L’assistenza verso i poveri ed i bisognosi è stata
storicamente gestita dagli istituti ecclesiastici e dalle
organizzazioni caritatevoli
L’aiuto veniva principalmente elargito sotto forma di beni ed
assistenza primaria ad orientamento riparatorio
Dal punto di vista della società, il concetto di bisogno era
connotato da fattori di colpa, magici o di predestinazione
motivo di esclusione sociale
Il Servizio Sociale nasce verso la fine dell’Ottocento in
Europa e negli Stati Uniti D’America
Periodo di profonde trasformazioni culturali e sociali
Industrializzazione e fabbriche
Urbanizzazione e flussi migratori dalle campagne
Affermazione della classe operaia
Trasformazione della famiglia e delle relazioni familiari
La diversificazione e l’incremento della domanda sociale
generano la necessità di una razionalizzazione
dell’assistenza
Con lo studio dei fenomeni sociali il bisogno diventa oggetto
di studio scientifico
Si sviluppavano iniziative filantropiche parallele a quelle
confessionali
Si avvertiva l’urgenza di professionalizzare l’aiuto,
attraverso l’acquisizione di competenze e di capacità
specifiche
Le «Charity Organization Societies» (COS)
Londra, 1869, Mary Richmond
I «Settlements»
Chicago, 1899, Jane Addams
Due esempi di come l’assistenza andava trasformandosi tra
Ottocento e Novecento
Mary Richmond
Diffusione in Inghilterra e negli USA delle COS, Società di Organizzazione della Carità
Obiettivo di riorganizzare gli istituti di carità in gruppi territoriali e di razionalizzarne le risorse in base alla domanda locale
Friendly Visitor, il «visitatore amichevole»
Social Diagnosis, uno dei primi libri di teorizzazione del servizio sociale
I problemi sociali nascono da alcune attitudini «viziose» delle persone e dai loro comportamenti disfunzionali
Azione sul singolo intervento e scarsa attenzione al contesto socio-ambientale
Approccio del casework
Jane Addams
Movimento promosso da alcune università americane
finalizzato a creare degli insediamenti abitativi di persone
afferenti a ceti elevati all’interno di territori e contesti di
grave povertà
> riduzione dell’esclusione e della marginalità
> sviluppo di relazioni
Veniva data attenzione ai fenomeni socio-ambientali e
strutturali come possibili cause del disagio
Venivano promosse azioni di riforma sociale
Ottocento italiano: si diffonde l’industrializzazione e le
conseguente trasformazione sociale
Iniziative filantropiche: interventi nelle aziende e nelle fabbriche
IPAB: gli «Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficienza» nati come
enti religiosi nel 1890 e già riorganizzati nel 1923,
rappresentano i primi tentativi di rendere governabile
l’assistenza e di organizzare le risorse disponibili in forma
amministrata
Primo istituto italiano di Assistenza Sociale a Milano, nel 1920,
per la formazione di «Segretarie Sociali»
Le forme di assistenza tendono ad orientarsi non più alla sola
riparazione degli effetti ma anche alla rimozione delle cause
Nascita della «Scuola Femminile Fascista di Economia
Domestica ed Assistenza Sociale» di San Gregorio al Celio
(Roma)
Le Assistenti Sociali lavoravano principalmente nelle
fabbriche per garantire sostegno alle classi meno abbienti
Nel ventennio fascista il Servizio Sociale svolgeva un’azione
di controllo delle tensioni sociali potenzialmente sviluppabili
in seguito agli stati d’indigenza
Costituzione Italiana, 1948 > Principi del Servizio Sociale
Aiuti post bellici da parte degli organismi internazionali:
UNRRA (United States Relief and Rehabilitation
Administration), recepiti nell’AAI (Amministrazione Aiuti
Internazionali)
I fondi dell’UNRRA sono impiegati in Italia per progetti
territoriali e di comunità finalizzati alla ripresa, alla
ricostruzione e all’assistenza post bellica
Ricezione dei modelli, delle teorie e delle tecniche del
servizio sociale anglosassone
Convegno di studi sul Servizio Sociale tenutosi a Tremezzo,
in provincia di Como, nel 1946
Tappa fondamentale del Servizio Sociale Italiano
> vengono discusse e consolidate le basi etiche e
filosofiche della professione
> vengono raccolte e condivise le conoscenze e le
metodologie professionali
> la figura dell’Assistente Sociale assume valore non solo
sul piano tecnico-operativo ma anche in relazione ai fenomeni
politici e sociali, di cui promuove il cambiamento
Nascita e sviluppo delle scuole di Servizio Sociale, riconosciute dallo Stato
Prima scuola per Assistenti Sociali: «Scuola Pratica di Servizio Sociale», Milano, 1944
Due correnti formative:
Scuole di ispirazione confessionale:
> ONARMO (Opera Nazionale di Assistenza Religiosa e Morale degli Operai)
> ENSISS (Ente Nazionale Scuole Italiane di Servizio Sociale)
Scuole di ispirazione laica:
> UNSAS (Unione Nazionale Scuole di Assistenti Sociali)
> CEPAS (Centro Educazione Professionale Assistenti Sociali)
Fondato da Guido Calogero
Lo spirito riformista che caratterizzava la scuola fu
arricchito dalle riflessioni di Guido Calogero e da quelle
della moglie, Maria Calogero Comandini
Le cause del disagio sociale, spesso attribuite a conflitti
personali ed a comportamenti inefficaci, vengono correlate
al concetto di bisogno, di mancanza, soprattutto a seguito
della povertà conseguente alla guerra
Importanza dell’aspetto etico della professione e dei
principi ispiratori come guida per l’azione
Boom economico e prime lotte per l’acquisizione di diritti
sociali a livello internazionale
Il Servizio Sociale comincia a definirsi come professione
sempre più consolidata all’interno delle istituzioni e degli
enti assistenziali : primi inserimenti negli Enti Locali
finalizzati ad un Servizio Sociale di zona
Gli interventi sociali sono ancora legati ad un’ottica
principalmente riparativa
Cominciano a prefigurarsi riflessioni relative al rapporto con
gli enti pubblici nei quali la professione è inserita
Nuove trasformazioni culturali e movimenti di riforma conducono
all’approvazione di leggi su tematiche di alta rilevanza sociale:
divorzio, ordinamento penitenziario, tossicodipendenza,
consultori familiari, pari opportunità, salute mentale.
Istituzione delle Regioni (L. 281/70)
Decentramento amministrativo che conferisce poteri maggiori
alle Regioni e agli Enti Locali (DPR 616/77)
Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (L. 833/78)
Momento di crisi per il Servizio Sociale, che supera le esperienze
del passato per rilanciarsi verso una nuova professionalità
Vengono condotte riflessioni sistematiche e ricerche: il Servizio
Sociale si interroga sul proprio ruolo all’interno della società.
Nuovo periodo di boom economico, ma anche crisi del welfare a seguito dell’aumento del deficit pubblico
Aumento della complessità dei problemi sociali e nascita delle nuove povertà (ad esempio, relazionali)
Nascita e sviluppo del cosiddetto privato sociale e del terzo settore: organizzazioni di iniziativa privata con obiettivi di promozione sociale si propongono per l’erogazione di servizi d’assistenza
> il territorio, solitamente scenario del disagio sociale, diventa promotore di risposte e di nuove risorse
Consolidamento della professione: ordinamento delle Scuole Universitarie a Fini Speciali (1985) e riconoscimento istituzionale con il DPR 14/87 per l’abilitazione del titolo di Assistente Sociale.
Ulteriore sviluppo del terzo settore che entra a pieno titolo nel sistema welfare italiano
> riconoscimento delle iniziative private e della partecipazione della cittadinanza alla costruzione del sistema di assistenza italiano
Aziendalizzazione della Sanità: da USL ad ASL
Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, 328/00
Si completa il percorso di trasformazione delle IPAB in ASP (Aziende di Servizi alla Persona) D. Lgs. 207/01
Il Servizio Sociale Professionale italiano completa il suo percorso di riconoscimento istituzionale attraverso
> L. 84/93 – Ordinamento della professione di Assistente Sociale ed istituzione dell’albo professionale
> istituzione dell’Ordine Professionale, del Consiglio Nazionale, del Codice Deontologico, dell’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione
> 1993, istituzione del Diploma Universitario in Servizio Sociale
> 2000, nascita della Laurea in Servizio Sociale e della Laurea Specialistica in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali
> istituzione dei dottorati di ricerca in Servizio Sociale
Comincia a svilupparsi il concetto di «libera professione»
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