Percorsi formativi di Ricerca-
Azione- per il miglioramento degli
apprendimenti –
II e III incontro
27 e 29 aprile 2016
IC S. N. Nasi (Tp)
IV Circolo Didattico G. Marconi ( Tp)
IPSEOA V. Florio –Erice ( Tp)
Di Marina Usala
LA Grammatica nel Quadro
di riferimento
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QUESITI DI
GRAMMATICA
le domande privilegiano la capacità di analisi funzionale e
formale, e la capacità di corretto utilizzo, rispetto a una
classificazione astratta e fine a se stessa;
le domande di riflessione sulla lingua puntano a verificare la
capacità di descrizione esplicita dei fenomeni grammaticali,
utilizzando, ove possibile, la terminologia specifica più
condivisa nella pratica didattica;
esempio C 7 quesito di grammatica 2011/2012 ( Gramm. Val.)
le domande coprono i diversi livelli di analisi della lingua ma
con compiti e contenuti adeguati al grado di istruzione;
le domande sono caratterizzate da livelli diversi di difficoltà
per coprire un’ampia gamma di competenze
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AMBITI GRAMMATICALI
Ambito 1 Ortografia
Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e minuscole,
segmentazione delle parole (gliel’ho detto), uso delle doppie,
casi di non corrispondenza tra fonemi e grafemi (uso dell’h,
della q, dei digrammi, ecc.).
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Ambito 2 - Morfologia
Flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado,
modo, tempo persona,aspetto, diatesi);
categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo, ecc.) e
sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc
Esempi- F 4 SNV 2011/2012
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Ambito 2- possibili
attività in classe
- Distinguere parole variabili e invariabili
- Riconoscere e saper denominare i tratti grammaticali
(numero, genere, grado, persona, tempo, modo, aspetto,
diatesi)
- Riconoscere, saper denominare e saper usare
correttamente le forme verbali (modi e tempi) in contesti dati
- Riconoscere le categorie lessicali (parti del discorso)
- Riconoscere, all’interno delle categorie, le sottocategorie
lessicali (ad esempio diversi tipi di pronomi, aggettivi, ecc)
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Ambito 3 Formazione delle parole
Parole derivate; parole alterate; parole composte;
polirematiche (ferro da stiro, asilo nido).
Esempio : quesito C 1
Ambito 4 Lessico e semantica
Relazioni di significato tra parole; polisemia; campi
semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali figure
retoriche; espressioni idiomatiche; struttura e uso del dizionario
Esempio: C7 perché e difficile?
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AMBITO 5- SINTASSI
Accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra
soggetto e predicato,ecc.); sintagma (nominale, verbale,
preposizionale); frase: minima, semplice (o proposizione),
complessa (o periodo); frase dichiarativa, interrogativa, ecc.;
elementi della frase semplice: soggetto (esplicito o
sottinteso, in posizione preverbale o post-verbale), predicato,
complementi predicativi e altri complementi;
gerarchia della frase complessa: frase principale, coordinate,
subordinate (diverse tipologie); uso di tempi e modi nella
frase.
Esempio: quesito F 2 2011/2012 ma anche C5 (difficile
perché)
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Ambito 5- possibili
attività in classe
- Riconoscere fenomeni di concordanza tra le parole di una frase
- Identificare in una frase gli elementi costitutivi (sintagmi)
-Individuare gli argomenti richiesti necessariamente dal predicato di una frase semplice
-Distinguere il verbo dal predicato verbale (o nominale)
- Individuare le diverse tipologie di frasi: dichiarativa, interrogativa e responsiva, negativa, imperativa, esclamativa
- Riconoscere le fondamentali funzioni sintattiche in una frase (predicato verbale e predicato nominale, predicativi, argomenti diretti e indiretti)
- Saper individuare le proposizioni di un periodo e riconoscerne l’articolazione gerarchica (reggenza, subordinazione, coordinazione)
- Saper riconoscere le principali tipologie di frasi subordinate in un periodo sia in forma esplicita sia in forma implicita (causale, temporale, finale, consecutiva, oggettiva, ecc.)
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AMBITO 6
Ambito 6 Testualità
Segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione:
anafora,connettivi, punteggiatura, ecc.; aspetti pragmatici del
linguaggio (fenomeni del parlato, funzioni dell’enunciato,
ecc.).
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Occorre trovare la corrispondenza tra gli aspetti della lettura,
gli ambiti della grammatica e i Traguardi delle Competenze e
gli Obiettivi di Apprendimento previsti dalle Indicazioni
Ministeriali
Ad esempio
PROVA SCUOLA SECOND. I
GRADO 2008/09
Con quale espressione potresti unire le due frasi che
seguono (righe 6-10)?
«...la capacità di esprimersi con un ricco e articolato vocabolario
sta diventando il primo elemento di successo nelle società in
rapida trasformazione.» «La maggiore difficoltà che si incontra nel
‘riciclare’ lavoratori anziani o nel formare lavoratori giovani è il loro
‘povero’ italiano.»
A.Però.
B. Anche se.
C. Infatti.
D. Eppure.
RIFLESSIONE SULLA
DOMANDA
Per rispondere correttamente:
lo studente metta in relazione le due informazioni relative rispettivamente al “vocabolario ricco come elemento di successo” e al “povero italiano” come elemento di difficoltà nel trovare lavoro; la seconda informazione conferma la prima.
Questa operazione, scontata alla fine della III classe, è stata compiuta correttamente solo dal 32% degli studenti, mentre ben il 35% ha scelto B (‘anche se’), di significato esattamente opposto.
La risposta corretta: presuppone una corretta comprensione dei legami logico-sintattici intra e interfrasale ( fondamentale per comprendere qualunque testo, e in particolare i manuali delle diverse discipline)
la carenza in questo ambito va a incidere sulle generali capacità di comprensione e di studio degli studenti.
INPUT PER UN
CONFRONTO
A proposito del curricolo disciplinare
Esiste riferimento agli aspetti della competenza della Lettura
come è declinata nel Quadro di Riferimento
-Se no perché……
-Se si…… cosa è cambiata nella pratica didattica/prassi
realmente agita nelle classi
-Analisi di quesiti grammaticali: C 4, C8, C1,C5
III incontro
Cosa ci dicono i dati……..
28/04/2016
Chi riceve il rapporto
d’istituto
- Dirigente scolastico
- Presidente consiglio d’istituto
- Referente valutazione
- Docente di italiano e di matematica delle classi interessate
COSA CI DICONO LE PROVE SNV
•I dati restituiti dall’INVALSI riguardano
• l’andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell’Italia, dell’area geografica e della regione di appartenenza;
•• l’andamento delle singole classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso;
•livello di difficoltà degli items
• tipologia di alunni (italiani, stranieri di prima o di seconda generazione
•tipologia di alunni rispetto al sesso e alla regolarità negli studi
•Corrispondenza votazione disciplinare e esiti prova standardizzata
ELEMENTI DI INTERESSE
• Differenza dalla media della ripartizione geografica di appartenenza (regione o Area geografica) e dalla media nazionale
• Differenza tra classi (eterogeneità interna alla scuola)
• Differenza con il punteggio di classi simili (o meglio, con background degli studenti simile- fattore ESC)
• Eventuale presenza di cheating ( !!!!)
STRUMENTI PER UNA
RIFLESSIONE DIDATTICA
I dati di classe, di scuola, nazionali
La griglia di correzione con l’indicazione del contenuto
disciplinare e del processo cognitivo di riferimento
Il fascicolo della prova
Analisi di alcuni item di lettura
Qdr 2013
OPERAZIONI
POSSIBILI
a)Confrontare i dati di ciascuna classe con quelli relativi alla
scuola
b) Analizzare i dati di classe per ciascuna disciplina rispetto a
contenuti e processi cognitivi
c) Individuare punti di forza e di debolezza rispetto ad aree di
contenuto e a processi cognitivi
LEGGERE I DATI PER
MIGLIORARE
Verificare come (in termini di tipo di attività, di tipo di
verifiche..)viene affrontata nella programmazione disciplinare
e/o trasversale l’area di contenuto e il processo cognitivo in
cui si è registrata la “sofferenza”
Diagnosi accurata e approfondita della
situazione e dei risultati di apprendimento dei
propri studenti
Conoscenze sulle metodologie e strategie di
classe adeguate (didattica laboratoriale e
apprendimento cooperativo).
1. Analisi dei risultati della classe e confronto con i risultati medi di altre classi della stessa scuola per la comprensione globale dell’andamento della propria classe.
2. Analisi dei singoli quesiti e delle risposte nei fascicoli degli studenti alla luce del programma svolto in classe e delle valutazioni contestualizzate dell’insegnante.
3. Definizione dei punti di forza e debolezza della classe: individuazione delle aree e dei gruppi su cui potrebbe essere utile svolgere azioni di recupero o potenziamento
IL PROCESSO DI DIAGNOSI COME MOMENTO DI
RIFLESSIONE:
STEP OPERATIVI
concentrarsi sulle risposte errate della classe e sulla modalità di risposta degli allievi ( %risposte non date )
Concentrarsi su alcune risposte corrette
valutare le risposte degli studenti (quali domande sono apparse più facili o difficili, come hanno affrontato i distrattori) in modo contestuale, sia alla luce della programmazione svolta in classe, sia sulla base delle proprie valutazioni in itinere.
STEP 1- ANALISI DEI RISULTATI
se si verifica una Bassa % di risposte corrette sono possibili diverse motivazioni e soprattutto cosa mi devo domandare
L’argomento in questione non è stato capito?
Non è stato trattato in classe?
I quesiti avevano un livello di difficoltà molto alto?
Il testo della domanda era di difficile comprensione?
È altresì chiaro che:
Le domande devono differenziare i livelli della classe ed è quindi è normale che solo un numero non elevato di studenti risponda in maniera corretta.
STEP 2. ANALISI QUESITI
•All’interno dell’Ambito/Processo che si sta
analizzando vi sono aree propedeutiche ad altre su cui
voglio” intervenire prima?
•In che modo gli allievi hanno sbagliato la risposta?
Che distrattore hanno scelto?
•La percentuale di allievi che ha sbagliato un
determinato gruppo di quesiti è sufficiente per fare un
modulo in questa sezione?
•Ci sono altre classi della scuola (che hanno problemi
simili con cui accorpare studenti in modo trasversale?)
STEP 2: ULTERIORI SPUNTI DI RIFLESSIONE
buona capacità di valutazione della leggibilità dei testi,
ampia conoscenza delle “fonti” da cui si possono estrarre testi adatti (letteratura per l‟infanzia e per l‟adolescenza, siti per bambini e ragazzi, riviste divulgative, ecc
RIPENSARE IL CURRICOLO?
• azioni didattiche, correlate all‟età e alla preparazione degli studenti
• nei primi anni di scolarità: domande mirate, supporti facilitanti, manipolazione del testo al fine di ricostruire il significato del testo stesso;
• ampliare la gamma dei testi proposti alla lettura, sia come contenuti sia come tipologia testuale sia come registri utilizzati sia anche come lunghezza dei testi;
diverse strategie di lettura, correlate allo scopo della lettura stessa (ad es. lettura globale, lettura orientativa, lettura analitica, lettura interpretativa)
attività specifiche per sviluppare le microcomponenti linguistiche del testo: il lessico generale e disciplinari; gli elementi di coesione (pronomi, connettivi, altri elementi che permettono di ricostruire la rete strutturale del testo e di individuare con precisione le relazioni logiche tra le sue parti); le figure retoriche (che sono presenti non solo nel testo letterario, ma anche in quello giornalistico e scientifico).
ALTRI INPUT METODOLOGICI
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