Download - Osservatore_2015.09.26

Transcript
  • Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004 Copia 1,00 Copia arretrata 2,00

    LOSSERVATORE ROMANOGIORNALE QUOTIDIANO

    Unicuique suum

    POLITICO RELIGIOSO

    Non praevalebunt

    Anno CLV n. 219 (4 7. 0 5 7 ) Citt del Vaticano sabato 26 settembre 2015

    .

    y(7HA

    3J1*QS

    SKKM(

    +,!z!;!$

    !]!

    Al Congresso statunitense il Papa parla delle responsabilit della politica, invoca labolizione della pena di morte e chiede la fine del commercio delle armi

    Il nuovo sogno americanoNel Palazzo di Vetro di New York il discorso alla settantesima assemblea generale dellOrganizzazione delle Nazioni Unite

    Luned incontro tra Obama e Putin

    Faccia a faccia sulla Siria

    Un uomo porta in salvo le figlie durante un bombardamento su Aleppo (Afp)

    Q u a t t roguide

    Per la prima volta il Papa ha parlato alCongresso statunitense, e per la primavolta si tratta di un Papa che ha potutodire anchio sono figlio di questogrande continente. Un avvenimentodunque destinato a entrare nella storia:per queste circostanze senza precedenti,ma soprattutto per il discorso, duratoquasi unora, che Bergoglio ha rivoltoai massimi rappresentanti della demo-crazia americana. Nella lettura, scanditain inglese, il Pontefice stato interrottoper trentotto volte da applausi non dirado quasi unanimi, e allinizio, alla fi-ne e per altre dieci volte questi si sonotrasformati in ovazioni mentre granparte dellassemblea si alzava in piediin segno di consenso.

    La politica e lattivit legislativa sonochiamate a prendersi cura une s p re s -sione ricorrente in Bergoglio del po-polo. Per questo il Papa ha esorditoevocando la figura di Mos, il legislato-re dIsraele, simbolo di unit e nellostesso tempo richiamo alla dignit tra-scendente di ogni essere umano. Il ri-chiamo del Pontefice stato per so-prattutto a quattro grandi r a p p re s e n -tanti (re p re s e n t a t i v e s ) degli Stati Unitidi cui ricorrono diversi anniversari:Abraham Lincoln, il presidenteguardiano della libert; Martin LutherKing con il sogno di uguaglianza deidiritti per gli afroamericani; DorothyDay, fondatrice del Catholic WorkerMovement e appassionata attivista afianco degli oppressi; il monacoThomas Merton, uomo di preghiera edi dialogo.

    Parlando delle loro figure e dei lorosogni Bergoglio ha elencato le questio-ni mondiali a cui oggi bisogna far fron-te. La crescita di violenze e di atrocitspesso perpetrate in nome della religio-ne; con la conseguente necessit dicombattere i fondamentalismi ma altempo stesso non dimenticando che importante continuare ad ascoltare lavoce della fede, come dimostra in posi-tivo la storia politica statunitense, sindalla dichiarazione dindipendenza, ci-tata significativamente nel discorso. Vi poi il nodo di migrazioni imponenti,come non accadeva ha notato il Pa-pa, che ha ricordato di essere figlio diimmigranti dalla fine della secondaguerra mondiale.

    E ancora, lurgenza di porre fine intutto il mondo alla pena di morte e dicombattere la povert. Infine, il cam-biamento climatico che minaccia linte-ro pianeta, in particolare proprio i pipoveri, e gli enormi interessi economiciche sono alla base del traffico darmi. IlPontefice ha poi accennato allimp or-tanza e alla bellezza della famiglia tema dellincontro mondiale di Phila-delphia che oggi, come non mai, indebolita, con conseguenze gravi so-prattutto sui giovani, e si infine augu-rato che lo spirito del popolo america-no possa continuare ad alimentaregrandi sogni.

    Lultimo incontro di Papa Francescoa Washington stato con un gruppo disenzatetto, che in una toccante medita-zione ha paragonato alla famiglia diGes. Mentre il primo appuntamentoallarrivo nel centro di New York, dovead attenderlo erano migliaia di personeriversatesi nelle strade, sono stati i ve-spri nella cattedrale di San Patrizio, ap-pena restaurata. Erano presenti moltireligiosi e il Pontefice che alliniziodellomelia ha espresso vicinanza aimusulmani per la festa del Sacrificio eper la tragedia avvenuta alle porte dellaMecca non si lasciato sfuggire lo c-casione di elogiare le suore statunitensi,tra un uragano di applausi: Che sa-rebbe della Chiesa senza di loro? Don-ne forti, lottatrici, con quello spirito co-raggioso che le colloca nella prima li-nea dellannuncio del Vangelo ha det-to. E a queste sorelle e madri del po-polo americano Francesco ha volutoesprimere un grazie molto grande.Aggiungendo che a loro vuole moltob ene.

    g. m .v.

    La pena di morte in occidente

    Freddo in aula

    GIULIA GALEOTTI A PA G I N A 4

    Il nuovo sogno americano declinato da Pa-pa Francesco. Prendendo la parola per la pri-ma volta di fronte al Congresso degli StatiUniti, il Pontefice ha riproposto la parte mi-gliore del patrimonio storico e culturale delPaese, rilanciando quella sfida di costruireun futuro di libert che nel corso dei secoliha spinto milioni di persone in questaterra.

    Mi rallegro ha detto nel discorso pro-nunciato gioved mattina, 24 settembre,nellemiciclo di Capitol Hill che lAmericacontinui ad essere, per molti, una terra disogni. Sogni che conducono allazione, allapartecipazione, allimpegno. Sogni che risve-gliano ci che di pi profondo e di pi verosi trova nella vita delle persone. Sogni che

    hanno mosso e ancora oggi muovono i passidi tanti immigrati e rifugiati in cerca di spe-ranza. Noi, gente di questo continente, nonabbiamo paura degli stranieri, perch moltidi noi una volta eravamo stranieri ha affer-mato in proposito il Pontefice, invitando a ri-fiutare una mentalit di ostilit per poterneadottare una di reciproca sussidiariet.

    Diversi i temi toccati dallintervento diFrancesco, protrattosi per quasi unora e in-terrotto pi volte dagli applausi. Parole fortiil Papa ha adoperato soprattutto su due que-stioni che gli stanno a cuore: lab olizionedella pena di morte, invocata come segnodella responsabilit di proteggere e difende-re la vita umana in ogni fase del suo svilup-po, e la condanna del commercio delle ar-

    mi, vendute in cambio di denaro spesso in-triso di sangue. Dal Pontefice ancheunesplicita condanna dei conflitti e dei fon-damentalismi che continuano a provocareviolenza e morte in molte parti del mondo:per affrontarli Francesco ha indicato una ri-sposta di speranza e di guarigione, di pace edi giustizia, perch ha avvertito imita-re lodio e la violenza dei tiranni e degli as-sassini il modo migliore di prendere il lorop osto.

    Riferendosi poi allambito politico e socia-le, il Papa ha richiamato la responsabilit deilegislatori nello sforzo di difendere lambien-te e di eliminare le nuove forme globali dischiavit nate da gravi ingiustizie, ricordan-do in particolare che la politica non pu es-

    sere sottomessa al servizio delleconomia edella finanza. Considerazioni che sono rie-cheggiate anche nel successivo incontro conun gruppo di senzatetto nella chiesa di St.Patrick: nel salutarli il Pontefice ha ribaditoche non esiste nessun tipo di giustificazionesociale, morale o di altro genere per accettarela mancanza di abitazione.

    La giornata di Francesco si conclusa conil trasferimento a New York, dove in serataha presieduto i vespri con il clero e i religiosiin cattedrale e dove nella mattina di venerd25 parla allassemblea generale delle NazioniUnite nel Palazzo di Vetro.

    PAGINE DA 6 A 8

    WASHINGTON, 25. Il faccia a facciatra i presidenti statunitense e russo,Barack Obama e Vladimir Putin,annunciato per luned a New York,a margine allAssemblea generaledelle Nazioni Unite, sembra desti-nato a imprimere una svolta al con-fronto internazionale sulla crisi si-riana e, in questo contesto, sullalotta al cosiddetto Stato islamico.La casa Bianca ha riferito che Oba-ma cercher di capire se e come lapresenza militare russa in Siria pos-sa essere utile a contrastare lIs e seci siano possibilit per una soluzio-ne politica alla tragedia siriana.

    A giudizio degli osservatori, que-sto significa da parte dellAmmini-strazione di Washington unap ertu-ra alle proposte di Mosca di unirele forze contro lIs in Siria, ma an-che un ammorbidimento dellin-transigenza sul presidente BasharAl Assad.

    Una conferma ne hanno dato ierile dichiarazioni del segretario allaDifesa statunitense, Ashton Carter,secondo il quale Stati Uniti e Rus-

    sia possono trovare spazi per coo-perare in Siria.

    Della questione siriana edellemergenza profughi a essa col-legata Obama ha parlato ieri, inuna telefonata, riferita sempre dallaCasa Bianca, con il primo ministrobritannico, David Cameron. I duehanno ribadito limpegno a indebo-lire e sconfiggere lIs e a raggiunge-re una transizione politica per met-tere fine al conflitto.

    Da parte sua, Putin ha ribadito,in unintervista allemittente statu-nitense Cbs, che non vi altra so-luzione alla crisi siriana che il raf-

    forzamento delle strutture governa-tive legittime, aiutandole nella lottacontro il terrorismo. Sono pro-fondamente convinto che ogniazione volta a distruggere il Gover-no legittimo creer una situazioneche si pu vedere gi in altri Paesidella regione o in altre regioni, peresempio la Libia, dove tutte le isti-tuzioni statali sono disintegrate,ha aggiunto.

    Sulla necessit di non lasciareun vuoto di potere in Siria si espresso anche il ministro degliEsteri italiano, Paolo Gentiloni, ri-cordando durante una trasmissione

    televisiva che abbiamo gi sbaglia-to in Libia con Gheddafi.

    Sulla questione siriana, legatastrettamente a quella dellaumenta-to afflusso di profughi in Europa,interviene oggi lalto rappresentanteper la politica estera e di sicurezzacomune dellUnione europea, Fede-rica Mogherini, in unintervista rila-sciata al quotidiano italiano la Re-pubblica. Secondo Mogherini, lasoluzione alla crisi siriana dovesi sovrappongono due guerre,quella contro lIs e un conflitto ci-vile che non pu essere risolto conun intervento militare che tut-

    ti i principali attori internazionali eregionali si siedano attorno a un ta-volo. Europa, Stati Uniti, Russia,Turchia, Iran, Arabia Saudita, an-che se hanno agende e priorit di-verse e spesso divergenti, avrebberotutti in realt un interesse comune,sconfiggere lIs, sostiene Mogheri-ni, aggiungendo che uniti attornoa unagenda comune avrebbero lin-fluenza e il potere necessari per farparlare anche le parti in conflittoin Siria.

    Un apparente mutamento di po-sizione si segnala anche da partedel presidente turco, Recep TayyipErdoan, reduce da una visita aMosca nella quale ha discusso conPutin della questione siriana. Siaun processo di transizione senza AlAssad sia uno con Al Assad sonopossibili, ma serve lopp osizione,ha detto ieri Erdoan, pur ribaden-do lopinione che per il presidentesiriano non debba esserci posto inf u t u ro .

    Sui possibili prossimi sviluppi,lagenzia Ansa ha riportato dichia-razioni di un diplomatico del Con-siglio di sicurezza dellOnu, citatoin forma anonima, secondo il qualeAl Assad parte del problema enon della soluzione a lungo termi-ne in Siria. Ma per superare le dif-ferenze e trovare un accordo sullatransizione potrebbe essere necessa-rio un compromesso a breve termi-ne che comprenda anche lui.

  • LOSSERVATORE ROMANOpagina 2 sabato 26 settembre 2015

    LOSSERVATORE ROMANOGIORNALE QUOTIDIANO

    Unicuique suum

    POLITICO RELIGIOSONon praevalebunt

    Citt del Vaticano

    o r n e t @ o s s ro m .v aw w w. o s s e r v a t o re ro m a n o .v a

    GI O VA N N I MARIA VIANdirettore responsabile

    Giuseppe Fiorentinov i c e d i re t t o re

    Piero Di Domenicantoniocap oredattore

    Gaetano Vallinisegretario di redazione

    Servizio vaticano: [email protected]

    Servizio internazionale: [email protected]

    Servizio culturale: [email protected]

    Servizio religioso: [email protected]

    Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 [email protected] w w w. p h o t o .v a

    Segreteria di redazionetelefono 06 698 83461, 06 698 84442

    fax 06 698 83675s e g re t e r i a @ o s s ro m .v a

    Tipografia VaticanaEditrice LOsservatore Romano

    don Sergio Pellini S.D.B.direttore generale

    Tariffe di abbonamentoVaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198Europa: 410; $ 605Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665America Nord, Oceania: 500; $ 740Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):telefono 06 698 99480, 06 698 99483fax 06 69885164, 06 698 82818,[email protected] d i f f u s i o n e @ o s s ro m .v aNecrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

    Concessionaria di pubblicit

    Il Sole 24 Ore S.p.A.System Comunicazione Pubblicitaria

    Ivan Ranza, direttore generale

    Sede legaleVia Monte Rosa 91, 20149 Milanotelefono 02 30221/3003, fax 02 30223214

    s e g re t e r i a d i re z i o n e s y s t e m @ i l s o l e 2 4 o re . c o m

    Aziende promotrici della diffusione

    Intesa San PaoloOspedale Pediatrico Bambino Ges

    Banca CarigeSociet Cattolica di Assicurazione

    Credito Valtellinese

    Ban Ki-moon apprezza le decisioni europee sui profughi ma sollecita altri sforzi

    Il dovere di proteggere

    LOnu parla di una luce di speranza

    Plauso per la svoltacolombiana

    NEW YORK, 25. Le decisioni presequesta settimana dallUnione euro-pea sullaccoglienza a profughi e mi-granti sono un passo nella giustadirezione, ma sono necessari altrisforzi per aiutare chi ha bisogno diprotezione. Lo ha detto il segreta-rio generale delle Nazioni Unite,Ban Ki-moon, plaudendo in partico-lare allimpegno del Consiglio euro-peo di stanziare fondi per circa unmiliardo di euro a favore delle agen-zie dellOnu impegnate nella rispo-sta umanitaria alla crisi. Ban Ki-moon valuta positivamente anche ladecisione, presa a maggioranzadallUe, di ricollocare nei diversiPaesi altri 120.000 profughi, dopo iquarantamila sui quali si era gi de-ciso, arrivati in Grecia e in Italia.Dopo aver ricordato, in particolarein riferimento alla Siria, che sononecessari maggiori sforzi per risolve-re le crisi e i conflitti che induconola gente a fuggire, il segretariodellOnu ha rivolto un appello aileader europei a fare di pi per ga-rantire un trattamento dignitoso eumano alle migliaia di uomini, don-ne e bambini che cercano protezionein Europa, ricordando che gli Statidevono rispettare i loro diritti, com-preso quello di chiedere asilo.

    Il voto a maggioranza qualificata al quale si fatto ricorso dopoche per la prima volta lUnione eu-ropea non riuscita a raggiungerelunanimit su una questione di par-ticolare rilievo e delicatezza p o-trebbe riproporsi. In questo senso si espressa Federica Mogherini, altorappresentante per la politica esterae di sicurezza dellUe, in riferimentoalla prospettiva di modificare le re-gole del Trattato di Dublino che af-fidano esclusivamente ai Paesi darri-vo la responsabilit delle questioniriguardanti asilo e migrazioni.

    Le regole di Dublino sono ormaisuperate, lEuropa si muova insiemeper riformarle, anche decidendo amaggioranza in caso fosse necessa-rio. Dublino era un regolamentopensato in un altro tempo, per farfronte a un fenomeno di dimensioniben diverse da quelle di oggi. Perquesto dobbiamo affrontare il pro-blema come un problema europeo.Dunque ci muoveremo in questa di-rezione, ha osservato Mogherini inunintervista al quotidiano italianola Repubblica. Mogherini ha ag-giunto di augurarsi che si possagiungere a una decisione consensua-le tra gli Stati membri dellUe, manon ha escluso appunto soluzioni amaggioranza.

    Le tensioni allinterno dellUnioneeuropea, in ogni caso, permangono,cos come le iniziative dei singoliGoverni giudicate negativamente da-gli organismi comunitari. La Com-missione europea, come riferito sta-mani da una sua portavoce, MajaKocijancic, ha chiesto alla Croaziachiarimenti urgenti sulla chiusuradel confine con la Serbia decisa percontenere i flussi di profughi mi-

    granti. La nostra prima valutazione che solleva alcune questioni gra-vi, ha detto la portavoce, prospet-tando una possibile violazionedellaccordo di associazione di Bel-grado con lUe.

    Secondo lalto commissariatodellOnu per i rifugiati (Unhcr) laf-flusso di profughi verso lE u ro p anon destinato a diminuire nel bre-ve periodo, ma anzi potrebbe au-

    mentare. In proposito il coordinato-re dellUnhcr per il Vicino oriente,Amijn Awad, ha ricordato che a bre-ve potrebbero verificarsi massiccepartenze dallIraq, dove gli sfollatiinterni sono al momento oltre tremilioni e dove dieci milioni di per-sone da qui alla fine dellannoavranno bisogno di aiuto umanitarioche il protrarsi delle violenze rendesempre pi difficile fornire.

    Migranti in un villaggionel nord della Grecia (Ap)

    Si aggrava la vicenda della Volskwagen

    Test truccatianche nellUe

    La Corte dellAjadecider

    sulla disputafra Cile e Bolivia

    LAJA, 25. Sar la Corte internazio-nale di Giustizia dellAia a dirime-re la disputa fra Cile e Bolivia ri-guardo alla rivendicazione bolivia-na di un accesso al mare, perso dalPaese in seguito alla cosiddettaguerra del Pacifico (1879-1884). Al-la rivendicazione boliviana si oppo-ne il Governo cileno.

    La Corte ha annunciato ieri chesi dichiara competente per trattarela richiesta presentata dalla Bolivianel 2013, respingendo la tesi cilena,secondo la quale altri strumenti deldiritto internazionale dovrebberotrattare la disputa in modo priori-tario. Il Governo cileno considerainfatti che sebbene la Bolivia abbiaperso la sovranit sul territorio indisputa, laccordo bilaterale firmatofra i due Paesi nel 1904 che per-mette la libera circolazione di per-sone e merci verso loceano Pacifi-co, senza dover pagare dazi o im-poste risulta ancora vigente enon ha bisogno di nessunamo difica.

    La decisione finale della CortedellAja sar comunque vincolanteper entrambi i Paesi.

    Riunione a Bruxelles dei ministri dellE n e rg i a

    Verso unintesa sul gastra Kiev e Mosca

    Gasdotto nei pressi di Kiev (Afp)

    La prima riunione del nuovo Governo greco (Afp)

    Sollecitate da Obama in una telefonata al premier greco Tsipras

    Riforme e sostenibilit del debito

    Centomila bambinisenza casa

    in Gran Bretagna

    LONDRA, 25. Aumentano le famigliedi senzatetto in Gran Bretagna e fraloro si contano oltre 100.000 bambi-ni. Lo riporta la Bbc, stando ai datiufficiali aggiornati del Governo diLondra.

    Nel giugno di questanno, sonostate registrate circa 67.000 fra fami-glie e individui che non hanno (onon hanno pi) una casa in cui vive-re e sono costrette ad adattarsi a si-stemazioni collettive, temporanee ocomunque di fortuna. Li n c re m e n t orispetto allanno precedente indica-to da Londra in un 12 per cento.

    Secondo Crisis, unasso ciazionenon governativa che si occupa dellefasce pi svantaggiate del RegnoUnito, si tratta di un segnale preoc-cupante che svela laltra faccia dellamedaglia rispetto ai dati sulla cresci-ta del prodotto interno lordo: quellodi una parallela crescita delle disu-guaglianze e delle sacche di povert.

    In particolare, Crisis denuncia iltaglio del welfare attuato dagli ul-timi Governi sottolineando come ibenefit sociali non riescano a reggereil passo dei rincari: soprattutto nelsettore di un mercato immobiliaretuttora in piena bolla speculativa.

    BO GOT, 25. LOnu accoglie i pro-gressi nel negoziato di pace tra ilGoverno di Bogot e le Forze ar-mate rivoluzionarie della Colombia(Farc) come una luce di speranzain un momento di grande pessimi-smo nel mondo. Lespressione stata usata dal rappresentantedellOnu in Colombia, FabrizioHochschld, dopo lannuncio cheentro sei mesi sar firmata la pace,fatto mercoled dal presidente co-lombiano, Juan Manuel Santos,con il comandante delle Farc, Ro-drigo Londoo Echeverri, meglionoto come Timoshenko, duranteuna cerimonia allAvana, in presen-za del presidente cubano Ral Ca-s t ro .

    Come noto proprio allAvana sisvolgono da quasi tre anni i nego-ziati tra le delegazioni di Bogot edelle Farc, mediati da Cuba e Nor-vegia.

    Santos e Timoshenko hannoconfermato unulteriore intesa ne-

    goziale su un punto cruciale, desti-nata a spianare la strada alla firmadella pace, apposta la quale le Farcavranno ulteriori due mesi di tem-po per deporre le armi.

    Lintesa parziale in questione che ne segue altre gi raggiunte nelprocesso negoziale p re v e d eunampia amnistia per i reatipolitici e la creazione di una giuri-sdizione speciale per la pace" con magistrati colombiani assistitida giuristi stranieri che dovrprocessare gli imputati per gli altricrimini, compresi quelli di lesaumanit.

    La questione dellamnistia, co-munque, ha suscitato critiche nega-tive sia tra gli oppositori di Santossia tra alcuni esponenti di organiz-zazioni della societ civile.

    Nei commenti, sia interni sia in-ternazionali, prevale comunque lasoddisfazione per quella che tuttileggono come una svolta.

    Con Santos si felicitato, tra glialtri, il segretario di Stato america-no, John Kerry, che ha parlato diun avvenimento storico. Ho tele-fonato al presidente Santos percongratularmi con lui e con la suaquipe di negoziatori per il loroimpegno e il loro coraggio nel por-tare avanti questi negoziati di pacein circostanze estremamente diffici-li, ha detto Kerry in dichiarazionidiffuse dalla stampa colombiana.

    Il capo della diplomazia statuni-tense ha auspicato che fra pocotempo le parti possano arrivare aun accordo finale per porre termi-ne a questa terribile guerra ilconflitto in Colombia, il pi anno-so nellAmerica latina, si protrae daoltre mezzo secolo perch il po-polo colombiano merita di avereuna pace giusta e duratura, e que-sta sar la sua vera vittoria.

    Come gi fatto mercoled daiprotagonisti dellaccordo, Kerry haanche sottolineato limportanza delruolo svolto a favore della trattati-va da Papa Francesco, con la sualeadership morale e i suoi buoniuffici nella ricerca di una soluzionedi pace per la Colombia.

    BE R L I N O, 25. Si allarga lo scanda-lo della Volkswagen legato allafrode sui dispositivi anti-inquina-mento dei motori diesel. Berlino,per la prima volta, ha ammessoche sono stati manipolati anche icontrolli nellUnione europea,mentre crescono ora dopo ora isospetti che anche altre case auto-mobilistiche il settore a picconelle Borse abbiano truccato itest sulle emissioni nocive.

    Il titolo della Volkswagen hafrattanto guadagnato oggi il 4 percento nei primi scambi sulla borsadi Francoforte, nel giorno che ve-dr il consiglio di amministrazionedel gruppo di Wolfsburg nomina-re il successore di MartinWinterkorn, travolto dalla frodesui controlli sulle emissioni. Se-condo fonti tedesche, quasiscontata la nomina come nuovoamministratore delegato diMatthias Mller, numero uno del-la Porsche. Per Winterkorn si par-la di una liquidazione di 28,6 mi-lioni di euro, ma potrebbe racco-gliere una buonuscita ancora pialta, intorno ai 60 milioni di euro.

    Il dieselgate come gli anali-sti hanno rinominato le emissioniinquinanti anche venti volte supe-riori ai limiti negli Stati Uniti,grazie a un dispositivo che trucca-va i test sulle Volkswagen co-mincia ad assumere i contorni di

    una crisi sistemica. Ai miliardi dimulta che verranno inflittidallAmministrazione statunitenseal marchio tedesco lo scorsoaprile la casa di Wolfsburg avevaavvertito i proprietari di auto die-sel di un generico richiamo perproblemi di emissioni dei gas discarico potrebbero aggiungersiquelli in Europa. Per non parlare,poi, del grave danno allimmagine.

    LUnione europea, al momento,ha preso tempo serve una foto-grafia chiara della situazione, in-dicano qualificate fonti da Bruxel-les ma il ministro dei Trasportitedesco, Alexander Dobrindt, stato costretto ieri ad ammettereche anche in Europa i veicoli conmotori diesel 1.6 e 2.0 sono statimanipolati. In Italia dove laVolkswagen ha dichiarato che lenuove auto Euro6 sono a norma,riservandosi per di fare controllisulle vecchie diesel la procura diTorino ha aperto uninchiesta. Trai reati ipotizzati, anche quello didisastro ambientale.

    Anche lIndia ha aperto unin-dagine sulla Volkswagen. Secondoil quotidiano Mint, New Delhiha dato mandato alla agenzia Au-tomotive Research Association diverificare se le Volkswagen vendu-te in India sono equipaggiate conlo stesso software finito sotto in-chiesta negli Stati Uniti.

    BRUXELLES, 25. Si riuniscono oggia Bruxelles i ministri dellE n e rg i adi Russia e Ucraina, rispettivamen-te Aleksandr Novak e VladimirDemchyshyn, con il risolutoobiettivo di finalizzare il cosiddettopacchetto per linverno 2015-2016.Lo ha annunciato il vice presidentedella Commissione Ue, Maroefovi, mediatore dei negoziatisul gas fra i due Paesi. Prenderan-no parte allincontro anche rappre-

    sentanti di Gazprom e Naftogaz.La scorsa settimana a Vienna lam-ministratore delegato della compa-gnia russa, Aleksei Miller, avevaanticipato che una intesa era stataraggiunta in principio e che Kievavrebbe dovuto riprendere gli ac-quisti del gas russo in ottobre.

    I negoziati con la mediazionedellUnione europea si sono con-centrati sul prezzo e i volumi digas, condizioni di pagamento e diconsegna, ha spiegato una fonteeuropea. Finalmente troveremoun accordo sul testo del Protocol-lo ha dichiarato ieri sera il mini-stro dellEnergia russa.

    Nel frattempo, il personale delleNazioni Unite attivo nella regioneseparatista ucraina di Lugansk stato espulso su ordine delle auto-rit ribelli locali e dovr lasciare lazona entro oggi. Lo ha denunciatoil sotto segretario generale delleNazioni Unite per gli affari umani-tari, Stephen OBrien.

    Laltro giorno nel corso della suamissione in Ucraina, il segretariogenerale della Nato, Jens Stolten-berg, aveva ribadito che le azionidella Russsia in Crimea enellUcraina orientale non solo co-stituiscono una violazione dellinte-grit territoriale del Paese, ma mi-nano lordine mondiale che per de-cenni si basato sulla sicurezza.

    ATENE, 25. Riforme, ma anche sostenibilit del debi-to. quanto ha auspicato ieri il presidente degli StatiUniti, Barack Obama, in una telefonata di congratu-lazioni al primo ministro greco, Alexis Tsipras, per lavittoria nelle recenti elezioni e il conseguente ritornoalla guida del Governo di Atene.

    Obama, riferisce un comunicato della Casa Bianca,ha detto a Tsipras che sar felice di lavorare con ilnuovo Esecutivo ellenico mentre questo assume mi-sure per attuare le necessarie riforme, ritornare allacrescita e raggiungere la sostenibilit del debito conleurozona, compreso un approfondito accordo sullariduzione del debito con i suoi creditori.

  • LOSSERVATORE ROMANOsabato 26 settembre 2015 pagina 3

    Carro armato delle truppe lealiste nella zona di Marib (Reuters)

    Le forze della coalizione a guida saudita preparano loffensiva contro gli huthi per riconquistare Sanaa

    Sanguinosi combattimentinella citt yemenita di Taiz

    Kabul auspicail dialogo

    inter-afghano

    KABUL, 25. Oggi pi che mai possibile la realizzazione di undialogo inter-afghano per ripor-tare la pace nel Paese: lo ha di-chiarato oggi il presidentedellAfghanistan, Ashraf Ghani.

    Alludendo allapertura da par-te del nuovo leader dei talebani,mullah Akhtar Mansour, che haipotizzato la soluzione della crisiafghana attraverso un dialogointer-afghano sottoposto per acondizioni, Ghani ha detto che ilpopolo afghano vuole la pace.

    Secondo il capo dello Statoafghano alla base del nostro la-voro ci deve essere la ricerca diuna pace onorevole e duratura,in cui i diritti e i doveri di tuttala gente in Afghanistan sono as-sicurati dalla Costituzione. Perquesto, ha ribadito, un dialogointer-afghano possibile ora piche mai e coloro che ci hannoimposto la guerra sappiano chesono diventati uno strumentodegli stranieri.

    Intesatra Giapponee Myanmar

    NAY P Y I D AW, 25. Il Governo delMyanmar ha raggiunto un accor-do con il Giappone per lo svi-luppo delle aree industriali. Laprima fase delle operazioni con-giunte interesser unarea ruraledi oltre 2400 ettari, affacciata suun nuovo porto sul fiume Yan-goon, uno dei bracci del deltadell'Irrawaddy. Nella zona verredificato un complesso industria-le con produzioni diversificate,che vanno dai giocattoli agli au-toveicoli.

    Il completamento di una se-conda fase previsto per il pros-simo anno, con almeno 40.000posti di lavoro garantiti al perso-nale locale.

    Lintesa con Tokyo ha ancheuna valenza politica, dato lavvi-cinarsi delle elezioni generalidell8 novembre, che lattualemaggioranza erede del regimemilitare che ha governato il Pae-se con il pugno di ferro per qua-rantanni rischia di perderesenza appello a favore della Le-ga nazionale per la democrazia,il partito del leader dellopp osi-zione e premio Nobel per la pa-ce, Aung San Suu Kyi.

    I ribelli disertano la conferenza proposta dal presidente El Bashir

    In Sudancontrasti irrisolti

    Truppe sudanesi controllano una manifestazione di protesta a Khartoum (Afp)

    Graziati859 detenutiin Tunisia

    TUNISI, 25. In occasione della festi-vit religiosa dellEid Al Adha (Fe-sta del Sacrificio) il presidente dellaRepubblica tunisina, Bji Cad Es-sebsi, ha deciso ieri dopo unariunione con il ministro della Giu-stizia e il direttore delle Case cir-condariali del Paese di concedereuna grazia speciale in favore di 859detenuti. Lo rende noto un comu-nicato della presidenza che specifi-ca che lincontro stato anche lo c-casione per fare il punto sulla situa-zione carceraria tunisina e sullaquestione della revisione della leggesul consumo degli stupefacenti leg-geri al fine di ridurre la sovrappo-polazione delle carceri.

    Trattato fra Paesi africaniper tutelare il parco del Virunga

    BA M A KO, 25. Sono state rinviate adata da destinarsi le elezioni localipreviste nel nord del Mali per il25 ottobre. Si tratta del quartoslittamento del voto, originaria-mente in programma ad aprile2014. Nelle scorse settimane, oltrea partiti di maggioranza e opposi-zione, anche i gruppi armati attivinel nord (sia autonomisti sia filo-governativi) si erano pronunciaticontro le elezioni, vista la situazio-ne di sicurezza ancora instabile.Questo ennesimo rinvio, costrin-ger il Governo di Bamako a no-minare unautorit ad interim dai contorni tuttavia ancora inde-finiti per amministrare la re a .Un fattore di complessit in pi,nel momento in cui attende anco-ra di essere applicato laccordo dipace raggiunto a giugno scorso.

    Dopo il golpe

    Incognite sulla transizionenel Burkina Faso

    OUAGAD OUGOU, 25. Allindomanidel golpe sventato in Burkina Fasoe del ritorno al potere dellautoritdi transizione, nella capitale Oua-gadougou hanno riaperto banche estazioni di servizio e gli abitantihanno manifestato fiducia per il fu-turo del Paese.

    Ma sono ancora molte le tappecruciali che dovranno essere gestitedallautorit di transizione. Primadi tutto le elezioni politiche, origi-nariamente fissate per l11 ottobre.Il presidente ad interim, MichelKafando, non ha ancora indicato lanuova data. Una proposta dei me-diatori della Comunit economica

    degli Stati dellAfrica occidentale,era di farle slittare al 22 novembre,ma Kafando ha solo confermato unritardo di diverse settimane. Tra ipunti cruciali per consolidare la sta-bilit politica c anche il futuro delReggimento della sicurezza presi-denziale, protagonista del colpo diStato, che secondo alcune voci, po-trebbe essere sciolto definitivamen-te, mentre i suoi capi dovrebberoessere processati. Poi lammissioneo meno alle prossime elezioni dicandidati considerati fedeli allexpresidente Blaise Compaor costret-to lanno scorso a lasciare il poteredalle proteste popolari.

    KHARTOUM, 25. I ribelli del Fronterivoluzionario sudanese, piattafor-ma che riunisce diversi gruppi ar-mati, hanno declinato linvito allaconferenza per il dialogo nazionaleindetta dal presidente Omar Has-san El Bashir per il 20 ottobre. Unportavoce ha precisato che le for-mazioni ribelli si attengono allaroad-map proposta dallUnioneafricana, che prevede incontri preli-minari ad Addis Abeba sotto gliauspici del Consiglio africano perla pace. Il presidente aveva ancheofferto unamnistia generale per iribelli che avessero deciso di parte-cipare allincontro, che si inserisce

    nellambito di uniniziativa lanciatadue anni fa, ma che fino a ora nonha portato frutti.

    El Bashir ha poi annunciato uncessate-il-fuoco di due mesi nei ter-ritori di conflitto come gli Stati delDarfur, del Kordofan meridionale edel Nilo Azzurro. LUnione africa-na ha dato alle parti novanta giornidi tempo per recarsi nella capitaleetiope e avviare incontri preparatorial dialogo. Khartoum, tuttavia, ri-fiuta di aderire a un negoziatoallestero, sottolineando che il con-flitto un affare nazionale e va ri-solto attraverso un processo allin-terno del Paese.

    Rinviato il votonel norddel Mali

    SANAA, 25. Le milizie yemenite fe-deli al presidente Abd Rabbo Man-sour Hadi hanno annunciato di averucciso 85 miliziani ribelli huthi, aTaiz, a nord di Aden. Fonti vicinealle milizie di Hadi hanno riferitoallemittente televisiva Al Jazeerache si contano anche decine di feri-ti caduti in una serie di agguati e inraid aerei condotti sulla citt daicaccia sauditi e dei Paesi alleati.

    Le forze della coalizione hannocondotto raid aerei anche sulla zonadi Al Baydha, a nord della capitaleyemenita, per preparare il terreno al-le truppe di terra in vista di unaavanzata per la riconquista di Sa-naa, occupata da circa un anno dairibelli huthi. I raid hanno colpitoanche i depositi di armi sul monte

    Al Harir e le case dei capi dei ribellihuthi ad Al Jahamliya.

    Lobiettivo delle forze militari del-la coalizione quello di effettuareuna serie di manovre per tagliare irifornimenti ai ribelli huthi che sitrovano nella zona di Marib, nelnord del Paese. Le truppe alleate in-fatti sono impegnate in unavanzatadi terra che mira a conquistare tuttala provincia di Marib e in particola-re laltura di Talal Al Balas. I cacciaalleati stanno compiendo una seriedi raid contro questo obiettivo di-struggendo i mezzi dei ribelli e con-centrando le proprie forze in zona,con lobiettivo finale di avanzare suSanaa.

    Negli ultimi giorni si sono inten-sificati i raid aerei e nello stessotempo sono diventati pi violenti gli

    scontri armati tra le milizie ribellihuthi e quelle fedeli al Governo delpresidente Hadi, mentre il Consigliodi sicurezza dellOnu sta cercandodi organizzare dei colloqui tra leparti in conflitto da tenersi nel vici-no Oman. Il portavoce delle forzearmate saudite, il maggiore AhmedAl Asir, ha assicurato che le opera-zioni militari contro i ribelli stannoproseguendo secondo i piani, pre-cisando che cadranno prima Maribe Taiz e in seguito le forze militaripunteranno sulla capitale.

    Intervistato dal quotidiano saudi-ta Al Riadh, il portavoce militareha poi negato che lintensificarsi deiraid aerei su Sanaa sia una sorta divendetta per lattentato che ha pro-vocato la morte di 52 soldati preva-lentemente degli Emirati Arabi Uni-

    ti, aggiungendo che qualsiasi eser-cito non compie azioni di vendetta.Al Asir ha aggiunto che le operazio-ni militari vanno avanti a fasi, sotto-lineando che non possibile antici-pare determinate azioni. Tutto staprocedendo secondo i piani e nonpossiamo superare Taiz e Marib inquesta fase, ha concluso lufficialesaudita. Sono circa 10.000 i soldatidei Paesi alleati entrati a Marib viaterra dal confine saudita e arrivatinella zona di Safar trasportando ar-mi pesanti e batterie di missili.

    Intanto, il presidente yemenita,Abd Rabbo Mansour Hadi, preparaun tour diplomatico nei Paesi arabi,dopo il suo ritorno ad Aden. Lo ri-vela una fonte vicina al capo di Sta-to yemenita che ha terminato il suoesilio a Riad ed tornato ad Aden,la seconda citt del Paese riconqui-stata in agosto dalle truppe lealiste.La fonte ha precisato che Aden solo la capitale temporanea in attesadella riconquista di Sanaa, ma lar-rivo di Hadi ad Aden prova che so-no stati compiuti importanti pro-gressi contro i ribelli sciiti sulcamp o.

    Nel frattempo, il cosiddetto Statoislamico (Is) ha rivendicato la stragedi ieri in una moschea a Sanaa.Una fonte della sicurezza yemenitacontattata dallagenzia di stampa Xi-nhua ha detto che sono trenta lepersone uccise e decine quelle feritein seguito allattentato.

    Al Qaeda nella penisola arabica(Aqap) e i miliziani dellIs hannointensificato gli attacchi contro glihuthi da quando i miliziani hannoiniziato ad avanzare nelle regioni delsud dello Yemen. Dallinizio dellan-no sono pi di un centinaio le per-sone morte negli attacchi condottidai terroristi a Sanaa.

    Dopo la tragedia avvenuta alle porte della Mecca

    Riad annunciala revisione della sicurezzaRIAD, 25. Il re saudita, Salman BinAbdel Aziz, ha annunciato oggiuna completa revisione del piano disicurezza per il pellegrinaggio allaMecca, dopo la tragedia di ieri incui sono morti 717 fedeli nella calcaa Mina. Nel corso di un incontrocon i vertici militari di Riad chestanno partecipando al pellegrinag-gio, il monarca ha spiegato che latragedia non sminuisce gli sforzi fi-nora condotti dalle forze di sicurez-za. Mentre Salman si riuniva iericon i capi della sicurezza per capirei motivi della tragedia, lerede altrono Bin Nayef ha invece dato vitaa una commissione dinchiesta percapire le responsabilit di quantoavvenuto ieri a Mina.

    Imponenti i soccorsi, con oltre4.000 persone impiegate e almeno220 ambulanze sul posto. Questan-no alla Mecca si calcola che ci sia-no tra i due e i tre milioni di perso-ne, quasi un milione e mezzo giunti

    dallestero, per cui tra le centinaiadi vittime probabile che molti sia-no stranieri. Condoglianze dallecancellerie di tutto il mondo sonogiunte alle famiglie delle vittime ealle autorit saudite.

    KINSHASA, 25. I rappresentanti diRepubblica Democratica del Congo,Uganda e Rwanda hanno formatonella capitale congolese Kinshasa untrattato su un accordo transfrontalie-ro per tutelare la flora e la faunadellarea del Virunga, da garantirecome parco naturale protetto. La zo-na celebre nel mondo soprattuttoper la presenza dei gorilla di monta-gna, considerati oggi in pericolo, senon a rischio di estinzione, da partedi numerose organizzazioni ambien-taliste. Il trattato prevede, tra la l t ro ,di organizzare il prossimo mese pro-prio un censimento dei gorilla dimontagna.

    Pi in generale, il solo parco na-zionale congolese del Virunga, giesistente ed esteso su 790.000 ettari,comprende unenorme variet di ha-bitat, dalla savana allalta montagna,che secondo lUnesco lo rendonounico tra i complessi naturalisticiafricani. Il trattato, oltre che da esi-

    genze di tutela ambientale, ispira-to dallintenzione di incoraggiarenella regione un turismo internazio-nale che rispetti ben precise regole.Lo abbiamo concepito ha dettoil ministro congolese del Turismo,Elvis Mutiri Wa Bashara nellotti-ca di sviluppare lecoturismo, che un tassello importante di questo set-tore economico per il nostro Paese eper quelli vicini.

    Anche larea del Virunga, comun-que, non passata indenne attraver-so i conflitti ultraventennali che at-traversa a fasi pi o meno aspre laregione africana dei Grandi Laghi esegnatamente lest congolese. Di re-cente, tra laltro, cerano state de-nunce che nella zona stessero inco-minciando controverse prospezionipetrolifere foriere di una distruzionedel suo habitat. Il trattato fra i Go-verni di Kinshasa, Kampala e Kigalidovrebbe contribuire a scongiurareuna simile prospettiva.

  • LOSSERVATORE ROMANOpagina 4 sabato 26 settembre 2015

    Balsamo per tante feriteIl viaggio di Papa Francesco nella stampa internazionale

    The Washington Postparla del paradosso FrancescoIl suo messaggioha una vastissima risonanzain un mondo quanto mai complessoPerch un messaggio sempliceche rigetta simboli e insegne del potere

    La pena di morte in occidente tra storia e attualit

    Freddo in aula

    Il paradosso di Papa Fran-cesco. Cos The WashingtonPost di venerd 25 settembredefinisce la crescente influen-za a livello globale che deriva

    dallumilt del Pontefice. Pi si rive-la semplice e diretto, pi arriva alcuore di ciascuno, scrive nel suocommento David Ignatius, sottoli-neando che quella di Francesco una figura magnetica. Il suo mes-saggio ha una vastissima risonanzain un mondo quanto mai complesso,perch un messaggio semplice, cherigetta i simboli e le insegne del po-t e re .

    Ogni sua parola e ogni sua azione,rileva Ignatius, vanno sempre inununica direzione. E tutto ci haavuto modo di manifestarsi con par-ticolare vigore in occasione del di-scorso al Congresso. Francesco, pro-segue The Washington Post, haparlato s di questioni politiche, co-me limmigrazione, i cambiamenti

    colo vizioso della polarizzazione,che si configura come il principaleostacolo a unazione corale ed effi-cace, concetto ribadito anche daGilles Paris su Le Monde. Lostesso International New York Ti-mes, in un articolo di Peter Bakere Jim Yardley, sottolinea che quellodi Francesco stato un vigorosoappello allazione anzitutto su que-stioni internazionali che rivestono lamassima urgenza.

    Ecco allora, prosegue il giornale,la critica del Papa nei riguardi deglieccessi del capitalismo, nonch laferma condanna del commerciodelle armi. E certo non ultimo, lap-pello per labolizione della pena ca-pitale. In particolare, si evidenzianellarticolo, risuonato linvito diFrancesco alla Nazione affinch nonsia il denaro a guidare scelte e deci-sioni di fondamentale importanza, adiscapito dei pi poveri e dei pideb oli.

    gresso nel momento in cui ha indi-cato le grandi sfide da affrontare esuperare. Anche il quotidiano bri-tannico, come lInternational NewYork Times, parla di vibrante ap-pello del Papa ad agire per il benedel pianeta. Un appello, scrive RoryCarroll, che gli Stati Uniti devonorecepire nella sua forza e pienezzaabbattendo le divisioni e riscopren-do i suoi nobili ideali di bene co-mune e di fattiva solidariet.

    Parlando di personaggi realmenteesistiti, scrive Isabelle de Gaulmynsu la Croix, Francesco invitalAmerica a sognare il suo avvenire.Parlare di sogno non solo un mo-do per appellarsi al carattere strut-turalmente positivo e ottimista degliamericani, ma anche un modo persuperare le contrapposizioni destra-sinistra che sarebbero inevitabilmen-te sorte se il Papa avesse criticatoesplicitamente questa o quella azio-ne. Parlare di sogno in una societmolto complessa significa dare unorizzonte e una speranza.

    Le immagini di Francesco al Con-gresso sono un simbolo potente, silegge in un editoriale pubblicato suEl Pas del 25 settembre, ma infondo Francesco non era uno stra-niero, giocava in casa dato che ilcattolicesimo occupa un posto cen-trale nella societ e nella politicastatunitense, e legemonia wasp tramontata da tempo; il discorso stato alto e spirituale.

    Le parole del Papa sono state in-cisive ma diplomatiche, scrive quin-di Paula Lugones, a Washingtonper largentino Clarn; si tratta-to del discorso pi delicato di tuttoil pontificato. La giornalista com-menta poi le lacrime di commozionedi John Boehner, speaker della Ca-mera dei rappresentanti, che ha in-vitato Papa Bergoglio a parlare alCongresso, e conclude ricordando ilcaso di Vctor Saldao, lunico ar-gentino condannato alla pena capi-tale negli Stati Uniti, nel bracciodella morte dal 1996.

    di GIULIA GALEOTTI

    I l patibolo ilsolo edificio chele rivoluzioninon demolisco-no, scriveva

    Victor Hugo. Malgrado la penadi morte continui a essere legalein diversi Paesi, nel 2007 lO nuapprov, con 104 voti a favore,una risoluzione non vincolantein cui si chiedeva una moratoriadelle esecuzioni capitali di Sta-to, esprimendo un orientamentocontrario alla pratica e senzaprecedenti nellambito delle Na-zioni Unite. A oggi, per, nonmolto cambiato.

    Il Regno dItalia elimin lapena capitale nel 1889 (reintro-

    nerne il rigetto. Del resto, il 25gennaio 1977 le Monde rac-colse la tesi del teologo france-scano padre Gino Concetti che,sulle pagine dellO sservatoreRomano, aveva definito la penadi morte antiumana.

    Molto attivo ancor oggilimpegno della Chiesa contro lapena di morte nei Paesi in cui in vigore. Forse, il caso pi noto quello degli Stati Uniti. Sitratta, forse, di una delle campa-gne cattoliche che assieme aquelle contro la povert, il traffi-co di esseri umani, listruzione ele cure per gli indigenti susci-ta maggior favore nel Paese. Inparticolare i vescovi statunitensisono attivi in questo impegnoormai da decenni, basti ricorda-re la loro celebre dichiarazioneufficiale nel 1980.

    Proprio alla pena di morte ilnoto penalista statunitense Fran-klin E. Zimring ha dedicato, undecennio fa, un saggio divenutocelebre, The Contradictions ofAmerican Capital Punishment(Oxford University Press 2004,poi tradotto in italiano dal Mu-lino): pur prendendo atto deipassi avanti compiuti nel2002, con la decisione Atkins v.V i rg i n i a , la Corte suprema ha ri-tenuto illegittima lesecuzione disoggetti malati di mente, mentretre anni dopo la Roper v. Sim-mons lha abolita per i minori ,la domanda profondamente at-tuale che Zimring si pone co-me possano convivere negli StatiUniti la cultura ipergarantistadel giusto processo e quella del-la pena capitale. La sua tesi che la pena di morte sopravvivanel Paese grazie alla radicale

    che nel codice etico del 1992lordine statunitense ha chiaritoi termini del divieto (Un medi-co, in quanto membro di unaprofessione dedicata a preservarela vita quando ci siano le condi-zioni per farlo, non dovrebbepartecipare a esecuzioni legal-mente autorizzate; articolo 2,6 comma), ma precisa ancheci che va considerato inaccetta-bile. Prescrivere e somministrarefarmaci come parte della proce-dura di esecuzione; monitorare isegni vitali; offrire pareri tecnici;individuare le zone per le inie-zioni; avviare o supervisionare ilposizionamento delle cannule, oanche solo presenziare in quantomedici, constatare il decessodal momento che al mediconon concesso di rianimare ildetenuto, qualora risulti ancorain vita. Solo due azioni sonoammesse: Somministrare, su ri-chiesta del condannato, un seda-tivo prima dellavvio della pro-cedura, e firmare il certificato dimorte dopo che stata constata-ta da unaltra persona.

    Se la societ non deve ven-dicarsi ma deve correggereper migliorare, secondo lintra-montabile insegnamento di Ce-sare Beccaria, resta il fatto chesino a che la pena di morte esi-ster, si avr freddo entrando inuna corte dassise. E vi farbuio (sono ancora parole diVictor Hugo).

    Anche perch, scriveva Adria-na Zarri (in Teologia del quotidia-no, pubblicato postumo da Ei-naudi nel 2012), per mettere incrisi la liceit della pena di mor-te occorre mettere prima incrisi il principio che solo linno-

    sta sottolinea che linusuale impat-to che il Papa ha a livello planeta-rio deriva proprio dal fatto che di-sdegna il trono.

    In un altro commento pubblicatosempre sul Washington Post, afirma di Michael Gerson, si affermache sbagliato, da parte di chi sidichiara sostenitore di una particola-re ideologia o di una visione parzia-le della politica e della societ, la-mentare il mancato appoggio diFrancesco. sbagliato perch il Pa-pa offre una prospettiva squisita-mente spirituale dei diversi aspettidella societ, che trascende la con-sueta struttura ideologica.

    E quindi anche nel caso del di-scorso al Congresso esercizio va-no, se non nocivo, pensare di dareuna lettura p olitica delle sue paro-le. In un luogo spesso teatro di ser-rati confronti e divisioni, il messag-gio del Papa, al di l di ogni limita-ta interpretazione che se ne vogliadare, si traduce in un invito alluni-t, base essenziale per un vero im-pegno comune sui temi di pi pres-sante attualit.

    Nello stesso tempo Gerson mettein rilievo la strenua difesa, da partedel Papa, dellessere umano, nellaconsapevolezza che se viene sfrutta-to e vilipeso, la stessa dimensionedivina risulta essere offesa e sfregia-ta. Nellagenda di Francesco la per-sona riveste dunque la massimapriorit.

    Riguardo al discorso del Papa alCongresso, lInternational NewYork Times, sempre di venerd 25,scrive che Francesco ha fissato pergli Stati Uniti una sfida: usare ilproprio potere come balsamo percurare le tante ferite che segnano ilpianeta. E per vincere tale sfida,sottolinea il quotidiano newyorkese,il Paese chiamato a spezzare il cir-

    E alla vigilia del discorso del Pa-pa, il Financial Times di gioved24 settembre, nella pagina dedicataai commenti, invitava i politici sta-tunitensi a non dare una letturapolitica alle parole di Francesco.La tentazione, al riguardo, forte,ma la prospettiva entro la quale agi-sce il Pontefice, ben travalica il con-fine di interessi particolari, sottoli-nea il quotidiano.

    Dal canto suo The Guardian divenerd 25 sottolinea come il Papaabbia saputo elettrizzare il Con-

    dotta dal fascismo, venne de-finitivamente abolita dalla Co-stituzione repubblicana del1948), mentre nello Stato dellaCitt del Vaticano stata legalefino al 1969 (in caso di tentatoomicidio al Papa) e formalmenterimossa soltanto il 12 febbraio2001.

    In Francia, invece, il Parla-mento approv un disegno di

    Nel corso della sua vitaDorothy Day ha unitolimpegno sociale per gli ultimia una costante attivit in favoredella pace e della non violenzaContro armi, guerra e pena capitale

    trasformazione simbolica cheha subito negli ultimi ventanni.

    Le esecuzioni capitali, infatti,non verrebbero pi considerateuna manifestazione del poterepunitivo dello Stato, quantopiuttosto un servizio personaledovuto alle vittime e ai loro fa-miliari. Esse sarebbero cio pas-sate da sanzione pubblica di con-trollo della criminalit a rimedioprivato, fonte di conforto psico-logico e personale (di tutta l t rotenore, a livello internazionale,labolizione della pena di morte diventata questione che riguar-da i diritti umani). Posto, dun-que, il tema in questi (nuovi) ter-mini, Zimring convinto che gliStati Uniti abbiano bisogno an-zitutto di un radicale cambia-mento sul versante culturale.

    Qualche anno fa, nel suo Concura. Diario di un medico deciso afare meglio (Einaudi, 2008), AtulGawande aveva dedicato diversepagine critiche ai medici che ne-gli Stati Uniti presiedono alleesecuzioni. Pur precisando che ilgiudizio individuale sulla penacapitale resta una decisionemorale del singolo, egli ricorda

    cente sia intangibile. () Tuttihanno il fondamento dirittoallesistenza; ma se vi un dirit-to privilegiato, non dellinno-cente ma del colpevole. Di fron-te alla morte dellinnocente daCristo in poi noi proviamo ri-spetto e venerazione: sappiamoche, in Cristo, egli un elemen-to di salvezza. Ma di fronte allamorte del colpevole non siamoconfortati da queste considera-zioni salvifiche: la sua uccisioneci sembra solo un crimine inuti-le che ci d solo sgomento e or-ro re .

    Nel corso del suo discorsodinnanzi al Congresso statuni-tense, Papa Francesco ha citatouna delle figure cattoliche piricche e stimolanti del Novecen-to. Ebbene, nel corso della suavita, Dorothy Day fondatricedel Catholic Worker Movemente della pressoch omonima te-stata ha unito, giorno dopogiorno, il suo impegno sociale afavore degli ultimi a una costan-te attivit a favore della pace edella non violenza, contro le ar-mi, la guerra e la pena di morte.

    climatici, ma il nocciolo delsuo messaggio in realt consistito nel precetto pisemplice della tolleranza edella fede. Ci sono leaderpolitici, osserva Ignatius,che fanno ogni sforzo purdi raggiungere lautenticitcos da guadagnare il favorepopolare: a Francesco taleautenticit, invece, vienecon la massima naturalezza.Non ha bisogno di alcunosforzo. E nel concludere ilsuo commento, il giornali-

    Secondo il penalista Franklin E. Zimringla punizione capitale negli Stati Unitiha subito una radicale trasformazione simbolicaPassando da sanzione pubblica di controllo della criminalita risarcimento privato

    trice Marie-Louise Giraud, de-nunciata da una lettera anonimae condannata a morte per averprocurato 26 aborti: secondo ilregime di Vichy, laborto nonera pi solo un crimine controle persone, ma un autentico at-tentato alla sicurezza internaed esterna dello Stato.

    Autore del progetto di leggeper labrogazione in Francia fuRobert Badinter, avvocato e mi-nistro della giustizia allep o ca,che nel saggio LAb o l i t i o n ( Fa -yard, 2000) ha raccontato il suoquasi decennale impegno. Lasvolta decisiva si ebbe nel 1976quando Badinter sostenne cheun imputato, colpevole di uncrimine particolarmente efferato(luccisione del bimbo che avevarapito), dovesse essere condan-nato allergastolo invece che allapena capitale, richiesta dal pub-blico ministero e da gran partedellopinione pubblica.

    Nel fronte estremamente com-posito degli oppositori alla ghi-gliottina, vi furono anche i cat-tolici che, soprattutto dalle pagi-ne di la Croix e Tmoignagechrtien, furono netti nel soste-

    legge per la sua defini-tiva abrogazione il 30settembre 1981. Nelcorso del tempo, per,prima dellultima ese-cuzione il 10 settem-bre 1977 il tunisino Ha-mida Djandoubi fughigliottinato per averrapito, torturato e uc-ciso lex fidanzata alcuni aspetti dellanormativa erano statimitigati. Ad esempio,se il 24 giugno 1939 ilpresidente del consi-glio Edouard Daladierdecret la fine delleesecuzioni in pubblico,gi a partire dalla fineOttocento la prassiaveva iniziato a rispar-miare le donne. Fu so-lo Ptain a violarla, fa-cendo ghigliottinare il30 luglio 1943 la leva-

    Dopo il discorso al Congressoil Papa saluta la folla radunatadavanti a Capitol Hill

    I quattro americani

    Il presidente Abraham Lincoln, il leaderantirazzista Martin Luther King,lattivista sociale Dorothy Day, ilmonaco Thomas Merton: sono questi iquattro grandi americani che Francescoha citato nel suo discorso al Congresso.Abraham Lincoln (Hodgenville, 12febbraio 1809 Washington, 14 aprile1865) stato il sedicesimo presidentedegli Stati Uniti; sia la storiografia chelopinione pubblica lo considerano unodei leader pi importanti e popolari. Fului il presidente che pose fine allaschiavit; venne assassinato poco dopola vittoria del Nord nella guerra disecessione. Martin Luther King(Atlanta, 15 gennaio 1929 Memphis, 4aprile 1968) stato un pastoreprotestante, politico e attivista, leaderdei diritti civili. Il suo impegno civile condensato nella celebre Letter fromBirmingham Jail e in Strength to love,unappassionata enunciazione della suacrociata per la giustizia. A 39 annivenne assassinato da un estremistabianco. La serva di Dio Dorothy Day

    (New York, 8 novembre 1897 29novembre 1980) stata una giornalista eattivista sociale, celebre per le suecampagne in difesa dei poveri e deisenza casa. Dopo una vita lontana dallareligione (lei stessa ha raccontato ungiovanile aborto), nel 1927 si convertiral cattolicesimo: da allora, la fede sifonde con la sua esperienza politica esociale, iniziando unimp ortantepresenza, non solo sindacale, con ilavoratori. Insieme a Peter Maurin, nel1933 fonda il Catholic WorkerMovement. Ancora oggi esistono benpi di cento comunit, oltre che negliUsa, in Germania, Paesi Bassi, Irlanda,Svezia, Messico, Australia e NuovaZelanda. Thomas Merton (Prades, 31gennaio 1915 Bangkok, 10 dicembre1968) stato uno scrittore e religiosostatunitense dellordine dei monacitrappisti, autore di oltre sessanta trasaggi e opere in poesia e in prosadedicati soprattutto ai temi della fede,del dialogo interreligioso, della pace edei diritti civili.

  • LOSSERVATORE ROMANOsabato 26 settembre 2015 pagina 5

    Dichiarazione dei vescovi canadesi sulla questione del suicidio assistito

    La vera risposta

    Domenico di Bartolo, Il governo e la cura degli infermi (1440-1441, partic o l a re )

    Si susseguono gli allarmati interventi dei presuli

    Lodio minacciail futuro dellHonduras

    Critiche dellarcivescovo di La Plata a una legge provinciale

    A scuolanessuna ideologia

    Lepiscopato colombiano dopo laccordo raggiunto allAvana tra Governo e Farc

    Sulla strada giustaBO GOT, 25. Soddisfazione per lac-cordo raggiunto, speranza per gliobiettivi fissati, ma anche consape-volezza che il cammino verso unapiena riconciliazione sar ancoralungo: queste, in estrema sintesi, lereazioni dellepiscopato colombianoe, pi in generale, del mondo eccle-siale alla sospirata intesa ratificatamercoled allAvana sede dei ne-goziati tra Governo e Forze arma-te rivoluzionarie della Colombia(Farc). La firma finale, prevista per

    il 23 marzo 2016, porrebbe infatti fi-ne a uno scontro armato che insan-guina il Paese da quasi sessantanni.Sembra sciolto anche lultimo nododelle complesse trattative, quello re-lativo alla questione delle conse-guenze giudiziarie del conflitto.

    Il Papa ha dichiarato la rc i v e -scovo di Villavicencio, scar UrbinaOrtega, vicepresidente della Confe-renza episcopale colombiana hadetto che la pace deve essere co-struita allinterno del sistema giuri-

    dico, nazionale e internazionale,quindi entrambe le parti dovrebberoanche prendere in considerazionequesta raccomandazione e cercareci che tutti i colombiani desidera-no, cio la via della riconciliazione.Dopo aver ricordato che la ricostru-zione della pace in Colombia sarun processo molto lungo, il presuleha esortato a imparare ad avere fi-ducia gli uni degli altri, altrimentinon possiamo costruire nulla. La sfi-ducia infatti una delle conseguen-

    ze pi pesanti che ci ha lasciato ilconflitto. Monsignor Urbina Orte-ga ha infine ricordato che la Chiesasta operando seguendo tre direttive,ovvero il perdono, la riconciliazionee la pace, ed essa continuer ad ac-compagnare in tutte le regioni delPaese le vittime della guerra.

    Speriamo che i passi avanti com-piuti allAvana siano solidi, ha ag-giunto larcivescovo di Ibagu, Fla-vio Calle Zapata, auspicando che itribunali e le aule di giustizia garan-tiscano effettivamente la riparazionedei torti subiti dalla popolazione.Voglia Dio che questi accordi sitraducano subito in fatti per aspirarea una societ pi equa, ha sottoli-neato, avvertendo che allo scoponon baster la firma di unintesa fi-nale tra Governo e Farc perch lapace unedificazione collettiva chedeve coinvolgere tutti i colombiani.Al settimo Congresso nazionale del-la riconciliazione, in corso a Bogot, intervenuto il vescovo ordinariomilitare, Fabio Suescn Mutis, pre-sidente della Commissione episcopa-le per la pastorale sociale, il qualeha ricordato che il conflitto armatonon lunico attualmente in atto inColombia, perci i cittadini devonoessere consapevoli che la riconcilia-zione un processo lungo ed esigepazienza. Sulla stessa lunghezzadonda larcivescovo di Cali, Darode Jess Monsalve Meja, che in uncomunicato afferma che ora ilpopolo colombiano a doversi prepa-rare a superare i partitismi e ad as-sumere limpegno di pace, lasciandoda parte le posizioni ideologiche.

    Padre Raffaello Savoia, superioredella delegazione dei missionaricomboniani in Colombia, pone lac-cento sulla punizione dei colpevoli esul risarcimento dei danni e invocaverit e giustizia. In dichiarazionialla Misna, afferma che questo ac-cordo non ancora la fine delconflitto ma un passo fondamenta-le, essenziale in tal senso. La speran-za di tutti conoscere finalmente laverit su quanto successo, sullemigliaia di crimini commessi. Lim-punit deve finire e bisogna far sche chi ha sofferto ottenga una ripa-razione e, ferma restando lamnistia,chi si reso responsabile di criminicontro lumanit sia giudicatosecondo il diritto internazionale.Soddisfazione anche da parte dellaComunit di SantEgidio che, attra-verso le parole (riprese dal Sir) delpresidente Marco Impagliazzo, parladi unintesa che avr riflessi positi-vi al di l della Colombia, consen-tendo di fare passi da gigante alprocesso di integrazione dellAmeri-ca Latina.

    SAN PEDRO SULA, 25. Se c un incidente fra automobili, iproprietari delle macchine scendono e se le danno,picchiandosi a sangue, fino a uccidersi. Molte aggressionifisiche partono da una semplice discussione. Anche a livellopolitico poi si d limpressione che la societ honduregna siatesa, malata a causa di varie situazioni economiche e dipartito. Viene da San Pedro Sula, considerata fra le citt pipericolose e violente del mondo, lultimo appello allatolleranza e alla pace per il bene del Paese centroamericano. Afarlo riferisce lagenzia Fides il vescovo ausiliare, RmuloEmiliani Snchez, che tornato su un argomento (la violenzain Honduras) riguardo al quale si gi espresso nei giorniscorsi il cardinale arcivescovo di Tegucigalpa, scar AndrsRodrguez Maradiaga.Monsignor Emiliani Snchez ha denunciato che i livelli ditolleranza stanno diminuendo pericolosamente e che si assistea reazioni violente in pratica dinanzi a qualsiasi situazione. Ilpresule ha invitato a riflettere sul contagio dei comportamentiviolenti: Bisogna promuovere la pace, ma si dovrebbe agire atutti i livelli, iniziando da ciascuno di noi, cercando lariconciliazione di ognuna delle parti.Domenica scorsa, nellomelia della messa, il cardinaleRodrguez Maradiaga ha osservato che lHonduras malatodi odio e che ha bisogno di cambiare, perch il futuro delmondo non si trova in una vita senza Dio e senza ilriferimento ai valori del Vangelo. Non possiamo andare avanticos, lodio produce solo pi odio e violenza, ha detto,facendo riferimento allassassinio (avvenuto una settimana fa)di un avvocato che guidava la difesa di una deputata e di tresuoi familiari coinvolti in una presunta truffa ai danni delloStato. LHonduras di tutti e non c posto per lideologiadel pensiero unico. Pensiamo in modo diverso, ma questo nonsignifica che siamo nemici da eliminare; la vita sacra, soloDio padrone della vita, ha aggiunto il porporato,sottolineando che se in Honduras c la volont di cambiare,per combattere la corruzione e avere giustizia, questo si pufare, ma senza violenza n odio. Ha poi ricordato che unsistema economico senza cuore seme di ingiustizia esofferenza per molti esseri umani, e che la grave crisieconomica colpisce soprattutto i giovani che emigrano inHonduras per trovare lavoro e che invece sono costretti alasciare la nazione.

    di GI O VA N N I ZAVAT TA

    Di fronte alla terribile soffe-renza che pu generare la ma-lattia o la depressione, la verarisposta umana dovrebbe esserequella di curare, non di uccide-re. Allo stesso modo, la rispostaallangoscia e alla paura cheprovano le persone in fin di vi-ta accompagnarle, offrire lorodelle cure palliative, e non cau-sare la morte intenzionalmen-te. A ribadirlo la Conferenzaepiscopale canadese che neigiorni scorsi, al termine dellas-semblea plenaria svoltasi a Cor-nwall, in Ontario, ha pubblica-to una dichiarazione con laquale torna sulla sentenza dellaCorte suprema che il 6 febbraioscorso ha stabilito lincostitu-zionalit del divieto generaliz-zato di suicidio assistito. Inparticolare, i giudici hanno sta-bilito che i malati incurabili,ma non necessariamente in faseterminale, potranno sceglierevolontariamente la morte. Lapossibilit estesa anche a chi affetto da patologie psichiche.La sentenza della Corte ha va-lore per un anno, il tempo ne-cessario per preparare unapp o-sita legge attuativa.

    I vescovi esprimono indigna-zione e assoluto disaccordo peruna decisione che crea un nuo-vo diritto costituzionale inCanada, il preteso diritto alsuicidio, legalizzando un gestoche, da tempo immemorabile, giudicato immorale, quello disopprimere una vita innocen-te. Di pi, la sentenza mettea rischio la vita di persone vul-nerabili, depresse, che soffronodi malattie fisiche o mentali,oppure sono portatrici di unhandicap.

    Nella dichiarazione si ricordala lunga tradizione del nostroPaese di prendersi cura dei ma-lati e dei vulnerabili e, di con-seguenza, si chiede alle istitu-zioni di dirigere i loro sforziper sviluppare il settore dellecure di lunga durata, a domici-lio, e delle cure palliative diqualit affinch siano accessibilia tutti i cittadini. In vista delleelezioni federali che si terrannoil 19 ottobre, i vescovi canadesistigmatizzano il silenzio deicandidati su questo tema fon-damentale per la societ e il fu-turo del Paese, esortano i cit-tadini a sollevare la questionedella vita e della morte nei di-battiti pubblici e chiedono ai

    futuri eletti di riflettere ancorasulla questione, estendendo dauno a cinque anni il terminedellentrata in vigore della nuo-va legge in modo da dare iltempo di riflettere prima di agi-re e considerare seriamente leconseguenze dei nostri gestiprima di trattare una questionemorale cos cruciale.

    Altro punto essenziale il di-ritto allobiezione di coscienzadel personale impegnato nellecure: Esigere che un medicouccida un paziente sempreinaccettabile. Domandare aglioperatori sanitari di collaborarealluccisione intenzionale di unmalato un affronto alla lorocoscienza e alla loro vocazio-ne. Di qui, il richiamo al ri-spetto della professione medicae di tutto il personale che lavo-ra negli ospedali, ma anche alrispetto profondo per la dignitdella persona umana, ispiratodal comportamento di Ges:La sua risposta alla sofferenzadellaltro fu quella di soffrirecon laltro, non di ucciderlo.Ed egli stesso accolse la soffe-renza nella sua vita come undono, come cammino di gene-rosit e misericordia. E non ser-ve essere credenti per riconosce-re in questo atteggiamento unesempio insigne di umanit.Auspicando che il loro appellovenga ascoltato con rispetto,attenzione e apertura, i presuliesortano i cittadini canadesi acostruire una societ pi com-passionevole, rispettosa della vi-ta umana e della dignit diogni persona, pi giusta e ge-n e ro s a .

    Con la sentenza Carter v. Ca-nada che prende il nome daiprimi a presentare il ricorso,Lee Carter e Hollis Johnson,due coniugi che avevano aiuta-to un membro della loro fami-glia a recarsi in Svizzera persottoporsi al suicidio assistito la Corte suprema ha spiegatoche il diritto alla vita non deveimplicare un obbligo di preser-vare la vita umana a ogni costo,cosa che comporterebbe undovere alla vita. Allassolutez-za del principio della sacralitdella vita i giudici oppongonoin pratica un presunto dirittoallauto determinazione, in que-sto caso il diritto di un indivi-duo pienamente capace di in-tendere e di volere di rifiutarele cure indispensabili a tenerloin vita.

    Soddisfazione del Wcc

    Una buonanotizia

    per tutto il mondo

    GINEVRA, 25. Un segno di speran-za non solo per i colombiani ma peril mondo intero: si congratula perlo storico annuncio giunto dallAva-na il Consiglio ecumenico delleChiese che attraverso una dichia-razione del segretario generale, reve-rendo Olav Fykse Tveit sottolineache Governo colombiano e Farchanno deciso di affrontare linteraquestione delle violazioni dei dirittiumani verificatesi durante il conflit-to. Le parti si sono dette infattidaccordo nellistituire una com-missione per la verit, prevedere ri-sarcimenti per le vittime e offrirelamnistia a chi ha combattuto manon a coloro che hanno commessocrimini di guerra. Fykse Tveit haricordato il contributo delle Chiese(in particolare di quella colombiana)al processo di riconciliazione in cor-so, mentre il reverendo Gloria Ul-loa, presidente del World Council ofChurches (Wcc) per lAmerica Lati-na e i Caraibi, ha detto che laccor-do una buona notizia per tutticoloro che hanno lavorato per la pa-ce e afferma limportanza di im-plementare un modello di giustiziache consenta di costruire una paceduratura ponendo come priorit idiritti delle vittime.

    LA PL ATA , 25. Lo Stato non puaiutare lalunno a scegliere il pro-prio orientamento sessuale nimporre determinate ideologie, inparticolare in materie come la sto-ria: durante un incontro organizza-to dalla Giunta regionale per ledu-cazione cattolica, larcivescovo diLa Plata, Hctor Rubn Aguer, hacriticato la legge provincialesulleducazione sessuale integraleche sarebbe in contraddizione questo il parere del presule conlarticolo 199 della Costituzione diBuenos Aires l dove stabilisce cheleducazione deve avere per ogget-to la formazione integrale della per-sona, con una dimensione trascen-dente, e il rispetto dei diritti umanie delle libert fondamentali, for-mando il carattere dei bambini alculto delle istituzioni patrie, nel ri-spetto dei simboli nazionali e deiprincipi della morale cristiana, e ga-rantendo la libert di coscienza.

    Monsignor Aguer riferiscelagenzia Aica ha mosso critiche

    in particolare agli articoli 5 e 6 del-la legge, nei quali si chiede di aiu-tare gli studenti a scegliere il loroorientamento sessuale, mentre ri-sulta indispensabile essere molto at-tenti con i contenuti da trasmette-re. Rivolgendosi poi agli educatoricattolici, ha sottolineato che qual-siasi azione deve essere animatadalla carit, esortando a guidare so-prattutto le famiglie e a essere sag-gi e prudenti nella gestione pastora-le delle diverse situazioni e questio-ni. Lobiettivo formare gli alunnisu tutti i contenuti, inclusi la cate-chesi e linsegnamento della religio-ne a scuola, ha ricordato la rc i v e -scovo di La Plata, invitando a for-nire una buona preparazione ai sa-cramenti. La vita del collegio lavita di una comunit cristiana. Lascuola cattolica, pertanto, deve es-sere una vera comunit ecclesiale,ha concluso, raccomandando moltaattenzione ai casi di violenza, per lacura dei bambini e per evitarequalsiasi sospetto di abuso.

  • LOSSERVATORE ROMANOpagina 6 sabato 26 settembre 2015

    Al clero e ai religiosi nella cattedrale di New York il Papa raccomanda gratitudine e laboriosit

    Due pilastriVicino ai fratelli islamici colpiti dalla tragedia della Mecca

    Nella grande mela

    Nella cattedrale di St. Patrick, a New York,il Papa ha concluso la terza giornata delviaggio negli Stati Uniti incontrando il cleroe i religiosi. Proveniente da Washington dove in mattinata aveva parlato alCongresso e aveva poi incontrato un gruppodi senzatetto il Pontefice giunto in aereoallaeroporto John Fitzgerald Kennedy nelpomeriggio di gioved 24 settembre e si subito trasferito nella cattedrale per lacelebrazione dei Vespri. Dellomeliapronunciata in spagnolo pubblichiamo diseguito una traduzione italiana.

    Due sentimenti sento oggi nei confrontidei miei fratelli islamici. Il primo, il miosaluto perch si celebra oggi il giorno delsacrificio. Avrei voluto che il mio salutofosse pi caloroso. E il secondo senti-mento la vicinanza davanti alla tragediache il loro popolo ha sofferto oggi a LaMecca. In questo momento di preghierami unisco, ci uniamo nellinvocazione aDio, nostro Padre onnipotente e miseri-c o rd i o s o .

    Ascoltiamo lApostolo: Siete ricolmi digioia anche se ora dovete essere per unp o di tempo afflitti da varie prove (1 Pt1, 6). Queste parole ci ricordano qualcosadi essenziale: la nostra vocazione da vi-vere nella gioia.

    Questa bella cattedrale di San Patrizio,costruita in molti anni con il sacrificio di

    tanti uomini e donne, pu essere un sim-bolo dellopera di generazioni di sacerdo-ti, di religiosi e di laici americani che han-no contribuito alledificazione della Chiesanegli Stati Uniti. Sono molti i sacerdoti econsacrati di questo Paese che, non solonel campo delleducazione, hanno avutoun ruolo centrale nellaiutare i genitori adare ai propri figli il cibo che li nutre perla vita! Molti lo fecero a costo di sacrificistraordinari e con carit eroica. Penso, adesempio, a santa Elisabetta Anna Seton,che fond la prima scuola cattolica gratui-ta per ragazze in America, o a san Gio-vanni Neumann, fondatore del primo si-stema di educazione cattolica in questoPa e s e .

    Questa sera, cari fratelli e sorelle, sonovenuto a pregare con voi, sacerdoti, consa-crate, consacrati, perch la nostra vocazio-ne continui a costruire il grande edificiodel Regno di Dio in questo Paese. So chevoi, come corpo sacerdotale, di fronte alpopolo di Dio, avete sofferto molto nelnon lontano passato sopportando la ver-gogna a causa di tanti fratelli che hannoferito e scandalizzato la Chiesa nei suoi fi-gli pi indifesi... Come nellApocalisse, vidico che voi venite dalla grande tribola-zione (cfr. 7, 14). Vi accompagno in que-sto momento di dolore e difficolt; comepure ringrazio Dio per il servizio che rea-lizzate accompagnando il popolo di Dio.

    Allo scopo di aiutarvi a seguire nel cam-mino della fedelt a Ges Cristo, mi per-metto di fare due brevi riflessioni.

    La prima riguarda lo spirito di gratitudi-ne. La gioia di uomini e donne che amanoDio attrae altri ad essi; sacerdoti e consa-crati chiamati a trovare e irradiare unapermanente soddisfazione per la loro chia-mata. La gioia sgorga da un cuore grato. vero: abbiamo ricevuto molto, tante gra-zie, tante benedizioni, e ce ne rallegriamo.Ci far bene ripercorrere la nostra vita conla grazia della memoria. Memoria di quel-la prima chiamata, memoria del camminopercorso, memoria di tante grazie ricevu-te..., e soprattutto memoria delli n c o n t rocon Ges Cristo in tanti momenti lungo ilcammino. Memoria dello stupore che pro-duce nel nostro cuore lincontro con GesCristo. Sorelle e fratelli, consacrati e con-sacrate, chiedere la grazia della memoriaper far crescere lo spirito di gratitudine.Chiediamoci: siamo capaci di enumerarele benedizioni ricevute, o ce le siamo di-menticate?

    Un secondo ambito lo spirito di labo-riosit. Un cuore grato spontaneamentesospinto a servire il Signore e a intrapren-dere uno stile di vita operoso. Nel mo-mento in cui ci rendiamo conto di quantoDio ci ha dato, il cammino della rinunciaa se stessi per lavorare per Lui e per glialtri diventa una via privilegiata per ri-spondere al suo grande amore.

    E per, se siamo onesti, sappiamoquanto facilmente questo spirito di gene-roso lavoro e sacrificio personale puessere soffocato. Vi sono due modi perchci possa accadere e ambedue sonoesempio della spiritualit mondana, checi indebolisce nel nostro cammino di uo-mini e donne consacrati, e oscura il fasci-no, lo stupore del primo incontro con Ge-s Cristo.

    Possiamo essere intrappolati nel misura-re il valore dei nostri sforzi apostolici dalcriterio dellefficienza, della funzionalit edel successo esterno che governa il mondodegli affari. Non che queste cose non sia-no importanti! Ci stata affidata unagrande responsabilit e giustamente il Po-polo di Dio si aspetta delle verifiche. Mail vero valore del nostro apostolato vienemisurato dal valore che esso ha agli occhidi Dio. Vedere e valutare le cose dalla

    prospettiva di Dio ci richiama ad una co-stante conversione al primo tempo dellachiamata e, non c bisogno di dirlo, esigeuna grande umilt. La croce ci mostra unmodo diverso nel misurare il successo: anoi spetta seminare, e Dio vede i fruttidelle nostre fatiche. Se talvolta le nostrefatiche e il nostro lavoro sembrano infran-gersi e non portare frutto, noi seguiamoGes Cristo...; e la sua vita, umanamenteparlando, si concluse con un fallimento: ilfallimento della croce.

    Laltro pericolo emerge quando diven-tiamo gelosi del nostro tempo libero,quando pensiamo che circondarci di con-fort mondani ci aiuter a servire meglio. Ilproblema di questo modo di ragionare che pu offuscare la potenza della quoti-diana chiamata di Dio alla conversione,allincontro con Lui. Pian piano ma sicu-ramente diminuisce il nostro spirito di sa-crificio, il nostro spirito di rinuncia e dilaboriosit. E pure allontana la gente chesta soffrendo per la povert materiale ed costretta a fare sacrifici pi grandi dei no-stri, senza essere consacrati. Il riposo una necessit, come lo sono i momenti ditempo libero e di ricarica personale, madobbiamo imparare come riposare in ma-niera che approfondisca il nostro desideriodi servire in modo generoso. La vicinanzaai poveri, ai rifugiati, ai migranti, agli am-malati, agli sfruttati, agli anziani che sof-frono la solitudine, ai carcerati e a tanti al-tri poveri di Dio ci insegner un altro tipodi riposo, pi cristiano e generoso.

    Gratitudine e laboriosit: questi sono idue pilastri della vita spirituale che desi-deravo condividere questa sera con voi, sa-cerdoti, consacrate e consacrati. Vi ringra-zio per le preghiere, per le attivit e per isacrifici quotidiani che svolgete nei diversicampi del vostro apostolato. Molti di que-sti sono conosciuti solo da Dio, ma recanomolto frutto alla vita della Chiesa.

    Vorrei, in modo speciale, esprimere lamia ammirazione e la mia gratitudine alleReligiose degli Stati Uniti. Che cosa sa-rebbe questa Chiesa senza di voi? Donneforti, lottatrici; con quello spirito di corag-gio che vi pone in prima linea nellannun-cio del Vangelo. A voi, Religiose, sorelle emadri di questo popolo, voglio dire gra-zie, un grazie grandissimo e dirvi an-che che vi voglio molto bene.

    So che molti di voi stanno affrontandole sfide delladattamento in un panoramapastorale in evoluzione. Come san Pietro,vi chiedo che, davanti a qualsiasi provache dovete affrontare, non perdiate la pa-ce, e di rispondere come fece Cristo: rin-grazi il Padre, prese la sua croce e guar-d avanti.

    Cari fratelli e sorelle, tra poco, tra qual-che minuto, canteremo il Ma g n i f i c a t . Met-tiamo nelle mani della Madonna lop erache ci stata affidata; uniamoci a Lei nelringraziare il Signore per le grandi coseche ha fatto e per le grandi cose che con-tinuer a fare in noi e in quanti abbiamoil privilegio di servire. Cos sia.

    Saluto del cardinale Dolan

    Rinnovamento interiore

    dal nostro inviatoGA E TA N O VALLINI

    Lo hanno accolto sulle note di NewYork, New York. Un benvenuto davveroinconsueto per Papa Francesco al suoarrivo, nel pomeriggio di gioved 24settembre, allaeroporto internazionaleJohn Fitzgerald Kennedy. La grandemela si voluta presentare alli l l u s t reospite quarto Pontefice a visitare lacitt dopo Paolo VI, Giovanni Paolo IIe Benedetto XVI in una manierainformale, sicuramente originale,affidandosi alla brass band compostada giovani della Xaverian HighSchool. E al chiassoso entusiasmo dialcune centinaia di persone venute asalutarlo. Saluto che Francesco ha ri-cambiato dopo aver ricevuto il benve-nuto dallarcivescovo di New York,cardinale Timothy Michael Dolan,dallosservatore permanente della San-ta Sede presso lOnu, arcivescovo Ber-nardito C. Auza, e dal vescovo diBrooklyn, monsignor Nicholas A. Di-Marzio, nel cui territorio ricade la re adellaerop orto.

    Al termine della breve ma calorosacerimonia di benvenuto, il Papa e ilseguito del quale durante la perma-nenza a New York faranno parte ilcardinale Dolan, larcivescovo Auza e imonsignori Simon Kassas e JosephGrech, rispettivamente consigliere esegretario della missione permanentepresso le Nazioni Unite si sono tra-sferiti in elicottero alleliporto di Ma-nhattan Downtown, scortati da tre ae-rei del corpo dei Marines. Da qui inauto il corteo papale ha raggiunto lacattedrale di St. Patrick, la pi grandecattedrale neo gotica del Nord Ameri-ca, con le sue guglie alte circa centometri, singolarmente stridente con imoderni grattacieli che la circondanoe sovrastano.

    Francesco ha percorso su unautoscoperta lultimo tratto, lungo la 5thAvenue, nei pressi del Rockefeller

    Center, raccogliendo nonostantelimponente spiegamento di uomini emezzi della polizia lo abbia reso pidifficoltoso il primo abbraccio degliabitanti della grande mela, che gliha riservato un benvenuto particolareanche con il gigantesco murales che loritrae su unintera facciata di un grat-tacielo tra la 8th Avenue e la 34thStreet, con la scritta Welcome PopeFra n c i s e gli hashtag #PopeInUSA e#PapaEnUSA .

    Giunto sul sagrato il Pontefice stato accolto dal sindaco di New York,

    celebrazione dei vespri, durante i qualiPapa Francesco ha tenuto lomelia, inspagnolo, sottolineando come St.Patrick sia un simbolo dellopera digenerazioni di sacerdoti e laici chehanno contribuito alledificazionedella Chiesa nel Paese. Ha poi ricor-dato le sofferenze causate dalloscandalo degli abusi sessuali perpetratida alcuni membri del clero, ma haanche ringraziato i sacerdoti per ilservizio offerto al popolo di Dio,incoraggiandoli e mettendoli in guar-dia da alcuni rischi, tra cui lefficienti-

    Bill de Blasio, e dal governatore delloStato, Andrew Cuomo. Alli n g re s s odella cattedrale stato salutato dal ret-tore, monsignor Robert T. Ritchie.Allinterno, dove ad attenderlo concanti e acclamazioni erano in tremilatra sacerdoti, religiosi e religiose delladiocesi, ha percorso la navata centralesoffermandosi a salutare i presenti. Ar-rivato alla cappella del Santissimo Sa-cramento, si raccolto in preghiera in-sieme con i preti pi anziani della rc i -diocesi. Lincontro si aperto con la

    smo. Quindi ha espresso ammirazionee gratitudine per le religiose: Checosa sarebbe questa Chiesa senza divoi?.

    Dal tono decisamente familiare ilsaluto del cardinale Dolan: Appenaha oltrepassato le soglie della FifthAvenue diventato ufficialmente unnewyorkese ha detto al Pontefice. Unnewyorkese che in questi due giornirisieder nella sede dellO sservatorePermanente, dove si recato dopoaver lasciato la cattedrale.

    Appena ha oltrepassato le soglie della FifthAvenue diventato ufficialmente un newyor-kese. Ma gi aveva una dimora nei nostri cuorie nelle nostre anime. Lo ha detto il cardinaleTimothy Michael Dolan, arcivescovo di NewYork, nel saluto a Papa Francesco. Il porpora-to ha raccontato come negli ultimi tre anni,abbiamo lavorato duro per riparare e rinnova-

    re la nostra amata cattedrale di San Patrizio,grazie alla generosit di molte persone: catte-drale che, ha detto, geograficamente e spiri-tualmente nel cuore di New York. Il cardina-le ha poi sottolineato che i fedeli hanno intesoquesto lavoro di riparazione e di restauro co-me un invito di Ges al rinnovamento spiri-tuale di noi stessi e della sua Chiesa.

  • LOSSERVATORE ROMANOsabato 26 settembre 2015 pagina 7

    Per la prima volta il Papa ha preso laparola al Congresso degli Stati Uniti.Nella mattina di gioved 24 Francescosi recato al Campidoglio, dove difronte ai parlamentari del Paese hapronunciato in inglese il discorso chepubblichiamo in una traduzione.

    Signor Vicepresidente,Signor Presidente della Camera deiR a p p re s e n t a n t i ,Onorevoli Membri del Congresso,Cari Amici,

    Sono molto grato per il vostro invitoa rivolgermi a questa Assemblea Ple-naria del Congresso nella terra deiliberi e casa dei valorosi. Mi piacepensare che la ragione di ci sia ilfatto che io pure sono un figlio diquesto grande continente, da cui tut-ti noi abbiamo ricevuto tanto e versoil quale condividiamo una comuneresp onsabilit.

    Ogni figlio o figlia di una deter-minata nazione ha una missione,una responsabilit personale e socia-le. La vostra propria responsabilitcome membri del Congresso dipermettere a questo Paese, grazie al-la vostra attivit legislativa, di cre-scere come nazione. Voi siete il voltodi questo popolo, i suoi rappresen-tanti. Voi siete chiamati a salvaguar-dare e a garantire la dignit dei vo-stri concittadini nellinstancabile edesigente perseguimento del bene co-mune, che il fine di ogni politica.

    Una societ politica dura nel tem-po quando si sforza, come vocazio-ne, di soddisfare i bisogni comunistimolando la crescita di tutti i suoimembri, specialmente quelli in situa-zione di maggiore vulnerabilit o ri-schio. Lattivit legislativa semprebasata sulla cura delle persone. Aquesto siete stati invitati, chiamati econvocati da coloro che vi hannoeletto.

    Il vostro un lavoro che mi fa ri-flettere sulla figura di Mos, per dueaspetti. Da una parte il patriarca elegislatore del popolo dIsraele sim-bolizza il bisogno dei popoli dimantenere vivo il loro senso di unitcon gli strumenti di una giusta legi-slazione. Dallaltra, la figura di Mo-s ci conduce direttamente a Dio equindi alla dignit trascendentedellessere umano. Mos ci offre unabuona sintesi del vostro lavoro: a voiviene richiesto di proteggere, con glistrumenti della legge, limmagine ela somiglianza modellate da Dio suogni volto umano.

    Oggi vorrei rivolgermi non solo avoi, ma, attraverso di voi, alli n t e ropopolo degli Stati Uniti. Qui, insie-me con i suoi rappresentanti, vorreicogliere questa opportunit per dia-logare con le molte migliaia di uo-mini e di donne che si sforzano quo-tidianamente di fare unonesta gior-nata di lavoro, di portare a casa ilpane quotidiano, di risparmiarequalche soldo e un passo allavolta di costruire una vita miglioreper le proprie famiglie. Sono uominie donne che non si preoccupanosemplicemente di pagare le tasse,ma, nel modo discreto che li caratte-rizza, sostengono la vita dellasociet. Generano solidariet con leloro attivit e creano organizzazioniche danno una mano a chi ha pibisogno.

    Vorrei anche entrare in dialogocon le numerose persone anzianeche sono un deposito di saggezzaforgiata dallesperienza e che cerca-no in molti modi, specialmente at-traverso il lavoro volontario, di con-dividere le loro storie e le loro espe-rienze. So che molti di loro sonopensionati, ma ancora attivi, e conti-nuano a darsi da fare per costruirequesto Paese. Desidero anche dialo-gare con tutti quei giovani che si im-pegnano per realizzare le loro grandie nobili aspirazioni, che non sonosviati da proposte superficiali e cheaffrontano situazioni difficili, spessocome risultato dellimmaturit ditanti adulti. Vorrei dialogare con tut-ti voi, e desidero farlo attraverso lamemoria storica del vostro popolo.

    La mia visita capita in un momen-to in cui uomini e donne di buonavolont stanno celebrando gli anni-versari di alcuni grandi Americani.Nonostante la complessit della sto-ria e la realt della debolezza uma-na, questi uomini e donne, con tuttele loro differenze e i loro limiti, sonostati capaci con duro lavoro e sacrifi-cio personale alcuni a costo dellapropria vita di costruire un futuromigliore. Hanno dato forma a valorifondamentali che resteranno persempre nello spirito del popolo ame-ricano. Un popolo con questo spiri-to pu attraversare molte crisi, ten-sioni e conflitti, mentre sempre sarin grado di trovare la forza per an-dare avanti e farlo con dignit. Que-sti uomini e donne ci offrono una

    possibilit di guardare e di interpre-tare la realt. Nellonorare la loromemoria, siamo stimolati, anche inmezzo a conflitti, nella concretezzadel vivere quotidiano, ad attingeredalle nostre pi profonde riserve cul-turali.

    Vorrei menzionare quattro di que-sti Americani: Abraham Lincoln,Martin Luther King, Dorothy Day eThomas Merton.

    Questanno ricorre il centocin-quantesimo anniversario dellassassi-nio del Presidente Abraham Lincoln,il custode della libert, che ha in-stancabilmente lavorato perch que-sta nazione, con la protezione diDio, potesse avere una nuova nascitadi libert. Costruire un futuro di li-bert richiede amore per il bene co-mune e collaborazione in uno spiritodi sussidiariet e solidariet.

    Siamo tutti pienamente consape-voli, ed anche profondamente preoc-cupati, per la inquietante odierna si-tuazione sociale e politica del mon-do. Il nostro mondo sempre piun luogo di violenti conflitti, odi ebrutali atrocit, commesse perfino in

    che noi impieghiamo le nostre risor-se e i nostri talenti, e che ci decidia-mo a sostenerci vicendevolmente,con rispetto per le nostre differenzee per le nostre convinzioni di co-scienza.

    In questa terra, le varie denomina-zioni religiose hanno contribuitograndemente a costruire e a rafforza-re la societ. importante che oggi,come nel passato, la voce della fedecontinui ad essere ascoltata, perch una voce di fraternit e di amore,che cerca di far emergere il meglioin ogni persona e in ogni societ.Tale cooperazione una potente ri-sorsa nella battaglia per eliminare lenuove forme globali di schiavit, na-te da gravi ingiustizie le quali posso-no essere superate solo grazie a nuo-ve politiche e a nuove forme di con-senso sociale.

    Penso qui alla storia politica degliStati Uniti, dove la democrazia profondamente radicata nello spiritodel popolo americano. Qualsiasi at-tivit politica deve servire e promuo-vere il bene della persona umana edessere basata sul rispetto per la di-

    con i criteri del presente. Tuttavia,quando lo straniero in mezzo a noici interpella, non dobbiamo ripeterei peccati e gli errori del passato.Dobbiamo decidere ora di vivere ilpi nobilmente e giustamente possi-bile, cos come educhiamo le nuovegenerazioni a non voltare le spalle alloro p ro s s i m o e a tutto quanto cicirconda. Costruire una nazione cichiede di riconoscere che dobbiamocostantemente relazionarci agli altri,rifiutando una mentalit di ostilitper poterne adottare una di recipro-ca sussidiariet, in uno sforzo co-stante di fare del nostro meglio. Hofiducia che possiamo farlo.

    Il nostro mondo sta fronteggiandouna crisi di rifugiati di proporzionitali che non si vedevano dai tempidella Seconda Guerra Mondiale.Questa realt ci pone davanti grandisfide e molte dure decisioni. Anchein questo continente, migliaia di per-sone sono spinte a viaggiare verso ilNord in cerca di migliori opportuni-t. Non ci che volevamo per i no-stri figli? Non dobbiamo lasciarcispaventare dal loro numero, ma

    Va da s che parte di questo gran-de sforzo sta nella creazione e distri-buzione della ricchezza. Il correttouso delle risorse naturali, la p p ro -priata applicazione della tecnologiae la capacit di ben orientare lo spi-rito imprenditoriale, sono elementiessenziali di uneconomia che cercadi essere moderna, inclusiva e soste-nibile. Lattivit imprenditoriale,che una nobile vocazione, orienta-ta a produrre ricchezza e a migliora-re il mondo per tutti, pu essere unmodo molto fecondo per promuove-re la regione in cui colloca le sue at-tivit, soprattutto se comprende chela creazione di posti di lavoro par-te imprescindibile del suo servizio albene comune (Enc. Laudato si,129). Questo bene comune includeanche la terra, tema