Download - Parte da Pineta la rivincita dei geronto-detective · 2016. 10. 25. · con un albo maxi di Dylan Dog per poi cimentarsicon successo anche con Na-than Never, Tex eDampyr eaver crea-to

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  • Data e Ora: 18/06/10 22.14 - Pag: 38 - Pubb: 19/06/2010 - Composite

    MONDOASTRISCE

    «Voglio vederli che ci fanno cade-re. Lo devono fare in pubblico e as-sumersene la responsabilità conun voto in Parlamento. Se sarà co-sì, allora si va subito alle elezioni».Romano Prodi il 22 dicembre del2007, alla vigilia del voto di fiduciain Senato sulla Finanziaria, sem-brava battagliero e era certo di far-cela (e in effetti in quel caso riuscìa sopravvivere alle «Forche caudi-ne» del Senato) e lo è stato fino adun mese dopo, quando sempre aPalazzo Madama il suo Governo

    cadeva dopo le dimissioni di Mastella e il conseguente«tradimento» dell’Udeur e dei centristi. La giornalistaamericana Alice Oxman ha voluto ricostruire attraver-so le dichiarazioni dei principali politici italiani gli ultimimesi del Governo dell’Unione e di Romano Prodi.

    Una sorta di diario che racconta della «balcanizzazio-ne» dell’Esecutivo da parte della sinistra radicale, con lepicconate dell’allora presidente della Camera FaustoBertinotti, ma anche della nascita del Partito democra-tico di Veltroni che ha cercato vanamente l’accordo conBerlusconi in nome delle «grandi riforme», dimentican-do forse di essere il principale partito in Parlamento.Senza dimenticare, poi, la fuga dei centristi che dopoessere stati eletti con l’Unione hanno lasciato la maggio-ranza per tornare con Berlusconi. Attori protagonisti,infine, i rappresentanti dell’opposizione guidati dal Ca-valiere, in costante campagna elettorale e alla ricercadella cosiddetta «spallata» all’Esecutivo. Il finale è tragi-comico: champagne e mortadella in aula per la fine del«prodismo».

    Carlo Muzzi

    A proposito dell’atletica legge-ra sono diffusi vari luoghi comu-ni, alcuni sicuramente veri: che èla regina dello sport, che ci ricor-diamo di essa soltanto in occasio-ne delle Olimpiadi, che, al pari dimolte altre pratiche sportive, sof-fre dell’oppressiva invadenza delcalcio e che, in seguito a non po-chi scandali, anch’essa ha persola sua aureola di purezza. Tuttorisaputo e, purtroppo, tutto vero.

    Accogliamo dunque con particolare favore la pub-blicazione di questo libro di Roberto Corsi, giornali-sta delle pagine fiorentine del «Corriere della sera»,che è andato a intervistare donne e uomini che han-no fatto la storia della nostra atletica: Livio Berruti,Gabriella Dorio, Stefano Mei, Pietro Mennea, Edy Ot-toz, Sara Simeoni e molti altri. Dalle loro parole emer-gono testimonianze capaci di sfatare una buona par-te dei luoghi comuni sopra citati. L’entusiasmo concui hanno vissuto l’esperienza agonistica e l’esempiodi lealtà mostrato sui campi di gara hanno fatto sìche, al di là dei risultati ottenuti, ciascuno di loro siarimasto una stella senza polvere. Senza polvere nonsignifica senza difetti: da ottimo intervistatore, Corsifa venire a galla anche i limiti caratteriali e le piccoleombre che ogni persona porta con sé; e così scopria-mo che anche nel mondo dell’atletica leggera esisto-no antipatie e rivalità, qualche ruggine e un pizzico divanagloria. Ma scopriamo, soprattutto, un universodi fatica e di dedizione, di pazienza e di umiltà, spes-so ripagate soltanto con un applauso o, al massimo,con somme di denaro che persino un calciatore di se-rie C considererebbe inadeguate. ma. sch.

    Ben arrivato Cassidy, delusione da Caravan

    Con la deliziosa vedova Carpi-no Domenico Cacopardo fa unbel passo indietro. Non nello sti-le, ma nel tempo. Perché quellache propone, fresca di stampa, èla prima inchiesta della sua «feli-ce» creatura, il sostituto procura-tore Italo Agrò. Il giovane magi-strato è appena arrivato da Biel-la e a Roma viene affiancato adun Procuratore aggiunto che hatutte le caratteristiche della vec-chia volpe adusa ad ogni stagio-

    ne. Ma Agrò, dalle simpatie progressiste eppure orgo-gliosamente fedele all’indipendenza del suo ruolo,non si lascia manovrare. La vicenda pare banale, manon è priva di insidie. Abramo Carpino, commercian-te di legnami ed esponente di una famiglia aschenazi-ta da due secoli inserita nella capitale, viene trovatomorente, nella sua auto. Tutto fa pensare ad un de-cesso naturale. Se non fosse per i sospetti sollevati daAaron Carpino, fratello della vittima, che attira l’at-tenzione degli inquirenti sui disinvolti costumi dellacognata, Felicita Staffoini, procace parmigiana...

    Ben costruita la trama, piacevole la narrazione (an-che se talvolta persino troppo puntigliosa), il roman-zo segna il ritorno di Cacopardo al giallo dopo un lun-go viaggio tra storia e poesia. E mostra il «formarsi»di Italo Agrò e del suo mondo, a cominciare dall’ami-cizia per il giornalista Andrea Serra e dall’amore perla colta e decisa Roberta Caringi. Non manca una se-rie di riflessioni su giustizia, politica e potere, ambien-ti che l’autore conosce per esperienza diretta. Daitempi di Craxi ben poco è cambiato, e non in meglio.

    Claudio Baroni

    Il libro «Il Giuramento - Gene-rale a El-Alamein prigioniero inAmerica (1942-1945)» di Dino Par-ri, autore del diario, e di MaurizioParri, suo nipote anch’egli ufficia-le che il diario ha fedelmente tra-scritto, è la storia di un generaledi brigata che in Africa Setten-trionale partecipò all’ultima of-fensiva italo-tedesca al comandodi grandi unità schierate in primalinea. Poi dopo tante battaglie, el’autore le cita tutte dettagliata-

    mente, che portarono i nostri reparti da Tripoli al con-fine egiziano, arrivò l’eroica e sfortunata battaglia diEl-Alamein dove venne fatto prigioniero dagli inglesie portato da un campo all’altro sempre vicino al Cai-ro; poi nei primi mesi del ’43, dopo un lungo trasferi-mento in mare, venne passato in consegna agli ameri-cani che lo portarono negli Stati Uniti. Prima ci fu ilcampo di Crosville nel Tennessee poi Monticello nel-l’Arkansas ed è qui che il generale venne a sapere del-l’armistizio dell’Italia.

    Nel dicembre venne comunicato ai prigionieri unproclama di Badoglio che invitava alla cooperazionecon gli anglo-americani. Cooperazione che venne ri-chiesta ufficialmente al campo alla fine del ’44. Luiaderì, ma puntualizzando per iscritto che ai repartidelle costituende «Unità di Servizio Italiane» fosse as-sicurato il carattere di vera italianità, ma venne inter-pretato male e da alcuni accusato di fascismo ed en-trò anche in urto con colleghi e superiori più incliniad adattarsi alla nuova realtà italiana. La trascrizio-ne di questo lungo diario è dettagliata e puntuale epuò rappresentare un tassello della storia d’Italia.

    Franco Panzerini

    Ci sono tutti: Ampelio, Aldo, il Del Taccae il Rimediotti. Sempre lì, ad «occupare» ilBarLume. E c’è anche Massimo, lo scontro-so «barrista» appassionato di matematica e,suo malgrado, abilissimo nel risolvere enig-mi polizieschi in quel di Pineta.

    Marco Malvaldi ha rimesso in pista tutti isuoi personaggi «di fiducia» per il terzo capi-tolo dedicato ad una improbabile quanto di-vertente combriccola di investigatori. Stavol-ta però, non di vero caso si tratta. Almeno,non in senso tradizionale. C’è un incidentestradale, certo, in cui perde la vita un ragaz-zo, erede di un ricchissimo costruttore, men-tre la madre resta ferita gravemente. Passa-no pochi giorni e anche la donna si arrende.Una morte che, apparentemente, non destasospetti. Solo apparentemente però. Gli inef-fabili vecchietti infatti vi leggono subito un

    intrigo, mettendosi (con quali conseguenzeè facile immaginarlo) a disposizione delleforze di polizia, in particolare del commissa-rio Vinicio Fusco.

    Pochi ingredienti, a ben veder, eppure Mal-valdi trova la miscela giusta. Spinto dallasua scrittura, giocosa e ritmata come il dia-letto toscano (che, comunque, viene solo ac-cennato) il romanzo cresce e si nutre, in mo-do particolare, della verve di questi nonni ter-ribili, che caratterizzano le giornate di Massi-mo. Con una novità: la sala biliardo, coloniz-zata ora dopo ora per interminabili partite acinque birilli e per chiacchiere, lazzi e amabi-li prese in giro. Ma è da qui che parte questastrana indagine, che si sviluppa come il piùclassico dei chiacchiericci di paese, tra maldi-cenze, leggende metropolitane e verità maiabbastanza taciute. Massimo, contro voglia,è ancora una volta tirato dentro questo vorti-coso desiderio di indagare che eccita i suoiamici detective: un compito cui rinuncereb-be volentieri, preso com’è dalla propria soli-tudine e dal contraccolpo subito a causa del-

    le imminenti nozze di Tiziana, sua fedelebanconista. Ad aguzzargli l’ingegno, però, cipensa don Adriano, massiccio frate e fratellodella donna morta nell’incidente. Un avver-sario che stimola le capacità logiche di Mas-simo, che non può esimersi dal dare una solu-zione all’ennesimo enigma. A dispetto degliavvisi di Fusco.

    La narrazione che supera la trama: Malval-di non si smentisce ma, con «Il Re dei Gio-chi», va oltre quella formula che, nei primidue romanzi della serie, si era rivelata vincen-te. L’aspetto giallistico infatti è poco più cheun pretesto per sviluppare sequenze ricchedi humor e di umanità verace, sincera. Checonquista il lettore anche senza bisogno diun congegno machiavellico per spiegare de-litti e misteri. L’irriverenza di Ampelio, l’al-tezzosità di Aldo, o le idiosincrasie degli altricompagni di avventura sono il perfetto con-traltare alla vitale esuberanza di Tiziana cosìcome all’ombroso atteggiamento di Massi-mo che, guarda un po’, alla fine del libro tro-va una strada per addolcire la propria esi-stenza. Come resistere, altrimenti, all’asse-dio dei quattro geronto-detective?

    Rosario Rampulla

    Parte da Pineta la rivincita dei geronto-detectiveCon «Il Re dei Giochi» Marco Malvaldi rimette in pista il «barrista» Massimo e gli amati-odiati terribili vecchietti del BarLumeCon una narrazione fresca e spigliata ci si trova coinvolti in un caso di omicidio che affonda le radici in un oscuro passato

    Gli ultimi giornidel Governo Proditra strappi e speranzeGOODBYE PRODIAlice OxmanBOMPIANI - 355 pagine, 12,00 euro

    Le stelle senza polvereche hanno esaltatol’atletica leggera

    Miniserie (bonelliana) che va, mini-serie che viene.

    In concomitanza con «I cancelli del-l’Eden, dodicesima e ultima puntatadi Caravan, è arrivato in edicola «L’ulti-mo blues», l’albo n. 1 di Cassidy (pagi-ne 96, bianconero, euro 2,70). Si trattadel primo episodio dei diciotto previ-sti di una storia scritta da PasqualeRuju, autore di spicco di Bonelli edito-re per il quale ha mosso i primi passicon un albo maxi di Dylan Dog per poicimentarsi con successo anche con Na-than Never, Tex e Dampyr e aver crea-to la miniserie Demian, contraddistin-ta da un suggestivo clima da noir fran-

    cese. A proposito, di tale pubblicazio-ne, chiusa con il numero 18, è in vendi-ta da pochi giorni lo speciale, primo diquattro semestrali, Demian: Uominid’oro (pagine 224, bianconero); all’al-tezza della serie.

    La capacità di evocare suggestioni ètipica di Ruju e non manca neppure in«Cassidy», storia che offre un viaggio aritroso nell’America dei gangster Anni’70 e che è importante anche per il«sottofondo» musicale di cantanti eband dell’epoca. Non a caso, l’incipit ècollocato il 16 agosto 1977, giorno del-la morte di Elvis Presley e vede Cassi-dy gravemente ferito di notte raggiun-

    to da un bluesman cieco che gli dà «18mesi di tempo» (uno per albo, quin-di) «per sistemare le cose»: Ma chi èCassidy? Un assassino maledetto, unuomo che lotta per sottrarre la figliadalla pessima influenza del «bad guy»della serie, potente senatore che hasposato sua moglie? Si vedrà. Intantola partenza è buona e fa ben sperare.

    Purtroppo deludente, da presa in gi-ro, invece il finale con ulteriore miste-ro e non risolutorio di «Caravan»: pro-prio come il tassello fuori posto del cu-bo di Rubik citato a fine del n. 11.

    Marco Bertoldi

    Cacopardo in giallocon il suo Italo Agròalla prima indagineAGRÒ E LA DELIZIOSA VEDOVA CARPINODomenico CacopardoMarsilio - 252 pagine, 16,50 euro

    Tra battaglie e eroismisul durissimo frontedel Nord dell’Africa

    IL RE DEI GIOCHIMarco MalvaldiSellerio- 190 pagine, 13 euro

    Il 31 maggio 1468 il Cardinal Bessario-ne indirizzò al doge di Venezia una lette-ra che accompagnava il munifico donodi 368 codici greci e 264 latini. «I libri,scriveva il cardinale, sono pieni delle pa-role dei saggi, degli esempi degli anti-chi, dei costumi, delle leggi, della religio-ne. Vivono, discorrono, parlano con noi,ci insegnano, ci ammaestrano, ci conso-lano, ci fanno presente, ponendole sot-

    to gli occhi, cose remotissime della no-stra memoria».

    Molti, moltissimi libri che inondanooggi il mercato sono quanto di più di-stante potesse immaginare il CardinalBessarione. Ma i classici resistono al-l’usura del tempo. Ad esempio, «Laguerra del Peloponneso» di Tucididenon cessa mai di sorprenderci per l’acu-me dei suoi giudizi, per la forza delle suedescrizioni. Un’ottima lettura parallelaè costituita dal recente libro di BrunoBleckmann, che aiuta ad inquadrarel’evento storico considerato «la guerramondiale dell’antichità». Una definizio-

    ne azzeccata perché il riferimento al Pe-loponneso restringe, e di molto, la guer-ra combattuta fra il 431 e il 404 a.C. chefu, in realtà, un fitto intreccio di batta-glie navali e terrestri che spaziarono dal-la Sicilia all’Ellesponto.

    La posta in gioco era il predominiosulla Grecia che, nonostante la vittoriafinale, Sparta non riuscì ad imporre. Ap-pena due generazioni dopo la resa diAtene gli spartani subirono una cocen-te sconfitta a Leuttra ad opera di Tebementre la città del Partenone, pur sen-za lo splendore di un tempo, sopravvis-se alla sua vittoriosa rivale. gi. vi.

    STELLE SENZA POLVERERoberto CorsiSocietà editrice Fiorentina- 202 pagine, 15 euro

    E possibile trasformare un storica riserva dicaccia del Sud Africa in un grande parconaturale? Sì. Questa è la grande avventura co-minciata sul finire degli anni ’90 da LawrenceAnthony - ambientalista e fondatore della Ear-th Organization -, quando assieme alla moglieFrançoise decise di comprare il terreno di Thu-la Thula, nello Zululand sudafricano.

    Mentre l’autore era intento nel suo lavoro ditrasformazione della proprietà da riserva a par-co, un’altra oasi africana gli propose di adotta-re un branco di elefanti. Anthony, contento diriportare dopo un secolo gli elefanti a ThulaThula, accettò l’offerta, anche se gli ex proprie-tari gli fecero notare che i pachidermi eranoanimali «problematici». Anthony una volta ac-colto il branco, si rese conto che oltre ad essereinquieti, gli elefanti erano fortemente trauma-tizzati e questo malessere li spingerà a organiz-zare rocamboleschi tentativi di fuga.

    In questo libro testimonianza l’autore dimo-stra il profondo affetto che lo lega a Nana,Frankie e agli altri membri del branco, in quan-to lui ha capito che essi vogliono vivere in liber-tà senza subire più angherie. Per aiutare i pa-chidermi ad adeguarsi al nuovo ambiente di vi-ta, Anthony cercherà di guadagnarsi la fiduciavivendo in stretto contatto con loro. L’inizialediffidenza degli animali lascia spazio alla fidu-cia e all’affetto per un essere vivente di una spe-cie diversa - un umano - che non li ha maltrat-tati, ma li ha aiutati a trovare la libertà. L’affet-to degli elefanti verso Lawrence Anthony è tal-mente intenso da indurli a stabilite un contat-to fisico con lui e ad attenderlo con ansia ognivolta che si allontana qualche giorno dalla ri-serva. Quello che appassiona nel libro di An-thony, non è solo l’incontaminato e affascinan-te mondo naturale del Sud Africa, ma la pro-fonda intelligenza che anima gli elefanti e la vo-lontà dei protagonisti di superare ogni rancoreper abbattere le barriere, lasciando spazio alrispetto e alla libertà pura e selvaggia, perchécome afferma Anthony: «Per me, la sola gabbiabuona è una gabbia vuota». vi. fil.

    IL GIURAMENTODino Parri-Maurizio ParriMursia- 395 pagine, 22 euro

    Pagina a cura di Enrico Mirani e Rosario Rampulla

    Con «Il Re dei Giochi» Marco Malvaldi rimette in pistai quattro vecchietti terribili del BarLume

    Uno sguardo ai tempi della GreciaBruno Bleckmann ripercorre con acume i retroscena della Guerra del Peloponneso

    LA GUERRA DEL PELOPONNESOBruno BleckmannIl Mulino - 116 pagine, 10,50 euro

    Favola a lieto fine tra uomo e naturaLawrence Anthony racconta della sua incredibile «avventura» con gli elefantiL’UOMO CHE PARLAVA AGLI ELEFANTILawrence AnthonyNewton Compton- 336 pagine, 14,90 euro

    38 libri Giornale di Brescia Sabato 19 Giugno 2010