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MMODELLI PER LODELLI PER L’’AACCREDITAMENTO E LA CCREDITAMENTO E LA
CCERTIFICAZIONE di ERTIFICAZIONE di QQUALITAUALITA’’
Esperienze di Ateneo applicate ai Corsi di Studio
Marcantonio Catelani
Firenze, 17 maggio 2012
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Argomenti
1. Qualità dei Percorsi formativi e Servizi agli Studenti: esperienze di Ateneo e situazione attuale
2. Approccio per processi: elemento comune per i Modelli adottati
3. Esisti dell’attività svolta e criticità
4. Osservazioni e considerazioni della “platea”
3
- 1 -
Qualità dei Percorsi formativi e Servizi agli Studenti: esperienze di Ateneo e situazione attuale
4
Progetto Campus CRUI (1995 e seg.)(Corsi Avanzati Mirati alla Preparazione Universitaria per Sbocchi lavorativi)
alcuni DU del Polo universitario di Prato, soprattutto di Ingegneria
Progetto CampusOne (2001 – 2004)
5 CdL DM 509 (1 CdL/Facoltà) : Agraria, Architettura, Economia, Scienze della formazione, S.M.F.N.
Progetto CampusLike – Regione Toscana(2001 – 2004) – Polo universitario di Prato6 CdL DM 509 ex DU : Economia (1), Ingegneria (3), Lettere (1), Scienze politiche (1) +1 CdL DM 509 ex DU Interfacoltà Economia-Ingegneria ISO 9000
FFIRENZE : IRENZE : AALCUNE LCUNE EESPERIENZE SULLA SPERIENZE SULLA QQUALITAUALITA’’…… dal 1995 ad oggidal 1995 ad oggi
5
“Tutte le Sedi operative che ottengono l’accreditamento, se non giàin possesso di un sistema di qualità certificato/accreditato, devono adottarne uno tra quelli riconosciuti a livello internazionale e/o europeo, entro due anni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T del decreto di accreditamento della Sede”.
• Delibera Regione Toscana (n. 46/2003) in materia di accreditamento:
“il modello CampusOne CRUI presenta i requisiti dei sistemi qualitàriconosciuti per le sedi formative/orientative accreditate”
• Delib. regionale 475/04 sulla validità del modello CampusOne
Innovazione Didattica (DM 509/99)Innovazione Didattica (DM 509/99)2003 : la 2003 : la ““mollamolla”” delldell’’accreditamento regionaleaccreditamento regionale
“PIANO QUALITA’ DI ATENEO”
2004 2004 –– 20062006• 65 CdL + 9 LS in DM 509 : tutte le Facoltà coinvolte• 9 Servizi di Orientamento (di Facoltà) + 1 Servizio Job Placement (di
Facoltà) in ISO 9001
6
Piano QualitPiano Qualitàà 20042004--0606 per per CdSCdS DM 509/99DM 509/99estensione del progetto CampusOne al modello CRUI
CORSO DI STUDIOPOLO FACOLTA’
LAUREA L. SPEC.
---
3
---
1
1
---
---
---
2
SCIENZE POLITICHE 4 1
TOTALE 65 9
---
1
---
AGRARIA 7 di cui 1 CampusOne
FARMACIA 4 di cui una Scuola di Specializzazione
SMFN 9 di cui 1 CampusOne
ARCHITETTURA 4 di cui 1 CampusOne
LETTERE E FILOSOFIA 10
PSICOLOGIA 4
SC. DELLA FORMAZIONE 5 di cui 1 CampusOne
ECONOMIA 6 di cui 1 CampusOne + 1 CdS ISO 9000
GIURISPRUDENZA 1 di cui una Scuola di Specializzazione
INGEGNERIA 10 a cui si aggiunge 1 CdS ISO 9000
MEDICINA E CHIRURGIA 1
---- INTERFACOLTA’ 2
BIOMEDICO E
TECNOLOGICO
SCIENZE SOCIALI
CENTRO STORICO 1
SCIENTIFICO E
TECNOLOGICO
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► ISO 9000
Servizio orientamento di Facoltà/Polo :• Ingegneria (2004)• Agraria (2005)• Architettura (2005)• Economia (2005)• Giurisprudenza (2005)• Scienze politiche (2005)• Psicologia (2006)• Scienze della formazione (2006)
Placement• Ingegneria (2006)
Piano QualitPiano Qualitàà 20042004--0606 per Servizi di Orientamentoper Servizi di Orientamento(le altre Sedi operative accreditate dalla Regione)
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per non confondersi per non confondersi …….. il corretto significato di .. il corretto significato di ““CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE””
Attività svolta da un “Organismo terzo” il quale dichiara che un determinato CdS o Servizio (nel nostro caso !) è
conforme ad un Modello (CRUI o ISO 9001, nel nostro caso !)
[definizione da Norme internazionali]
Chi è, nel nostro caso, l’Organismo terzoCRUI per i CdS, con il Modello (Modello CRUI) per la certificazione dei
percorsi universitari
Ente esterno con il Modello ISO 9001, per i Servizi agli studenti (Orientamento e Placement)
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Quali attivitQuali attivitàà sono previstesono previsteper ottenere e mantenere la Certificazioneper ottenere e mantenere la Certificazione
Autovalutazione: cosa stiamo facendo e come lo stiamo facendo
Il CdS / Servizio descrive ed analizza in maniera “critica” ciò che sta facendo.
L’autovalutazione si concretizza con la redazione di un documento coerente con il Modello utilizzato:
Rapporto di Autovalutazione per i CdS in CRUI
Manuale Qualità e procedure, per i Servizi in ISO
1^ fase
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Valutazione esterna, effettuata da un panel di esperti
CRUI / Ente esterno individua i valutatori;
il CdS / Ufficio che eroga il Servizio riceve la visita dei valutatori i quali verificano la corrispondenza tra ciò che il CdS/Servizio ha dichiarato di fare (ciò che ha scritto nella documentazione RAV o Manuale qualità) e la situazione effettiva;
se la visita ha esito positivo, CRUI / Ente esterno rilasciano la certificazione;
la certificazione non è “per sempre” !
il CdS / Servizio sono soggetti a Sorveglianza periodica per il mantenimento nel tempo della certificazione acquisita.
2^ fase
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L’attività nel complesso (ma essenzialmente quella di Autovalutazione), se condotta in maniera adeguata, sistematica e con i supporti idonei, ha come obiettivi:
. . . . .
Coinvolgere tutti coloro che, a vario titolo, intervengono nei processi di “definizione delle specifiche”, progettazione, pianificazione ed erogazione del percorso formativo (CdS) e del Servizio agli studenti
Azione di Sistema Ateneo – CdS / Servizi
Acquisire consapevolezza e condivisione degli obiettivi (non solo formativi, nel caso del CdS)Rendere sistematiche le varie attività e prendere consapevolezza sull’importanza dell’autovalutazione come strumento di “analisi critica” orientata al miglioramento
possibili vantaggi dellpossibili vantaggi dell’’attivitattivitàà
Per i CdS, acquisire consapevolezza del significato degli indicatori ministeriali per l’FFO (indicatori della didattica)
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Ulteriori iniziative ad oggi attuate in AteneoUlteriori iniziative ad oggi attuate in Ateneo
Ad integrazione dei già adottati modelli di certificazione CRUI ed ISO:
definizione di un definizione di un Modello qualitModello qualitàà di Ateneodi Ateneo (modello interno)(modello interno)
- versione semplificata del CRUI - coinvolgimento di CdS non in CRUI- redazione di un Documento Qualità (DQ) di CdS;- successiva valutazione del NVA
individuazione di un individuazione di un Presidio di Ateneo per la QualitPresidio di Ateneo per la QualitààStruttura di supporto ai CdS per le attività di certificazione e di accreditamento
(formalizzato in SA e CdA del gennaio 2010)
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Il Presidio qualitIl Presidio qualitàà
Prorettore alla didattica e servizi agli studenti
Coordinatore scientifico attività di certificazione ed accreditamento dei CdS
Ufficio Convenzioni, Innovazione e Qualità della didattica (Area Didattica e Servizi agli Studenti)
Ufficio Servizi Statistici
Polo BT (referente)
Ateneo
Polo SS (referente)
Polo CS (referente)
Polo ST (referente)
# 1 - Architettura 1 ref. doc. + 1 ref. amm.
# 12 - SMFN1 ref. doc. + 1 ref. amm.
● ● ●
Strutture di Polo Facoltà
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Ateneo
Prorettore alla didattica e servizi agli studenti Anna Nozzoli
Coordinatore scientifico attività di certificazione ed accreditamento Marcantonio Catelani
Ufficio Convenzioni, Innovazione e Qualità della didattica S.Pulitini, S.Sturlese
Ufficio Servizi Statistici G.Bulgarelli
CSIAF ---------
Francesca RampinelliStefano Malvagia
G.BandiniG.Del Gobbo
Scienze della formazione
Lorena LoriniN.BerardiPsicologia
Paolo LabiancoM.LodaLettere e Filosofia
Carmen PalumboR.BolognaArchitettura
Pierluigi FrusciCentro storico
Cinzia FerragutiM.P.MonacoScienze politiche
Anna Maria DanielliW.GasparriGiurisprudenza
Donatella PerriLeonardo BorsacchiA.RomaniEconomia
Carla TamburiniScienze sociali
Silvia SorriG.PiazzesiSMFN
Elena SimonettiE.MonteleoneAgrariaElena NistriScientifico e
tecnologico
Valentina PapaClaudio MacchiMedicina e Chirurgia
Juna ValdiserriM. CatelaniIngegneria
Nadia LannaSilvia SelleriFarmacia
Marisa SantioliBiomedico e tecnologico
Ref. amministrativoRef. docenteFacoltàReferente di poloPolo
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I due percorsi QualitI due percorsi Qualitàà per i per i CdSCdS -- fasifasiModello CRUI
Attività di autovalutazione e
redazione del RAV (Rapporto di AutoValutazione)
Individuazione del GAV di CdS
(Gruppo di autovalutazione)
Valutazione esterna CRUI e certificazione
Attività di autovalutazione e redazione del DQ (Documento Qualità
di CdS)
Individuazione del GAV di CdS
(Gruppo di autovalutazione)
Valutazione interna da parte
del NVA
Modello di Ateneo
L’utilizzo dei modelli rafforza (anche), nel CdS, la consapevolezza del livello di importanza degli indicatori
ministeriali
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OGGI sulla didattica: offerta formativa DM 270 e Servizi coinvolti nel percorso
Qualità : adozione dei Modelli CRUI, interno ed ISO
3 Servizi di orientamento mantenuti in ISO 9001
Percorso Qualità - Modelli adottati per tipologia di corso di laurea - A.A. 2010/11.
di cui in qualitàTipologia di corso e modello adottato
CRUI INTERNO NESSUNO TOTALE CORSI N %
Corsi di laurea(ex DM 270/04) 34 13 4 51 47 92,2
Corsi di laurea di 1° livello (ex DM 509/99) - 1 17 18 1 5,6
Corsi di laurea magistrale a ciclo unico (ex DM 270/04) 4 1 1 6 5 83,3
Corsi del Vecchio Ordinamento 1 - - 1 1 100,0
Corsi di laurea magistrale (ex DM 270/04) 2 30 33 65 32 49,2
Corsi di laurea specialistica (ex DM 509/99) - - 5 5 - 0,0
TOTALE 41 45 60 146 86 58,9
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- 2 -
Approccio per processi:
elemento comune per i Modelli adottati
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Processo:Processo: Insieme di attività correlate ed interagenti che utilizza risorse per trasformare elementi in entrata in elementi in uscita [ISO 9000:2005]
Processi del CdS(Progettazione del Corso, gestione delle risorse,
erogazione, servizi agli studenti, valutazione, …)
Informazioni
Documenti
Persone
…..
OUTIN
Vincoli
Risorse
Informazioni
Documenti
Persone
…..
I modelli adottati (CRUI, di Ateneo, ISO, ma anche altri), si basano su un approccio per processi -
Stessa logica per i Servizi, anche se con IN-OUT diversi
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Nel caso di un CdS, cosa significa “Progettare”
Caratteristiche degli studenti in ingresso
Normativa:DM xxx, Ordin., Reg. …
Risorse: personale, infrastrutture,
finanziarie
…. individuare, definire e implementare tutte le attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi formativi
OOBIETTIVIBIETTIVI FFORMATIVI ORMATIVI del del CDSCDS
OOFFERTA FFERTA DDIDATTICAIDATTICAdeldel CDSCDS
Altre Risorse(segreteria, sistema
informativo, orientamento, placement …)
Strumenti per il monitoraggio (questionari,…)
Esigenze delle parti interessate
(PI)
…
20
Gli elementi in entrata in un processo provengono Gli elementi in entrata in un processo provengono generalmente dagli elementi in uscita da altri processigeneralmente dagli elementi in uscita da altri processi
I processi in un’organizzazione sono di regola pianificatipianificati edeseguiti in condizioni controllateeseguiti in condizioni controllate al fine di aggiungere valore
Processo1
INPUTProcesso
3
Processo 2
OUTPUT
Processo4
LA RETE DEI PROCESSI
… ma le attività che concorrono in un Processo hanno caratteristiche diverse, quindi :
21
Alcuni processi del CdS
Sottoprocessi di II livello
Sottoprocessi di III livello
Sottoprocessi di I livello
Processo formativo
Progettazione del CdS
Erogazione del CdS
Modulo didattico Tirocinio Servizi di
supporto
Lezione Esercitazione Laboratorio Orientamento Collocamento nel MdL
studente laureato
Tutorato
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Individuare le PI e le relative esigenze
formativeDefinire i ruoli e gli
sbocchi professionali
Individuare gli obiettivi di
apprendimento
FABBISOGNI E OBIETTIVIFABBISOGNI E OBIETTIVI
CAPIRE LE ESIGENZECon l’obiettivo di realizzare un percorso formativo in grado di soddisfarle
1^
… per ottenere i risultati attesi la Rete dei processi deve seguire un “percorso logico”
23
PROGETTARE ed EROGARE il PERCORSO FORMATIVO2^
Definizione dei requisiti di
ammissione e del piano di studio Pianificare
l’erogazione delle attività formative
Gestire la carriera degli studenti
PERCORSO FORMATIVO
Definire le modalitàdi monitoraggio
Dopo aver stabilito gli obiettivi formativi si definisce l’offerta didattica; si stabiliscono le relative modalità di erogazione
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INDIVIDUARE LE RISORSE ed i SERVIZI DI SUPPORTO
Individuare il personale (docenti,
T/A, ecc.) Individuare le infrastrutture (aule,
spazi, ecc.)
Individuare i servizi di supporto (servizi
di contesto)
RISORSE
3^
Per raggiungere gli obiettivi occorre che le risorse ed i servizi di supporto (segreterie, orientamento, internazionalizzazione, ecc.) siano adeguati
segreteria studentiorientamento in ingressoorientamento e tutorato in itineretirociniinternazionalizzazioneplacement
25
RACCOGLIERE I RISULTATI, ANALIZZARLI e MIGLIORARE4^
Raccogliere i risultati
Effettuarne l’analisi
MONITORAGGIO
Individuare le azioni di miglioramento
attrattivitàprove di verificaprogressione carrieraopinione studentiplacement…..
Tutte le attività devono essere svolte nell’ottica del miglioramento continuo: occorre raccogliere i dati in maniera sistematica e, soprattutto, analizzarli adeguatamente
per stabilire le aree di miglioramento
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IL SISTEMA DI GESTIONE DEL CDSPer capire le esigenze (1), progettare ed erogare il percorso formativo (2), individuare le risorse ed i servizi necessari (3), raccogliere i risultati, analizzarli ed individuare le aree di miglioramento(4) occorre un Sistema di Gestione
FABBISOGNI ED OBIETTIVIFABBISOGNI ED OBIETTIVI
RISORSERISORSE
PERCORSO PERCORSO FORMATIVOFORMATIVO
MONITORAGGIOMONITORAGGIO
1
2
4
3
27
Le attività ed i processi previsti per il CdS, e che caratterizzano il percorso logico esaminato, individuano le Aree del Modello
Struttura dei Modelli CRUI e di Ateneo [rev.2011] (1/2)
NB: il Modello di Ateneo ed il Modello CRUI presentano la stessa struttura
Attraverso queste Aree si sviluppa l’attività di Autovalutazione(CdS) e di Valutazione esterna (CRUI)/interna (Nucleo)
Area A Fabbisogni ed obiettiviArea B Percorso formativoArea C RisorseArea D MonitoraggioArea E Sistema di gestione
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Requisito per la qualità
Requisito per la qualità
Requisito per la qualità
Documentazione delle attività e Valutazione
Area AFABBISOGNI ED OBIETTIVI
Area BPERCORSO FORMATIVO
Area CRISORSE
Area DMONITORAGGIO
Area E SISTEMA DI GESTIONE
Documentazione delle attività e Valutazione
Documentazione delle attività e Valutazione
Documentazione delle attività e Valutazione
2/2
Requisiti per la qualità
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Requisiti Area C – Risorse
Requisito per la qualità C1 - Personale docente
Requisito per la qualità C2 - Infrastrutture
Requisito per la qualità C3 – Servizi di contesto e Accordi collaborazione
Requisito per la qualità C4 – Altre risorse e iniziative speciali
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Servizi di contesto
Nei servizi rientrano tutte le attività preventive, contemporanee e successive alla frequentazione del CdS da parte dello studente.
Anche in questo caso tali servizi sono spesso organizzati e gestiti dalla struttura di appartenenza del CdS (facoltà -polo o ateneo).
31
Servizi di contestoAttività preventive
Orientamento in ingresso
Requisiti di
ammissione
al CdSconoscenzecapacità
[ da A.Squarzoni – 21/10/11]
32
Servizi di contestoAttività contemporanee
Orientamento e tutorato in itinere
Assistenza per lo svolgimento di periodi di
formazione all’esterno
Assistenza per la mobilità internazionale
Segreteria studenti
[ da A.Squarzoni – 21/10/11]
33
Accompagnamento al lavoro
Servizi di contestoAttività successive
[ da A.Squarzoni – 21/10/11]
34
Documentazione delle attività
Per ogni Servizio
Rendere disponibile il collegamento ipertestuale alleseguenti informazioni (in alternativa, riportare l’indirizzodel sito nel quale sono riportate):• organizzazione del servizio;• attività svolte;• dati di risultato relativi al servizio o alle attività svolte.
35
- 3 -
Esiti dell’attività svolta e criticità
NB: i risultati sono relativi al Modello CRUI rev.2007
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La decisione sulla certificazione del CdS è assunta dal Comitato per la valutazione e la certificazione (Board Fondazione CRUI), e può essere:
certificazione senza prescrizioni: è concessa nel caso in cui per nessun elemento del modello siano previste prescrizioni;certificazione con prescrizioni: è concessa nel caso in cui sia prevista anche una sola prescrizione, anche per un solo elemento del modello, e il Board ritenga che il CdS possa porre rimedio alle carenze riscontrate in tempi ragionevoli (tipicamente 6 mesi – 1 anno) certificazione non concessa: è assunta quando il Board ritenga che il CdS non sia in grado di porre rimedio alle carenze in tempi ragionevoli
Modello CRUI Modello CRUI -- Decisioni sulla certificazioneDecisioni sulla certificazione
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Validità della certificazione di qualità :6 anni con visita intermedia (sorveglianza) dopo 3 anni(NB: per alcuni nostri CdS è prevista la sorveglianza a 2 anni)
Adempimenti: redazione del RAV ogni anno (per tutti i CdS)risposta alle prescrizioni per i CdS che hanno ottenuto la “certificazione con prescrizioni”
Modello CRUIModello CRUIValiditValiditàà della certificazione e Adempimentidella certificazione e Adempimenti
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Modello CRUI Modello CRUI –– Punteggi e RilieviPunteggi e Rilievi
A ciascun requisito per la certificazione previsto dal modello viene associato, dai valutatori, un PUNTEGGIO sulla base di quanto riportato nel RAV, presente nel sito, accertato in visita.
4 Requisito completamente soddisfatto3 Requisito parzialmente soddisfatto (più si che no)2 Requisito parzialmente soddisfatto (più no che si)1 Requisito non soddisfatto
Ad ogni REQUISITO per la certificazione non soddisfatto (parzialmente o in toto – punteggi 3-2-1) sono associati uno o piùRILIEVI.
Ogni RILIEVO ha una DATA DI CHIUSURA (il rilievo … deve essere soddisfatto entro …) ed il CdS deve darne evidenza oggettiva a CRUI tramite la redazione di un DOCUMENTO INTEGRATIVO.
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Esiti Esiti a.a.a.a. 2010/11 2010/11
Percorso Qualità - Modelli adottati per tipologia di corso di laurea - A.A. 2010/11.
CRUI di cui in qualità
Certificazione concessa
Certificazionenon concessa
Certificazionecon rilievi
N %
Corsi di laurea(ex DM 270/04) 1 7 26 13 4 51 47 92,2
Corsi di laurea di 1° livello (ex DM 509/99) - - - 1 17 18 1 5,6
Corsi di laurea magistrale a ciclo unico (ex DM 270/04) - - 4 1 1 6 5 83,3
Corsi del Vecchio Ordinamento - - 1 - - 1 1 100,0
Corsi di laurea magistrale (ex DM 270/04) - - 2 30 33 65 32 49,2
Corsi di laurea specialistica (ex DM 509/99) - - - - 5 5 - 0,0
TOTALE 1 7 33 45 60 146 86 58,9
INTERNO NESSUNO TOTALE CORSI
Tipologia di corso e modello adottato
Certificazioni con rilievi: 8 CdS con visita a 2 anni25 CdS con visita a 3 anni
40
Sistema di gestioneA1 - Impegno ad una gestione per la qualitàA2 - Processi per gestione del CdS e documentazioneA3 - Struttura organizzativaA4 - ComunicazioneA5 - Riesame
A
Il CdS adotta un Sistema di Gestione per la Qualità. Ha una organizzazione strutturata per processi con informazioni complete, aggiornate e facilmente reperibili relative ad obiettivi, attività formative, risorse utilizzate e risultati attesi.Il CdS ha un efficiente sistema di comunicazione nei confronti delle sue PI .
0
5
10
15
20
25
30
35
A 1.1 A 2.1 A 2.2 A 3.1 A 4.1 A 5.1
requisiti di qualità
4321
ESITIESITI
41
Sistema di gestione
A
ESITIESITI
0
5
10
15
20
25
30
35
A 1.1 A 2.1 A 2.2 A 3.1 A 4.1 A 5.1
requisiti di qualità
4321
A 1.1 - Impegno crescente per una Gestione Qualità, almeno in determinati settori, orientata al miglioramento
A 3.1 - E’ più chiaro il concetto di responsabilità e di struttura organizzativa, anche se è spesso carente una correlazione con la rete dei processi
A 2.1 - Non tutti i CdS hanno acquisito piena consapevolezza in merito al significato di Sistema di gestione “strutturato per processi”
A 2.2 - Non sempre è percepita l’importanza di una adeguata gestione della documentazione
A 4.1 - La comunicazione rappresenta ancora un elemento critico sul quale molti CdS stanno intervenendo in fase di progettazione
A 5.1 - Il riesame, anche se in diverse situazioni attuato in maniera non sistematica, è spesso confuso con il concetto di miglioramento
42
Esigenze ed ObiettiviB1 - Esigenze delle Parti interessateB2 - Orientamenti ed Indirizzi generali (Politica qualità)B3 - Obiettivi per la qualità del CdS
B
Il CdS individua, con il contributo delle PI esterne, le esigenze formative e i ruoli previsti nel mondo del lavoro e delle professioni (o per la prosecuzione degli studi); definisce obiettivi di apprendimento coerenti con le esigenze e stabilisce le politiche.
0
5
10
15
20
25
30
B 1.1 B 2.1 B 2.2 B 3.1
requisiti di qualità
4321
ESITIESITI
43
B 1.1 – B 2.1 - Nei CdS DM 270, attraverso l’uso dei descrittori di Dublino (descrittori europei del titolo di studio), è migliorata la consapevolezza di una chiara definizione e descrizione degli obiettivi formativi specifici, nonché dei ruoli che il laureato dovrà ricoprire e dei relativi sbocchi occupazionali. I descrittori di D. hanno “imposto” una differenziazione di informazione rispetto agli obiettivi della Classe di appartenenza del CdS.
B 2.2 - Tuttavia, l’informazione rimane spesso confinata all’Ordinamento / Regolamento e non trasmessa all’esterno (sito web, ecc.) :
COMUNICAZIONE REQUISITI DI TRASPARENZA
Questo consente di tenere sotto controllo determinate informazioni utili per gli indicatori ministeriali (A1, A2, A3, A4)
ESITIESITI
Esigenze ed Obiettivi
B
0
5
10
15
20
25
30
B 1.1 B 2.1 B 2.2 B 3.1
requisiti di qualità
4321
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FFO – “premiante 2010” – Indicatori per la didattica (A1, A2, A3, A4)
Studenti iscritti regolari nell'a.a. 2008/09 che abbiano conseguito almeno 5 crediti nel 2009. A tale indicatore sono applicati tre correttivi:
a) di sostenibilità dell'offerta formativa (KA);b) di contesto territoriale (KT);c) di rilevanza strategica del corso di studio (KR).
A1
A2 Rapporto tra CFU effettivamente acquisiti nel 2009 e CFU previsti per gli studenti iscritti nell'a.a. 2008/09.
A4 Indicatore di qualità della didattica valutata dagli studenti.L' indicatore è sospeso nell'anno 2010 in attesa di rivedere le rilevazioniattualmente in uso.
A3 Percentuale di laureati occupati a tre anni dal conseguimento del titolo.L' indicatore risulta sospeso per l'applicazione 2010 in attesa dellarealizzazione dell'Anagrafe Nazionale dei laureati
G.Poggi – 15/04/11
45
Risorse
C1 - Personale docente e di supporto alla didatticaC2 - Personale tecnico-amministrativoC3 - InfrastruttureC4 - Risorse finanziarieC5 - Relazioni esterne e internazionaliC6 - Servizi di contesto
C
Disponibilità di personale (docente e tecnico-amministrativo), infrastrutture (aule, laboratori, biblioteche) e servizi (di informazione, assistenza e supporto nei confronti degli studenti) adeguati al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
05
10152025303540
C 1.1 C 2.1 C 3.1 C 5.1 C 5.2 C 6.1
requisiti di qualità
4321N.A.
46
C 6.1 - Carenze sull’implementazione e gestione del servizio di job placement. Esistono sporadiche ed occasionali iniziative su piccoli numeri.
IL Servizio è in fase di potenziamento – Iniziativa di Ateneo
C 1.1 - C 2.1 - Adeguata la disponibilità di personale docente e di supporto alla didattica; alcune carenze si riscontrano in termini di personale tecnico-amministrativo (tecnici per la gestione dei laboratori)
C 3.1 - Situazione variegata sulle infrastrutture: a seconda della Facoltà / Polo si riscontrano situazioni soddisfacenti in termini di aule e spazi di studio;diffusa la necessità di potenziare gli spazi dedicati alle attività di laboratorio
Risorse
C
ESITIESITI
05
10152025303540
C 1.1 C 2.1 C 3.1 C 5.1 C 5.2 C 6.1
requisiti di qualità
4321N.A.
47
Processo formativo
D1 - ProgettazioneD2 - PianificazioneD3 - Accesso e gestione della carriera degli studentiD4 - Monitoraggio
D
Il CdS assicura attività formative finalizzate al raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi. Il processo formativo deve essere opportunamente monitorato.
05
1015202530354045
D 1.1 D 2.1 D 3.1 D 3.2 D 4.1 D 4.2
requisiti di qualità
4321
ESITIESITI
48
D 4.1 – D 4.2 – Spesso assenti le modalità di verifica della corrispondenza tra quanto pianificato e quanto erogato in termini di offerta formativa (es. carico didattico previsto ed effettivo) ripercussione sugli I.D. (A4)
Processo formativo
D
D 1.1 – E’ abbastanza diffuso non correlare la fase di progettazione con l’individuazione delle esigenze e definizione degli obiettivi
D 4 - Le attività di monitoraggio sono spesso ricondotte alla sola erogazione dei questionari di valutazione della didattica; l’attività di autovalutazione ha messo in evidenza esempi di utilizzo di strumenti di diversa tipologia, anche se a livello di singolo CdS.
ESITIESITI
D 4.1 – D 4.2 - Spesso carente il coordinamento didattico e, quando previsto, attuato in maniera non sistematica ripercussione sugli I.D. (A1 e A2)
05
1015202530354045
D 1.1 D 2.1 D 3.1 D 3.2 D 4.1 D 4.2
requisiti di qualità
4321
49
Cosa richiedono a questo proposito i Modelli per la Qualità
(soprattutto CRUI) ?
E’ la dimensione del Modello che meglio si collega agli Indicatori per la didattica (A1,A2,A3,A4) dell’FFO
Risultati, Analisi e Miglioramento
E1 - Risultati del CdSE2 - Analisi E3 - Miglioramento
E
Il CdS raccoglie i propri risultati, li analizza e promuove il miglioramento continuo dei singoli processi per il raggiungimento degli obiettivi.
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1^ Requisito CRUI per la qualitàI Modelli focalizzano l’attenzione sulle diverse attività di monitoraggio(dim. D del Modello), che devono essere condotte in maniera sistematica, ma soprattutto sui risultati dell’attività per dare evidenza dei seguenti aspetti:● attrattività del CdS;● carriera degli studenti (efficacia interna);● opinione degli studenti sul processo formativo; ● collocazione nel mondo del lavoro e prosecuzione in altri
percorsi di studio (efficacia esterna)
NB: informazioni che si ricollegano agli indicatori ministeriali !
2^ Requisito CRUI per la qualitàRiguarda la capacità che il CdS ha di individuare, attraverso l’autovalutazione, le azioni di miglioramento e tempi di attuazione
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I DATI da prendere in considerazione devono essere almeno quelli relativi a:
Studenti in ingresso, per dare evidenza dell’attrattività del CdS: ► “schede DAT” dati e indicatori relativi agli studenti iscritti al primo anno
Opinione degli studenti su insegnamenti e altre attività formative, al fine di dare evidenza della corrispondenza dello svolgimento delle attivitàformative con quanto progettato e pianificato: questionari di valut., ecc.
(dato correlabile con I.D. A4).
Progressione nella carriera e livelli di apprendimento raggiunti, al fine di dare evidenza dell’efficacia (interna) del processo formativo:► “schede DAT” dati e indicatori relativi agli studenti iscritti agli anni di
corso successivi al primo e relativa progressione su CFU acquisiti (dato correlabile con I.D. A1 – A2)
Efficacia esterna e spendibilità del titolo di studio :► dati su tempi di inserimento nel mondo del lavoro, ruoli assunti e
congruenza tra ruoli e formazione ricevuta (informazione correlabile con I.D. A3)
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Risultati, Analisi e Miglioramento
Sistematico trasferimento di informazioni e dati relativi a diversi aspetti del processo formativo da parte di alcuni uffici centrali (Ufficio servizi statistici).
ESITIESITI
I dati forniti dai servizi di ateneo (Ufficio servizi statistici, ecc.) vengono analizzati dai CdS i quali, tuttavia, non sempre individuano le corrispondenti azioni di miglioramento ripercussione sugli I.D.
Sono carenti le informazioni e dati relativi all’efficacia esterna della formazione, soprattutto per quanto riguarda tempi inserimento nel mondo del lavoro, l’opinione dei datori di lavoro e dei laureati sulla formazione ricevuta (Alma Laurea è l’unica fonte) ripercussione sugli I.D.
E
05
1015202530354045
E 1.1 E 1.2 E 1.3 E 2.1 E 3.1
requisiti di qualità
4321N.A.
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Nonostante l’autovalutazione rappresenti un elemento di crescita per il CdS, l’attività non è svolta, ancora, in maniera sistematica; di conseguenza il RAV/DQ non sono ancora considerati come “strumenti di lavoro” .
SE il RAV/DQ è visto come “adempimento burocratico” NON SERVE a nessuno, nemmeno per migliorare la situazione degli indicatori ministeriali (anzi !!) .
Alcune considerazioni di sintesi sullAlcune considerazioni di sintesi sull’’attivitattivitàà svoltasvolta
1 Capacità di analisi critica da parte del CdS
Il PRESIDIO rappresenta un supporto ma non puòsostituirsi al CdS nella sua analisi critica orientata al
miglioramento !
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2 Obiettivi formativi come “specifiche di progetto” del CdS
Migliorata (ma non è ottimale) la consapevolezza di una adeguata progettazione e pianificazione, a partire dalle esigenze delle PI e dagli obiettivi formativi
Una buona progettazione iniziale ed una sistematica attività di riesame del percorso formativo che prenda in considerazione i risultati acquisiti va nella direzione del miglioramento degli indicatori ministeriali.
3 Azioni di sistema
Il Presidio può dare un contributo come “elemento di raccordo” tra il CdS ed altri organi (di ateneo e non): NVA, CSIAF, ufficio servizi statistici, CRUI, ecc. Rimane, comunque, il ruolo centrale del CdS per la valutazione ed il miglioramento degli indicatori .
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Adempimenti per mantenere la
Certificazione CRUI
■ Per tutti i CdS: redazione del RAV coerente con il modello CRUI rev. 2011 – prorogata la scadenza a fine gennaio 2012
NB:
• il nuovo modello (CRUI 2011) non consente un semplice “taglia e incolla” dal vecchio (CRUI 2007) !
• il RAV viene redatto sull’a.a. 2011-12 (percorso formativo) con dati relativi all’a.a. 2010-11;
• il RAV viene inviato in Ateneo (rif. Uff. dott. S.Pulitini – S.Sturlese) entro 31/01/12; da febbraio 2012 accessibile a CRUI.
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- 4 -
Osservazioni e considerazioni della “platea”
. . .
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