alberto oss pegorar
matteo carli
giovanni roncador
CONCORSO Progettualità Urbana - Progetti x Piacenza
Da Canterbury a Roma in 1.600 km, da via Campagna a Piazzale Roma in 2.5 km.
Il percorso della via Francigena offre una lettura in movimento dell’Europa attraverso sequenze di paesaggi e territori
che si susseguono di chilometro in chilometro.
Percorrendola viene costruita una relazione intima fra se stessi e le sequenze di situazioni che di passo in passo si
susseguono ed in questo senso il pellegrinaggio
conduce oltre che alla meta anche ad un’elaborazione di senso del territorio e quindi del paesaggio. L’alternarsi dello
spostamento e della sosta dettano un ritmoche da tabella di marcia si trasforma in sistema di misura territoriale a
scale ed ambiti complessi. Alla scala europea si affiancano quella nazionale, regionale fino a passare a quella locale
e microurbana.
Il tema della tappa e quindi di una misurazione costante del percorso è il leitmotiv del pellegrinaggio ed è stato
scelto come concetto fondante del progetto “Via Francigena MISURA URBANA”.
Uno degli aspetti che inserisce Piacenza nel contesto generale della via Francigena è infatti la sua appartenenza a
quel “metro” che corre per 1600 km da Canterbury a Roma la cui astrazione ha permesso il passaggio alla scala
locale e microurbana mantenendo una tensione semantica ed identitaria con la scala generale del percorso.
E’ stato perciò utilizzato il dispositivo della misurazione della distanza che pur appartenendo ad una scala allargata
possa rispondere ad esigenze di scala urbana.
La trama di questo metro di misura europeo viene compressa all’interno del contesto urbano di Piacenza per
dilatarne le possibilità d’uso attraverso la riattivazione dei cinque luoghi proposti dal concorso.
Lungo il tratto di Francigena all’interno delle mura cittadine vengono disposte ogni 200m delle bande di misura
costituite da strisce in cemento rosso contrassegnate dalla distanza progressiva a Roma e da Canterbury.
Nei pressi dei cinque luoghi di progetto il “metro urbano” si infittisce di altre bande che all’internodi un disegno
formale omogeneo organizzano differenti dispositivi per riattivare quegli spazi.
Percettivamente questa densificazione di segni sul suolo caratterizza perciò anche una densificazione d’uso e di
significato dello spazio attraversato. Queste sottounità di misura si traducono in strisce in cemento che
attraversano la sezione stradale e si inseriscono nei contesti di pavimentazione esistente. Da striscia si trasformano
in dispositivi di arredo urbano e di organizzazione dello spazio costituendosi in sistemi integrati di:
dissuasori, sedute, tavolini, cestini, fontane, playgrounds, alberature, portabici, aree di parcheggio, totem informa-
tivi, bivacco, schermi per proiezioni. La trama trasversale lungo la sezione stradale assicura inoltrel’attraversamento
pedonale costituendo inoltre con il suo rilievo un dissuasore di velocità e suscitando un interesse maggiore per il
luogo attraversato.
La costruzione di un segno territoriale riproponibile in tutti gli ambiti attraversati dalla via Francigena presuppone
inoltre l’ideazione di un marchio riconoscibile in ogni sua declinazione, alle diverse scale di progetto.
L’immagine identitaria dell’intervento si basa infatti sia sulla disposizione di attrezzature a scala urbana, sia sull’idea-
zione di un “brand” utilizzabile per le attività e le strutture inerenti alla via di pellegrinaggio nel contesto Piacentino.
La soluzione grafica impressa sulla banda segna-chilometro a livello del suolo (contenente distanze e direzioni) si
trasforma quindi in un “logotipo” presente oltre che sui dispositivi di arredo stessi, anche sulla segnaletica,
poster di informazione, comunicazioni di eventi. La freccia di direzione con le scritte dei km e dell’arrivo (Roma,
Canterbury) formano un logo che riproposto in senso specchiato si trasforma in VF e può essere utilizzato per
connotare la Via Francigena a Piacenza.
Da Canterbury a Roma in 1600 km, da via Campagna a Piazzale Roma in 2,5 km.La misurazione della Via Francigena a Piacenza diventa un dispositivo di
rappresentazione urbana che ne reinterpreta i luoghi per organizzarli in unasequenza di spazi riattivati
PIACENZA600 km
GBF
ROMA0 km
CANTERBURY1600 km
600,00 kma roma 599,80 km
a roma
599,40 kma roma
598,00 kma roma
597,80 kma roma
3 min
1 min
6 min
2 min
21 min7 min
3 min
1 min
9 min3 min
6 min2 min
2CAPO OVEST DI VIA CAMPAGNA
599,20 km
599,60 km
599,00 km
598,80 km
598,60 km
598,40 km
598,20 km
SED
UTA
SEG
NA
-CH
ILO
METR
O
FO
NTA
NA
VEG
ETA
IZO
NE
PO
RTA
BIC
I
TAV
OLO
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TEM
PLAY
GR
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ND
FER
MATA
BU
SB
IVA
CC
O
CIN
EM
A O
PEN
-AIR
PA
RC
HEG
GIO
cestino + seduta + lampione
fontana + seduta
vasca di sabbia + ping-pong + dondolo
MISURA URBANAVIA FRANCIGENA
Da Canterbury a Roma in 1600 km, da via Campagna a Piazzale Roma in 2,5 km.
La misurazione della Via Francigena a Piacenza diventa un dispositivo di
rappresentazione urbana che ne reinterpreta i luoghi per organizzarli in una
sequenza di spazi riattivati.
3PIAZZALE CROCIATE
4PIAZZETTA SAN SEPOLCRO
8PIAZZETTA SAN PAOLO
9CHIESA DI SANT’ANNA
PIACENZA600 km
GBF
ROMA0 km
CANTERBURY1600 km
600,00 kma roma 599,80 km
a roma
599,40 kma roma
598,00 kma roma
597,80 kma roma
3 min
1 min
6 min
2 min
21 min7 min
3 min
1 min
9 min3 min
6 min2 min
2CAPO OVEST DI VIA CAMPAGNA
599,20 km
599,60 km
599,00 km
598,80 km
598,60 km
598,40 km
598,20 km
SED
UTA
SEG
NA
-CH
ILO
METR
O
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NTA
NA
VEG
ETA
IZO
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PO
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BIC
I
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BU
SB
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EM
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PEN
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PA
RC
HEG
GIO
cestino + seduta + lampione
fontana + seduta
vasca di sabbia + ping-pong + dondolo
MISURA URBANAVIA FRANCIGENA
Da Canterbury a Roma in 1600 km, da via Campagna a Piazzale Roma in 2,5 km.
La misurazione della Via Francigena a Piacenza diventa un dispositivo di
rappresentazione urbana che ne reinterpreta i luoghi per organizzarli in una
sequenza di spazi riattivati.
3PIAZZALE CROCIATE
4PIAZZETTA SAN SEPOLCRO
8PIAZZETTA SAN PAOLO
9CHIESA DI SANT’ANNA
scala 1:500
PORT
ABIC
I
TOTE
MSE
DUTA
SEGN
A-KI
LOM
ETRO
VEGE
TAIZ
ONE
FONT
ANA
BIVA
CCO
1 x 7 x 4 x 1 x
1 x 1 x 1 x
2CAPO OVEST DI VIA CAMPAGNA
2CAPO OVEST DI VIA CAMPAGNA
2. CAPO OVEST DI VIA CAMPAGNA
Il sistema di misura urbana della via Francigena inizia fuori le mura, dove una sequenza di linee trasversali ridisegna l’area
verde a bordo strada e la connette al grande spazio aperto del prato antistante, diventando la porta di accesso alla città.
Le attrezzature predisposte consentono la sosta all’ombra delle aree alberate esistenti, estendendosi in una terrazza sul pra-
to che alla quota inferiore genera uno spazio coperto che accoglie un’area di servizio tecnica con la disponibilità di acqua,
elettricità, servizi che possa diventare un possibile bivacco e punto di sosta informale per pellegrini.
Dal parcheggio delle vetture si raggiunge l’area di parcheggio e noleggio biciclette, da dove si inizia il percorso nel centro
storico.
SEGN
A-KI
LOM
ETRO
FONT
ANA
scala 1:500
PORT
ABIC
I
TOTE
MSE
DUTA
TAVO
LO
VEGE
TAIZ
ONE
2 x 4 x 10 x
1 x 1 x
3PIAZZALE CROCIATE
PARC
HEGG
IO
PLAY
GROU
ND
1 x
1 x
14 x 4 x
3PIAZZALE CROCIATE
3. PIAZZALE CROCIATE
L’attuale indeterminatezza tra lo spazio di parcheggio e quello pedonale all’interno del grande piazzale è risolto stabilendo
due ambiti distinti, ma all’interno di un disegno formalmente omogeneo. La parte di parcheggio è addossata al muro di
recinzione, accessibile da via Cantone e schermata da un filtro vegetale rispetto alla chiesa.
Ad una distanza di rispetto dal sagrato, la nuova area pedonale diventa uno spazio pubblico organizzato dalla trama del si-
stema integrato di sedute e tavoli all’ombra di alberi ed illuminati per la sosta, il ristoro, l’incontro; gestisce l’attraversamento
pedonale, assiste con portabici, cestini e fontane ed offre spazi di gioco quali bocce, carte e ping-pong.
scala 1:500
PORT
ABIC
I
TOTE
MSE
DUTA
SEGN
A-KI
LOM
ETRO
VEGE
TAIZ
ONE
FONT
ANA
1 x 6 x 5 x 1 x
1 x 1 x
4PIAZZETTA SAN SEPOLCRO
CINE
MA
OPEN
-AIR
1 x1 x
4PIAZZETTA SAN SEPOLCRO
4. PIAZZETTA SAN SEPOLCRO
Questo luogo rappresenta una misurata dilatazione della via, dal carattere intimo e ombreggiato, che porta ad interpretarlo
come una stanza a cielo aperto. Si dispone un filare di carpini per accentuare questo senso di raccoglimento e divisione dai
flussi urbani, pur mantenendo l’accesso carrabile limitato da via San Nazaro.
Il sistema di sedute parallele si trasforma in platea per apprezzare la parete di questa stanza rappresentata dalla facciata della
chiesa ed accogliere poi eventi quali concerti, letture, teatro, cinema.
scala 1:500
PORT
ABIC
I
TOTE
MSE
DUTA
SEGN
A-KI
LOM
ETRO
VEGE
TAIZ
ONE
FONT
ANA
1 x 3 x 2 x 1 x
1 x 1 x
8PIAZZETTA SAN PAOLO
PARC
HEGG
IO
TAVO
LO
7 x 1 x
8PIAZZETTA SAN PAOLO
8 PIAZZETTA SAN PAOLO
Allo stato attuale l’area pedonale della piazzetta si ritaglia poco spazio tra l’incrocio dei flussi stradali, ma nella piccola scala
dell’ambito accoglie diverse attività pubbliche quali bar, tabacchi, supermercato, oltre ovviamente alla presenza della chiesa
di San Paolo.
La distribuzione di due attraversamenti pedonali ai bordi della piazzetta cerca di delimitare e comprimere lo spazio
pubblico,diventando dissuasore per ridurre la velocità dei flussi e garantirne il sicuro attraversamento. Il lato ovest di via Stor-
ta organizza un piccolo punto di sosta che si appoggia alle attività presenti, garantendo un ristoro all’ombra ed una fontana;
un lungo bordo delimita lo spazio, offre la seduta e dispone parcheggi di bici al suo interno ed auto all’esterno.
Attraversando, si accede ad una dilatazione pedonale antistante alla chiesa, delimitato da una vasca vegetale che diventa
anche seduta e pannello informativo.
scala 1:500
PORT
ABIC
I
TOTE
MSE
DUTA
FERM
ATA
BUS
SEGN
A-KI
LOM
ETRO
VEGE
TAIZ
ONE
FONT
ANA
1 x 5 x 4 x 1 x
2 x 1 x
9CHIESA DI SANT’ANNA
1 x
9CHIESA DI SANT’ANNA
9 CHIESA DI SANT’ANNA
Questo tratto di via Scalabrini si configura come l’area di interfaccia tra i diversi flussi di accesso al polo scolastico, universita-
rio ed alla chiesa di Sant’Anna.
Due attraversamenti pedonali delimitano il nuovo spazio pubblico, che riorganizza l’ampia sezione stradale, mantenendo il
flusso veicolare al centro e quello pedonale ai lati.
La fitta trama di segni trasversali e oggetti d’arredo cambia la percezione della strada, generando uno spazio con maggior
libertà di movimento per studenti, passanti, pellegrini.
Il sistema delle sedute, ombreggiate da alberi, si dispone sul lato sinistro, in elementi integrati dove si inseriscono anche por-
tabici, cestini e fontane; all’angolo con via Caccialupo i segni a terra della pavimentazione si sollevano disegnando la nuova
pensilina della fermata del bus. L’ambito d’ingresso alla chiesa è separato dal flusso stradale da una lunga vasca vegetale che
integra la seduta e la fontana.
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