Download - Ponencias012-Barbarella

Transcript
Page 1: Ponencias012-Barbarella

Sintesi interventoCarla Barbarella

Economia, comunidad y territorio17 maggio 2012

BarcelonaTre ordini di considerazioni per contribuire a sensibilizzare sulla pratica dell’autocostruzione in Italia che, pur riconosciuta e sufficientemente sviluppata, non è ancora correttamente normata, ma anzi vista da ambienti professionali ed istituzionali con scetticismo, se non con sufficienza.Primo ordine di considerazioni.L’autocostruzione si è rivelata essere una risposta utile ad affrontare il disagio abitativo di quelle fasce deboli della popolazione per le quali l’accesso al mercato immobiliare risulta impossibile o “predatorio.”E questo in un momento in cui si esprime una pressante domanda di protezione sociale abitativa che deriva per molti da condizioni di antica marginalità strutturale (povertà ed esclusione),per altri dalle conseguenze della crisi economica che spinge nella marginalità nuovi soggetti (pur integrati), scivolati nella povertà:inoccupati, disoccupati, divorziati, pensionati,immigrati.A questa domanda di protezione sociale sono oggi in grado di dare risposta nuovi attori per l’edilizia sociale (come ad esempio la cooperativa sociale che rappresento,Aliseicoop), capaci di utilizzare le proprie competenze sociali in affiancamento a quelle istituzionali e professionali per “imaginar y “actuar” pratiche edificatorie alternative, proprio secondo la filosofia di BAM.Ora, questi nuovi attori centrano la loro strategia sul concetto del self-help, quello cioè che si debba prendere in mano la propria vita, riappropriarsi dei processi del fare con modalità di comunicazione e scambio che rovescino i termini dell’attuale modello di sviluppo. Il “Change by us” di Giuseppe Longhi e il “Lavoriamo dal basso” di Alessandra Tonini (che mi hanno preceduto) tradotti rozzamente stanno a significare: Ti serve la casa? Costruiscila con le tua mani, con il supporto di chi in termini innovativi (di progettazione,assistenza in cantiere,tecnologie,materiali ) consentirà di governare un nuovo processo edificatorio e di ottenere il bene casa a costi accettabili e a condizioni eco friendly. Ovviamente ci sono ancora molti aspetti e modalità da circoscrivere in questo approccio che va sviluppato con più precisione e rigore, ma ciò che al momento importa è che si mostrato con i fatti (case costruite) che esiste una pista alternativa, percorribile e riproducibile.Questo incontro può essere una utilissima occasione per sviscerare e discutere la Buona Prassi di Autocostruzione che Aliseicoop prospetta, nella consapevolezza che ancora molto c’è fare soprattutto nell’uso di nuovi materiali, di tecnologie, di rispetto ambientale.Secondo ordine di considerazioni Aliseicoop ha realizzato autocostruzione in Umbria e Campania, ma è in questo ultimo contesto che crede di avere messo a punto una Prassi sulla quale sollecita il confronto, perché per scelta è stata rivolta a nuclei familiari e single in acuto disagio abitativo ed in condizioni economiche molto deboli. Molto materiale informativo è consultabile sui siti (www.aliseicoop.it /www.autocostruzion.net) ed a richiesta diretta su [email protected] sintesi tuttavia richiamerei i cinque assi che connotano la Prassi campana:-il coinvolgimento del territorio e delle sue istituzioni,per acquisirne sostegno e condivisione nella promozione del progetto, nel coinvolgimento dei loro cittadini come futuri autocostruttori, nella

Page 2: Ponencias012-Barbarella

loro pubblica selezione, nell’individuazione di terreni di edilizia popolare, nello stimolo alla società civile a condividere positivamente l’iniziativa non tradizionale; -il ricorso al lavoro manuale dei futuri autocostruttori/proprietari per ridurre il costo di edificazione del 50/60%, autocostruttori che si connotano per un reddito netto mensile di 1.100/1.300 euro (italiani ed immigrati, coppie o single,di età media tra 30 e 45 anni,uomini e donne,tutti in comprovato disagio abitativo,disponibili ad impegnare per almeno due anni 16 ore settimanali in cantiere; -i lricorso ad una ingegneria finanziaria che coniuga un prestito senza interessi per il 70% del capitale da parte del Fondo Immobiliare della Regione Campania, e per il restante 30% il prestito di un Istituto di Credito, Banca Etica a tasso agevolato;-il governo dell’intero processo da parte di un Organismo no profit (Aliseicoop) che,nella veste di mediatore attivo, sovrintende e coordina l’intero processo (a livello procedurale,economico finanziario),esecutivo,tecnico/amministrativo,di mediazione sociale);-il ricorso ad una équipe di professionisti con capacità specifiche di progettazione condivisa,competenze pedagogiche per una comunicazione efficace del processo costruttivo ai fini di una trasmissione del “sapere” edificatorio learning by doing.Terzo ordine di considerazioniSe l’esperienza mostra che si può fare ci sono però ancora molti problemi da risolvere e molti interrogativi da porre. Infatti per portare la Prassi a sistema manca un quadro normativo certo che stimoli e non scoraggi le iniziative, ne faciliti le procedure , ne garantisca le corrette modalità. Del tutto insufficiente è il quadro urbanistico di riferimento che deve poter al contrario inserire al suo interno la percentuale di autocostruzione auspicabile ed in particolare tenere in conto la tipologia edificatoria in autocostruzione rispetto alla quale ancora molto andrebbe fatto per migliorarla e diversificarla.E’ ancora necessario lavorare su materiali e tecnologie alternative o innovative, dall’inserimento delle quali nel processo edificatorio non solo potrebbero venire ulteriori riduzioni di costo, ma migliorare la sostenibilità ambientale dell’autocostruzione.Resta il punto dolente della professione e della ricerca il cui contributo potrebbe essere fondamentale allo sviluppo di una pratica di qualità (arricchita di innovazione tecnologica), se solo si rovesciassero alcune logiche professionali e si spingesse verso formazione, qualificazione e aggiornamento di operatori aperti a nuove soluzioni e sbocchi altrettanto qualificanti di quelli tradizionali.Infine, un appello ai tanti partecipanti all’importante Congresso di BAM a migliorare innanzitutto ed a diffondere la cultura e la pratica dell’autocostruzione, così come vi è stata prospettata o in tutti gli altri modi in cui essa è oggi sperimentata con altre modalità o in altri contesti del mondo.