Azienda Ospedali Riuniti di Ancona
Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene
Attività 2005-2016
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Sommario Attività di trapianto di rene ........................................................................... pag. 4
Attività di Nefrologia ..................................................................................... pag. 14
Attività di dialisi ............................................................................................ pag. 17
Attività formativa ........................................................................................... pag. 19
Studi clinici .................................................................................................... pag. 23
Pubblicazioni .................................................................................................. pag. 26
Registro regionale di dialisi e trapianto .......................................................... pag. 28
Equipe ............................................................................................................. pag. 29
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Il reparto di Nefrologia
Il reparto di Nefrologia di Ancona è stato creato dal prof. Vittorio Mioli
nell'autunno del 1973, dopo il violento terremoto che aveva sconvolto la città nel
mese di gennaio 1972, in un piccolo prefabbricato collegato con i sotterranei di un
vecchio edificio dell'allora Ospedale Umberto I, risalente al 1906. Nel mese di aprile
1979 la Divisione di Nefrologia veniva trasferita presso il nuovo polo ospedaliero di
Torrette, attuale sede degli Ospedali Riuniti. Dal 27 dicembre 2004 la direzione del
reparto è stata assunta dal Dr. Giovanni Maria Frascà e, dopo l’avvio del programma
di trapianto renale, ha assunto la dizione di “Struttura Organizzativa Dipartimentale (S.O.D.) di “Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene”.
La Struttura è oggi organizzata per assistere i pazienti nefropatici in tutte le fasi della malattia renale, dalla diagnosi nelle fasi iniziali fino al trattamento sostitutivo dell’insufficienza renale, con due peculiarità che la rendono unica nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale rappresentate, rispettivamente, dall’attività di trapianto renale e dai trattamenti depurativi di pazienti acuti. Questi ultimi comprendono persone con gravi insufficienze d’organo, insorte spesso nell’ambito di patologie traumatiche, ma anche pazienti già in trattamento dialitico presso altre strutture della regione o di altre regioni, che afferiscono all’Azienda per l’insorgenza di complicanze che richiedono procedure diagnostiche o interventi terapeutici che non possono essere effettuati altrove.
Attività di trapianto renale
Dopo un breve periodo di preparazione, necessario per i necessari adeguamenti
strutturali e organizzativi, l’attività di trapianto di rene ad Ancona è iniziata
ufficialmente il 30 maggio 2005, quando è stato effettuato il primo intervento di
trapianto renale dall’equipe della Clinica di Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti
diretta dal prof. Risaliti, il cui posto è stato successivamente preso dal prof. Vivarelli
che tuttora la dirige.
Il programma di trapianto renale è un’attività complessa che coinvolge moltissimi
professionisti che devono essere perfettamente integrati fra loro e lavorare in
assoluta sintonia per garantire risultati apprezzabili dal punto di vista quantitativo e
qualitativo.
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Rappresentazione schematica dell’attività di trapianto di rene
Lungo questo percorso i Nefrologi intervengono in diverse fasi, che comprendono: 1) la valutazione dell’idoneità dei candidati al trapianto e la cura della lista di attesa e dall’aggiornamento clinico dei candidati; 2) la gestione dell’allarme trapianto in occasione della disponibilità di un donatore e la preparazione del candidato all’intervento; 3) la degenza post-chirurgica dei pazienti sottoposti a trapianto; 4) i controlli ambulatoriali con la diagnosi e il trattamento delle eventuali complicanze.
La valutazione di idoneità dei candidati e la gestione della lista d’attesa
Presso il reparto di Nefrologia sono stati attivati 2 ambulatori/settimana
specificamente dedicati alla valutazione di idoneità al trapianto dei pazienti uremici,
con la collaborazione dei Colleghi Chirughi e dei Colleghi Anestesisti.
La selezione dei possibili candidati riveste oggi una crescente importanza,
considerato che solo il 20% circa dei pazienti in trattamento dialitico è idoneo al
trapianto per ragioni anagrafiche e per le frequenti comorbidità che presentano i
pazienti con insufficienza renale. Questo comporta che i Nefrologi non si possano
limitare alla semplice valutazione di idoneità, ma debbano intervenire per correggere
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tutti i possibili fattori di rischio per il trapianto, consentendo al paziente di non essere
escluso dalla possibilità di ricevere un rene. Inoltre, considerato che l’attesa media
per effettuare un trapianto renale nel nostro Paese è di circa 3 anni, i pazienti iscritti
in lista d’attesa devono essere seguiti nel tempo con particolare attenzione perchè
possano affrontare l’intervento con le maggiori possibilità di successo possibili
quando si verificherà l’opportunità di ricevere un rene compatibile. La gestione della
lista di attesa per trapianto da donatore non-vivente riveste pertanto un ruolo
determinante nel successo di un programma di trapianto e richiede una
organizzazione accurata e, soprattutto, la creazione di uno stretto rapporto di
collaborazione con i Colleghi che hanno in cura i pazienti coi i quali lavorare sulla
base di linee guida e protocolli condivisi. Per questo motivo, il programma di
trapianto di Ancona è stato impostato sin dall’inizio sul modello “della rete” insieme
ai Colleghi dei reparti di Nefrologia della regione Marche, che hanno partecipato
attivamente al progetto, ai quali si sono aggiunti in seguito diversi Colleghi
Nefrologi di altre regioni che hanno iscritto i loro pazienti nella lista di Ancona.
La rete delle Nefrologie della regione Marche
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Alla fine del 2016 erano iscritti nella lista di attesa per trapianto da donatore non-
vivente 230 pazienti provenienti da vari centri della regione, come riportato nel
grafico, e per circa il 40% da centri di altre regioni, in prevalenza l’Abruzzo, seguito
dall’Umbria e dall’Emilia Romagna.
Provenienza dei pazienti iscritti in lista di attesa per trapianto da donatore non-vivente presso il centro di Ancona
Provenienza dei pazienti provenienti da altre regioni
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La complessità e la vastità dei dati da gestire ha richiesto lo sviluppo di un
supporto informatico realizzato con la collaborazione della società di
programmazione “Soft time 90”, che consente di elaborare i dati clinici,
immunologici e strumentali dei pazienti candidati al trapianto, e di accedere
velocemente alle informazioni necessarie alla selezione dei pazienti quando si rende
disponibile un rene, segnalando situazioni di criticità che possano rappresentare
elementi di rischio, ed eventuali ritardi negli aggiornamenti clinici.
Immagini del programma di gestione della lista di attesa
I pazienti sottoposti a trapianto e la loro gestione
La gestione dell’immediato periodo post-operatorio dei pazienti sottoposti a
trapianto di rene richiede particolari accorgimenti legati innanzitutto
all’immunosoppressione alla quale i pazienti vengono sottoposti, che necessita di un
ambiente a bassa carica microbica e, soprattutto, alla possibilità che il rene
trapiantato non riprenda a funzionare subito dopo l’intervento. Poichè questa
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evenienza è frequente, potendosi verificare nel 30-35% dei casi, e richiede la
continuazione del trattamento dialitico fino alla ricomparsa della diuresi, nel reparto
di Nefrologia è stata creata una zona attrezzata con un impianto di osmosi per
produrre acqua depurata adatta ad effettuare la dialisi, dializzatori e letti bilancia che
consentono di effettuare i trattamenti necessari anche nell’immediato periodo post-
operatorio senza dover spostare i pazienti.
Rappresentazione schematica dell’area riservata al ricovero di pazienti trapiantati attrezzata per effettuare la dialisi
Ingresso della zona di degenza riservata ai pazienti trapiantati
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Grazie alla consolidata attività di donazione in regione, l’attività di trapianto si è
subito attestata su un numero di interventi costantemente superiore a 30 per anno,
con tendenza a crescere ulteriormente, e ha ormai superato largamente il traguardo di
400 trapianti, effettuati prevalentemente in pazienti in trattamento dialitico in regione
(75%) e per il 25% in pazienti provenienti da altre regioni.
Numero di trapianti di rene effettuati per anno ad Ancona
Numero complessivo di trapianti di rene effettuati ad Ancona
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Provenienza dei pazienti sottoposti a trapianto di rene
Trapianti di rene effettuati in Italia nel 2015
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Come volumi di attività il centro di Ancona si è stabilmente collocato a metà
classifica fra i centri che effettuano trapianti di rene in Italia, che lo vedeva al 15°
posto nell’ultima statistica pubblicata dal Centro Nazionale, relativa all’anno 2015.
Nel 2010 il Centro Nazionale Trapianti ha autorizzato l’Azienda Ospedali Riuniti
ad effettuare i trapianti da vivente. Da allora sono stati effettuati 2 interventi di
questo tipo con reni donati dalla madre di una giovane paziente, in un caso, e dalla
moglie di un uomo non ancora in dialisi, nell’altro.
I controlli a distanza dei pazienti sottoposti a trapianto
Per i controlli a distanza dei pazienti trapiantati sono stati attivati complessiva-
mente 7 ambulatori per settimana, suddivisi fra mattino e pomeriggio, dotati di
personale infermieristico dedicato.
La ristrutturazione della sezione “Dialisi” del reparto ha consentito di ricavare 3
ambulatori da dedicare specificamente ai pazienti trapiantati, uno dei quali attrezzato
con un ecografo per poter effettuare direttamente i controlli necessari, senza
rinunciare a posti tecnici.
Ambulatori dedicati ai pazienti trapiantati
Anche i controlli a distanza dei pazienti trapiantati sono stati organizzati sulla
base del modello della rete, e prevede che i pazienti vengano riaffidati ai Nefrologi
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del centro di provenienza entro breve tempo dopo l’intervento e i successivi controlli
vengano effettuati alternativamente presso il centro di appartenenza o presso la
Nefrologia di Ancona, indipendentemente dalla frequenza dei controlli che varia con
il tempo e con le esigenze cliniche dei singoli pazienti.
Il Dr. Balestra nell’ambulatorio di ecografia
Il reparto di Nefrologia di Ancona rimane comunque sempre a disposizione dei
Colleghi per farsi carico tempestivamente di qualunque eventuale complicanza del
trapianto dovesse insorgere nel follow-up.
I risultati dell’attività di trapianto renale
Una ripresa tardiva della funzione renale è stata osservata nel 34% dei pazienti
sottoposti a trapianto e ha richiesto di continuare il trattamento dialitico fino al
recupero di una funzione renale adeguata. Le condizioni cliniche del donatore prima
del prelievo sono fattori determinanti per la ripresa tardiva della funzione renale, alla
quale contribuisce l’età sempre più avanzata dei donatori e l’alta incidenza di
accidenti cerebro-vascolari come causa di morte.
Una crisi di rigetto documentata istologicamente mediante biopsia del trapianto è
stata osservata nel 9% dei pazienti.
Complessivamente, nel corso degli anni, l’8,3% dei reni trapiantati ha perso la sua
funzione. Le principali cause mediche responsabili comprendono, in ordine di
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frequenza, il rigetto cronico mediato da anticorpi (28%), il rigetto acuto mediato da
anticorpi (14%) e la recidiva della nefropatia originale (9%).
Dall’inizio del programma di trapianto sono deceduti 19 pazienti (4,5%), tutti per
cause indipendenti dall’intervento chirurgico, 16 dei quali con il rene trapiantato
funzionante. Le cause principali dei decessi sono state di natura cardiovascolare
(26%), neoplastica (21%) e infettiva (16%).
La sopravvivenza attuariale a 11 anni del paziente è pari al 95,7%, quella del rene
trapiantato, corretta per i decessi con rene funzionante, del 90,8%.
Sopravvivenza attuariale a 11 anni dei pazienti sottoposti a trapianto di rene e del rene trapiantato
ATTIVITÀ DI NEFROLOGIA
L’attività di Nefrologia è cresciuta nel corso degli anni grazie alla razionalizza-
zione dei percorsi dei pazienti, con una maggiore integrazione fra attività di reparto,
attività ambulatoriale e attività di consulenza. L’attivazione di un filtro ambulatoriale
ai ricoveri e di un ambulatorio dedicato al follow-up ravvicinato di pazienti acuti
dopo la dimissione, ha consentito di ridurre la durata della degenza media
(attualmente compresa fra 7 e 8 giorni) e di aumentare il numero di pazienti
ricoverati per anno.
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Pazienti ricoverati nel reparto di Nefrologia per anno.
Durata della degenza media in giorni dei pazienti ricoverati presso il reparto
di Nefrologia, compresi i pazienti sottoposti a trapianto renale.
Nel corso degli anni è inoltre cambiata anche la tipologia dei pazienti ricoverati,
perchè l’attività di trapianto renale ha richiesto di far fronte alle necessità di
approfondimento diagnostico e di trattamento delle complicanze dei pazienti
portatori di trapianto, che rappresentano oltre un terzo dei ricoveri. I DRG chirurgici
sono oltre il 25% e il peso medio è pari a 1,8. Il reparto di Nefrologia è attrezzato
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per i controlli ecografici necessari e per effettuare le biopsie renali, sia dei reni nativi
che dei reni trapiantati, con oltre 500 biopsie effettuate dal 2005 ad oggi.
Tipologia dei pazienti ricoverati nel reparto di Nefrologia
Con l’aumento dell’attività è cambiata anche la provenienza dei pazienti e
attualmente meno della metà dei pazienti risiede nella zona di Ancona, mentre la
maggior parte proviene da altre parti della regione Marche o da altre regioni.
Provenienza dei pazienti ricoverati nel reparto di Nefrologia
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ATTIVITÀ DI DIALISI
La sezione “Dialisi” dispone di 25 posti tecnici fra i quali è compreso un posto
contumaciale per pazienti affetti da virus B dell’epatite, come prescritto dalla
normativa regionale, e di un’ambulatorio di dialisi peritoneale con personale medico
e infermieristico dedicato che cura l’addestramento dei pazienti e i periodici controlli.
I pazienti trattati con dialisi peritoneale dal 2005 sono stati complessivamente 81 e
rappresentano mediamente una percentuale variabile fra il 15 e il 20% di tutti i
pazienti in trattamento cronico.
Le Sig.re Dina Taraschi e Cristina Bonci nell’ambulatorio di Dialisi peritoneale
Il personale infermieristico è addestrato a utilizzare tutte le tecniche di
depurazione disponibili, compresa la dialisi con profili di sodio personalizzati, le
metodiche continue, i trattamenti di aferesi e varie tecniche di anticoagulazione,
compresa l’eparina a basso peso molecolare e il citrato. Uno specifico addestramento
viene riservato all’utilizzo degli accessi vascolari, comprese fistole native con aghi
tradizionali o con metodica “botton-hole”, fistole protesiche e cateteri venosi centrali.
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Tecniche di depurazione utilizzate nella sezione “Dialisi” nel 2016
(Bic = bicarbonato dialisi; HFR = emodiafiltrazione con reinfusione; HF = emofiltrazione; HDF = emodiafiltrazione; AFB = acetate free biofiltration)
Una parte di attività molto rilevante del reparto è rappresentata dai trattamenti
depurativi effettuati in pazienti acuti, che sono progressivamente aumentati nel corso
degli anni per effetto della crescente complessità dei pazienti che afferiscono alla
nostra Azienda.
Questi trattamenti vengono effettuati sia nel reparto di Nefrologia che presso i
diversi reparti di terapia intensiva, utilizzando varie metodiche di tipo continuo
aseconda delle indicazioni cliniche di volta in volta presenti.
Nel corso del 2016 sono stati trattati complessivamente 295 pazienti acuti.
Trattamenti depurativi per acuti
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ATTIVITÀ FORMATIVA
Nel reparto di Nefrologia si sono svolti regolarmente incontri di aggiornamento e
di discussione di casi clinici e sono stati organizzati eventi di formazione su vari
argomenti. Le iniziative sono state rivolte a Medici, Infermieri, Studenti del corso
di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, e
Specializzandi della Scuola di Specializzazione in Nefrologia della Scuola di
Medicina dell’Università di Bologna, con la quale SOD di Nefrologia, Dialisi e
Trapianto di rene di Ancona è convenzionata da anni.
La Dr.ssa Finale durante una presentazione
Il reparto dispone di una biblioteca attrezzata con proiettore per diapositive e di un microscopio con telecamera che permette la proiezione dei preparati istologici per la discussione dei casi di biopsie renali.
Iniziative formative per Medici
Il personale Medico della SOD ha ricevuto una specifica formazione sul trapianto di rene, comprendente l’organizzazione nazionale, la gestione delle liste di attesa, le modalità di allocazione degli organi, la gestione dell’allarme trapianto, l’assistenza ai pazienti trapiantati nel periodo post-operatorio e la gestione delle complicanze a
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distanza e dei controlli ambulatoriali. Numerosi incontri sono stati dedicati alla condivisione delle Linee Guida Internazionali, Europee e Italiane in tema di trapianto. Di seguito sono riportati gli eventi principali:
2005, 16 settembre “Aggiornamento in tema di Trapianto di rene” Seminario per Nefrologi
2005, 20 ottobre “Corso Inter-regionale di formazione per Nefrologi sul Trapianto di rene”
2006, 25 marzo “Ottimizzazione dei percorsi di cura per i pazienti con diabete mellito tipo 2” Seminario per Medici di medicina generale
2006, 13 giugno “La nefropatia a depositi mesangiali di IgA” Corso Pratico di Istologia Renale per Nefrologi e Anatomo-patologi
2006, 13 settembre “La glomerulosclerosi segmentaria e focale” Corso Pratico di Istologia Renale per Nefrologi e Anatomo-patologi
2006, 12 ottobre “Rene e paraproteine” Seminario per Nefrologi, Ematologi, Oncologi, Internisti 2007, 25 settembre “Ottimizzazione dei Programmi di Trapianto di Rene”
2008, 18-19 febbraio “Calcificazioni vascolari nell’insufficienza renale cronica”
2008, 7 marzo “Aggiornamenti in tema di trapianto di rene”
2008 15 aprile “Limiti e prospettive della dialisi peritoneale”
2008, 20 settembre Evento celebrativo in occasione del raggiungimento del traguardo di 100 trapianti di rene ad Ancona.
2009, 11 marzo “La malattia di Anderson-Fabry”
2009, 1 aprile “Il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario nella pratica clinica”
2009, 17-18 settembre “Nefrologica 2009 - Corso di aggiornamento in Nefrologia, Dialisi e Trapianto”
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2010, 27-28 maggio “Nefrologica 2010 - Corso di aggiornamento in Nefrologia, Dialisi e Trapianto”
2011, 6-7 maggio “Nefrologica 2011 - Corso di aggiornamento in Nefrologia, Dialisi e Trapianto”
2012, 11-12 maggio “Nefrologica 2012 - Corso di aggiornamento in Nefrologia, Dialisi e Trapianto”
2013, 19-20 aprile “Nefrologica 2013 - Corso di aggiornamento in Nefrologia, Dialisi e Trapianto”
2013, 14 novembre “Aggiornamenti in tema di trapianti d’organo”
2014, 9-10 maggio “Nefrologica 2014 - Corso di aggiornamento in Nefrologia, Dialisi e Trapianto”
2014, 21-22 novembre “IX Congresso del Gruppo di studio di Aferesi Terapeutica della Società Italiana di Nefrologia”
Programmi di alcuni corsi di aggiornamento in tema di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene organizzati negli ultimi anni.
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Iniziative formative per il personale infermieristico
La formazione del personale infermieristico è stata costantemente curata con numerosi incontri di formazione sull’attività di trapianto, la gestione delle liste di attesa e dei pazienti trapiantati nel post-operatorio, con particolare riguardo alla prevenzione delle infezioni nei pazienti immunodepressi. Gli infermieri della sezione Dialisi sono stati sistematicamente aggiornati sulle metodiche dialitiche, sull’implementazione di nuove tecniche, sull’utilizzo delle nuove apparecchiature di dialisi, sulla gestione dei cateteri centrali e dell’accesso vascolare, comprese nuove tecniche di puntura (botton hole). Inoltre, con frequenza annuale si tengono riunioni di aggiornamento sulla sicurezza e sulla prevenzione della trasmissione delle infezioni. Sono state inoltre organizzate le seguenti iniziative specifiche per il personale infermieristico, con la partecipazione di relatori esterni: 2005
• “Corso di aggiornamento sulla dialisi peritoneale e sugli accessi vascolari per emodialisi”.
2007 • “Corso teorico-pratico di aggiornamento sulle tecniche dialitiche continue”. • “Corso di aggiornamento sulla produzione e l’impiego dell’acqua per dialisi”.
2008 • “Corso teorico-pratico di aggiornamento sulle tecniche dialitiche continue”.
2009 • Corso di aggiornamento teorico pratico sul trattamento dell’acqua per
emodialisi. • Anticoagulazione con citrato nella dialisi dei pazienti a rischio emorragico.
2010 • “PD Start UP” Valutazione dei candidati alla dialisi peritoneale
2012 • Formazione sulla apparecchiatura Artis • Aggiornamento sulla Malattia Policistica
2013 • Dialisi profilata per il potassio (AFB-K)
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• Utilizzo dell’apparecchio Flexia • Addestramento apparecchiatura Multifiltrate
2014 • Dialisi con ago singolo • Tecniche dialitiche continue
2015 • Dialisi profilata per il sodio con HFR aequilibrium
2016 • Impedenziometria - principi e modalità di impiego
STUDI CLINICI
La SOD di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene ha partecipato attivamente a
diversi studi clinici, coordinati della Dr.ssa Carolina Finale che ha svolto il ruolo di
Data-manager, curando l’iter burocratico e i rapporti con il Comitato Etico, e
supervisionando la conduzione degli studi, la raccolta dei dati e gli audit. I principali
studi sono riportati nella tabella.
n Studio Tipologia
1 Emodialisi- Emofiltrazione sequenziale in paz con ipotensione
multicentrico Italiano
2 PHF lympha: effetti sullo stress ossidativo multicentrico Italiano
3 Effetti della dialisi con filtri ricoperti di vitamina E sulla infiammazione cronica
multicentrico Italiano
4 Valutazione della patologia gastrointestinale e della Qualità di vita in pazienti portatori di trapianto renale (Cetra)
multicentrico Italiano
5 Efficacia degli antagonisti del recettore del Ca nel controllo dell’iperparatiroidismo secondario
multicentrico Internazionale
6 Impatto degli antagonisti del recettore del Ca sulla mortalità cardiovascolare dei paz in dialisi
multicentrico Internazionale
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n Studio Tipologia
7 Incidenza e trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in paz in trattamento dialitico cronico
multicentrico Internazionale
8 Valutazione dell’efficacia di alte dosi di micofenolato nei paz sottoposti a trapianto renale
multicentrico Internazionale
9 Genetica della glomerulonefrite a depositi di IgA sporadica e familiare
multicentrico Internazionale
10 Efficacia di una formulazione a lento rilascio di Tacrolimus in soggetti sottoposti a trapianto di rene
multicentrico Italiano
11 Terapia di induzione con globulina anti-timociti nel trapianto di rene nel paziente anziano
multicentrico Italiano
12 Terapia combinata con ciclosporina ed everolimus nei pazienti trapiantati di rene
multicentrico Italiano
13 Somministrazione mensile di CERA per il trattamento dell’anemia nei pazienti in trattamento dialitico
multicentrico Italiano
14 Valutazione dell’efficacia di una resina chelante del fosforo nei pazienti in trattamento dialitico
multicentrico Internazionale
15 Studio osservazionale condotto in pazienti trapiantati di rene in trattamento con terapia immunosoppressiva comprendente Everolimus (Certican)
multicentrico Italiano
16 Valutazione dell’efficacia di AMG 416 nel trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in pazienti con malattia renale cronica, in emodialisi
multicentrico Internazionale
17
Studio di estensione sulla valutazione dell’efficacia di AMG 416 nel trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in pazienti con malattia renale cronica, in emodialisi
multicentrico Internazionale
18
Studio di estensione sulla valutazione dell’efficacia di AMG 416 nel trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in pazienti con malattia renale cronica, in emodialisi
multicentrico Internazionale
19 Valutazione dell’efficacia e la sicurezza di Tolvaptan a rilascio immediato titolato in soggetti affetti da rene policistico autosomico dominante
multicentrico Internazionale
20
Valutazione dell’efficacia e la sicurezza di Tolvaptan in soggetti con malattia renale cronica compresa fra una fase 2 avanzata e una fase 4 iniziale dovuta a rene policistico autosomico dominante
multicentrico Internazionale
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n Studio Tipologia
21 Follow-up a lungo termine di pazienti sottoposti a trapianto renale precedentemente arruolati nello studio con Tacrolimus (ADVAGRAF)
multicentrico osservazionale
Nazionale
22
Valutazione dell’efficacia e la sicurezza della combinazione di Tacrolimus ed Everolimus rispetto alla combinazione Tacrolimus ed MMF, in monossoministrazione giornaliera nei pazienti trapiantati di rene.
multicentrico No profit Italiano
23 Rischio da Radiazione da Medical Imaging in pazienti in trattamento sostitutivo della funzione renale
Multicentrico osservazionale
nazionale
24 Valutazione degli effetti di Canaglifozin sugli esiti cardiovascolari e renali in soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2 e nefropatia diabetica
multicentrico Internazionale
25
Valutazione dell’efficacia di Pomalidomide in combinazione con Desametasone a basso dosaggio in pazienti con mieloma multiplo e compromissione della funzione renale, compresi soggetti sottoposti ad emodialisi
multicentrico Italiano
26 “Studio delle determinanti genetiche e strutturali nella patologia malformativa dei reni e delle vie urinarie” coordinato dalla Columbia University, New York
multicentrico Internazionale
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PUBBLICAZIONI
• The DESCARTES-Nantes survey of kidney transplant recipients displaying clinical operational tolerance identifies 35 new tolerant patients and 34 almost tolerant patients. Nephrol Dial Transplant. 2016 Jun;31(6):1002-13. doi: 10.1093/ndt/gfv437
• Transplantation of kidneys with tumors. J Nephrol. 2016 Apr;29(2):163-8. doi: 10.1007/s40620-015-0249-2. Review.
• Diagnosis of Alport syndrome. G Ital Nefrol. 2015; 32 Suppl 64.
• Renal cancer in kidney transplanted patients. J Nephrol. 2015 Dec;28(6):659-68.
• Cinacalcet, Fibroblast Growth Factor-23, and Cardiovascular Disease in Hemodialysis: The Evaluation of Cinacalcet HCl Therapy to Lower Cardiovascular Events (EVOLVE) Trial. Circulation. 2015 Jul 7;132(1):27-39
• Novel GWAS Loci for IgAN Implicate Immunity Against Intestinal Pathogens. Nat Genet. 2014 Nov;46(11):1187-96.
• Post-Dilution Hemodiafiltration With a Heparin-Grafted Polyacrylonitril Membrane. Ther Apher Dial. 2015, Apr;19(2):154-61
• m-TOR inhibitors may be useful in the treatment of encapsulating peritoneal sclerosis (EPS). J Nephrol. Oct 2014, Vol 27(5), p. 587-90. doi: 10.1007/s40620-014-0052-5
• Aferesi nel rigetto acuto del rene trapiantato. Giornale di Tecniche Nefrologiche & Dialitiche 2013, 2, 156
• ABO-incompatible kidney transplantion. G Ital Nefrol., 2013, vol. 30, ISSN: 0393-5590, doi: pii: gin/30.2.14
• Effect of a plasma sodium biofeedback system applied to HFR on the intradialytic cardiovascular stability. Results from a randomized controlled study. Nephrol Dial Transplant., 2012 vol. 27, p. 3935-3942
pag. 27
• Search for genetic association between IgA nephropathy and candidate genes selected by function or by gene mapping at loci IGAN2 and IGAN3. Nephrol Dial Transplant., 2012 vol. 27, p. 2328-2337
• Renal toxicity of antiviral drugs. G Ital Nefrol., 2012 vol. 29, p. 109-114
• Preface: 34th Congress of the Italian Transplantation Society (SITO). Transplant Proc. 2011 vol. 43, p. 949,
• Genome-wide association study identifies susceptibility loci for IgA nephropathy. Nat Genet. 2011 vol. 43, p. 321-327, ISSN: 1061-4036,
• Prevention of chronic allograft nephropathy. G Ital Nefrol., 2010 vol. 27, p. 73-77, ISSN: 0393-5590
• Kidney transplant: a mere stage of CKD?. G Ital Nefrol., 2010 vol. 27, p. 274-281, ISSN: 0393-5590
• Nephrotic proteinuria with type 2 diabetes mellitus and autoimmune thyroiditis. G Ital Nefrol., 2009 vol. 26, p. 621-624, ISSN: 0393-5590
• Controversial issues in the Giornale Italiano di Nefrologia: how to treat patients with focal segmental glomerular sclerosis. G Ital Nefrol. 2009 vol. 26, p. 563-576, ISSN: 0393-5590
• Renal transplantation from living donor in Italy and Europe. G Ital Nefrol., 2009 vol. 26, p. 443-451, ISSN: 0393-5590
• Genetic variant of C1GalT1 contributes to the susceptibility to IgA nephropathy. J Nephrol., 2009 vol. 22, p. 152-159
• Thin glomerular basement membrane disease. G Ital Nefrol., 2008 vol. 25, p. 49-56, ISSN: 0393-5590
• Peritoneal leiomyosarcoma in a kidney transplant patient: a case report. Transplant Proc. 2007 vol. 39, p. 2038-2039, ISSN: 0041-1345
• Searching for IgA nephropathy candidate genes: genetic studies combined with high throughput innovative investigations. Contrib Nephrol. 2007, vol. 157, p. 80-89, ISSN: 0302-5144
• Cis and trans regulatory elements in NPHS2 promoter: implications in proteinuria and progression of renal diseases. Kidney Int. 2006 vol. 70, p. 1332-1341, ISSN: 0085-2538
pag. 28
• IgA nephropathy: the presence of familial disease does not confer an increased risk for progression. Am J Kidney Dis. 2006, vol. 47, p. 761-769, ISSN: 0272-6386
• Thin glomerular basement membrane disease: clinical significance of a morphological diagnosis--a collaborative study of the Italian Renal Immunopathology Group. Nephrol Dial Transplant., 2005 vol. 20, p. 545-551
• The IgA nephropathy Biobank. An important starting point for the genetic dissection of a complex trait. BMC Nephrol. 2005 vol. 5, p. 6-14, ISSN: 1471-2369
• The molecular basis of lecithin:cholesterol acyltransferase deficiency syndromes: a comprehensive study of molecular and biochemical findings in 13 unrelated Italian families. Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2005 vol. 25, p. 1972-1978, ISSN: 1079-5642
Registro di Dialisi e Trapianto della Regione Marche
La SOD di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene, nelle persone del Dr. Giovanni
Gaffi e del Dr. Mario D’Arezzo, cura da molti anni la raccolta e l’elaborazione dei
dati relativi alla dialisi al trapianto dei centri della Regione Marche, che confluiscono
successivamente nel Registro Nazionale gestito dalla Società Italiana di Nefrologia.
Il Registro fornisce informazioni sull’andamento dell’insufficienza renale cronica
in regione nel corso degli anni e sulla necessità di trattamento sostitutivo con dialisi
o con trapianto e rappresenta un utile strumento di programmazione sanitaria.
I dati del Registro regionale sono consultabili sul sito web degli Ospedali Riuniti,
alla pagina della SOD di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene
(www.ospedaliriuniti.marche.it/portale/nefrologia).
Quelli del Registro Nazionale sono disponibili all’indirizzo
ridt.sin-italy.org/web/eventi/RIDT/index.cfm
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Equipe
L’attività svolta in questi anni e i risultati sopra riportati sono il frutto del lavoro
di tante persone, Medici e Infermieri, che hanno lavorato insieme, oltre che con
estrema competenza professionale, con grande dedizione ed entusiasmo e,
soprattutto, con una grandissima attenzione ai pazienti e alle loro esigenze.
Ne sono testimonianza i numerosi attestati di apprezzamento per il lavoro svolto e
i ringraziamenti di tante persone che nel corso degli anni ci hanno gratificato e spinto
a cercare continuamente di fare sempre meglio.
Medici
Giovanni Gaffi Responsabile di Struttura Semplice
“Gestione del Trapianto Renale”
Emilio Balestra
Emilia Fanciulli Responsabile di Struttura Semplice
“Diagnostica morfologica”
Mario D’Arezzo
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Paolo Freddi
Ilaria Moretti
Valentina Nastasi
Valeria Grandinetti
Anna Maria Ricciatti
Sibilla Sagripanti
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Domenica Taruscia
Coordinatrice degli studi clinici (Data manager)
Carolina Finale Coordinatrici infermieristiche
Marina Mosca
Carla Lucertini
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L’equipe medica e infermieristica Luciano Bibiano
Luciano Bibiano ha contribuito significativamente ai
risultati raggiunti dalla SOD di Nefrologia, Dialisi e
Trapianto di rene nel corso degli anni. Aveva
conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso
l’Università di Bologna nel 1983 e si era specializzato
in Nefrologia nel 1987 presso la Scuola di
Specializzazione dell’Università di Chieti. Luciano
aveva una particolare competenza nel campo dei
trattamenti depurativi, sia per pazienti acuti che cronici, ed è stato uno dei primi a
utilizzare il citrato come anticoagulante nei trattamenti continui, nei quali aveva
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maturato una grande esperienza. Era anche naturalmente portato per la chirurgia ed
era in grado di confezionare in piena autonomia fistole artero-venose da utilizzare
come accessi vascolari per l’emodialisi e, altrettanto, di posizionare cateteri venosi
centrali, temporanei e permanenti, o cateteri addominali da utilizzare per la dialisi
peritoneale.
Luciano è scomparso prematuramente nel 2015, ma è vivissimo il ricordo, oltre che
delle sue capacità professionali, della sua onestà intellettuale e del suo rigore morale.
Per ricordarlo, abbiamo istituito con i fondi dell’associazione “Nefrologica”, Onlus
che opera nell’ambito della Nefrologia, e con la collaborazione della Facoltà di
Medicina dell’Università Politecnica delle Marche, un premio annuale per una tesi di
laurea di argomento nefrologico, che possa stimolare l’interesse dei più giovani
verso la nostra specialità.
Informazioni dettagliate al seguente indirizzo: www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/297510010410/T/Premi-di-laurea-
o sulla pagina web del reparto: www.ospedaliriuniti.marche.it/portale/nefrologia
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