Parte da Pineta la rivincita dei geronto-detective · 2016. 10. 25. · con un albo maxi di Dylan...

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A proposito dell’atletica legge- ra sono diffusi vari luoghi comu- ni, alcuni sicuramente veri: che è la regina dello sport, che ci ricor- diamo di essa soltanto in occasio- ne delle Olimpiadi, che, al pari di molte altre pratiche sportive, sof- fre dell’oppressiva invadenza del calcio e che, in seguito a non po- chi scandali, anch’essa ha perso la sua aureola di purezza. Tutto risaputo e, purtroppo, tutto vero. Accogliamo dunque con particolare favore la pub- blicazione di questo libro di Roberto Corsi, giornali- sta delle pagine fiorentine del «Corriere della sera», che è andato a intervistare donne e uomini che han- no fatto la storia della nostra atletica: Livio Berruti, Gabriella Dorio, Stefano Mei, Pietro Mennea, Edy Ot- toz, Sara Simeoni e molti altri. Dalle loro parole emer- gono testimonianze capaci di sfatare una buona par- te dei luoghi comuni sopra citati. L’entusiasmo con cui hanno vissuto l’esperienza agonistica e l’esempio di lealtà mostrato sui campi di gara hanno fatto sì che, al di là dei risultati ottenuti, ciascuno di loro sia rimasto una stella senza polvere. Senza polvere non significa senza difetti: da ottimo intervistatore, Corsi fa venire a galla anche i limiti caratteriali e le piccole ombre che ogni persona porta con sé; e così scopria- mo che anche nel mondo dell’atletica leggera esisto- no antipatie e rivalità, qualche ruggine e un pizzico di vanagloria. Ma scopriamo, soprattutto, un universo di fatica e di dedizione, di pazienza e di umiltà, spes- so ripagate soltanto con un applauso o, al massimo, con somme di denaro che persino un calciatore di se- rie C considererebbe inadeguate. ma. sch. Le stelle senza polvere che hanno esaltato l’atletica leggera STELLE SENZA POLVERE Roberto Corsi Società editrice Fiorentina- 202 pagine, 15 euro

Transcript of Parte da Pineta la rivincita dei geronto-detective · 2016. 10. 25. · con un albo maxi di Dylan...

  • Data e Ora: 18/06/10 22.14 - Pag: 38 - Pubb: 19/06/2010 - Composite

    MONDOASTRISCE

    «Voglio vederli che ci fanno cade-re. Lo devono fare in pubblico e as-sumersene la responsabilità conun voto in Parlamento. Se sarà co-sì, allora si va subito alle elezioni».Romano Prodi il 22 dicembre del2007, alla vigilia del voto di fiduciain Senato sulla Finanziaria, sem-brava battagliero e era certo di far-cela (e in effetti in quel caso riuscìa sopravvivere alle «Forche caudi-ne» del Senato) e lo è stato fino adun mese dopo, quando sempre aPalazzo Madama il suo Governo

    cadeva dopo le dimissioni di Mastella e il conseguente«tradimento» dell’Udeur e dei centristi. La giornalistaamericana Alice Oxman ha voluto ricostruire attraver-so le dichiarazioni dei principali politici italiani gli ultimimesi del Governo dell’Unione e di Romano Prodi.

    Una sorta di diario che racconta della «balcanizzazio-ne» dell’Esecutivo da parte della sinistra radicale, con lepicconate dell’allora presidente della Camera FaustoBertinotti, ma anche della nascita del Partito democra-tico di Veltroni che ha cercato vanamente l’accordo conBerlusconi in nome delle «grandi riforme», dimentican-do forse di essere il principale partito in Parlamento.Senza dimenticare, poi, la fuga dei centristi che dopoessere stati eletti con l’Unione hanno lasciato la maggio-ranza per tornare con Berlusconi. Attori protagonisti,infine, i rappresentanti dell’opposizione guidati dal Ca-valiere, in costante campagna elettorale e alla ricercadella cosiddetta «spallata» all’Esecutivo. Il finale è tragi-comico: champagne e mortadella in aula per la fine del«prodismo».

    Carlo Muzzi

    A proposito dell’atletica legge-ra sono diffusi vari luoghi comu-ni, alcuni sicuramente veri: che èla regina dello sport, che ci ricor-diamo di essa soltanto in occasio-ne delle Olimpiadi, che, al pari dimolte altre pratiche sportive, sof-fre dell’oppressiva invadenza delcalcio e che, in seguito a non po-chi scandali, anch’essa ha persola sua aureola di purezza. Tuttorisaputo e, purtroppo, tutto vero.

    Accogliamo dunque con particolare favore la pub-blicazione di questo libro di Roberto Corsi, giornali-sta delle pagine fiorentine del «Corriere della sera»,che è andato a intervistare donne e uomini che han-no fatto la storia della nostra atletica: Livio Berruti,Gabriella Dorio, Stefano Mei, Pietro Mennea, Edy Ot-toz, Sara Simeoni e molti altri. Dalle loro parole emer-gono testimonianze capaci di sfatare una buona par-te dei luoghi comuni sopra citati. L’entusiasmo concui hanno vissuto l’esperienza agonistica e l’esempiodi lealtà mostrato sui campi di gara hanno fatto sìche, al di là dei risultati ottenuti, ciascuno di loro siarimasto una stella senza polvere. Senza polvere nonsignifica senza difetti: da ottimo intervistatore, Corsifa venire a galla anche i limiti caratteriali e le piccoleombre che ogni persona porta con sé; e così scopria-mo che anche nel mondo dell’atletica leggera esisto-no antipatie e rivalità, qualche ruggine e un pizzico divanagloria. Ma scopriamo, soprattutto, un universodi fatica e di dedizione, di pazienza e di umiltà, spes-so ripagate soltanto con un applauso o, al massimo,con somme di denaro che persino un calciatore di se-rie C considererebbe inadeguate. ma. sch.

    Ben arrivato Cassidy, delusione da Caravan

    Con la deliziosa vedova Carpi-no Domenico Cacopardo fa unbel passo indietro. Non nello sti-le, ma nel tempo. Perché quellache propone, fresca di stampa, èla prima inchiesta della sua «feli-ce» creatura, il sostituto procura-tore Italo Agrò. Il giovane magi-strato è appena arrivato da Biel-la e a Roma viene affiancato adun Procuratore aggiunto che hatutte le caratteristiche della vec-chia volpe adusa ad ogni stagio-

    ne. Ma Agrò, dalle simpatie progressiste eppure orgo-gliosamente fedele all’indipendenza del suo ruolo,non si lascia manovrare. La vicenda pare banale, manon è priva di insidie. Abramo Carpino, commercian-te di legnami ed esponente di una famiglia aschenazi-ta da due secoli inserita nella capitale, viene trovatomorente, nella sua auto. Tutto fa pensare ad un de-cesso naturale. Se non fosse per i sospetti sollevati daAaron Carpino, fratello della vittima, che attira l’at-tenzione degli inquirenti sui disinvolti costumi dellacognata, Felicita Staffoini, procace parmigiana...

    Ben costruita la trama, piacevole la narrazione (an-che se talvolta persino troppo puntigliosa), il roman-zo segna il ritorno di Cacopardo al giallo dopo un lun-go viaggio tra storia e poesia. E mostra il «formarsi»di Italo Agrò e del suo mondo, a cominciare dall’ami-cizia per il giornalista Andrea Serra e dall’amore perla colta e decisa Roberta Caringi. Non manca una se-rie di riflessioni su giustizia, politica e potere, ambien-ti che l’autore conosce per esperienza diretta. Daitempi di Craxi ben poco è cambiato, e non in meglio.

    Claudio Baroni

    Il libro «Il Giuramento - Gene-rale a El-Alamein prigioniero inAmerica (1942-1945)» di Dino Par-ri, autore del diario, e di MaurizioParri, suo nipote anch’egli ufficia-le che il diario ha fedelmente tra-scritto, è la storia di un generaledi brigata che in Africa Setten-trionale partecipò all’ultima of-fensiva italo-tedesca al comandodi grandi unità schierate in primalinea. Poi dopo tante battaglie, el’autore le cita tutte dettagliata-

    mente, che portarono i nostri reparti da Tripoli al con-fine egiziano, arrivò l’eroica e sfortunata battaglia diEl-Alamein dove venne fatto prigioniero dagli inglesie portato da un campo all’altro sempre vicino al Cai-ro; poi nei primi mesi del ’43, dopo un lungo trasferi-mento in mare, venne passato in consegna agli ameri-cani che lo portarono negli Stati Uniti. Prima ci fu ilcampo di Crosville nel Tennessee poi Monticello nel-l’Arkansas ed è qui che il generale venne a sapere del-l’armistizio dell’Italia.

    Nel dicembre venne comunicato ai prigionieri unproclama di Badoglio che invitava alla cooperazionecon gli anglo-americani. Cooperazione che venne ri-chiesta ufficialmente al campo alla fine del ’44. Luiaderì, ma puntualizzando per iscritto che ai repartidelle costituende «Unità di Servizio Italiane» fosse as-sicurato il carattere di vera italianità, ma venne inter-pretato male e da alcuni accusato di fascismo ed en-trò anche in urto con colleghi e superiori più incliniad adattarsi alla nuova realtà italiana. La trascrizio-ne di questo lungo diario è dettagliata e puntuale epuò rappresentare un tassello della storia d’Italia.

    Franco Panzerini

    Ci sono tutti: Ampelio, Aldo, il Del Taccae il Rimediotti. Sempre lì, ad «occupare» ilBarLume. E c’è anche Massimo, lo scontro-so «barrista» appassionato di matematica e,suo malgrado, abilissimo nel risolvere enig-mi polizieschi in quel di Pineta.

    Marco Malvaldi ha rimesso in pista tutti isuoi personaggi «di fiducia» per il terzo capi-tolo dedicato ad una improbabile quanto di-vertente combriccola di investigatori. Stavol-ta però, non di vero caso si tratta. Almeno,non in senso tradizionale. C’è un incidentestradale, certo, in cui perde la vita un ragaz-zo, erede di un ricchissimo costruttore, men-tre la madre resta ferita gravemente. Passa-no pochi giorni e anche la donna si arrende.Una morte che, apparentemente, non destasospetti. Solo apparentemente però. Gli inef-fabili vecchietti infatti vi leggono subito un

    intrigo, mettendosi (con quali conseguenzeè facile immaginarlo) a disposizione delleforze di polizia, in particolare del commissa-rio Vinicio Fusco.

    Pochi ingredienti, a ben veder, eppure Mal-valdi trova la miscela giusta. Spinto dallasua scrittura, giocosa e ritmata come il dia-letto toscano (che, comunque, viene solo ac-cennato) il romanzo cresce e si nutre, in mo-do particolare, della verve di questi nonni ter-ribili, che caratterizzano le giornate di Massi-mo. Con una novità: la sala biliardo, coloniz-zata ora dopo ora per interminabili partite acinque birilli e per chiacchiere, lazzi e amabi-li prese in giro. Ma è da qui che parte questastrana indagine, che si sviluppa come il piùclassico dei chiacchiericci di paese, tra maldi-cenze, leggende metropolitane e verità maiabbastanza taciute. Massimo, contro voglia,è ancora una volta tirato dentro questo vorti-coso desiderio di indagare che eccita i suoiamici detective: un compito cui rinuncereb-be volentieri, preso com’è dalla propria soli-tudine e dal contraccolpo subito a causa del-

    le imminenti nozze di Tiziana, sua fedelebanconista. Ad aguzzargli l’ingegno, però, cipensa don Adriano, massiccio frate e fratellodella donna morta nell’incidente. Un avver-sario che stimola le capacità logiche di Mas-simo, che non può esimersi dal dare una solu-zione all’ennesimo enigma. A dispetto degliavvisi di Fusco.

    La narrazione che supera la trama: Malval-di non si smentisce ma, con «Il Re dei Gio-chi», va oltre quella formula che, nei primidue romanzi della serie, si era rivelata vincen-te. L’aspetto giallistico infatti è poco più cheun pretesto per sviluppare sequenze ricchedi humor e di umanità verace, sincera. Checonquista il lettore anche senza bisogno diun congegno machiavellico per spiegare de-litti e misteri. L’irriverenza di Ampelio, l’al-tezzosità di Aldo, o le idiosincrasie degli altricompagni di avventura sono il perfetto con-traltare alla vitale esuberanza di Tiziana cosìcome all’ombroso atteggiamento di Massi-mo che, guarda un po’, alla fine del libro tro-va una strada per addolcire la propria esi-stenza. Come resistere, altrimenti, all’asse-dio dei quattro geronto-detective?

    Rosario Rampulla

    Parte da Pineta la rivincita dei geronto-detectiveCon «Il Re dei Giochi» Marco Malvaldi rimette in pista il «barrista» Massimo e gli amati-odiati terribili vecchietti del BarLumeCon una narrazione fresca e spigliata ci si trova coinvolti in un caso di omicidio che affonda le radici in un oscuro passato

    Gli ultimi giornidel Governo Proditra strappi e speranzeGOODBYE PRODIAlice OxmanBOMPIANI - 355 pagine, 12,00 euro

    Le stelle senza polvereche hanno esaltatol’atletica leggera

    Miniserie (bonelliana) che va, mini-serie che viene.

    In concomitanza con «I cancelli del-l’Eden, dodicesima e ultima puntatadi Caravan, è arrivato in edicola «L’ulti-mo blues», l’albo n. 1 di Cassidy (pagi-ne 96, bianconero, euro 2,70). Si trattadel primo episodio dei diciotto previ-sti di una storia scritta da PasqualeRuju, autore di spicco di Bonelli edito-re per il quale ha mosso i primi passicon un albo maxi di Dylan Dog per poicimentarsi con successo anche con Na-than Never, Tex e Dampyr e aver crea-to la miniserie Demian, contraddistin-ta da un suggestivo clima da noir fran-

    cese. A proposito, di tale pubblicazio-ne, chiusa con il numero 18, è in vendi-ta da pochi giorni lo speciale, primo diquattro semestrali, Demian: Uominid’oro (pagine 224, bianconero); all’al-tezza della serie.

    La capacità di evocare suggestioni ètipica di Ruju e non manca neppure in«Cassidy», storia che offre un viaggio aritroso nell’America dei gangster Anni’70 e che è importante anche per il«sottofondo» musicale di cantanti eband dell’epoca. Non a caso, l’incipit ècollocato il 16 agosto 1977, giorno del-la morte di Elvis Presley e vede Cassi-dy gravemente ferito di notte raggiun-

    to da un bluesman cieco che gli dà «18mesi di tempo» (uno per albo, quin-di) «per sistemare le cose»: Ma chi èCassidy? Un assassino maledetto, unuomo che lotta per sottrarre la figliadalla pessima influenza del «bad guy»della serie, potente senatore che hasposato sua moglie? Si vedrà. Intantola partenza è buona e fa ben sperare.

    Purtroppo deludente, da presa in gi-ro, invece il finale con ulteriore miste-ro e non risolutorio di «Caravan»: pro-prio come il tassello fuori posto del cu-bo di Rubik citato a fine del n. 11.

    Marco Bertoldi

    Cacopardo in giallocon il suo Italo Agròalla prima indagineAGRÒ E LA DELIZIOSA VEDOVA CARPINODomenico CacopardoMarsilio - 252 pagine, 16,50 euro

    Tra battaglie e eroismisul durissimo frontedel Nord dell’Africa

    IL RE DEI GIOCHIMarco MalvaldiSellerio- 190 pagine, 13 euro

    Il 31 maggio 1468 il Cardinal Bessario-ne indirizzò al doge di Venezia una lette-ra che accompagnava il munifico donodi 368 codici greci e 264 latini. «I libri,scriveva il cardinale, sono pieni delle pa-role dei saggi, degli esempi degli anti-chi, dei costumi, delle leggi, della religio-ne. Vivono, discorrono, parlano con noi,ci insegnano, ci ammaestrano, ci conso-lano, ci fanno presente, ponendole sot-

    to gli occhi, cose remotissime della no-stra memoria».

    Molti, moltissimi libri che inondanooggi il mercato sono quanto di più di-stante potesse immaginare il CardinalBessarione. Ma i classici resistono al-l’usura del tempo. Ad esempio, «Laguerra del Peloponneso» di Tucididenon cessa mai di sorprenderci per l’acu-me dei suoi giudizi, per la forza delle suedescrizioni. Un’ottima lettura parallelaè costituita dal recente libro di BrunoBleckmann, che aiuta ad inquadrarel’evento storico considerato «la guerramondiale dell’antichità». Una definizio-

    ne azzeccata perché il riferimento al Pe-loponneso restringe, e di molto, la guer-ra combattuta fra il 431 e il 404 a.C. chefu, in realtà, un fitto intreccio di batta-glie navali e terrestri che spaziarono dal-la Sicilia all’Ellesponto.

    La posta in gioco era il predominiosulla Grecia che, nonostante la vittoriafinale, Sparta non riuscì ad imporre. Ap-pena due generazioni dopo la resa diAtene gli spartani subirono una cocen-te sconfitta a Leuttra ad opera di Tebementre la città del Partenone, pur sen-za lo splendore di un tempo, sopravvis-se alla sua vittoriosa rivale. gi. vi.

    STELLE SENZA POLVERERoberto CorsiSocietà editrice Fiorentina- 202 pagine, 15 euro

    E possibile trasformare un storica riserva dicaccia del Sud Africa in un grande parconaturale? Sì. Questa è la grande avventura co-minciata sul finire degli anni ’90 da LawrenceAnthony - ambientalista e fondatore della Ear-th Organization -, quando assieme alla moglieFrançoise decise di comprare il terreno di Thu-la Thula, nello Zululand sudafricano.

    Mentre l’autore era intento nel suo lavoro ditrasformazione della proprietà da riserva a par-co, un’altra oasi africana gli propose di adotta-re un branco di elefanti. Anthony, contento diriportare dopo un secolo gli elefanti a ThulaThula, accettò l’offerta, anche se gli ex proprie-tari gli fecero notare che i pachidermi eranoanimali «problematici». Anthony una volta ac-colto il branco, si rese conto che oltre ad essereinquieti, gli elefanti erano fortemente trauma-tizzati e questo malessere li spingerà a organiz-zare rocamboleschi tentativi di fuga.

    In questo libro testimonianza l’autore dimo-stra il profondo affetto che lo lega a Nana,Frankie e agli altri membri del branco, in quan-to lui ha capito che essi vogliono vivere in liber-tà senza subire più angherie. Per aiutare i pa-chidermi ad adeguarsi al nuovo ambiente di vi-ta, Anthony cercherà di guadagnarsi la fiduciavivendo in stretto contatto con loro. L’inizialediffidenza degli animali lascia spazio alla fidu-cia e all’affetto per un essere vivente di una spe-cie diversa - un umano - che non li ha maltrat-tati, ma li ha aiutati a trovare la libertà. L’affet-to degli elefanti verso Lawrence Anthony è tal-mente intenso da indurli a stabilite un contat-to fisico con lui e ad attenderlo con ansia ognivolta che si allontana qualche giorno dalla ri-serva. Quello che appassiona nel libro di An-thony, non è solo l’incontaminato e affascinan-te mondo naturale del Sud Africa, ma la pro-fonda intelligenza che anima gli elefanti e la vo-lontà dei protagonisti di superare ogni rancoreper abbattere le barriere, lasciando spazio alrispetto e alla libertà pura e selvaggia, perchécome afferma Anthony: «Per me, la sola gabbiabuona è una gabbia vuota». vi. fil.

    IL GIURAMENTODino Parri-Maurizio ParriMursia- 395 pagine, 22 euro

    Pagina a cura di Enrico Mirani e Rosario Rampulla

    Con «Il Re dei Giochi» Marco Malvaldi rimette in pistai quattro vecchietti terribili del BarLume

    Uno sguardo ai tempi della GreciaBruno Bleckmann ripercorre con acume i retroscena della Guerra del Peloponneso

    LA GUERRA DEL PELOPONNESOBruno BleckmannIl Mulino - 116 pagine, 10,50 euro

    Favola a lieto fine tra uomo e naturaLawrence Anthony racconta della sua incredibile «avventura» con gli elefantiL’UOMO CHE PARLAVA AGLI ELEFANTILawrence AnthonyNewton Compton- 336 pagine, 14,90 euro

    38 libri Giornale di Brescia Sabato 19 Giugno 2010