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ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANAMercoledì, 26 marzo 2014
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26/03/2014 La Sicilia Pagina 6 LILLO MICELI
26/03/2014 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 2 ANTONIO FRASCHILLA
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 21 Michele Cimino
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 4
26/03/2014 La Sicilia Pagina 7 GIOVANNI CIANCIMINO
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 21
26/03/2014 Giornal e di Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 17
26/03/2014 La Sicilia Pagina 36
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Catania) Pagina 26
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Catania) Pagina 25
26/03/2014 Italia Oggi Pagina 12 CESARE MORI
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 3 Giacinto Pipitone
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 2
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 3 Nino Sunseri
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 3
26/03/2014 La Sicilia Pagina 7
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 28 Natalia La Rosa
26/03/2014 MF (Sicilia) Pagina 1
26/03/2014 La Sicilia Pagina 30
26/03/2014 La Sicilia (ed. Caltanissetta) Pagina 35
26/03/2014 Giornal e di Sicilia (ed. Caltanissetta) Pagina 20
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Enna) Pagina 27
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Enna) Pagina 26
26/03/2014 La Sicilia (ed. Caltanissetta) Pagina 33
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 19
26/03/2014 La Sicilia Pagina 6
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 21
26/03/2014 MF (Sicilia) Pagina 1 ANTONIO GIORDANO
26/03/2014 La Sicilia Pagina 33 R.C.
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 10
26/03/2014 La Sicilia (ed. Trapani) Pagina 31
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 22
Il governatore oggi incontra gli «alleati» ma non intende... 1
"Lavoro, sviluppo, lotta alla corruzione ora il Pd deve capire che ho... 3
Rischi dall'amianto Migliorata la legge 5
Rischio amianto in Sicilia, oggi la legge al voto all'Ars 7
Primi sì all'Ars al disegno di legge sull' amianto 8
Gennuso denuncia all' Antimafia rapporti "politica-colletti bianchi" 9
Il voto per l' Ars, Gennuso scrive a Bindi 10
«Completare i lavori a Vampolieri» 11
Riposto. Nella sala del Vascello anteprima di Blu Jonio 12
«Essenza Donna» a Rosalba Li Rosi 13
Sicilia, va commissariata subito 14
La Regione espelle altri 42 falsi precari 16
Sui precari scontro acceso fra Crocetta e Mimmo Russo 18
SE VOLANO GLI STRACCI... 19
Crocetta: voterei sì all'arresto di Genovese 20
«Ecco chi è la precaria da 500mila euro» 21
La Regione non taglierà i fondi «Massimo impegno sul... 23
Normanni, Aquile & Elefanti 25
I sindacati medici attaccano «Commissione sul Cannizzaro e meno... 26
Nursind, ultimatum all' Asp per l' incontro sui posti letto 30
Pediatria, ultimatum del Nursind all' azienda 31
Nicosia, Rianimazione da attivare Vertice a Palermo per il Basilotta 32
Nicosia. A Palermo il caso Rianimazione 33Stasera in Consiglio i disagi dei pendolari 34
Gruppo «6 Gdo», dipendenti in preda alla disperazione Altro... 35
Spiazzata da Renzi delusa da Crocetta Cgil di lotta e di governo 36
Sviluppo e lavoro, la Sicilia è una polveriera 38
Ancora la strana coppia 40
A Catania la "missione Ue per la crescita» 42Crescita, tappa in Sicilia per la missione della Ue 44
Pd, i 13 della delegazione trapanese 46
Antonella Milazzo nella direzione regionale 47
Mercoledì, 26 marzo 2014
Assemblea regionale siciliana
Regione Siciliana
Commissioni Parlamentari
Politica regionale
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26/03/2014 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 35 ROSANNA GIMMILLARO
26/03/2014 Giornal e di Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 17
26/03/2014 Giornal e di Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 19
26/03/2014 Giornal e di Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 17
26/03/2014 Gior nale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 22
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 29
26/03/2014 La Sicilia Pagina 32
26/03/2014 La Sicilia Pagina 7 ALESSANDRA SERIO
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 26 Sebastiano Caspanello
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 13
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 23
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 25
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 25
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 39
26/03/2014 La Sicilia (ed. Enna) Pagina 29
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 28
26/03/2014 Giorna le di Sicilia (ed. Ragusa) Pagina 24
26/03/2014 La Sicilia (ed. Palermo) Pagina 29
26/03/2014 La Sicilia (ed. Caltanissetta) Pagina 31
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 17
26/03/2014 Il Foglio Pagina 3
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 13
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 26
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 14
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 23
26/03/2014 La Sicilia Pagina 33 PINELLA LEOCATA
26/03/2014 Quotidiano di Sicilia Pagina 10 Marina Pupella
26/03/2014 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 15 Dino Fiorenza
26/03/2014 La Sicilia Pagina 11
26/03/2014 La Sicilia Pagina 30
Il NCD ha presentato i trenta nuovi circoli 48
Nuovo Centrodestra Tappa in città per il ministro Angelino Alfano 49
Una corsa a quattro a Portopalo Il Nuovo Centrodestra in campo 50
Il contributo regionale di 554 mila euro Vinciullo: «Preoccupazioni... 51
Termine: «Nessun ridimensionamento» 52
Iniziative per i giovani: 12 milioni messi a disposizione con Erasmus+ 53
«Gesto grave ed irresponsabile La presidente parli se sa... 55
Scandalo Formazione, il governatore «Sistema da scardinare... 57
Crocetta: «Un sistema osceno» Scilabra: «Quante... 59
Energia dallo scarto degli agrumi Un progetto finanziato da Coca Cola 61
Altro tassello nel collegamento Tusa-Castelverde 63
Gli ultimi atti di Bartolotta: voto 7 ma "bocciato" dal Pd 64
Un' opera da 27 mln L' appalto entro luglio 66
CONI SICILIA. Il Comitato verso una collaborazione con la Regione 67
«Poco personale al museo» 68
Cesie Progetto giovani in ambito europeo 70
Abolizione delle Province, servono «certezze» 71
Mineo e Alongi a Crocetta «Al voto subito, il 25 maggio» 72
Raccordo tra Balate e la via Rochester 73
Ufficio postale pronto ma chiuso Tamajo: si acceleri 75
Non solo Lucchini. La sfilata dei cavalieri bianchi e pataccari 76
Gela, la Raffineria: è solo uno stop temporaneo 78
Dopo-Fiat, Crocetta: rilancio in tempi brevi 80Un nuovo progetto per la ex Fiat 81
Grande Migliore, tre imprese in lizza per il rilancio dell'attività 82
Il presidio delle lavoratrici da 8 mesi senza stipendio 83
Quella discarica della vergona alle pendici di Monte Pellegrino 85
Non sono primario né prendo lo stipendio 87
Blitz dei Nas all' ospedale Villa Sofia sotto inchiesta la Chirurgia... 88
Alessio, 37 anni il «calvario» di un invalido 90
Assessorati regionali
Enti Locali
Economia
Lavoro
Ambiente ed energia
Sanità
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26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 36
26/03/2014 La Sicilia Pagina 10 OMBRETTA GRASSO
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 19
26/03/2014 Giornale di Sicilia Pagina 27
26/03/2014 Il Manifesto Pagina 1 Riccardo Chiari
26/03/2014 Il Giorno Pagina 4
26/03/2014 L'Unità Pagina 12 LAURA MATTEUCCI
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 26 Nuccio Anselmo
26/03/2014 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 2
26/03/2014 La Repubblica Pagina 35 BARBARA SPINELLI
26/03/2014 Il Fatto Quotidiano Pagina 16 Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza
26/03/2014 Corriere della Sera Pagina 47
26/03/2014 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 11 GIORGIO CAVADI
26/03/2014 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 33 ROBERTA MAMMINO
26/03/2014 Il Fatto Quotidiano Pagina 19 Lorenzo Vendemiale
26/03/2014 Libero Pagina 19 Filippo Manvuller
26/03/2014 La Stampa Pagina 14
26/03/2014 Il Manifesto Pagina 1
26/03/2014 Il Fatto Quotidiano Pagina 5
26/03/2014 Libero Pagina 6
26/03/2014 Gazzetta del Sud Pagina 26
26/03/2014 Europa Pagina 4 FEDERICO ORLANDO
26/03/2014 Il Foglio Pagina 1
26/03/2014 Libero Pagina 8 Paolo Emilio Russo
26/03/2014 Il Mattino Pagina 5 cor.cas.
26/03/2014 Il Mattino Pagina 5 Corrado Castiglione
26/03/2014 Libero Pagina 43 Fabio Rubini
26/03/2014 Corriere della Sera Pagina 9 Isabella Fantigrossi
26/03/2014 Italia Oggi Pagina 11 Corrado Chiomenti
26/03/2014 Il Mattino Pagina 40 Elisa Tomasso
26/03/2014 Corriere della Sera Pagina 7 Cesare Giuzzi
26/03/2014 Libero Pagina 33 Alessandra Mori
La Croce Rossa si arricchisce di 75 volontari 92
Sì alla cannabis terapeutica in Sicilia 93
Appalti a Punta Raisi La Gesap nomina un comitato di garanti 95
AirOne, dieci nuove rotte dall'aeroporto di Palermo 97
Ferrovie, 24 miliardi per ripartire. Ma per i pendolari solo spiccioli 98
La promessa di Fs: più treni per i pendolari 100
Ferrovie, 24 miliardi di investimenti 101
La Macchia e Galletti al Gip «Svolto un ruolo tecnico» 103
"Francantonio e le richieste dei politici" 105
IL PATTO DEI MAFIOSI NEL NOME DI DIO 106
D' Ambrosio e l'"aiutino" alla trattativa
109Iacona e quei dubbi sul boss della mafia 111
IL SACCO DI PALERMO 112
«I giovani, l' unica vera arma in grado di vincere la mafia» 115
RUGBY La palla ovale non s' è (più) destra 117
Liti, proteste e case di lusso Bomba profughi sui sindaci 119
Ostaggi nel mondo. Lo Porto in Pakistan e Salviato in Libia 121
Ddl Del Rio, il governo balla sul taglio ai politici nelle province 122
Niente fretta su Genovese Il relatore sarà di Ncd 123
Genovese (Pd), oggi si vota sull' arresto 125
Garofalo: «Contrario all' arresto». È polemica in casa... 126
Voto di scambio, legge eversiva per chi? 128
Perché le europee sono elezioni-monstre che non servono a niente 130 Al Sud i signori delle tessere preparano la secessione 132
Guerra al Sud, i «ribelli» spaccano gli azzurri 134
Mastella: nella Dc i big correvano per il simbolo in Fi vogliono solo... 136
«Lombardi al voto per lo statuto speciale» 139
Corsa record alla scoperta dei tesori lombardi 141
No, non è un'unione contro natura 143
Caccia al posto di lavoro «Ecco il laureato ideale» 144In carcere Draga, il capo degli «slavi» 146
«Vi racconto come nasce il successo di suor Cristina» 148
Trasporti e infrastrutture
Cronaca giudiziaria
Cronaca regionale
Politica nazionale
Cultura, eventi, mostre
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26/03/2014 Il Resto del Carlino Pagina 12 EVA DESIDERIO
26/03/2014 Libero Pagina 31 Felice Modica
Quei due ragazzi diventati fenomeni Con loro sfila l'anima del Gattopardo 150
I dolori del giovane Corto Maltese 152
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REGIONE. Il Pd cerca di cucire lo strappo col governo, mentre l'Udc mira alla Giunta.
Il governatore oggi incontra gli «alleati» ma nonintende azzerare la Giunta
PALERMO. L' appuntamento è per le ore 12 aPalazzo d' Orleans. Ma non dovrebbe essereun «mezzogiorno di fuoco», almeno cosìlasciano presagire i cosiddetti pontieri che dadomenica scorsa, subito dopo l' assemblear e g i o n a l e d e l P d , s i s o n o m e s s i
immediatamente all' opera per ricucire lostrappo tra il segretario del partito FaustoRaciti, che aveva ribadito la richiesta diazzeramento della giunta; e il presidente dellaRegione Rosario Crocetta, che ha replicato dinon avere alcuna intenzione di «ripartire dazero».Il vertice di oggi, in ogni caso, non dovrebbeessere risolutivo. Il presidente Crocetta, infatti,dovrebbe illustrare ai rappresentanti delleforze al leate, Pd, Udc, Articolo 4, Drs eMegafono, i criteri che intende adottare per cambiare alcune pedine della sua giunta.Dunque, un rimpasto e non l' azzeramentochiesto, oltre che dal Pd, anche dall' Udc e
Art icolo 4. I partit i hanno chiesto di avere ingiunta una rappresentanza proporzionale aiseggi dell' Ars. Su questo punto Crocetta hadato la propria disponibilità, ma è contraria l'Udc che, avendo perso 4 deputati su 12,dovrebbe cedere uno dei suoi tre attualiassessori. L' Udc, però, rivendica di essere stato uno dei tre partiti che ha sostenuto elettoralmente ilpresidente della Regione e non intende rinunciare a nessuna poltrona, per fare spazio ai nuovi arrivati,alcuni proprio ex dell' Unione di centro.
Altra questione, l' ingresso in giunta di un deputato o di ex deputati. I partiti spingono in questadirezione, ma Crocetta finora ha sempre respinto questa ipotesi, che non ha accettato neanche anovembre del 2012 quando costituì la sua prima giunta. Insomma, sono parecchi i nodi da sciogliere.Secondo i bene informati, però, «il clima è buono». Peraltro, ci sarebbe stata anche una telefonatachiarificatrice tra il segretario del Pd Raciti e il presidente della Regione Crocetta.
Ad agitare, comunque, le acque all ' interno del Pd, la linea dettata da Ra cit i, secondo cui, per lecandidature al Parlamento europeo, bisognerebbe rispettare il vincolo di 15 anni di attività parlamentareprevisto dallo Statuto del partito. Vincolo che sbarrerebbe la via alla candidatura del senatore BeppeLumia e che potrebbe ripercuotersi sulla formazione della nuova giunta.«Le due cose, nuovo governo e candidature per le europee - ha detto Raciti - sono sganciate.
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Camminano su binari diversi». Se ne occuperà la direzione regionale del Pd che è stata convocata per domenica prossima. In quell' occasione, se oggi si raggiungerà l' accordo, potrebbe essere anche
ufficializzata la delegazione in giunta del Partito democratico. Unico assessore ad essere confermatosarebbe Nelli Scilabra, mentre sarebbero fortemente in crescita le chances dell' ex segretarioprovinciale della Cgil di Catania Angelo Villari.L' Udc chiederebbe con insistenza, oltre il pieno coinvolgimento dei partiti, anche l' ingresso in giunta diassessori politici. Il nome che per ovvi motivi «gerarchici» sarebbe in cima alla lista è quello delsegretario regionale Giovanni Pistorio.Infine, il presidente della Regione, che ha assunto l' interim all' Economia dopo le dimissioni di LucaBianchi, oggi dovrebbe partecipare alla seduta della commissione Bilancio dell' Ars dove saràesaminato il disegno di legge pagadebiti e la manovra finanziaria.
LILLO MICELI
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L' intervista.
"Lavoro, sviluppo, lotta alla corruzione ora il Pd devecapire che ho ragione io"Crocetta: se fossi a Roma voterei per l' arresto di Genovese.
SENTE rumore di «golpe strisciante» per gliattacchi sul presunto rischio default dellaRegione e le richieste di commissariamento. Esul caso Genovese, il presidente Crocetta è
netto: «Se fossi deputato nazionale, voterei per il suo arresto». «L' ASSESSORE Bartolotta,per quel che mi riguarda, ha votato tutti gli attiin giunta che abbiamo approvato proprio per combattere il "sistema Genovese" e questamattina mi ha assicurato che licenzierà il suocapo di gabinetto, dopo le intercettazionipubblicate da Repubblica ». Il governatoreRosario Crocetta è appena riuscito a strapparequalche applauso al congresso di una Cgilpolemica ultimamente sul suo governo, e,
seduto in una poltroncina dello Sheraton di AciCastello, fa il punto su tutti i fronti che lovedono nel mirino.Presidente Crocetta, secondo gli inquirenti il"sistema Genovese" sarebbe continuato anchenel suo governo, nell' assessorato di NinoBartolotta. Cosa risponde?«Premesso che se fossi deputato nazionalevoterei per l ' arresto di Genovese, io hoscardinato i l suo sistema a partire del laformazione. Bartolotta? Questa mattina
appena letta l ' inchiesta pubbl icata suRepubblical' ho chiamato.Mi ha assicurato che toglierà il suo capo di gabinetto. E questo al momento mi basta, anche perchéBartolotta ha votato tutti gli atti della giunta che miravano a scardinare il sistema della formazione, apartire dalle rotazioni e dai trasferimenti al dipartimento».Dalle intercettazioni compare anche il nome dell' ex ministro Salvatore Cardinale, suo grande sponsor,che indicava componenti nel gabinetto di Centorrino.«Penso che i partiti abbiano sempre indicato componenti nei gabinetti e, comunque, l' intercettazioneriguarda il passato governo. Oggi posso assicurare che nel mio gabinetto non c' è nessuno indicato daipartiti».
A proposito di partiti, continua lo scontro fra lei e il Pd. È vero che il rimpasto è in alto mare perché il
segretario Fausto Raciti blocca la candidatura del senatore Beppe Lumia alle Europee?«Non c' è alcun legame tra le candidature a Bruxelles e il rimpasto. Io osservo solo che i limiti di
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mandato evocati da Raciti nella sua relazione non riguardano le Europee e che noi a Bruxellesdovremmo mandare persone con grande esperienza, come fanno Germania e Francia. Il rimpasto è
fermo perché il Pd continua a parlare di azzeramento della giunta.La smetta, mi indichi i suoi quattro nomi e per me il rimpasto si può fare anche domani. Ma forse nel Pdc' è chi mette in mezzo Lumia e le Europee per bloccare tutto ».Perché sente ostile il suo partito? «Il segretario Raciti dice che l' antimafia non basta, e che occorrononorme per lo sviluppo.Ma non capisce che in Sicilia il lavoro che stiamo facendo, cioè quello di scardinare un sistema e lottarecontro la corruzione, è essenziale per lo sviluppo.Qui non esiste una fase 1 e poi una fase 2.Qui lotta alla mafia vuol dire sviluppo ».Il Pd non è certo contro la lotta alla corruzione o alla mafia.«Certo che no, ma ricordo che qualche mese fa lo stesso Pd mi ha chiesto di mettere in giunta Franco
Rinaldi, adesso indagato assieme a Genovese. Il Pd mi ha proposto altri nomi di persone chiacchierate. Alla fine, però, hanno attaccato solo Luca Bianchi. Ecco, io dico al mio Pd di stare più attento, quantomeno».Ma adesso il Pd non le chiede di mettere in giunta persone chiacchierate.«No, ma continua a fare battaglie che non condivido. Ad esempio, molti deputati democratici miattaccano perché stiamo espellendo i Pip con reddito familiare superiore ai 21 mila euro. Ma perché laRegione deve dare un sussidio a queste persone? Mi dicono che devo considerare solo il redditopersonale. Ma se una ha una moglie ricca, perché deve avere il sussidio? Abbiamo scoperto che c' è un
Asu che riceve un sussidio da 500 euro dalla Regione e poi dichiara un reddito di 500 mila euro. Questoper me è inaccettabile. Voglio fare un annuncio: proporrò il tetto ai redditi anche per i forestali, bastadare aiuti economici a chi ha redditi elevati ».
Il rimpasto comunque blocca l' Ars, e rimangono congelate la manovra-bis e il ddl "paga-imprese" che,come ha raccontato Repubblica, se non approvato rischia di causare un buco da oltre 400 milioni,perché Roma non erogherà un vecchio mutuo. Un buco che darebbe fiato a chi invoca ilcommissariamento della Regione e lo spettro del default.«Il legame del ddl pagamenti a un vecchio mutuo che ancora non ci è stato erogato è vero e potrebbecreare problemi di cassa, ma non subito, semmai entro l' anno. Il ddl pagamenti va approvato e l' Arspuò lavorare subito, perché io ho preso la delega del dimissionario Bianchi. E va approvato perchéserve alle imprese e perché rischiamo una procedura d' infrazione europea. L' Ars e i deputati devonostare attenti a non fare il gioco di chi lavora invece per una sorta di golpe strisciante parlandocontinuamente di commissariamento della Regione. Un golpe spinto da chi vorrebbe fermare il lavoro dipulizia che stiamo facendo. Un golpe che farebbe la gioia del centrodestra e di una certa sinistra. A
proposito, Leoluca Orlando sappia che il nostro bilancio è sano e pensi piuttosto a pulire le strade diPalermo.Non abbiamo problemi finanziari, approvando il ddl pagamenti e la manovra-bis evitiamo qualsiasitensione su questo tema. Per questo dico all' Ars di lavorare su queste norme».
ANTONIO FRASCHILLA
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ARS Referente l' Assessorato Energia.
Rischi dall'amianto Migliorata la legge
Approvati dal l 'Ars 14 dei 17 art icol i deldisegno di legge con cui si intende tutelare lasalute dei cittadini dai rischi derivanti dall'amianto. I rimanenti tre, accantonati per problemi di riscrittura, saranno esaminati eapprovati oggi." G r a z i e a i n o s t r i e m e n d a m e n t i , v o t a t ipositivamente in aula - hanno commentato afine seduta il capogruppo Ncd, Nino D' Asero,e tre col leghi di gruppo Nino Germanà,Vincenzo Fontana e Pietro Alongi - abbiamom i g l i o r a t o l a l e g g e s u l l ' a m i a n t o " . I nparticolare, come si legge in una nota diffusadal nuovo Centrodestra, " i l pr imo degl iemendamenti sana un vuoto del ddl discusso"e "individua nell' assessorato all' Energia e aiservizi di pubblica utilità il referente primariodegli interventi. Il secondo emendamento -prosegue la nota - aiuta a individuare alcuniambiti particolarmente caratterizzati danotevole presenza di asbesto, come Priolo,Biancavilla, San Filippo del Mela, Milazzo eGela".Gran parte della seduta, peraltro, è stataimpegnata, sebbene non previsto dall' ordined e l g i o rn o , d a g l i i n te rve n t i d i d e p u ta t ipalermitani in difesa di quegli "ex-Pip" ai qualiè stato deciso di togliere il sussidio regionaledi 800 euro mensili perché titolari di redditi superiori a 20 mila. I colpiti dal provvedimento sarebbero all'
incirca 200. Per l' ex capogruppo del Pd Antonello Cracolici, in atto presidente della commissione Affariistituzionali e in pista per candidarsi alle Europee, il governo dovrebbe ritirare il provvedimento perchési baserebbe "su una errata interpretazione dei parametri del reddito Isee."Questa norma-ha affermato - è stata interpretata erroneamente con effetto retroattivo.Infatti, il reddito al quale fare riferimento è quello relativo al 2014, da quando cioè viene pubblicata allegge, non certo al reddito del 2013: sarebbe il primo caso di applicazione retroattiva di una legge".Oltre a Cracolici, in difesa degli ex-Pip si sono schierati i deputati Giuseppe Milazzo e VincenzoFiguccia di Forza Italia, Giovanni Greco del Mpa, Totò Lentini di Art.4, Piero Alongi di Ncd, FabrizioFerrandelli del Partito democratico e Edi Tamajo dei Drs. Quest' ultimo ha denunciato "l' assenza di unaqualsiasi 'norma correttiva' che salvaguardi i lavoratori" dalla Finanziaria -bis, trasmessa dal governoall' Ars per l' esame in commissione Bilancio. "C' è stata troppa leggerezza dell' aula nell' approvazione
della norma", ha aggiunto Giovanni Greco, mentre Figuccia ha reso noto di aver presentato unemendamento al disegno di legge sulle variazioni di bilancio per eliminare la soglia del reddito minimo
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REGIONE. All' esame dell' assemblea tra l' altro le norme sulla vigilanza. In ballo 18 milioni periprimi interventi.
Rischio amianto in Sicilia, oggi la legge al votoall'Ars
...Il censimento e la mappatura delle aree ar ischio, la boni f ica di edi f ic i e strutturecontaminate dall' amianto e il sostegno aimalati con l' istituzione di un centro di cura.Sono i punti più importanti della legge che
oggi dovrebbe essere approvata del tutto dall' Ars. Attualmente hanno ricevuto l' ok 14 dei 17articoli del disegno di legge presentato daldeputato del gruppo Misto, Pippo Gianni. Sonostate accantonate e rinviate a oggi, alle 16, lenorme più importanti del testo: l' istituzionedell' ufficio Amianto del dipartimento regionaledella Protezione civile (art.3), le disposizionisulla vigilanza (art.13) e la clausola finanziaria(art.16). In ballo ci sono più di 18 milioni dieuro che costituiranno una prima tranche per «avviare i lavori necessari a liberare la Siciliad a l p e r i co l o a mi a n to » . A l cu n e n o rme ,a p p r o v a t e , s o n o s t a t e e m e n d a t e d a iparlamentari del Movimento 5 stelle col pareref a v o r e v o l e d e l g o v e r n o ( e r a i n a u l a l 'assessore alla Salute Lucia Borsellino) e dellac o m m i s s i o n e S a n i t à . P a s s a t i a l c u n iemendamenti del Nuovo Centrode.
26 marzo 2014Pagina 4 Giornale di Sicilia
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Primi sì all'Ars al disegno di legge sull' amianto
PALERMO. L' Ars ha approvato 14 dei 17articoli del ddl sull' amianto, presentato daPippo Gianni. Sono stati accantonati tre articoliil cui esame è previsto per oggi.Questo, in sintesi, il contenuto della parte giàa p p r o v a t a . L a R e g i o n e , a i f i n i d e l l asalvaguardi della saluta dei cittadini dai rischiderivati dall' esposizione all' amianto, adotta ininiziative volte alla costante prevenzione
primaria e secondaria ed al risanamento dell'ambiente rispetto all' inquinamento da fibre diamianto.Obbiettivi: tutela della salute dei luoghi di vitae di lavoro connessi con l' esposizione all'amianto, la mappatura, la bonifica ed i lrecupero di tutti i si t i , impianti, edifici emanufatti presenti nel territorio in cui si siarilevata la presenza di amianto; sostegno allepersone affette da malattie derivanti dae s p o s i z i o n e d i a m i a n t o ; r i c e r c a e
sperimentazione in materia di prevenzione,diagnosi e cura di patologie asbesto correlatenonché in materia di risanamento dei siticontaminati; promozione e di iniziative voltealla riduzione del rischio sanitario da amianto;eliminazione di ogni fattore di rischio indottodall' amianto in tutto il territorio regionale.Sospesi: l' art. 3 riguardante l' istituzione dell' ufficio amianto del dipartimento regionale della Protezionecivile; l' art. 13 che prevede disposizioni sulla vigilanza; l' art. 16 relativo alla clausola finanziaria.Il dibattito sul ddl ha assorbito appena 1/5 della seduta di eri. Il resto è stato dedicato ad un fuoriprogramma sui Pip che hanno preso d' assedio la piazza del Parlamento. E in in Aula si è assistito ad
un Palermo contro tutti: la stragrande maggioranza dei deputati palermitani è andata all' attacco in lorodifesa, anche degli espulsi dai benefici di chi va oltre la denuncia Isee ovvero 20 mila euro annui. Altrihanno perso il sussidio perché non in possesso dei «requisiti morali e di buona condotta». Annunciatoun emendamento alla finanziaria oggi in commissione Bilancio.
GIOVANNI CIANCIMINO
26 marzo 2014Pagina 7 La Sicilia
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SIRACUSA Lettera alla Bindi sui ritardi del nuovo turno elettorale.
Gennuso denuncia all' Antimafia rapporti "politica-colletti bianchi"
SIRACUSA. Ha preso carta e penna e hascritto al presidente del la Commissionenazionale antimafia, Rosy Bindi, spiegandoleche a Siracusa vi sono «strani rapporti fra lapolitica e i cosiddetti "colletti bianchi"», che «leleggi non sono rispettate e la legalitàviene
calpestata». L' ex deputato regionale PippoGennuso ha chiesto che la Commissioneantimafia faccia luce sulla sparizione dei plichielettorali al tribunale di Siracusa e sullamancata attuazione della sentenza da partedel presidente della Regione.Dopo i ricorsi, le pronunce favorevoli del Cga,adesso Gennuso interpella il presidente Bindi,in merito alla mancata ottemperanza dellaRegione al la decisione del Consigl io digiustizia amministrativa che ha disposto diindire un turno suppletivo di elezioni per ilrinnovo dell' Assemblea regionale siciliana(svoltesi nell ' autunno del 2012) in novesezioni del Siracusano, 6 a Pachino e 3 aRosolini. La decisione è stata adottata dal Cgadopo che un prece dente provvedimento per ilriconteggio dei voti nelle nove sezioni era statovanificato dal fatto che alcuni plichi elettoralie r a n o a n d a t i d i s t r u t t i a s e g u i t o d e l l 'allagamento, verificatosi nel novembre delloscorso anno, del deposito del palazzo digiustizia.
Alla presidente dell' Antimafia, Gennuso spiega di avere avuto «il coraggio di denunciare le malefatte,prima ai giudici amministrativi, poi alla Procura della Repubblica di Siracusa». E infine sollecita la Bindiad «attivare i poteri della Commissione per far luce su questa situazione. Serve per dare credibilità alleistituzioni e per dimostrare ai siciliani che esiste una sola giustizia, quella che tutela le persone oneste».i(a.r.)
26 marzo 2014Pagina 21 Gazzetta del Sud
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Regione.
Il voto per l' Ars, Gennuso scrive a Bindi
...L' ex deputato regionale Pippo Gennuso hascritto al presidente del la Commissionenazionale antimafia, Rosy Bindi, dopo lamancata indizione delle nuove elezioniregionali decisa dal Cga in nove sezioni dellaprovincia, 6 a Pachino e 3 a Rosolini. Allapresidente dell' Antimafia, Gennuso sollecita«di attivare i poteri della Commissione per far luce su questa incresciosa situazione: dallasparizione dei plichi elettorali alla mancataattuazione del la sentenza da parte delpresidente della Regione». (*PL*)
26 marzo 2014Pagina 17 Giornale di Sicilia (ed.
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ACI CASTELLO. Interrogazione all'Ars sugli interventi nei torrenti Spagnola, Demaniale e Abramo
«Completare i lavori a Vampolieri»
La collina Vampolieri è sempre al centro degli interessiparticolari di una numerosa comunità legata ai comuni di
Aci Catena e Aci Castello e, in particolare, alla cittadinadi Trezza che continua a subire le conseguenze dell'urbanizzazione selvaggia degli ultimi decenni. Il rischioidrogeologico conseguente è stato oggetto, negli ultimianni, di interventi del Genio civile che ha regimentato ilcorso dei numerosi torrenti aiutando le acque ascendere verso il mare rovesciandovi fra l' altro tuttoquello "sporco" che purtroppo siamo costretti talvolta adammirare in attesa che il miraggio del collettore sitramuti in realtà.
Alcune opere di regimentazione però non sono statepienamente completate per problemi vari, soprattuttocon le ditte che avevano in appalto alcuni tratti deitorrenti che sboccano nella costa nord di Trezza: itorrenti Spagnola, Demaniale e Abramo. Per esse dalGenio civile si sta provvedendo a riappaltare le opereprogettate e in tal senso dovrebbe essere diretta la notacomunale che ci informa che «il capogruppo del NuovoCentrodestra all' Ars, Nino D' Asero, sollecitato da unamozione presentata dai consiglieri di Aci Castello, EziaCarbone e Davide Bonaccorso (e condivisa dal sindaco, Filippo Drago) ha inviato un' interrogazione alpresidente della Regione e agli assessorati dell' Economia, per le Infrastrutture e la Mobilità, per ilTerritorio e l' Ambiente con la quale si chiede il completamento degli interventi di mitigazione del rischioidrogeologico a Vampolieri con il riaccredito delle somme (ex Opcm 2621/97) per 12.284.094,69 euro».Intanto sulla collina di Vampolieri stanno per avere inizio altre opere di regimentazione sul versante delComune di Aci Catena. Sono opere che dovrebbero anche aumentare le acque del torrente Barriera e
conseguentemente è stato fatto notare dai tecnici castellesi come l' attuale sbocco a mare nonriuscirebbe a digerire la massa più ampia di acque per cui ci saranno lavori anche nella parte più inbasso del suo corso, oltre che nelle parti in alto, legate al comune di Aci Catena.
26 marzo 2014Pagina 36 La Sicilia
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Riposto. Nella sala del Vascello anteprima di BluJonio
Venerdì 27, alle 11, nella sala del Vascello delmunicipio di Riposto, presentazione della terzaedizione della maratonina: Blu Jonio, la corsapodistica organizzata dall ' associazionepodistica Jonia Giarre con il patrocinio dellaFidal, dei comuni di Riposto, Mascali eFiumefreddo, nonché della Provincia regionale
e dell' Ufficio di presidenza dell' Ars. Il grandefascino di questa manifestazione sta tutto nelsuo percorso che costeggia il litorale ionicoetneo. Aquesto si aggiune la sua valenzatecnica, data l' assenza di dislivello che lorende uno dei migliori a livello nazionale.(*ALbO*)
26 marzo 2014Pagina 26 Giornale di Sicilia (ed.
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«Essenza Donna» a Rosalba Li Rosi
...L' Accademia d' Arte Etrusca di Misterbiancoha conferito a Rosalba Li Rosi, presidente dell'associazione Vizzinesi nel mondo, la XIVedizione del premio nazionale: Essenzadonna: per aver portato avanti nel tempo glialti valori della vita, della cultura e della pacec o m e d o n n a s i c i l i a n a n e l m o n d o ( l apremiazione a cura del deputato Ars, Nino D'
Asero). Ospite d' onore l ' ammiraglio di
s q u a d r a , R i n a l d o V e r i . R o s a l b a L iRosi:«Ringraziato per questo premio, chevoglio dedicare alle donne di emigrazione ditutto il mondo». Premiate altresì il procuratoreaggiunto Marisa Scavo, la documentaristaIolanda Scelfo, «mamma coraggio», al secoloLucia Frisone, la giornalista Giorgia Mosca de"La Repubblica, la pedagogista Enza Ciraldo.Il premio giovani talenti al sopramo e violinistaSarah Ricca. In conclusione il concerto delpianista Piero Piricone. (*mAp*)
26 marzo 2014Pagina 25 Giornale di Sicilia (ed.
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È la sola possibilità dopo la relazione delle Corte dei conti: non ce la fa ad autoriformarsi.
Sicilia, va commissariata subitoLo dimostra l' assessore Bianchi che ha gettato la spugna.
Megl io tardi che mai, caro PietrangeloButtafuoco. Ivan Lo Bello, imprenditore e vicepresidente di Confindustria, ha proposto ilcommissariamento dell' isola nel luglio 2012.Gli strilli di Lombardo arrivarono al cielo.
Appena eletto, anche Crocetta disse che c' era
una strategia occulta in tal senso. Ora è chiaroche non è una manovra contro questo o quelgoverno della Assemblea Regionale. Né sipossono dare tutte le responsabilità all' ultimoarrivato, ad una maggioranza che è apparsaancora più cur iosa e volubi le di quel lanazionale. Chissenefrega di chi è la colpa. Èun dato di fatto: i conti sono fuori controllo datempo. Con tutta la buona volontà del l 'assessore Bianchi, a dicembre si è arrivati allaapprovazione del bilancio per il rotto della
cuffia, sfiorando l' esercizio provvisorio.Già allora la relazione della Corte dei Contin o n l a s c i a v a a d i t o a d u b b i : u n d e b i t oi n c o l m a b i l e, u n s e r v i z i o d e l l o s t e s s oinsostenibile, una stretta creditizia che soffocai fo rn i to r i e me tte i n p e r i co l o i se rv i z ifondamental i . Meno gl i e lett i d i tutte leconfessioni, dirigenti, gregari e dipendenti dit u t t e l e p a r t e c i p a t e , i n d e b i t a t e esovvenzionate, che fanno di tutto meno che gliinteressi dei siciliani. Tre giorni fa l' assessore
Luca Bianchi si è dimesso irrevocabilmente. Signori, il problema di cui parlerebbero oggi a Benigni nonè il traffico né la mafia: ma la maledetta «Sicilia delle autonomie», che costa ai siciliani più dellecriminalità, che impedisce ogni funzionalità ed attrattiva per gli investitori nella Regione più bella d'Italia.Il commissariamento, oltreché un dovere verso l' isola e l' Italia, è la sola salvezza dei siciliani. Ungoverno «locale» da solo non ce la può fare insieme ad «autorifomare» un «quasi Stato» e asopravvivere, chiedendo un sostegno alla nazione in epoca di restrizioni. Nulla lascia presagire uncambiamento di rotta. La Sicilia è in debito d' aria per via di una classe dirigente che, a causa del suostesso status speciale, intreccia autonomismo e vittimismo, orgoglio e sudditanza, contestazione econservazione. No muos, No oil, No ponte. Intanto si scialacquava a destra e sinistra coi corsi diformazione ed i fondi europei, che, in onore alla mano larga del seminatore e alla ideologia dei burocrati
europei, si perdevano in mille rivoli inutili, strade e piazzette intitolate agli eroi antimafia, invece diessere utilizzati per l' infrastruttura industriale capace di riavviare la crescita.
26 marzo 2014Pagina 12 Italia Oggi
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Le partecipate fiaccavano nell' economia territoriale, la mala pianta dei politicanti manager, invece diconsentire lo sviluppo. Le aree di eccellenza disperse e sacrificate al peggio dello statalismo localista.
Nella patria del Gattopardo, i partiti si sono persi in mille segmenti correntizi di movimenti, personalismi,concorrenze. Le reazioni orgogliose al giornalismo a tesi si tenevano la mano con la voglia di teneretutto fermo il più a lungo possibile. Nessuna prevenzione razzista: la Sicilia è solo l' Italia moltiplicata econcentrata, se non si fa nulla. Tante Regioni, infatti, sono sull' orlo della stessa bancarotta senza chequesto emerga. I nodi stanno venendo al pettine: la politica stessa delle autonomie con le Regioni alcentro è figlia di una altra epoca. E quella delle Regioni a statuto speciale a maggior ragione.Troppo grandi per essere vicine ai cittadini, troppo piccole per la programmazione economica, troppopotenti per legiferare in ambiti ormai globali, troppo deboli per controllare gli effetti della spesa. LeRegioni sono giganteschi ostacoli allo sviluppo. Allora non c' è tempo da perdere e la Sicilia, soprattutto,ha bisogno di un regime straordinario per essere salvata. Ci vuole un commissario, ma non unragioniere come Cottarelli. Ci vuole un politico determinato con pieni poteri. Che non abbia nulla da
perdere. Anzi che abbia da perdere solo se non cambia le cose. Le cose da fare? Stanno scritte inmigliaia di report e studi, basta fare.
CESARE MORI
26 marzo 2014Pagina 12 Italia Oggi
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I NODI DELLA SICILIA NEL MIRINO GLI ASU, CHE LAVORANO IN SCUOLE ED ENTIPUBBLICI. UNO DI LORO AVEVA UN REDDITO DA 500 MILA EURO ANNUI.
La Regione espelle altri 42 falsi precariL'assessore Bonafede: «Hanno un reddito superiore a ventimila euro, perderanno tutti i sussidi. Siamo ai primi controlli»
C' è infatti un nucleo di circa 300 Asu che nonha più trovato occupazione ma, essendorimasto nel bacino garantito, riceve dal 2006regolarmente i 570 euro pur restando a casa.
Alla Regione costano 2 milioni all' anno....Fino a qualche giorno fa per la Regione eraun precario ai limiti della soglia di povertà daaiutare con un assegno sociale da 570 euronetti al mese. Nessuno aveva mai verificato,nè per lui nè per i circa 5.500 colleghi Asu, lareale situazione economica e ora che è statofatto è emerso che ha un reddito da oltre 500mila euro annui frutto di proprietà e introitiextra lavorativi. E così, ha annunciato RosarioCrocetta, anche questo precario perderà il
sussidio che gli è stato garantito dalla finedegli anni Novanta. E che viene percepitoregolarmente anche da altri 300 colleghi cheperò non trovano occupazione e sono quindipagati per stare a casa.È l' ultimo caso esploso nella galassia deiprecari. Che segue l' espulsione dal bacino deiPip di una ottantina di persone scoperte conr e d d i t i d a m a n a g e r d e l l a p u b b l i c aamministrazione e destinatari di sussidi. NeiPip il top è stato raggiunto (fino a ora) da un
precario che ha un patrimonio da oltre unmilione. Negli Asu il record (fino a ora) è andato a un precario che si ferma alla metà. «Ma ci sonoanche - spiega l' assessore al Lavoro, Ester Bonafede - altri 41 Asu che hanno un reddito superiore ai20 mila euro. Anche questi perderanno tutti i sussidi.E siamo solo ai primi controlli». Dei 42 Asu espulsi ieri, 21 sono di Trapani, 13 di Palermo, 7 di Messinae uno di Catania.Gli Asu sono una categoria nata (come i Pip) alla fine degli anni Novanta: ne fanno parte 5.531 precari.Ognuno di loro guadagna 570 euro netti al mese per lavorare in scuole, parrocchie, e vari enti pubblici.Si tratta, in pratica, di una categoria gemella degli Lsu ma meno salvaguardata perchè mentre ilavoratori socialmente utili hanno un contratto, gli Asu vengono retribuiti per il solo fatto di essere iscrittinell' omonimo bacino di precariato. Che alla Regione costa 36 milioni all' anno.
I controlli sugliAsu erano stati criticati da vari deputati del Pd, che all' Ars avevano presola parolamartedì scorso quando si era saputo che la Regione stava chiedendo le dichiarazioni dei redditi.
26 marzo 2014Pagina 3 Giornale di Sicilia
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Crocetta è partito da qui per attaccare ancora a testa bassa: «Abbiamo scoperto un altro dei tantiscandali e degli sprechi che una parte di sistema politico vorrebbe continuare a tenere in piedi. Una
vera e propria ingiustizia sociale, che premia i ricchi sottraendo ai poveri risorse che devono esseredestinate alla solidarietà». La Bonafede precisa che «i controlli verso questo bacino di precari sonoancora più necessari perchè la recente Finanziaria ha previsto anche per loro la stabilizzazione. Ma nonpossiamo consentire che chi ha un reddito elevato usufruisca di vantaggi che tolgono risorse per chi hadavvero bisogno».L' operazione è molto contestata anche perchè sugli Asu si innescano varie regole a seconda dell' enteche li utilizza. «Il Comune di Palermo - precisa Ciccio Taormina del sindacato Cub-assegna a tutti gli
Asu che utilizza una integrazione all' assegno sociale pari a 220 euro al mese. Con queste somme,previste per legge, è ovvia che viene superato il limite di reddito di 8 mila euro annui oltre il quale laRegione sta procedendo alle espulsioni. Ma perchè le amministrazioni non comunicano fra loro?».Nei giorni scorsi proprio su questi temi c' è stato un vertice in assessorato, presenti i sindacati. Ed è
stato anche riproposto uno dei temi che da sempre mettono gli Asu al centro della polemica. C' è infattiun nucleo di circa 300 Asu che non ha più trovato occupazione ma, essendo rimasto nel bacinogarantito, riceve dal 2006 regolarmente i 570 euro pur restando a casa. Alla Regione costano 2 milioniall' anno.«In questo caso - spiega ancora Taormina - il problema è che la Regione non ha più trovato un posto aquesti lavoratori malgrado una legge del 2004 ne prevedesse l' impiego.Prima, appartenendo a delle cooperative, venivano impiegati in parrocchie ed enti pubblici tramiteconvenzione. Ma quando queste convenzioni non sono state rinnovate per circa 300 persone non c' èstato più lavoro.Visto che la Regione le paga, perchè non prevedere un loro impiego?».Nei giorni scorsi la Regione ha chiesto a tutti gli Asu di fornire le dichiarazioni dei redditi e i certificati
Isee (che indicano proprietà e introiti familiari): dei 5.531 precari solo 506 hanno già consegnato idocumenti. Ed è emerso che 235 sono effettivamente sotto la soglia degli 8 mila euro. Altri 171 hannoinvece un reddito compreso fra 8 mila e 15 mila euro. In 58 oscillano fra 15 mila e 20 mila euro mentre,come detto, 42 risultano incassare più di 20 mila euro all' anno. «Si tratta solo dei primi controlli -conclude l' assessore Bonafede - e i dati ci danno la sensazione che incontreremo parecchi altri casi diprecari con redditi incompatibili con sussidi e assegni sociali finanziati dalla Regione».
Giacinto Pipitone
26 marzo 2014Pagina 3 Giornale di Sicilia
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Sui precari scontro acceso fra Crocetta e MimmoRusso
...I deputati all' Ars si muovono per difendere iPip licenziati. Mentre si scopre che fra i precaricon redditi e patrimoni da 50 mila euro in su,«silurati» dalla Regione dopo i controlli, c' èanche la moglie di Mimmo Russo, storicoconsigliere comunale di Palermo e leader diquesta categoria. Rosario Crocetta ha
segnalato che Russo stava preparando l'ennesima manifestazione di protesta dei Pip.E per i l presidente i l vero obiett ivo delconsigliere comunale è «fare riassumere lapropria moglie esclusa per superamento delreddito». Crocetta annuncia invece che sono inarrivo altre espulsioni: «Nessuno si aspetticedimenti. Continueremo ad applicare la leggeper fare in modo che i veri poveri siano aiutati.La si smetta con questi immorali sostegni acoloro che non ne hanno bisogno». Mimmo
Russo ha replicato: «Non è un mistero che miamoglie figuri in quell' elenco e se Crocettapensa che io faccia tutto questo per interessepersonale, allora lo sfido. Sono pronto apresentare la lettera di dimissioni di miamoglie se lui riammetterà gli altri lavoratoriesclusi ingiustamente dal sostegno al redditodi 832 euro al mese». E anche i deputati all'
Ars Giuseppe Milazzo e Totò Lentini (Articolo4), Giovanni Greco (Mpa), Piero Alongi (Ncd) e Vincenzo Figuccia (Forza Italia) hanno chiesto lariassunzione dei Pip licenziati. Secondo Greco, il Pip licenziato perchè aveva un reddito di 150 mila
euro e un patrimonio di 1,2 milioni «non andava escluso. Non è una colpa avere sposato una mogliericca». Nel frattempo si è aperto un giallo. Secondo il testo della convenzione con l' Inps, la Regioneerogherà ai Pip solo il sussidio straordinario e lo farà quando i precari non percepiranno più l' Aspi, l'indennità di disoccupazione: l' assegno calerà dunque da 833 euro netti mensili a 832 euro al lordo delletrattenute con un taglio che secondo i sindacati può arrivare fino al 20 per cento. E ogni volta che i Pip siassenteranno da lavoro, il sussidio sarà sospeso. Ma l' assessore al Lavoro, Ester Bonafede, haprecisato che «la Regione garantirà una integrazione che porterà l' assegno a circa 800 euro netti». GIA.PI.
26 marzo 2014Pagina 2 Giornale di Sicilia
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SE VOLANO GLI STRACCI...Troppi silenzi Nessuno ha vergogna per l'abuso di cui si è reso protagonista?
Volano gli stracci. Come sempre accade quando finisceil lubrificante dei soldi, arrivano i problemi. Fino aquando la Regione ha potuto pagare il precariatosiciliano senza guardare per il sottile tutto è andatobene. I problemi sono iniziati quando l'amministrazione,avendo risorse con il contagocce, ha cominciato con icontrolli. La realtà emersa è stata scandalosa: gentericca, quando addirittura non ricchissima, che è riuscitaa inserirsi nelle varie liste del precariato pubblico.Ovviamente a spese di poveracci veri che certamenteavrebbero avuto qualche diritto in più. Ieri il presidenteCrocetta ha annunciato che uno di questi lavoratorisocialmente utili aveva un reddito da 500 mila euro. Inqualunque altro posto del mondo ci sarebbe stata unalevata di scudi per condannare i trucchi e sarebberoscattatigli applausi per le espulsioni dal comparto deiprecari, come sta succedendo per esempio in questigiorni a decine di ex pip trovati con redditi elevati. Solo
in Sicilia, invece, è potuto succedere il contrario. Unsindacalista (la cui moglie è stata espulsa) ha attaccatoCrocetta. E alcuni parlamentari del l ' Ars stannopuntando a bloccare i licenziamenti perché i maxi-redditirilevati sarebbero da attribuire a familiari dei precari e non direttamente agli interessati. Ragionamentodavvero risibile.E ancora: come mai su materie come queste tacciono le solite anime belle sempre pronte a fare unamarcia o a scrivere una petizione? Protestano per ogni accenno, vero o presunto, di macelleria sociale.Mai una volta che scendano in piazza per protestare per la macelleria fiscale. Strana scelta. Tanto piùche in questa omertà fiorisce ogni tipo di abuso. Certo, spaccano il capello i soliti azzeccagarbugli, nonc'è stata finora nessuna legge che imponesse una soglia di reddito per ottenere il contributo pubblico. Il
limite è stato messo ora dalla Regione e non ha valore retroattivo. Tutto giusto. Ma a nessuno rimorde lacoscienza? Nessuno ha vergogna per l'abuso di cui si è reso protagonista? Nessuno che si sia maiposto il problema che la sua furbata rendeva più triste la vita di altri realmente bisognosi? Cose chepossono accadere solo in Sicilia. Una terra irredimibile,come ripeteva Leonardo Sciascia.
Nino Sunseri
26 marzo 2014Pagina 3 Giornale di Sicilia
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L'INCHIESTA DI MESSINA.
Crocetta: voterei sì all'arresto di Genovese
...Se fosse deputato alla Camera il presidentedella Regione Rosario Crocetta voterebbe sìagli arresti di Francantonio Genovese. Lo hadetto ieri mattina prima della firma all' accordosul progetto della nuova via Don Blasco. «Nonesprimo una condanna preventiva - haaffermato Crocetta - ma i parlamentari devonoessere trattati come tutti i cittadini, io voterei sìagl i arresti». La Camera nelle prossimesettimane dovrà votare, dopo il parere dellagiunta per le autorizzazioni a procedere, lacustodia cautelare o i l no agli arresti deldeputato nazionale del Pd. La procura diMessina, su richiesta accolta dal Gip GiovanniD e M a r c o , h a c h i e s t o a l l a C a m e r a d ie sp r i me rs i se co n d o l a n o rma t i va su l l 'immunità parlamentare. Crocetta è tornato sull'inchiesta della Formazione professionale cheha coinvolto Genovese: «Il suo modello è ilmodello siciliano della Formazione, Genovese,come tanti altri, si è inserito nella Formazioneprofessionale grazie alla Regione ma viassicuro che non è l ' unico, questo nongiustifica assolutamente niente, noi ce l ivogliamo sbarazzare tutti».
26 marzo 2014Pagina 3 Giornale di Sicilia
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SCANDALI SICILIANI. Crocetta denuncia: «Una lavoratrice Asu palermitana ricchissimapercepisce il sussidio di 500 euro»
«Ecco chi è la precaria da 500mila euro»
CATANIA. Per tutto il giorno c' è stata la cacciaal nome. Perché la scoperta rivelata ieri dalpresidente della Regione, Rosario Crocetta,non è una cosa di tutti i giorni: un lavoratore
Asu che percepisce 500 euro al mese, pur a v e n d o u n r e d d i t o d i 5 0 0 m i l a e u r o . I lgovernatore lancia quella che usualmentedefinisce «notizia bomba» poco prima diarrivare a Catania, ospite del congresso dellaCgil. «Nell' ambito delle ricerche sui redditi èstato scoperto un lavoratore Asu che ha uncontributo di 500 euro al mese con un redditodi 500 mila l' anno, un altro dei tanti scandali edegli sprechi che una parte di sistema politicovorrebbe continuare a tenere in piedi. Unavera e propria ingiustizia sociale, che premia iricchi sottraendo ai poveri risorse che devonoessere destinate alla solidarietà». Per tutto ilgiorno si rincorrono ipotesi sull' identikit delprecario -milionario, nel pomeriggio Crocettasi lascia scappare che «è una donna: unalavoratrice, non un lavoratore». E poi in seratafa nome e cognome: «La persona si chiamaRosa Maria Barbara, avrà la possibilità dichiarire la sua posizione, ma gli elementiraccolti sono chiari».L' inizio e la fine dell' ennesima "sagra dellamanciugghia", croce e delizia del governatore. Che, dovendosi difendere dall' assedio dei precari,
sceglie la strategia dell' attacco, pizzicando uno dei leader della protesta di un altro gruppo di precari, iPip: «Mimmo Russo prepara una manifestazione per la controriforma del precariato, per fareriassumere, tra gli altri, la propria moglie esclusa dagli elenchi Pip per superamento del reddito.Nessuno si aspetti cedimenti da parte di questo governo che continuerà ad applicare le leggi nazionali eregionali per fare in modo che i veri poveri siano aiutati. La si smetta con questi immorali sostegni acoloro che non ne hanno bisogno, vogliamo aiutare i veri bisognosi». Il diretto interessato raccoglie inpieno la sfida: «Quella di Crocetta è soltanto un' uscita mediatica, sono pronto a presentare la lettera didimissioni di mia moglie se lui riammetterà tutti gli esclusi ingiustamente dal bacino degli ex Pip».Crocetta non si ferma. E dal con gresso della Cgil tuona: «Non capire il nesso che c' è tra politica,sviluppo e lotta alla corruzione è un errore madornale perché quell' Asu di Palermo che dichiara500mila euro e prende il sussidio della Regione è uno che ruba ai poveri».
Aggiungendo un passaggio ulteriore: «Se si vuole fare sviluppo, dare i soldi alle imprese, sostenere lepolitiche sociali non c' è alternativa rispetto al fatto che dobbiamo togliere i soldi a chi li ha rubati e li
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continua a rubare e darli a coloro a cui spettano».Poi il governatore riprende alcuni temi-tormentone a lui molto cari. «Quando lanciamo il piano che
permette di assume nuovi giovani e favorire il tirocinio formativo e mettiamo 100 milioni di euro, non èche ce li siamo inventati. Sono venuti grazie alla lotta alla corruzione e agli sprechi nella formazione. Sele risorse finiscono in mano alle mafie, alla corruzione a gli sprechi evidentemente siccome non sonoinfinite e chiaro che non possono essere investiti in termini di sviluppo. Se potremo abbassare l' Irpef nel 2016 - rivendica Crocetta - dipenderà dai risparmi che faremo in questi anni nella Sanità.Se abbiamo potuto coprire il dl pagamenti che permette di dare i soldi alle imprese è perché l' annoscorso abbiamo risparmiato 139 milioni di euro nella Sanità». Sembra una divagazione sul tema, ma poiil presidente torna sul tema del giorno: «Garantire oggi il posto di lavoro a un dipendenti dellepartecipate e ai precari, lo si deve, nelle ristrettezze del bilancio, alla battaglia contro gli sprechi».Ma è possibile - lo provoca un gruppo di giornalisti alla fine della tavola rotonda del sindacato - che sivada avanti a colpi di denunce a effetto, senza un efficace programma di controlli. «No, non è proprio
così. Perché stiamo studiando un modo per stabilire un tetto, anche fissando un limite di reddito colsistema Isee, per i lavoratori forestali e per altri bacini di precari». Con alcuni esempi concreti: «Non èdetto che si debbano garantire i 51 giorni ai forestali che hanno negozi o fanno altre attività, così comenon è giusto che chi guadagna 100mila euro l' anno prenda un sussidio togliendolo innanzitutto dalletasse dei cittadini, ma in secondo luogo anche agli altri bisognosi.Non dico di buttare l' acqua sporca con tutto il bambino, ma sono certo che c' è bisogno di una normache possa evitare i casi più estremi.Ci saranno controlli senza precedenti, anche a tutela dei precari onesti che soffrono ogni giorno in tuttala Sicilia».Infine, quando il buio inghiotte questo lungo pomeriggio catanese, la confessione: «Non dormo più aPalazzo d' Orleans perché c' era un gruppo di precari che la notte si piazzavano sotto il balcone della
mia stanza: "Crocetta, aiutaci tu, Crocetta aiutaci tu. Ogni notte".Non ce la facevo più». Ma anche senza "serenate", i precari, non se li toglierà tanto facilmente di torno.
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Nel suo tour in città Crocetta ha assicurato le risorse che la finanziaria invece decurterebbe
La Regione non taglierà i fondi «Massimo impegnosul Teatro»Intanto venerdì andrà in scena il primo spettacolo "autopromosso"
«Ci stiamo impegnando al massimo per il Teatro VittorioEmanuele, anche con la variazione di bilancio. E nontaglieremo i fondi, perché l' ente va aiutato».Parola di Crocetta: il presidente della Regione ieri a
Messina ha così risposto alle domande sul futuro delprimo teatro cittadino, senza però risparmiare una dellesue stoccate. «Tutti i teatri siciliani hanno assunto neltempo più amministrativi che orchestrali. Possibile che aMessina non ci sia neanche un orchestrale?», haribadito, sottolineando poi come la riorganizzazione insettori di competenza contenuta nel famoso protocolloS t a n c h e r i s c o n s e n t i r e b b e d i a v v i a r e u n a«programmazione coordinata ottimizzando le risorse».Le rassicurazioni del presidente, dunque, dovrebberoplacare la preoccupazione di chi in riva allo Stretto,
teme la scure regionale sul contributo, che nel 2013ammontava a 5,1 milioni e che sembra debba essereridotto: nella proposta di rimodulazione della manovrabocciata dal commissario dello Stato, per il Vittoriosarebbero infatti stanziati 3,5 milioni. Somme chedetratto i l costo del personale (2,8 milioni per 62impiegati) e le altre spese (compresi i 100.000 euroannui di interessi passivi per mutui) quasi certamentenon consentirebbero di organizzare alcunché.Intanto, venerdì prossimo si alzerà comunque il sipario all' ombra di Colapesce. Più che uno spettacolo,come annuncia il presidente Maurizio Puglisi, sarà una "festa", una piccola kermesse gratuita e
autopromossa. «Non avendo il Cda (di cui si attende la ratifica da parte della commissione affariistituzionali dell' Ars, ndc) e dunque neanche il bilancio - spiega Puglisi - non potevamo assumere alcunimpegno finanziario e infatti non abbiamo chiesto nulla a nessuno. Ho però ricevuto molte richieste daparte delle maestranze, degli artisti e degli orchestrali, che si sono detti disponibili ad allestiregratuitamente lo spettacolo. Come potevo dire no? Io stesso non vedo l' ora che questo sipario si alzi: inquesti giorni l' attività ammini strativa dell' ente non si è certo fermata, e stiamo lavorando soprattuttoper gli altri, anche perché questo teatro è di tutti ed è giusto aprirlo a chi ne fa richiesta, ma stiamofacendo tutto tranne che spettacoli».E dunque, venerdì sera alle 21 tutti sono invitati alla "prima" di "Pierino e il Lupo", concerto con l'orchestra del Vittorio e la voce recitante di Ninni Bruschetta. Ma, secondo una scaletta che è ancora incorso di definizione, dovrebbero intervenire anche altri artisti, come i coristi del "Cilea" e Giovanni
Renzo, che per l' occasione proporrà una composizione originale.Lo spettacolo, peraltro, era il primo previsto nel famoso cartellone primaverile concertato con la
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commissione consiliare di Palazzo Zanca per essere fi nanziato dalla Regione, e poi però congelato per l' impossibilità tecnica di destinarvi effettivamente dei fondi. «Dopo tante proteste - chiarisce Puglisi - è
un gesto che vuole comunque essere una richiesta di attenzione, ma in modo positivo. Per dire che cisiamo e che possiamo lavorare».Certo, una "provocazione costruttiva", ma non è metodo che possa durare nel tempo con risultatiproficui: senza soldi non si può programmare nulla. Intanto, comunque, si sta lavorando ad un paio dieventi musicali da organizzare entro la fine della stagione, contando sulla grande disponibilitàmanifestata dall' assessore Michela Stancheris durante l' incontro di venerdì scorso, che potrebbeconsentire di superare ostacoli amministrativi e finanziari.
Natalia La Rosa
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Normanni, Aquile & Elefanti
Il vicepresidente della Commissione europea,responsabile per l' Industria e l' Imprenditoria,
Antonio Tajani, sarà i in Sicilia per guidare unadelegazione di 600 imprese, 379 italiane e 204straniere, in rappresentanza di 34 paesi Ue edextraeuropei.L ' i n i z i a t i v a è s t a t a p r o m o s s a d a l l aCommissione europea e dal la RegioneSiciliana, in collaborazione con Enterprise
Europe Network. Appuntamento domanimattina a Catania mentre nel pomeriggio saràa Palermo.Consultique Sim Spa ha vinto il bando per diventare advisor di Ri.MED, f ondazioneinternazionale che realizzerà un nuovo poloBiotecnologico rivolto alla biomedica in Sicilia.Un centro che a regime nel 2018 ospiterà 600addetti tra ricercatori, scienziati e personalespecializzato.Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal hanno
organizzato una assemblea dei lavoratori deiteatri dell' Isola per discutere della crisi delsettore.L' incontro si terrà oggi alle 10 al teatro FrancoZappalà di Palermo. «A rischio», dicono isindacati, «c' è il futuro dell' intero compartoche vede coinvolti migliaia di lavoratori».
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I sindacati medici attaccano «Commissione sulCannizzaro e meno potere ai dirigenti»«La Regione da 5 anni è al corrente della malagestione negli ospedali, ma noninterviene»
L' ultimo caso sanitario, in ordine di tempo, riguarda dueinterventi urgenti per trasferire alcuni bambini «critici», perchéaffetti da gravi patologie, in altre Rianimazioni in città e aTaormina. I due episodi sono stati denunciati dal dott.Francesco Di Piertro responsabile soccorso pediatrico delCannizzaro. Secondo il medico in quell' ospedale i mezzi adisposizione non sono idonei per il trasporto in sicurezza dimalati critici e quindi si è dovuto fare ricorso alle ambulanzedel 118 anche con dispendio di tempo. Ma come è possibileche tra le enormi spese fatte nella sanità catanese, non si èpensato in alcuni ospedali di grande eccellenza di dotarsi diun parco mezzi idoneo per le criticità?I due casi sollevati dal medico sono soltanto alcuni degliinnumerevoli episodi che capitano nei nostri ospedali su cuiadesso tornano a fissare l' attenzione i sindacati dei medici
che, nel corso di una recente riunione, hanno affondato il ditonella piaga dell' assistenza sanitaria di urgenza in città(aff idata pr incipalmente al l ' inventiva e al la grandep ro fe ss i o n a l i tà d e l me d i c i , co me h a n n o sp i e g a to ) ,cominciando dall' emergenza riscontrata, anche da una nostrarecente inchiesta, nei Pronto soccorso caratterizzati dagravissime carenze di personale medico e paramedico chemettono a serio rischio l' assistenza. Le denunce dei medicir iguardano anche le spese per appalti senza gara alCannizzaro nel periodo che va dal 2009 al 2011 per le quali isindacati annunciano di aver presentato un esposto alla Corte
dei conti e una alla Procura. Ma si è parlato in una riunioneanche di avanzamenti di personale non utili, secondo isindacati, per la vocazione di un presidio nato sulla cartaprincipalmente per le emergenze. E poi ancora riflettoripuntati, in particolare da Renato Scifo del coordinamentoprov. Cgil Medici, «sul fallimento dei Ppi, che potrebberosmaltire tutti i "codici verdi", sul disastro dei Pta (presiditerritoriali), sul fallimento della messa in rete di tutti i medici dimedicina generale, sulla mancata ristrutturazione deidipartimenti di emergenza, sulle proposte all ' Asp per sviluppare la rete Pta e Ppi, sulla pianificazione dell '
assistenza», sino alla denuncia verso la Regione per lacarenza o assenza di un «registro epidemiologico - prosegue
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Scifoche deve essere vero ed è necessario per determinare l' incidenza sul territorio di determinatepatologie».
In sintesi è un duro attacco contro la Regione e contro i dirigenti medici quello che arriva dal mondo delsindacato dei sanitari ospedaliari catanesi che da tempo chiede maggiore attenzione.Il punto di partenza dirompente nasce dopo la denuncia, all' assessore regionale Lucia Borsellino, di uncomune cittadino e non di un autorità, atto firmato dal presidente dell' associazione antiracket dellaConfcommercio, Claudio Risicato, del quale questo giornale si è occupato qualche settimana fa.Risicato nel fax inviato a Palermo chiede all' assessore «di attenzionare l' attività Utir del Cannizzaro,unità ad altissima specializzazione per la cura di gravissime malattie respiratorie, unica in Siciliaorientale con soli 6 posti letto. La carenza di posti - scrive Risicato - determina scandalosi decessi dipazienti siciliani». Risicato, nel suo caso vissuto sulla "pelle viva" di un parente stretto, è stato fortunatovisto e considerato che sua moglie, colpita da una grave broncopolmonite, è stata salvata dal primariodel reparto, dott. Sandro Di Stefano che è riuscito a trovare un posto utile.
Ma quanti altri non riescono ad avere questi colpi di fortuna? I dati esposti dai sindacalisti parlanochiaro. E qualcuno sostiene che se l' Utir avesse avuto più posti letto qualche altro paziente forse sisarebbe potuto salvare.Spiega il responsabile dell' ambulatorio pediatrico del Cannizzaro, Francesco Di Pietro, della Fiaslmedici: «La carenza di operatori in un sistema di alta emergenza Mcau è pesantissima. Solo di recentesono arrivati in servizio alcuni medici, ma mancano 12 infermieri di cui sei nel pediatrico. Ci sono anchecarenze strutturali. Questo pronto soccorso, aperto nel 2002, ha già avuto tre ristrutturazioni quasi totaliche però non hanno migliorato la situazione, anzi spesso l' anno peggiorata». Quanto al soccorsopediatrico Di Pietro aggiunge che «il reparto non ha ancora personale dedicato, ma in incentivazione. Siimmagini che talvolta nell' ambulatorio ci siamo ritrovati solo con un medico e senza personalespecializzato». L' emergenza - continua il medico - riguarda anche altri reparti come l' Utir «nel quale
servirebbero altri sei medici più almeno altri 4 posti letto».Sulla presunta polemica relativa al polo oncologico del Cannizzaro, nato secondo alcuni sindacati confondi destinati all' emergenza, Di Pietro chiarisce che «vanno evitate strumentalizzazioni. Noi abbiamoaltissime professionalità all' interno del Cannizzaro e nei reparti che fanno oncologia. Il punto sta, però,nella distribuzione delle risorse che possono essere state distratte dal comparto di emergenza ad altrisettori. Ma se abbiamo, come è vero, la coperta corta e la tiriamo da una parte, scopriamo giocoforza l'altro lato. I sindacati più volte hanno fatto riferimento proprio alle risorse che a volte sono state distrattein contesti nei quali non c' era ancora una giustificazione né formale né sostanziale per poterle distrarre.E ci riferiamo anche ad alcuni dipartimenti che non necessitavano di interventi immediati. Ora noi sullegravissime carenze abbiamo più volte fatto le dovute segnalazioni, ma sino adesso senza esito».Sempre in tema di Cannizzaro è forte la denuncia di Giuseppe Cariotti, medico di emergenza e
segretario aziendale Cgil Cannizzaro: «La sofferenza dei presidi di emergenza a Catania è ormaiarrivata sui giornali ed è causata da una carenza cronica di risorse e, nel caso specifico del Cannizzaro,non da una direzione sanitaria non attenta.Il fatto è che quando questa direzione presenta le carte al manager, questo allarga le braccia e sbotta:"Non ci sono risorse". Noi contestiamo proprio questo: non è vero che non ci sono risorse. La Corte deiconti guardando dentro le aziende sanitarie dell' Isola, ha detto che il 93% della spesa del Cannizzaro èstata fatta senza gara. Ora se noi andiamo a pesarlo, il dato incide notevolmente sulla carenza dirisorse e lo stesso magistrato contabile dice che la spesa senza gara è l' anticamera della corruzione».Cariotti quindi aggiunge: «sino al 31 agosto 2009, al Cannizzaro con il dirigente Giuseppe Giunta, laspesa senza gara era nei limiti fisiologici, tra il 5 e il 10%. Dall' 1 settembre 2009 al 31 dicembre 2012 però
abbiamo assistito a vertiginose crescite della spesa senza gara, con abuso della somma urgenza e diintuito persona che sono gli strumenti più utili al manager che vuole fare spesa senza gara. Poi, arriva in
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Azienda il dott. Cantaro e rientriamo nei margini fisiologici. A questo punto, evidentemente, qualcosa inquei tre anni non ha funzionato.. E questo dato è un record nazionale di cui il Cannizzaro non va fiero e
in cui sono state fatte anche assunzioni nel settore emergenza che non servono. Lo stesso vale per l'istituzione di unità operative che non servivano, come la multifunzionale... E' per questo che la copertasi è fatta corta. Ora quanto avvenuto doveva mettere in allarme l' assessore regionale che era in caricae quello che c' è adesso, perché era sempre in piazza Ziino al momento dei fatti. Insomma è importantecapire e chiarire perché è successo questo e noi del sindacato chiediamo ufficialmente l' istituzione diuna commissione parlamentare d' urgenza per sapere come sono stati spesi al Cannizzaro tutti questifondi». Cariotti a nome della Cgil contesta anche il giudizio di un imprenditore della sanità privata sugliattuali manager: «Questo signore ha detto che vanno benissimo e vanno riconfermati. A parte l'invasione di campo questo elogio ci sembrastrano. Noi invece diciamo che bisogna cambiare verso. Quindi gli attuali manager devono andare tutti a casa». «Il guaio nella sanità deriva anche dalla mancanza
di un aspetto organizzativo - spiega il dott. Franco Grasso Leanza, segretario aziendale Cannizzaro - eche si manifesta nel fallimento della riforma che prevedeva tappe intermedie di intercettazione delpaziente sul territorio, paziente che poi quando ha bisogno si rivolge sempre al Pronto soccorso. Allora fatto salvo questo grave problema, lagestione degli ospedali è continuata secondo vecchie logiche clientelari e personalistiche, ignorando inmaniera assoluta quelle All' incontro dei sindacati medici erano presenti numerosi rappresentanti delesigle sindacali della sanità. Per AnaaoAssomed c' erano il dott Pino Liberti (segretario bacino Siciliaorientale) e il dott. Giovanni Marra, consigliere nazionale Anaao. Per la Cgil Medici il dott. Renato Scifo,segr. provinciale e ildott. Pino Cariotti, segretario aziendale Cannizzaro. Per il Cimo il dott. Giuseppe Natoli, segretario aziendale Cannizzaro. Per la Cisl Medici il dott. Antonio Papotto,
segretario nazionaleCisl medici. Per il Dipartimento Fials Medici il dott.Francesco Di Pietro, segretario aziendale Cannizzaro. Per la Uil Medici il dott. Fortunato Parisi, segretario regionale Uil Medici e ildott.Franco Grasso Leanza, segretario aziendale Cannizzaro. Presente all' incontro anche una deputazionedei Cinquestelle: il deputato Stefano Zito, vicepresidente VI Commissione Sanità e il deputato regionale
Angela Foti. Presente anche il dott. Vincenzo Scala, già chirurgo d' urgenza dell' azienda Cannizzaro,attualmente collaboratore parlamentare del deputato nazionale Giulia Grillo. che sono le mission e le tendenze degli ospedali.Nel caso del Cannizzaro abbiamo avuto una logica di gestione all' interno della quale sono state inserite
professionalità validissime, ma che probabilmente non rispondevano a quelle che erano le esigenze delle aree dell'emergenza». Detto ampiamente del Cannizzaro, il dott. Pino Liberti, coordinatore prov. Anaao Assomeddurante la riunione - ha elencato i dati che riguardano i pronto soccorso degli altri ospedali. «SulPoliclinico -Ove i numeri dicono che ogni anno ci sono 65 mila accessi, affrontati con un organico di 23medici (sui 29 più primario previsti) di cui due sono assenti per gravidanza e malattia e non sono statisostituiti, uno è esente dalle notti mentre un altro usufruisce della legge 104 e fa 4,20 ore giornaliere. Senon vado errato ogni medico al Vittorio tratta mediamente 200 urgenze al giorno. Questo la dice tuttasulla situazione attuale del pronto soccorso nel quale esiste un elevatissimo rischio clinico per lasicurezza dei cittadini e degli operatori. Insomma non si può lavorare sempre con un sovraccarico e conl' ansia di sbagliare. Per quanto riguarda i dati del Garibaldi - conti nua Liberti - sono forse un tantino
migliori, ma i numeri dicono anche che ci sono 5 medici in chirurgia pediatrica del pronto soccorso. Orase il collega viene chiamato di notte in reperibilità ad operare non può assentarsi l' indomani. Quindi
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continuerà la sua giornata perché non c' è nessuno che può sostituirlo e lo stesso dicasi per ineurochirurghi. Altra grave carenza al Garibaldi Nesima riguarda la «guardia interdivisionale», cioè
medici che devono visitare i pazienti non avendo l' adeguata competenza, per cui è capitato che unoculista che fa la guardia si sia trovato a visitare un paziente con un dolore acuto al petto, il tutto adiscapito della sicurezza. Inoltre la denuncia che noi facciamo da tempo è che se ci si guarda intornonegli ospedali, si noterà che medici e infermineri cominciano ad avere i capelli bianchi. E questo perchénessuno di noi, man mano che va in pensione, viene sostituito». «Il guaio - spiega Antonio Papotto, segretarionazionale Cisl Medici - è che nella riforma della legge 5 sono mancati due anelli: da un lato, negliospedali hanno soppresso molti posti letto per acuti e dall' altro, di riflesso, non è stata attivata nelterritorio una assistenza h24. Quindi la gente non trovando risposta si riversa nei pronto soccorso. L'altra parte della legge - continua Papotto - diceva che i posti soppressi per acuti sarebbero statitrasformati in riabilitazione lungo degenza. Ora dei 640 posti di riabilitazione, oggi l' 85% è appannaggio
del settore privato. Insomma hanno spogliato tutto il pubblico, ma la cosa è ancora più grave. Lo stessodecreto Russo dava 16 posti al V. Emanuele, ma i posti non si sono attivati. 16 posti letto erano statiassegnati al Garibaldi, ma l' attuale direttore generale ha preso gli indici che gli ha dato la Regione per creare infermieri e terapisti da mandare alle alle altre divisioni. Al Cannizzaro si è fatto ancora di più: si sono spesimilioni per il polo di rialibitazione e l' unità spinale, ma si è conclusa solo l' unità. E tutto questo è successo perché le leggi hanno datoun potere enorme ai direttori generali e nessuno può fare il controllo degli atti. Ora la Regione, da 5anni, è stata informata della mala gestione sanitaria nella provincia di Catania, ma non ha mai disposto una indagine conoscitiva». «Noi sostanziamente -ha aggiunto il dott. Fortunato Parisi, segretario reg. Uil Medicistiamo
vivendo una fase di incertezza a proposito del piano di rimodulazione della rete ospedaliera che èimpantanata dacirca 7 mesi per cui tutti gli impegni sono bloccati. Noi chiediamo che venga presto data attuazione alpiano sanitario regionale. Quanto alla legge 5 il territorio annaspa e i pronto soccorso sono stracolmi e ilsignificato di tutto ciò è che non funziona la cosiddetta medicina di base». In questo panorama sanitario, pieno di luci eombre, c' è anche la vicenda del nuovo pronto soccorso del Policlinico che però è chiuso per mancanzadi interventi per la dotazione organica e per i macchinari. Solo che qui stiamo parlando di un presidioche con la pista di elisoccorso è costato qualcosa come 18 milioni. «Se esiste in città una strutturanuova che è costata milioni di euro allor a questa deve essere presto attivata - spiega il dott. Vincenzo Scala, consulente parlamentare dei 5
stelle per le questioni sanitarie -. Ora, devo dirlo chiaramente, questa struttura incontra le resistenze deimedici universitari che non hanno mai gradito di fare le emergenze e quindi fanno resistenza. Ragionper cui il Policlinico dovrebbe tornare ad avere una vocazione di insegnamento, mentre i presidiospedalieri dovrebbero tornare ai medici ospedalieri».
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MUSSOMELI.
Nursind, ultimatum all' Asp per l' incontro sui postiletto
MUSSOMELI. r. m.) Sulla rimodulazione dellabozza relativa ai posti letto al "Longo",interviene il Nursind. "Dopo il mancato incontrotra il commissario straordinario dell' Asp e leorganizzazioni sindacali lo scorso mercoledì inoccasione della visita del dott. Santonocito a
Mussomelisi legge in una nota - abbiamochiesto nella stessa giornata un incontroufficiale per discutere della vicenda Pediatriapresso la sede centrale nissena. Ad oggi nonabbiamo ricevuto nessuna risposta da partedell' Asp e, considerando i tempi tecnici diconsegna delle richieste, aspetteremo fino alprossimo venerdì un' eventuale convocazione.Siamo certi che il dott. Santonocito, dopo lavisita in loco - continua il Nursind - si sia resoconto delle reali necessità di questo ospedalee soprattutto di questo territorio, che habisogno di contare su progettualità a medio elungo termine piuttosto che con la logicaasettica dei numeri degli indici occupazionali"."Non vogliamo scavalcare nessuno né fare lavoce grossa. Aspettiamo il tempo necessario.Dopodiché, se la nostra richiesta non avràr i s c o n t r o , c h i e d e r e m o u n i n c o n t r o i nassessorato con la dottoressa Borsellino e conil dott. Sammartano. Tra l' altro, non riusciamoa capire come mai, dopo due mesi dall' audizione della VI Commissione a Mussomeli, ancora sul sitodell' Assemblea regionale siciliana, manchi il testo integrale del verbale, contrariamente a quantoavvenuto per le stesse audizioni tenutesi a Mazzarino e Niscemi".
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OSPEDALE.
Pediatria, ultimatum del Nursind all' azienda
...Il Nursind chiede un nuovo incontro alcommissario Asp sulla vicenda Pediatria.Richiesta- scrive il sindacato -giunto dopo ilma n ca to i n co n tro t ra Sa n to n o ci to e l eorganizzazioni sindacali lo scorso mercoledì.«Ad oggi non abbiamo ricevuto nessunarisposta da parte del l ' Asp- s i legge- econsiderando i tempi tecnici di consegna dellerichieste, aspetteremo fino al prossimovenerdì. Siamo certi che Santonocito si siareso conto delle reali necessità di questoospedale e soprattutto di questo territorio cheha bisogno di contare su progettualità a medioe lungo termine. Non vogliamo scavalcarenessuno né tantomeno fare la voce grossa.
Aspettiamo il tempo necessario. Dopodichéchiederemo un incontro in Assessorato con laBo rse l l i n o ». « Tra l ' a l t ro co n t i n u a -n o nriusciamo a capire come mai, dopo due mesidall' audizione della VI° Commissione ancorasul sito dell' Ars manchi il testo integrale delverbale contrariamente a quanto avvenutoperle stesse audizioni tenutesi a Mazzarino eNiscemi. Abbiamo appreso della volontà dell'
Assessorato di chiedere una deroga diulteriore due anni per i l punto nascita diMussomeli. Siamo certi, questo presidio possaavere tempo sufficiente per programmare e progettare il proprio.
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SANITÀ. Stamattina il confronto in commissione dell' Ars.
Nicosia, Rianimazione da attivare Vertice a Palermoper il Basilotta
...C' è grande attesa per l' audizione che siterrà oggi alle 11 a Palermo in commissioneSanità dell ' Ars sul tema pressante dellariattivazione della rianimazione all' ospedaleBasilotta. Della delegazione nicosiana cheincontrerà la commissione faranno parte il
sindaco Sergio Malfitano, i l vicesindacoCarmelo Amoruso, il presidente del consiglioMaria Di Costa. Saranno presenti anched i ve rs i co n si g l i e r i e a l cu n i me d i c i . L arianimazione al Basilotta venne chiusa 26 annifa per ragioni non meglio precisate e da alloranon è mai più stata riaperta nonostantelanecessità di questo servizio sanitario per uno sp e d a l e d i p r i mo l i ve l l o , co me q u e l l onicosiano, che accoglie i pazienti acuti dellazona nord dell' ennese, di alcuni Comuni delmessinese e del palermitano. Lo scorsoautunno anche l' attuale assessore regionalealla Sanità Borsellino sostenne, a parole, che ènecessario riattivare la rianimazione, maancora nulla si è mosso. (*CPU*)
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Nicosia. A Palermo il caso Rianimazione
...Di rianimazione al Basilotta si continua aparlare senza vederla attivare, ma intanto oggil' amministrazione comunale e presidenza delconsiglio saranno sentiti, a Palermo, dallacommissione Sanità dell' Ars. "Andremo arappresentare la necessità e l' urgenza diattivare subitola rianimazione che -spiega ilsindaco Sergio Malfitano - abbiamo più voltesol leci tato ma senza ottenere r isposte
definitive". La rianimazione fu chiusa 26 anni fae maipiù riaperta. (*CPU*)
26 marzo 2014Pagina 26 Giornale di Sicilia (ed.
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RESUTTANO.
Stasera in Consiglio i disagi dei pendolari
RESUTTANO. Il presidente del consiglio, l'avv. Maria Elena Puleo ha convocato la sedutaconsiliare per oggi alle ore 18. All' ordine delgiorno il recesso unilaterale dalla convenzionedi Segreteria comunale stipulata tra i Comunidi Alimena, Resuttano e Santa Caterina; l'affidamento del servizio Tesoreria comunaleper il periodo dall' 1 luglio 2014 al 30 giugno2 0 1 9 , i n d i z i o n e g a r a e a p p r o v a z i o n econvenzione.Infine si tratterà del disagio del trasportopubbl ico per le l inee gesti te dal la SaisTrasporti, con l' approvazione di un ordine delgiorno.Il più importante punto da trattare riguarda ildisagio dei pendolari per il bus Caltanissetta-Resuttano delle ore 18, la situazione dellapensilina all' ingresso della A19 e la questionedella linea ResuttanoPalermo, una tratta chenel periodo natalizio, pasquale ed estivo nonviene coperta.Il sindaco Rosario Carapezza afferma: "con laSais ho sempre favorito il dialogo e il confrontoma ad oggi le problematiche rimangonoirrisolte; più volte il problema è stato messo inrisalto, sembrava esserci la volontà a risolverlima i fatti dicono altro". Il consiglio comunaleapproverà una delibera che sarà inviata alla Sais Trasporti, all' assessorato regionale alle infrastrutture,alla IV commissione parlamentare e ai prefetti di Caltanissetta e Palermo.
Il punto sulla tesoreria riguarda l' approvazione dello schema di convenzione, mentre sulla convenzionedella segreteria si tratta di prendere atto del recesso del Comune di Alimena.
26 marzo 2014Pagina 33 La Sicilia (ed.
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SOS DI LO SCIUTO. Alla quinta commissione lavoro.
Gruppo «6 Gdo», dipendenti in preda alladisperazione Altro incontro alla Regione
...Continua il girovagare dei lavoratori delGruppo 6 GDO. Ieri, un altro incontro. Infatti,un gruppo di dipendenti dell' azienda che fu diG i u s e p p e G r i g o l i è s t a t o r i c e v u t o i ndelegazione, dalla V commissione lavoro dell'
Assemblea Regionale siciliana. L' audizione
per i lavoratori, è stata chiesta dal deputatoregionale Giovanni Lo Sciuto componentedella stessa commissione. Ieri mattina, aPalazzo dei Normanni, si è svolto l' incontro.Cosi, ufficialmente la V commissione Ars hapreso atto del la complicata vicenda deilavoratori del Gruppo 6, ormai allo stremo, per il ritardare della cassa integrazione. Sono 200 idipendenti che attendo gli emolumenti. LaCommissione, dopo avere ascolto i lavoratoriha deciso di intervenire nei confronti delMinistro Angel ino Al fano e del prefettoresponsabile dell' agenzia dei Beni Confiscati.Inoltre, i componenti della commissione hannovalorizzato, nel quadro di possibili soluzioni,anche quella di permettere ai lavoratori dicostituirsi in cooperativa ed eventualmenter i l e va re l ' a z i e n d a co n i l s i s te ma d e l l 'autogestione. «Anche La regione sicilianadeve fare la sua parte - ha affermato l 'onorevole Lo Sciuto al termine dei
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