Domenica 30 Marzo 2014
30°ANNIVERSARIO GRUPPO MUSICI E SBANDIERATORI
Quest’anno ricorre il 30°anniversario del Gruppo Musici & Sban-
dieratori della Nobile Contrada Porta Bernarda di Fucecchio. Per
l’occasione il gruppo ha pensato di organizzare un evento che si
terrà Domenica 30 Marzo 2014 al quale parteciperà anche il grup-
po dei “Piccoli Musici” della nostra contrada.
Per tale avvenimento sono stati invitati anche due gruppi toscani,
il Gruppo Storico Città di Montopoli in Val d’Arno (PI) e il Grup-
po Storico “Il Castello” di Nozzano Castello (LU), con i quali il
nostro gruppo ha collaborato in questi anni.
Per questa giornata è prevista una sfilata con esibizione dei suddet-
ti gruppi per le strade del paese e un pranzo in contrada per fe-
steggiare con tutti coloro che avranno il piacere di essere presenti.
Per maggiori dettagli consultate il programma a pagina 16.
Tel.: 057121589
E-mail:
info@nobilecontradaportaber
narda.it
Via della Nardella n° 1,
Fucecchio (FI)
NOBILE CONTRADA
PORTA BERNARDA
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Indice:
Il rosso e il nero colore di vita: Francesco Bechini, attuale responsabile del
Gruppo Musici & Sbandieratori, raccontato da un amico …………………….. Pag. 3
Gruppo Musici & Sbandieratori Nobile Contrada Porta Bernarda ……..…… Pag. 4
Gruppo “Piccoli Musici” Nobile Contrada Porta Bernarda ……………...…… Pag. 5
Gruppo Storico Città di Montopoli in Val d’Arno ………………………...……. Pag. 6
Gruppo Storico “Il Castello” di Nozzano Castello …………………………….. Pag. 7
Un tamburo d’autore: intervista a Tamara Lucaccini …………………………. Pag. 8
Tutti per uno, uno per tutti! ……………………………………………………….. Pag. 10
Intervista ad Andrea Serafini ………………………………………………………. Pag. 12
Il nostro futuro si esprime così: i pensieri dei “Piccoli Musici” ………………. Pag. 13
Il Gruppo Sbandieratori raccontato da Camillo Lastrucci ………………...….. Pag. 14
Il programma di Domenica 30 Marzo ………………………………………...….. Pag. 16
Contributi fotografici: Camillo Lastrucci,
Franco Palandri ed Alfredo Sabatini
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Il rosso nero colore di vita: Francesco Bechini, attuale responsabile del Gruppo Musici & Sbandieratori, raccontato da
un amico
Questo è un piccolo racconto, fatto con il cuore, da un
amico, che vuole trasmettere quello che può essere un
VERO componente del Gruppo Musici & Sbandieratori.
Francesco Bechini rappresenta per me la persona tra i
miei coetanei, oltre ad altri elementi semmai più grandi,
che meglio raffigura quello che vuol dire essere un vero
innamorato di un gruppo appartenente ad una contrada.
L’esordio di Francesco, nel Gruppo che ad oggi
rappresenta, è datato 1989, quando giovanissimo si mise
in spalla il tamburo per iniziare quella che voglio
affermare essere la sua vera passione di vita.
Negli anni è passato da suonare il tamburo, al rullante,
diventando poi da oramai anni, il capo musico in sfilata:
una sicurezza per me.
Dopo anni di “gavetta”, come appena detto, all’interno
del gruppo, nel 2010 arrivò il momento del passaggio di
consegne, fatto dal padre fondatore del gruppo Andrea
Serafini, che lo nominò responsabile.
All’epoca, io ero rientrato nel gruppo dopo alcuni anni di
“stop” e notai in Francesco una certa preoccupazione
all’incarico ricevuto, sentimento che veniva dal cuore
perché la sua vera ed unica paura era quella di “fallire” nel
portare avanti il SUO gruppo, per il quale stravede e lotta
giornalmente al fine di migliorarlo.
Nel 2012, ho avuto la fortuna di essere nominato da Francesco per affiancarlo in questo impegno come
responsabile del Gruppo Musici & Sbandieratori, carica che ad oggi rappresento e che mi da tanto a livello
personale, perché posso veramente aiutare un Amico con la A maiuscola.
Nel 2013 siamo tra l’altro riusciti per la prima volta a vincere il Premio Cardini, assegnato durante la
sfilata storica dell’ultimo Palio, come miglior gruppo musici, raggiungendo così il massimo della
soddisfazione e della gratificazione, anche se non siamo ancora sazi, e questo nostro evento ne è la
dimostrazione.
Concludo, pensando a Francesco, padre della
splendida Azzurra (che spero possa ricalcare la
“carriera” del padre) e marito di Cristiana,
altra storica tamburina, per dire a tutti i
giovani di osservare e prendere spunto
dall’amore e la passione che lui ha messo in
questo gruppo da sempre.
Luca Neri
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Gruppo Musici & Sbandieratori Nobile Contrada Porta Bernarda
Il Gruppo Musici della Nobile Contrada Porta Bernarda, nasce ufficialmente nel 1985, anche se già dal fine
Maggio 1984, il fondatore Andrea Serafini cominciò a lavorare con altri contradaioli alla creazione del
Gruppo.
Dalla prima esibizione al Palio del 1985, ad oggi sono passati più di 150 contradaioli che hanno vestito i
nostri colori e suonato i nostri strumenti. Infatti, il Gruppo è composto da rullanti, imperiali, mezzi
imperiali, chiarine e sbandieratori. Nel corso degli anni, come è possibile osservare nelle foto riportate,
sono state rinnovate le monture e sono stati scelti strumenti costituiti da materiali più pregiati e idonei
per un miglior effetto sonoro.
L’attività del Gruppo Musici & Sbandieratori, non è circoscritta alle manifestazioni inerenti il Palio delle
Contrade della Città di Fucecchio, ma si può sviluppare durante le altre manifestazioni di rievocazione
storiche e di altro genere, nella nostra Toscana ma anche in ogni altra parte d’Italia. Ad oggi, il Gruppo al
completo conta circa 30 elementi, i quali sono in grado di esibirsi in: gioco musici, il singolo, la coppia, la
piccola e la grande squadra.
Da segnalarvi, che il nostro Gruppo Musici & Sbandieratori si è fatto conoscere anche fuori dalle mura di
Fucecchio e precisamente nelle seguenti località: Firenze (FI), Pisa (PI), Iglesias (CA), Trambacche di
Veggiano (PD), Rosignano Marittimo (LI), Rosignano Solvay (LI), Follonica (GR), Porto Santo Stefano
(GR), Nozzano Castello (LU), Palio di Buti (PI), Collebrunacchi (PI), Palio di Bientina (PI), San Giovanni
alla Vena (PI), San Miniato (PI), Montopoli (PI), Terricciola (PI), Torrita di Siena (SI), Certaldo (FI), Vinci
(FI), Romola (FI), Castelmartini (PT).
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Gruppo “Piccoli Musici” Nobile Contrada Porta Bernarda
Il gruppo “Piccoli Musici” nasce nel settembre del 2010 da un’idea di alcuni giovani contradaioli facenti
parte già da anni dello storico Gruppo Musici e Sbandieratori della Nobile Contrada Porta Bernarda, con
lo scopo di avvicinare i più piccoli alla vita di contrada. La proposta fu subito accettata dal presidente in
carica di quel biennio, Giuseppe Bertoncini, il quale entusiasta della cosa dette la fiducia ai ragazzi per dar
vita al nuovo gruppo.
In poco tempo la notizia si diffuse e tanti bambini, alcuni di loro cresciuti in contrada ed altri avvicinatisi
più di recente grazie alla giornata dedicata ai giochi dei bambini organizzata dal Comune di Fucecchio, si
presentarono in sede per partecipare alle prove. L’incarico di preparare questi bambini, fu preso dalle
contradaiole e tamburine Giulia Serafini e Ilaria Faraoni, che tutt’ora seguono il gruppo durante l’anno.
Nonostante le differenze di età e il non conoscersi, fin dall’inizio instaurarono un buon legame,
fondamentale per creare un gruppo compatto che vive quell’ora di prova come un divertimento e freme
dalla voglia di battere due colpi sul tamburo. Con un passo alla volta il gruppo si formò, ma non essendovi
ancora gli strumenti per suonare a misura di bambino, dovettero arrangiarsi con i tamburi più leggeri fra
quelli utilizzati dai “grandi”.
Visto il loro entusiasmo gli organizzatori si adoperarono velocemente nella sostituzione dei tamburi con
quelli più adatti per loro. Per completare la figura del “tamburino” mancava solo il vestito, realizzato dalle
sarte della contrada che da sempre si impegnano nella perfetta realizzazione dei costumi. I bambini a quel
punto si dimostrarono ancora più invogliati nell’imparare a suonare. La prima loro esibizione fu proprio
durante la settimana del palio, inizialmente accompagnati da due figure adulte contradaiole ed ex –
tamburine.
La loro prima uscita fu subito un successo, furono accolti ed applauditi dal popolo rosso – nero che
apprezzò questa novità. Con gli anni il gruppo si è perfezionato sempre più, sono aumentati gli elementi,
non più accompagnati dalle due figure adulte, ed ora si esibiscono sia in occasione degli eventi del nostro
palio, sia per manifestazioni nella nostra città o a seguito di invito in altre località. Coloro che avranno
intenzione di portare avanti questa passione, potranno, una volta cresciuti, proseguire la loro esperienza
entrando a far parte dello storico Gruppo Musici e Sbandieratori della contrada.
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Gruppo Storico Città di Montopoli in Val d’Arno
Il Gruppo Storico Città di Montopoli, si costituì nel 1975, per volontà di alcuni giovani e dell'Associazione
Turistica Pro Loco, col preciso scopo di far conoscere e valorizzare Montopoli attraverso la sua ricca
storia, la sua cultura, le sue tradizioni religiose e folcloristiche.
La sempre più larga partecipazione di turisti italiani e stranieri all'annuale manifestazione storica, che si
svolge il secondo week-end di Settembre, ha consentito al Gruppo di farsi conoscere ed apprezzare sia in
Italia che all'estero. Il Gruppo si è esibito a: Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Pistoia, Livorno, Gubbio, Ortherz,
Moussanne Les Alpilles (Francia), e in occasioni di altre giornate medievali. Il Gruppo Storico Città di Montopoli in Val d'Arno si suddivide:
MUSICI e SBANDIERATORI: I musici con il rullare dei loro tamburi, il suono armonioso dei
flauti e gli squilli delle chiarine sono in grado di accompagnare ogni tipo di corteggio storico e sono
apprezzati per i loro particolari giochi e movimenti di parata, con suggestive coreografie. Dal 2010
il Gruppo musici si è arricchito di un gruppo di giovani Sbandieratori che con l'innalzar delle loro
bandiere ed i loro eleganti movimenti di parata sono apprezzati per gli spettacolari intrecci in
movimento fra i vari componenti.
ARCIERI: Gli Arcieri sono i veri protagonisti della Disfida con l'Arco, che si contendono il Palio
nella seconda Domenica di Settembre, in occasione dell'annuale Rievocazione Storica.
Tale contesa trae origine nel 1412, quando il Podestà Jacopo dell'Albizzi, divise il Castello in due
popoli, che presero il nome dalla Pieve di Montopoli dedicata ai Santi Patroni Stefano e Giovanni
Evangelista e che, trovandosi al centro del paese, lo divise in due rioni; il Popolo di S.Stefano,
detto "perinsù' rappresentato dai colori bianco/rosso e il Popolo di S.Giovanni, detto "Peringiù"
rappresentato con i colori giallo/nero.
Dal 1976, anno in cui il Gruppo Arcieri si formò si contano 14 vittorie per il Popolo del “Perinsù”
e 21 vittorie per il Popolo del “Peringiù”.
Gli arcieri durante gli spettacoli folcloristici danno il meglio di loro stessi esibendosi in evoluzioni
e tiri d'abilità e di destrezza. Svolgevano infatti, attività agonistica con la Federazione Italiana Tiro
con l'Arco (FITARCO) ma, nel 2010, il gruppo evolve sotto il nome "ARCIERI DELLA ROCCA",
entrando a far parte della Lega Arcieri Medievali (LAM).
DANZA STORICA: Il Balletto di Danza Storica, si costituì nel 1976, per opera di alcune ragazze
del paese, appassionate di danza e di musica rinascimentale. Con la loro volontà e la loro passione
sono riuscite ad ottenere ovunque lusinghieri successi. Si esibiscono in coreografici volteggi in
successione ritmica, al suono di musica medievale e rinascimentale.
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Gruppo Storico “Il Castello” di Nozzano Castello
Il Gruppo storico "Il Castello" fa parte dell’associazione
“Il Castello” ed è nato nel 1992, insieme alla
manifestazione "Il Castello rivive”, inserita dalla sua
nascita nel calendario delle manifestazioni del
Settembre lucchese, che quest’anno celebra la sua
24ma edizione e si svolge a Nozzano Castello nella
prima settimana di settembre.
Il Castello di Nozzano, costruito secondo la tradizione
da Matilde di Canossa sul confine fra Lucca e Pisa, fu
molto importante nei secoli delle lotte fra le due città
come difesa dei confini di Lucca per la sua posizione
strategica. Particolarmente travagliata fu la storia del
castello nel 1300, quando esso fu distrutto due volte.
Il gruppo storico "Il Castello" si ispira appunto a questo
secolo, il 1300, e vuole rinnovare la memoria di quel
tempo e di quelle imprese, per valorizzare il territorio
e la sua storia. Esso rappresenta soprattutto la vita
civile, con tutte le realtà sociali esistenti nel borgo
fortificato nel 1300, dalle classi più elevate a quelle più
basse, dal Podestà col suo Consiglio di Anziani, alla
guarnigione di soldati che vigilava sul castello, ai nobili
che risiedevano stabilmente o temporaneamente nel
Borgo, agli amministratori della giustizia e gli esecutori
delle leggi (il borgo aveva una propria amministrazione
anche sul territorio circostante), al popolo con la sua variopinta fisionomia. Il Gruppo negli anni si è
arricchito di vari personaggi, dal clero nei suoi vari gradi, ai pellegrini che passavano per la via Francigena
(un ramo di questa passa per Nozzano), andando a visitare il Volto Santo di Lucca, e che potevano
trovare riposo nel suo Ospitale, ai rappresentanti delle varie “arti”. E’ animato da un gruppo di tamburi ,
appassionati oltre che abili. E’ composto attualmente da circa 140 figuranti, che indossano abiti ricostruiti
con cura sull’iconografia del 1300.
Nei tre giorni della manifestazione “IL CASTELLO RIVIVE", il gruppo anima il Castello e lo fa rivivere, fra
realtà e fantasia, come alla fine del 1300. Oltre ad animare le manifestazioni citate nel castello di
Nozzano, il gruppo presta la sua collaborazione a molte manifestazioni nella provincia di Lucca ed in altre
province italiane ed all’estero, partecipando a cortei storici ed animando coi suoi tamburi, figuranti ed
artigiani eventi e mercati medievali. Ogni anno partecipa alla millenaria processione di Santa Croce (AD
752 ) ed alle giornate di San Paolino nella città di Lucca, in cui e’ inserito anche il palio della balestra da
postazione, tra i terzieri cittadini. Il gruppo storico di Nozzano anche se distante 6Km dalla città
capoluogo e’ stato inserito tra i tre gruppi cittadini che rappresentano il comune di Lucca.
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Un tamburo d’autore: intervista a Tamara Lucaccini
In occasione del 30°anniversario del Gruppo Musici e Sbandieratori, i due responsabili Francesco Bechini
e Luca Neri hanno pensato di festeggiare questo importante traguardo con la realizzazione di una vera e
propria opera d’arte concretizzatasi nel restauro dei tamburi in uso. Per effettuare ciò si sono rivolti ad
una nota pittrice nonché contradaiola da sempre, Tamara Lucaccini, che si è prestata con estremo piacere
ad ospitarmi nel suo laboratorio creativo per una breve intervista tramite la quale ci ha svelato come si è
approcciata a questo lavoro e come ha pensato di eseguirlo.
Buonasera Tamara, partiamo subito con la prima domanda. A settembre hai ricevuto
questo incarico, da chi e come ti è stato comunicato?
Una sera ero in contrada a far due chiacchiere e Francesco Bechini mi è venuto incontro dicendomi di
seguirlo nella stanza dei musici dove mi stava aspettando anche Andrea Serafini. Insieme mi hanno
illustrato quella che era l’attuale situazione dei tamburi e la loro propensione a rifarli nuovi chiedendomi
un consiglio a riguardo. Abbiamo poi concordato di recuperarli, vista anche la mia collaborazione con
Annalisa Maffei che si occupa di restauro, riportandoli a legno totale e dandogli quindi una nuova vita.
Una volta accettato l’incarico, ti è stata data carta bianca o ti sono state poste delle
limitazioni?
Dopo quella chiacchierata in contrada, ho ricevuto la visita a casa mia di Francesco e Luca i quali mi hanno
dato delle direttive ben precise, ovverosia la loro volontà di riportare la frase in latino “In ducis virtute
civitatis magnitudo” sulla quale ho poi basato tutto lo svolgimento pittorico del tamburo posizionandola
nella parte centrale di questo.
Bene, a questo punto era il momento di mettersi all’opera, come hai pensato di riportare
nella pratica l’idea?
Come ho detto la frase latina mi ha guidata nella realizzazione
dell’opera. È infatti la conduttrice perché appunto sta a svelare
che la grandezza di un popolo, in questo caso la nostra
contrada, è in chi lo conduce. Per cui nella parte pittorica
emerge la figura del fondatore della contrada, con dei richiami
alla nostra bandiera che di per sé araldicamente simboleggia le
mura e la loro invalicabilità. Infine un richiamo alle origini di
appartenenza della contrada come la nostra Regione e il nostro
Comune, oltre ovviamente al nostro simbolo primario che è il
leone.
Che tecnica hai usato a livello pittorico?
Si tratta di tecnica acrilica su legno appositamente preparato. Parlando della tempistica di questo lavoro, ti ha
richiesto molto impegno e hai dovuto chiedere l’aiuto
della tua collaboratrice Annalisa?
Sicuramente si è trattato di un lavoro molto lungo, costituito
da un primo momento di entusiasmo determinato dalla
curiosità di vedere l’idea realizzata, vivendo quel tempo anche
con un po’ di ansia poiché non sapevo se sarebbe piaciuto in
primis a me e ovviamente anche agli altri. Una volta poi
realizzato il disegno tecnico e ricevuta l’approvazione del
consiglio di contrada, è stato fondamentale l’aiuto di Annalisa,
che per le sue competenze in materia di restauro, ha preparato
la superficie in legno del tamburo affinché potesse esservi
riportato il disegno definitivo creato su carta lucida. Per quanto
riguarda la parte pittorica, invece, sono potuta intervenire solo
io perché altrimenti si sarebbe notata una mano diversa.
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Altra novità di quest’anno è lo scudo, che cosa ci dici di
questa tua opera?
Lo scudo è stato progettato da Annalisa che si è ispirata per la
sagoma allo stemma del vestito dei musici. La parte pittorica,
invece, l’ho eseguita io.
Hai realizzato varie creazioni per la nostra contrada, qual
è quella che preferisci e perché?
Sicuramente quella che mi è piaciuta di più è stata la realizzazione
del bancone del bar perché lì mi sono potuta veramente esprimere
dando quello che mi è venuto di getto e realizzandolo in un unico
giorno; mentre su altre opere come la pista dei barberi sono stata
guidata da alcune indicazioni ricevute dal presidente Moreno
Guidotti che ho voluto assecondare.
Per quanto riguarda, invece opere d’arte da te realizzate
per la sfilata, che cosa hai provato quando le hai viste
passare la domenica mattina del palio?
Una forte emozione. Per un pittore la mostra è il momento in cui
si espongono le proprie opere al pubblico con lo scopo di
trasmettere le tue sensazioni a chi viene a vederla. La sfilata del
palio è come se fosse una mostra in movimento, sebbene non
possono essere notati i particolari proprio perché l’opera non è
ferma. Nonostante ciò si tratta di una sensazione magnifica.
Che cosa rappresenta per te la contrada e come la vivi
durante l’anno?
Rappresenta la famiglia, sicuramente un punto di riferimento importante. Sono entrata in contrada da
giovane spinta da mia figlia che faceva le scuole medie e suonava nel gruppo musici. All’epoca quando
vedevo le persone che piangevano al passaggio della sfilata o durante certi eventi non comprendevo il
motivo, adesso invece certe sensazioni le provo sulla mia pelle ed ho capito cosa significavano quelle
lacrime. Ad oggi la contrada è piena di ricordi che mi danno emozione.
Di cosa ti occupi oltre a quello che abbiamo visto in contrada?
La mia arte dal 2000 è influenzata dall'osservazione e dalla ricerca antropologica culturale della terra
africana e collaboro con una collezionista d'arte africana in una galleria di Parigi. Lavoro su commissione.
Oltre a questo è nata la collaborazione con Annalisa: siamo due figure professionali diverse ma su tanti
lavori ci compensiamo: insieme ci occupiamo di scenografie teatrali, trasformazione e realizzazione di
mobili e trasformazione d'ambienti.
Che ti aspetti da questo evento e da questo palio?
Mi aspetto di vincere il palio!E chissà che nel dipingere questi tamburi non sia stata un po’ scaramantica …
La mia intervista si conclude così, ringrazio Tamara per la disponibilità e non mi rimane che invitarvi
domenica 30 Marzo al 30°anniversario del Gruppo Musici & Sbandieratori, durante il quale ci sarà la
presentazione ufficiale dei tamburi.
Ilaria Faraoni
Tamara Lucaccini
Nata a Fucecchio nel 1949. Pittrice, scultrice e performer. Negli anni ‘70 inizia lo studio del colore. Negli anni ‘80 si dedica allo studio del nudo. Ha lavorato come animatrice con il Gruppo Saltimbanchi e Artigiani insegnando la tecnica della cartapesta ai bambini delle scuole elementari. La ricerca di studi e di opere eseguite ha dato luogo a una metamorfosi continua e nascono le prime incisioni su lastre della Cava di Cardoso, bassorilievi in pietra serena e anche modellazioni di crete, stucchi cemento e materiali vari. Negli anni ‘90 studia la pittura su stoffa avvalendosi della collaborazione del Dott. Luigi Borgia docente di Araldica presso l’Università di Firenze, realizza stendardi, scudi, bandiere, tamburi. Nel 2000 inizia l’osservazione e la ricerca antropologica culturale della terra africana e questo influenzerà in modo decisivo le sue opere. Attualmente collabora con una collezionista d’arte africana a Parigi che la porta spesso in questa città.
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Tutti per uno, uno per tutti!
“Tutti per uno, uno per tutti”. Questa è la celebre frase pronunciata da D’Artagnan, incrociando le spade
con i tre moschettieri come simbolo di un patto di solidarietà, nel popolare romanzo dell’ottocento di
Dumas Alexandre “I tre moschettieri”. Ho riportato queste parole perché credo sia un motto che si
presta bene quando si parla di gruppo, per il quale è fondamentale lo spirito di collaborazione se si vuol
raggiungere obiettivi importanti e soddisfacenti.
All’interno della Contrada Porta Bernarda, il Gruppo Musici e Sbandieratori si inserisce come un gruppo
di circa trenta persone che lavorano tutto l’anno per esibirsi davanti al popolo rosso – nero e sentirsi in
quel momento appagati per i sacrifici fatti. Richiede, infatti, un impegno costante, fatto di prove distribuite
nell’arco dell’anno, nelle quali si eseguono i tempi e si costruiscono le coreografie per gli spettacoli e per
la sfilata. Potrà sembrare assurdo dedicare tanto tempo a questa attività e magari molti si chiedono come
si faccia a mantenere un tale impegno, ma quando è la passione a guidarti non pesa poi più di tanto neppu-
re uscire in pieno inverno, magari in una serata fredda e piovosa, per andare in contrada a battere due
colpi sul tamburo o a fare un otto con le bandiere. Certo è che tutto ciò deve essere pagato da delle sod-
disfazioni, che per un vero contradaiolo si realizzano principalmente nella settimana più attesa e più bella
dell’anno: quella del Palio. È proprio con l’aria di maggio che si intensificano le prove e che si mette il mas-
simo impegno per perfezionare gli ultimi dettagli, dopodiché via in scena!
Si inizia il martedì con la scesa delle scarelle del museo e della Collegiata di Fucecchio, per la presentazio-
ne del cencio, dove la preoccupazione di tutti è si di suonare e sbandierare bene, ma soprattutto di non
cadere davanti a così tanta gente. La settimana continua poi con l’esibizione che il gruppo tanto attende,
quella del venerdì sera in piazza Montanelli in occasione della benedizione della bandiera, dove gli occhi
dei contradaioli sono tutti rivolti sui tamburini e sugli sbandieratori. In quella serata il gruppo si esibisce
mostrando a tutti quanto provato durante l’anno e cercando ogni volta di stupire con qualche novità.
Infine c’è la sfilata nel giorno più lungo, la domenica del palio, quando passare tra le strade del paese, tra
gli applausi del pubblico, ti rende orgoglioso di quello che fai, soprattutto quando arrivi a suonare e sban-
dierare in Corso Matteotti, dove sai che più che vai avanti e più che ti avvicini alla curva del “Bar Monte-
catini” dove una ciurma di raimondini ti guarda passare in silenzio e l’unico obiettivo che hai è fargli vede-
re quello che sai fare e quanto sei fiera di portare quei colori addosso .
Ci sono poi anche altre occasioni, extra Palio che ti consentano di ottenere delle valide soddisfazioni, ma
in ogni caso quello che conta e che forse non sempre si nota è che dietro a tutto ciò deve esserci un
gruppo compatto, in grado di collaborare e che spinto dalla passione si impegna per fare sempre meglio.
Gli obiettivi si raggiungono con un lavoro di squadra, in cui ognuno da il proprio contributo, la sua idea, il
suo pensiero e si cerca di integrare il tutto per fare qualcosa di grande. Ecco spiegato il motivo del motto
iniziale, perché credo che ogni soddisfazione si possa raggiungere solo con tanto impegno e determinazio-
ne e se si tratta di un gruppo, queste caratteristiche devono appartenere ad ogni componente.
Con la consapevolezza che chi ha fatto parte o chi oggi fa parte di questo gruppo possegga queste carat-
teristiche e con la speranza che chi ne vorrà far parte le abbia, il Gruppo Musici e Sbandieratori ha colle-
zionato in questi trent’anni tante soddisfazioni e si augura di poterne portare a casa tante altre!
Ilaria Faraoni
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Intervista ad Andrea Serafini
Abbiamo intervistato il fondatore del
gruppo musici di Porta Bernarda, per
farci un’idea di come sia stata intrapresa
questa strada, che continua, ancora oggi,
ad essere percorsa. Andrea Serafini ci
delizia dei suoi ricordi.
“Come è nata l’idea di creare il
gruppo musici?”
“Nei primi anni del Palio di Fucecchio,
venivano chiamati gruppi esterni, come
Arezzo, che sfilavano per i colori delle
contrade, anno dopo anno, però, cresce-
va la voglia, in ogni contrada, di vestire i
propri colori. Questa voglia fu talmente
spasmodica da portare 4 giovani ragazzi
della contrada, a formare il primo gruppo
musici della contrada Porta Bernarda. Gli
strumenti furono ricavati smontando una
batteria e, nel maggio del 1984, uscì per la prima volta, davanti ai suoi contradaioli, il gruppo musici di
Porta Bernarda.
Il primo consiglio del nuovo anno paliesco, ebbe come tema centrale lo sviluppo di un vero e proprio
gruppo musici. –Mi ricordo ancora cosa mi rispose il presidente, Giuseppe Bertoncini, quando gli presen-
tai la mia proposta: “Se ci credi, fallo!”- Così ci mettemmo all’opera, ordinando gli strumenti, tamburi e
chiarine, chiedendo a dei maestri di insegnarci a suonarli. Avemmo subito un ottimo riscontro tra i con-
tradaioli bernardini, raggiungendo il numero di circa 30 musici.
“Il gruppo musici quindi non ha mai avuto problemi di componenti?”
“No! Assolutamente! In alcuni anni ci siamo ritrovati a suonare in una decina di componenti!”
“Invece, per quanto riguarda l’altra metà del gruppo, ovvero gli sbandieratori, quando sono
stati concepiti?”
“L’idea fu portata avanti da un ragazzo, Camillo Lastrucci, che, inizialmente, suonava la chiarina, ma si ac-
corse che mancava qualcosa. Quindi nei primi anni ‘90, decise di creare un gruppo sbandieratori che con-
tava 10 elementi. Ebbe un grande successo in quanto il maestro riuscì a portarlo talmente in alto, da esse-
re considerato il miglior gruppo sbandieratori di Fucecchio.”
Chiara Mandorlini e Matteo Palandri
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Il nostro futuro si esprime così: i pensieri dei Piccoli Musici. Quando suono il tamburo mi diverto tanto perché mi piace e sto volentieri con gli altri che suonano con me. Ho
sempre desiderato entrare a far parte di questo gruppo. (Camilla Bartalucci)
Mi piace suonare nei tamburini perché mi consente di partecipare alla vita di contrada. (Francesca Chiti)
Sono due anni che suono il tamburo e mi piace perché c’è la mia contrada. Grazie per la merenda. (Chiara
Bellagamba)
Faccio parte di questo fantastico gruppo fin dall’origine, poter suonare il tamburo nelle varie manifestazioni mi fa
sentire una vera contradaiola e quando mi esibisco insieme al mio gruppo mi sento molto emozionata e piena di
gioia. (Chiara Porciani)
Per me la contrada è una mini società dove ci si diverte. Per me il tamburo è uno strumento dove ci si diverte
perché stiamo tutti insieme e si impara il ritmo. (Sofia Bertoncini)
Tra una suonata e una chiacchierata per la contrada ho fatto la sfilata. Grazie a Giulia e Ilaria ho imparato a
tambureggiare e non mi voglio più fermare. Grazie per la merenda. (Francesco Bellagamba)
Io è da poco tempo che faccio parte dei tamburini ma ho imparato tutto grazie a Ilaria e Giulia, le nostre
insegnanti. (Virginia Donati)
Per me , suonare il tamburo, è un’esperienza molto importante, in più è un’opportunità per stare insieme ai miei
amici. In questa attività non ci si annoia mai!! (Elia Ciardi)
Era da tanto tempo che volevo suonare il tamburo nella mia contrada. Finalmente quest’anno ho iniziato. Mi piace
tanto e mi piace anche stare con i bambini che suonano con me. Il sabato non vedo l’ora di andare in contrada
per esercitarmi e quando torno a casa racconto quello che ho fatto. (Eleonora Bruno)
Per me andare ai tamburi è un piacere
mi permette di sfogarmi e divertirmi con
gli altri bambini. (Aleandra Scaglione)
Quando suono il tamburo provo una
forte scarica di energia e la tiro fuori
battendo le bacchette più forte che mai.
Tutto ciò è un’emozione unica ed è solo
ed esclusivamente per la mia contrada.
(Pasquale Liuzzi)
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Il Gruppo Sbandieratori raccontato dal fondatore Camillo Lastrucci
Marzo 2014, non solo il trentesimo anniversario del Gruppo Musici, ma anche il ventesimo degli Sbandie-
ratori; gruppo fondato nel 1994 da Camillo Lastrucci.
Nel corso degli anni sono stati effettuati dei cambiamenti, non solo a livello organizzativo, ma anche per
quanto riguarda bandiere e costumi. Ma torniamo agli albori del gruppo, dando direttamente la parola a
Camillo Lastrucci.
"Era importante essere del gruppo a quei tempi. Allora decisi di entrare come chiarina. Forse era il 1991.
Suonai per circa 2/3 anni. Poi volli fortemente mettere in piedi il Gruppo Sbandieratori di Porta Bernarda.
Ebbi la fortuna di trovare subito un gruppo di ragazzi molto affiatato, e volenteroso di voler primeggiare a
Fucecchio e fuori. Per mia convinzione un gruppo di "soli" uomini. Prendemmo un maestro di Querceta.
Tale persona era un componente di giurie nazionali della F.I.S.B., ma sopratutto divenne quasi un Contra-
daiolo. Uno di noi! La persona in questione era il Sig. Adamo Bernardi. Veramente una persona squisita
che con l'amore per la disciplina ed una buona dose di amicizia, ci portò subito alla ribalta di Fucecchio
come uno dei migliori gruppi. A lui ed all'impegno dei "fondatori" dobbiamo tanto. Il gruppo iniziale, se
non ricordo male era formato da me Lastrucci Camillo, Zucchi Luca, Sgherri Lorenzo, il Capitano France-
sco Bertoncini, Peter De Vecchis, Calugi Francesco, i fratelli Bonifazzi, Giovannelli Alberto, Quaglierini
Christian, Bernardeschi Claudio Palatresi Luca e sicuramente mi sto dimenticando qualcuno. Ho fatto
parte del Gruppo e ne sono stato il Responsabile per circa sei anni. Siamo arrivati a poter fare cose che
nessun altro gruppo, a Fucecchio, aveva mai raggiunto. Per primi siamo stati il gruppo che ha sbandierato
con due bandiere durante la passeggiata storica. Per primi siamo stati il gruppo che a livello di singolista,
ha osato sbandierare con 4 bandiere contemporaneamente. Il primo gruppo che ha partecipato a Querce-
ta (eravamo stati invitati come ospiti fuori gara) ad una tappa del Campionato Italiano Sbandieratori. In-
somma eravamo "invidiati" a Fucecchio ed invitati in molte località italiane ed estere. Una volta addirittura
abbiamo "rischiato" una trasferta a New York con il Gruppo Musici per rappresentare l'eccellenza dell'ita-
lianità nel mondo. Non ne facemmo nulla perché la trasferta era troppo impegnativa ma, la cosa ci riempì
d'orgoglio! I nostri giochi erano molto coreografici. Il singolo era affidato a me. Avevamo due coppie di
notevole livello tecnico. Una piccola squadra ed una grande squadra di altrettanto valore. Eravamo orgo-
gliosi di rappresentare i nostri colori. Aspettavamo e ci preparavamo tutto l'anno per l'esibizione in piazza
in occasione della benedizione del Fantino e della Bandiera che si svolge il venerdì antecedente al Palio. Ed
uscire di Piazza e vedere le lacrime agli occhi ai nostri Contradaioli perché fieri dei propri sbandieratori,
era un'emozione che ripagava tutto il nostro impegno invernale. Il segreto del nostro successo era il grup-
po, la coesione, l'amicizia, la determinazione, il senso di appartenenza! Cose che forse, viste dall'esterno,
adesso latitano un po’! ma riconosco, come succede alle grandi squadre di calcio vincenti, che ricreare un
gruppo ed un ciclo come quello, non è assolutamente semplice. Per raggiungere certi livelli, serve impe-
gno, impegno ed ancora impegno. Non è semplice ma si riesce a fare questo se c'è la voglia di stare insie-
me ad altri che condividono lo stesso obiettivo. Forse per poter far tornare il nostro Gruppo ai vecchi
fasti, mi rimetterei la mia calzamaglia, i miei stivali, il mio costume e le mie "amiche" bandiere anche ades-
so. Per poter farle volare armoniose ed imperanti nel cielo di Fucecchio del quale per alcuni anni ne sono
state le padrone. Però adesso l'età non gioca più dalla mia parte, ed al massimo posso cercare di poter
aiutare i più giovani. Per finire vorrei solo dare un consiglio a chi adesso ha raccolto l'eredità di portare
avanti questa avventura. Divertitevi, siate amici e lavorate per la grandezza della vostra Contrada. Solo
così potrete tornare a volare sulle ali dell'entusiasmo e far si che le bandiere della nostra Nobile Contra-
da siano il prolungamento delle vostre braccia protese, per poter far toccare il cielo ai nostri amati colo-
ri."
Camillo Lastrucci.
Pagina 15 NOBILE CONTRADA PORTA BERNARDA
Pagina 16 NOBILE CONTRADA PORTA BERNARDA
Il programma di Domenica 30 Marzo 2014:
Ore 10.00 Sfilata dei gruppi storici:
Gruppo Musici & Sbandieratori Nobile Contrada Porta Bernarda
Gruppo “Piccoli Musici” Nobile Contrada Porta Bernarda
Gruppo Storico Città di Montopoli in Val d’Arno
Gruppo Storico “Il Castello” di Nozzano Castello
Il percorso con partenza da via Roma, via Nazario Sauro, Corso Matteotti, Largo
Trieste, rientro in Piazza Montanelli passando di nuovo per Corso Matteotti.
Al termine della sfilata è prevista l’esibizione in Piazza Montanelli.
Le vie del centro ospiteranno per l’intera giornata il mercatino “Arte e Ingegno”.
Ore 12.30 Pranzo in contrada aperto a tutti.
Inoltre saranno presenti i gruppi ospiti, i componenti del Gruppo Musici & Sbandieratori
Nobile Contrada Porta Bernarda e del gruppo “Piccoli Musici” e tutti coloro che ne
hanno fatto parte in questi 30 anni per rivivere insieme ricordi ed emozioni.
Per info e prenotazioni contattare entro il 27 Marzo: Sede Nobile Contrada Porta Bernarda
057121589 — dopo le 21.00. Oppure iscriversi confermando la propria partecipazione
sull’evento facebook pubblicato dalla Contrada.
Si ringrazia inoltre il Consiglio di Contrada, il Popolo, il Gruppo Storico di Montopoli in Val d’Arno (PI), il
Gruppo Storico “Il Castello” di Nozzano Castello (LU) e gli sponsor che contribuiscono alla stampa .
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