Riduzione del pregiudizio
Paula Luengo Kanacri
Il controllo e modifica degli stereotipi
Weber e Crocker (1983) hanno proposto tre modelli:
• Il modello della contabilità (book-keeping) – ipotizza che una serie di informazioni che contraddicono lo stereotipo possa portare col tempo alla sua trasformazione.
• Il modello della conversione – sostiene che lo stereotipo cambia radicalmente in presenza di un’informazione convincente e saliente.
• Il modello dei sottotipi – di fronte alle informazioni incongruenti con lo stereotipo su una certa categoria, le persone tendono a formare delle sotto-categorie (sottotipi). La presenza di un certo numero di sottotipi tende ad indebolire lo stereotipo della categoria sovraordinata.
Come ridurre il pregiudizio?
L’ipotesi del contatto
(Allport, 1954)
• Un contatto favorevole porta ad una migliore
conoscenza degli altri e, quindi, a non giudicarli più
in base a degli stereotipi.
Ipotesi del contatto
(Allport , 1954):
… ma solo se:
Il sostegno sociale e istituzionale - norme sociali che
promuovono e sostengono tolleranza;
Uguaglianza di status (paritetico);
Interdipendenza positiva (Cooperazione intergruppi e uno
scopo comune);
Contatto di tipo amichevole e informale; deve consentire ai
membri del gruppo di diventare amici
Ulteriori condizioni proposte:
linguaggio comune, contatto volontario, situazione economica
favorevole, pregiudizio iniziale non eccessivamente alto…
Ipotesi del contatto
Pettigrew e Tropp, 2006 – meta-analisi su 713 studi
•Relazione tra contatto e pregiudizio: -0.21
•Riduzione del conflitto tra gruppi in seguito al contatto:
correlazione più alta nel contesto ricreazionale, laboratorio,
di lavoro, educazione, meno alta nel contesto residenziale e
per turismo.
Attraverso quali processi psicologici il contatto riduce il pregiudizio?
Il legame tra contatto e riduzione del pregiudizio coinvolge (Hewstone, 1996):
Processi di natura emotivo-affettiva:
Sono coinvolte due emozioni “chiave” nell’ambito del pregiudizio: ansia ed empatia
Processi cognitivi:
Processi di categgorizzazione e le emozioni attivate dall’incontro con singole persone dovrebbero influenzare un pregiudizio relativo ad un intero gruppo.
Il cambiamento nella categorizzazione sociale come
presupposto per la riduzione degli stereotipi
Tre modelli:
Brewer e Miller (1984) - La decategorizzazione
Gaertner e coll. (1993) – La ricategorizzazione
Hewstone e Brown (1986) - Modello della mutua differenziazione.
La decategorizzazione
(Brewer e Miller, 1984)
sfumando l’importanza delle categorie, si possono rendere salienti le differenze individuali nei membri dell’outgroup, facendo sì che vengano considerati come persone e conosciute come tali.
le interazioni a livello interpersonale dovrebbero aiutare soggetti a prestare meno attenzione agli stereotipi.
Conoscere una persona del gruppo stereotipato:
Per es. una ragazza zingara che non corrisponde allo
stereotipo:
Per ridurre il pregiudizio bisogna ridurre la salienza delle appartenenze di gruppo
Il contatto deve essere personalizzato
Gli stereotipi vengono abbandonati
Il problema che si pone è legato alla GENERALIZZAZIONE
Perché il contatto riduca il pregiudizio, è necessario
che il giudizio favorevole sviluppato nei confronti delle
singole persone conosciute venga esteso all’intero
gruppo.
Se si pone troppa enfasi su “quella persona”
conosciuta, si corre il rischio di considerarla
un’eccezione rispetto al suo gruppo.
La ricategorizzazione
Teoria dell’Identità Comune (Gaertner e coll., 1993)
Se l’origine del pregiudizio è da ricercarsi nel processo di
categorizzazione, anche la sua riduzione deve passare per tale
processo
Eliminare la categorizzazione non è possibile: allora bisogna
creare un INGROUP COMUNE
Percepire i membri di due categorie distinte come
appartenenti ad una medesima categoria sopraordinata,
potrebbe portare alla riduzione degli stereotipi e dei pregiudizi
associati a queste categorie.
Common ingroup identity model (Gaertner, Dovidio et al., 1993)
prima dopo
Modello della Mutua Differenziazione
(Hewstone e Brown, 1986)
E’ impossibile eliminare la categorizzazione: piuttosto bisogna sfruttarla per ridurre il pregiudizio.
Il pregiudizio nei confronti dell’outgroup si può ridurre preservando la salienza della distinzione fra gruppi, ottimizzando in alternativa le diverse condizioni che, secondo Allport (1954), determinano il buon esito di un contatto.
Compiti cooperativi nei quali si enfatizza il contributo dei membri dei due gruppi: mantenendo salienti le appartenenze di gruppo si assicura la GENERALIZZAZIONE.
Problema associato alla mutua differenziazione:
Può sorgere l’ansia intergruppi.
Categorie incrociate
questo metodo di riduzione degli stereotipi si
basa sullo spezzamento delle categorie
iniziali.
Modello Integrativo del Contatto
(Pettigrew, 1986)
I modelli della personalizzazione e della mutua differenziazione devono essere integrati, non considerati antagonisti.
La soluzione al pregiudizio potrebbe essere una successione temporale di diverse forme di contatto:
PRIMA, favorire un contatto interindividuale;
POI, rendere salienti le appartenenze di gruppo, favorendo il processo di generalizzazione.
Un modo efficace di pianificare la riduzione del conflitto può
consistere nel combinare diverse strategie di intervento
Provare a stabilire delle relazioni
di segno positivo tra i singoli
individui di due gruppi.Far cooperare i membri di due gruppi per il
raggiungimento di una meta comune, allo
scopo di accrescere le interazioni e la
reciproca fiducia.
Rendere saliente, in maniera sia pur minima, l’appartenenza di
gruppo dei soggetti, così da far apparire la condotta di ciascun
individuo come tipica espressione del gruppo di appartenenza
piuttosto che l’esito d un personale modo di essere.
L’importanza delle emozioni:
- Ansia sociale – relazione positiva con il pregiudizio. L’ansia,
oltre a fare stare male le persone, può portare ad essere
aggressivi e a rinforzare gli stereotipi negativi.
- Empatia cognitiva ed affettiva – relazione negativa con il
pregiudizio (Batson, 2010).
Diverse altre tipologie di contatto:
Il contatto esteso (Wright et al., 1997) : Conoscere un
membro dell’ingroup che ha un amico appartenente all’outgroup
può portare alla riduzione del pregiudizio. Non ci sono rischi legati
all’ansia o alle emozioni negative.
Contatto vicario, nel caso in cui si osservi un video o in realtà
nel quale persone dell’ingroup interagiscono con membri
dell’outgroup (ad esempio, coppie miste) (Dovidio, Eller, &
Hewstone, 2011).
Il contatto immaginato (Crisp e Turner, 2009) - La semplice
immaginazione può aiutarci a valutare positivamente membri dell’altro
gruppo. (Crisp e Turner, 2009):
Contatto vicario
Contatto Pregiudizio
Emozioni
L’effetto di mediazione delle emozioni
Il contatto riduce il pregiudizio perché influenza le emozioni
intergruppi (ad es., riduce l’ansia o incrementa l’empatia)
Mediazione
La relazione tra ansia e pregiudizio
Ansia intergruppi (Stephan & Stephan, 1985):
“l’ansia esperita in previsione del contatto con membri dell’outgroup”
Conseguenze emotive
E’ dovuta all’anticipazione di conseguenze negative per il sé:
imbarazzo o frustrazione legati ai propri comportamenti inadeguati
paura del rifiuto, del ridicolo, dell’incomprensione
timore nei confronti del diverso, dell’“altro”
La relazione tra empatia e pregiudizio
L’empatia (Batson et al., 1997)
Due tipi di empatia (Stephan e Finlay,
1999):
- empatia cognitiva
- empatia emozionale
La prima consiste nell’assumere il ruolo o la prospettiva dell’altro –
vedendo il mondo dal suo punto di vista, mentre la seconda consiste
in risposte emozionali che possono essere simili a quelle dell’altra
persona (empatia parallela) o in reazioni alle esperienze emozionali
dell’altro (empatia reattiva).
L’empatia cognitiva può ridurre il pregiudizio perché le persone
vedono l’outgroup meno minaccioso e si percepiscono meno
differenti dai suoi membri di quanto avessero pensato. Può inoltre
rendere saliente il fatto che con i membri dell’outgroup condividiamo
in quanto esseri umani come noi, lo stesso destino (Gaertner e
Dovidio, 2000).
L’empatia emozionale può condurre invece a differenti risposte. In
genere, essa induce a mettere in primo piano il benessere dell’altro,
sollecita sentimenti più positivi e con-passione nei suoi confronti. In
questo caso anche l’empatia emozionale porta a un cambiamento
favorevole all’outgroup.
Interventi scolastici:
- Discussione sui temi del pregiudizio e degli stereotipi
- Presentazione dei video, libri, documentari e altre attività…
- Arte
- Sport
- Mass media (programmi educativi, film, serie tv…)
- Training per gli insegnanti per affrontare il tema
Bingo multiculturale - I giochi di Bingo sulla diversità
I quadrati del bingo hanno domande relative all'argomento del gioco.
L'istruttore pesca domande da una ciotola e le legge ad alta voce. Il
primo giocatore che può rispondere correttamente alla domanda sul
gruppo etnico può coprire il quadrato.
Bafa Bafa - Un'attività di simulazione interculturale. Coinvolge due
gruppi che ricevono diverse serie di regole culturali per il gioco di
ruolo, quindi devono elaborare modi per comunicare e risolvere
compiti utilizzando le loro diverse norme culturali.
Viaggio immaginario - dire agli studenti di immaginare di viaggiare in
diverse parti del mondo e di pianificarlo (scoprire i costi di viaggio
(fiera aerea, hotel) per un soggiorno di cinque giorni). Sottogruppi -
scrivere saggi basati sulla ricerca virtuale sul Paese scelto. Creare
gruppi multiculturali.
La “Jigsaw Classroom”“Classe Puzzle” o “Classe mosaico”
Riduce l’antagonismo esistente tra compagni di classe appartenenti a gruppi
differenti.
Prevede:
suddivisione degli alunni in gruppi composti da sei, di diversi gruppi etnici e di
rendimento scolastico;
la lezione viene suddivisa in sei parti in modo che ad ogni alunno ne aspetti una, la
impari e la insegna agli altri;
ciascuno studente dipende dagli altri compagni;
Il successo è garantito dal fatto che tutti si impegnano per il raggiungimento di uno
scopo comune in un contesto che incoraggia le interazioni profonde e ripetute, al
cui interno il clima è all’insegna della tolleranza e lo status di ogni studente uguale
a quello degli altri. Inoltre, stimola l’empatia.
IL LINGUAGGIO DEGLI STEREOTIPI
UNA CULTURA CREA, MANTIENE E
TRASMETTE I SUOI STEREOTIPI
ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO
Gruppi minoritari, svantaggiati, ecc. sono
spesso designati con etichette spregiative;
Costruzione della frase per designare gruppi
stereotipati
Aggettivazione non neutrale e costruzione della frase tendenziosa per descrivere eventi che riguardano gruppi minoritari, svantaggiati:
“due donne e un marocchino investiti da un’auto pirata”
“il responsabile dell’incidente è un immigrato clandestino completamente ubriaco”
Il lessico veicola implicitamente caratteristiche del gruppo
Marocchino vs. uomo
Immigrato ubriaco: immigrati devianti e pericolosi
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