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24 LUGLIO - AGOSTO 2009 OK Arte Milano

A Brera successo della Mostra Personale dell’illustre Maestro Nando Chiappa

Si è conclusa con suc-cesso la personale del

Maestro Nando Chiappa, ospitata dal 30 aprile al 15 maggio, nella sala Olimpia Artecultura di via Ciovasso 19, a Milano. La mostra, nel-

Carlo Franza

ai lavori sia da semplici ap-passionati che hanno avuto modo di apprezzare lo stile del maestro, fatto di pen-nellate fluenti, per quadri luminosi, in cui la femmi-nilità e la bellezza trionfa-no. Dei quadri esposti in Sala Olimpia scrive il cri-

Nelle sue opere la natura, il paesaggio, la figura sono espressi con un candore di rara poesiasensibilità. Altro discor-so riguarda, naturalmente, certi fenomeni di radicaliz-zazione, che hanno porta-to all’aperta contestazione della figura e della pittu-ra in quanto tale. Per uno spirito concreto e realista come Chiappa ciò appa-

L’innocenza romantica di Nando Chiappa

La bellezza ha rotto gli ar-gini e come un fiume in

piena è entrata nelle tavo-le xilografiche che Nando Chiappa, illustre artista lombardo, ha campionato per la bellissima collana di libri d’artista che la Silvia Editrice ha varato da qual-che tempo. Entro modelli e immagini che sono quel-li su cui Nando Chiappa ha insistito in tutto il suo per-corso artistico, ritroviamo l’artificio di questa inno-cenza romantica che vive di suggestioni, stati d’ani-mo, sensazioni e mille altri segnali che adottano stesu-re cromatiche, raffinatez-ze segniche, trasparenze e velature, onde dare pro-prio a quel mondo arcadico e quasi fiabesco, la rievo-cazione spirituale e poeti-ca dell’esperienza vissuta. Mente e cuore sono in un duello che sfibra e lascia spazio al puro pensiero, al sogno, alla fuga fantastica. Tant’è che le sei carte ac-querellate del volume arti-stico, tre in orizzontale e tre in verticale, ci raccontano, anche inseguendo quella “recherche du temp perdu” di memoria proustiana, di fanciulle in fiore, di donne

colte nella nudità o distese tra i prati in relax, di ragaz-zi alle prese con anima-li come il cavallo e il cane, di cavalli e puledri rap-presentati per possenza ed eleganza, e infine una sce-nografia di paesaggio per lo più primaverile, segno di vitalità e di rinnovamen-to, di amore e di certezze. Non mancano i tratti di te-nerezza come nella rappre-sentazione dei fanciulli e degli adolescenti o di pic-coli animali come il ca-vallino che allatta. E’ un naturalismo che non ri-nuncia al soggetto figu-rale, anzi lo affida alla memoria, all’emozione e alla fantasia, trasfiguran-dolo in un’architettura liri-ca di colori, di campiture, di linee e intrecci pittorici. Si vedrà che nell’arte re-cente nessun altro artista come Nando Chiappa è ri-uscito a darci un’idea tota-le del paesaggio lombardo, le cui tracce s’inscrivono in profondità in una mate-ria che appare a volte solida e compatta, altre volte più dissolta, ma sempre sotto l’intensità della luce, l’effetto cangiante della massa cro-matica, soprattutto quando è il bianco a predominare, e conducono nella profon-

Le tavole xilografiche dell’artista lombardo per una bellissima collana di libri

riali e ritoccate a mano, e dunque uniche e irripetibi-li, di intensivo valore per il fatto che esse lasciano leg-gere non solo il clima for-temente neoromantico, ma quel bisogno di vita e d’at-tesa che, da D’Annunzio in poi e fino a tutta quella ge-nerazione di artisti chiari-sti, ha certificato l’insieme di un gioco denso di valori

e messaggi. Si vedrà come le forme e le figure, nette e taglienti nel segno, sfidano il tempo, in un sottofondo di sospesa e tenera malin-conia che fa di questa pit-tura di Nando Chiappa una vicenda sempre moderna, senza spezzare il filo di una tradizione intellettualmen-te interpretata. Biancori, gialli, verdi, rossi, azzurri e marroni, tutti toni e colori che ricadono in una ridu-zione minima degli effetti, e restituiscono respiro al-le immagini che sono cer-tamente gloriosa eredità della figurazione; sicché il lavoro che si accompagna al segno xilografico è poi delicato, pensoso, frutto di una scelta strategica, unica, che non si accontenta solo di uno stilo pure alto, ma si conforma ai linguaggi in-timi della storia dell’arte, che studiano l’anima del-le cose, la certezza della pittura, la variante nazio-nale di un paesaggio in-tenso eppure espressivo. Il risultato è notevole, an-cora una volta Nando Chiappa ha lavorato sul-la natura, su figure e gesti umanissimi, con una luce e un colore che nelle carte trovano la qualità dell’in-telligenza e dell’animo.

Nella foto Erika Galbiati, la più piccola fan del maestro, spettatrice della mostra

dità del silenzio, per per-dersi in simbologie segrete e richiami quasi mistici. Le opere nella loro mate-ricità coloristica e segnica, non celano affatto la sen-sualità che cattura ogni spi-rito sensibile che le osserva, portandosi lontano da ogni grigiore e indeterminatez-za, per potenziare oggetti, corpi, figure, paesaggi, co-

me una combustione in-teriore che amplifica ogni energia evocativa. Questo libro d’artista diventa un piatto colto per i collezio-nisti di tutto il mondo, che fuoriuscendo dal mer-cato di massa si trovano ad avere dell’illustre ma-estro italiano e lombardo, Nando Chiappa, una rac-colta di opere su carta, se-

Da sinistra Maria Teresa Rocca, Cristina Chiabotto, il maestro Nando Chiappa e Loredana Sileo

Afm

la quale sono stati esposti alcuni dei lavori più signi-ficativi del maestro, è stata visitata da un folto pubbli-co composto sia da addetti

tico Teodosio Martucci: “Osservata in quest’ottica l’arte del Maestro Nando Chiappa rivela con lucida evidenza la sua moderna

re assurdo e spinge l’arte a rinchiudersi in se stessa, a rinunciare ad un rappor-to chiaro e privilegiato con il pubblico. Infatti nei suoi

la prima nutra la seconda. I suoi paesaggi ambientati in una campagna ridente ed incontaminata, con miste-riose presenze femminili

o di suggestivi chierichet-ti, creano un’atmosfera liri-ca, tanto più stimolante in quanto nasce da un amore profondo per cose semplici, ma essenziali che il domi-nio astratto della tecnica, dell’anonima produzione industriale sembrano aver radicalmente soppiantato. Eppure l’uomo, e di questo Chiappa ne è consapevo-

le, non può vivere senza un rapporto confidenziale e di fiducia con lo spazio, la na-tura, il sole, l’aria. E compi-to dell’arte è proprio quello di restituire l’uomo ad una dimensione più autentica, più aperta allo stupore…”. Per informazioni sui qua-dri di Nando Chiappa: tel. 02 25747780 – cell. 347 2776119.

dipinti l’incontro con la na-tura, il paesaggio, la figura sono espressi con un cando-re di rara poesia. E’ un fatto innegabile. E quindi si av-verte la sensibilità spiritua-le dell’artista, ancor prima che tecnica, ed anzi si in-tuisce con meraviglia come