PRODOTTI DOP E IGP: PRESENTE, FUTURO, FATTORE DI COMPETITIVITA’
PAOLO DE CASTRO
Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo
Firenze, 2 dicembre 2014
Accademia dei Georgofili
Paolo De Castro 2
LA CRESCITA DELLE REGISTRAZIONI DOP/IGP IN EUROPA (Nr. prodotti agroalimentari)
552 604
724
906
1249
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
2000 2002 2006 2010 *2014
* al 24 novembre 2014
Paolo De Castro 3
IL VALORE ESPRESSO DAI PRODOTTI DOP/IGP IN EUROPA (Valore alla produzione, Milioni di euro 2010)
Food 29%
Vini 56%
Spirits 15%
54.350 Milioni €
Formaggi; 6.307
Carni preparate;
3.157
Birra; 2.364
Carni fresche;
1.244
Ortofrutta; 978
Oli e grassi; 346
Altri prodotti;
1.392
Paolo De Castro 4
IL SISTEMA ITALIANO DEI PRODOTTI FOOD DOP E IGP (2012/2013)
Riconoscimenti Dop/Igp (2014) 266
% su totale UE 22%
Aziende agricole 75.156
% sul totale settore (iscritte CCIAA) 9,8%
Imprese di trasformazione 7.090
Totale operatori 80.435
Valore alla produzione (mln €) 6.900
Valore dell’export (mln €) 2.050
Fonte: Istat, Qualivita, Commissione Europea
Paolo De Castro 5
LA SUDDIVISIONE PER VALORE ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI DOP E IGP IN ITALIA (2012)
Fonte: Istat, Qualivita
Formaggi; 59%
Carni preparate; 28%
Ortofrutta; 7%
Altri prodotti; 6%
Valore totale: 6.900 Milioni €
Paolo De Castro 6
GLI IMPATTI DI FILIERA DEI PRODOTTI DOP/IGP (% quantità prodotte destinate alle filiere certificate)
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
2002 2005 2008 2011
60,3%
69,5% 66,8% 65,3%
43,7% 47,2% 46,8%
49,9%
Suini macellati Latte vaccino
Paolo De Castro 7
IL PESO DEI PRODOTTI DOP E IGP NELL’EXPORT DI SETTORE (% sul totale di categoria, valori 2012)
53,4%
39,3%
4,0%
3,9%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
Formaggi
Salumi e prosciutti
Oli di oliva
Ortofrutta
Paolo De Castro 8
LA DESTINAZIONE DELL’EXPORT ITALIANO DI PRODOTTI DOP/IGP (% sui valori, 2012/13)
Germania 17,9%
Stati Uniti 13,7%
Francia 8,4%
UK 6,0%
Canada 2,3%
Svizzera 2,2%
Giappone 1,5%
Altri Paesi Ue 30,0%
Altri extra Ue 18,0%
Fonte: Qualivita, Istat
Quota extra-UE: 48%
Paolo De Castro 9
SCENARIO MONDIALE: LA CRESCITA DEL NUMERO DI FAMIGLIE BENESTANTI E L’AUMENTO DEI CONSUMI ALIMENTARI
2,9%
3,3%
54,5%
59,8%
126,8%
259,4%
Giappone
USA+Canada
Russia
Brasile
Cina
India
0
500
1.000
1.500
2.000
USA
+C
anad
a
UE-
5
N-1
1
Gia
pp
on
e
Cin
a
Ind
ia
Ru
ssia
Bra
sile
Ital
ia
2013 2023
Var. % 2013/2023 famiglie con reddito
annuo 30-60 K $
Valore consumi alimentari (prezzi
costanti 2005, Mrd $)
UE-5= Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna
N-11= «Next eleven»: Messico, Indonesia, Nigeria, Turchia,
Bangladesh, Filippine, Pakistan, Corea del Sud, Vietnam, Egitto,
Iran
Paolo De Castro 10
I VINCOLI ALL’EXPORT: LE BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
34%
31%
27%
17%
15%
14%
India
Vietnam
Tailandia
Cina
Russia
Brasile
147
99
73 59
36 33
10 9
Dazi medi applicati sul valore di beni alimentari importati (2012)
Nr. provvedimenti non tariffari restrittivi del commercio introdotti
tra maggio 2012 e maggio 2013
Paolo De Castro 11
CONCLUSIONI: QUALI SCENARI E OPPORTUNITA’ PER I DOP/IGP?/1
La nuova PAC (con il pacchetto latte, il pacchetto qualità e l’OCM unica) ha introdotto strumenti importanti per affrontare le criticità di mercato, dalla programmazione produttiva (strategica per i produttori lattiero-caseari in vista della fine delle quote latte) alla tutela ex-officio.
Nel percepito del consumatore italiano, le Dop e le Igp (sia per i vini che per i prodotti alimentari) rappresentano un valore di qualità che ha permesso di “contrastare” il crollo che ha coinvolto i consumi alimentari a causa dalla crisi economica
Tuttavia, il perdurare della recessione su tempi lunghi sta mettendo a dura prova tale “barriera”, richiedendo ai produttori certificati un cambio di passo nelle modalità di vendita (in particolare ponendo più attenzione all’export)
Paolo De Castro 12
CONCLUSIONI: QUALI SCENARI E OPPORTUNITA’ PER I DOP/IGP?/2
Se a livello Ue permane ancora una scarsa notorietà dei loghi comunitari Dop e Igp, fuori dall’Europa sono infatti frequenti i contrasti a livello istituzionale e commerciale per il riconoscimento giuridico delle indicazioni geografiche (italian sounding , creazione di associazioni volte a preservare il diritto all’uso di denominazioni alimentari generiche – Consortium for Common Food Names negli USA)
Nei mercati esteri emerge sempre di più un’attenzione verso il “Made in Italy” (in larga parte espresso dalle produzioni Dop/Igp); una propensione all’acquisto i cui tassi di crescita risultano più elevati in mercati “geograficamente” più distanti dall’Italia e con minori tutele giuridiche per le denominazioni
Assumono pertanto rilevanza strategica gli accordi di libero scambio volti a favorire il commercio estero dei prodotti Dop/Igp italiani. Particolare attenzione merita quindi il TTIP (accordo Usa-Ue), alla luce del ruolo di primo piano detenuto dal mercato statunitense per l’export agroalimentare italiano
Top Related