Sistema formativo
Nuovi Orientamenti
Sistema formativo Regionale
Offerta formativa post diploma
2005 – Alter scuola: Tonino Di Toro
RAPPRESENTARE IL “SAPERE” IN MODO NUOVO
• sia in quanto categoria di analisi del lavoro (competenze invece di figure o qualifiche), • sia in quanto categoria di organizzazione dei saperi trasmessi (dai sistemi educativi e formativi) e posseduti (dagli individui).
DARE CENTRALITA’ ALL’INDIVIDUO
Ciò che conta maggiormente è la capacità umana di creare e usare le conoscenze in maniera efficace ed intelligente, su basi in costante evoluzione, pertanto il diritto di scelta e di accesso alle informazioni e alle competenze è la condizione minima di cittadinanza e occupabilità.
I NUOVI ORIENTAMENTII NUOVI ORIENTAMENTI Nella società della conoscenza e nella Nella società della conoscenza e nella economia del sapere (linee guida UE)economia del sapere (linee guida UE)
LIFELONG LEARNINGLIFELONG LEARNING in senso in senso individuale, organizzativo e sociale individuale, organizzativo e sociale lungo l’lungo l’interointero arco della vitaarco della vita
LIFEWIDE LEARNING come istruzione cheLIFEWIDE LEARNING come istruzione che abbraccia abbraccia tutti gli aspetti della vitatutti gli aspetti della vita e in cui e in cui tutto diventa occasione di apprendimento:tutto diventa occasione di apprendimento:- - apprendimento formaleapprendimento formale - - apprendimento non formaleapprendimento non formale - - apprendimento informaleapprendimento informale
GESTIRE L’APPRENDIMENTOGESTIRE L’APPRENDIMENTOLUNGO L’INTERO ARCO DELLA VITALUNGO L’INTERO ARCO DELLA VITA
Contesti non Formali ed informali di
apprendimento
Lavoro – Vita sociale(apprendistato, EDA, Formazione continua, contesti sociali, etc.)
Contesti Formali di apprendimento
Istruzione/formazione(Diplomi, Qualifiche, Lauree, etc
Diritto dovere, Ifts)
Lifelong learning strumento per l’acquisizione del “capitale sociale”
Politiche della trasparenza
Dichiarazione di Copenaghen 30 novembre 2002 adottata dai Ministri dell'istruzione di 31 paesi europei e dalla Commissione, promuove una maggiore cooperazione in materia di istruzione e formazione per realizzare gli obiettivi di Lisbona , stabilisce l'avvio di iniziative concrete in materia di trasparenza, riconoscimento, qualità.
Risoluzione del Consiglio del 19 dicembre 2002 sulla promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale, avvia ufficialmente una maggiore cooperazione fra i sistemi al fine di eliminare gli ostacoli alla mobilità geografica e professionale e l'accesso all'apprendimento permanente attraverso la trasparenza delle qualifiche e delle competenze; riconosce la trasparenza come campo di cooperazione prioritario, identificando come obiettivo operativo l'integrazione in un unico quadro (single framework) degli strumenti di trasparenza sviluppati a livello internazionale.
Trasparenza delle Qualifiche
Cos'è La trasparenza si riferisce alla leggibilità delle
certificazioni relative ai titoli e alle qualifiche professionali. Consiste nell'adozione di principi e strumenti di trasparenza finalizzati a rendere visibili le informazioni necessarie a comprendere il contenuto e le caratteristiche relative ad una qualificazione professionale.
La trasparenza migliora la spendibilità dei titoli professionali nei sistemi formativi e verso il mercato del lavoro in una prospettiva di spazio europeo dell'istruzione, della formazione e del mercato del lavoro, facilitando la mobilità delle persone.
Trasparenza delle Qualifiche
A chi serve/a chi offre vantaggi: agli individui, poiché mette loro a disposizione strumenti in grado
di favorire la trasparenza delle qualifiche professionali; alle imprese, perché consente di valutare e prendere in
considerazione più facilmente candidature di persone anche provenienti da altri paesi dell'Unione;
alle istituzioni incaricate di favorire la mobilità delle persone, poiché fornisce strumenti di conoscenza delle diverse caratteristiche nazionali dei sistemi e delle qualifiche professionali;
alle istituzioni formative, per valutare l'eventuale ammissione e l'inserimento di studenti che provengono da altri sistemi nazionali;
alle autorità pubbliche incaricate a vario titolo delle politiche formative, poiché mette a disposizione informazioni comparative sulle diverse caratteristiche dei sistemi formativi e delle qualifiche professionali.
Trasparenza delle Qualifiche
Proposta di Decisione Europass presentata dalla Commissione il 17.12.’03, Rappresenta il quadro di riferimento per le iniziative future in tema di trasparenza della certificazione. Prevede l'integrazione in un unico quadro denominato Europass, dei dispositivi di trasparenza sviluppati dall'UE e da organizzazioni internazionali, finalizzati alla trasparenza delle qualifiche e delle competenze in un'ottica di lifelong learning.
Europass è un personale e coordinato portfolio di documenti, che i cittadini potranno utilizzare su base volontaria per comunicare meglio e presentare le loro qualificazioni e competenze in Europa.
Gli indicatori inseriti all'interno dei vari dispositivi sono stati individuati in modo da garantire l'efficacia e la pertinenza delle informazioni fornite anche in una dimensione europea di istruzione, formazione e mercato del lavoro.
Strumenti di trasparenza
Quali sono All'interno del Portfolio Europass dovrebbero figurare i seguenti
dispositivi: CV europeo; Supplemento al Certificato relativo alla trasparenza delle qualifiche
professionali; Supplemento al Diploma relativo alla trasparenza delle certificazioni
relative all'istruzione superiore (universitaria); Europass Mobility, finalizzato a registrare i periodi di formazione effettuati
in un paese diverso da quello nazionale; Porfolio Europeo delle lingue, finalizzato a presentare le competenze ed
esperienze di un cittadino in campo linguistico. Europass costituirà un quadro aperto ad ulteriori strumenti che possano
essere definiti in futuro per favorire la trasparenza delle qualifiche e delle competenze dei cittadini in un'ottica di lifelong learning e di dimensione europea di istruzione e formazione.
Il modello di scambio sociale
L’evoluzione dei rapporti tra economia e società L’evoluzione dei rapporti tra economia e società conduce ad un ridisegno del modello di scambioconduce ad un ridisegno del modello di scambio
tra istituzioni, individui e impresetra istituzioni, individui e imprese
ISTITUZIONIISTITUZIONI
IMPRESEIMPRESE INDIVIDUIINDIVIDUI
TITOLI DI STUDIOTITOLI DI STUDIO
FIGURE PROFESSIONALIFIGURE PROFESSIONALI
Il nuovo modello di scambio sociale
Il nuovo modello garantisce:Il nuovo modello garantisce:
ALLE IMPRESE: qualità delle risorse umane in relazione ad
un mercato flessibile e altamente competitivo
AGLI INDIVIDUI: occupabilità, lifelong learning e
capitalizzazione delle competenze comunque acquisite
ALLE ISTITUZIONI: riferimenti comuni per migliorare la
comunicazione (competenze come linguaggio) e i livelli di
garanzia (competenze come standard)
LEGGE 53/2003 “Legge Moratti”e ART.34 COSTITUZIONE
RimaneRimane, fino a nuovo decreto legislativo ( ai sensi dell’art.2, comma 1, lettera c della L.53/2003), l’obbligo di l’obbligo di istruzione istruzione dell’art.34 della dell’art.34 della CostituzioneCostituzione
“ La scuola è aperta a La scuola è aperta a tutti. L’istruzione tutti. L’istruzione
inferiore, impartita per inferiore, impartita per almeno almeno otto anniotto anni è è
obbligatoria e gratuita obbligatoria e gratuita (…) “(…) “
DIRITTO-DOVERE DIRITTO-DOVERE ALL’ISTRUZIONEALL’ISTRUZIONE
Esame di stato conclusivo del ciclo Esame di stato conclusivo del ciclo
primarioprimario
SCELTASCELTA
Sistema nazionale Sistema nazionale dei liceidei licei
Sistema regionale Sistema regionale dell’istruzione e dell’istruzione e
formazione professionaleformazione professionale
13 13 annianni
Assolvimento diritto-Assolvimento diritto-doveredovere
15 15 annianni
DIPLOMIDIPLOMI QUALIFICHEQUALIFICHE
Legge n.53/2003Legge n.53/2003Indirizzi e standard nazionaliIndirizzi e standard nazionali
Necessità di procedere tramite intese con la Necessità di procedere tramite intese con la
CONFERENZA UNIFICATA STATO - REGIONI- COMUNI-AUTONOMIE LOCALICONFERENZA UNIFICATA STATO - REGIONI- COMUNI-AUTONOMIE LOCALI
Sistema regionale Sistema regionale dell’istruzione dell’istruzione
e formazione e formazione professionaleprofessionale
TITOLITITOLI
QUALIFICHEQUALIFICHE
dopo corsi dopo corsi quadriennali, e quadriennali, e
previa frequenza previa frequenza di un ulteriore di un ulteriore
annoanno
ESAME DI ESAME DI STATOSTATO
ACCESSO ACCESSO UNIVERSITA’UNIVERSITA’
e/o IFTSe/o IFTS
Per la riconoscibilità nazionale ed europea...
( percorso specialistico di istruzione tecnica superiore)
L’Istruzione e la Formazione professionaleL’Istruzione e la Formazione professionale
Competenza della Regione a legiferare in materia
Sistema formativo Regionale
Obbligo formativo Diritto Dovere
(Azione sperimentale, durata 3 anni)
Formazione superiore(Azioni di varia durata 400 – 600 ore)
Formazione continua e permanente
(Azioni generalmente di breve durata max 160 ore rivolta a
dipendenti e Adulti)
Orientamento(Azioni mirate e personalizzate,
durata da 3 a 20 ore circa)
Formazione area dello svantaggio(Azioni di varia durata annuali e/o biennali rivolta a: soggetti diversamente abili, immigrati, detenuti e ex detenuti, tossici
dipendenti, alcolisti, etc)
Formazione superiore
MISURA C3: FORMAZIONE SUPERIORE (IFTS, Master, Corsi post diploma)
MISURA A2: INSERIMENTO E REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO DI GIOVANI ED ADULTI NELLA LOGICA DELL’APPROCCIO PREVENTIVO
MISURA A3: INSERIMENTO E REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO DI UOMINI E DONNE FUORI DAL MERCATO DEL LAVORO DA PIU’ DI SEI O DODICI MESI (approccio curativo)
Formazione continua e permanente
MISURA C4: FORMAZIONE PERMANENTE
interventi volti a contrastare gli effetti dell’invecchiamento progressivo della popolazione attraverso: alfabetizzazione linguistica ed informatica, altre competenze trasversali, recupero delle competenze culturali e professionali di base, sostegno all’acquisizione di servizi e strumenti, con particolare attenzione agli over 55 anni;
progetto pilota regionale sull’alfabetizzazione informatica rivolto ad una vasta platea di soggetti adulti (over 55);
MISURA D1: SVILUPPO DELLA FORMAZIONE CONTINUA, DELLA FLESSIBILITA’ DEL MERCATO DEL LAVORO E DELLA
COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE CON PRIORITA’ ALLE PMI
Prototipo percorso formativo
Verifica finale
Accoglienza e orientamento al ruolo
Formazione specialistica erogata anche in Fad
Stage applicativo/formativo/pre-inserimento
Azione di placement
P.O.R. 2003 A.2 ore 600
Obiettivo: inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di giovani e adulti, in una logica di approccio preventivo (disoccupati da meno di 6 mesi, se giovani e meno di 12, se adulti; persone alla ricerca di prima occupazione; persone in CIG straordinaria e in mobilità; soggetti inattivi, quali casalinghe, studenti, militari di leva)
Artigianato
Industria
Agricoltura
Turismo
Servizi alle persone
Commercio
P.O.R. 2003 A.3 ore 600
Obiettivo: inserimento/reinserimento di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da almeno 6 mesi, se giovani o da almeno 12 mesi, se adulti (compresi soggetti in CIG ordinaria soggetti in mobilità dopo un periodo di disoccupazione o CIG almeno pari a 12 mesi, soggetti impegnati in progetti LSU)
Artigianato
Industria
Agricoltura
Turismo
Servizi alle persone
Commercio
P.O.R. 2003 Asse C.3 500 ore
Artigianato
Industria
Agricoltura
Turismo
Servizi alle persone
Commercio
I destinatari delle attività sono giovani e adulti in età lavorativa, disoccupati ed inoccupati, in possesso di diploma di scuola media superiore
Corsi a qualifica 400 ore
Corsi per la creazione di impresa 600 ore
I destinatari delle attività sono donne occupate e disoccupate, con particolare riguardo a quelle con età superiore ai 40 anni e/o titolo di studio debole.
P.O.R. 2003 Asse E.1
IFTS La filiera dei percorsi di (IFTS),istituita con la legge n. 144/99 nell’ambito del sistema di formazione integrata superiore, si trova attualmente nella fase di
messa a regime così come previsto dal Regolamento attuativo del 31 ott.2000.
Un percorso razionale e contraddittorio poiché prevede di:
Elevare il livello culturale e Professionalizzare
È rivolto a:
Giovani o Inoccupati e Adulti o Occupati
È accessibile a:
Diplomati e Non Diplomati (previo accreditamento)
Risponde a:Standard e Fabbisogno localecertificazione nazionale e (bandi regionali)
IFTS
Competenze: con il termine di competenza si identifica l'insieme di risorse (conoscenze, abilità, ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo e più in generale per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale.
Ai fini della definizione degli standard IFTS è stata adottata la classificazione delle competenze in competenze di base, trasversali e tecnico professionali ed è stata inoltre individuata una modalità standard di rappresentazione:
l’Unità Capitalizzabile.
CONOSCENZE
Sapere…
ABILITA’
Essere in grado di…
COMPETENZA
Mix di conoscenze ed abilità combinate in procedura da un
soggetto in risposta ad un contesto
IFTS
IFTS
Formato di rappresentazione dello standard minimo di competenza
IFTS:rapporto tra UC e UFC
Unità CapitalizzabileSezione A
Il soggetto è in grado di:
Il soggetto ha bisogno di sapere come:
Sezione B
Per essere in grado di:
1) …………………………….
2) …………………………….
Il soggetto deve dimostrare di:
1- …………………
2- ….……………..
Gli indicatori sono:
Indicatori di trasparenza del percorso (UF)
-Contenuti
-Durata
-Prerequisiti
-Occasioni di apprendimento
-Forme di valutazione
Unità Formativa Capitalizzabile
Il sistema generale degli standard formativi
IL SISTEMA GENERALE DEGLI STANDARD FORMATIVI E’:IL SISTEMA GENERALE DEGLI STANDARD FORMATIVI E’:IL SISTEMA GENERALE DEGLI STANDARD FORMATIVI E’:IL SISTEMA GENERALE DEGLI STANDARD FORMATIVI E’:
Strutturato inStrutturato in
Centrato su Centrato su
Riferito aRiferito a
Caratterizzato daCaratterizzato da
Strutturato inStrutturato in
Centrato su Centrato su
Riferito aRiferito a
Caratterizzato daCaratterizzato da
Unità formative• capitalizzabili• aggregabili in funzione di percorsi di qualifica
Competenze• di base• tecnico-professionali• trasversali
• Requisiti di base per l’occupabilità• Aree di attività e processi lavorativi• Comportamento del soggetto nel contesto di lavoro
• Flessibilità• Personalizzazione
Unità formative• capitalizzabili• aggregabili in funzione di percorsi di qualifica
Competenze• di base• tecnico-professionali• trasversali
• Requisiti di base per l’occupabilità• Aree di attività e processi lavorativi• Comportamento del soggetto nel contesto di lavoro
• Flessibilità• Personalizzazione
IFTS: l’esaltazione dei partenariati
Comitato Nazionale di progettazione, definizione e standardizzazione:
livello nazionale
Comitati Regionali:
livello regionale
Comitati tecnico scientifici:
livello locale
Interagiscono: Università, Scuola, Formazione Professionale, Imprese, Parti datoriali e Sindacali
IFTS
Destinatari: giovani e adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria
superiore
Struttura del corso : 1200 ore 800 di formazione teorico pratica 40 ore di orientamento/accompagnamento 360 ore di stage in azienda
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