APRILE 2009
ANNO XXX
N° 4 (256)
e-mail: [email protected]
Associazione Culturale Biblioteca PIANI
PASQUA 2009
“Sono risorto, e sono sempre con te,
tu hai posto su di me la tua mano,
è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia.”
Profonda gioia ed e-
mozione sgorghi da
questa preghiera per
l’indicibile esperienza
nel confessare il centro
della nostra fede: il Si-
gnore vive! Lo possia-
mo proclamare solo
con le parole della pre-
ghiera della Chiesa,
che ci invita a riflettere
pregando: “Signore, tu
mi scruti e mi conosci,
… penetri da lontano i
miei pensieri,…...ti so-
no note tutte le mie vie, ….
Al compimento dell’itinerario iniziato il Mercoledì delle Ceneri
siamo giunti cercando di aprire completamente la nostra vita a segue
2
Dio. A lui ci siamo affidati, perché egli solo conosce le profondi-
tà della vita umana e solo da lui proviene anche la verità della
nostra vita.
L’aridità interiore e il conseguente disorientamento nel guidare e
orientare bene la nostra vita deriva dal nostro non essere più ca-
paci di guardare Dio, al quale tutto rinvia, alla cui presenza nes-
suno può sottrarsi.
E’ una presenza di gioia o di paura? Sta a noi scegliere, ma non
c’è dubbio, che dall’incontro con il Cristo, vivo della Pasqua, co-
me gli apostoli, anche noi siamo chiamati ad incontrare un Dio
dell’amore e della gioia.
Don Carlo Moser
I sacerdoti e il Consiglio Parrocchiale invitano tutti a partecipare
alle liturgie in preparazione alla Pasqua, in particolar modo alle
celebrazioni della Settimana Santa, ed
AUGURANO UNA FELICE E SANTA PASQUA
vissuta nella fede viva e riconoscente a colui che per noi ha
sofferto, è morto,è risorto e vive in mezzo a tutti: Gesù.
3
Orari Settimana SantaOrari Settimana SantaOrari Settimana SantaOrari Settimana Santa
Venerdì 3 ore 20.00
VIA CRUCIS guidata dal Consiglio Parrocchiale
DOMENICA DELLE PALME
Sabato 4 ore 18.00 benedizione dell’ulivo, PROCESSIONE E LETTURA
DELLA PASSIONE DI CRISTO
Domenica 5 ore 9.00 e 11.00, LETTURA DELLA PASSIONE DI CRISTO
GIOVEDÌ SANTO
Giovedì 9 ore 20.30 S. MESSA
nella CENA DEL SIGNORE
VENERDÌ SANTO (digiuno e astinenza)
Venerdì 10 ore 15.00 AZIONE SACRA ED ADORAZIONE
DELLA CROCE
Ore 20.30 VIA CRUCIS
PER LE VIE DEL RIONE
4
SABATO SANTO
Sabato 11 ore 20.30
SOLENNE VEGLIA PASQUALE
PASQUA del SIGNORE Domenica 12 ore 9.00 e ore 11.00
S. MESSE PASQUALI
LUNEDI’ dell’ANGELO
Lunedì 13 ore 9.00 UNICA S. MESSA
Confessioni
Venerdì Santo dalle 16.00 alle 17.00
Sabato Santo dalle 10.00 alle 11.00 e
dalle 16.00 alle 18.00
5
65° DI SACERDOZIO
Mercoledì 25 marzo don
Giovanni ha festeggiato,
assieme a don Silvio
Bartolamedi , il 65° an-
niversario della sua or-
dinazione sacerdotale,
avvenuta a Denno, in
Trentino, nel 1944. Nel-
la s. Messa delle 18 si
ricordava l’annunciazione
dell’Angelo a Maria e don Giovanni ha voluto raccontare come la
Mamma di Gesù l’abbia aiutato, anche in maniera tangibile, in tutti
questi anni. Tra l’altro ha ricordato l’episodio in cui, diciottenne era
caduto in un lago ghiacciato profondo 5 metri e che non sapendo nuo-
tare, dopo aver bevuto molta acqua, ha invocato la Madonna ed è stato
tratto in salvo.
Alla fine della celebrazione i due sacerdoti hanno ringraziato i presenti
per la partecipazione. Tutti
si sono fermati per con-
gratularsi personalmente
con i sacerdoti per il tra-
guardo raggiunto.
La sera poi alla cena in ca-
nonica è venuto anche il
vicario generale, mons.
Giuseppe Rizzi, a portare
gli auguri del vescovo.
AnniversarioAnniversarioAnniversarioAnniversario
don Silvio e don Giovanni
Don Giovanni e Maria, la “perpetua” dei nostri sacerdoti
6
CatechesiCatechesiCatechesiCatechesi
Il 14 marzo le catechiste Carla e Dolly hanno esposto in chiesa un
bellissimo cartellone con le foto di tutti i bambini e le bambine che
si presentano alla Prima Comunione di quest’anno. La scritta dice: -
Gesù disse ai suoi discepoli “ Io
sono la vera vite, chi rimane
con me porta molto frutto.”
Alla realizzazione hanno con-
tribuito i bambini dipingendo i
tralci e la dicitura.
Questo è per loro il secondo
anno di catechesi e tutti si so-
no impegnati nel miglior modo
per ricevere Gesù alla s. Co-
munione di domenica 10 mag-
gio. E’ una festa molto impor-
tante per bambini e genitori,
ma anche per la comunità parrocchiale. Ringraziamo fin d’ora Clau-
dia, la responsabile del coro dei bambini, che ha dato la sua dispo-
nibilità ad insegnare loro i canti che accompagneranno la celebra-
zione della s. Messa.
Aspettiamo per questo tutti i bambini, sono ben 23 quest’anno,
oltre che alla catechesi del lunedì dalle 16.30 alle 17.30, anche ogni
sabato alle 17.30, prima della Messa, per poter imparare le canzo-
ni. Cercate di non mancare, perché i sabati non sono molti ….
C & D
PRIMA COMUNIONE
7
Domenica 8 marzo nel duomo di Bressanone mons. Karl Golser è stato consacrato vescovo dalle mani del Patriarca di Venezia, card. Angelo Scola. “Sono pieno di speranza per la Chiesa che è nella dio-cesi di Bolzano Bressanone, - ha detto il vescovo -abbiamo un futuro e con questa speranza vorrei impegnarmi nel mio ministero, contando anche sull’impegno di tutti.” La cerimonia è stata vista da moltissime persone grazie alla diretta di Rai 3 e soprattutto grazie a Tele Pace che sulla parabola è vista in molte parti del mondo. Due giorni dopo c’è stato un incontro con i dipendenti e i collaboratori della curia, e in quell’occasione ho avuto l’opportunità di regalare il disegno che avevo fatto per il Segno, il settimanale diocesano con cui collaboro. E’ stato un piacere conoscere il nostro vescovo e scoprirlo dotato di senso dell’umorismo. Non possiamo che augurargli un buon lavoro e che il suo motto “Cristo è la nostra Pace” sia di buon auspicio per costruire una società di pace, dove vengano maggiormente valorizzate le cose che ci uni-scono rispetto a quelle che ci dividono.
Claudio Bez
VescovoVescovoVescovoVescovo
KARL GOLSER VESCOVO
Il dono del disegno
8
Corale S. GiuseppeCorale S. GiuseppeCorale S. GiuseppeCorale S. Giuseppe
FESTA DI SAN GIUSEPPE
S. Giuseppe si fe-
steggia il 19 marzo
e con lui anche tut-
ti i papà. A s. Giu-
seppe è intitolata
anche la nostra
chiesa e noi lo
abbiamo festeggiato la domenica prima: il 15 marzo. La s. Mes-
sa bilingue è stata celebrata alle 10.30 dal parroco don Carlo
Moser con don Carlo N. e don Oswald. E’ stata una bella fun-
zione, e, nella predica, don Carlo ha esaltato l’esempio del santo,
che non si è fatto troppe domande ed ha seguito ciò che Dio gli
chiedeva, anche se non era una cosa facile. In quest’occasione si
sono unite le forze della corale S Giuseppe e del Frauenchor,
formando così un coro di una notevole consistenza che ha reso
più solenne la celebrazione. I canti in latino hanno poi messo
d’accordo tutti. Naturalmente questo risultato si è ottenuto an-
che grazie al maestro Claudio Astronio, vero virtuoso
dell’organo, che ci ha accompagna-
to ed ha eseguito delle melodie
all’offertorio e alla comunione.
Dopo la messa, chi ha voluto si è
potuto fermare nelle sale del centro
dove gli alpini del gruppo ANA Pia-
ni hanno preparato una pastasciut-
ta, condita con un sughetto niente
male di Piergi, il tutto innaffiato Il maestro Claudio Astronio
Don Carlo Moser tra don Carlo N. e don Oswald
9
con un buon vino, un piatto
freddo ed un dolce hanno
concluso il momento convi-
viale. Un centinaio di per-
sone dei due gruppi lingui-
stici ha accettato l’invito e si
è fermato. Un particolare
ringraziamento agli alpini,
che ancora una volta hanno
offerto gratuitamente questo
servizio alla comunità e un grazie a tutti quanti hanno reso pia-
cevole e gioiosa questa giornata.
Piergiorgio e il maresciallo
CANTI AI CARMELITANI
Raccogliendo l’invito del maestro Sandro Artesini, la Corale ha
cantato per quattro martedì nella chiesa dei Carmelitani in via
Col di Lana. Quattro incontri quaresimali sulle lettere di S. Paolo
con il commento di valenti frati oratori provenienti da Roma.
La Corale aveva il compito di aprire la funzione con il canto
“Saldo è il mio cuore” e di terminarla con canti diversi come: il
Credo, Ora è tempo di gioia, O amore ineffabile e Pane di vita
nuova. Canti che talvolta abbisognavano di voci soliste e Anto-
nietta Ducato e Maria Grazia Vomiero hanno debuttato alla
grande. All’organo ci ha accompagnato Anna Casciaro, che ha
anche eseguito dei brani di musica classica.
E’ stato senza dubbio un’occasione sia per poterci esibire, che
per meditare un poco sulla nostra vita di cristiani.
10
LA COMUNITÀ ITALIANA DI RENCIO TRA STORIA E FEDE di Luciano Tiso - 12^puntata
Il primo maggio1966 mons. Gar-gitter, vescovo diocesano, con-sacrò solennemente la chiesa dei Piani; con questa data, piano piano, cominciò a invertirsi la tendenza che vedeva i cittadini dei Piani appoggiarsi a Rencio. Il 10 agosto 1969 Rencio passò da curazia a parrocchia divenendo “Parrocchia San Lorenzo-Rencio” e don Hermann Spitaler divenne il primo parroco. La comunità italiana intanto co-minciò a perdere elementi, an-che perché era più comodo re-carsi ai Piani e perché alcuni
morivano. Il 1° giugno 1971 ci lasciò il nostro organista sig. Lui-gi Lovato e questa fu una perdita capitale per il coro. Ci riunimmo e decidemmo di continuare, il nostro Webber riuscì a convince-re il direttore della corale Mozart, il signor Aldo Stevan , a diventa-re il nostro organista. La crisi del coro però non rallentava anche perché, nel 1972, il parroco dei Piani, don Vittorio Franzoi, che lo aveva sostenuto notevolmen-te, lasciò la parrocchia dei Piani e fu sostituito da don Luigi Ber-toldi. Il 1974 si aprì con il ritiro
Ultima puntata: dall’inaugurazione della chiesa dei Piani all’epilogo di questa comunità.
La corale nel 1982 con don Luigi Bertoldi in centro
StoriaStoriaStoriaStoria
11
dal coro del maestro Stevan e di altri componenti, per cui non era più possibile continuare. A que-sto punto intervenne don Luigi e convinse le giovani del coretto dei Piani, dirette dalla Lorenza Cattoni, a entrare nel coro. Nel 1974 finì cosi il Coro Tre Zime e con esso tutta la storia e la tradi-zione corale di Rencio. La sua eredità fu raccolta dalla “Corale san Giuseppe”. Le prove si tra-sferirono dalla sede storica di Rencio a una saletta delle opere parrocchiali dei Piani. Le prove si facevano sempre di martedì con l’accompagnamento del gio-vane organista Cesare Marchio-ri, che aveva sostituito Stevan. Nel 1976 anche don Guido Pe-drotti diede addio alla comunità di Rencio lasciando rimpianti e dubbi per il futuro. Commovente fu il commiato datogli dalla co-munità e dalla Corale tanto che non mancarono le lacrime sue e di tanti altri. Nel 1980 il posto di organista fu coperto dall’ing. Giovanni Saccà, che aveva spo-sato la figlia del signor Bruno Visigalli e che, dopo il matrimo-nio, si era stabilito ai Piani. Da sottolineare l’impegno profuso
dall’ing. Saccà in quanto, essen-do impiegato alle ferrovie a Ve-rona, faceva il pendolare e il suo tempo era sacrificato. A Rencio continuava intanto la normale vita di comunità, ma nel 1981, a seguito di una malattia, se ne andò anche il parroco don Her-mann Spitaler. Nella solennità dell’Epifania del 1981 ci fu l’ultima esecuzione della messa cantata in italiano nella chiesa di Rencio, tenuta dalla Corale San Giuseppe. Con questa esecuzio-ne il maestro Webber diede l’addio alla cantoria dove per ben 25 anni aveva diretto uno dei migliori cori parrocchiali alto-atesini. Per i tre anni successivi la sede di Rencio fu coperta da sacerdoti supplenti (don Josef Webhofer fu quello più assiduo, in quanto amico di don Spitaler), poi fu no-minato parroco don Alois Profan-ter (1984-1994) che, nel 1985, fu nominato responsabile anche della comunità tedesca dei Piani. Dopo la nomina a parroco ci pre-sentammo a lui chiedendo che intenzioni avesse nei confronti della comunità italiana. Sorpreso ci rispose che nessuno gli aveva
12
detto che a Rencio esistesse una comunità italiana, anche se piccola. Comunque, dopo vari incontri, si stabilì di continuare con la celebrazione delle messe, sia pure con la presenza di un sacerdote italiano. Ci vennero in aiuto i Salesiani del Rainerum che distaccarono, domenica do-po domenica, dei loro religiosi ma, dati i loro particolari impegni istituzionali, decise-ro di aff idare l’incarico a un sale-siano veneto molto giovane. Questo salesiano si fece subito voler bene da tutti (specie dalle signore) e si intro-dusse subito nella comunità. Intratte-neva rapporti cor-diali con tutti e si interessava anche di problemi extraspirituali. Molte volte ripeteva che quasi Rencio era diventata la sua par-rocchia. Ma nel maggio del 1986, senza alcuna giustificazio-ne o spiegazione, laconicamente don Profanter ci comunicò che la messa italiana era annullata. Sgomento nei fedeli che mi inca-
ricarono di prendere contatto con le autorità religiose per capi-re cosa fosse successo: i Sale-siani stessi erano sconcertati per questa decisione anche perché a loro non era stato chiesto nes-sun parere e nessuno aveva comunicato a loro nulla. Il vesco-vo, il decano e altri eminenti per-sonaggi non ci ricevettero mai, nonostante le nostre continue
richieste di incontro. Alla fine ci accolse solamen-te un prelato burocrate di lingua tedesca che,senza mezzi termini e con un contegno de-gno del periodo di occu-pazione tedesca del 8 settembre 1943,ci disse di appoggiarci alla par-rocchia dei Piani (che tanto era fondamental-
mente italiana), di non seccare più e di non interessare dell’argomento ne la stampa e ne la politica. Il suo supremo Da-tore di lavoro impedì che il sud-detto prelato ricevesse dal sotto-scritto una pedata negli stinchi. In men che non si dica la comu-nità italiana si sfaldò, sparendo nell’anonimato. Si chiuse così
13
L’AUTORE
Termina così questa storia che ci ha accompagnato per dodici pun-tate. Il lavoro di ricerca è stato lun-go e laborioso e dobbiamo ringra-ziare Luciano Tiso, che ha dedica-to tutto questo tempo per far cono-scere a tutti una realtà, la comuni-tà italiana di Rencio, che una volta era consistente ed unita ed ora sembra quasi essere sparita nell’anonimato. Luciano è nato a Rencio il 20 novembre 1946, poco dopo la fine della guerra, era adolescente negli anni degli attentati, era giovanotto quan-do è entrato nel coro: ha quindi vissuto in prima persona tanti dei fatti che ha raccontato. Dopo le scuole ha lavorato in una ditta di impianti elettrici, per due anni è stato macchinista delle Ferrovie per poi entra-re in Enel dove via ha lavorato fino al 2007. Ed è stato proprio consul-tandone l’archivio, che ha trovato molto materiale e fotografie. Nella sua ricerca ha chiesto di accedere a vari altri archivi, ma non sempre ha trovato le porte aperte. La sua collaborazione con il Pianissimo non finisce però qui. Ci sono altre storie da raccontare, altri fatti che non sono stati approfonditi, quindi in futuro leggeremo altri articoli con la firma di Luciano Tiso.
un’ epoca, ricca di momenti con-trastanti ,tristi e esaltanti, fatta di storie di uomini e di donne, tutti appartenenti a ceti umili, ma o-nesti, che furono capaci di tra-durre in fatti quel tanto che oggi sicuramente fa solo ridere. E,
parafrasando un detto lati-no,”SIC TRANSIT GLORIA MUNDI” qui finisce anche il rac-conto della storia vissuta dalla comunità italiana di Rencio.
LUCIANO TISO
14
Festa di S. Giuseppe e Club anziani ACLI
Nei confronti di noi del Club Anziani non passa occasione per la
“navigata” coppia BRUNO E GINA per dimostrare la loro esube-
ranza e il loro attaccamento al club da essi fondato. Basta qui ri-
cordare con quanto amore, mae-
stria e consumo di tempo orga-
nizzino gli incontri quasi quoti-
diani e i frequenti pranzi per la
compagnia (con 2000 agnolotti
fatti in casa per non dire di
più...), gite e incontri vari. E an-
che domenica 15 in occasione
della festa (anticipata) del patrono del nostro rione, S. Giuseppe,
prendendo spunto dall’allegro “convivio” organizzato dopo la
solenne S. Messa dal gruppo alpini dei Piani, si sono dati da fare
per radunare le loro “pecorelle” nella saletta del club, attorno ai
tavoli preparati. Più che di convivio in pratica trattavasi di una
mangiata di (ottimi) maccheroni preparati dagli alpini con a se-
guire dei bocconcini di contorno preparati dalla Corale e dolce
conclusivo. I nostri “EROI “ si sono così mossi preventivamente
contattando alpini e corale per fare in modo che le povere ed in-
difese pecorelle fossero servite direttamente nella loro saletta da
parte di belle, gentili e solerti “cameriere/cantanti” (Erika, Anto-
nietta, Renata) senza dover fare la defatigante fila davanti alle
pentole. Anche in questa piccola circostanza la COPPIA BER-
TOLDI ha dato dimostrazione (anche se non ce n’era bisogno …)
di organizzazione, altruismo e protezione dei “vecchietti” .
E’ proprio vero che se non ci fossero bisognerebbe inventarli!!!
(RO a nome dei componenti del club)
Club Anziani ACLI Club Anziani ACLI Club Anziani ACLI Club Anziani ACLI PianiPianiPianiPiani
15
Calcio Polisportiva PianiCalcio Polisportiva PianiCalcio Polisportiva PianiCalcio Polisportiva Piani
CATEGORIA PULCINI Il primo marzo abbiamo ripreso gli allenamenti con piccole corse, alcu-
ni scatti e lunghe passeggiate lungo la ciclabile verso Cardano, per
consentire all’erba del campetto di crescere. La prima partita è stata
effettuata il 21 marzo sul campetto della nostra parrocchia contro il
Vipiteno con il risultato di 3 a 3, mostrando ottima intesa tra i giocato-
ri e un forte attaccamento alla maglia. Gol di Matteo Guri e della sor-
prendente Chiara Carmignola, che ne ha fatti due. Un ringraziamento
alla società: PIANI INVICTA per la nuova protezione dei muri con dei
materassini e del manto erboso del campetto ed anche a don Carlo e
don Giovanni per la disponibilità.
PRIMI CALCI Anche i piccoli calciatori hanno ripreso gli allenamenti. Li aspetta un
campionato di ritorno contro squadre più titolate come: Alto Adige,
Bolzano, Salorno, Don Bosco, Bozner, Gries e altre.
Durante il periodo natalizio hanno vinto il torneo organizzato dal Na-
poli Club. Le loro partite in casa sono il mercoledì sul campetto parroc-
chiale.
Nel prossimo numero di Pianissimo pubblicheremo i risultati ed i nomi
dei giocatori dai dei Pulcini che dei Primi Calci.
Mimmo
16
Scuola Elementare Scuola Elementare Scuola Elementare Scuola Elementare ---- secondasecondasecondaseconda
I Bambini della seconda classe hanno inventato una storia partendo da tre dati.
L’AGNELLINO LIBERATO 1.
Un agnellino stava passeggiando in un bosco. Ad un
tratto apparve una strega che lo catturò e lo rin-
chiuse in una gabbia. Il giorno dopo un topo molto
coraggioso, passando di li lo liberò. Da quel giorno divennero amici.
Giada - Thomas - Angelo - Silvia
L’AGNELLINO LIBERATO 2.
Un bel giorno un pastore portò a pascolare il suo agnellino. Ad un
certo punto l’agnellino, che era curioso, si allontanò. Una strega lo
trovò, lo catturò, lo portò a casa sua e lo tenne legato
per non farlo scappare. Un topolino che passava di li lo
vide e con i suoi denti strappò la corda e lo liberò.
L’agnellino tornò dal suo pastore, che fu molto felice di
rivederlo.
Yasmir - Annapia - Daniele E. - Elisa - Chantal.
L’AGNELLINO LIBERATO 3.
Un agnellino passeggiava nel prato, ad un certo punto arrivò una
strega che lo rapì e lo porto nella sua casa stregata. La strega lo
intrappolò e lo rinchiuse in una stanza della casa. L’agnellino per la
paura si mise a piangere. Poco dopo arrivò un topo che decise di
aiutarlo. Infatti appena la strega si addormentò il topo prese la
chiavi dalla sua cintura e così liberò l’agnellino. Il topo e l’agnellino
andarono a casa insieme.
Mathilda - Mandip - Andrea - Gaia - Emanuel
17
Scuola Elementare Scuola Elementare Scuola Elementare Scuola Elementare ---- terzaterzaterzaterza
I bambini di terza hanno descritto quello che vedono alla finestra
GUARDANDO DALLA MIA FINESTRA PREFERITA
La mia finestra preferita è quella della camera da letto di mia
nonna: Alla sera fuori da questa finestra vedo la montagna di fron-
te che ha una piccola grotta buia e sulla ci-
ma c’è Castel Flavon. Alla sera il castello è
illuminato e mi fa sognare tornei di cavalieri
medioevali. Anche le finestre delle case vi-
cine sono illuminate, come le insegne dei
bar e dei negozi. Sui tetti delle case vedo i
camini che fumano, le antenne della televi-
sione e nel cielo tante stelle brillanti.
Omar
GUARDO DALLA MIA FINESTRA PREFERITA
Dalla finestra della cucina di casa mia vedo come prima cosa due
alberi sulla mia sinistra. Poi vedo il cortile con le siepi e un grosso
albero che in primavera fa dei frutti un po’ strani, che scuotendoli
sembrano delle nacchere. Subito dopo l’albero c’è
il cancello verde menta. Dopo c’è la strada dove
passano le macchine. All’inizio della strada vedo la
casa di un falegname, che spesso taglia la legna
con l’ascia. Più avanti ci sono le altre abitazioni. Se
alzo gli occhi vedo le montagne con un po’ di neve e
ancor più in su vedo il cielo azzurro con qualche
nuvola.
Gabriele
18
DALLA FINESTRA DELLA MIA CAMERA
E’ domenica, il tempo è nuvoloso e c’è un
po’ di vento. Se apro la finestra della
mia camera c’è silenzio, infatti passano
poche macchine e fa freddo. Ogni tanto
vedo delle persone che passano per fare
una passeggiata. Alla mia destra vedo un
altro pezzo della mia casa, un po’ vecchia
e grigia e tapparelle uguali alle mie. Sot-
to la finestra c’è il parcheggio delle bici:
dove c’è anche la mia bicicletta rossa. Dietro le bici c’era un ma-
gazzino, che è stato svuotato per costruire qualcos’altro, forse un
parcheggio o un autolavaggio. Gli alberi che vedo sono tutti spogli,
perché siamo in inverno. Alla mia sinistra vedo cinque bambini e
bambine che giocano a calcio. Mentre un bambino si fa autogol, un
altro cade per terra piangendo. Dall’altra parte c’è un supermerca-
to e un negozio di frutta e verdura, che però oggi è chiuso, perché
è domenica. Intorno alla mia casa ci sono case nuove sulla sinistra,
quelle vecchie, sulla destra, sembrano disabitate. Ci sono due gru,
una di fronte a me e l’altra più in la, quindi stanno facendo dei lavo-
ri.
Più lontano si vede una chiesa con un grande campanile. In fondo ci
sono delle montagne, che però non si vedono molto bene, perché c’è
la nebbia. Il castello che c’è in montagna di notte si illumina ed è
una cosa molto bella da vedere.
Marko
19
Come abbiamo più volte detto il no-stro quartiere è in via di profondo cambiamento dal punto di vista urba-nistico. Le sorprese maggiori le avre-mo senza dubbio in via Macello, do-ve sta sorgendo il grattacielo City To-wer al posto della storica torrefazione del Caffè del Moro. Lo scavo è pode-roso per le fondamenta di queste due torri, rispettivamente di 39 e 40 metri, che sovrasteranno tutte le costruzioni
del quartiere. l sottopasso di via Mair Nusser è in fase di avan-zata realizzazione. La scoperta di quel muro antico creerà qual-che problema, ma come piazza Walther ci ha insegnato a suo tempo (scoperta di resti romani subito risepolti), si procederà celermente. La crisi economica ha forse rallentato i lavori di costruzione in tutto il quartiere, ma piano, piano le cose procedono. Il rione dei Piani, una volta “chiuso” dai sottopassi, si apre alla città. E’ un fatto senza dubbio po-sitivo, anche se i risvolti della medaglia ci sono: basta guardare il traffico e chi esce da via Piani d’Isarco per im-mettersi in via Macello sa di cosa parlo.
cb
QuartiereQuartiereQuartiereQuartiere
Le due torri “City Tower”
METAMORFOSI DI UN RIONE
Il sottopasso di via Mair Nusser
20
APPUNTI DI VIAGGIO
OLANDA E NORMANDIA in Camper L’Associazione Culturale
Biblioteca Piani ha organiz-
zato, venerdì 20 marzo alle
20.30, un incontro per vede-
re le foto del nostro viaggio
in camper effettuato nella
scorsa estate alla scoperta
dell’Olanda e della Norman-
dia (Francia).
Al viaggio avevano partecipato 4 equipaggi con le famiglie Artesini,
Lunardi, Fogagnolo-Montoro e Valduga. Thomas, un membro
dell’equipaggio, ha scelto alcune fra le tantissime foto scattate da San-
dro, Mattia, Maurizio e dallo stesso Thomas e le ha assemblate in un
video accompagnandole con un appropriato commento musicale. Mau-
rizio ha introdotto il viaggio spiegando l’itinerario seguito dapprima in
Olanda e successivamente in Francia: il parco nazionale “De Hoge
Veluwe”, Amsterdam (la capitale) , il bellissimo paese di Marken con
le piccole e coloratissime case di pescatori, Volendam e Edam
quest’ultima famosa per il formaggio. Poi è stata la volta di Hoorn,
l’antico porto della Compagnia delle Indie, con il museo del treno, En-
khuizen , dove è stato ricostruito a cielo aperto un villaggio di pescato-
ri così com’era agli inizi del ‘900, Den Helder, una località sul mare
del Nord dove abbiamo visitato il Museo Navale Olandese e siamo sa-
liti sul sommergibile “Tonijn” e sulla dragamine “Crijnssen”. Poi è sta-
ta la volta della “ Afsluitdijk” la più grande diga dei Paesi Bassi che ha
separato il Mare del Nord dall’insenatura dello Zuiderzee trasforman-
dola in un lago (Ijsselmeer) e ancora Githoorn, la piccola Venezia o-
Associazione Culturale Biblioteca Piani Associazione Culturale Biblioteca Piani Associazione Culturale Biblioteca Piani Associazione Culturale Biblioteca Piani
21
landese e Kinderdijk una diga sulla quale si trovano 18 mulini a vento
(inclusi nell’elenco dei patrimoni artistici mondiali dell’UNESCO) uno
dei quali trasformato in museo.
Passando per il Belgio, ci siamo poi diretti in Francia a Fecamp e Etre-
tat per ammirare le famose e altissime falesie; quindi abbiamo rag-
giunto St.Malo’, in Bretagna, una caratteristica cittadina che conserva i
maestosi bastioni completamente percorribili a piedi. Passando per
Cancale, la patria delle ostriche, ci siamo fatti incantare da Mont Saint
Michel e dalla sua “Meravilie”. Qui abbiamo assistito all’arrivo
dell’alta marea che, in certi periodi dell’anno raggiunge i 13 metri di
altezza. Poi abbiamo visitato i luoghi che hanno visto lo sbarco degli
Alleati il 6 giugno 1944: l’”Omaha Beach”, la “Juno Beach”, il cimite-
ro militare tedesco di La Cambe, il cimitero militare americano di Col-
leville sur Mer, le batterie dell’artiglieria tedesca di Azeville e di Cri-
sbecq, Point du Hoc teatro di una feroce battaglia dove i crateri provo-
cati dai bombardamenti la fanno assomigliare ad un paesaggio lunare,
Arromanches porto artificiale dello sbarco, ora centro turistico nel qua-
le in un particolare cinema a 360 gradi, vengono proiettate su tutte le
pareti scene di guerra alternate ad immagini di oggi.
L’ultima tappa, ma non meno importante è stata la cittadina di Lise-
aux , dove è stata eretta la Basilica dedicata a Santa Teresa, suora car-
melitana morta in giovane età, proclamata dottore della Chiesa. Poi il
rientro a Bolzano attraversando la Francia e passando per la Germania:
abbiamo percorso più di 4000 chilometri e abbiamo visto tantissime
cose interessanti …..speriamo di poter fare ancora delle belle esperien-
ze come questa.
L’incontro si è poi concluso con un abbondante rinfresco. Ringraziamo
tutti per la partecipazione e per la riuscita della piacevole serata.
Sandra M.
22
NUOVO PRESIDENTE
La presenza dell’ Associazione Stella Polare nel nostro rione è
importante. Diversi sono i bambini/e e ragazzi/e che frequenta-
no il nostro centro, dove hanno l’opportunità di divertirsi insie-
me, scoprendo che cos’è l’amicizia, la tolleranza ed il rispetto.
Noi non offriamo solo gioco, ma la possibilità di sfruttare le ca-
pacità manuali di chi ha voglia di fare: sono in corso infatti due
laboratori “L’illustrastorie” e Pittura su stoffa e vetro, frequen-
tati con interesse da diversi ragazzi. In sala giochi poi ‘è
l’opportunità di realizzare dei lavoretti per Pasqua.
Poiché il nostro centro è frequentato anche da bambini di lingua
tedesca, giovedì 19 marzo ci siamo trovati con il Familienver-
band, per una piccola cenetta, unendo l’utile al dilettevole, per
poter pianificare una collaborazione, che vada oltre
l’organizzazione del carnevale, per estenderla a tutto l’arco
dell’anno con altre iniziative comuni. Nei prossimi incontri appro-
fondiremo l’argomento.
Una novità nell’Associazione: da questo mese abbiamo una nuova
presidente: la signora Barbara Sonetti, eletta nell’assemblea dei
soci lunedì 16 marzo, in sostituzione della dimissionaria signora
Laura Fonzari.
Alla presidente uscente vanno i ringraziamenti per il lavoro svol-
to, alla neo eletta i migliori auguri di buon lavoro.
Come di consueta: ATTENZIONE AGLI AVVISI.
M&M
Stella PolareStella PolareStella PolareStella Polare
23
Biblioteca Piani Biblioteca Piani Biblioteca Piani Biblioteca Piani
ULTIMI ACQUISTI NARRATIVA RAGAZZI
BOYNE, John - Il bambino con il pigiama a righe
PRATCHETT, Terry - Streghe all'estero
PULLMAN, Philip - La farfalla tatuata
FINE, Anne Bifredo, - Lucy Secca e lo zio ventriloquo
NARRATIVA ADULTI
VITALI, Andrea - Almeno il cappello
BIGNARDI, Daria - Non vi lascerò orfani
MASTROCOLA, Paola - E se covano i lupi
SWARUP, Vikas - Le dodici domande
CONNELLY, Michael - Il cerchio del lupo
O'CONNELL, Carol - La strada delle anime perse
e altri ancora...
ATTENZIONE AGLI ORARI!!!
Per motivi indipendenti dalla nostra volontà nelle prossime tre
settimane avremo una variazione degli orari.
Da lunedì 30 marzo a venerdì 3 aprile solo pomeriggio
(15.30 - 18.30)
Da lunedì 6 a lunedì 13 aprile
chiusura per vacanze pasquali
Da martedì 14 a venerdì 17 aprile solo pomeriggio
15.30 - 18.30
Scusateci per il disagio e …. Buona Pasqua!
24
orari della biblioteca
Lunedì 15.30 - 18.30
da Martedì a Venerdì 8.30 - 12.30 15.30 - 18.30
(ATTENZIONE ALLE VARIAZIONI DI QUESTO MESE)
Biblioteca Piani Biblioteca Piani Biblioteca Piani Biblioteca Piani ---- TesseramentoTesseramentoTesseramentoTesseramento
Responsabile: Claudio Bez
Ass. Cult. Biblioteca PIANI, via Dolomiti n° 9, 39100 Bolzano 0471-979457
e-mail: [email protected] www.bibliotecapiani.it
Questo giornalino è pubblicato con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano
SE ANCORA NON SEI DIVENTATO SOCIO
DELLA BIBLIOTECA FALLO ORA!
NEL MESE DI MAGGIO ESTRARREMO , TRA GLI
ISCRITTI, 3 NOMI CHE VINCERANNO UN BUONO
ACQUISTO DI 50 EURO DA SPENDERE PRESSO LA
LIBRERIA CAPPELLI DI PIAZZA VITTORIA
BELLO, D’ ACCORDO, …..
MA POTREBBE FARCI FARE
QUALCOSA DI PIU’ DIVER-
TENTE ANCHE A NOI, CHE
STIAMO SEMPRE SUI RAMI
A COMMENTARE …...
...COMUNQUE:
BUONA
PASQUA
A TUTTI !
Top Related