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ETIOPIA
Etiopia nord(Timkat - Epifania Ortodossa)
12-21 gennaio 2015
Prima parte
ETIOPIA: uno dei Paesi più estesi d’Africa (1.127.000 kmq per 90milioni di abitanti), con una storia antica di 3.000 anni, un Paesecomposito, in cui convivono etnie molto diverse tra loro, alcune ancora pocoo per nulla coinvolte nei percorsi delle civiltà.
Una nazione in cui l’antichissima e dominante religione cristianaortodossa convive con quella musulmana e con le molte credenzeanimiste.
Un Paese ricco di foreste e acque, dal Nilo azzurro, al maestoso fiumeOmo e al lago Turkana che separa il paese dal Kenia.
Il nome Abissinia, parola araba utilizzata per individuare solamente ilterritorio a nord del fiume Hawash, fu erroneamente utilizzato dagli europeiper indicare l’intero regno del Negus cioè l’Etiopia.
Il viaggio ha abbracciato le due anime principali dell’Etiopia: per primaquella storica e religiosa dell’ortodossia etiope nel periodo più intenso esignificativo dell’anno liturgico, l’Epifania, o Timkat, assistendo quindi allecelebrazioni religiose a Lalibela e visitando le più antiche e suggestivechiese ortodosse a Gonder, Axum e Bahir Dar.
La seconda parte del viaggio l’abbiamo dedicato al sud del paese,percorrendo la valle dell’Omo-Bottego, dividendo le proprie giornate travillaggi e mercati delle etnie Konso, Mursi, Dassanech, Dorze, Erbore einfine con gli Hamar per assistere alla cerimonia del “Salto del Toro!
Nuir, la nostra guida per tutto il viaggio
Lucy, la nonna di tutti ! Nel 1974in Etiopia è stata trovata ‘Lucy’, unagiovane ominide di circa vent'annivissuta tre milioni e mezzo di anni
fa.Lucy (cosi chiamata prendendospunto dalla canzone dei Beatles‘Lucy the Sky with Diamonds’, cheveniva continuamente ascoltatanell’accampamento deipaleoantropologi che l’hannoscoperta) potrebbe essere unantenato comune agliAustralopitheci e all'uomo; il suoscheletro, che si trova al MuseoNazionale di Addis Ababa, hapermesso ai paleoantropologi diavere, finalmente, unaricostruzione abbastanza completadi una parte dell'evoluzione
umana.
Da Addis Abebaa nord, ad Axumfino a sud, aJinka, alledonne sonoriservati i lavoripiù pesanti!
Scolaresca incoda per ilmuseoarcheologico
ADDIS ABEBA
L’OrfanotrofioDon Boscoospita unaventina dineonati ed unadecina di bimbidai due aicinque anni
Ad Addis Abeba abbiamo visitato lacattedrale di San Giorgio. La chiesaviene distrutta dai militari italiani nel1937, dopo il fallito attentato alvicerè Rodolfo Graziani. Comeritorsione all’attentato vengono uccisioltre 3000 civili. Tantissimi (450) ireligiosi assassinati. Nell’immaginesotto la statua in memoria di unmonaco ucciso
Visita conpranzo alCircolo degliItaliani, sededello JuventusClub AddisAbeba
Religionemaggioritaria inEtiopia è quellaCristiana Ortodossa,a seguire gli Islamici,Cattolici, Protestantied Animisti.Protettore del Paeseè San Giorgio. L'ortodossia etiopica èla forma dicristianesimo piùlegata all' ebraismo: imaschi vengonocirconcisi, la carne dimaiale è vietata,quella permessaviene macellata in unmodo assai simile alrito ebraico
ADDIS ABEBA
BAHIR DAR – LAGO TANA LAGO TANA – CHIESA DI SANTA MARIA
BAHIR DAR – NILO AZZURRO LE TIPICHE AMBA (COLLINE) DELL’ALTOPIANO ETIOPE
LAGO TANA E CASCATE DEL NILO AZZURRO
GONDAR – CASTELLO DI FASILIDE
GONDAR – ANTICA CAPITALE IMPERIALE DELXVI SECOLO
GONDAR – PALAZZO DEI BAGNI GONDAR – DEBRE BIRHAN SELASSIE
GONDAR
BAHIR DAR – TRASPORTO DI UN AMMALATO
BAHIR DAR – GONDAR: SCUOLA e MERCATO
Secondo latradizionel'Arca sarebbestatatrasportata daGerusalemmein Etiopia daMenelik, ilfiglio cheMakeda,Regina di Sabaebbe da reSalomone
AXUM, Santa Maria di Sion, nei pressi èconservata l’Arca dell’Alleanza
La stele fu realizzata tra il I ed ilIV secolo, probabilmente daartisti egiziani. Essa erafrantumata in tre tronconi,quando la rinvennero i soldatiitaliani impegnati nella guerrad'Etiopia alla fine del 1935.Portata in Italia nel 1937 vienecollocata a Roma, in PortaCatena (nei pressi della Fao). Nel1947 viene decisa larestituzione…. pochi anni dopo,nel 2005 la stele rientra adAxum. La Stele è alta 23 metri epesa 150 tonnellate
AXUMAXUM
Furono due le guerre condotte dall’Italia control’impero Etiope (Guerre di Abissinia). La prima siconclude con la sconfitta degli italiani ad Adua il 1°marzo 1896. La seconda, iniziata nel 1935, si concludel’anno dopo. L’Italia rimane in Etiopia fino al 1941quando gli inglesi entrano nel paese sconfiggendo letruppe coloniali italiane.
Ad Adua, ci fermiamo in raccoglimento davanti almonumento dedicato a tutti i caduti di quella battaglia
Yeha,frammento dipietra con incisonome e simbolodella divisioneGavinana (exdivisioneVenezia). Ilcimelio, trovatodagli abitanti delluogo, l’abbiamotrovato, insiemead oggettireligiosi, in unpiccolo museoannesso allachiesa di Yeha. Militari etiopi – fotografia proveniente
dal museo nazionale di Addis Abeba
ADUA
LALIBELA
Lalibela è una città dal fascino unico, dove natura e storia si sono compenetrate.Uno dei luoghi più affascinanti dell’Africa e del mondo intero, in cui le chiese (11)sono scavate nella roccia, ma con una particolarità: procedendo dall’alto verso ilbasso. La città si trova lungo la cosiddetta “Rotta Storica dell’Etiopia”, che toccaluoghi di grande fascino come il Lago Tana, le cascate del Nilo Azzurro e la città diGondar, col suo celebre castello
A Lalibela arriviamoper assistere ad unadelle più importantimanifestazionireligiosedell’ortodossiaEtiope: il Timkatovvero lecelebrazionidell’Epifania.Lunghissimeprocessioni dovedecine di migliaia difedeliaccompagnano ilpercorso delle varieArca dell’ Alleanza(copie benedette)custodite nellechiese dellacittadina. Forse lapiù suggestiva epartecipatacerimonia religiosadell’anno.
LALIBELA: trasporto dell’Arca
LALIBELA: da tutte le chiese della cittadina migliaia di fedeli accompagnano le Arca dell’Alleanza verso lafonte battesimale dove si terranno per tutta la notte ed il giorno dopo suggestive cerimonie religiose
LALIBELAmusica, canti e balli nellaprocessione che durerà oltre tre ore
LALIBELA: riti delle benedizioni di massa nel giorno successivo alle processioni
LALIBELA
Linea elettrica 15 Kv Axum – Ptp Yeha
Etiopia, fine prima parte
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