Download - «Noi siamo la Chiesa del Calvario, la Chiesa della Tomba ... filegridarono esultanti l’annuncio della sua Risurrezione e noi, con loro, facciamo altrettanto. Se scegliessimo il

Transcript
Page 1: «Noi siamo la Chiesa del Calvario, la Chiesa della Tomba ... filegridarono esultanti l’annuncio della sua Risurrezione e noi, con loro, facciamo altrettanto. Se scegliessimo il

ari fratelli, il Signore èrisorto! E’ veramenterisorto!Il mattino di quella

domenica i due apostoli Pietro eGiovanni e, prima di loro, le piedonne con la Maddalena,giunsero a questo sepolcro.Grande fu il loro stupore nelvedere la pietra rotolata via dalsepolcro. Ancora maggiore il lorosmarrimento perché non sitrovava più il corpo del Signore.Chi aveva potuto osare tanto erimuovere la grande pietra?Forse i soldati romani? No dicerto! Una simile iniziativaavrebbe causato loro una sicuracondanna a morte. I capi delpopolo? Impossibile! Proprio loroavevano chiesto la crocifissione diGesù. Gli apostoli? No, perchéimpauriti e nascosti! Le pie donne,allora? Ma come avrebbero potutodelle deboli donne spostare unapietra che poteva essere mossasolo da uomini molto forti? Per pochi istanti i due apostoli siconfrontarono con il sepolcrovuoto, col sudario e le bende. Finoad allora non avevano ancoracompreso la Scrittura. Ma ecco cheiniziarono a ricordarsi delle paroleche il Signore stesso aveva rivoltoloro quando era ancora in vita eche gli stessi angeli rivolsero allepie donne: «Non è qui. È risorto,come aveva detto» (Mt 28,6).Queste parole furono confermatedi lì a poco dalle numeroseapparizioni di Cristo, che vollemanifestarsi vivo ai suoi discepoli,rafforzandoli nella fede in Lui,morto e risorto: «Guardate le miemani e i miei piedi. Sono proprioio!» (Lc 24,39).Noi, vescovi, sacerdoti e fedeli,uomini e donne, piccoli e grandidi tutte le Chiese e di tutti ipopoli, abbiamo il privilegio distare oggi davanti a questo stessosepolcro vuoto con una diversaemozione, con tanto stupore,attorniati da un nugolo di cosìtanti fedeli testimoni, che allora elungo la storia ci hannotestimoniato la verità dellaRisurrezione, dando loro stessi lavita per Cristo.In favore della Risurrezione diCristo c’è infatti la testimonianzadella tomba vuota, delle

numerose apparizioni del Risortoai suoi discepoli, della storia.Poiché certamente latestimonianza rispecchia ladignità dei testimoni, noi nonpossiamo non avere fiducia nellatestimonianza degli apostoli edelle donne che hanno vissuto colSignore, che l’hanno visto vivodopo essersi recati alla sua tombae che erano pronti a morire perconfermare la loro testimonianza.La scienza e l’archeologia nontroveranno mai il corpo delSignore perché è risorto! I suoinemici, non riuscendo a ritrovareil suo corpo, diffusero la falsadiceria che esso fosse stato rubato.In realtà non trovarono le sue ossaperché Egli, dopo tanta sofferenza,era vivo, era risorto. Gli apostoligridarono esultanti l’annunciodella sua Risurrezione e noi, conloro, facciamo altrettanto. Sescegliessimo il silenzio, sedecidessimo di tacere, le pietre

davanti a noi griderebbero alnostro posto perché esse stessesono state testimoni silenziosi econtinui della Risurrezione delSignore, come Egli stesso ha detto.Quest’anno, poi, la nostra gioia èdoppia. Noi tutti, pastori e fedelidelle diverse chiese, celebriamol’unica Pasqua nel medesimogiorno e nello stesso luogo. È lastessa voce. Tutti i cristiani delmondo gridano oggi a piena voce:«Cristo è risorto!» Con la liturgiaorientale inneggiamo a Cristo che«con la morte ha calpestato lamorte e ha ridato la vita a quantierano nei sepolcri». Con le paroledella liturgia latina cantiamo alSignore della vita: «Victimaepaschali laudes immolentchristiani. Agnus redemit oves,Christus innocens Patrireconciliavit peccatores».Qualcuno potrà forse esseredisturbato dalla sovrapposizionedi preghiere e di canti che si

odono nello stesso tempo e neidiversi riti. Quest’apparentecacofonia, tuttavia, vissuta nellafede, diventa una sinfonia cheesprime l’unità della fede e dellacelebrazione gioiosa della vittoriadel Signore sul male e sulla morte,di Colui che risorse il terzo giornoproprio da questo sepolcro. Sì,siamo la Chiesa del Calvario, laChiesa della Tomba vuota e dellaRisurrezione gloriosa!Oggi più che mai abbiamobisogno di speranza e di una forzaparticolare per vincere il male cheè in noi e attorno a noi.Quest’anno 2010 ha conosciutodue gravi terremoti, ad Haiti e inCile, con centinaia di migliaia divittime. Proprio grazie allasperanza che vive nel cuore diogni uomo di buona volontà,l’umanità intera ha potutomanifestare tanta solidarietà versoi superstiti. Anche la nostraDiocesi lo ha fatto: nella QuartaDomenica di Quaresima abbiamoraccolto il frutto della nostraastinenza e del nostro digiuno peroffrirlo ai fratelli e alle sorelle,colpiti da così grandi cataclismi,con la stessa carità con la quale ilmondo è venuto in nostrosoccorso quando eravamo noi atrovarci nella sofferenza e nellaprivazione non tanto tempo fa.Questa solidarietà nelle difficoltàconcorre a rafforzare la speranzache è in noi. L’abbiamo già dettoe lo ripetiamo: oggi più che maiabbiamo bisogno di una speranzaviva in mezzo a tanta violenza,agli scontri sanguinosi e alledivisioni etniche e religiose. Letante guerre, i numerosi conflitti el’intolleranza religiosa, nonchéuna persecuzione diretta di cui icristiani sono spesso vittime,sembrano affermare che ilPrincipe delle tenebre ha vinto persempre. Ma non è così! Il piccologregge non deve aver paura, cirassicura Gesù stesso: «Ora ilPrincipe di questo mondo saràcacciato fuori. Io, quando saròinnalzato da terra, attirerò tutti a

C

SPECIALE FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO IITOSCANA OGGI9 maggio 201022

Omeliaper la Pasquadel Patriarca

latinodi Gerusalemme,

Fouad Twal

«Noi siamo la Chiesa del Calvario,la Chiesa della Tomba vuotae della Risurrezione gloriosa!»

Page 2: «Noi siamo la Chiesa del Calvario, la Chiesa della Tomba ... filegridarono esultanti l’annuncio della sua Risurrezione e noi, con loro, facciamo altrettanto. Se scegliessimo il

SPECIALE FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II

TERRA SANTA •

SEDE LEGALE DELLA FONDAZIONEGIOVANNI PAOLO IIPiazzetta della Cattedrale, 1 - 50014 -Fiesole (FI)

SEDE OPERATIVAPiazza Municipio, 5 - 52015 –Pratovecchio (AR)

INVIO CORRISPONDENZACASELLA POSTALE 20 52015Pratovecchio (AR)

TELEFONO 0575/583747 fax0575/583747

Ufficio della Fondazione a FIRENZEVIA DEL PROCONSOLO, 16aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30alle 12,30telefono 055-219046

[email protected]@[email protected]

SEDE OPERATIVA MEDIO ORIENTEJerusalem - Israel, Greek Orthodox St.P.O.Box 1407

TELEFONO0097 2 6266613 fax 00972 2 6284586

Per contribuire ai progetti dellaFondazione Giovanni Paolo IIsi può utilizzare il conto corrente:

- Banca del Valdarno CreditocooperativoIT 55 U 08811 71600 000000029012

- Monte dei Paschi di Siena IT 88 V 01030 71590 000000600051

- Conto Corrente Postalenumero 95695854

DA SAPERE

DI ANGIOLO ROSSI*

e per molti è oramai un datoacquisito che la FondazioneGiovanni Paolo II costituisceuna delle realtà più

significative e accreditate che sioccupano di Terrasanta e delleRegioni del Medio Oriente, ècomunque altrettanto chiaro cheessa non sarebbe mai venuta allaluce senza l’opera, ladeterminazione e l’amore delVescovo Luciano: non èimmaginabile scindere laFondazione dalsuo Fondatore!Sin dalla nascita,con un efficace esapiente binomiocon il VescovoRodolfo, il nostroPresidente haconferito allaFondazione unacaratteristica e unavalenza tuttapropria: laFondazione comeesperienza etestimonianza cheviene dal cuorepiù profondodella Chiesa e si protende e si"fonde" con il mondo delleIstituzioni, dell’economia, delvolontariato sociale andando cosìa dare vita a un’entità unica esingolare nel variegato panoramadelle realtà e degli organismi chelavorano con i Cristiani e leChiese d’Oriente.Con la Sua nota frase«affettivamente ed effettivamente»il Vescovo Luciano ci ha insegnatoche «insieme si può», ci ha fattocomprendere che la Chiesa lavora

con tutti e per tuttial fine delraggiungimento delbene comune, ci hatrasmesso il nonfacile mandato diessere vicini e disupporto inparticolare alla«Chiesa delleorigini» in modosereno ed entusiasta

anche se in contesti complessi,talvolta difficilmenteinterpretabili, altre volte ancoraaddirittura insidiosi e rischiosi manon per questo sempreegualmente meritevoli diattenzione e dialogo, senza maiandare ad assumere atteggiamentipregiudizievoli o preconcetti neiconfronti dei fratelli dellaFamiglia di Abramo, musulmanio ebrei che fossero, maponendoci sempre e comunquein atteggiamento di dialogo

fecondo, di ascolto, di confrontoserio e costruttivo.In questi anni la Fondazione ècresciuta, ha raggiunto obiettiviche nessuno di noi avrebbepensato; naturalmente sonoaumentati anche i problemi e lesituazioni complesse che cipreoccupano non poco, maandiamo avanti con la medesimasemplicità di quando questabellissima avventura è iniziata,nello spirito e con il cuore che ilVescovo Luciano ci ha insegnato etrasmesso.Ora vorremmo che insieme alVescovo Mario Egli continuassecon noi questo cammino pertanto tempo ancora nella certezzache i Cristiani di Terrasanta edell’Oriente hanno tanto bisognodi Lui così come noi tutti dellaSua sapienza e saggezza di uomodi Dio.

*Direttore della FondazioneGiovanni Paolo II

S

IL SALUTO DEL DIRETTORE AL NUOVO VESCOVO DI FIESOLE..... ....

UN GESTOCONCRETOPER AIUTAREI CRISTIANIDI TERRA SANTA

n queste settimane molti ragazzie giovani si stanno preparando a

ricevere la Prima Comunione o ilSacramento della Confermazione.Potrebbe essere un’idea quella diacquistare oggetti in legno d’olivoprovenienti dagli artigiani diBetlemme. Gli artigiani si sonocostituiti, da qualche anno, incooperativa proprio per potermeglio rispondere alle esigenzedel mercato. La situazioneeconomica è molto grave. Lefamiglie cristiane, impegnatenell’artigianato, sono in gravidifficoltà. Ecco allora che unpiccolo regalo, che abitualmentesi fa in occasione di questiSacramenti può diventare un aiutoconcreto per le famiglie dellaTerra Santa. Gli oggetti possonoessere acquistati presso il negoziodi Ceruti a Firenze (in via delProconsolo) o possono essereordinati tramite la Cooperativafiorentina Il Fiorino, telefonandoal 335/6749849, o inviando un faxallo 055/561451.Sono sempre di più i giovani sposiche decidono di iniziare la lorovita coniugale con un gesto diamore vero e concreto comel’adozione a distanza di unbambino. In Terra Santa, graziealla generosità di tanti, oggi iragazzi possono studiare e avereun avvenire di pace e di lavoro.Chi fosse interessato puòcontattare la Fondazione GiovanniPaolo II.Uniamo a un momento di gioia edi festa un gesto concreto disostegno, così da partecipare adaltri la nostra felicità.

I

TOSCANA OGGI9 maggio 2010 23

me» (Gv 12,31b-32).Da questo sacro luogo che haconosciuto l’evento più inatteso epiù sorprendente nella storiadell’umanità e che testimonia lavittoria di Cristo sulla morte e sulmale, la nostra Chiesa Madre,unita alla Chiesa di Roma, sirivolge a tutti i fedeli della TerraSanta, a tutti i pellegrini, nonché aicristiani del mondo intero, persalutarli e augurare loro unagioiosa Pasqua. Preghiamo perloro e chiediamo le loro preghiereper noi affinché sia dato a tutte lecomunità parrocchiali della nostraDiocesi, che si estende dallaGiordania, alla Palestina, a Israele,fino a Cipro, di essere testimonigioiosi di quest’evento unico nellastoria dell’umanità.Non vogliamo testimoniare solocon le nostre labbra, ma con tuttala nostra vita. Il Signore, stesso,infatti, ci invita con la potenzadella sua Risurrezione a spogliarcidell’uomo vecchio, schiavo delpeccato, della morte edell’impotenza, e a rivestircidell’uomo nuovo creato a suaimmagine e somiglianza. Saremoallora testimoni non solo con laparola, ma anche con la vita, conla santità e l’amore universale, conla nostra pazienza e la nostrapermanenza nella Terra Santa eaccanto ai Luoghi Santi.Con la tua forza, Signore Risorto,resisteremo al male che è in noi eattorno a noi.La nostra fiducia non viene da noistessi, ma da Te che hai vinto ilmondo.Ti chiediamo la vittoria sullenostre divisioni religiose, politichee familiari; la forza nelladebolezza, la guarigione per inostri malati, la liberazione deiprigionieri, il ritorno dei profughi,la pace e la riconciliazione fra tuttii popoli in conflitto.«Questo è il giorno fatto dalSignore: rallegriamoci edesultiamo in esso!» (Sal 117,24)

Fouad Twal,Patriarca Latino

Il tuo cinque per mille per noi

Un ponte con la Terra Santa