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MinoltaSonyTest – www.minoltasonyclub.it – 2009Le Nostre Guide – MacroExperience – 01/09
“MACROEXPERIENCE”di Rokkor
Introduzione
Riflessioni e approcci visivi alla Macrofotografia
Attrezzature Minolta/Sony e tecniche base di utilizzo
Suggerimenti ed esperienze sul campo
Esempi pratici commentati con schemi e dati tecnici
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Introduzione
Nell'ultimo anno e da quando frequento MSC ho ripreso a scattare MACROFOTO grazie anche al
supporto Digitale che, per quanto riguarda l'esposizione e la visione immediata dei risultati
ingranditi su LCD, si presta egregiamente a questa particolare tecnica; in passato certo si scattava
bene in pellicola ma senza la libertà e l'autonomia di oggi (in termini anche economici se parliamo
di rulli dia e sviluppi).
Non voglio dire con questo che più scatti sono uguali a migliori risultati ma personalmente questo
fattore mi ha aiutato a concentrarmi meglio sui soggetti e mi ha portato a sperimentare immagini in
situazioni inusuali e spesso non proprio semplici; in questo breve fascicolo, che non ha la
presunzione di sostituire un buon manuale tecnico più ampio e qualificato, vorrei trattare alcune
riflessioni di carattere più personale sul “fare macro” con un occhio alle attrezzature del nostro
brand che ci permettono di ottenere ottimi risultati, altamente professionali... un percorso illustrato
di impressioni e situazioni vissute in prima persona, espresse in modo semplice e diretto: se in
seguito siete interessati sarebbe costruttivo confrontarci insieme nel forum su questo argomento!
Inoltre nella sezione “esempi pratici” ho proposto alcuni miei scatti, che avrete già visto pubblicati
nella sezione reportage del nostro forum, per un'approfondimento diretto sulle tecniche di
realizzazione corredate di dati e schemi esplicativi; spero possano essere utili a chi vuole
intraprendere questa bellissima ed entusiasmante disciplina fotografica, meno difficile di quanto si
pensi..... a patto di dedicarsi con impegno, costanza... e molta pazienza!
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Farfalla in un prato :: SONY A700 :: MINOLTA 200mm f4 Apo Tele Macro G 1.1 :: luce naturale
Le mie modeste “MACROEXPERIENCE” che qui vi espongo si basano principalmente sull'uso
delle attrezzature MINOLTA/SONY ma chiaramente molti degli argomenti trattati valgono anche
per qualsiasi altro materiale utilizzato per fare riprese MACRO (Tamron o Sigma per citarne
alcuni... e lampeggiatori di altra marca anche manuali, con simili caratteristiche, ecc.)!
✔ Per l'approfondimento di carattere più tecnico sui RR, attrezzature o modalità di ripresa più specifiche e per capire
meglio alcune regole e principi fondamentali in materia di MACROFOTO, vi invito a scaricare e leggere
attentamente la guida realizzata dall'utente e amico Tazmataz', presente da tempo nella sezione download
(consigliato+)!
Riflessioni e approcci visivi alla MACROFOTOGRAFIA (molto personali...)
Cosa spinge un fotografo a percorrere la via “tortuosa” e a volte solitaria della
MACROFOTOGRAFIA? Bella domanda... per quanto mi riguarda sono sempre stato attratto dal
mondo del piccolo e da tutto quello che non è visibile al nostro occhio... per curiosità da ragazzo
mi sono costruito per il sistema MD un set di tubi di prolunga in materiale rigido (30cm), dove
utilizzavo ottiche rovesciate (24 e 50mm MD) e sperimentavo i primi RR estremi; oggi con l'ausilio
di strumenti ottici moderni possiamo osservare e ancora meglio riprendere fotograficamente
questa magnifica dimensione del piccolo, alla scoperta di vere e proprie meraviglie estetiche della
Natura.
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Questo è anche un tipo di fotografia che può appagare il fotografo in poco spazio; un giardino, un
cespuglio o una piantina sul proprio balcone possono nascondere e regalare scatti veramente
interessanti... tutto diviene più grande e si rivela ai nostri occhi con magia!
Cimici comuni:: MINOLTA 7D :: SIGMA 24-135mm f2.8-4.5 Asph :: tubi prolunga :: flash 5600HS D
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Ma questo genere può anche essere motivo di uscite o trasferte in collina, sulle spiagge, in foreste
o sulle rive di fiumi a contatto con la Natura, da soli o in un gruppo di appassionati MACRO: il
confronto tecnico, grazie al digitale, è immediato e gratificante già sul campo!
Vi assicuro che dopo i primi risultati incoraggianti sarete rapiti dalle svariate situazioni che vi si
prospetteranno e dal divertimento che ne risulterà; molte mie immagini sono nate anche da
“casualità e da atteggiamenti inaspettati” da parte dei soggetti che a volte sanno essere anche
collaborativi... la pazienza premia il fotografo in questi casi!
Libellula su uno stelo :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
I primi approcci a questo genere fotografico sono solitamente statici e di sola curiosità: un fiore in
vaso, un vegetale o un'oggetto ricco di dettagli sono una buona palestra per impratichirsi con
inquadrature, messa a fuoco precisa, uso delle ottiche, luce flash, ecc. (soprattutto in inverno dove
le “occasioni” scarseggiano). Molti desistono se i risultati non sono subito di ottimo livello ma è
fondamentale avere pazienza, costanza e una grande passione; scattare e analizzate pregi/difetti
delle immagini fatte aiuta a migliorare... mai come in questo caso si può imparare dai propri errori
in modo costruttivo.
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Dopo questo periodo di rodaggio e una volta pronti e sicuri nella tecnica base, vi verrà il desiderio
di documentare o interpretare soggetti più complessi, più dinamici o difficilmente avvicinabili quali
farfalle, libellule o ragni, coleotteri, ecc... la scelta in natura é infinita
Curculionidae durante la muta :: SONY A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro :: tubo di prolunga :: flash 5600HS D
Ed è proprio su questi soggetti vivi e in continuo movimento che ho concentrato la mia preferenza
in MACROFOTOGRAFIA cercando diversi approcci visivi spesso con riferimenti al “ritratto e allo
still-life”... secondo me vedere e trattare questi piccoli esseri viventi come soggetti più grandi aiuta
a capire come illuminarli e inquadrarli al meglio; altre scuole di pensiero sono indirizzate ad una
ripresa documentaristica rigorosa con il soggetto ripreso di lato o dall'alto, completamente a fuoco
e in un contesto idoneo, rifiutando categoricamente l'uso del flash!
Senza nulla togliere a questo punto di vista (anche se così si pongono dei limiti alla propria
creatività...) credo che si possa osare di più in MACRO cercando anche inquadrature frontali, a
livello del soggetto, da dietro e sfruttando la poca PDC imposta dagli alti RR a scopi creativi...
penso che se per esempio sfoco parte di un ritratto umano e la resa è gradevole artisticamente,
perché non posso farlo anche con un insetto?
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E perché non provare ad utilizzare la luce artificiale del lampeggiatore (oltre a quella naturale) per
ottenere visioni e tridimensionalità diverse del soggetto stesso... ad esempio in controluce, come
in un paesaggio o in trasparenza per delineare la forma e la struttura di un soggetto?
Un ragno al centro della sua tela inquadrato dall'alto è un classico sempre attuale ma è altrettanto
interessante (o di più) lo stesso ragno che vi guarda frontalmente o che è intento in un'attività...
Ragno in un bosco :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
... la sua rappresentazione mi sembra più dinamica e per niente sgradevole, ma chiaramente le
difficoltà tecniche e l'impegno devono essere maggiori a differenza di scatti statici!
Tutta la nostra esperienza acquisita nella fotografia generica può essere trasposta nelle riprese
MACRO con risultati positivi e alternativi... questo solo per dire che osare un'approccio più libero
nei confronti di questi micro soggetti, senza costrizioni mentali, può portare a sorprese inaspettate
e gratificanti; in generale poi valgono sempre le solite regole di composizione per centrare o
decentrare il soggetto stesso ed armonizzarlo con il contesto oppure curare lo sfondo che ha la
sua importanza... una MACROFOTO ha bisogno sempre e comunque di equilibrio e buon gusto
per essere anche una “bella immagine” (oltre che un buon documento)!
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Per concludere questo breve e personalissimo pensiero, vorrei aggiungere (ma non credo sia
necessario) che le riprese MACRO andrebbero eseguite nel pieno rispetto della Natura e dei
soggetti ritratti che non sono per nulla insignificanti ma degni di attenzione e cautela; pensando
alle belle immagini che ci regalano saremo portati a non rovinare il loro mondo e a non abusare
della loro fragile esistenza, con forzature fuori luogo!
Insetto su stelo :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: tubo prolunga :: flash 5600HS D
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Attrezzature Minolta/Sony e tecniche d'utilizzo base
In casa MINOLTA, ora SONY, non mancano certo gli strumenti giusti per realizzare ottime
MACROFOTO di alta qualità; oltre a reflex attuali come la SONY A700, A900 e la precedente
MINOLTA 7D (o altre), utilizzo fondamentalmente il MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1:1 (prima
versione) e il magnifico MINOLTA AF 200mm f4 APO TELE MACRO G 1:1 che tutti conoscete;
purtroppo ed inspiegabilmente fuori produzione.... non posseggo l'ottimo 100mm f2.8 Macro 1:1che è un'altro vetro di rilievo nel gruppo Minolta/Sony; inoltre ho sperimentato anche l'uso di un
vecchio MINOLTA MD 100mm MACRO f4 ROKKOR-X (del sistema non AF) nato per l'utilizzo su
soffietto... un po' macchinoso e datato ma di grande soddisfazione e nitidezza. Come nella
fotografia generica, ogni focale ottica ha il suo campo d'utilizzo e quindi disporre di più focali
permette di sperimentare maggiormente e di raggiungere risultati diversificati.
MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G 1.1 ::
MINOLTA MD 100mm f4 Macro ROKKOR-X su soffietto
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Trovo inoltre un set di tubi di prolunga (tipo i Kenko) molto utile per ampliare il rapporto di
ingrandimento con soggetti veramente piccoli (ve lo consiglio vivamente anche per l'esiguo
investimento ampiamente ripagato)!
Set tubi di prolunga automatici KENKO
Altro compagno inseparabile per la ripresa di soggetti soprattutto dinamici è il lampeggiatore
elettronico che anche in presenza di prolunghe, ci fornisce un'ottimo supporto; il MINOLTA
5600HS D (ora rimarchiato Sony ma sostanzialmente identico) è una fonte di luce di grande pregio
e potenza che, abbinato a diffusori autocostruiti, permette di illuminare la scena in modo gradevole
e a congelare i movimenti dei soggetti.
Non uso flash anulari perché mi costringono ad andare molto vicino (con la luce) al soggetto che
potrebbe esserne disturbato e la resa non mi piace eccessivamente, perché rimane molto più
“dura” e visibile... a volte anche un po' ripetitiva!
Se ben utilizzato (quasi rendendolo impercettibile a chi osserva) basta un solo flash con diffusore
(tutte le mie immagini sono con un solo 5600HS); ciò costringe anche a ragionare
sull'illuminazione che varia da soggetto a soggetto (una farfalla è diversa da un coleottero... o da
un bruco...) e a tentare varie combinazioni, con risultati meno piatti e più tridimensionali.
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SONY 56HS D... e con diffusore “ROK-SOFT”
Raramente e per mia scelta uso lo stativo (solamente con il 200mm, per ovvie ragioni) ma
comunque può tornare utile con soggetti statici e aiuta sicuramente la composizione; in molti casi
e soprattutto con le focali più corte può essere d'intralcio (come spaventare gli insetti o essere
difficile da posizionare in alcuni ambienti). Comunque la scelta dovrebbe ricadere su un modello
compatto e robusto, con un'altezza minima di circa 40cm e gambe con apertura indipendente.
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Se si dispone anche di una slitta macro semplice si può aggiustare finemente la MF senza
spostare il cavalletto e tutto il peso dell'attrezzatura (per es. reflex + tubi + ottica macro); diciamo
che non è indispensabile ma averla, in alcune situazioni, può essere d'aiuto.
Doppia slitta micrometrica su due assi (divisibile)
Tornando in dettaglio alle ottiche citate prima, il MINOLTA 50mm f2.8 MACRO 1:1 è forse quello
più versatile per i miei gusti perché permette di avvicinarsi moltissimo ai soggetti che lo
consentono, (anche 2/3 cm) e realizzare notevoli RR (spesso con uno o più tubi di prolunga); io
posseggo la prima versione prodotta per l'AF e attualmente viene prodotto da Sony (esiste anche
una versione f3.5 con RR che arriva a 1:2). Pesa poco e si focheggia fluidamente (spesso lo uso
con una sola mano mentre l'altra orienta il flash)!
La nitidezza di quest'ottica MINOLTA è notevole (come di rigore in questi vetri) e i colori che
restituisce sono brillanti e contrastati; non mi spingo mai oltre f16-f22 per evitare decadimenti di
immagine.
La consiglio decisamente per iniziare a gestire riprese macro e RR di un certo livello (un 100mm o
un 200mm sono più impegnativi e richiedono un po' di pratica in più...)!
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Ragno su un tavolo :: SONY A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: tubo di prolunga :: flash 5600HS D
Insetto in un prato :: SONY A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: flash 5600HS D
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Diversamente il salto al MINOLTA 200mm f4 APO TELE MACRO G (oggi non più in produzione)
comporta un'approccio completamente diverso e impone una ridottissima PDC da sfruttare in
modo creativo; è pesante e massiccio ma permette di stare a distanza da soggetti diffidenti
(farfalle, libellule, cavallette, ecc.) arrivando al RR di 1:1; produce uno sfocato di notevole impatto
estetico... ricordiamoci che su APS-C si tratta di 300mm MACRO! La nitidezza elevata e la ridotta
PDC anche a f16 accentuano la sfocatura che diventa pastosa e indefinita, staccando il soggetto
principale in modo magistrale; di contro si richiede una MF di estrema precisione che con soggetti
mobili o in presenza di vento risulta veramente difficile (inoltre si dispone di pochi mm di PDC)!
Libellula su stelo d'erba :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
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Sirfide che si strofina le zampe :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
✔ Ambedue le ottiche macro vanno focheggiate con la massima precisione sul punto di maggior interesse emotivo che
negli insetti si trova negli occhi (in un fiore generalmente nei pistilli); se il resto va gradualmente fuori fuoco anche a
f11 o f16 ma gli occhi sono nitidi, il risultato è più accettabile!
Il 50mm MACRO è utilizzabile a mano libera se associato ad una buona postura/appoggio e allo
stabilizzatore d'immagine e permette di assumere punti di ripresa inusuali (rasoterra, da sopra, da
sotto, ecc.) che ci permettono di inquadrare con una notevole libertà di movimenti, i nostri soggetti;
chiaramente si dovranno utilizzare tempi di scatto idonei e/o usare il lampeggiatore elettronico per
fermare i movimenti del soggetto.
Incide notevolmente nella resa di una buona nitidezza soprattutto la propria abilità e fermezza nel
gestire l'attrezzatura a mano libera; consiglio di appoggiarsi anche ad un muro o sdraiandosi a
terra utilizzare i polsi come una sorta di “appoggio”..... bisogna comunque ricercare una certa
stabilità con le ottiche MACRO perché la prima causa di abbandono di questa tecnica fotografica è
da imputare, secondo me, ad errori proprio in tal senso!
In sostanza i nemici numero uno delle riprese Macro sono micromosso e sfocatura che a forti
ingrandimenti, sono amplificati!
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MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 su SONY A700
Il 200mm MACRO non è facilmente utilizzabile a mano libera (ma non impossibile...) a causa del
suo peso e della MF che deve essere precisissima a causa della ridotta PDC che quest'ottica
produce; spesso a RR elevati di dispone di pochi mm di PDC, come già accennato, e quindi basta
un minimo movimento per perdere il fuoco sul soggetto. Il cavalletto in questo caso diventa
fondamentale per garantire nitidezza e stabilità e ne basta uno di medio peso con una buona testa
a sfera (che trovo molto comoda e rapida anche con questa focale tele).
Sul barilotto è presente un limitatore di fuoco per “velocizzare” l'AF ma io continuo ad utilizzarlo
con messa a fuoco manuale che mi risulta sempre più precisa e affidabile.
Ho da poco questo vetro ma fin fai primi giorni d'uso mi sono reso conto della sua speciale fattura
e qualità costruttiva, forse uno tra i migliori macro mai prodotti su questa focale... credo che in
casa Minolta l'intento fu di lasciare un certo segno con quest'ottica e secondo me hanno raggiunto
in pieno lo scopo. Nitidezza eccellente e colori vibranti (è un serie G)... anche in condizioni di luce
morbida riesce comunque a dare la giusta pienezza alle riprese naturalistiche, valorizzando i
soggetti grazie anche allo stacco dallo sfondo.
Inspiegabilmente Sony non lo ha rimesso in produzione; pur essendo un prodotto specialistico e
dal costo elevato se ne sente la mancanza per chi volesse cimentarsi nell'ambito del nostro brand,
in riprese Macro tele.
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MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G su SONY A700
✔ In MACROFOTOGRAFIA generalmente si focheggia in manuale anche con movimenti totali di corpo e ottica,
escludendo l'AF che spesso viene tratto in inganno (gli insetti o i fiori spesso risultano monocromatici o in penombra
e l'AF non aggancia bene...); io mi trovo benissimo in manuale e difficilmente mi ritrovo immagini fuori fuoco.
Bruco su foglia :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
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Come curiosità vi segnalo che ho anche raccordato la Digitale (sia A700 che 7D) con un soffietto
MINOLTA MD ABW III (quello per la serie Minolta non AF con la precedente baionetta) reperibile
nell'usato anche in eccellente stato di conservazione; questa soluzione ibrida mi ha permesso di
sperimentare nuovamente l'uso del soffietto che è uno strumento praticamente scomparso nell'era
digitale (almeno parlando di Minolta/Sony AF).
MINOLTA MD 100mm f4 Macro ROKKOR-X con soffietto MINOLTA MD Auto Bellows III su SONY A700
L'anello che mi sono fatto costruire per tale raccordo è in sostanza un piccolo tubo di prolunga con
baionetta femmina MD sul fronte e baionetta maschio AF sul retro; la sua costruzione é opera di
un artigiano che realizza questi prodotti e la spesa non è eccessiva visto i risultati ottenuti.
Chiaramente il tutto risulta privo di connessione elettronica (visto che comunque l'intento é quello
di usare ottiche MD - MC o precedenti, gli automatismi non servono)!
Dopo un po' di prove sul campo sono riuscito ad ottenere discrete immagini anche di soggetti in
movimento; non è proprio semplice da usare ma i RR vanno molto oltre l'1:1 e ripagano delle
difficoltà.
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Anello manuale di raccordo MD - AF su MINOLTA 7D
Al soffietto ho abbinato un ottimo MINOLTA MD 100mm f4 MACRO ROKKOR-X di circa 20 anni
fa privo di ghiera di messa a fuoco, che viene sopperita dall'estensione del soffietto stesso: il tutto
viene utilizzato totalmente in manuale e risulta se vogliamo un po' macchinoso, ma molto
stimolante e divertente (se vi piace sperimentare cose nuove...)!
Si lavora in stopdown chiudendo a mano il diaframma pochi attimi prima dello scatto (pratica
scomoda in quanto si oscura il mirino di mf); a questo punto la prontezza per decidere il momento
giusto è determinante... la visualizzazione sull'LCD della reflex (quello della Sony A700 è di 3”)
permette di verificare immediatamente i risultati di una precisa MF.
Il Minolta Auto Bellows III è un'ottimo strumento costruito molto bene e si trova solo nell'usato
ma di solito questi prodotti sono in eccellenti condizioni; esiste anche un ABW versione IV ancora
più sofisticato ma dal costo superiore (vanno bene comunque entrambi).
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Orchidea :: SONY A700 :: MINOLTA MD 100mm f4 Macro Rokkor-X :: soffietto ABW III :: flash 5600HS D
Ciclamini :: SONY A700 :: MINOLTA MD 100mm f4 Macro Rokkor-X :: soffietto ABW III :: luce naturale
✔ Con questo anello e/o il soffietto potete comunque raccordare anche altre ottiche (di marca diversa) per tentare
qualche esperimento; bisogna solo farsi variare la baionetta femmina anteriore, quella che accetta l'ottica, con il tipo
desiderato... (se fattibile meccanicamente) mentre l'altra resta Minolta/Sony AF!
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Non ho accennato in queste pagine (perché non l'ho mai usato) l'ottimo MINOLTA/SONY AF
100mm f2.8 MACRO 1:1 che si colloca validamente tra i due AF prima analizzati; inoltre altre
combinazioni sono interessanti con ottiche non prettamente macro e magari già in nostro
possesso, che permettono comunque di avvicinarsi alla MACROFOTOGRAFIA semplicemente
abbinandoci dei tubi di prolunga, ad es. con il mitico MINOLTA 80-200mm f2.8 o il MINOLTA
85mm f1,4 G oppure semplicemente il classico 50mm standard o altre ottiche!
Coccinella :: MINOLTA 7D :: SIGMA AF 24-135mm f2.8-4.5 Asph :: tubi prolunga :: flash 5600HS D
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Consigli ed esperienze sul campo
In questa sezione vorrei provare a dare qualche consiglio sintetico, sempre personale, in base alle
mie esperienze dirette; molti di questi concetti li avrete già letti sul nostro forum o sentiti altrove ma
secondo me conviene sempre ribadirli (io me li ripeto in continuazione quando sono “sul campo” e
mi aiutano quasi sempre nel raggiungimento dei risultati prefissati).
La fotocamera :: la reflex è la regina delle riprese ravvicinate per versatilità e rapidità... la A700
per esempio con il suo mirino luminoso non mi ha mai deluso (idem la 7D); bisogna cercate di
impugnare correttamente macchina e ottica ed effettuate una MF di precisione senza fretta.
soprattutto il 50mm MACRO è utilizzabile a mano libera (anche il 100mm...) come ho descritto in
precedenza, a patto di trovare se necessario un appoggio che può essere un tavolo, un muro, un
tronco... per esempio i “gomiti” sono il mio cavalletto preferito! Inoltre non avere il vincolo dello
stativo ci permette di “inseguire” un soggetto nei suoi spostamenti o atteggiamenti essendo così
sempre pronti a scattare la foto irripetibile... infatti la MACROFOTOGRAFIA dinamica è una sorta
di micro caccia fotografica a tutti gli effetti e comporta avvicinamento, conoscenza minima dei
soggetti e delle loro abitudini e prontezza nello scatto!
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Un piccolissimo ragno salticide (ne ho fotografati spesso e misurano dai 4 ai 6mm circa) non sta
mai fermo e bisogna seguirlo, prevederlo, avere molta pazienza... a volte non se ne ricava nulla
ma altre volte, ti si piazza all'improvviso di fronte all'ottica con il suo fare spavaldo e allora... lo
scatto è preso!
Ragno salticide :: MINOLTA 7D :: MINOLTA MD 100mm f4 Macro ROKKOR-X :: soffietto MD ABW III :: flash 5600HS D
Uso tutto settato in manuale, per mio gusto, e cerco di bilanciare il flash con la luce ambiente per
non avere sfondi neri antiestetici; non è facile ma una volta trovata la giusta misura, ci si può
concentrare sugli scatti..... comunque la mia “combinazione” tipo (ma variabile) è la seguente:
AWB :: 200-400iso :: da 1/30” a 1/125” :: f11-16 :: flash in manuale (con diffusori) a 1/4-1/8 di potenza a seconda
del soggetto e dello sfondo
La valutazione dello scatto su LCD è un'importante supporto al fotografo moderno e permette di
lavorare con serenità; si entra subito in contatto (anche emotivo) con i soggetti che abbiamo
ripreso e zoomando possiamo verificare la perfetta MF ed eventualmente correggere il tiro...
spesso mi capita che un rapido movimento di un insetto porti ad errori di mosso e sfocato oppure
se il flash mi crea un riflesso inaccettabile, intervengo cambiandogli la direzione o l'angolazione.
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Mosca scorpione :: SONY A700 :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
La MF :: fondamentale quando si ha poca PDC a disposizione, come spesso accade in macro
spinta, è realizzare una perfetta messa a fuoco localizzata in punti precisi; l'AF spesso si fa
ingannare a questi ingrandimenti e si perdono occasioni di scatto anche irripetibili; molti soggetti
interessanti sono monocromatici o spesso in ombra. Quindi la MF manuale è preferibile se
supportata anche dal movimento di tutto il complesso, reflex-ottica-flash... una volta trovato il
fuoco conviene muoversi di pochi mm avanti o indietro fino a percepire il perfetto momento per
scattare. Cercate di focalizzare su un punto importante del soggetto: per esempio in un'ape è di
regola più tollerante avere nitidi gli occhi e sfocato il resto, piuttosto che il contrario! Capiterà
spesso di avere solo 2-3mm di PDC utile anche a f16, quindi questo fattore incide molto sulla MF
che deve essere precisissima ma anche ponderata: chiudere troppo il diaframma a f22 o f32 ci fa
guadagnare poca PDC e perdere in qualità ottica a causa della diffrazione.
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Libellula :: MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: luce naturale
IL flash WL :: ormai il MINOLTA 5600HS D è per me quasi sempre protagonista, anche se non
disdegno la luce ambiente quando è descrittiva e valida (mattino presto o tardo pomeriggio); molti
dei miei soggetti vivi si trovano immancabilmente in ambienti ombrati e privi di vivacità ma se
avessi rinunciato ad utilizzare il lampeggiatore, avrei perso svariati scatti che amo particolarmente.
Però come tutti sappiamo il flash emette una luce dura e poco estetica che penalizza la
rappresentazione naturalistica... da qui la necessità di utilizzare dei semplicissimi diffusori
autocostruiti (tipo il ROKSOFT e altri...) per disporre di una potente ma morbida luce da irradiare
sui piccoli soggetti, in ogni momento o luogo; l'esposizione la preferisco impostata sempre in
manuale a 1/4 o 1/8 e operando in raw posso recuperare tranquillamente lievi scompensi.
Tendo ad usare il 5600HS D staccato dalla reflex in modalità WL per cercare la giusta
collocazione in base ai soggetti sempre vari e diversi tra loro; l'effetto finale è molto interessante e
la luce, miscelata con quella ambiente, risulta gradevole e poco invasiva. Non ho staffe laterali a
supporto del lampeggiatore (per ora..) ma lo oriento a mano, mentre l'altra impugna la macchina e
l'ottica (nel caso del 50mm Macro che è leggero, si opera con facilità con una sola mano); direi
che la possibilità di operare in WL sia un'altra innovazione interessante per la
MACROFOTOGRAFIA.
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Curculioniade :: SONY A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: tubo di prolunga :: flash 5600HS D
Situazioni di ripresa :: Tra gli scatti ad insetti che preferisco ce ne sono diversi che ho realizzato
semplicemente sui balconi di casa, in cortile o in cantina in ogni stagione; altre “catture” lo ho fatte
andando per boschi e cercando tra cespugli ed erba alta alla ricerca si specie meno comuni in
città. Il fattore più importante é avere molta pazienza perché non sempre tutto è visibile subito;
saper guardare nei posti idonei ed essere pronti a scattare nell'attimo giusto sono le componenti
primarie ... ho perso foto interessanti per il solo fatto di aver dovuto cambiare ottica o per avere il
flash settato su off! Per esempio un prato incolto con siepi e alberi annessi é un terreno fitto di
spunti e soggetti variegati; ricordo che una mattina di giugno in un prato ho fotografato in un solo
giro, coccinelle, ragni di vario tipo (nascosti tra le foglie nell'erba o in caccia sui rami più alti),
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vespe terrine intente a costruire il nido, lumache e formiche. Con la MACROFOTO bastano pochi
metri quadrati (a volte anche pochi cm...) per riuscire a portare a casa diversi scatti interessanti!
Formica rossa :: SONY A700 :: MINOLTA AF 200mm f4 ApoTele Macro G :: tubo di prolunga :: flash 5600HS D
Insetto :: SONY A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: tubi di prolunga :: flash 5600HS D
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Inquadrare e scattare con occhi nuovi :: Come ho detto all'inizio mi sono messo ultimamente alla
ricerca di scatti con punti di vista alternativi forse più difficoltosi da gestire ma per me, molto
interessanti a livello sia emotivo che naturalistico; intendo riprese molto ravvicinate, frontali
rasoterra o dal basso con illuminazione e tagli che esaltino i piccoli soggetti. qualche cosa di
leggermente diverso dal “solito” (che va comunque sempre bene).
L'emozione di poter “guardare” dritto negli occhi (ben 8) un ragnetto di 5-6mm e poi rivederlo su
una stampa A4 (30cm circa di ragno...) non lascia indifferenti e permette di scoprire ogni singolo
aspetto del suo essere e dei suoi comportamenti!
Vi consiglio di tentare questa strada perché la magia che trasmette la visione MACRO della vita
attraverso il mirino di una reflex, può essere fermata con uno scatto e condivisa con altri... trovarsi
testimoni di attimi di vita in continua evoluzione, con schemi e rituali scanditi dalle leggi della
Natura sono “argomenti fotografici” di sicuro interesse!
Ragno salticide di pochi mm :: SONY A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: tubi di prolunga :: flash 5600HS D
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Esempi pratici commentati con schemi e dati tecnici
Per concludere questa breve panoramica sulla realizzazione di MACROFOTOGRAFIE ho
selezionato alcune immagini creando una sorta di schede analitiche corredate dai principali dati
tecnici (con schemi sintetici inerenti i set), ma anche da commenti personali sulle situazioni di
ripresa sul campo che a volte si sono rivelate delle sorprese inaspettate!
Con questa stringata dispensa spero di avervi stimolato e un po' interessato a realizzare immagini
MACRO sia semplicemente descrittive quanto più ricercate e complesse, alla scoperta di un
mondo veramente coinvolgente e di facile accesso: seguendo alcune regole base e mettendoci
poi tanto di noi stessi, i risultati non possono mancare!
Bye ROKKOR
MinoltaSonyClub
“Vorrei dedicare sinceramente questa semplice dispensa, a tutti gli Amici di MSC che, guardando le mie immagini
Macro, mi hanno sempre apprezzato e incoraggiato con simpatia a continuare...
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:: La passeggiata della cimice :: Schema del set
MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 Apo Tele Macro G :: 1/30” :: f11 :: 200iso :: awb ::
esp. manuale :: mis. media :: mf :: cavalletto :: luce naturale velata
Ho visto questa cimice camminare velocemente sul bordo di un grande vaso quadrato in terracotta ma la cosa strana èche ne seguiva il contorno in modo ripetitivo come se si trattasse di un binario... al secondo giro mi ha trovato pronto
con la MINOLTA 7D e il MINOLTA AF 200mm f4 Apo Tele Macro G; mi sono messo frontale al punto di imminente
passaggio e dopo una MF precisa ho atteso la piccola al varco! La luce naturale e velata mi ha permesso di tralasciareil flash, inutile in questa situazione... e lo sfocato pur a f11 è a mio avviso impressionante.
Usare focali tele per riprese MACRO comporta una ridottissima profondità di campo e quindi la MF deve essere di
massima precisione; la stessa immagine poteva essere fatta anche con un 100mm o un 50mm in quanto le cimici sonoinsettini estremamente collaborativi, però credo che la forte componente che rende gradevole questa immagine siaproprio lo sfocato...
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:: Ragno di cantina ::
Schema del set
SONY A700 :: MINOLTA MD 100mm f4 Macro-X :: Soff. MINOLTA ABIII :: 1/60” :: f16 :: 200iso ::
awb :: esp. manuale :: maf :: flash Minolta 5600 HS in wl + diffusore autocostruito :: mano libera
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Queste immagini fanno parte di una mini ricerca sui ragni che popolano le cantine, i box e gli angoli nascosti e bui mabrulicanti di vita, nonostante l'oscurità; volevo provare a riprendere in un ambiente non proprio attraente (megliosicuramente un prato...) questi esseri sempre all'opera, meticolosi e pazienti.Ho seguito questo aracnide di circa 2,5 cm nei suoi movimenti cercando di mettermi quasi al suo piano sfruttando laprospettiva insolita, mentre lo sfondo è rappresentato dal suo ambiente di vita (cemento e muffa); ne ho parlato nellepagine precedenti della mia convinzione che per ottenere immagini diverse e d'impatto conviene tentare inquadratureinusuali.
Ho utilizzato la A700 con il Minolta MD 100mm Macro Rokkor-X su soffietto MD raccordato alla mia digitale con
l'anello manuale a doppia baionetta, e infine il lampeggiatore 5600HS D con diffusore autocostruito e orientato dall'alto
(in WL); per agevolare la messa a fuoco nell'ambiente che era in penombra ho montato a fianco dell'ottica unaminitorcia; nei rari momenti di pausa del ragno, ho scattato!
Molti scatti di questa serie li ho realizzati in piedi su una scaletta traballante, appoggiato al muro della cantina (i ragni
amano stare in alto...); credo che siano state le foto più “scomode” che abbia mai fatto in MACRO!
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:: Libellula su stelo d'erba ::
Schema del set
MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 Apo Tele Macro G (1:1) :: 1/60" :: f11-16 :: 400iso :: awb ::
esp. manuale :: maf :: cavalletto :: luce naturale del bosco con cielo coperto
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Le libellule hanno sempre attratto la mia attenzione per il loro volo librato e per il fatto che sotto tanta grazia sicelano abili predatrici; volevo fare qualche primo piano del capo con il grandi occhi e le mandibole per evidenziarequesta caratteristica del loro essere.
Mi sono messo alla ricerca di soggetti simili in una mattina durante un'escursione in un bosco dove sapevo ci
fosse anche uno stagno; individuato il posto ho montato il cavalletto e la MINOLTA 7D con il MINOLTA AF
200mm f4 Apo Tele Macro G e ho atteso..... all'arrivo di qualche libellula ho aspettato che una si posasse su uno
stelo e mi sono avvicinato cominciando a scattare; visto che la mia presenza e i miei movimenti “bradipeschi” nonavevano disturbato il soggetto mirato, mi sono avvicinato sempre più fino ad arrivare al punto giusto.
Volendo un primo piano del piccolo insetto ho focalizzato (in manuale) con precisione su un punto in mezzo ai dueocchioni, sperando di distribuire sul resto e al meglio l'esigua PDC concessa da quest'ottica (pochi millimetri). Hocercato anche di creare una sorta di diagonale con lo stelo per “muovere” un po' l'immagine di per se moltostatica... in quella mattina fortunata ho fotografato molte libellule anche in fase di accoppiamento.
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:: Curculionidi in amore ::
Schema del set
MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 200mm f4 Apo Tele Macro G (1:1) :: 1/30" :: f16 :: 400iso :: awb ::
esp. manuale :: maf :: cavalletto :: luce naturale del bosco con cielo grigio
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Ho scoperto da poco (forse perché ultimamente ho imparato e guardarmi intorno...) questi buffi insetti che popolano lenostre zone sia in natura che in città, nei pressi della campagna; i curculionidi come per esempio le cimici hanno un loromodo di fare nei movimenti delicati che spesso, volendoli umanizzare, risultano molto simpatici. Alcuni hanno anchelunghe proboscidi dette “rostri” tanto da sembrare usciti dalla matita di un fumettista...
Questa coppia intenta ad accoppiarsi l'ho scovata in un bosco a Giugno, alle 06.30 circa del mattino; essendopraticamente immobili e non curanti della mia presenza, ho potuto scattare in tutta calma... la scelta è ricaduta sul
MINOLTA AF 200mm f4 Apo Tele Macro per il fatto che tra me e la coppia di insetti vi era un cespuglio di rovi spinosi
e quindi l'uso proverbiale dell'ottica tele (un 300mm macro su APS-C), mi ha aiutato.
La stessa immagine poteva comunque essere ripresa con una focale inferiore per il fatto che i curculionidi sono moltocollaborativi e non fuggono alla presenza ravvicinata dell'uomo (e della reflex), permettendo di realizzare ottimeimmagini! Comunque nella stessa mattinata ne ho visti a decine aggirarsi tra le foglie del sottobosco forse intenti acercare una compagna o un compagno per la riproduzione...
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:: Formica rossa ::
Schema del set
SONY A700 :: MINOLTA AF 200mm f4 Apo Tele Macro G (1:1) :: 1/60" :: f11 :: 400iso :: awb ::
esp. manuale :: maf :: cavalletto :: flash Minolta 5600 HS in wl + diffusore autocostruito
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Le formiche mi hanno sempre incuriosito per la loro struttura sociale e per la cieca dedizione al lavoro e alla lotta; le
difficoltà nel riprenderle in MACRO ad alti RR è evidente per il fatto che, tranne in rari casi, sono in continuo e rapido
movimento (a volte convulso e improvviso...).Questa formichina rossa ripresa intenta ad assaggiare questo detrito è stata ripresa sul suo tipico formicaio a cupola,
cosparso di aghi di pino secchi e altri materiali; mi sono sistemato con il cavalletto, la SONY A700 con il MINOLTA AF
200mm f4 Apo Tele Macro G a circa 40-50 cm dal soggetto. Come si può vedere il soggetto si è fermato un attimo
permettendomi lo scatto..... in altri scatti ho cercato il fuoco su alcune zone di passaggio e mi sono un po' affidato allafortuna sperando di fermare qualche altra sua compagna, in movimento.
Il flash 5600 HS mi ha permesso di congelare quasi completamente la scena ed è stato utilizzato in WL dall'alto (a
pioggia...) con un diffusore per ammorbidire i contrasti e non creare troppi riflessi sul corpo della formica; e a sua volta iltele di non avvicinarmi troppo al formicaio, evitando spiacevoli “assalti” a me e all'attrezzatura!
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:: Ragno sospeso :: Schema del set
MINOLTA 7D :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro 1.1 :: tubo di prolunga :: 1/30” :: f13 :: 100iso :: awb ::
maf :: esp. manuale :: mis. media :: luce calda naturale + flash 5600 HS in wl + diffusore autocostruito :: mano libera :: AS
Questa immagine fa parte di una sessione di scatti ad un piccolo ragno che ho trovato intento a muoversi nella sua tela;ho provato molte inquadrature (frontali, laterali, dal basso, ecc.) per avere la massima descrizione possibile delle sue
forme. Ho miscelato la luce ambiente e il Minolta 5600 HS con diffusore dall'alto, per “disegnare” al meglio il soggetto
e per evidenziare la “trasparenza” del suo essere.
La MF manuale del MINOLTA AF 50mm f2.8 1.1 (su MINOLTA 7D) è stata concentrata, come sempre, sugli occhi del
ragno e gli scatti avvenivano nei rari momenti di stasi; inoltre lo sfondo sfocato di un muro in cemento, ha permesso diottenere una buona lettura del soggetto (sarebbe stato forse noioso avere un fondo uniforme o peggio, completamentenero.....)!
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:: Curculioniade che spicca il volo ::
Schema del set
MINOLTA A700 :: MINOLTA AF 50mm f2.8 Macro (1:1) :: tubo di prolunga :: 1/60" :: f16 :: 200iso :: awb ::
esp. manuale :: maf :: flash 5600 HS in wl + diffusore autocostruito :: mano libera :: AS
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Apprezzo molto questa immagine che coglie un giovane curculioniade (1cm circa) nell'atto di spiccare il volo versol'ignoto; una fotografia determinata da un 50% di fortuna e un 50% di previsione..... infatti molti insetti come ad esempiole coccinelle sono prevedibili sotto certi aspetti tanto da aiutare il fotografo, che deve comunque avere prontezza nelloscatto per cogliere il momento propizio allo scatto.
L'effetto cosiddetto “di punta” prevede che un insetto arrivato all'estremità di un rametto, un fiore o una foglia sia spintodall'istinto a spiccare il volo, utilizzando il posatoio come una sorta di trampolino; questo succede frequentemente edopo diversi minuti e altrettanti scatti, ho visto questo esserino dirigersi con decisione verso l'estremità della foglia sullaquale arrancava... ho percepito l'arrivo dell'effetto punta e ho scattato appena ho intravisto aprirsi le ali.
Il lampeggiatore Minolta 5600 HS era posizionato in semicontroluce e sostenuto con la mano sinistra, mentre con ladestra ho scattato a mano libera, focheggiando come sempre in manuale (con il MINOLTA AF 50mm f2.8 1.1 suSONY A700).
Buone foto Macro a tutti, con Minolta/Sony!
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