SOMMARIO:
Fase fenologica 2
Resa in frantoio 3
Difesa fitosanitaria 4
Concimazione 5-12
Contatti 13
A . I . P. O . O . P.
S O C . C O O P. A R L
PERIODICO OLIVO 2016 1 8 N O V E M B R E 2 0 1 6
A N N O 2 0 1 6 N U M E R O 3 5
Finanziato con il contributo della Unione Europea e dell’Italia - Regg. UE 611-615/2014
La pubbl icaz ione sett imana le de l “PERIODICO OLI-
VO” è frutto d i una attenta att iv ità d i ass istenza
tecnica , condotta da l l ’ AIPO OP ed in co l laboraz ione
con l ’Un ità per ifer ica per i serv iz i f itosan itar i –
Reg ione de l Veneto , per forn ire ag l i o l i v i co ltor i i n-
d icaz ion i d i co lt ivaz ione , d i r acco lta , d i consegna e
d i magazz inagg io de l le o l ive pr ima de l la trasforma-
z ione e connessa ass istenza tecnica .
Vengono ino ltre forn ite ind icaz ion i agronomiche e d i
buona prat ica agr ico le a l le az iende o l iv i co le , basate
su cr i ter i ambienta l i adatt i a l le cond iz ion i loca l i .
P A G I N A 2
La raccolta delle olive ha oramai raggiunto circa il 70% della
produzione totale di olive.
Fase fenologica
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P A G I N A 3
I valori di resa rilevati in questa settimana oscillano tra il 10,5
e il 15,3%.
Di seguito i valori medi delle analisi chimiche eseguite presso i
nostri laboratori su oli della corrente annata dal 14.11 al
11.18.2016.
Resa in frantoio
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Prova Valore Limite
da a
ACIDITA' come % di acido oleico 0,15 0.55 max 0,8
PEROSSIDI come meq. di O2/Kg. olio 5.80 11.00 max 20
ACIDI GRASSI in %
Ac. Palmitico 10.9 14.80 7,5 - 20
Ac. Palmitoleico 1.06 1.85 0,3 - 3,5
Ac. Eptadecanoico 0.11 0.23 max 0,3
Ac. Eptadecenoico 0.10 0.18 max 0,3
Ac. Stearico 1.10 2.30 0,5 - 5
Ac. Oleico 70.5 76.30 55 - 83
Ac. Linoleico 5.50 7.45 3,5 - 21
Ac. Arachico 0.25 0.40 max 0,6
Ac. Linolenico 0.58 0.78 max 1
Ac. Eicosenoico 0.31 0.40 max 0,4
SPETTROFOTOMETRIA NELL'U.V.
Delta K 0.001 0.01 max 0.01
K 232 1.60 2.10 max 2.5
K 270 0.13 0.19 max 0.22
POLIFENOLI TOTALI
in mg/Kg 170 325
TOCOFEROLI TOTALI
in mg/Kg 180 350
P A G I N A 4
Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae)
In questa settimana si sono avuti sfarfallamenti della quinta ge-
nerazione estiva di Mosca dell’olivo, rimangono, comunque,
all’interno di olive infestate larve mature, che usciranno e si la-
sceranno cadere nel terreno e lì avverrà la trasformazione dallo
stadio di larva a quello di pupa, impupa mento.
Con probabilità già parte di queste larve hanno abbandonato l'o-
liva e sono a terra.
Parassiti fungini
Dopo la raccolta si raccomanda di attuare un intervento con pro-
dotti a base di ossicloruri di rame ad azione preventiva, utili per
il controllo di parassiti fungini, come l’Occhio di pavone, e batte-
rici, come la Rogna (Pseudomonas syringae savastanoi).
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Difesa fitosanitaria
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Nell’olivo l’apporto corretto di fertilizzati ha come risultato
l’ottenimento di buone produzioni di oliva, con l’ottenimento di oli
di qualità, chimica e sensoriale.
Eccessi o difetti di quantità di azoto, fosforo e potassio influenza-
no sia positivamente e sia negativamente le caratteristiche del
prodotto vanno pertanto dosati senza errori.
Per alcuni aspetti la fisiologia dell'olivo ha comportamenti un po’
diversi da altre piante da frutto, in quanto ha maggiori necessità
di mantenersi nel suo interno buone dotazioni di sostanze di riser-
va, che si accumulano negli ovuli e nel legno giovane.
Se la produzione di queste sostanze di riserva viene a mancare
l’olivo prende provvedimenti e limita la produzione dell’anno suc-
cessivo, così si andrà incontro a un anno di scarica, anche se
l’attività vegetativa si mantiene normale.
Va da sé che una corretta concimazione è un punto fondamentale
per far produrre l’olivo tutti gli anni.
1. Sottrazione e apporti di elementi fertilizzanti
La corretta concimazione dell’olivo deve soddisfare appieno i biso-
gni nutritivi della pianta per quanto riguarda sia le funzioni vitali
dell’albero e sia quelle produttive.
La concimazione può essere:
1. Minerale, quando l'apporto di questi elementi nutritivi è data
da fertilizzanti chimici, che ne aumentano la dotazione nel
terreno;
2. Organica, quando va a dotare il terreno di sostanze organi-
che che, oltre a fornire elementi nutritivi, migliora le proprie-
tà chimiche, fisiche, biologiche e idrogeologiche del terreno
stesso;
3. Organica e minerale, quando si apportano nel terreno sia
concimi minerali e sia organici.
Concimazione
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Gli elementi minerali necessari per la nutrizione delle piante si di-
stinguono in:
macroelementi, si trovano nel terreno, sono assorbiti in
grandi quantità dalla pianta e sono presenti in misure note-
voli nei tessuti vegetali e nei fluidi della pianta, sono: azoto
(N), fosforo (P), potassio (K), magnesio (Mg), zolfo (S), cal-
cio (Ca);
macroelementi che sono presi dall’acqua e dall’aria e so-
no assorbiti in grandi quantità, quali: carbonio (C), ossigeno
(O), idrogeno (H);
microelementi che sono assorbiti in piccolissime quan-
tità ma non sono meno importanti in quanto sono general-
mente sono necessari per il funzionamento di enzimi essen-
ziali.: boro (B), ferro (Fe), manganese (Mn), zinco (Zn), ra-
me (Cu), molibdeno (Mo).
La concimazione dell’olivo va regolata con riferimento ai terreni,
all’età e sviluppo vegetativo delle piante, alla produzione di olive
ottenute.
Quando non si dispongono di analisi del terreno, è possibile pro-
grammare e attuare una concimazione affidandosi a un calcolo
che tiene conto: di quanto asportato dalla pianta, di quanto è di-
lavato dalle acque meteoriche e di quanto è trattenuto dal terre-
no.
Prendiamo così un oliveto con piante che hanno mediamente tra i
10 e i 20 anni di età e conteggiamo i macroelementi asportati per
pianta indicandoli in grammi avremo che ogni pianta, che produce
mediamente 15 kg di olive, 10 kg di legno di potatura, 3 kg di fo-
glie asporta g 490 di azoto, g 73 di fosforo, g 430 di potassio, g
20 di magnesio, 10 g di zolfo, 250 g di calcio. A queste sottrazioni
di elementi al terreno sono ancora tolti per nutrivi dai dilavamenti
e da altre vegetali presenti nel terreni come per gli inerbimenti o
le erbe infestanti.
Concimazione
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Alla fine si può considerare che, con una produzione media di 35-
40 q/ha di olive, una presenza di circa 220 olivi per ettaro e
all’azione di dilavamento si toglie al terreno circa:
90-100 Kg/ha di azoto (N);
18-20 Kg/ha di fosforo (P2O5);
80-90 Kg/ha di potassio (K2O).
Le perdite per dilavamento interessano soprattutto i concimi azo-
tati, in quanto per il fosforo e il potassio è, invece, più impor-
tante l’attività di blocco di questi elementi da parte del terreno
che non si rendono disponibili per le piante se non dopo che si è
realizzato un successione di loro trasformazioni.
Ne consegue che per il fosforo e il potassio è così necessario
apportare quantitativi mediamente superiori del 50-100% rispetto
alle previste asportazioni, anche se, a ogni buon conto, il loro ap-
porto è influenzato anche dall’“effetto residuo”, che è la capacità
di questi elementi di rendersi disponibili e estrinsecare parte della
loro azione una volta che hanno subito un processo di lo modifica
chimica.
La concimazione di produzione va così di massima attuata:
100-110 Kg/ha di azoto (N);
40-50Kg/ha di fosforo (P2O5);
90-110 Kg/ha di potassio (K2O).
Tempi di somministrazione:
tra gennaio e febbraio, distribuzione di concimi fosfatici e po-
tassici;
ai primi di marzo portare in campo il 40% dei concimi azotati
per favorire il germogliamento e lo sviluppo dei fiori .
Concimazione
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Tra i concimi azotati i più comuni e conosciuti troviamo:
solfato ammonico, che ha un titolo di azoto 20–21%, ne con-
tiene così 20-21 kg per quintale, concime fisiologicamente
acido, a lenta cessione e molto idoneo per i terreni argillosi e
argilloso calcarei;
nitrato ammonico, che ha un titolo di azoto 26,5%, ne con-
tiene così 26,5 kg per quintale;
calciocianamide, che ha un titolo di azoto 20–21%, ne con-
tiene così 20-21 kg per quintale;
urea, che ha un titolo di azoto 46%, ne contiene così 46 kg
per quintale.
Tra i fertilizzante fosfatici troviamo:
il perfosfato minerale o perfosfato semplice, nei prodotti
commerciati il titolo varia da 18–20% a 19–21%, così si han-
no 18-20 kg o 19-21 kg per quintale;
il fosfato minerale naturale o fosfato di calcio grezzo o fosfo-
riti, con titolo del 25-35% P2O5 così si hanno 25-35 kg;
ossa e loro derivati (organico);
guano (organico).
I concimi potassici più diffusi sono:
cloruro potassico, che ha un titolo di potassio 60%, ne contie-
ne così 60 kg per quintale;
solfato di potassio, che ha un titolo di potassio 50-52%, ne
contiene così 50-52 kg per quintale, da preferirsi per lo scar-
so contenuto in cloruro che, a volte, può provocare inconve-
nienti nel terreno;
salino potassico (organico) con titolo del 38-40% K2O ne con-
tiene così 38-40 kg per quintale.
Calcolo che può essere attuato ugualmente per singola
pianta o per ettaro o sulla base della produzione.
Concimazione
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2. Sostanza organica
La sostanza organica è indispensabile al terreno per mantenere le
caratteristiche di fertilità fisiche, chimiche e biologiche, inoltre è
una scorta di elementi nutritivi che verranno rilasciati alle piante
un poco alla volta. Quando parliamo di sostanza organica la pre-
senza di humus diventa così il fattore centrale per sostenere nel
tempo le colture e in un oliveto mantenere un equilibrio tra accu-
mulo e consumo di humus lo si fa dotando i terreni di sostanza
organica, pertanto, qualsiasi piano di concimazione dovrebbe te-
nerne conto.
Particolarmente in questi ultimi anni si incontrano sempre più oli-
veti poveri di humus è necessario, pertanto, ripristinare sempre
un’ottimale fertilità del terreno che, in particolare per l’olivo, è
fondamentale per garantire uno stato di benessere ed un soste-
gno, non solo per la fase produttiva ma, anche, per quella vegeta-
tiva.
3. Concimazione organica
La concimazione organica, con apporto di letame o altro materiale
organico di basso costo e facilmente reperibile, è una pratica
senz’altro consigliata, per mantenere un sufficiente livello di hu-
mus nel terreno, tenendo conto che la loro azione non si esaurisce
in un solo anno, ma si protrae anche per le annate successive a
quella dello spargimento, due o tre.
La durata dell’azione organica varia, però, in funzione, delle dosi,
dei tipo di terreno, dell'andamento climatico, del grado di matura-
zione della sostanza organica, dell'epoca di distribuzione. Per il
letame la sua efficacia fertilizzante è in gran parte dovuta alla
messa a disposizione degli elementi in esso contenuti e, soprat-
tutto, all'attività dei microrganismi apportati al terreno, che ne
migliorano e ne esaltano la fertilità.
Concimazione
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Di norma un letame di 8-12 mesi contiene il 0,4% di azoto, 0,2%
di fosforo, 0,7% di potassio, così se ogni due anni apportiamo cir-
ca 200 q.li/ha di letame, più o meno 90 kg a pianta, si hanno ap-
porti di kg/ha 80 di azoto, kg/ha 40 di fosforo, kg/ha 140 di po-
tassio.
In questo modo per l'annata in cui si apporta il letame è possibile
non eseguire alcun apporto di azoto, mentre per il fosforo e il po-
tassio vanno dimezzate le dosi per i due anni.
Il contenuto di fertilizzate contenuto in un concime chimico è in
peso ed è espresso in percentuale, chiamato "titolo", così, molti-
plicando il titolo di un concime per la quantità di elemento fertiliz-
zante da apportare al terreno, si ottengono i kg di concime da di-
stribuire.
4.Concimi organo-minerali granulari–pellettai–in polvere
I concimi organo-minerali sono miscele o composti di concimi or-
ganici e concimi minerali;hanno maggior contenuto di elementi
nutritivi rispetto ai concimi organici e minori a quelli minerali; so-
no derivanti da sottoprodotti di origine animale, sangue animale,
stallatici o pollina, o vegetale, parte dell’azoto è in forma pronta-
mente disponibile.
In questi concimi vi sono buone presenze di sostanze umiche, che
sono dichiarate in etichetta secondo quanto disposto da Decreto
Legislativo 29 aprile 2006, n. 217 “Revisione della disciplina in
materia di fertilizzanti".
Sono previste quattro categorie di concimi organo-minerali, a se-
conda degli elementi chimici apportati:
concimi organo-minerali azotati;
concimi organo-minerali azoto-fosfatici;
concimi organo-minerali azoto-potassici;
concimi organo-minerali azoto-fosfatici-potassici.
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Con questi concimi organo-minerali è possibile che si attui una a-
zione sinergica tra la organica presente e i fertilizzanti minerali ai
quali è legata, attuando così una cessione graduale degli elementi
nutritivi.
Tutti questi fertilizzanti per espletare la loro efficacia necessitano
di interramento, pertanto lo spandimento in copertura senza
l’aiuto di una sia pur leggera erpicatura, o dell’effetto pacciamante
dell’erba tagliata, rischia di produrre scarsi effetti.
Considerato che in questi concimi vi sono molte variabili nel titolo
degli elementi nutritivi le dosi consigliate sono a titolo orientativo,
se il contenuto di azoto è del 2-3 % circa 15 kg per pianta adulta,
se del 6-8 % circa 5 kg per pianta.
In alcuni prodotti deficitarii di potassio va integrata la disponibilità
con solfato potassico magnesiaco (0-0-30-10) in ragione di 1 kg
per pianta adulta.
5. Sovescio e residui di potature
Il sovescio è una antica tecnica agronomica dove sovente si utiliz-
zano miscugli di leguminose come veccia, fava, trifoglio, lenticchia
e graminacee, come orzo e avena, si seminano in autunno e, in
primavere, comunque prima della fioritura, si arano o si incorpo-
rano a poca profondità, consentendo di apportare al terreno so-
stanza organica fresca (humus labile) può seguire due vie di tra-
sformazione:
può essere umificata diventando humus stabile
può essere mineralizzata liberando in tempi rapidi gli elemen-
ti della nutrizione.
In questi casi l’apporto di azoto al terreno avviene solo se nel so-
vescio sono inserite le leguminose che fissano azoto
dall’atmosfera; se vengono coltivate essenze diverse dalle legumi-
nose, l’azoto che si trova nei loro tessuti è semplicemente ricicla-
to.
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Il sovescio, insieme agli sfalci e ai residui di potatura contribuisce
in buona misura a reintegrare la sostanza organica presente nel
terreno, pertanto, dove non ci sono problemi fitosanitari, sarebbe
opportuno macinare e mantenere sul terreno quanto più possibile
di sostanza organica.
Concimi complessi
I concimi complessi hanno formule che variano in base al rapporto
NPK, più o meno sbilanciato a favore dell’azoto o del potassio, e al
tenore in fosforo
In concimazioni invernali è da preferire quelli che hanno un titolo
di azoto limitato, che sarà integrando successivamente, come ad
esempio un 12-6-18, 12-12-17 o similari alla dose di circa 3-3,5 kg per
pianta.
Distribuzione
La distribuzione dei concimi sia organici che chimici va fatta su
tutta la superficie o almeno sotto la proiezione della chioma della
pianta.
Note
Si ricorda, ancora, che con l’inizio dell’anno è necessario incomin-
ciare un nuovo “quaderno di campagna” particolarmente per le
operazioni, riportate nella sezione “registro dei trattamenti”, dove
vanno indicati gli interventi fitosanitari, i prodotti utilizzati e le re-
lative dosi, inoltre il carico e lo scarico delle quantità dei prodotti
acquistati.
Concimazione
Viale del Lavoro, 52
37135 Verona Italia
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garedo
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Giorgio Cassol — lunedì 9.00/10.00 c/o Frantoio di Corno-
leda e dalle 11.00/12.00 c/o Frantoio EVO del Borgo
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