Quali novità su probiotici e fitoterapia in Urologia
Dr. Gaetano Ressa Poliambulatorio Territoriale ASL
Taranto Servizio di Urologia
Il Dolore Pelvico Cronico (CPP)
Dr. Gaetano Ressa Poliambulatorio Territoriale ASL
Taranto Servizio di Urologia
Esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un potenziale danno tissutale e peggioramento della Qualità di Vita.
Perchè il Dolore Pelvico Cronico è così “differente”?
Diagnosi difficile / Soluzioni Insoddisfacenti
Dolore Pelvico Cronico (CPP)
Dolore pelvico acuto: sintomo di un sottostante danno tissutale
Dolore pelvico cronico: “dolore, non di origine tumorale, percepito in strutture dell’area pelvica, sia nella donna che nell’uomo, con caratteristiche di dolore ciclico o non ciclico, di durata superiore a sei mesi e con conseguenze negative sia sul piano cognitivo che su quello comportamentale e sociale”
European Society for the Study of IC/PBS (ESSIC)
Definizione
Sorgenti del dolore pelvico cronico
Ginecologiche Urologiche Gastrointestinali Muscoloscheletriche Neuropatiche
Tipologia di dolore
Dolore viscerale Dolore muscolo - scheletrico Iperalgesia Dolore neuropatico infiammatorio
MA Giambardino, Atti Società Italiana Ginecologia ed Ostericia, LXXXVII
Incidenza
14 - 24% popolazione femminile adulta Rapporto femmine/maschi di12: 1 Impatto economico significativo 1/3 non consulta un medico 60% consulta solo il MMG Apparati: GI (37%), Urinario (31%), Gyn (20%) Laparoscopia : Nessuna patologia (35%),
Endometriosi (33%), Aderenze (24%).
Classificazione EAU del CPP nel distretto Uro - Genitale
Sindrome della Vescica Dolorosa (BPS) Sindrome del Dolore Uretrale Cronico Prostatite Cronica Abatterica Sindrome del Dolore Scrotale Sindrome del Dolore Penieno
M. Fall, European Urology, 2010
Diagnosi Differenziale
Disfunzione vescicale (instabilità detrusoriale/OAB)
Patologia uretrale acuta/cronica
Cistite Interstiziale (IC)
Disfunzione psicosessuale /abusi sessuali
La Fitoterapia – definizione OMS
La fitoterapia, o fitomedicina, è quella disciplina di natura allopatica (contraria curantiis curantur) che fa riferimento agli stessi principi della medicina convenzionale per definire natura e trattamento delle patologie, impiegando rimedi di origine vegetale.
Non si pone come «alternativa» , ma è riconducibile alla medicina ufficiale in quanto si basa su parametri diagnostici tipici dell’ Evidence Based Medicine.
Farmaci di origine vegetale finalizzati a svolgere un’azione terapeutica.
Fitoterapia – legislazione UE Fitoterapici propriamente detti (Decreto Legislativo 24
aprile 2006 n° 219) – farmaci a tutti gli effetti, capaci di modificare, correggere o ripristinare funzioni organiche nell’uomo – immissione in commercio autorizzata, come per tutti i comuni medicinali, dopo esame di dossier che attesti l’esistenza di un favorevole rapporto rischio/beneficio, supportato da evidenze scientifiche
Integratori alimentari (Decreto legislativo 21 maggio 2004 n° 169) – la commercializzazione segue le norme previste dalla legislazione alimentare sulla sicurezza degli alimenti – effiacacia non dimostrata da alcuno studio sperimentale.
Fitoterapia – dati epidemiologici
USA : il 50% dei pazienti urologici assume farmaci estratti da piante.
ITALIA: incremento delle vendite di farmaci fitoterapici in campo urologico, del 50% in un anno.
GER/FRA: registrazione fitoterapici = farmaci di sintesi – trattamento di 1a linea più comune mente raccomandato in uomini con LUTS di grado lieve.
Mirone V. e Morgia G. La Fitoterpia in Urologia, 2010
Le PROSTATITIPROSTATITI sono processi infiammatori della prostata ad eziologia batterica e non, che si manifestano con più alta incidenza nei soggetti giovani
con una sintomatologia disurica ed algica.
Gli stati infiammatori associati alle prostatiti croniche generano e rilasciano elevate quantità di radicali liberi responsabili del danno cellulare e dell’amplificazione deldolore prostatico.
Zhou J.F. et al. 2006. Asian. J. Androl.
4,5%4,5%13,8%13,8%
Bartoletti et al., 2007
PREVALENZAPREVALENZA INCIDENZAINCIDENZA
ITALIAITALIA
Estratto standardizzato di polline da fiori di SEGALE, Estratto standardizzato di polline da fiori di SEGALE, CEREALI e FLEOLO contenente principi attivi in CEREALI e FLEOLO contenente principi attivi in frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1..
FLOWER POLLEN EXTRACT
IL PROCESSO ESTRATTIVO PREVEDE LA RIMOZIONE DELL’INVOLUCRO ESTERNO ALLERGENICO E L’ ASSENZA DI SOLVENTI
CARATTERISTICHE FLOWER POLLEN EXTRACT: frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1.frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1.
FLOWER POLLENALLERGIC PORTION (OUTER)
FLOWER POLLENACTIVE COMPOUNDS (INNER)
Estratto standardizzato di polline da fiori di SEGALE, CEREALI e FLEOLO contenente principi attivi in frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1.
L’involucro esterno allergenico viene rimosso
Flower Pollen ExtractFlower Pollen Extract
Evidenze scientifiche dimostrano come la combinazione tra la frazione idro- e lipo-solubile del Flower Pollen Extract contribuisca a migliorare in maniera significativa i sintomi tipici della cistite.
Azione antinfiammatoria
Azione sulla muscolatura liscia
Azione antinfiammatoriaIl Flower Pollen Extract inibisce l’attività degli enzimi ciclossigenasi e 5-lipossigenasi, potenti modulatori delle risposte flogistiche, determinando riduzione dose-dipendente della biosintesi di prostaglandine e di leucotrieni, attivamente coinvolti nella cronicizzazione delle reazioni infiammatorie.
5-lipossigenasi
ciclossigenasix
x
acido arachidonico PGE2
LTB4
Azione sulla muscolatura lisciaIl flower pollen extract induce:Contrazione del muscolo detrusore (attivazione dei recettori muscarinici)Rilascio della muscolatura uretrale e della parete pelvica (azione antiadrenergica)
Contrazione del muscolo detrusore
Rilascio della muscolatura liscia uretrale
Pa
Azione Apoptosica
AzioneAntiinfiammatoria
Azione Antiossidante
FLOWER POLLENFLOWER POLLENEXTRACTEXTRACTAZIONIAZIONI
Azione sulla muscolatura
liscia
Studi sperimentali dimostrano cheil Flower Pollen Extract riduce la concentrazione di malondialdeideed ha un elevato indice ORAC.Ciò dimostra la pronunciata attività antiossidante.
Evidenze scientifiche dimostrano che il FPE determina: a livello vescicale contrazione del muscolo detrusore per attivazione dei recettori muscarinici; a livello uretrale rilasciamento della muscolatura liscia grazie all’azione alfa-simpaticolitica.
Wojcicki J. et al. 1987.
Inibizione dell’attività degli enzimi Ciclossigenasi e 5-Lipossigenasi, con conseguente riduzione dose-dipendente della biosintesi di prostaglandine e di leucotrieni.
Il trattamento con FPE determina riduzione del danno acinare e della proliferazione stromale ed aumento dell’attività ghiandolare e dei fenomeni apoptotici.
Asakawa K. et al. 2001.
Onodera S. et al. 1991 Kimura I. et al. 1986 Kamijo T. et al. 2001
REVIEW LETTERATURA
Wagenlehner F. M.E. et alEuropean Urology 2009
Elist J.Urology 2006
Others
A Pollen Extract (Cernilton) in pazients with Inflammatory
Chronic Prostatitis-Chronic Pelvic Pain Syndrome: A Multicentre,
Randomised, Prospective, Double-Blind, Placebo-Controlled
Phase 3 Study.
Effects of Pollen Extract Preparation Prostat/Poltit on
Lower Urinary Tract Symptoms in patients with
chronic nonbacterial prostatitis/chronic pelvic
pain syndrome: a randomized, double-blind, placebo-controlled study.
Treatment of chronic prostatitis and
prostatodynia with pollen extract.
Buck A.C., rees R.W.M.Br. J. Urol. 1989
Results of Treatment with Pollen Extract in
Prostatodynia and Chronic Prostatitis.
Rugendorff E.W. et al.Br. J. Urol. 1993
The efficacy of Cernilton in patients with Chronic Pelvic Pain Syndrome
(CP/CPPS) Type NIH IIIA: a randomized, prospective,
double-blind, placebo controlled study.
Schneider H. et al.J. Urol. 2006
Effect of Cernitin Pollen-Extracton Experimental
Nonbacterial Prostatitis in Rats.
Kamijo T. et al.The Prostate 2001
Therapeutic results of defined pollen-extract in
patients with chronic prostatis or BPH
accompanied by chronic prostatitis.
In Schmiedt E., Alken J.E., Bauer H.W.
Ebeling L.Therapi of Prostatitis
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Nel 2009 il Flower Pollen Extract è stato inserito nelle LINEE GUIDA EAU
come trattamento Fitoterapico efficace nelle Prostatiti Croniche
A Pollen Extract showed a significantsymptom improvement in the Pollen
treated group
Elist J., 2006. Urology 67: 60-63
Velocità di picco del flusso urinario (x ± SEM) in pazienti con prostatite cronica non batterica prima, durante e dopo trattamento con Flower Pollen Extract (con ed in assenza di complicazioni). Mod. da Rungendorff E.W. 1993
Volume urinario residuo ridotto
Flower Pollen (n = 11)
Minore resistenza al flusso urinario Facilitato svuotamento della vescica
Andamento del volume urinario residuo (ml). Riduzione significativamente differente e ridotto del volume urinario residuo in seguito a trattamewnto con flower pollen extract. Mod. da Becker H., Urologe 1991.
Evidenze sperimentaliEvidenze sperimentali
ARTICOLO PUBBLICATO SU EUROPEAN UROLOGY 5 6 ( 2 0 0 9 ) 5 4 4 – 5 5 1
Evidenze clinicheEvidenze cliniche
Titolo dell’articolo: A Pollen Extract (Cernilton) in Patients with Inflammatory Chronic Prostatitis–Chronic Pelvic Pain Syndrome: A Multicentre, Randomised, Prospective, Double-Blind, Placebo-Controlled Phase 3 Study
Criteri di inclusione: Uomini di età compresa tra i 18 e i 65 anni; Dolore pelvico per almeno 3 mesi nei 6 mesi precedenti l’arruolamento; NIH Chronic Prostatitis Symptom Index ≥ 7; Conta leucocitaria in VB3 ≥ 10 (VB3 = “Voided Bladder” campione raccolto al termine del massaggio prostatico)
Procedura dello studio: studio prospettico di coorte condotto su 111 pazienti (51 trattati con flower pollen extract e 60 trattati con placebo) affetti da Prostatite Cronica abatterica di tipo IIIA. Per escludere possibili interferenze da parte di infezioni batteriche atipiche tutti i soggetti arruolati sono stati pre-trattati, nella settimana precedente l’inizio dello studio, con azitromicina (250 mg ogni 6 h per 1 giorno) ed i valori post-trattamento sono stati considerati come “VALORI BASE” per la valutazione dell’efficacia del flower pollen extract.
Trattamento: I soggetti, in ordine randomizzato, sono stati trattati per 12 settimane con Flower Pollen extract (51 pz) o con Placebo (60 pz)
Risultati: i pazienti trattati con flower pollen extract rispetto ai controlli presentano una riduzione di 6 punti nel valore dello score totale dell’NIH ed un miglioramento pari a 3 punti della sintomatologia dolorosa
Florian M.E. Wagenlehner. et al.2009. European Urology 5 6 ( 2 0 0 9 ) 5 4 4 – 5 5 1
Elist J., 2006. Effects of Pollen Extract Preparation Prostat/Poltit on Lower Urinary Tract Symptoms in patients with chronic nonbacterial prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Urology 67: 60–63.
Evidenze clinicheEvidenze cliniche
Il trattamento con Flower Pollen Extract alla dose efficace di 1 g per almeno 12 settimane
determina una riduzione clinicamente significativa della sintomatologia prostatica (riduzione dello score dell’NIH).
DOSE EFFICACE DI FLOWER POLLEN EXTRACT
1 g
Le Infezioni delle Vie Urinarie (IVU) sono considerate una delle più comuni infezioni, rappresentando una delle maggiori cause di
intervento medico in ambito ambulatoriale e ospedaliero
Le Infezioni delle Vie Urinarie (IVU) sono considerate una delle più comuni infezioni, rappresentando una delle maggiori cause di
intervento medico in ambito ambulatoriale e ospedaliero
Costituiscono un problema rilevante dal punto di vista clinico e implicano un ingente impegno assistenziale ed economico
Costituiscono un problema rilevante dal punto di vista clinico e implicano un ingente impegno assistenziale ed economico
Escherichia coli•Batterio Gram – appartenente alla famiglia delle enterobatteriacee•Nell’80 % dei casi E. coli è il batterio responsabile dell’infezione•E. coli aderisce alla membrana delle cellule uroepiteliali per mezzo di strutture proteiche chiamate adesine localizzate all’estremità distale di sottili filamenti (fimbrie) che si proiettano dal batterio.
Ruolo dei Fitoterapici nelle IVU
Le IVU nella donna tendono a recidivare per cui è consigliabile un trattamento
preventivo allo scopo di ostacolare l’accesso dei batteri nel tratto urinario e
incrementare le naturali difese dell’organismo
Le IVU nella donna tendono a recidivare per cui è consigliabile un trattamento
preventivo allo scopo di ostacolare l’accesso dei batteri nel tratto urinario e
incrementare le naturali difese dell’organismo
La Fitoterapia oggi fornisce una valida ed efficace alternativa nel trattamento e nella prevenzione delle IVU e nel
miglioramento dei sintomi urinari
Hibiscus Sabdariffa (Ibisco)Hibiscus Sabdariffa (Ibisco)Estratto brevettato (e ottenuto con un procedimento brevettato)
titolato al• 50% in composti fenolici• 40% in acidi organici
L’Hibiscus Sabdariffa appartiene alla famiglia delle Malvacee
ll fiore di Hibiscus è composto da calici secchicalici secchi.
Già la medicina popolare utilizzava bevandeacide e antibatteriche ottenute da preparazioni acquose dei calici di Hibiscus Sabdariffa per acidificare e deodorare le urine e per proteggere dalle infezioni urinarie e dai disordini renali.
Antocianidine (Sambumbioantocianidina o Ibiscina) Antocianosidi - PACs: Proantocianidine
Impediscono l’adesione di Escherichia Coli alle cellule uroteliali (azione antiadesiva batterica), la replicazione e la colonizzazione del tratto urinario.
Acidi organici (acido Protocatecuico, Acido Malico, Acido Citrico, Acido Ibiscico)Acido Protocatecuico:
Acidificazione del pH urinario: creazione di un ambiente sfavorevole per la proliferazione batterica. Possiede attività antimicrobica dose-dipendente nei confronti di diverse specie patogene (Staphilococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter baumannii)
Polisaccaridi Inibiscono l’adesione di Escherichia Coli alle cellule uroteliali
L’Hibiscus Sabdariffa contiene:
Componenti dell’Hibiscus e loro attività
Studi a supporto dell’efficacia dell’Hibiscus SabdariffaRazionale di utilizzo
• Studio in vivo doppio cieco controllato verso placebo su efficacia e tollerabilità
• Studio in vitro: Determinazione dell’attività antimicrobica
• Studio in vitro: Valutazione della durata e del mantenimento dell’efficacia antibatterica
• Studio in vivo: valutazione dell’acidificazione delle urine ed escrezione
PRIMARIO: VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DI UN ESTRATTO DI HIBISCUS SABDARIFFA VERSUS PLACEBO NELLA RIDUZIONE DEL NUMERO DELLE INFEZIONI URINARIE.
SECONDARIO: MIGLIORAMENTO DEL COMFORTURINARIO; EFFICACIA DEL TRATTAMENTO PERCEPITA DALLE DONNE E DAL MEDICO;TOLLERANZA
ENDPOINTEND
POINT
Prevenzione delle Cistiti ricorrenti nella donna:
Studio in doppio cieco controllato verso placebo sull’Estratto di Hibiscus Sabdariffa
F.A. Allaert – La lettre de l’Infectiologue 2010
RIDUZIONE DELL’89% DELLERIDUZIONE DELL’89% DELLEINFEZIONI DELLE VIE URINARIEINFEZIONI DELLE VIE URINARIE
Disegno dello studio Monocentrico-controllato vs placebo- randomizzato in doppio cieco
Campione 40 donne (età compresa tra i 18 e i 55 anni)
Criteri di inclusionealmeno 4 episodi di infezioni urinarie nel corso dell’anno precedentesconforto urinarioconsenso informato scritto
Criteri di esclusioneallergie o intolleranze alimentarigravidanzapazienti in trattamento con antibiotici
Posologia2 capsule al giorno di Hibiscus sabdariffa (ogni capsula contiene 100 mg di HS)
End point primario: Valutazione dell’efficacia di un estratto di Hibiscus sabdariffa (HS) versus placebo nella riduzione del numero delle infezioni urinarie
End point secondario:
miglioramento del comfort urinario valutato su una scala numerica di 7 punti (da “nessun disagio” a “disagio permanente”); efficacia dei trattamenti percepita dalle donne su una scala Likert a cinque punti (da "per niente efficace" a “molto efficace") e loro tolleranza.; percezione dell’efficacia da parte del medico.
Follow-up3 mesi (J84) 6 mesi (J168)
IL NUMERO MEDIO DELLE INFEZIONI URINARIE nel corso dei 3 mesi PRECEDENTI l’inclusione è 2,00 ± 0,97 (placebo) e 2,36 ± 1,40 (HS) – nessuna differenza significativa tra i 2 gruppi
L’incidenza delle infezioni urinarie si riduce rispettivamente a 1,61 ± 2,52 (placebo) e 1,05 ± 1,09 (HS) nel corso del primo trimestre (M3).
L’incidenza si riduce ulteriormente a 0,89 ± 1,32 (placebo) e 0,25 ± 0,55 (HS) – (p<0,001 – significativo) nel corso del secondo trimestre di studio (M6).
LA RIDUZIONE % DELLA FREQUENZA DELLE INFEZIONI URINARIE a M6 È:-56% nel Gruppo Placebo -89% nel Gruppo Hibiscus Sabdariffa (p<0,01)
Incidenza delle infezioni urinarie
Percezione dell’efficacia da parte dei MediciI Medici hanno valutato l’efficacia del trattamento sulla base del numero di infezioni urinarie osservate nel corso del trattamento e sulla base delle dichiarazioni delle pazienti durante le visite.
LA % DI PAZIENTI PER LE QUALI IL
MEDICO HA GIUDICATO IL
TRATTAMENTO EFFICACE:
22% Gruppo Placebo
68% Gruppo Hibiscus S.
Studio in vitro (1): Valutazione dell’efficacia antimicrobica dell’Hibiscus Sabdariffa
L’Hibiscus Sabdariffa agisce sia nei confronti di Escherichia Coli (azione
antimicrobica) sia di Candida Albicans (azione antimicotica)
Escherichia Coli:Riduzione post-trattamento da 2,8x107 a 0
Candida Albicans:Riduzione post-trattamento da 1,6x107 a 6,3x102
Escherichia Coli è l’agente causale nell’80-95% dei casi di CistiteE. Coli + Candida Albicans sono responsabili di più del 95% degli episodi di Cistite
Studio in vitro (2): Valutazione della durata e del mantenimento dell’efficacia antibatterica
L’Hibiscus Sabdariffa riduce significativamente la
contaminazione microbica iniziale da Escherichia Coli
L’ AZIONE ANTIBATTERICA SI MANIFESTA IMMEDIATAMENTE
SIN DAL 1° GIORNO DI TRATTAMENTO
Acidificazione delle urine
La riduzione del pH urinario crea un ambiente sfavorevole alla proliferazione batterica
1h prima del trattamento: pH 7,5 ÷ 8
24h post-trattamento: pH 5,5 ÷ 6
Escrezione
•Escrezione: per via urinaria
Dopo una singola somministrazione orale (2 ore) l’Hibiscus è eliminato per via urinaria; ciò fa si che il principio attivo sia disponibile nel tratto urinario dove può svolgere la sua attività antimicrobica.
Cranberry
Effetti principali
Le Proantocianidine del Cranberry impediscono
l’adesione dei batteri uro-patogeni (E.Coli) all’epitelio
vescicale, riducendo la flogosi.
Provocano il distacco di circa il 70 % dei batteri già
adesi, riducendo la batteriuria con piuria.
Nel 1984 Sobota dimostra che il succo di Cranberry interferisce con l’aderenza deibatteri alle cellule uroepiteliali.
Questo meccanismo d’azione più spiegare un effetto terapeutico del succo nellaprevenzione delle infezioni urinarie
Sobota AE. Inhibition of bacterial adherence by cranberry juice: potential use for the treatment ofurinary tract infections. J Urol 1984;131:1013-6
Hibiscus Hibiscus SabdariffaSabdariffa
Riassumendo
Lactobacillus Acidophilus (probiotico)Lactobacillus Acidophilus (probiotico)•I Probiotici sono microrganismi benefici in grado di conferire benefici alla salute dell’ospite quando consumati, in adeguate quantità, come parte di un alimento•Probiotico : Lactobacillus Acidophilus
•I Lactobacilli Acidophili (somministrati per bocca), dopo aver colonizzato
l’intestino sono in grado di raggiungere le vie urinarie
•Inibiscono la crescita di diversi batteri patogeni delle vie urinarie
(Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Enterococcus)
•Inibiscono l’adesione dei batteri alle cellule della mucosa vaginale
•Inibiscono in modo diretto la crescita dei patogeni con meccanismo
competitivo
• Stimolano la risposta immunitaria dell’ospite
Fibra Di Acacia (prebiotico)Fibra Di Acacia (prebiotico)•Prebiotico è una sostanza di origine alimentare non digeribile che, se somministrata in quantità adeguata, porta beneficio al consumatore grazie alla promozione selettiva della crescita e/o dell’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti contestualmente al prebiotico•Prebiotico: Fibra D’Acacia
La Fibra d’Acacia è una fibra solubile, completamente naturale
Stimola la crescita e lo sviluppo dei “batteri amici”
E’ il nutrimento dei “batteri buoni”
Richiama acqua del colon e idrata il materiale intestinale migliorando le funzioni
dell’intestino (ciò facilita l’espulsione della massa fecale)
Regolano la digestione degli zuccheri e dei grassi introdotti con la dieta
Acidifica il contenuto colonico: la fermentazione della fibra d’Acacia provoca a
livello del colon una diminuzione del pH. Un pH più basso è un fattore
favorente i processi digestivi ed è una barriera alla proliferazione dei
patogeni.
Flower PollenExtract
Hibiscus Sabdariffa
LactobacillusAcidophilusTindalizzato(Probiotico)
Fibra d’Acacia
(Prebiotico)
Adesione alle superfici mucosali e spiazzamento dei patogeniInibizione diretta della crescita dei patogeni per competizioneMiglioramento della funzione intestinale Tindalizzazione: stabilità
Fibra solubile che esplica la sua azione a livello della flora intestinale fornendo nutrimento ai batteri normali colonizzatori dell’intestino e regolarizzando la funzione intestinale
Efficacia dimostrata su E. Coli e C. Albicans Riduzione delle infezioni del tratto urinario Miglioramento del comfort urinario Prevenzione delle recidive
Azione antiinfiammatoria per inibizione degli enzimi Ciclossigenasi e 5-LipossigenasiAzione sulla muscolatura liscia: contrazione del muscolo detrusore; rilascio della muscolatura uretrale
Conclusioni
La Fitoterapia, riconosciuta dall’OMS tra le branche della medicina complementare, è oggi una realtà scientifica e commerciale e sembrerebbe rappresentare una valida alternativa terapeutica, apparentemente priva di effetti collaterali, in pazienti affetti da CCP/CI/BPS, anche refrattari ad altre forme di trattamento.
Applicata secondo le evidenze scientifiche, può rappresentare una risorsa per la tutela della salute e come utile supporto al trattamento di molte malattie, cui ricorrere in modo autonomo o complementare ai medicinali di sintesi.
Gli autori sono concordi che differenti noxe patogene possono Gli autori sono concordi che differenti noxe patogene possono determinare un danno uroteliale ed in particolare la perdita dello strato determinare un danno uroteliale ed in particolare la perdita dello strato superficiale dei GAGs. Questa ipotesi (Parsons, 1990) venne formulata superficiale dei GAGs. Questa ipotesi (Parsons, 1990) venne formulata per la definizione della patogenesi della cistite interstiziale: oggi è stata per la definizione della patogenesi della cistite interstiziale: oggi è stata estesa anche ad altre forme di infiammazioni croniche della vescica.estesa anche ad altre forme di infiammazioni croniche della vescica.
Lesioni dell’urotelio si riscontrano in tutte le forme di cistite qualunque Lesioni dell’urotelio si riscontrano in tutte le forme di cistite qualunque sia l’eziopatogenesi.sia l’eziopatogenesi.
La somministrazione intravescicale di GAGs potrebbe divenire la terapia La somministrazione intravescicale di GAGs potrebbe divenire la terapia di elezione in molte forme di cistite. Oltre la di elezione in molte forme di cistite. Oltre la Cistite InterstizialeCistite Interstiziale e le e le cistiti cistiti ricorrentiricorrenti, un forte razionale spinge la ricerca verso valutazioni sempre , un forte razionale spinge la ricerca verso valutazioni sempre più mirate alla prevenzione e terapia di altre forme quali:più mirate alla prevenzione e terapia di altre forme quali:
Cistiti attiniche Cistiti attiniche Cistiti iatrogeneCistiti iatrogene Cistiti da BCGCistiti da BCG
GRAZIE PER LA VOSTRA GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONEATTENZIONE
GRAZIE PER LA VOSTRA GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONEATTENZIONE
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