sassari
Il territorio della Riforma tra Piano Paesaggistico regionale e piano urbanistico comunale
michelanGelo SavinoUniversità di Padova
Paesaggi resistenti nel Veneto post-industriale
POMERIGGIO LIBERO
SDS ARCHITETTURA
ORE 19.00 APERILIBRO
G. Bonini, R. PazzagliStoria del lavoro in ItaliaVol II: 1945-2000. La ricostruzione, il miracolo economico, la globalizzazioneCastelvecchi, 2015
N. GabellieriBiografia di un paesaggio rurale Storia, geografia e archeologia
ambientale per la riqualificazione di Case Lovara
(promontorio del Mesco – La Spezia)Oltre Edizioni, 2015
programma
SDS ARCHITETTURA
ore 9:00 III SESSIONEI borghi e gli insediamenti,
tra tradizione e sperimentazione
Coordina maria roSaria vitaleUniversità di Catania
DiscutonoPaola barbera
Università di CataniaLinee di continuità. I borghi in Sicilia dal fascismo agli
anni della Riformavincenzo SaPienza
Università di CataniaIl progetto della città rurale, dall’ECLS all’ERAS:
materiali, tecniche, forma e funzioneantonella verSaci
Università Kore di EnnaI borghi rurali della Sicilia centrale
tra recupero del costruito e valorizzazione del territorioFranceSca PaSSalacqua
Università di Reggio CalabriaUn’altra ruralità. Il paesaggio agrario
tra la costa tirrenica e le pendici dei peloritaniSimona Salvo
Università Sapienza di RomaLe architetture rurali dell’Agro Pontino
negli anni della Bonifica, fra tradizione costruttiva e innovazione architettonica
valentina iacoPoniPhd Università di Camerino
Case fino al limite dell’orizzonte. La Riforma fondiaria attraverso il paesaggio nei territori dell'Ente Maremma
Mer
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SDS ARCHITETTURA
ore 14:30 ESCURSIONE
La Valle del Dittaino, Borgo Cascino e Borgo SferroBorgo Cascino si trova tra Enna e Caltanissetta. Fu costruito nel 1940 nell’ambito della programma di colonizzazione del latifondo siciliano su progetto dell’ingegnere catanese Giuseppe Marletta che progettò il centro di servizi con scuola, chiesa, ufficio postale, casa del podestà, torre littoria, tutti attorno a una piccola piazza. Il nome del borgo fa riferimento ad Antonino Cascino che fu il primo generale italiano a entrare a Gorizia nel 1916, a capo della Brigata Avellino costituita in prevalenza da siciliani. Borgo Sferro fu realizzato in territorio di Paternò tra il 1927 e il 1932 nell’ambito di lavori di bonifica della piana di Catania e di realizzazione della nuova strada statale. Successivamente venne modificato per accogliere abitazioni nell’ambito delle attività connesse con la riforma agraria.
a Borgo Cascino PROIEZIONE
“Ci credevamo. Memorie di lotte contadine”documentario sulle lotte per la terra nell’Ennesedi Angelo Barberi e Sebastiano Pennisi
a Borgo Sferro
ore 19.30 APERILIBROLiliane Dufour
Nel segno del littorioCittà e campagne siciliane nel
ventennioLussografica, 2006
a seguire la cena...
programma
Gioved
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embre SDS ARCHITETTURA
ore 9:00 IV SESSIONETerritorio della Riforma, agricoltura e paesaggio
Coordinano emiro endriGhiUniversità di Modena e Reggio Emilia
FranceSco martinicoUniversità di Catania
DiscutonoanGelo morello
ESA - Ente Sviluppo AgricoloProgetto di riqualificazione dei Borghi rurali
dell’Ente Sviluppo Agricoloornella Fiandaca
Università di MessinaCosta tirrenica e Peloritani
politiche agro-turistico-culturaliGiuSePPe barbera
Università di PalermoPaesaggio dell’agricoltura tradizionale siciliane
negli anni 50GiuSePPe Greco
ESA - Ente Sviluppo AgricoloAree della riforma ed eccellenze agroalimentari
vito martellianoUniversità di Catania
Riteritorializzare la Riforma agrariaFranceSco Giunta
Ordine degli architetti di SiracusaLa campagna contesa. Trasformazioni e processi nelle
campagne del sud-est siciliano
SDS ARCHITETTURA
ore 16:00 ESCURSIONE
Borgo Rizza e FerlaBorgo Rizza, costruito tra il 1939 e il 1940 in territorio di Carlentini (Sr) fu progettato dall’ing. P. Garmignani come Borgo di servizi. Intitolato a un giovane fascista ucciso in una rissa Siracusa nel 1921, oggi è del tutto abbandonato.
Ferla è un piccolo comune della provincia di Siracusa, di impianto medioevale, ma caratterizzato da importanti fabbriche barocche. È uno dei Borghi più belli d’Italia.
PROIEZIONE“I borghi della riforma agraria in Sicilia.
Cronaca di una storia sconosciuta”documentario sulla costruzione dei borghi che costellano le campagne della Siciliadi Angelo Barberi e Sebastiano Pennisi
SERATA LIBERA
programma
Vener
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embre SDS ARCHITETTURA
ore 9:30 TAVOLA ROTONDAI paesaggi della Riforma: scenari futuri
Coordina Paolo la GrecaUniversità di Catania
Discutonoanna marSon
IUAV - Università di Veneziamariavaleria mininni
Università della BasilicataFauSto carmelo niGrelli
Università di Catania
Ore 11:30 LECTIO MAGISTRALISFabrizio barca
EconomistaSviluppo e rigenerazione culturale nelle Aree interne
Ore 12:30 CONCLUSIONIFauSto carmelo niGrelli
Università di CataniaGabriella bonini
Biblioteca Archivio Emilio Sereni
ore 13:00 CONSEGNA DEGLI ATTESTATIE BRINDISI DI SALUTO
Il programma potrà subire piccolevariazioni organizzative.
EMILIO SERENI e la Storia del Paesaggio Agrario Italiano
Emilio Sereni (Roma 1907-1977), grande studioso di paesaggio, politico e intellettuale, scrisse quest’opera cruciale che, pubblicata per la prima volta nel 1961, si pose subito come un elemento di rottura e di grande innovazione per la disciplina. Per Sereni il paesaggio agrario è da studiarsi in modo interdisciplinare, in quanto comprende gli aspetti materiali della vita rurale, l’evoluzione economica, tecnologica e sociale e può essere compreso attraverso studi di tipo linguistico, archeologico, artistico e letterario. Il volume, partendo dal 500 a.C., epoca della colonizzazione greca, segue l’evoluzione dei territori agricoli italiani fino ai giorni nostri.
Un affresco, pur a grandi linee, che restituisce una pluralità di situazioni e peculiarità locali, supportate da una scelta di immagini che sono al contempo fonte per lo studio e strumento di esplicazione dei ragionamenti proposti. Il territorio che Sereni ci consegna nel suo vasto affresco plurisecolare è la storia del suolo agricolo modellato dal lavoro contadino, dalle tecniche di coltivazione, dalle forme delle piantagioni, dai modelli di impresa, dalle dimensioni della proprietà, dai rapporti di produzione fra le varie figure tipiche del mondo rurale.
Emilio Sereni fin dalla fine degli anni ‘20 fu uno degli esponenti comunisti più attivi nella lotta antifascista in Italia e poi in Francia, e per questo fu incarcerato dal 1930 al 1935 e poi dal 1943 al 1944. Fu tra i protagonisti della Resistenza e della Liberazione di Milano e Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale d e l l a Lombardia.
Dopo la guerra, diventò membro della Consulta Nazionale e dell’Assemblea Costituente; Ministro dell’Assistenza Postbellica e dei Lavori Pubblici tra il 1946 e il 1947, è stato poi Senatore e Deputato fino ai primi anni Settanta.
Nel 1955 fu Presidente dell’Alleanza dei Contadini, oggi CIA, e diresse dal 1966 fino alla morte la rivista «Critica Marxista». Negli anni ‘70 affidò il proprio patrimonio librario, documentario e archivistico all’Alleanza Nazionale dei Contadini e alle cure dell’Istituto Cervi, della cui nascita fu promotore.
Contiene i libri della Biblioteca che fu di Emilio Sereni, (oltre 22.000 volumi e 200 riviste di storia dell’agricoltura e del paesaggio, tecniche di produzione, società rurale, movimenti contadini, storia generale), il suo Archivio di Documentazione (800 faldoni con oltre 2.000 buste, 63.000 pezzi e 1.843 voci, dalle questioni agrarie al Mezzogiorno, dall’archeologia alla storia economica e sociale) e lo Schedario Bibliografico (imponente raccolta di alcune migliaia di voci, oltre le 300.000 schede, e appunti bibliografici). Anche un intero scaffale di dizionari e manuali linguistici, utili per consultare una bibliografia di libri e articoli
dove si incontrano c o r r e n t e m e n t e materiali in più di dieci lingue.
Se il particolare fascino dell’immenso S c h e d a r i o Bibliografico sta nell’essere le schedine per la maggior parte autografe, quello dell’Archivio di Documentazione sta nel metodo di lavoro dell’autore: Sereni era solito ritagliare gli articoli che gli interessavano rilegandoli di nuovo in tanti estratti o fascicoletti che
La Biblioteca Archivio Emilio Sereni
riuniva poi in cartelle tematiche. Un insieme di articoli, singoli giornali, saggi, opuscoli, letteratura grigia, sui quali si appoggiava specificamente il suo lavoro sulle fonti.
Schedario, Archivio e Biblioteca compongono una fitta trama di contenuti e appunti che intrecciano tutto lo scibile, ben oltre il mondo rurale.
È qui accolto anche l’Archivio Storico Nazionale dei Movimenti Contadini dalle origini agli anni Settanta del secolo scorso, con i materiali documentari donati e/o affidati in deposito all’Istituto Cervi attinenti alla storia dei movimenti contadini italiani, dell’agricoltura e della società rurale.
L’Istituto Cervi attualizza l’impegno e la ricerca scientifica di Emilio Sereni nelle Summer School sul paesaggio agrario italiano e nella Scuola di Governo del territorio SdGT entrambe intitolate a Emilio Sereni: educazione e responsabilizzazione civile ne costituiscono gli aspetti fondanti.
per informazioni, iscrizioni e modalitàvito martelliaNo
Università di [email protected]
tel. 0931 489466/67
mariNa regosa e emiliaNa zigatti Istituto Alcide Cervi
Biblioteca Archivio Emilio [email protected]
tel. 0522 678356
Special School “I paesaggi della Riforma agraria”
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