San Giovanni Battista e la Chiesa di San Pietro in Lipari
La statua di San Giovanni Battista a San Pietro.
La memoria della nascita di Giovanni Battista
Mercoledì 24 giugno la Chiesa celebra la memoria della nascita di San Giovanni Battista. A
proposito di lui, alla folla che lo circondava, Gesù chiese: “Cosa siete andati a vedere nel
deserto….Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te” Ed ha aggiunto.
“Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni…”(Luca 7,25-28).
Giovanni Battista co-patrono della chiesa di S.Pietro
Non tutti sanno forse che questo santo importante, il Precursore, è anche il co-patrono, con San
Pietro, della nostra Parrocchia e che la bella statua in cartapesta che si trova, entrando in chiesa, nel
primo altare sulla sinistra compie il 24 giugno prossimo ottant’anni perché è del 1945 quando era
parroco il Sacerdote Giuseppe Raffaele. La statua è opera dello scultore Luigi Guacci di Lecce,
come si legge in una targhetta ai piedi dell’icona, e fu donata alla Parrocchia da Giovanni
Sciacchitano.
La facciata di San Pietro nel giorno della festa di San Pietro.
San Pietro è l’unica chiesa in Lipari co-dedicata a San Giovanni Battista
Forse fu il fatto di essere co-patrono di una chiesa e di una parrocchia importante come San Pietro
che ha scoraggiato i fedeli liparesi a dedicare a San Giovanni una chiesa tutta propria nei tempi
recenti ma anche, per quello che si sa, nei tempi antichi. A dire il vero mons. Alfredo Adornato nel
suo “Due millenni di storia eoliana”, a pag. 86, afferma che nel 1563 vengono ristrutturate le chiese
dell’Addolorata, di S.Antonio Abate, di S. Andrea, della Madonna delli Bianchi, della Madonna
dell’Arco, di S. Giovanni e di S. Nicolò. In realtà le ultime tre chiese nominate sono una sola perché
quella, ormai scomparsa, di Madonna dell’Arco che si trovava a Marina lunga ed occupava parte
della casa oggi del prof. Raffa era detta pure dei Santi Giovanni Battista e Nicolò come annota la
prof.ssa Caterina Ciolino nell’ Atlante dei beni storico artistici delle Isole Eolie da lei curato –
Regione Siciliana. Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della P.I. – alla pag. XX. E’
interessante notare che questa chiesa, dedicata alla Madonna, faceva riferimento anche ai due santi
intestatari delle due Marine liparesi: Marina lunga detta anche di San Nicolò e Marina corta detta
anche di San Giovanni.
Quindi San Pietro è l’unica chiesa di Lipari oggi dedicata, almeno in parte, a san Giovanni Battista
ed è quindi giusto che la Parrocchia ne faccia memoria con particolare solennità.
Perché costruire una chiesa in un Borgo abbandonato?
L’interno di San Pietro durante una funzione solenne.
Sempre mons. Adornato, nel libro citato, ricorda che fu il Vescovo Ubaldo Ferratino, su input di
Papa Paolo III, a pensare immediatamente, lo stesso 1544 a poche settimane dalla “ruina” del
Barbarossa, alla riedificazione delle chiese distrutte a cominciare dalla Cattedrale ed a costruirne di
nuove come San Giuseppe sulle rovine del “templum magnum” dove erano state custodite le spoglie
di San Bartolomeo e che il Barbarossa aveva fatto radere al suolo per collocarvi i cannoni per
sparare sul Castello, quella dedicata alle anime Purganti e quella di San Pietro. Può apparire strano
che si pensasse a costruire una chiesa proprio nel “borgo” visto che l’imperatore Carlo V, mentre
voleva che si rialzassero in fretta le mura di protezione al Castello, contestualmente ordinava –
tramite il capitano Gonzalo de Armella - che si spianassero al suolo tutte le case del Borgo
“cosicché le mura potessero dominare scopertamente la campagna” e nel Libro delle corrie si
legge che nessuno ardisca “piantare vite, ne fabbricare in modo alcuno in lo burgo in fronte la
chiesa di S.to Petro in contro allo spontone né in altra parte intorno alla muraglia di questa città”.
E’ vero che col tempo questi ordini vennero più volte disattesi e, per quanto abusivamente, il Borgo
si andò ripopolando. Ma nei primi anni, subito dopo la “ruina”, si era abbastanza rigorosi.
Ed allora che senso ha una chiesa senza popolo? C’era già san Giuseppe che riprendeva il posto di
San Bartolomeo alla marina e c’era anche la chiesa delle Anime purganti che forse riprendeva una
edicola preesistente (anche se nel disegno di Hieronimo Maurando, tracciato nei giorni dell’assedio
del Barbarossa, non ve ne è traccia).
“Lipari è facta cusj”, il disegno di Maurando col “templum magnum” prima che venisse
distrutto.
La chiesa di San Pietro esisteva prima del 1544?
Certamente si costruisce San Pietro perché prima della “ruina” già esisteva, come traspare da alcuni
documenti, nello stesso posto o nei pressi, una chiesetta o un edicola dedicata al Principe degli
Apostoli andata distrutta nei giorni della battaglia quando proprio, da quella posizione, i turchi
sferrarono un attacco fortissimo cercando di penetrare nella rocca. E doveva questo luogo di culto
avere raggiunto, malgrado le dimensioni che non dovevano essere superiori a quelle della chiesetta
di Sant’Antonio nell’omonimo vicolo dietro Marina corta, una sua importanza per richiederne la
riedificazione malgrado le case e le torri nei dintorni fossero o rimanessero rase al suolo. Quindi la
nostra Chiesa é più antica di quel 1545 in cui viene accreditata la sua apertura con lavori compiuti a
tempo di record visto che dovevano essere iniziati sul finire del 1544.
Niente però sappiamo se già fin dagli inizi fosse co-intestata anche a San Giovanni.
La tavola nella sacrestia grande: la Madonna, il Bambino ed i Santi Giovanni e Nicolò
I Parroci di San Pietro
Ma siccome in quegli anni esisteva la chiesa di Marina lunga co-intestata a S.Giovanni e a S. Nicolò
oltre che intestata a Maria SS. Dell’Arco, è più probabile che la dedica a San Giovanni avvenne
quando questa cappella fu dismessa ed a San Pietro andò uno dei quadri più significativi che era lì
custodito. Si tratta della tavola raffigurante “Madonna con il Bambino tra i Santi Giovanni Battista
e Nicolò” che si trova oggi su una parete della sacrestia maggiore. La tavola reca una interessante
iscrizione: “Questa Cona è stata facta in Napoli per li mastri et governatori della confrataria de
San Nicola nella fedelissima città de Lipari per mano de Maino Maiorca maestro de detta
confrataria agiutata dalle elemosine per mano di angelo vitigliano nell’anno 1565 nel primo di
aprile”.
Ma se la chiesa di S. Pietro probabilmente è più antica del 1545, sicuramente è nel 1922 che
diventa Parrocchia. Primo Parroco fu don Giuseppe Raffaele che lo rimase fino al 1958, dal 1958 al
1967 divenne Parroco don Giovannino Bonica, quindi dal 1967 al 1974 mons. Alfredo Adornato.
Infine dal 1974 la Parrocchia è affidata a mons. Gaetano Sardella che, da in questi 42 anni la ha
servita con zelo e passione.
( testo di Michele Giacomantonio)
La statua di San Pietro in processione
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