LICEO LINGUISTICO
PARITARIO “COLLE DI GIANO”
PPiiaannoo ddeellll’’OOffffeerrttaa FFoorrmmaattiivvaa 2002-2003
SOMMARIO
1. IDENTITÀ DELL’ISTITUTO .................................................................................. 3 1.1. DATI IDENTIFICATIVI .............................................................................................. 3 1.2. IL LICEO LINGUISTICO NELL’ORDINAMENTO SCOLASTICO ITALIANO ...................... 3 1.3. STORIA DELL’ISTITUTO ........................................................................................... 3 1.4. FINALITÀ EDUCATIVE ............................................................................................. 4 1.5. STUDENTI E CLASSI NELL’ANNO SCOLASTICO 2002/2003 ....................................... 6 1.6. ORGANIGRAMMA.................................................................................................... 7
2. IL CONTESTO E LA DOMANDA DI FORMAZIONE........................................ 8 2.1. IL BACINO DI UTENZA.............................................................................................. 8 2.2. CARATTERI SOCIO-ECONOMICI................................................................................ 8 2.3. LA DOMANDA FORMATIVA...................................................................................... 9
3. LE RISORSE............................................................................................................. 10 3.1. GLI ORGANI COLLEGIALI....................................................................................... 10 3.2. LE FORME DI COOPERAZIONE ATTIVATE CON IL TERRITORIO................................. 12 3.3. IL TEMPO SCUOLA ................................................................................................. 12 3.4. GLI SPAZI .............................................................................................................. 14 3.5. STRUMENTAZIONE E TECNOLOGIE DIDATTICHE..................................................... 14
4. LE SCELTE .............................................................................................................. 16
4.1 LE SCELTE EDUCATIVE........................................................................................... 16 4.2. LE SCELTE CURRICOLARI ....................................................................................... 19 4.3. LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA........................................................................ 20 4.4. VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI................................................ 22 4.5. L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................... 27 4.6. L’ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ................................................................. 31
5. FORMAZIONE E RICERCA ................................................................................. 33
6. CONTROLLO DELLA QUALITÀ........................................................................ 33 6.1. VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F..................................................................... 33
PATTO FORMATIVO ................................................................................................ 34
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1. Identità dell’istituto
1.1. DATI IDENTIFICATIVI
Denominazione: Liceo Linguistico Paritario "Colle di Giano" Corso di studi: Liceo Linguistico (D.M. 31/7/1973)
Diploma: Licenza liceale linguistica
Indirizzo: 31015 CONEGLIANO – via Zamboni, 1
Telefono: 0438 / 455282.
Fax: 0438 / 453596. E-mail: [email protected]
Sito internet: www.piancaschool.it
Codice fiscale: 01145560262
Codice Ministero Pubblica Istruzione: TVPL03500E
1.2. IL LICEO LINGUISTICO NELL’ORDINAMENTO SCOLASTICO ITALIANO
Assente nel sistema scolastico statale, il Liceo Linguistico segue gli ordinamenti stabiliti
dal D.M. 31.07.1973, che ha attivato questo indirizzo di secondaria superiore
unicamente nelle scuole non statali. Da qualche anno il Ministero della P.I. ha
autorizzato alcune sperimentazioni linguistiche presso Licei Classici, Scientifici e Istituti
Magistrali, che comunque non sono e non possono chiamarsi Licei Linguistici.
L’Istituto conferisce al termine del ciclo di studi di cinque anni il Diploma di Licenza
Liceale Linguistica, valido per l’accesso a tutti i corsi di laurea o di diploma
universitario, ai concorsi della pubblica amministrazione e agli impieghi nelle aziende
private.
1.3. STORIA DELL’ISTITUTO
Nato nel 1980 dalla collaborazione tra un motivato gruppo di genitori e
l’amministrazione comunale di Conegliano, il Liceo Linguistico “Colle di Giano” ha
risposto, e risponde, alla richiesta di un’opportunità formativa di tipo liceale
caratterizzata dallo studio delle lingue straniere in un ambiente socio-economico già
allora aperto, più di altri in Italia, alla dimensione europea.
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Scuola pubblica e laica, seppure non statale, legalmente riconosciuta dal 1984, il Liceo
Linguistico “Colle di Giano” ha ottenuto quest’anno lo statuto di scuola paritaria
(L.62/2000).
La scuola si è distinta per vent’anni nel panorama degli istituti non statali per una
particolare struttura amministrativa, diffusa nel resto dell’Europa ma rara nel nostro
Paese: è stato infatti gestito da una società a responsabilità limitata costituita per i due
terzi da genitori degli studenti e per il terzo restante dall’amministrazione comunale.
Nel 2001 la società è stata rilevata dalla Pianca School, società che opera nel settore
scolastico da circa un ventennio e gestisce attualmente un asilo nido (I Pulcini), una
scuola materna tradizionale (Centro Infanzia), una scuola materna e una scuola
elementare in lingua inglese (Happy School). Con l’ingresso nel gruppo Pianca School
il Liceo Linguistico "Colle di Giano" è dunque parte di un progetto scolastico ambizioso
e innovativo, che offre nel territorio un’alternativa privata e laica tanto alla scuola
statale quanto al privato religioso.
1.4. FINALITÀ EDUCATIVE
L’offerta formativa del Liceo Linguistico "Colle di Giano" si caratterizza per un curricolo
di tipo liceale capace di offrire immediate prospettive professionali in virtù della
preparazione linguistica. Le finalità educative specifiche sono perseguite in armonia
con le finalità generali assegnate alla scuola secondaria dall’ordinamento scolastico
italiano, nel rispetto e in piena attuazione del dettato costituzionale.
Tali finalità sono oggetto, da ormai un decennio, di revisione e ridefinzione: dal primo
significativo progetto di riforma dei piani di studio della scuola secondaria superiore ad
opera della “Commissione Brocca”, alla legge 30/2000 di riforma dei cicli scolastici, per
arrivare al recente documento della “Commissione Bertagna”.
Al di là delle differenti impostazioni ed accenti dei documenti citati e in attesa che una
riforma venga finalmente applicata, è possibile operare una sintesi dei contributi e
declinare le finalità generali della scuola secondaria superiore, e dunque del Liceo
Linguistico "Colle di Giano".
Finalità generali La scuola persegue il fine fondamentale di contribuire, per quanto le compete, al “pieno
sviluppo della persona umana” e all’effettiva “partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3 della Costituzione),
cercando in particolare di promuovere nello studente:
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! il processo di riconoscimento, accettazione e valorizzazione della propria identità,
attraverso la scoperta dei propri limiti e delle personali potenzialità da sviluppare;
! la maturazione progressiva di autonomia e responsabilità rispetto alla scelta
scolastica e al relativo impegno, ma anche rispetto alle scelte future, scoprendo i
propri interessi e le proprie aspettative;
! il consolidamento, la riorganizzazione e lo sviluppo delle capacità e delle
competenze acquisite, attraverso l’acquisizione di un metodo di studio autonomo
ed efficace;
! l’acquisizione di conoscenze e capacità adeguate all’accesso all’istruzione
superiore universitaria e non universitaria ovvero all’inserimento nel mondo del
lavoro;
! la capacità di affrontare le difficoltà e convivere con i propri stati emotivi,
sviluppando l’autocontrollo necessario a fronteggiare situazioni impreviste e ad
adeguarsi a diversi contesti ambientali;
! la maturazione dei valori, attraverso il confronto tra opzioni diverse nel pieno
rispetto delle scelte personali;
! il processo di socializzazione, favorendo l’accettazione dell’altro, la consapevolezza
delle norme che regolano i rapporti interpersonali e la convivenza sociale, la
solidarietà, l’apertura ad una dimensione comunitaria;
! la capacità di interagire costruttivamente in un contesto sociale, esprimendo le
proprie istanze e reagendo a qualsiasi forma di condizionamento, attraverso la
maturazione delle personali potenzialità cognitive, analitiche, critiche e
comunicative.
Finalità specifiche La formazione liceale linguistica costituisce la specificità di questo istituto e si realizza
in un percorso formativo (curriculum) imperniato sulle aree disciplinari implicite nel
nome stesso: quelle liceali, cioè umanistica e scientifica, e quella linguistica.
Un piano di studi così organizzato apre una duplice prospettiva al termine del corso
quinquennale: se la conoscenza di tre lingue straniere risulta immediatamente
spendibile per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, la formazione liceale
costituisce una base indispensabile per proseguire gli studi all’Università.
Proprio del liceo è infatti il privilegiare la formazione culturale sulla preparazione
meramente tecnico-professionale, il porre al centro del percorso formativo la crescita
del discente come persona e come cittadino, capace di decodificare la realtà, di aderire
attivamente ad essa e di modificarla. E sono proprio le discipline umanistiche e
scientifiche (quelle che, secondo un diffuso luogo comune, “non servono a niente”) a 5
consentire di perseguire nel migliore dei modi questo obiettivo primario della
formazione culturale, sia per la loro funzione veicolare (“insegnano a imparare”), sia
perché consentono lo sviluppo di quella consapevolezza storico-culturale, dunque
critica, che è componente essenziale nel processo di maturazione della persona e del
cittadino.
La proposta culturale che caratterizza il curriculum di questo Liceo trova comunque la
sua finalità specifica nella maturazione della competenza linguistica. Questo obiettivo
viene perseguito a due livelli:
! conoscenza teorica e pratica di tre lingue straniere: è l’obiettivo più
immediatamente percepibile come proprio del Liceo Linguistico ed è quello che
apre la prospettiva di un impiego lavorativo immediato al termine del quinquennio.
! studio e uso cosciente dell’atto linguistico: l’apprendimento dell’atto linguistico
costituisce un’esperienza fondamentale per la formazione della persona, perché si
realizza non soltanto nella conoscenza empirico-teorica delle lingue, ma anche dei
linguaggi, intesi come sistemi di segni che permettono un’espressione articolata.
Per quanto riguarda più specificamente lo studio delle lingue (ivi compresa la lingua
primaria, ovvero l’Italiano), l’impianto umanistico - e non tecnico-professionale -
della scuola ne esalta la valenza trasversale e veicolare, non soltanto in relazione
alle possibilità d’accesso ad altre discipline (come indicato sopra), ma anche in
relazione all’organizzazione del pensiero, se è vero che il pensiero si forma nel
linguaggio o, in termini più strettamente didattici, che «il linguaggio predispone la
mente a certi modi di pensiero e a certi modi di organizzare la realtà soggettiva di
una comunità linguistica, quella realtà a cui il soggetto partecipa» (J.Bruner).
1.5. STUDENTI E CLASSI NELL’ANNO SCOLASTICO 2002/2003
Le classi funzionanti per l’anno scolastico 2002/2003 sono 5 - un corso completo - e gli
studenti che le frequentano 66, così distribuiti:
classe prima 9
classe seconda 7
classe terza 14
classe quarta 16
classe quinta 20
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1.6. ORGANIGRAMMA
Presidente del Consiglio di Amministrazione: Sig.ra PIANCA MIRELLA
Dirigente scolastico: prof. COLMAGRO STEFANO
Docenti in servizio per l’anno scolastico 2002-2003: nome materia classi
BARBON PAOLA italiano, storia e geografia
I, II
BUFFONI CRISTINA inglese I, II
COLMAGRO STEFANO latino I, II
COLMAGRO STEFANO italiano III, IV, V
DA CANAL MARIA TERESA scienze III, IV, V
DE BIASI ELISA tedesco III, IV, V
FALSARELLA CRISTINA storia dell’arte tutte le classi
FRASSON MARTINA religione tutte le classi
MOTTI MARIA TERESA tedesco I, II
NORIS FULVIA francese V
ROSSI CINZIA inglese III, IV, V
SCHENARDI MARTA educazione fisica tutte le classi
SILVESTRIN FLAVIO matematica, fisica tutte le classi
SILVESTRIN FLAVIO informatica I, II
VARISCO NOVELLA filosofia, storia III, IV, V
ZORZI EMILIANO spagnolo III, IV, V
Gli insegnanti di inglese e tedesco si avvalgono inoltre degli esperti di madrelingua:
FREDERICHS ANKE (tedesco)
WOOD JANE (inglese)
Funzioni particolari:
Coordinamento classe I: prof. Maria Teresa Motti
Coordinamento classe II: prof. Paola Barbon
Coordinamento classe III: prof. Novella Varisco
Coordinamento classe IV: prof. Elisa De Biasi
Coordinamento classe V: prof. Cinzia Rossi
Referente POF: prof. Stefano Colmagro
Referenti progetto educazione alla salute: prof. Marta Schenardi e prof. Maria
Teresa Da Canal
Referente attività di orientamento: prof. Stefano Colmagro
Referente laboratori di informatica e fisica: prof. Flavio Silvestrin
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Referenti viaggi di istruzione e soggiorni-studio: prof. Cristina Buffoni
La scuola si avvale della consulenza del prof. Basalisco Sergio, formatore, e del dott.
Cenedese Carlo, psicologo scolastico.
Segreteria didattica e amministrativa: sig.ra Michielin Gabriella
2. Il contesto e la domanda di formazione
2.1. IL BACINO DI UTENZA
Le statistiche relative alla provenienza degli studenti attestano che la scuola ha potuto
contare in questi vent’anni su un bacino di utenza che coincide all’incirca con
l’hinterland coneglianese, anche se non sono mai mancati studenti provenienti da altri
comuni del trevigiano e del pordenonese.
Il dato è confermato dalle iscrizioni per l’anno scolastico 2002/2003: la percentuale dei
residenti a Conegliano (23) è poco più di un terzo del totale, mentre dei restanti due
terzi 27 risiedono in comuni del coneglianese, 13 in altri comuni della provincia di
Treviso (Treviso, San Biagio di Callalta, Arcade, Quartier del Piave, Vittorio Veneto,
Fregona, Gorgo al Monticano), 3 nella provincia di Pordenone (Sacile, Aviano,
Pordenone).
Si tratta dunque in maggioranza di un’utenza pendolare che utilizza pullmann, autobus
e treno e che in alcuni casi deve affrontare qualche disagio in riferimento agli orari di
ingresso e di uscita.
Il livello di preparazione acquisito nella scuola di base, limitatamente alle classi prima e
seconda, si colloca per più di due terzi degli studenti tra il buono e l’ottimo.
2.2. CARATTERI SOCIO-ECONOMICI
Conegliano e il suo hinterland si trovano nel cuore economico del nord-est, fortemente
caratterizzato dalla piccola e media impresa e dal terziario avanzato. Gli indicatori
economici (PIL/ pro capite, tasso di produzione e di esportazione, tasso di
occupazione/disoccupazione) sono generalmente superiori alla media nazionale e
descrivono una realtà dinamica, che ha conosciuto negli ultimi cinquant’anni uno
sviluppo straordinario, supportato da una radicata cultura del lavoro. La sfida, non priva
di incognite, che questo territorio si trova ad affrontare riguarda la capacità di conciliare
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la crescita economica e di auto-imprenditorialità con una crescita sociale e culturale. La
scuola in questo senso svolge un ruolo fondamentale, non solo nella formazione di
nuove professionalità capaci di interpretare la maggiore complessità
dell'organizzazione economica e sociale, ma anche nell'educazione ad una
cittadinanza responsabile e attiva nell'ambito locale, regionale, nazionale, europeo.
Molto forti sono i rapporti di questo territorio – come della Provincia di Treviso e di
buona parte del Veneto - con il resto dell'Europa, particolarmente centro-orientale
(Mitteleuropea). Una tendenza nuova, che si osserva in questi anni, è il trasferimento di
attività produttive in alcuni paesi dell’Europa orientale ex-comunista, Romania in testa.
Questo dato, che va contestualizzato e compreso alla luce dei processi di
globalizzazione, unito alle prospettive future dell'Unione Europea, sia nella
cooperazione economica che nella integrazione culturale e sociale, suggeriscono a chi
opera nel campo della formazione un'attenzione particolare alle dinamiche
sovranazionali.
2.3. LA DOMANDA FORMATIVA
I caratteri socio-economici del territorio e i processi in atto generano alcuni bisogni
formativi che la nostra scuola intende soddisfare e che si possono riassumere in alcuni
punti:
! Conoscenza approfondita di almeno due lingue straniere; l’inglese è
ovviamente la prima, in quanto lingua veicolare a livello mondiale; la seconda –
assai richiesta nella realtà aziendale del nostro territorio - è il tedesco, lingua
particolarmente diffusa nell’area mitteleuropea che si estende oltre la frontiera
nord-orientale.
! Attitudine all’autoformazione (saper essere in formazione), indispensabile per
affrontare tanto gli studi universitari quanto un mondo del lavoro che richiede
flessibilità, capacità di riprogettare la propria professionalità.
! Sviluppo della capacità relazionale e di interazione nel mondo globalizzato,
attitudine ad approfittare delle opportunità di circolazione delle idee e delle
persone.
! Possibilità di “spendere” i crediti formativi acquisiti come titoli riconosciuti
(certificazioni europee nel settore delle lingue e del computer).
L’offerta formativa non può dunque prescindere da queste istanze generali, sia che
venga considerata come preparazione ad un percorso universitario, sia che venga
sfruttata per un immediato accesso al mondo del lavoro.
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Di fatto un’analisi condotta qualche anno fa su un campione di dieci anni, ha rivelato
che le scelte post-diploma degli studenti del nostro istituto si dividono all’incirca al
cinquanta per cento tra l’università – con le scelte più disparate - e l’inserimento
lavorativo, immediato o successivo ad un breve percorso professionalizzante, in un
contesto aziendale, generalmente con mansioni inerenti alla gestione dei rapporti con
fornitori e clienti stranieri.
3. Le risorse
3.1. GLI ORGANI COLLEGIALI
Consiglio d’Istituto È costituito da 9 membri (2 rappresentanti dei docenti - 2 degli studenti - 2 dei genitori
- 1 del personale non docente - il dirigente scolastico – il legale rappresentante).
Si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce in orario pomeridiano ogni
volta che il dirigente scolastico ne ravvisi la necessità e, comunque, almeno tre volte
nell’arco dell’anno scolastico. Può inoltre essere convocato da due terzi dei membri
effettivi. È presieduto dal dirigente scolastico.
Fatte salve le competenze del Consiglio d’amministrazione, del Collegio dei docenti e
dei Consigli di classe, ha potere deliberante su quanto concerne l’organizzazione e la
programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità del
bilancio, nelle seguenti materie:
! adozione, su proposta del Collegio dei Docenti, del Piano dell’Offerta
Formativa, del Regolamento generale d’Istituto e dei regolamenti relativi al
funzionamento della biblioteca e dei laboratori, e all’uso delle attrezzature
didattiche;
! adozione, su proposta del Collegio dei Docenti, del calendario annuale e
dell’orario delle lezioni;
! promozione di contatti con altre scuole o istituti, enti di formazione, enti pubblici,
al fine di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;
! partecipazione della scuola ad attività culturali, sportive e ricreative di
particolare interesse educativo.
Ha inoltre funzione consultiva nelle seguenti materie:
! valutazione dell’attività scolastica in tutti i suoi aspetti: didattico, organizzativo,
amministrativo;
! acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature e dei sussidi didattici.
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Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante della scuola, è presieduto
dal dirigente scolastico o, in sua assenza, dal collaboratore vicario o da un suo
delegato. Si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce in orario di servizio
(in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni) ogni volta che il dirigente scolastico ne
ravvisi la necessità o, comunque, almeno una volta per ognuno dei periodi in cui è
articolato l’anno scolastico. Oltre alle funzioni inerenti alla programmazione dell’attività
didattica, il Collegio dei Docenti:
! elabora e aggiorna il Piano dell’Offerta Formativa e il Regolamento d’Istituto;
! provvede all’adozione dei libri di testo, su indicazione dei consigli di classe;
! propone al consiglio d’amministrazione l’acquisizione di sussidi didattici;
! promuove iniziative di sperimentazione e di aggiornamento didattico per i
docenti;
! elegge annualmente al suo interno il collaboratore del dirigente scolastico e il
segretario del collegio.
Consiglio di Classe È composto dai docenti di ogni singola classe e dai rappresentanti di genitori e
studenti. Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Viene costituito
annualmente ed è presieduto dal dirigente scolastico o, in sua assenza, da un suo
delegato. Oltre alle funzioni inerenti alla programmazione dell’attività didattica, illustrate
sotto, e alla valutazione quadrimestrale e finale, il consiglio di classe:
! esamina la situazione iniziale della classe e individua, analizzando i profili
personali degli studenti, gli obiettivi anche di tipo trasversale da raggiungere;
! valuta periodicamente l’andamento generale della classe, individuando casi di
studenti in difficoltà ed elaborando le strategie educative e didattiche per
affrontarli;
! elegge annualmente al suo interno un Segretario Coordinatore a cui sono
attribuite le seguenti funzioni:
# stilare il verbali delle sedute del Consiglio di Classe;
# rappresentare il Consiglio di Classe presso le famiglie;
# raccogliere informazioni sugli studenti, sul loro curricolo, sulle loro attese;
# segnalare situazioni anormali riguardo al profitto, al comportamento, alla
frequenza scolastica.
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3.2. LE FORME DI COOPERAZIONE ATTIVATE CON IL TERRITORIO
Interlocutore primario della scuola è il Comune di Conegliano, che oltretutto è parte
della gestione. Con l’ente locale la scuola ha quindi consolidato negli anni un rapporto
significativo, che si è concretizzato in percorsi di formazione professionale e attività
educative.
Nell’ambito dell’amministrazione comunale referente privilegiato è poi il Progetto Giovani, risorsa davvero preziosa in termini di consulenza sulle tematiche del disagio
e più in generale sulle dinamiche del mondo giovanile.
A partire dall’anno scolastico in corso, il Liceo Linguistico "Colle di Giano" gestisce, per
conto dell’amministrazione comunale, il “Progetto Scriptorium”, un progetto di
digitalizzazione del patrimonio storiografico locale.
Per realizzare attività di educazione e promozione alla salute, la scuola coopera, oltre
che con il Progetto Giovani, con l’USSL 7 e con i Consultori per la famiglia di
Conegliano e Vittorio Veneto.
Per l’attività di orientamento in uscita verrà rinnovata la collaborazione con il C.U.OR.I.
(Centro Universitario di Orientamento e Informazione) dell'Università di Venezia.
Coerentemente con lo spirito proprio dell’Autonomia, che promuove la collaborazione
tra istituzioni scolastiche, il Liceo Linguistico "Colle di Giano" è associato al Consorzio Istruzione e Formazione Superiore (C.I.F.S.), costituito in provincia di Treviso da 20
scuole statali, paritarie e legalmente riconosciute, che ha come obiettivi di fondo:
a) l'integrazione tra istruzione e formazione all'interno del primo livello (obbligo
scolastico e formativo) e secondo livello (formazione integrata superiore)
b) l'aggiornamento e la formazione del personale scolastico.
Il Consorzio è accreditato come Ente di formazione presso la Regione Veneto e, tra le
altre iniziative realizzate in collaborazione con le singole scuole aderenti, organizza
annualmente EdNet – Educational Network, rassegna della formazione a cui anche la
nostra scuola partecipa con un suo stand espositivo.
Un’ulteriore forma di cooperazione con altre scuole della città è rappresentata dal
gruppo di lavoro, coordinato dal Progetto Giovani, per l’organizzazione della “Giornata
nazionale della musica e dell’arte studentesca” prevista per il maggio prossimo.
3.3. IL TEMPO SCUOLA
Il curricolo del Liceo Linguistico "Colle di Giano" prevede 28 ore settimanali per il
biennio e 30 ore per il triennio (vedi infra: le scelte curricolari).
La scuola si avvale della flessibilità organizzativa consentita dall’autonomia (DPR
275/99, art. 5) in due direzioni: 12
! Articolazione dell’anno scolastico 2002-2003 in due periodi, uno di tre mesi
(settembre – dicembre) e uno di cinque (gennaio – giugno). Gli scrutini del primo
trimestre sono pertanto programmati per la settimana che precede le vacanze di
Natale, ed è prevista comunque, alla metà circa del secondo periodo, una scheda
di valutazione intermedia. La scelta è anzitutto funzionale ad esigenze di
orientamento in entrata e intermedio, per cui all’altezza delle vacanze di Natale gli
studenti e le famiglie, ma anche gli insegnanti, possono valutare, alla luce dei
risultati ottenuti, le scelte da compiere per il secondo periodo.
! Articolazione dell’orario scolastico tra il lunedì e il venerdì (“settimana breve”). Tale
scelta si basa su due considerazioni. La prima riguarda la tipologia dell’utenza, che
per due terzi risiede fuori Conegliano, e il cui impegno scolastico è quindi
appesantito dalla pendolarità. È evidente che per questi studenti al tempo-scuola
ordinario si deve sommare il tempo della trasferta giornaliera, a sua volta
condizionato da orari e coincidenze dei mezzi pubblici; in questo quadro la
possibilità di concentrare il tempo-scuola in cinque giorni anziché sei consente di
dedicare maggiori energie all’impegno scolastico, sia per quanto concerne l’attività
in classe, sia per quanto concerne il lavoro individuale domestico.
In secondo luogo un piano orario di 28 ore settimanali per il biennio e 30 per il
triennio è facilmente organizzabile in cinque giorni.
Da un punto di vista organizzativo, la settimana breve viene realizzata distribuendo
il monte ore settimanale in cinque giorni, dal lunedì al venerdì, in orario
antimeridiano con un rientro pomeridiano. Più in particolare si prevedono due giorni
- il lunedì e il venerdì - con cinque ore di sessanta minuti effettivi, tre giorni –
martedì, mercoledì, giovedì – con sei ore di cinquanta minuti e il rientro del venerdì
pomeriggio con due ore di cinquantacinque minuti.
La riduzione d’orario nei giorni centrali della settimana è giustificata per il biennio
dalla scelta di avvalersi dell’autonomia didattica (D.P.R. 275/99, art.4 c.2) per
integrare il piano di studi con un’ora in più di tedesco e un’ora di informatica (vedi
infra, 4.2).
Per quanto concerne il triennio, la riduzione d’orario nei giorni centrali della
settimana – calcolata in 51 ore su base annua - è compensata dall’inizio delle
lezioni una settimana prima del termine previsto dalla Regione Veneto (28 ore) e
dalla programmazione nell’arco dell’anno di una settimane a tempo pieno
(“settimana formativa”, 12 ore) per le classi terza e quarta. Le rimanenti 11 ore
vengono recuperate nell’ambito delle attività di arricchimento dell’offerta formativa
(vedi infra, 4.5). Per la classe quinta il recupero orario viene interamente utilizzato
per attività in preparazione all’esame di stato conclusivo. 13
Oltre al tempo scuola curricolare, va considerato il tempo dedicato, in orario
pomeridiano e al sabato mattina, alle attività integrative opzionali (anche autogestite
dagli alunni) e alle attività di sostegno e recupero extracurricolare.
3.4. GLI SPAZI
L’edificio che da quest’anno ospita la scuola è situato a Conegliano in via Zamboni 1,
in zona centrale. Si tratta di una sistemazione provvisoria, in quanto la società titolare
ha previsto l’ampliamento della struttura di proprietà sita in via Giunti, realizzata
secondo i criteri più aggiornati di edilizia scolastica e destinata ad ospitare tutte le
scuole del gruppo Pianca School.
Il collegamento della sede attuale con l’autostazione e la stazione ferroviaria è
garantito dagli autobus di linea, tuttavia la scuola è raggiungibile a piedi in una decina
di minuti.
La scuola è aperta al pomeriggio per attività opzionali, ma anche per lo studio libero.
Gli spazi utilizzabili per le attività didattiche sono:
6 aule per l’attività didattica ordinaria;
1 aula destinata a laboratorio di informatica
1 aula destinata a biblioteca e aula insegnanti
1 aula destinata ad assemblee e proiezioni di audiovisivi.
1 aula destinata a Laboratorio fisica
Per quanto concerne l’attività di educazione fisica, la sede attuale non è dotata di
palestra. Pertanto viene utilizzata, in base ad una convenzione con l’amministrazione
comunale, la palestra del centro sportivo “Fallai”. Per i corsi di nuoto, judo e difesa
personale vengono utilizzate rispettivamente la piscina comunale e la palestra del Judo
Club.
3.5. STRUMENTAZIONE E TECNOLOGIE DIDATTICHE
Il laboratorio di informatica è costituito da:
rete didattica costituita da 10 computer (processore Celeron 800 mhz) con
connessione a internet ADSL; stampante; scanner; dotazione software
adeguata alle funzioni più comuni e didatticamente rilevanti (trattamento testi,
foglio di calcolo, presentazioni, ipertesti e pagine web).
Il laboratorio audiovisivi è costituito da:
televisore a colori 29”
impianto di ricezione satellitare
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videoregistratore
dotazione di videocassette (circa 120) comprendente
film e documentari in lingua originale (inglese, tedesco, francese)
film in lingua italiana
documentari in lingua italiana di storia, geografia, filosofia, arte,
astronomia, fisica
guide all’orientamento post-diploma, all’esame di stato
Il laboratorio di fisica è attrezzato per realizzare una vasta gamma di esperienze
utilizzando del materiale di facile reperibilità e dunque vicino alla quotidianità degli
studenti. La scelta è funzionale ad una più immediata e nello stesso tempo profonda
comprensione delle leggi della fisica.
La dotazione libraria della biblioteca comprende un congruo numero di volumi che
coprono i diversi ambiti di insegnamento propri della scuola. In particolare sono
presenti testi letterari in lingua originale (inglese, tedesco, francese). La biblioteca si va
arricchendo progressivamente inoltre di opere multimediali di supporto all’orientamento
post-diploma (Magellano, Cicerone…) e alle varie discipline (Encyclomedia, Video
Enciclopedia del XX° secolo, Storia d’Italia Einaudi). La biblioteca è dotata di
postazione informatica per la consultazione dei cd-rom.
Per quanto concerne il laboratorio linguistico, quello che la scuola ha utilizzato per
circa vent’anni è stato recentemente dismesso in quanto obsoleto. È attualmente allo
studio il progetto di implementare il laboratorio di informatica integrandovi la funzione di
laboratorio linguistico.
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4. Le scelte
4.1 LE SCELTE EDUCATIVE
Le strategie didattiche e metodologiche che gli insegnanti ritengono funzionali al
raggiungimento degli obiettivi attesi si basano su precisi criteri educativi e didattici.
Cardine della progettazione e dell’attività didattica è la centralità dello studente
impegnato nel conseguimento del successo formativo. Obiettivo preliminare sarà
pertanto quello di favorire nello studente l’acquisizione di consapevolezza e
responsabilità rispetto al proprio progetto formativo, movendo dalla consapevolezza
della interrelazione tra aspetti cognitivi ed emotivi. Per questo il personale scolastico si
impegna a creare le condizioni perché ogni studente possa star bene a scuola, ovvero
porre le premesse per un percorso formativo efficace e gratificante. È noto che lo star
bene a scuola è legato a fattori scolastici ed extrascolastici. Tra i fattori scolastici
risultano determinanti:
! il livello di motivazione e la percezione di autoefficacia rispetto all’impegno
connesso alla prestazione scolastica, le abilità di studio e le capacità di affrontare
problemi e assumere responsabilmente delle decisioni;
! la possibilità di percepire gli insegnanti come delle persone con cui
stabilire dei rapporti positivi, caratterizzati dal rispetto reciproco e dalla
disponibilità;
! la socializzazione all’interno del gruppo-classe, che almeno in parte può
essere favorita dagli insegnanti attraverso la riflessione sui valori del
rispetto reciproco, della tolleranza, dell’apertura dialogica nei confronti
dell’altro.
Alla luce di queste premesse, gli insegnanti si impegnano ad osservare i
seguenti criteri educativi: ! riconoscere a ciascuno studente il diritto di crescere liberamente
nell’espressione più completa e ricca della propria identità;
! approfondire la conoscenza dei singoli studenti della classe, non solo in
termini di rendimento scolastico, ma anche di contesto ambientale, di
interessi, di stimoli, di aspettative; determinante al proposito risulterà
l’apporto dei genitori;
! rispettare lo studente, riconoscendone le peculiarità intellettuali e
affettive e cercando di creare le condizioni favorevoli perché sviluppi
appieno le proprie potenzialità; a tale proposito è opportuno valutare la
possibilità di utilizzare approcci diversi a seconda della persona,
16
facendo attenzione però a mantenere, all’interno di una stessa classe,
atteggiamenti omogenei e coerenti;
! favorire il dialogo con gli studenti, evitando di scoraggiarli o denigrarli,
manifestando concretamente disponibilità ed apertura, incoraggiando
l’espressione delle istanze più varie, dei dubbi, delle difficoltà;
! favorire e stimolare occasioni di socializzazione, formali ed informali,
utili a creare coesione e serenità all’interno della classe.
Per quanto concerne le strategie didattiche, anche in questo caso è
necessario muovere da alcuni principi condivisi.
! L'insegnante è mediatore tra i "saperi" che insegna e gli studenti che
devono apprenderli, quindi costruisce dei percorsi di apprendimento
che non possono prescindere da:
$ la valutazione dei diversi stili cognitivi;
$ l’accertamento dei livelli di partenza;
$ la considerazione degli ostacoli che possono condizionare il
processo di apprendimento;
$ l’obiettivo di promuovere l’attitudine alla metacognizione e
all’autoapprendimento.
! La didattica sarà, di conseguenza,
$ negoziata, perché l'apprendimento è il prodotto dell'atto di
riorganizzazione tra ciò che è nuovo e ciò che era già conosciuto, e
gli studenti, confrontandosi con il docente e tra loro, imparano in un
processo a "spirale" che si allarga continuamente;
$ collaborativa, perché il docente collabora con lo studente,
aiutandolo a organizzare gli stimoli, e a riflettere sul processo
personale della loro elaborazione, in modo da farlo giungere alla
costruzione consapevole del proprio sapere;
$ del processo, perché
− al centro dell'attività didattica stanno i vari passaggi (compresi i
possibili imprevisti, gli errori o i problemi da risolvere) attraverso
i quali si sviluppa il processo di apprendimento;
− il processo di apprendimento ha come meta finale non solo "il
premio d'arrivo", ma anche la consapevolezza del percorso
fatto, quindi non si conclude nell'acquisizione di singole
competenze, ma modifica l'atteggiamento conoscitivo dello
studente e si traduce in un'ulteriore spinta ad apprendere;
17
− per questo motivo oltre i contenuti e le competenze acquisite
rimangono come apprendimento significativo la coscienza del
processo compiuto, le procedure attivate per conseguirli e le
modificazioni indotte nell'atteggiamento conoscitivo;
− orientativa, perché induce gli studenti attraverso percorsi
disciplinari e trasversali ad interrogarsi e a riflettere sulla propria
vocazione. Alla luce di queste premesse, gli insegnanti si impegnano ad osservare i
seguenti criteri didattici: ! programmare il lavoro della classe e i singoli interventi dopo un attento
esame dei prerequisiti e della situazione di partenza, definendo con
chiarezza obiettivi formativi effettivamente raggiungibili;
! organizzare l’attività in classe secondo una prospettiva multistrategica,
in cui il momento trasmissivo - la classica lezione frontale – si integri
con il momento applicativo: esercitazioni e lavori individuali e di gruppo,
lezioni interattive, discussioni e quant’altro possa stimolare un
apprendimento attivo, costruttivo e non semplicemente ricettivo;
! esplicitare agli studenti obiettivi, metodo e contenuti della
programmazione curricolare;
! motivare attraverso un giudizio chiaro e articolato ogni valutazione;
! svolgere l’attività didattica cercando di stimolare l’interesse e la curiosità
degli studenti, la partecipazione attiva alle lezioni nel rispetto e nella
collaborazione con gli altri, la scoperta delle opportunità culturali
presenti nel territorio;
! valorizzare quanto gli studenti già conoscono, operando collegamenti
tra conoscenze acquisite e da acquisire.
! caratterizzare l’attività didattica ed educativa mediante la ricerca di
possibili relazioni interdisciplinari;
! discutere i problemi didattici della classe anche con gli studenti, con
atteggiamento disponibile a comprendere le ragioni di eventuali critiche.
Per l’anno scolastico in corso si sono individuate alcune priorità che,
al di là dell’attività didattica ordinaria, sono intese a qualificare l’offerta formativa nello
spirito e nei limiti definiti dal regolamento dell’autonomia:
! personalizzazione delle attività di recupero e sostegno;
! innovazione didattica in una triplice direzione:
o interdisciplinarità;
18
o applicazione di tecnologie didattiche diversificate (v.s.: prospettiva
multistrategica);
o utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche nell’attività
didattica disciplinare.
Naturalmente tali criteri presuppongono – oltre all’impegno concreto, nella prassi
didattico-educativa quotidiana, da parte dei docenti - la disponibilità al lavoro scolastico
da parte dello studente e alla collaborazione da parte delle famiglie. A tal fine le diverse
componenti della comunità scolastica sottoscrivono un “patto formativo” (allegato 1).
4.2. LE SCELTE CURRICOLARI
Assente nel sistema scolastico statale, il Liceo Linguistico segue il curricolo stabilito dal
D.M. 31.07.1973, che ha attivato questo indirizzo di secondaria superiore unicamente
nelle scuole non statali. Tale curricolo prevede 28 ore settimanali al biennio e 30 al
triennio.
Tuttavia, allo scopo di adeguare il corso alle esigenze di aggiornamento e di una più
solida competenza linguistica, questo Istituto ha deciso di avvalersi dell’autonomia
didattica (D.P.R. 275/99, art.4 c.2) integrando il curricolo ministeriale del biennio:
! introducendo 1 ora settimanale di informatica;
! portando il monte-ore di tedesco da 5 a 6 ore settimanali.
Il curricolo ministeriale prevede che all’inizio del triennio lo studente possa scegliere tra
una delle seguenti materie opzionali: Lingua e lettere latine; 3a lingua straniera;
Elementi di diritto, economia, istituzioni straniere; Informatica. Di fatto, la storia di
questo come di ogni Liceo Linguistico dimostra che è sempre stata scelta - per ovvi
motivi - la terza lingua straniera (spagnolo). Nell’anno in corso la classe quinta
conclude l’esperienza di integrazione del curricolo avviata due anni fa. Essa prevede:
! l’aumento del monte-ore della terza lingua straniera da 2 a 3 ore settimanali;
! la possibilità di scegliere la terza lingua straniera tra francese e spagnolo, con la
conseguente suddivisione della classe di due gruppi.
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Materia biennio Triennio
Religione 1 1
Italiano 4 4
Latino 3 -
Storia dell’arte 1 1
Storia ed Ed. civica 2 2
Geografia 1 -
Filosofia - 3
Inglese 6 5
Tedesco 6 5
Terza lingua straniera - 2 (3*)
Matematica e informatica 3 -
Matematica - 2
Fisica 1 1
Scienze naturali - 2
Educazione fisica 2 2
totale ore settimanali 30 30
* solo per la classe quinta
4.3. LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
4.3.1. Premessa La programmazione didattica:
! delinea il percorso formativo della classe, adeguando ad essa gli interventi
operativi;
! utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi
cognitivi e delle finalità formative generali;
! è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati nel
corso dell’anno, affinché l’azione didattica risulti sempre adeguata alle esigenze
formative che dovessero emergere durante il percorso formativo.
La programmazione si articola su tre livelli che costituiscono altrettante fasi successive:
1. il Collegio Docenti definisce all’inizio dell’anno scolastico nel Piano dell’Offerta
Formativa i criteri generali per la programmazione, in armonia con il Progetto
Educativo d’Istituto e in applicazione della normativa vigente; 20
2. il Consiglio di Classe elabora la programmazione per ciascuna classe,
movendo dall’analisi della situazione di partenza e definendo in particolare gli
obiettivi e le strategie didattiche trasversali;
3. ogni docente elabora la programmazione disciplinare annuale entro il 31
ottobre; il documento deve presentare:
! analisi della situazione iniziale;
! obiettivi didattici;
! contenuti disciplinari e tempi di realizzazione;
! metodi e strumenti;
! modalità di verifica e criteri di valutazione;
! strategie di sostegno e recupero.
4.3.2. Obiettivi trasversali Tutte le discipline concorrono al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali:
1. motivare gli studenti allo studio e all’impegno costanti;
2. potenziare il metodo di lavoro, sviluppandone gli aspetti critici e interdisciplinari;
3. favorire l’acquisizione di capacità espressive appropriate, nonché la
padronanza dei contenuti e della terminologia specifica delle singole discipline.
4. favorire la progressiva acquisizione di consapevolezza rispetto all’impegno
scolastico e autonomia nel percorso formativo;
5. favorire la consapevolezza delle proprie aspirazioni e attitudini;
In particolare, in una prospettiva di gradualità legata ai percorsi di ciascuna annualità,
gli studenti saranno guidati a raggiungere le seguenti competenze e capacità:
! saper utilizzare il lessico specifico di ogni disciplina;
! saper esporre in modo chiaro, coerente, sequenziale e corretto;
! saper rilevare analogie e differenze fra oggetti, eventi, fenomeni;
! saper rilevare e registrare dati e informazioni e rappresentarli in grafici e tabelle;
! saper classificare;
! saper riconoscere, applicare, modificare regole e procedure acquisite;
! saper svolgere ricerche;
! saper sintetizzare e riassumere;
! saper produrre una relazione;
! saper lavorare autonomamente e in gruppo;
! saper svolgere operazioni di analisi e sintesi;
! saper cogliere nessi interdisciplinari;
! saper utilizzare le competenze acquisite in altri contesti.
21
4.4. VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
4.4.1. Strumenti di verifica Le verifiche seguono il percorso formativo dell’allievo. Esse consentono allo studente di
valutare la propria preparazione e all’insegnante di verificare il raggiungimento degli
obiettivi proposti, per adeguare di conseguenza l’attività didattica.
La verifica e la valutazione del percorso didattico è attuata per mezzo di:
! verifiche individuali scritte in classe e prove oggettive, per le discipline che
prevedono la valutazione della prova scritta;
! verifiche orali, che possono essere integrate, o parzialmente sostituite, da prove
scritte predisposte in modo tale da accertare gli obiettivi delle prove orali;
! prove pratiche, per le materie che le prevedono;
! verifiche complementari o integrative (relazioni, ricerche individuali e/o di gruppo,
esercitazioni di laboratorio). Queste verifiche sono generalmente proposte
dall’insegnante nell’ambito del piano di lavoro individuale.
I docenti di ciascuna classe programmano e comunicano agli allievi il calendario delle
verifiche. Si eviterà, di norma, la coincidenza di più verifiche scritte nella stessa
giornata e di un numero eccessivo di verifiche, scritte e orali, nella stessa settimana.
La valutazione è espressa con un voto numerico in decimi. Il risultato delle verifiche
orali è comunicato allo studente al termine della prova stessa; il risultato delle prove
scritte e pratiche al termine del periodo necessario per la correzione. Tali risultati sono
annotati dall’insegnante sul registro personale e trascritti dall’alunno sul libretto
personale.
Le verifiche complementari e integrative, nonché i compiti a casa, possono concorrere
ai fini della valutazione finale dello studente, pur senza essere sostitutive delle verifiche
scritte ed orali previste.
4.4.2. Criteri per la valutazione intermedia I criteri generali per la valutazione dei risultati delle prove scritte, orali e pratiche sono
esplicitati nella seguente tabella.
22
DESCRITTORI VOTI LIVELLI
conoscenze competenze capacità
Nessuna o scarsissima conoscenza degli argomenti proposti.
Non riesce ad applicare le sue conoscenze. Non riesce a comprendere il testo.
Non è capace di effettuare alcuna analisi, né di sintetizzare le conoscenze.
1 - 3
Scarso
Assenza di studio. Rifiuto della verifica.
4
Gravemente insufficiente
Frammentarie, incomplete e superficiali.
Riesce ad applicare le conoscenze in compiti semplici, ma commette errori anche gravi nell'esecuzione. Comprende il testo in modo settoriale.
Effettua analisi e sintesi parziali ed imprecise. Guidato esprime valutazioni non approfondite.
5
Insufficiente Superficiali e non del tutto complete.
Commette qualche errore applicando le conoscenze in compiti piuttosto semplici. Non è in grado di individuare autonomamente la soluzione di problemi complessi. Non coglie tutti i livelli del testo.
Guidato analizza e sintetizza in modo semplice le conoscenze acquisite e sulla base di queste esprime valutazioni superficiali.
6
Sufficiente Essenziali e non approfondite.
Applica le conoscenze acquisite nell'esecuzione di compiti semplici in modo sostanzialmente corretto. E' incerto nella soluzione di problemi complessi. Comprende globalmente il testo.
Analizza e sintetizza in modo semplice le conoscenze acquisite. Esprime valutazioni argomentate in modo molto semplice.
7
Discreto Essenziali, con approfondimento di alcuni argomenti
Applica le conoscenze in modo sostanzialmente corretto. Si orienta nella soluzione di problemi complessi. Comprende tutti i livelli del testo, se guidato.
Effettua analisi corrette e sintesi coerenti. Esprime valutazioni argomentate in modo semplice.
8
Buono Complete e coordinate
Applica le conoscenze in modo corretto. Si orienta nella soluzione di problemi complessi. Comprende autonomamente tutti i livelli del testo.
Effettua analisi corrette e sintesi coerenti. Esprime valutazioni adeguatamente argomentate.
9
Ottimo
Complete, approfondite e coordinate
Applica le conoscenze in modo corretto. Sa risolvere problemi complessi. Comprende tutti gli elementi costitutivi del testo, sia linguistici che metalinguistici.
Effettua analisi corrette ed approfondite e sintesi coerenti. Esprime valutazioni personalmente argomentate.
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Eccellente Complete, approfondite e coordinate
Applica le conoscenze in modo preciso. Sa risolvere problemi complessi in modo autonomo. Comprende tutti gli elementi costitutivi del testo, sia linguistici che metalinguistici.
Effettua analisi corrette ed approfondite e sintesi coerenti ed originali. Esprime valutazioni personalmente argomentate.
23
Questi criteri di valutazione hanno validità generale nell’ambito dell’Istituto. Tuttavia, gli
insegnanti delle singole discipline possono adattarne la formulazione, sulla base delle
caratteristiche specifiche della propria disciplina. I criteri di valutazione delle diverse
discipline devono tuttavia essere esplicitati nel documento di programmazione annuale.
4.4.3. Criteri per la valutazione finale La valutazione finale del profitto dell’allievo in ogni singola disciplina dovrà tenere conto
dei seguenti parametri:
! livelli di prestazione accertati tramite le verifiche scritte e orali;
! frequenza scolastica;
! partecipazione e disponibilità al dialogo educativo;
! assiduità nel lavoro individuale;
! progressi intervenuti rispetto ai livelli di partenza;
! impegno e profitto dimostrati nelle attività di sostegno e recupero.
Nell’assegnare i voti i singoli docenti e i consigli di classe utilizzano l’intera scala del
punteggio.
Nel caso in cui, al termine dell’anno scolastico, gli studenti presentino un’insufficienza
in una o più discipline, il Consiglio di Classe assume i seguenti criteri di valutazione:
! possibilità di colmare le lacune nella fase iniziale dell’anno scolastico
successivo;
! possibilità di frequentare con profitto il programma di studi della classe
successiva;
! attitudine e motivazione generale allo studio (in particolare per la classe prima).
Saranno dichiarati non promossi alla classe successiva gli alunni che, oltre a
presentare gravi e/o diffuse insufficienze, dimostrino, a giudizio del Consiglio di Classe,
di non aver tratto profitto dalle attività di sostegno e recupero e di non essere in grado,
o per carenze di impegno o per incapacità ad organizzare il proprio studio in maniera
autonoma, di affrontare proficuamente il programma di lavoro della classe successiva.
In un quadro complessivo di precarietà, verrà valutata come aggravante la presenza di
uno o più debiti scolastici non saldati.
4.4.4. Il debito scolastico In sede di valutazione intermedia, il debito scolastico consiste nella presenza di
accertate lacune nella preparazione degli studenti, con riferimento agli obiettivi
programmati. In corso d’anno il debito può essere saldato attraverso gli opportuni
interventi deliberati dal Consiglio di Classe. Il debito sarà considerato saldato se, al 24
termine dell’attività di recupero, l’allievo o gli allievi avranno superato una specifica
verifica.
In sede di valutazione finale, il debito scolastico consiste in un aiuto significativo
accordato allo studente, nello scrutinio di giugno, su motivata delibera del Consiglio di
Classe. L’aiuto (o gli aiuti) danno luogo all’obbligo di colmare le carenze accertate
secondo le indicazioni fornite dal docente.
Nel caso in cui, nella fase iniziale dell’anno scolastico successivo, il debito o i debiti
contratti dallo studente risultino saldati, l’allievo ha diritto all’eventuale integrazione del
credito, attribuito a suo tempo nella misura più bassa della banda di oscillazione per la
presenza del debito. Tale integrazione sarà deliberata nello scrutinio finale, prima
dell’attribuzione del credito relativo all’anno scolastico al quale lo scrutinio si riferisce.
4.4.5. Il credito scolastico Il sistema dei crediti scolastici (certificati dalla Scuola di appartenenza) e di quelli
formativi (certificati da Enti diversi dalla Scuola di appartenenza) è disciplinato dalla
normativa e riguarda solo le classi del triennio. Il punteggio complessivo attribuibile nel
triennio non può superare i 20 punti.
Si riportano di seguito, per opportuna conoscenza, la tabella ministeriale (valida per gli
alunni interni) e i criteri applicativi adottati dal Collegio dei Docenti.
Credito scolastico – punteggio
Media dei voti Classe terza Classe quarta Classe quinta
M < 5 == == 0
5 ≤ M < 6 == == 1 ÷ 3
M = 6 2 ÷ 3 2 ÷ 3 4 ÷ 5
6 < M ≤ 7 3 ÷ 4 3 ÷ 4 5 ÷ 6
7 < M ≤ 8 4 ÷ 5 4 ÷ 5 6 ÷ 7
8 < M ≤ 10 5 ÷ 6 5 ÷ 6 7 ÷ 8
La base per l’attribuzione dei punti è data dalla media dei voti conseguita dallo
studente in sede di scrutinio finale (la media dei voti è riportata sul tabellone dello
scrutinio). L’attribuzione dei punti non può superare il limite massimo previsto, sulla
base del profitto, nella banda di oscillazione stabilita dalla tabella ministeriale.
I punti disponibili nella banda di oscillazione, espressi in numeri interi, saranno attribuiti
dai Consigli di Classe sulla base dei seguenti criteri generali:
25
1. All’alunno che viene promosso alla classe successiva con un debito scolastico
va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione.
Tuttavia, in caso di superamento del debito scolastico, il Consiglio di Classe,
accertata la sussistenza delle condizioni, procederà all’integrazione del
punteggio minimo in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico successivo.
2. Sarà attribuito il punteggio più elevato della corrispondente banda di
oscillazione, quando ricorra almeno una delle seguente condizioni:
a. se la media del profitto scolastico supera il limite minimo previsto dalla
banda di oscillazione nella misura di +0,50 per la terza e la quarta classe, di
+0,40 per la quinta;
b. se il Consiglio riconosce che sussistono le condizioni per l’attribuzione del
credito formativo (vedi infra 4.4.5.);
c. se il Consiglio intende premiare l’assiduità nella frequenza scolastica,
l’interesse, l’impegno e la diligenza nello studio, nonché la partecipazione al
dialogo educativo;
d. se il Consiglio intende premiare la partecipazione attiva ad attività extra-
curricolari organizzate e certificate dalla Scuola, alle quali possa essere
riconosciuto un significativo valore nel quadro della preparazione
disciplinare e della formazione culturale specifica del corso di studi.
In assenza di altri elementi di cui al presente punto 2, oppure in concorso con
essi, il Consiglio può integrare il punteggio complessivo del credito, fino al limite
massimo della relativa banda di oscillazione, per premiare un livello di impegno
giudicato lodevole o particolarmente significativo, anche in relazione a
particolari situazioni familiari o personali dell’alunno.
Non si dà luogo ad attribuzione di credito scolastico per gli anni in cui l’alunno non
consegue la promozione alla classe successiva.
4.4.5. Il credito formativo Il credito formativo consiste, in base alla normativa, in ogni qualificata esperienza,
debitamente documentata, acquisita al di fuori della Scuola, dalla quale siano derivate
allo studente competenze coerenti con il suo corso di studi. La coerenza consiste
nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro
ampliamento e/o nella loro concreta attuazione.
Pertanto, il credito formativo è riconosciuto, su domanda, allo studente che potrà
produrre, entro il 30 aprile di ciascun anno scolastico, la documentazione emessa
dall’Ente presso il quale ha svolto l’attività per la quale richiede il riconoscimento del
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credito. La documentazione dovrà fornire al Consiglio tutte le indicazioni necessarie e
utili per determinare la natura e la durata dell’attività svolta.
4.5. L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
4.5.1. Premessa La programmazione delle attività di integrazione, curricolari e extra-curricolari, seguirà
le tracce di seguito indicate. È tuttavia importante precisare che
! è sempre possibile programmare attività culturali estemporanee, legate alle
opportunità offerte dal territorio: incontri di cultura, teatro in lingua originale,
mostre e quant’altro possa essere ritenuto degno di interesse dal punto di vista
didattico-educativo;
! è sempre possibile programmare attività di integrazione su richiesta di un
congruo numero di studenti.
4.5.2. Orientamento L’attività di orientamento in uscita nelle classi quarta e quinta verrà svolta secondo le
modalità consuete, attraverso la diffusione di materiale informativo, l’assistenza
individuale agli studenti da parte dei docenti, l’intervento in orario scolastico di formatori
e informatori provenienti da università e agenzie formative, la visita guidata alla
rassegna della formazione EdNet (Educational Network).
In particolare verrà realizzato, a partire da gennaio, un percorso di orientamento alla
scelta post-diploma per la classe quarta in collaborazione con il C.U.OR.I. (Centro
Universitario di Orientamento e Informazione) dell'Università di Venezia.
Per quanto concerne invece l’orientamento in entrata, la scuola si avvale del supporto
del dott. Carlo Cenedese, psicologo scolastico, che ha avviato dall’inizio dell’anno
scolastico un percorso nella classe prima con l’obiettivo di acquisire informazioni sulle
caratteristiche dei ragazzi in termini di stili attributivi, metodologia di studio e livello di
autostima/autoefficacia, al fine di favorire la programmazione degli interventi didattico-
educativi anche personalizzati e intervenire precocemente con azioni di sostegno e di
aiuto nei casi di disagio.
4.5.3. Lingue e culture La possibilità di unire lo studio delle lingue straniere con la conoscenza diretta dei
paesi in cui sono parlate costituisce una notevole risorsa educativa ad integrazione di
un curricolo imperniato sull’apprendimento linguistico. Per questo il Liceo Linguistico
"Colle di Giano", oltre al supporto consulenziale per gli studenti che intendono
27
trascorrere delle vacanze-studio nel periodo estivo, organizza nel corso dell’anno
scolastico dei soggiorni-studio e delle visite d’istruzione all’estero.
Ogni iniziativa viene progettata tenendo conto di alcuni obiettivi essenziali. Deve infatti
offrire l’opportunità di:
! mettere alla prova e approfondire la competenza linguistica;
! affrontare un’esperienza culturale in senso ampio, ovvero favorire la conoscenza
diretta di luoghi, ambienti, abitudini, arte e storia;
! favorire la socializzazione all’interno della comunità scolastica in una dimensione
diversa, meno formale, rispetto all’attività ordinaria.
Per l’anno scolastico in corso sono previsti due progetti:
Soggiorno-studio in Inghilterra (Brighton, 7-21 settembre 2002) Le caratteristiche dell’iniziativa corrispondono pienamente agli obiettivi sopra
indicati in quanto è stata adottata la collaudata formula dei programmi School Link.
Essi offrono infatti agli studenti l'opportunità di frequentare una scuola secondaria
superiore, comprehensive School, e di partecipare alle lezioni ed attività dei loro
coetanei inglesi. Inoltre, l'alloggio è programmato presso famiglie, che molto
spesso sono quelle dei ragazzi stessi con i quali frequentano le lezioni del mattino.
Oltre alle lezioni integrate, sono state programmate 15 ore settimanali di lezioni di
lingua inglese con insegnanti di madrelingua.
La partecipazione è stata facoltativa ed è stata realizzata una programmazione
didattica specifica per gli studenti che non vi hanno partecipato.
Viaggio d’istruzione La meta per il tradizionale viaggio d’istruzione non è stata ancora individuata al
momento dell’approvazione di questo P.O.F. Sono attualmente in fase di studio
alcune proposte compatibili con i criteri sopra indicati.
Teatro in lingua inglese È prevista per l’anno scolastico 2002/2003 la partecipazione a due spettacoli
teatrali, entrambi proposti dalla compagnia “Palchetto Stage” a Treviso, presso il
cinema teatro Embassy:
! “Animal Farm” di George Orwell, 13 novembre p.v. (classi III, IV, V);
! “The Canterville Ghost” di Oscar Wilde, in data da destinarsi tra gennaio e
febbraio (classi I, II).
28
4.5.4. Visite guidate Sono previste nell’arco dell’anno scolastico le seguenti visite guidate:
! “I Faraoni” a Venezia, Palazzo Grassi (classi prima e seconda);
! “L’impressionismo e l’età di Van Gogh” a Treviso, Casa dei Carraresi (classi
terza, quarta e quinta);
! Museo della Battaglia di Vittorio Veneto (classe quinta);
! Museo di Storia Naturale di Montebelluna (classe quarta).
4.5.5. Educazione e promozione alla salute Negli anni scorsi sono state realizzate numerose iniziative che hanno coinvolto
soprattutto le classi del triennio sui temi della sessualità, del tabagismo,
dell’alimentazione, della prevenzione dell’AIDS.
Sono previste per l’anno scolastico 2002-2003 delle attività in collaborazione con
l’ULSS 7 sulle seguenti tematiche:
Classi prima e seconda: tabagismo e dipendenze
Classe terza: I comportamenti alimentari
Classe quarta: La vita affettiva e la sessualità
Classe quinta: Educazione stradale
4.5.6. Progetto “Quotidiano in classe” La scuola ha aderito quest’anno con le classi seconda e terza al progetto “Il quotidiano
in classe”, promosso dell'Osservatorio Permanente Giovani - Editori e rivolto agli
insegnanti e agli studenti delle scuole medie superiori di tutta Italia.
Le classi scelte per l’attività ricevono gratuitamente, una volta la settimana, il Corriere
della Sera e Il Giorno.
I docenti referenti assumono l’impegno di dedicare un'ora di lezione la settimana alla
lettura dei quotidiani in classe, guidando alla comprensione e all’approfondimento delle
notizie. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di proporre agli studenti, attraverso la lettura e
la discussione delle notizie, un percorso di educazione civica basato
sull'interpretazione dei fatti riportati dai quotidiani. Il presupposto di questo cammino è
la consapevolezza che la stampa non è di per sé portatrice di verità assolute, e come
tale può contribuire a sviluppare negli studenti la coscienza critica.
4.5.7. Settimana Formativa Le classi terza e quarta si impegnano a progettare assieme ai docenti una settimana a
tempo pieno, dal 3 al 7 marzo in orario curricolare, in cui sospendere l’attività didattica
ordinaria per realizzare attività integrative di approfondimento, di formazione, di 29
recupero e sostegno. Per tali attività gli studenti potranno avvalersi del sostegno dei
docenti e, nei limiti del possibile, di esperti esterni. Tuttavia l’obiettivo dell’iniziativa è
quello di favorire negli studenti la consapevolezza dei propri bisogni formativi,
sollecitarne la responsabilizzazione, valorizzarne il protagonismo. Attività e modalità
dell’iniziativa – che avrà carattere sperimentale - sono, al momento dell’approvazione
di questo P.O.F., in fase di definizione.
4.5.8. Attività in preparazione dell’Esame di Stato Conclusivo (ESC) La classe quinta sarà impegnata, in orario curricolare, in una serie di attività in
preparazione dell’Esame di Stato Conclusivo: incontri di formazione e consulenza sulla
realizzazione di una “tesina”, simulazione delle prove scritte, simulazione del colloquio
orale. Il calendario di queste attività è predisposto dal Consiglio di Classe.
4.5.9. Attività extracurricolari Area linguistica
Consolidamento della competenza linguistica
Viene offerta agli studenti più motivati la possibilità di integrare la preparazione
curricolare con delle lezioni pomeridiane tenute dalle esperte madrelingua e
dedicate alla pratica linguistica (ricezione – produzione orale)
Certificazione della competenza linguistica
Viene proposta agli studenti delle classi terza, quarta e quinta la possibilità di
conseguire una certificazione di competenza nell’uso della lingua inglese (First
Certificate) e francese (DELF); si tratta di esami che vengono sostenuti presso enti
certificatori esterni (Alliance Française, Cambridge UCLES), convenzionati con il
Ministero dell’Istruzione, ma la scuola può mettere a disposizione le risorse
professionali interne per assistere gli studenti interessati nella preparazione
dell’esame.
Area informatica
Patente europea del computer (ECDL)
Ad integrazione del programma di informatica del biennio, viene offerta agli studenti
più motivati la possibilità di frequentare un corso pomeridiano in preparazione
dell’esame per la patente europea per l’uso del computer (ECDL), una
certificazione riconosciuta in 17 paesi che attesta la capacità di lavorare col
personal computer, in modo autonomo o in rete, nell'ambito di un'azienda, un ente
pubblico o uno studio professionale.
Corsi specifici a richiesta 30
La scuola può inoltre attivare, a richiesta di un numero sufficiente di studenti, dei
corsi relativi a competenze specifiche in riferimento ad esigenze particolari
(creazione pagine web, office automation,…).
Le attività previste per l’area linguistica e informatica saranno aperte, su richiesta,
anche a studenti esterni all’istituto.
“Progetto Scriptorium”
Il Liceo Linguistico "Colle di Giano" sviluppa un progetto di digitalizzazione del
patrimonio storiografico locale promosso dall’amministrazione comunale. Gli
studenti possono partecipare al progetto su tre versanti distinti:
1. informatico, contribuendo al lavoro di digitalizzazione e acquisendo così
specifiche competenze: 1. utilizzo dello scanner; 2. programmi OCR; 3.
trattamento testi a livello avanzato; gestione di un sito web;
2. linguistico, realizzando degli abstract in lingua inglese di alcuni articoli
significativi della rivista “Storiadentro” da pubblicare sul sito web del
Comune di Conegliano;
3. culturale, approfondendo tematiche inerenti alla storia locale.
4.6. L’ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
L’obiettivo del “successo formativo” induce a considerare prioritari gli interventi di
recupero e sostegno rispetto alle competenze e capacità fondamentali, trasversali e
disciplinari. Proprio per questo motivo è opportuno ripensare tali attività al di là della
modalità consueta dei corsi di recupero e orientarsi nella prospettiva della
personalizzazione dell’intervento. Sarà pertanto ogni consiglio di classe e ogni singolo
docente a valutare le variabili in gioco di volta in volta e a progettare l’intervento
adeguato allo studente in difficoltà. È possibile tuttavia tracciare alcune linee generali a
cui i docenti dovranno attenersi nell’elaborazione dei singoli progetti:
! Significatività. L’intervento di recupero e/o sostegno deve riguardare conoscenze,
competenze e capacità essenziali, quelle senza le quali l’edificio stesso della
disciplina in questione non potrebbe reggersi. Ad un livello superiore, è
indispensabile chiedersi – dovendo operare una scelta in una situazione
particolarmente grave – quali siano le discipline fondamentali, quelle senza le quali
il curricolo stesso della scuola verrebbe meno; detto in altri termini: quelle in
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ragione delle quali lo studente e la sua famiglia hanno scelto questa e non un’altra
scuola.
! Gradualità. Il progetto di recupero può – in alcuni casi deve – essere graduato nel
tempo, nel momento in cui le lacune risultino particolarmente rilevanti, tenendo
conto del lavoro che lo studente in questione può ragionevolmente svolgere e degli
obiettivi che, nel tempo assegnato, può verosimilmente raggiungere.
! Contestualizzazione. Non si può prescindere da una valutazione attenta del
contesto in cui l’intervento di recupero e sostegno si viene a collocare. È evidente,
ad esempio, che un percorso di recupero programmato durante l’anno scolastico si
inserisce in un contesto diverso rispetto ad un percorso programmato per il periodo
estivo, e dunque presuppone tempi e carichi di lavoro diversi.
! Flessibilità didattica. Nell’ottica della personalizzazione le strategie didattiche –
dalla differenziazione del lavoro in orario curricolare al lavoro assegnato per casa,
dal classico corso di recupero per piccoli gruppi omogenei alla classica “ripetizione”
pomeridiana e quant’altro - saranno scelte in vista dell’efficacia dell’intervento.
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5. Formazione e ricerca Nella convinzione che siano le scelte educative e didattico-metodologiche a qualificare
in massima parte l’offerta formativa, la scuola intende puntare sull’arricchimento
qualitativo della professionalità docente
! organizzando attività di aggiornamento e formazione;
! stimolando l’autoformazione, che costituisce un presupposto irrinunciabile per la
qualificazione professionale;
! favorendo il confronto e la cooperazione sia nei momenti istituzionalmente dedicati
(collegio docenti, consiglio di classe), sia nella quotidianità dell’attività didattica;
funzionali a questo obiettivo risultano, oltre alla elaborazione di obiettivi trasversali,
la costruzione di alcuni moduli interdisciplinari per il triennio programmata per
l’anno in corso.
6. Controllo della qualità
6.1. VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
La verifica dell’osservanza del POF come impegno condiviso e sottoscritto dal Collegio
potrà essere realizzata quotidianamente dagli studenti e dalle loro famiglie, grazie alla
trasparenza degli atti della scuola, ma sarà anche oggetto di controllo specifico
articolato in varie fasi:
! Autocontrollo costante del singolo docente, attraverso i risultati delle verifiche, il
confronto con i colleghi, il dialogo con studenti e famiglie;
! Controlli periodici in itinere da parte del dirigente scolastico, da parte dei Consigli
di Classe e del Collegio Docenti.
! Controllo finale da parte del Collegio, che valuterà l’efficacia del suo lavoro in
rapporto agli obiettivi prefissati e pianificherà la revisione del progetto iniziale oltre
a eventuali iniziative di aggiornamento su problemi emersi.
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Allegato 1
Patto formativo Premessa ! La scuola è una comunità di studenti, genitori e personale docente e non che, con
diversi ruoli e pari dignità, operano per garantire a tutti il diritto allo studio,
recuperando le situazioni di svantaggio iniziale, in armonia con i principi sanciti
dalla Costituzione, dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e con i
principi generali dell’ordinamento italiano.
! In questo contesto ogni ragazza e ogni ragazzo ha il diritto di acquisire le
conoscenze, le competenze e le capacità che consentono la piena e consapevole
partecipazione alla vita civile, professionale e politica.
! Obiettivo comune a tutti i soggetti coinvolti nell’interazione educativa è pertanto il
raggiungimento del successo formativo, in coerenza con le finalità generali del
sistema di istruzione.
! In questa prospettiva il patto formativo è inteso come strumento funzionale al
miglioramento del processo di insegnamento-apprendimento, nella
consapevolezza che fattore determinante per l’efficacia di tale processo sia la
qualità della relazione insegnante – studente e, più in generale, dell’interazione tra
scuola, studente e famiglia.
! Il presente patto formativo – conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle
studentesse e degli studenti (D.P.R. 249/1998) e al Regolamento dell’Autonomia
delle Istituzioni scolastiche (D.P.R. 275/1999 e successive modifiche e
integrazioni) e coerente con il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto – delinea un
sistema di diritti e doveri condivisi dai soggetti coinvolti nel progetto educativo.
! Le componenti coinvolte nel processo formativo riconoscono la valenza
progettuale del presente patto.
Articolo 1: Principi generali ! Il presente patto formativo è condiviso dalle rappresentanze di tutte le componenti
della comunità scolastica.
! Nello spirito del “patto formativo”, ogni componente si impegna ad osservare e a
far osservare il presente patto e il regolamento d’istituto che presiede all’utilizzo
delle aule attrezzate e dei materiali didattici. Patto formativo e regolamento
d’istituto hanno carattere vincolante.
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Articolo 2: La scuola ! In vista del successo formativo di ogni studente, la scuola si impegna a: ! garantire la salubrità e la sicurezza degli ambienti;
! acquisire materiali e sussidi didattici adeguati, anche tecnologici, e a promuoverne
l’utilizzo consapevole e l’accesso autonomo da parte degli studenti
(conformemente con le norme che regolano l’utilizzo degli spazi attrezzati);
! garantire un corretto orientamento in entrata, per rendere effettivo il diritto
all’istruzione inteso come realizzazione dell’obbligo scolastico e formativo, e in
uscita, per consentire di operare scelte scolastiche e professionali coerenti con la
propria personalità;
! organizzare le attività didattiche, curricolari e complementari, secondo tempi e
modalità che rispettino i ritmi di apprendimento e di vita degli studenti;
! informare tempestivamente studenti e famiglie sulle disposizioni e sulle norme che
regolano la vita scolastica;
! tutelare la riservatezza della vita personale e scolastica di ogni studente, fatto
salvo l’obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. I dati
personali dello studente e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati
all’interno della comunità scolastica. Ogni dato personale e psicofisico, riferito allo
studente e rilevante nell’attività formativa, è registrato in ambiente scolastico con
garanzia di massima riservatezza e professionalità;
! garantire la costituzione di rappresentanze di studenti e genitori a livello di classe e
di istituto;
! garantire il diritto di riunione e di assemblea di studenti e genitori, a livello di classe
e di istituto, e a fornire i locali adeguati a tale scopo;
! informare tempestivamente i genitori sul comportamento e sul profitto dei propri
figli.
Articolo 3: I docenti L’attuazione del presente patto formativo richiede che i singoli decenti operino in modo
collaborativo. Lo stile di lavoro fondato sulla collegialità e sulla condivisione è favorito
dalle molte occasioni di confronto in sede di Collegio docenti e Consigli di classe, nei
cui ambiti gli insegnanti comunicano tra loro in termini di orientamenti didattici generali,
esperienze, documentazioni. I docenti, inoltre, riconoscono la valenza sperimentale del
patto e sono pertanto disponibili alla negoziazione con gli studenti e al cambiamento in
itinere in base alle risposte e agli apporti dei ragazzi, ai loro ritmi di apprendimento, alle
loro esigenze, alla verifica dei progetti. 35
! In vista del successo formativo di ogni studente i docenti si impegnano a: ! riconoscere a ciascuno studente il diritto di crescere liberamente nell’espressione
più completa e ricca della propria identità, senza condizionamenti ideologici,
religiosi e culturali;
! rispettare l’alunno, riconoscendone le peculiarità intellettuali e affettive e cercando
di creare le condizioni favorevoli perché sviluppi appieno le proprie potenzialità;
! approfondire la conoscenza dei singoli alunni della classe, non solo in termini di
rendimento scolastico, ma anche di contesto ambientale, di interessi, di stimoli, di
aspettative;
! favorire il dialogo con gli alunni, evitando di scoraggiarli o denigrarli, manifestando
concretamente disponibilità ed apertura, incoraggiando l’espressione delle istanze
più varie, dei dubbi, delle difficoltà;
! informare gli studenti e le famiglie sulle finalità, gli obiettivi e i criteri di valutazione
del percorso formativo in ogni fase del lavoro scolastico;
! personalizzare l’insegnamento, con particolare attenzione ai casi di ritardo e
difficoltà, facendo attenzione però a mantenere, all’interno di una stessa classe,
atteggiamenti omogenei e coerenti;
! Motivare attraverso un giudizio chiaro e articolato ogni valutazione;
! attivare adeguati processi di autovalutazione che conducano lo studente ad
individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento;
! utilizzare strategie didattiche che favoriscano un apprendimento attivo e
partecipato, il confronto sia tra gli alunni che con l’insegnante, il lavoro di gruppo;
! favorire e stimolare occasioni di socializzazione, formali ed informali, utili a creare
coesione e serenità all’interno della classe;
! condividere fattivamente con gli studenti il patto formativo, riconoscendo il
carattere sperimentale e negoziabile di questo strumento.
Articolo 4: Gli studenti Il presente patto riconosce la centralità dello studente impegnato nel conseguimento
del successo formativo. Lo studente esercita concretamente il proprio diritto
all’apprendimento nel momento dell’iscrizione, quando sottoscrive con la scuola il patto
formativo, inteso come esplicito impegno reciproco a realizzare il percorso scolastico.
In quanto studente, possiede una serie di diritti e assume precisi doveri. In particolare
allo studente sono riconosciuti e seguenti diritti: ! il diritto ad apprendere in libertà, senza condizionamenti ideologici, religiosi e
culturali; 36
! il diritto alla continuità dell’apprendimento, in coerenza con lo sviluppo delle
capacità, con i risultati raggiunti, con gli obiettivi di apprendimento previsti dal
piano di studi;
! il diritto all’innovazione didattica nel processo di insegnamento-apprendimento;
! il diritto alla riservatezza, nel senso che ogni informazione sulla propria persona,
sulla propria famiglia, sulle proprie condizioni socio-economiche e su ogni altro
elemento di carattere personale può essere richiesto dalla scuola solo per ragioni
didattiche in conformità alla legge vigente;
! il diritto alla trasparenza dei processi scolastici, nella esplicitazione e nella chiara
informazione delle scelte operate dal Consiglio di classe e dal singolo docente in
ogni fase del lavoro scolastico;
! il diritto ad imparare ad apprendere, allo scopo di potenziare un atteggiamento
intellettuale disponibile ad acquisire strumenti adeguati alla maturazione della
capacità di conoscere in modo autonomo e consapevole;
! il diritto ad imparare ad autovalutarsi e a orientarsi, mettendo a fuoco le finalità da
perseguire, i criteri di valutazione dei risultati, le proprie risorse e vocazioni al fine
di operare scelte coerenti con la propria personalità.
In vista del proprio successo formativo ogni studente si impegna a:
! frequentare regolarmente i corsi e presentarsi con puntualità alle lezioni;
! assolvere agli impegni di studio con assiduità;
! mantenere un comportamento corretto e collaborativo, nei confronti dei docenti,
dei compagni e di tutto il personale scolastico;
! utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici, attenendosi ai regolamenti
interni e comportandosi in modo da non recare danno al patrimonio della scuola.
Articolo 5: le famiglie La scuola si pone il problema di interpretare le aspettative delle famiglie nei suoi
confronti, cogliendole dalle occasioni di incontro che caratterizzano la vita scolastica e
leggendole alla luce delle complesse dinamiche dell’attuale contesto sociale. Perché la
scuola sia posta nella condizione di rispondere a queste aspettative è necessario che
si stabilisca un rapporto positivo con le famiglie, basato sulla condivisione del progetto
formativo e sulla collaborazione educativa. A tal fine le famiglie si impegnano a:
! conoscere l’offerta formativa dell’Istituto;
! condividere il patto formativo;
! esprimere pareri e proposte, attraverso gli organi collegiali e/o in occasioni
informali;
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! collaborare attivamente con i docenti per il raggiungimento e il miglioramento degli
obiettivi formativi dei propri figli.
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