Revisione del 12.04 - IIS Tecnico Industriale...

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Revisione del 12.04.2017

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Revisione del 12.04.2017

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 2

Indice

Cap 1. Presentazione dell’Istituto: nascita, storia e missione Cap 2. Scelte pedagogiche didattiche

2.1 Obiettivi educativi 2.2 Obiettivi formativi prioritari 2.3 Programmazione educativa e didattica 2.4 Integrazione e sostegno del percorso formativo per BES 2.5 Didattica Laboratoriale 2.6 Alternanza scuola-lavoro 2.7 Attività di potenziamento della lingua inglese 2.8 Valutazione 2.9 Piano delle Attività di sostegno e recupero 2.10 Rapporti scuola-famiglia

Cap 3. - Rapporti Scuola-Territorio 3.1 Il Comitato tecnico scientifico 3.2 Le relazioni della scuola con il territorio 3.3 Le reti di scuole 3.4 Istituto tecnico superiore 3.5 Servizi offerti dalla scuola al territorio

Cap 4. Attività e progetti di ampliamento Offerta Formativa Cap 5. Orientamento

5.1 Orientamento in entrata 5.2 Orientamento in uscita

Cap 6. Organizzazione degli Studi 6.1 Corsi diurni 6.2 Istruzione per gli adulti: Corso serale

Cap 7. Organico 7.1 Organico docente

7.1.1 Posti comuni 7.1.2 Sostegno 7.1.3 Potenziamento

7.2 Organico ATA 7.2.1 A.A 7.2.2 A.T. 7.2.3 C.S

Cap 8. Servizi di supporto alla didattica 8.1 Formazione personale 8.2 Informatizzazione scuola e Piano nazionale scuola digitale 8.3 Registro on line 8.4 Sito web 8.5 Struttura organizzativa 8.6 Risorse strutturali

Cap 9. Sistema di monitoraggio, autovalutazione e piano di miglioramento

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "LORENZO ALLIEVI-ANTONIO DA SANGALLO"-TERNI

Capitolo 1: Presentazione dell’Istituto: nascita, storia e missione L’Istituto Tecnico Tecnologico “Lorenzo Allievi - Antonio da Sangallo” nasce il 1 settembre 2013 dalla fusione dell’ITIS Lorenzo Allievi con la sezione dei geometri dell’ISAG “Sangallo-Metelli”. Si tratta di un istituto di recente istituzione, ma che ha alle spalle la storia e il patrimonio di esperienza di due istituti prestigiosi della città di Terni. Con la riforma degli ordinamenti della scuola italiana, avvenuta ormai quattro anni fa, l’Istruzione tecnica è stata suddivisa in due grandi aree: il settore economico e il settore tecnologico con al loro interno una pluralità di indirizzi e articolazioni. L’unione dell’Istituto industriale e dell’istituto per geometri ha portato alla creazione nella città di Terni di un unico Istituto Tecnico Tecnologico che con la varietà dei suoi indirizzi concentra l’offerta formativa nel settore tecnologico non essendoci ormai nel territorio cittadino altre scuole che operano in questo settore. L’istituto si presenta alla città come l’interlocutore naturale per tutti coloro che desiderano intraprendere una formazione tecnica rivolta ai settori della produzione, della manifattura, della costruzione. E’ l’istituto a cui le imprese, gli operatori economici, i professionisti, gli Enti locali, le associazioni di categoria possono far riferimento per il reperimento dei giovani con una formazione tecnica. Si tratta di una responsabilità forte di cui l’ITT Allievi Sangallo è ben consapevole, ma a cui saprà rispondere aprendosi alle novità poste dai nuovi ordinamenti scolatici e alla evoluzione del contesto socio-economico e facendo tesoro dell’esperienza maturata in tanti anni dai due istituti che sono in esso confluiti.

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Storia dell'Istituto Tecnico ITIS “Lorenzo Allievi” Riassumere la storia dell’ITIS vuol dire ripercorrere il cammino dell’istruzione tecnica e professionale nella città, che si è sviluppato parallelamente alla trasformazione di Terni da cittadina che viveva principalmente di agricoltura ed attività artigiane in dinamica città industriale. La scuola, infatti, ha contribuito a definire il suo carattere moderno formando le maestranze impiegate dalle aziende e dalle realtà lavorative locali. Terni diventa città industriale nell'ultimo trentennio del XIX secolo grazie alla ricchezza delle sue acque utilizzata come forza motrice idraulica. In questo periodo risalgono la Fabbrica d'Armi governativa, il primo Altoforno, la Ferriera con 12 forni, opifici meccanici per la lavorazione della seta, numerosi molini idraulici, conce di pelli e, via via, altre piccole e grandi industrie. Al 10 Novembre 1860 risale il Regio Decreto del commissario straordinario dell'Umbria che istituisce l'Istituto Tecnico a Terni intitolato a “Cornelio Tacito”. Una data magica per Terni è il 1884 quando venne creata la SAFF AT (Società degli alto Forni, Fonderie e acciaierie di Terni) definita "la più bella officina del mondo". Si comprende come fosse fortemente avvertita l'esigenza dell'istruzione tecnica in un territorio nel quale erano presenti tutte le condizioni favorevoli all'impianto di una scuola industriale. La scelta, obbligata, fu per il settore meccanico- metallurgico; lo scopo, quello di creare una classe intermedia tra gli ingegneri e i capi mastri. E l'Istituto, che fino ad allora si era limitato a fornire soltanto il substrato culturale, con l'aggiunta della sezione industriale, inizia la sua gloriosa affermazione. I primi iscritti regolari (in numero di 7), sono dell'anno 1867/68 ed i primi licenziati, in numero di 3, dell'anno 1870/71.

• Nell'anno scolastico 1883/84 si colloca la prima svolta: viene istituita la scuola meccanica industriale e metallurgica. Il numero degli iscritti passa da 14 a 57, e ci si avvia in pieno ad assolvere il compito storico di fornire tecnici specializzati e maestranze qualificate.

• Dal 1887 nell’Istituto fu installato fra l’altro un laboratorio di chimica che funzionò come laboratorio municipale di analisi chimiche: esso fornì un servizio di igiene e prevenzione utile a tutta la città.

• Non è possibile, in questa sede, seguire le complesse vicende della vita dell'Istituto, ma se ne possono tracciare le tappe fondamentali.

• Nel 1892 fra le quattro sezioni nelle quali si articola, spicca quella per perito industriale meccanico-metallurgico che fa compiere all’istituzione un salto di qualità con una frequenza proveniente da diverse province del Regno.

• Nel 1900 alla esposizione universale di Parigi l'Istituto Tecnico di Terni, insieme con il preside Ing. Luigi Corradi, sono premiati con la medaglia d'oro.

La riforma del 1923 priva l'Istituto delle sezioni Fisico-matematica e industriale e, mentre la prima viene trasformata in Liceo-scientifico, la seconda, dopo alterne vicende, riprende un cammino autonomo, dal 1935, per divenire Statale nel 1940. Queste le tappe più significative:

• 1945 Viene istituita la sperimentazione in chimica industriale • 1953 Viene istituita la sperimentazione in elettrotecnica • 1959Viene istituita la sperimentazione in elettronica • 1964 Viene istituita la sperimentazione in industrie metalmeccaniche • 1990 Viene istituita la sperimentazione Ambra 3 per gli indirizzi di Elettrotecnica e Elettronica. • 1964/65 Viene istituito il Corso Serale per lavoratori che, da allora, ha sempre funzionato con regolarità e

ha consentito a molti adulti di conseguire un diploma di perito industriale, di ampliare la propria cultura personale e di consentire reali riconversioni professionali.

• 1985Vengono istituite le sperimentazioni Deuterio ed Ergon rispettivamente relative agli indirizzi in chimica industriale ed Industrie metalmeccaniche

• 1992 l’ITIS di Terni è intitolato a Lorenzo Allievi, un ingegnere che studiò con successo il “colpo di ariete” nelle condotte della vicina centrale di Galleto.

• 1994, con Decreto ministeriale, tutte le sperimentazioni sono state convertite in corsi curricolari e sono stati introdotti nuovi programmi per il biennio.

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• 1997 Viene adottata la sperimentazione “Progetto Sirio” proposta dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha sostanzialmente modificato le caratteristiche strutturali del corso serale.

• 2003 è stata istituita la quinta specializzazione: Informatica Abacus.

Bene connotano l’Istituto l’intitolazione all’Allievi e la turbina che ne è il simbolo, visibile nei pressi dell’ingresso principale.

STORIA ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. DA SANGALLO”

La nascita di un Istituto Tecnico a Terni viene sancita da un decreto del 10 Novembre 1860 del regio Commissario G. Pepoli e resa pubblica da un manifesto della Giunta Municipale del 24 novembre 1860 che comunica ai cittadini l'importante evento. L'attività dell'Istituto Tecnico ha inizio nel 1861 e la sua prima sede è l'ex convento di Santa Lucia. Un R.D. del 5 agosto del 1864 istituisce ufficialmente la sede speciale di Meccanica e Costruzioni, il cui diploma di licenza abilita, tra l'altro, alle professioni di perito costruttore, disegnatore di Costruzione, direttore di lavori di rilevamento geodetico.

Nel 1867, a cura del Comune, il 5 settembre vengono aggiunte le sezioni di Agrimensura e di Agronomia. I diplomi di licenza rilasciati da questo Istituto abilitano anche alle professioni di: Perito Misuratore, Perito Agronomo, Perito Forestale. Nel 1878 con R.D. l'Istituto Tecnico viene denominato "Caio Cornelio Tacito". Nascono poi nel 1923, come gemmazione dell'Istituto Tecnico "C.C. Tacito", il Liceo Scientifico e l'Istituto Industriale. Nel 1924 il Regio Istituto Tecnico si sposta dall'ex convento di S. Lucia nella nuova sede di Via 1° Maggio. Nel 1933 viene istituito, all'interno del Regio Istituto Tecnico "C.C. Tacito", l'attuale indirizzo di studi per Geometri e l'Istituto viene intitolato a "F. Cesi"; la vecchia denominazione rimane al Liceo Classico. Nel 1971 l'Istituto Tecnico per Geometri prende possesso del nuovo edificio sito in via B. Croce e nel 1973 ottiene la gestione autonoma. Dopo dieci anni, nel 1983, si aggiunge all'Istituto la sezione staccata di Narni. Nel 1984 la scuola sceglie la denominazione di "Antonio da Sangallo il Giovane”. In seguito l’Istituto per Geometri, peradeguarsiallenuoveprofessionalitàrichiestedaunasocietàincontinuatrasformazioneculturaleeproduttiva, ha ampliato la propria offerta formativa istituendo: un corso con indirizzo Piano Nazionale Informatica, e un corso sperimentale denominato Progetto 5.

Dall’anno scolastico 2000-2001 la sezione staccata di Narni è stata enucleata e al suo posto è stato aggregato l’I.S.A. “O. Metelli” di Terni. In conseguenza del nuovo assetto l’Istituto è stato denominato “Istituto di Istruzione Superiore Artistica e per Geometri”.

A partire dall’anno scolastico 2003/2004 il Corso P.N.I. è integrato con l’applicazione diffusa delle “Tecnologie informatiche computerizzate”; il Progetto 5èintegratoconapprofondimentivoltiallo “Sviluppo sostenibile nell’ambiente e nel territorio” e alla “Progettazione e recupero edilizio ecocompatibile”.

A seguito della Riforma dell’istruzione Tecnica, dall’anno scolastico 2010/11 l’Istituto assume la nuova denominazione di “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (praticamente la stessa del Progetto 5), volendo specificare che la figura del Geometra presenta un profilo più ampio rispetto al passato.

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Finalità Compito caratterizzante questo tipo di scuola è lo sviluppo e il potenziamento delle capacità tecnico-progettuali ed organizzative, che consentano ad ogni singolo studente di acquisire una professionalità specifica, con capacità di auto orientamento, flessibilità ed autonomia, all’interno di una prospettiva nazionale ed europea. L’attività laboratoriale e il forte collegamento con il territorio caratterizzano l’Istituto. Gli studenti alla fine del percorso formativo posseggono le competenze necessarie ad inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro e hanno i prerequisiti fondamentali per proseguire gli studi in percorsi di alta specializzazione tecnica o in facoltà universitarie, soprattutto in ambito tecnico-scientifico. In questo ambito la scuola per migliorare l’azione educativa, ha stipulato una serie di convenzioni e protocolli di intesa con il mondo del lavoro, allo scopo di:

• promuovere e sostenere, nel rispetto dei principi dell’autonomia scolastica e della libertà della ricerca e dell’insegnamento, un piano strategico per favorire un raccordo sempre più stretto e proficuo tra le scuole, le Università ed il sistema imprenditoriale della Regione

• prevenire e contrastare la dispersione, gli abbandoni dei percorsi di istruzione e formazione, gli insuccessi e i disagi della condizione giovanile

• rafforzare e sviluppare il grado di qualità e di innovazione dell’istruzione tecnico- professionale così come richiesto dagli standard europei

• contribuire alla formazione di risorse umane con competenze professionali idonee ad accedere al mondo del lavoro

• favorire la diffusione del sistema di integrazione Scuola Lavoro sul territorio • incrementare l’offerta e la qualità di stage e tirocini formativi da parte delle imprese • realizzare percorsi di integrazione scuola–lavoro anche con carattere sperimentale/innovativo per

innalzare il livello delle competenze scientifiche e professionali • favorire l’educazione permanente degli adulti e la formazione continua dei lavoratori per l’adeguamento

delle competenze • promuovere azioni di orientamento/diffusione della cultura tecnico-professionale per soddisfare le

esigenze del territorio • aggiornare le competenze dei docenti riguardo alle nuove tecnologie, per la costruzione di un “sistema”

di formazione e aggiornamento permanente in servizio • adeguare i programmi delle materie tecniche attraverso la realizzazione di Aree di Progetto/di

professionalizzazione mirate, work experience, casi di studio e di ricerca su diretta commessa e coordinamento delle aziende

• accedere alle risorse strumentali delle aziende • certificare le competenze acquisite e conseguente condivisione di un glossario secondo lo standard

europeo. Sono state stipulate altresì convenzioni anche con l’Università di Perugia - Polo didattico di Terni allo scopo di attivare:

• una formazione dei docenti finalizzata all’innovazione dell’istruzione tecnica e professionale • un orientamento accademico per studenti, già a partire dalle classi IV attraverso seminari convegni e

tavole rotonde • una interazione culturale e operativa che comporti significativi benefici sinergici sul piano della

formazione, della ricerca e dell’orientamento.

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Capitolo 2: Scelte pedagogico-didattiche

2.1 Profilo Educativo

Le proposte culturali, le scelte e i comportamenti didattici, le occasioni formative, le disponibilità finanziarie, personali e professionali sono coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A) e con il Regolamento di riordino degli Istituti tecnici (D.P.R. n. 88/2010). Esso è finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale. I processi strategici da implementare per il conseguimento delle finalità sopra indicare sono:

• coinvolgere il personale nell’attuazione delle finalità della scuola • ampliare e aggiornare i laboratori • mantenere e sviluppare la rete di relazioni • documentare i prodotti formativi e renderli disponibili on line • reperire risorse finanziarie aggiuntive tramite progetti • adeguare il curriculum sulla base dei risultati di una autovalutazione sistematica • favorire l’integrazione degli studenti con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi

speciali • promuovere il successo formativo • agevolare l’integrazione interculturale • attivare interventi di formazione continua e permanente

I percorsi degli istituti tecnici sono connotati da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, … correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Competenze chiave di Cittadinanza Ogni giovane deve:

• Imparare ad imparare: deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e

realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.

• Comunicare: deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nelle varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi.

• Collaborare e partecipare: deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. • Agire in modo autonomo e responsabile: deve saper riconoscere il valore delle regole e della

responsabilità personale, con particolare riferimento al rispetto e alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della salute.

• Risolvere problemi: deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. • Individuare collegamenti e relazioni: deve possedere strumenti che gli permettono di affrontare la

complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. • Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare in modo

critico l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni.

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2.2 Obiettivi formativi prioritari Gli obiettivi formativi prioritari sono formulati in conformità con le linee di indirizzo formulate dal Dirigente Scolastico che ha raccolto in merito l’opinione dei genitori e degli studenti, sia attraverso un confronto diretto con i rappresentanti eletti in Consiglio di istituto sia attraverso la lettura di quanto emerso nel processo di autovalutazione avviato lo scorso anno e che ha portato alla elaborazione del rapporto di autovalutazione (RAV). Il confronto con enti, associazioni, rappresentanti del mondo del lavoro è avvenuto principalmente all’interno del Comitato tecnico scientifico della scuola. Pur ritenendo significativi tutti gli obiettivi formativi indicati nel c. 7 dell’art. 1 della L. 107/2015, si ritengono prioritari per la scuola i seguenti: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrate e-learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attive democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; educazione all’autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i)potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; n) apertura pomeridiana delle scuole; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento. Non si esclude comunque che possano trovare spazio nel POF attività inerenti uno degli altri obiettivi indicati nel c. 7. Della L. 107/2015. Gli obiettivi indicati sono perseguiti tramite le attività didattiche curriculari e con le attività e i progetti che realizzano l’ampliamento dell’offerta formativa Le scelte fondamentali contenute nel POF triennale sia per ciò che riguarda l’attività didattica curriculare che le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono state compiute tenendo conto delle priorità e dei traguardi da conseguire nell’arco di un triennio indicati nel RAV:

DESCRIZIONE DELLA PRIORITA'

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Migliorare la formazione in uscita degli studenti puntando a migliorare gli esiti agli Esami di Stato

Tendere verso la media nazionale degli alunni con voto oltre l'80/100 migliorando almeno di 1 punto % il dato attuale (pari a 21,8%)

Migliorare gli esiti degli studenti delle classi prime

Aumentare stabilmente la percentuale di ammessi alla classe successiva dal 78% (dato rilevato dalla scuola) all'80%

L’esplicitazione in maniera dettagliata delle azioni che verranno messe in campo per il perseguimento degli obiettivi avviene all’interno del piano di miglioramento che è parte integrante del POF triennale.

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2.3 Programmazione educativa e didattica

La programmazione d’Istituto, dei Consigli di classe e dei singoli docenti tiene conto delle finalità generali, educative e didattiche presenti nel POF. Tutte le programmazioni si atterranno ai seguenti principi:

• analiticità • trasparenza • semplicità argomentativa e lessicale • concretezza organizzativa e didattica

La programmazione individuale viene redatta secondo il seguente percorso:

• analisi della situazione iniziale (prerequisiti) • obiettivi educativi e didattici in termini di conoscenze, abilità e competenze • contenuti disciplinari essenziali ed omogenei, in coerenza con i vari indirizzi • metodi e strategie • tempi di attuazione • criteri e metodi di verifica e valutazione • risorse umane e finanziarie necessarie

La programmazione sia a livello di dipartimento/asse culturale che a livello individuale avviene attraverso la modulistica predisposta dal Dirigente scolastico tenendo conto delle indicazioni della “Commissione didattica per competenze” e del Nucleo interno di Valutazione. L'attività didattica potrà articolarsi attraverso:

• lezioni frontali • lezioni-dialogate • problem-solving • ricerca-approfondimento • lavoro di gruppo • didattica laboratoriale • progetti pluridisciplinari • progetti mirati alla prevenzione del disagio, al recupero per gli alunni in difficoltà di apprendimento, alla

socializzazione del gruppo-classe. Tutte le attività di programmazione sono ispirate ai seguenti criteri generali:

• la progettazione delle attività a livello di Istituto, di Consiglio di classe e di singolo insegnante avviene entro il mese di novembre;

• le diverse attività devono avere uno sviluppo temporale che eviti sovraccarichi nella fase finale; • il numero dei progetti sia di carattere disciplinare che pluridisciplinare deve essere limitato, al fine di

ottimizzare il tempo-scuola effettivo; • tutte le strumentazioni multimediali, informatiche, bibliografiche, scientifiche e tecniche a disposizione

devono essere valorizzate ed opportunamente utilizzate; • i progetti devono prevedere la produzione di materiali documentativi: elaborati grafici o testuali,

monografie, prodotti, relazioni ecc.; • la didattica, in particolare per i progetti e le attività integrative, è sottoposta a monitoraggio nel corso e

alla fine dell'anno scolastico per valutarne gli effetti in termini di: trasparenza, ottimizzazione, effettiva ricaduta educativa e didattica;

• i consigli di classe devono applicare i criteri di cui sopra, scegliendo opportuni percorsi disciplinari e/o pluridisciplinari, sia curricolari che extracurriculari.

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2.4 Integrazione e sostegno del percorso formativo per BES

L’ITT“L. Allievi- A. da Sangallo” vuole fortemente essere una scuola inclusiva che si organizza, accoglie e valorizza. A tal fine il nostro Istituto si propone di essere una comunità integrante in cui si sviluppi l'esperienza fondamentale per acquisire abilità e conoscenze garantendo lo sviluppo armonico di ogni alunno. Una comunità in cui anche gli alunni che presentano vari tipi di “ bisogni educativi speciali” (BES) siano considerati protagonisti della propria crescita, in possesso di potenzialità da valorizzare e sviluppare. L’ITT “L. Allievi- A. da Sangallo” da anni si occupa di alunni con D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento), fra cui la Dislessia, attraverso l'analisi della situazione personale di ogni ragazzo e l'attivazione di percorsi che tengono conto degli strumenti dispensativi e compensativi previsti dalla nota del Ministero dell'Istruzione prot. n. 4099 del 5-10-2004 e dalla legge 170/2010. A tal fine, per ogni studente che presenti D.S.A., viene stilato un P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) che tiene conto delle esigenze peculiari di ciascuno.

La pianificazione di contesti didattici, coerentemente con linee guida del MIUR, è volta alla realizzazione di una scuola inclusiva e richiede l'assunzione di impegni collegiali e il rispetto di compiti precisi quali:

• la rilevazione precoce di situazioni problematiche attraverso osservazioni sistematiche di comportamento e modalità di apprendimento che riducano gli “ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione”; • la creazione di un clima di accoglienza e il conseguente sviluppo di capacità relazionali; • la collaborazione con famiglie, enti, aziende, associazioni e strutture sanitarie; • la collegialità nelle programmazioni di interventi adeguati per valorizzare le capacità e potenzialità di ciascun alunno; • l’uso di metodi, strategie efficaci (aiuto reciproco, lavoro di gruppo, gioco); • l’organizzazione di spazi funzionali nella scuola; • la previsione tempi didattici distesi, individualizzati ed integrati; • la verifica periodica per un feed-back tempestivo. L'organizzazione dell'Istituto prevede personale e organi specifici per l'inclusione dei ragazzi diversamente abili. Si riporta di seguito un quadro riassuntivo degli organi preposti al processo di inclusione.

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Quadro riassuntivo:

Personale Compiti

Dirigente scolastico •Coordinamento attività di Istituto e presiede il G.L.H. d'Istituto •Formazione classi •Assegnazione insegnanti di sostegno •Rapporti con le Amministrazioni locali

Referente per la Didattica Speciale

•Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Aziende, scuole, A.S.L. e famiglie) •Coordina il personale •Promuove l'attivazione di laboratori specifici •Controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita.

Insegnante di sostegno •Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione •Cura gli aspetti metodologici e didattici •Svolge il ruolo di mediatori dei contenuti programmatici, relazionali e didattici •Tiene rapporti con la famiglia, esperti A.S.L. operatori comunali

Insegnante curricolare •Accoglie l'alunno nel gruppo classe favorendone l'integrazione con la classe •Partecipa alla programmazione specificando metodi, obiettivi contenuti inerenti la propria disciplina •Partecipa alla valutazione individualizzata

Personale socio educativo assistenziale

•Fornisce indicazioni utili alla predisposizione del P.E.I. •Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell'alunno a tutte le attività scolastiche e formative •Si attiva per il potenziamento dell'autonomia della comunicazione e della relazione dell'alunno

Personale ausiliario •Presta ausilio materiale agli alunni disabili nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale

G.L.H. operativo

•Raccoglie i dati per tracciare un primo profilo del soggetto •Svolge le attività previste per il progetto accoglienza •Redige il P.D.F. e il P.E.I. secondo la normativa e effettua verifiche del programmato

La progettazione didattica si rivolge ad alunni diversamente abili inseriti nelle classi del primo biennio, del secondo e del monoennio I percorsi scolastici possono essere raggruppati in due modelli principali:

1. Frequenza orientata alla acquisizione del titolo o Percorso curricolare - Viene definito un P.E.I che persegue gli obiettivi curricolari. o Percorso con obiettivi minimi - Viene definito un P.E.I con l’esplicitazione degli obiettivi minimi

didattici • Frequenza non orientata alla acquisizione del titolo di studio, ma dell’attestazione delle competenze

o Percorso funzionale all’acquisizione dell’attestato delle competenze. Viene definito un P.E.I. che persegue obiettivi semplificati secondo curricoli funzionali.

Per gli studenti con D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento), l’intervento della scuola avviene attraverso l'analisi della situazione personale di ogni ragazzo e l'attivazione di percorsi che tengono conto degli strumenti dispensativi e compensativi previsti dalla nota del Ministero dell'Istruzione (prot.n. 4099 del 5-10-2004) e dalla legge 170/2010.

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Le misure da adottare in base alle caratteristiche specifiche del singolo studente vengono riepilogate nel Piano didattico Personalizzato approvato dal Consiglio di classe nei tempi e con le modalità previste dalla normativa (170/2010) Gruppo Lavoro Inclusione Composto dal Dirigente scolastico, gli insegnanti di sostegno, 1 insegnante curricolare, un rappresentante operatore, un rappresentante ASL, 1 genitore, 1 studente:

• Organizza incontri periodici • Formula i progetti di continuità fra ordini di scuola • Cura i rapporti con gli enti locali • Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola • Verifica il livello e la qualità dell'integrazione nelle classi e nella scuola

Il GLI predispone il piano annuale dell’inclusione tenendo conto delle indicazioni che verranno fornite al fine di dare piena attuazione a quanto previsto nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e dalle successive circolari applicative.

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2.5 Didattica laboratoriale

L’istituto tecnico tecnologico, in applicazione della Riforma degli Istituti tecnici, ha il suo punto di forza nell’attività laboratoriale che viene svolta in presenza del docente curriculare e del docente tecnico pratico. La didattica laboratoriale consente l’acquisizione di competenze professionalizzanti e si avvale per tutti gli indirizzi di studio dei numerosi laboratori specifici dotati di una ricca strumentazione tecnica. La didattica laboratoriale coinvolge anche le discipline che non hanno attività pratiche di laboratorio, in quanto assurge ad una scelta metodologica che coinvolge attivamente insegnanti e studenti in percorsi di ricerca che si basano sullo scambio intersoggettivo in una modalità paritaria di lavoro e di cooperazione, coniugando le competenze dei docenti con quelle in formazione degli studenti. Essa si basa sulla relazione educativa tra insegnante ed allievi; sulla motivazione, sulla curiosità, sulla partecipazione, sulla problematizzazione; sull'apprendimento personalizzato e l'uso degli stili cognitivi e della meta-cognizione; sul metodo della ricerca; sulla socializzazione e sulla solidarietà. La metodologia dei laboratori è dunque l'occasione per ridisegnare stili di insegnamento e di apprendimento, in quanto costringe l'insegnante a padroneggiare le procedure per guidare gli allievi a scoprire e padroneggiare, a loro volta, stili, modi, strategie di apprendimento. Essa vede, secondo le necessità, il docente come facilitatore, negoziatore, propositore, risorsa in grado di garantire la tenuta del processo di apprendimento del singolo e del gruppo. Caratteristiche della didattica laboratoriale • Ambiente in cui si realizza un rovesciamento della prospettiva didattica: l’obiettivo non è quanto deve conoscere il docente in ordine alle discipline teoriche, ma in che modo le discipline possono costruire la competenza nell’allievo, in che modo esse possono cercare di riempire lo spazio tra il mondo dei problemi vissuti e quello della riflessione. • Soprattutto luogo di costruzione della conoscenza. Affinché i contenuti e le procedure proposti non si sovrappongano semplicemente alle conoscenze già possedute, ma interagiscano con queste permettendo una loro ristrutturazione attraverso nuovi e più ricchi modi di connessione ed organizzazione, è necessario trovare efficaci collegamenti tra contenuti dell’insegnamento e le esperienze diversificate dei corsisti. • Luogo dove si realizza la meta-cognizione: perché il laboratorio didattico mira ad un processo di apprendimento che non incida solamente sulle abilità di base o acquisite, ma anche sulle modalità della loro comprensione ed utilizzazione. Infatti, l’approccio metacognitivo è una modalità di intervento polivalente e trasversale all’interno del processo di apprendimento. • Luogo di approccio cooperativo: il laboratorio è l’ambiente in cui si concretizza un nuovo modello di insegnamento/apprendimento fondato sulle interazioni fra gli attori del processo didattico. La scuola è impegnata in un’opera di rinnovo e di implementazione dei laboratori, sia dei laboratori specialistici che dei laboratori funzionali alla realizzazione di attività didattiche innovative volte al conseguimento di competenze. A tal fine la scuola ha partecipato e continuerà a partecipare ai bandi pubblici del MIUR (con fondi PON o con fondi ministeriali), utilizza risorse proprie e utilizza finanziamenti da privati.

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2.6 Alternanza scuola-lavoro

L’Istituto svolge numerose attività di collegamento con il mondo del lavoro e con il territorio realizzando una pluralità di opportunità educative tese a valorizzare la componente formativa dell’esperienza pratica. Lo studio teorico viene integrato con varie occasioni di apprendimento in contesti operativi reali attivando tirocini orientativi, tirocini formativi, tirocini estivi-stage, work experience, esperienze di contatto diretto con il mondo imprenditoriale. Tali iniziative hanno l’obiettivo di far conoscere le diverse realtà produttive del territorio, di verificare le conoscenze acquisite, di conoscere le caratteristiche delle varie figure professionali, i contenuti operativi specifici e le diverse metodologie di lavoro. L’alternanza scuola-lavoro è sempre stata una caratteristica della scuola ma ha avuto un forte impulso a partire dall’a.s. 2012/13 grazie ad una forte collaborazione con le imprese e con le associazioni datoriali presenti nel territorio. Con la l. 107/2015 l’alternanza scuola lavoro ha avuto un altro notevole impulso poiché è divenuto obbligatorio a partire dall’a.s. 2015/16 che gli studenti effettuino400 ore di alternanza scuola-lavoro nell’arco del triennio. L’obbligatorietà riguarda per l’a.s. 2015/16 solo le classi terse, ma progressivamente interesserà tutte le classi. A partire dall’a.s. 2015/16 le terze classi degli indirizzi di elettronica, elettrotecnica, informatica e meccanica partecipano al progetto sperimentale realizzato dal MIUR in collaborazione con Federmeccanica denominato Traineeship. Le classi del settore chimico effettuano l’alternanza grazie ad uno stabile raccordo con le industrie chimiche presenti nel territorio (Alcantara, Tarkett, Tyfast, Novamont), con altre industrie che hanno comunque al loro interno importanti laboratori chimici (AST e ASM ad esempio) e con l’Arpa di Terni. Le classi dell’indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio effettuano tirocini pomeridiani durante l’anno una volta alla settimana presso studi di professionisti e tirocini estivi. L’alternanza scuola-lavoro si realizza con varie forme (stage, incontri con esperti, visite in azienda) e viene effettuata in parte in orario curriculare e in parte nel periodo estivo (giugno- prima metà di luglio e prima metà di settembre). Viene assicurata una formazione specifica sul tema della sicurezza nel lavoro. Per ogni classe c’è un docente di riferimento che segue l’attività dell’alternanza, ma tutto il Consiglio di classe partecipa a questa attività che ha un forte impatto sul percorso formativo dello studente. Fanno parte integrante dell’alternanza scuola-lavoro i vari progetti che prevedono la collaborazione con associazioni di imprese, con singole aziende o con ordini professionali

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2.7 Attività di potenziamento della lingua inglese ed Erasmus +

Dall’a.s. 2014/15 è divenuto obbligatorio negli istituti tecnici che nell’ultimo anno alcuni moduli di una materia tecnica vengano insegnati in inglese aumentando progressivamente ogni anno la percentuale di argomenti affrontati in lingua inglese. Questa metodologia definita Content Language Integrated Learning (CLIL) costituisce un importante veicolo per migliorare le competenze linguistiche particolarmente importanti per la formazione tecnica. La preparazione tecnica è per sua natura universale e spendibile anche in contesti diversi da quello italiano e per questo è di fondamentale importanza che lo studente che si diploma all’istituto tecnologico abbia anche una buona conoscenza della lingua inglese. Il miglioramento delle competenze linguistiche con riferimento alla lingua inglese è divenuto dall’a.s. 2015/16 una priorità per l’Istituto Allievi Sangallo e si realizza con varie azioni:

- potenziamento delle ore di lezione di lingua inglese con corsi pomeridiani finalizzati anche al perseguimento delle certificazioni linguistiche;

- potenziamento in orario curriculare della metodologia CLIL - realizzazione di progetti attraverso il portale eTwinning - partecipazione ai bandi Erasmus + Mobilità per l’apprendimento – Azione chiave 1 per offrire agli

studenti la possibilità di effettuare stage all’estero; - partecipazione ai bandi Erasmus+Azione Chiave 2, Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di

buone pratiche per realizzare partenariati strategici - partecipazione a progetti a carattere internazionale proposti da Enti o Istituzioni Europa

ETwinning A partire dall’a.s. 2015/16 la scuola ha utilizzato il portale Etwinnig e ha dato vita ad alcuni progetti anche di carattere interdisciplinare Erasmus+ KA1 vet A partire dall’a.s. 2016.17 la scuola partecipa ad un progetto triennale Erasmus+ KA1 Vet realizzato in rete con altre scuole tecniche e professionali dal titolo “UmbriaNet: internazionalizzazione della formazione professionale in Umbria” e ciò consentirà ad alcuni studenti di effettuare uno stage all’estero per tre settimane che costituirà anche esperienza di alternanza scuola-lavoro.

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2.8 Valutazione

Verifica: strumenti e tempi In tema di strumenti di verifica, lasciando ai singoli Docenti la scelta specifica, vengono definite le seguenti modalità:

• Verifica di partenza: effettuata all'inizio dell’a.s. consiste in questionari chiusi o aperti, prove scritte non strutturate o strutturate, colloqui ecc.

• Verifiche trasversali: prove parallele da effettuare nelle classi per valutare il livello di apprendimento delle competenze.

• Verifiche formative: effettuate in itinere e volte a cogliere i livelli di apprendimento di ciascun allievo e a controllare l’efficacia dell’azione educativa e il processo di apprendimento

• Verifiche sommative intermedie e finali: effettuate mediante prove orali, aventi per oggetto argomenti complessi e comprendenti, ove opportuno, tematiche interdisciplinari; prove scritte, grafiche e pratiche a carattere riepilogativo di unità didattiche e di blocchi tematici, per accertare il livello di apprendimento da parte degli alunni degli obiettivi prefissati.

La verifiche dovranno tenere conto delle seguenti esigenze e criteri: • Nella stessa settimana non potranno essere programmati, di norma, più di sei compiti in classe e non più

di un compito in classe al giorno. • I compiti in classe dovranno essere corretti, classificati e sottoposti alla presa d'atto da parte degli alunni

entro 15 giorni dall'effettuazione e comunque prima dell'effettuazione della prova scritta successiva; • Il voto assegnato agli alunni dovrà essere comunicato in maniera esplicita subito dopo ogni prova orale • Ogni docente effettuerà le prove di verifica nel corso dell’anno senza concentrare le prove nella fase finale

dei due periodi didattici. Valutazione Il numero minimo di verifiche sommative periodiche deve essere:

- nel primo periodo (trimestre): o almeno due verifiche per discipline con un voto (orale, scritto, grafico, pratico) o almeno quattro verifiche complessive, per discipline con due voti o almeno cinque verifiche complessive, per discipline con tre voti.

- nel secondo periodo (pentamestre):

o almeno tre verifiche per discipline con un voto (orale, scritto, grafico, pratico) o almeno cinque verifiche complessive, per discipline con due voti o almeno sei verifiche complessive, per discipline con tre voti.

La valutazione avviene applicando i seguenti principi

• potenziare la valutazione diagnostica formativa (volta a valutare l'iter di apprendimento); • verificare il raggiungimento, da parte degli alunni, degli obiettivi minimi di conoscenza fissati nelle riunioni

disciplinari ed in quelle dei singoli Consigli di Classe; • verificare le procedure, l’efficacia e gli obiettivi di insegnamento.

Gli strumenti, scelti liberamente dai Docenti, devono comunque garantire:

o chiarezza dei quesiti; o oggettività di proposta.

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Tipologie di prove per le varie discipline Nel biennio è intervenuto il MIUR che ha disposto per tutti gli indirizzi le seguenti tipologie di prove

MATERIA scritto orale pratico grafico Lingua e letteratura italiana X X Lingua inglese X X Storia X Matematica X X Diritto ed economia X Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) X Scienze integrate (Fisica) X X Scienze integrate (Chimica) X X Scienze motorie e sportive X X Geografia X Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica X X Tecnologie informatiche X X Scienze e tecnologie applicate X

Il docente tecnico pratico assegna il voto delle prove pratiche, come previsto dalla normativa. Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica: il voto è concordato tra il docente teorico e ITP Per il triennio, relativamente alle materie di indirizzo, i dipartimenti hanno concordato le seguenti tipologie: INDIRIZZO MATERIA

scritto orale pratico grafico

Meccanica Meccanica macchine ed energia X X X Sistemi e automazione X X X Tecnologie meccaniche e di processo X X Disegno e progettazione X X X

Elettronica-Elettrotecnica

Tecnologie e progettazione dei sistemi elettrici ed elettronici

X X X

Elettronica elettrotecnica X X X Sistemi X X

Informatica e Telecomunicazioni

Tecnologie e progettazione dei sistemi informatici e di telecomunicazioni

X X

Informatica X X X Telecomunicazioni X X X Sistemi e reti X X Gestione progetto X

Chimica Tecnologie chimiche X X X Chimica analisi X X Chimica organica X X

CAT Progettazione costruzioni impianti X X X Geopedologia Economia Estimo X X Topografia X X X Gestione del cantiere e sicurezza X X Tecnologia del legno nelle costruzioni X X X X

Il docente teorico e il docente tecnico pratico collaborano nello svolgimento delle attività didattiche in modo da realizzare attività di laboratorio coerenti con gli argomenti teorici e con quanto previsto in fase di programmazione. Di norma è il DTP che assegna il voto delle prove pratiche. Estimo nella classe terza ha solo il voto orale, mentre è scritto e orale in quarta e quinta.

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Valutazione del comportamento Assumendo come finalità interdisciplinare, quale fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica, la formazione di un’etica della responsabilità, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà. Allo scopo quindi di facilitare la valutazione del comportamento, si adotta la seguente griglia:

VOTI INDICATORI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Pres

enza

con

test

uale

dei

par

amet

ri

10/10

un comportamento molto partecipe e costruttivo all’interno della classe e/o dell’istituto, non limitato ad una sola correttezza formale e un atteggiamento propositivo e collaborativo e un comportamento molto corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto e coerente con le finalità educative dell’istituzione. Partecipa attivamente agli interventi educativi programmati e consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno, frequenza assidua (fino a 25 ore di assenza nel trimestre e/o 50 in tutto l’a.s.)

9/10

un comportamento corretto all’interno della classe e/o dell’istituto e un atteggiamento propositivo e collaborativo e un comportamento corretto, responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto e coerente con le finalità educative dell’istituzione e consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno, frequenza regolare (fino a 50 ore di assenza nel trimestre e/o 100 ore di assenza l’a.s.)

8/10

un comportamento generalmente corretto e rispettoso delle regole dell’istituto e nel rapporto con i compagni, con i docenti e/o con il personale che opera nella scuola, un atteggiamento abbastanza positivo e coerente con le finalità educative dell’istituzione e una non sempre precisa consapevolezza del suo dovere (es: distrazioni che comportano qualche richiamo durante le lezioni) ed un impegno non sempre costante, frequenza non sempre regolare (fino a 75 ore di assenza nel trimestre e/o 150 in tutto l’a.s.) con ritardi ed uscite anticipate non sempre motivati

7/10

un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e non sempre corretto nel rapporto con i compagni, con i docenti e/o con il personale che opera nella scuola (es: distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con provvedimenti disciplinari personali e di classe) o superficiale consapevolezza del proprio dovere, frequenza irregolare (fino a 100 ore di assenza nel trimestre e/o 200 ore di assenza in tutto l’a.s.), numerosi ritardi e uscite anticipate non motivati

6/10

un comportamento irrispettoso e non corretto nei confronti dei compagni, dei docenti e/odel personale che opera nella scuola (es: distrazioni che comportano assidui richiami durante le lezioni, atti di disturbo, episodi sanzionati con provvedimenti disciplinari personali) o inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere, frequenza saltuaria con numerosi ritardi e uscite anticipate non motivati, frequenza saltuaria (> 100 ore assenze nel trimestre e/o > 200 ore di assenza in tutto l’a.s.)e numerosi ritardi e uscite anticipate non motivati

5/10

un comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che evidenziano grave o totale mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, dei docenti e/o del personale che opera nella scuola. Episodi di gravità tale da essere sanzionati dal Consiglio di Classe (sospensione fino a 15 gg.) o dal Consiglio d’Istituto (sospensione oltre 15 gg.)

Ai fini della valutazione del comportamento nel computo delle assenze non vengono considerate quelle che rientrano nelle deroghe al limite previsto per la validità dell’anno scolastico

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Il CdC in sede di scrutinio si atterrà ai suddetti criteri; valuterà tuttavia di volta in volta la possibilità di lievi scostamenti dalla corrispondenza voto/descrittori sopra riportata, dandone ampia motivazione a verbale. Validità dell’anno scolastico L’art. 14 c.7 del DPR 122/09 sulla valutazione recita: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” In riferimento alla norma sopra richiamata ed alla CM 95 del 24/10/2011,il Collegio dei Docenti nella seduta del 23/09/2014 ha deliberato i seguenti criteri di deroga al limite previsto per la validità dell’anno scolastico: Per motivi di salute:

1) ricovero in ospedale o struttura convenzionata; 2) convalescenza prescritta da struttura pubblica o convenzionata; 3) terapie e cure programmate; 4) day hospital; 5) malattia grave e adeguatamente certificata della durata di almeno 9 giorni consecutivi; 6) patologie gravi e croniche (alunni H); 7) donazioni sangue; 8) visite mediche specialistiche.

Per motivi personali e/o di famiglia:

1) motivi di studio e/o formazione (studenti lavoratori); 2) concorsi e prove selettive (studenti maggiorenni); 3) attività lavorativa continuativa o temporanea (studenti corso SIRIO); 4) attività sportiva agonistica organizzata da federazioni riconosciute dal CONI; 5) impossibilità di raggiungere la scuola per causa documentata; 6) gravi motivi familiari (trasferimento anche temporaneo); 7) gravi patologie dei componenti il nucleo familiari dell’allievo entro il secondo grado; 8) rientro al paese d’origine per motivi legali o familiari (malattie, lutto, parenti, ecc.); 9) ingressi posticipati e uscite anticipate per motivi di trasporto autorizzati dalla scuola; 10) frequenza conservatorio; 11) adesione a confessioni religiose; 12) lutto di componenti il nucleo familiare dell’allievo entro il 2° grado (si considerano solo i periodi di

assenza immediatamente successivi al lutto) 13) partecipazione a giornate di orientamento presso le università italiane (solo per le classi quinte e per

un massimo di due giorni per a.s..) In casi eccezionali adeguatamente documentati Il Consiglio di classe potrà considerare come assenze rientranti nelle deroghe quelle derivanti da patologie che comportano assenze ricorrenti, ma inferiori a 9 giorni consecutivi. La documentazione dovrà essere consegnata entro 7 giorni dal rientro a scuola all’Ufficio Protocollo. CRITERI di valutazione dei crediti

a) Credito scolastico:

le valutazioni per il credito scolastico per le classi del triennio terranno conto dei seguenti elementi:

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• media dei voti risultante in sede di scrutinio finale; • frequenza alle lezioni anno scolastico in corso; • interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo; • interesse, impegno e partecipazione alle attività complementari integrative; • all'alunno ammesso all’anno successivo in sede di scrutinio integrativo, a seguito del superamento

delle carenze fatte registrare al termine dell’a.s., viene attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione.

b) Credito formativo:

Concorrono al credito alcune esperienze formative che ogni alunno può avere maturato al di fuori della scuola, ad esempio corsi di lingua, esperienze lavorative, soggiorni in scuole o campus all'estero, attività sportive, artistiche, impegno sociale, purché debitamente certificate. Saranno altresì considerate formative tutte quelle esperienze che siano coerenti con il corso di studi ed opportunamente documentate. Il credito scolastico verrà attribuito con la seguente procedura:

1) Si stabilisce la fascia di appartenenza dello studente in base alla media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale (compreso il voto in comportamento) secondo la seguente tabella stabilita dal Ministero:

Media dei voti (M) Credito scolastico (Punti)

I° anno II° anno III° anno

M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

2) All’interno di ciascuna banda di oscillazione viene attribuito l’estremo inferiore qualora in base alla seguente tabella lo studente consegua un punteggio minore o uguale a 5, viene attribuito l’estremo superiore qualora detto punteggio sia maggiore di 5.

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TABELLA ATTRIBUZIONE CREDITI SCOLASTICI

CALCOLO CREDITO SCOLASTICO Parametri

Formativi Descrittori Punteggio Punteggio

assegnato

Credito scolastico

Partecipazione Passiva/superficiale 0 Recettiva 0.5 Costante

1.0 Attiva/propositiva 1.5

Impegno Inesistente/discontinuo/opportunisti

0 Sufficientemente regolare 0.5 Tenace e produttivo 1.0 Lodevole 1.5

Metodo di studio

Inesistente/disorganizzato 0 Poco autonomo 0.5 Autonomo/organizzato 1.0 Sistematico/ rigoroso 1.5

Progressione apprendimento

Inesistente 0 Limitata 0.5 Costante 1.0 Evidente e sistematica 1.5

Partecipazione progetti POF

No 0 Per max 4 p.

Si 2

Credito formativo

Partecipazione attività

No 0 Si 2

Totale punteggio 10

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L’attribuzione del punteggio per la partecipazione a progetti inseriti nel POF o ad attività extrascolastiche avverrà graduando tra progetti più o meno impegnativi in base ai seguenti parametri:

PROGETTI / ATTIVITA’ POF

PROGETTI / ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE

Durata punti durata tipologia punti

fino a 10 h 0,50

breve (corso 10-15h) da 1 a 6 mesi Conseguimento certificazione

Attività in linea o non in linea con il profilo professionale (sportiva, culturale, musicale volontariato)

0,50

fino a 20 h 1

medio-lunga (corso di 15gg.) 6 mesi-1 anno 1

(corso 15-30h) 1 mese

fino a 40 h 1,50

lunga (corso 30-40h) 1,50 2 mesi

oltre 40 h 2

molto lunga oltre 40 h 2 oltre 2 mesi

Sarà possibile attribuire il massimo dei punti (4) o sommando quanto riconosciuto per i progetti interni ed esterni o valutando più progetti solo interni o solo esterni. (ogni modulo ECDL corrisponde a 20h e pertanto ad 1 punto, fino ad un massimo di 2) (Certificazioni linguistiche: solo frequenza corso 1,5p con superamento esame 2) Gli stage danno luogo a credito solo se ulteriori rispetto alle 400 ore previste dalla normativa Valutazione Intermedia Nelle classi del nuovo ordinamento (primo e secondo biennio) la valutazione in sede di scrutinio intermedio avviene attribuendo un voto unico (come avviene in sede di scrutinio finale) senza distinzione tra scritto, orale e pratico. La valutazione periodica dei risultati raggiunti, espressa attraverso un voto, è comunque espressione di sintesi valutativa e pertanto si fonda su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti nelle programmazioni dipartimentali, in quelle individuali e in quelle dei consigli di classe. CRITERI della valutazione finale e per l’ammissione alla classe successiva

1. Ciascun docente, in ogni disciplina insegnata, propone il voto in base ad un giudizio desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il pentamestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo.

2. La proposta di voto relativa allo scrutinio finale deve tener conto anche delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.

3. Ciascun docente nella proposta di voto non considera soltanto le conoscenze, le abilità, le capacità e le competenze acquisite dall’allievo, ma anche l’atteggiamento manifestato dall’alunno nel corso del processo educativo e didattico, nonché l’eventuale evoluzione del profitto.

4. Ai sensi del DPR 122/2009: «Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell’articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei

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decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente».

5. In presenza di insufficienze in una o più discipline il Consiglio di classe (ai sensi del c. 6 dell’art. 4 del DPR 122/2009 e dell’art. 6 dell’OM 92/2007) può sospendere il giudizio qualora ritenga che lo studente, nonostante le carenze rilevate, abbia la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero, a cui lo stesso sarà chiamato a partecipare.

6. Al fine di valutare detta possibilità il Consiglio di classe terrà conto, oltre che del numero e della gravità delle insufficienze, anche dei seguenti elementi:

• evoluzione positiva del rendimento nel corso dell’anno scolastico; • impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo dimostrati nel corso dell’intero anno

scolastico; • capacità di organizzare il proprio lavoro; • continuità nello studio.

7. Il docente tramite un’apposita scheda indicherà per ogni studente le specifiche carenze da recuperare. 8. Il numero massimo di discipline da recuperare per ciascuno studente non potrà in nessun caso essere

superiore a quattro nelle classi prime e seconde e superiore a tre nelle altre classi. 9. Il numero massimo di corsi di recupero attribuiti a ciascuno studente non potrà in nessun caso essere

superiore a tre. 10. I corsi di recupero organizzati dalla scuola si terranno entro la prima metà di luglio e dovranno in ogni caso

essere seguiti dallo studio personale durante il resto dell’estate. 11. Fermo restando quanto disposto al precedente punto numero 5, il Consiglio di classe potrà chiamare uno

studente a recuperare le carenze evidenziate in una determinata disciplina mediante lo studio personale svolto autonomamente soltanto ove si tratti di una disciplina esclusivamente orale e non caratterizzante l’indirizzo di studi o qualora si tratti di una carenza lieve (valutazione non inferiore a 5) e il Consiglio stesso ritenga che lo studente sia in grado di recuperare con lo studio autonomo;

12. Il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, procederà poi alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporterà l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico.

13. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentano valutazioni gravemente insufficienti in una o più discipline o valutazioni insufficienti diffuse o, comunque, valutazioni insufficienti tali che gli obiettivi formativi e di contenuto propritari delle discipline interessate non possono essere conseguiti attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero, il Consiglio di Classe esprime un giudizio finale di non ammissione alla classe successiva.

Lo studente non sarà ammesso all’anno successivo in presenza di un numero di insufficienze superiori o diverso rispetto a quello indicato al punto b) o in presenza di insufficienza nella valutazione del comportamento indipendentemente dalla valutazione riportata nelle singole discipline. Lo studente non sarà ammesso all’anno successivo in presenza di assenze pari o superiori ad un quarto dell’orario annuale, a meno che non rientri nelle deroghe fissate dal Collegio Docenti, indipendentemente dalle valutazioni conseguite.

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Criteri di valutazione del profitto per tutte le classi

Voti

1. CONOSCENZE indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

2. ABILITA’ indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

3.COMPETENZE indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1/3 Pochissime o nessuna Quasi nulle Nulle Del tutto insufficienti

4 Frammentarie Limitate Inadeguate

5 Superficiali Parziali Incerte

6 Essenziali Semplici Coerenti Semplici

7 Complete Complete Coerenti Adeguate

8 Complete ed approfondite Complete, coerenti ed approfondite Sicure

9/10 Complete, approfondite, ampliate e personalizzate Critiche, originali, personali Eccellenti

Descrizione dei livelli di valutazione GRAVEMENTE INSUFFICIENTE/SCARSO(1/3) Lo studente ha pochissime conoscenze o nessuna; manca di capacità di analisi e sintesi, non riesce ad organizzare le poche conoscenze neanche se opportunamente guidato. Non riesce ad applicare neanche le poche conoscenze di cui è in possesso. INSUFFICIENTE (4) Lo studente ha conoscenze frammentarie; sa effettuare analisi solo parziali; ha difficoltà di sintesi e solo se opportunamente guidato riesce ad organizzare qualche conoscenza. Esegue solo compiti piuttosto semplici e commette errori nell’applicazione delle procedure. MEDIOCRE (5) Lo studente ha conoscenze superficiali. Sa effettuare analisi e sintesi parziali; tuttavia opportunamente guidato riesce ad organizzare le conoscenze. Esegue compiti semplici ma commette qualche errore; ha difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite. SUFFICIENTE (6) Lo studente ha conoscenze essenziali; sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi e sintesi con una certa coerenza. Esegue semplici compiti applicando le conoscenze acquisite negli usuali contesti. DISCRETO (7) Lo studente ha conoscenze complete; sa cogliere e stabilire relazioni nelle problematiche note, effettua analisi e sintesi complete e coerenti. Esegue compiti di una certa complessità, applicando con coerenza le giuste procedure. BUONO (8) Lo studente ha conoscenze complete e approfondite; sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche; effettua analisi e sintesi complete, coerenti, approfondite. Esegue compiticomplessi; sa applicare contenuti e procedure anche in contesti non usuali con padronanza. OTTIMO/ECCELLENTE (9/10)

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Lo studente ha conoscenze complete, approfondite, ampliate e personalizzate. Sa cogliere e stabilire relazioni anche in problematiche complesse, esprimendo valutazioni critiche, originali e personali. Esegue compiti complessi; sa applicare con la massima precisione contenuti e procedure in qualsiasi nuovo contesto. Certificazione delle competenze A decorrere dall’as 2010-2011, i consigli di classe debbono valutare le competenze di base di ogni studente che abbia assolto l’obbligo di istruzione. Al termine del primo biennio della scuola secondaria superiore, il loro conseguimento sarà documentato attraverso la compilazione di un modello ministeriale di certificazione con attribuzione del livello raggiunto, da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti. Tale modello di certificazione è strutturato in relazione agli assi culturali con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui il Regolamento n.139 del 22/08/2007:

Asse dei linguaggi lingua italiana:

• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

• leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo; • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

lingua straniera • utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi.

altri linguaggi • utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario; • utilizzare e produrre testi multimediali.

Asse matematico • utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto

forma grafica; • confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; • individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; • analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

• Asse scientifico-tecnologico • osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità; • analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a

partire dall’esperienza; • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate. Asse storico-sociale

• comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali;

• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;

• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

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2.9 Piano delle attività di sostegno e recupero volte a contrastare la dispersione scolastica e l’insuccesso scolastico Il seguente piano delle attività di sostegno e recupero è in conformità con quanto previsto dall’O.M. 92/2007 e prevede diverse fasi. Un’attività di sostegno delle fasce più deboli da svolgersi nel corso dei primi mesi dell’anno scolastico in orario curriculare con particolare attenzione al recupero o all’acquisizione di un metodo di studio autonomo e di una più consapevole motivazione all’apprendere. L’intervento mirato in classe, attività di recupero tra pari, di cooperative learninged uno studio individuale guidato saranno le tipologie privilegiate per questo tipo di attività. Dopo lo scrutinio del primo periodo (trimestre) l’attività di recupero sarà realizzata con le tipologie di recupero curriculare citate al punto a) nel corso di una o due settimane di “pausa didattica” e saranno attivati corsi di recupero pomeridiani per gli studenti individuati dal Consiglio di Classe. Dopo la valutazione intermedia di marzo/aprile l’attività di recupero avverrà con intervento mirato in classe, attività di recupero tra pari, di cooperative learninge con lo studio individuale guidato; potrà essere attivato lo sportello per il recupero di carenze circoscritte e secondo le disponibilità di bilancio. Dopo lo scrutinio del secondo periodo (pentamestre), nei casi in cui il Consiglio di classe deliberi la sospensione del giudizio per carenze in alcune discipline, il recupero potrà avvenire con la frequenza di appositi corsi organizzati dall’Istituto durante il periodo estivo o attraverso lo studio individuale in base alle indicazioni dei docenti titolari degli insegnamenti in cui si registrano le carenze. Il docente propone, motivandola, la tipologia di recupero più idonea in ogni fase ma è il consiglio di classe che delibera in merito.

- Lo “Sportello” – Si tratta di interventi specifici che possono essere richiesti agli insegnanti in orario extracurriculare, nel corso dell’intero anno scolastico per il recupero di carenze circoscritte. Questa forma di sostegno è flessibile e più breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita da un gruppo minimo di 3/4 allievi, per una durata massima di 2/4 ore e nei limiti delle disponibilità di bilancio.

- Corsi di recupero - Sono organizzati al termine del trimestre e nel periodo estivo per recuperare le carenze risultanti dagli scrutini nelle discipline, con le modalità e i tempi individuati nel presente piano. I contenuti e gli obiettivi dei corsi di recupero in ciascuna disciplina saranno il più possibile omogenei per classi parallele: è compito dei Dipartimenti individuare i contenuti e gli obiettivi fondamentali delle discipline per ciascun anno che dovranno essere acquisiti/raggiunti dagli studenti al fine di ottenere la sufficienza, o con l’ausilio dei corsi di recupero, o attraverso lo studio individuale.

Per i corsi estivi la verifica dei risultati sarà effettuata prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, dal docente della classe (anche se non ha tenuto i corsi) affiancato da un docente della medesima classe; il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, deciderà se lo studente può essere ammesso alla frequenza dell’anno successivo. La verifica del superamento delle carenze del primo trimestre sarà effettuata dal docente della classe dopo gli interventi di recupero. Le famiglie degli alunni per i quali negli scrutini intermedi e/o in quelli finali venga rilevata una valutazione insufficiente in una o più discipline verranno tempestivamente avvisate tramite comunicazione scritta dell’attivazione delle attività volte al recupero delle situazioni deficitarie. Esse potranno optare per la frequenza o meno dei corsi di recupero da parte dei loro figli dandone comunicazione scritta alla scuola; l’accettazione della frequenza comporta l’obbligo per lo studente di seguire il corso. In entrambi i casi l’alunno dovrà sostenere la prova di verifica con il docente del Consiglio di Classe titolare dell’insegnamento.

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DETTAGLIO DEL PIANO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO

Periodo Soggetto Metodologia DESCRIZIONE/CRITERI

Primi tre mesi

I singoli docenti

A. Intervento mirato in classe e studio individuale guidato

Si utilizzano questi strumenti quando le carenze rilevate, a parere del docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente. E’ utile anche a sviluppare consapevolmente un metodo di studio autonomo ed efficace.

B. Recupero tra pari

Si utilizza questa metodologia per stimolare maggiormente la partecipazione e la responsabilizzazione degli studenti nel percorso di recupero. Predisposizione di lavori da far svolgere a piccoli gruppi coordinati da un alunno competente tutor.

C. Cooperative learning Lavoro per piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni e migliorare reciprocamente l’apprendimento.

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Periodo Soggetto Metodologia DESCRIZIONE/CRITERI

Dopo lo scrutinio Del trimestre

Il Consiglio di Classe

A. “Pausa didattica” di una/due settimane

I docenti, nel loro orario di servizio, svolgono assistenza allo studio individuale, organizzano gruppi di lavoro coordinati. Verifica al termine della pausa didattica. Gli studenti con un profitto buono o ottimo (eccellenze) potranno fungere da tutor nei gruppi.

B. Corsi di recupero pomeridiani

-L’attivazione dei corsi è esclusa di norma per materie solo orali non professionali per le cui carenze potranno essere attivate le altre tipologie di recupero. -Numero di ore variabile in rapporto al monte ore totale di ciascuna disciplina e alla tipologia di prove: tra 8 e 12 ore. - Attivazione dei corsi per un numero di allievi, appartenenti anche a classi diverse, compreso tra 4 e 15 con possibili deroghe in casi eccezionali. - Ciascun allievo potrà seguire non più di due corsi - Utilizzo di altra modalità di recupero, individuata dal docente e deliberata dal Consiglio di classe, per gli allievi che fanno registrare carenze anche in altre discipline oltre quelle per le quali seguono i corsi. -Corsi di recupero tenuti da docenti interni che hanno dichiarato la propria disponibilità (in mancanza, da docenti esterni). -Al termine del corso di recupero, il docente di classe (anche se non ha tenuto il corso) svolgerà la prova di verifica documentabile; tale prova di verifica è proposta dal relativo dipartimento. -Informazione alle famiglie sulle carenze riscontrate, sulle modalità di recupero stabilite dai C.C. e sull’esito dei risultati delle verifiche.

C. Studio individuale

Studio individuale guidato su precise indicazioni dell’insegnante, monitorato per segmenti dal docente.

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Periodo Soggetto Metodologia DESCRIZIONE/CRITERI

Dopo la valutazione intermedia (CdC marzo / aprile) Il Consiglio di

Classe

A. Intervento mirato in classe e studio individuale guidato

Si utilizzano questi strumenti quando le carenze rilevate, a parere del docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente. E’ utile anche a sviluppare consapevolmente un metodo di studio autonomo ed efficace.

B. Recupero tra

pari

Si utilizza questa metodologia per stimolare maggiormente la partecipazione e la responsabilizzazione degli studenti nel percorso di recupero. Predisposizione di lavori da far svolgere a piccoli gruppi coordinati da un alunno competente tutor.

C. Cooperative learning

Lavoro per piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni e migliorare reciprocamente l’apprendimento.

D. Sportello

Intervento in orario aggiuntivo di un docente della disciplina per il recupero di carenze circoscritte attivato su richiesta di 3 o 4studenti aventi le stesse necessità. Può essere utile anche in vista di verifiche sommative.

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Periodo Soggetto Metodologia DESCRIZIONE/CRITERI

Dopo lo Scrutinio finale

Il Consiglio di Classe

A. Corsi di recupero

- L’attivazione dei corsi è esclusa per materie solo orali non professionali per le cui carenze è sufficiente lo studio individuale su precise indicazioni del docente. -Numero di ore variabile in proporzione almonte ore totale di ciascuna disciplina, alla tipologia di prove e al n. degli studenti: tra 8 e 12. -Attivazione dei corsi per un numero di allievi, appartenenti anche a classi diverse, compreso tra 4 e 15 con possibili deroghe in casi eccezionali. -Svolgimento attività di recupero entro la prima metà di luglio. -Prove di verifica e scrutinio integrativo prima dell’inizio delle lezioni del nuovo anno. -Contenuti delle verifiche concordati in sede di dipartimento, trasversali alle classi parallele e finalizzati ad accertare i saperi minimi fissati in fase di programmazione. -Tipologia di verifica scritta, orale o pratica secondo quanto previsto dall’ordinamento e deliberato dal Collegio dei docenti. -Durante le prove i docenti delle materie oggetto di verifica sono affiancati da almeno due docenti del Consiglio di Classe Valutazione degli esiti deliberata dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio. -ciascun allievo potrà seguire non più di tre corsi -Corsi attivati nei limiti di disponibilità di bilancio - Corsi tenuti da docenti interni che danno la disponibilità (in mancanza, da esterni nominati dalle graduatorie d’istituto)

B. Studio autonomo su precise indicazioni del docente

Il Consiglio di Classe delibera questa modalità di recupero tenuto conto della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi programmati (Art. 4 c.2). Questa tipologia di recupero è adottata principalmente per discipline solo orali non professionali o per discipline con carenze lievi. Prove di verifica: modalità e tempi come per corsi di recupero.

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PIANO DI RECUPERO E SOSTEGNO PER LE CLASSI PRIME Al fine di favorire l’inserimento degli studenti nella nuova scuola e combattere l’insuccesso scolastico e la dispersione scolastica, la scuola attiva una specifica attività di recupero e sostegno volta a supportare le difficoltà nell’apprendimento delle nuove discipline e dei nuovi argomenti e favorire l’aiuto tra pari. Questa attività è funzionale anche al perseguimento di uno degli obiettivi indicati nel rapporto di autovalutazione (aumentare la percentuale di ammessi alla classe successiva della classe prima) e mira a perseguire una delle priorità individuate per la scuola (la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica) Nelle classi prime il primo mese di scuola è dedicato al recupero e al consolidamento dei prerequisiti indispensabili dell’area matematica attraverso un lavoro realizzato da tutti i docenti dell’area matematica/tecnico/scientifica (matematica, scienze, chimica, fisica, disegno tecnico, informatica), sulla base di una programmazione concordata già in sede dipartimentale (un lavoro da svolgere insieme per individuare gli argomenti di matematica da svolgere nelle attività di recupero): alla fine del periodo di recupero viene effettuata una prova per verificare gli obiettivi raggiunti. Dalla metà ottobre e fino al mese di maggio viene attivata un’attività di recupero pomeridiana anche con gruppi di interclassi, divisi per livelli nelle materie tecnico-scientifiche (matematica, chimica, fisica) al fine di supportare gli studenti e agevolare l’inserimento nella nuova scuola. Modalità organizzative: La scuola è aperta il pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30 per 4 pomeriggi alla settimana e ogni pomeriggio c’è la disponibilità di un docente di una materia specifica per un aiuto nello svolgimento dei compiti o per riprendere la trattazione di un determinato argomento. Le attività riguardano in particolare le materie tecniche-scientifiche che presentano in genere i più alti tassi di insuccesso. Viene favorita anche la presenza di studenti in funzione di tutor per aiutare lo svolgimento dei compiti. La partecipazione alle attività può avvenire su indicazione del docente curriculare o per scelta dello studente. L’attività viene realizzata a partire dalla seconda metà ottobre fino al mese di maggio. L’organizzazione puntuale dell’attività e la sua estensione temporale dipendono dalle risorse professionali effettivamente disponibili in ogni anno scolastico e dalle richieste specifiche che emergono dalle famiglie e dagli studenti. La scuola si attiva per reperire fondi ulteriori partecipando ai bandi nazionali o regionali espressamente previsti per contrastare il disagio e la dispersione al fine di poter realizzare altre azioni volte al contrasto della dispersione e del disagio scolastico.

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2.10 Rapporti scuola-famiglia

a) Rapporti tradizionali di colloquio con i docenti

La scuola favorisce ed attiva la comunicazione, l’incontro ed il confronto con tutti i genitori degli alunni per ottenere i migliori risultati nel processo di apprendimento e di formazione civica e culturale, pertanto, allo scopo di realizzare la massima collaborazione, predispone e organizza:

- Colloqui antimeridiani con i genitori – Ciascun docente destina un’ora al mattino, due volte al mese, da dedicare al ricevimento dei genitori (l’orario di ricevimento dei docenti viene comunicato tramite apposita circolare del Dirigente Scolastico e pubblicato sul sito della scuola)

- Colloqui generali - I docenti in orario pomeridiano, due volte l’anno, a metà del trimestre e del

pentamestre, per la durata di tre ore, ricevono i genitori (la data del colloquio generale viene comunicata tramite apposita circolare del Dirigente Scolastico)

- Assemblee di classe e di istituto dei genitori, su richiesta degli stessi e/o dei docenti

b) Rapporti informatizzati via INTERNET e SMS

La scuola si è dotata del software “NUVOLA” che permette un elevato grado d’interazione scuola-famiglia. È infatti possibile per i genitori da casa, con un semplice collegamento ad Internet, inserendo il nome utente e la password, entrare in “NUVOLA” e conoscere tutti i dati più significativi della vita scolastica del proprio figlio/a, in particolare:

- assenze, ritardi, uscite anticipate dalle lezioni, sempre in tempo reale; - lezioni svolte dai docenti giornalmente con i compiti assegnati per casa; - comunicazioni dei docenti ai genitori per note didattiche e/o disciplinari; - voti di verifiche sommative (voti che concorrono alla media finale) inseriti dai docenti (visibili con circa 48

h di ritardo); - avvisi per entrate in ritardo e/o uscite anticipate della classe; - circolari rivolte agli studenti e/ o alle famiglie; - convocazione dei rappresentati dei Consigli di classe e del Consiglio d’Istituto.

Altra forma di comunicazione via Internet è costituita dalla consultazione del sito della scuola ittterni.gov.it nel quale è possibile accedere a tutte le informazioni di carattere organizzativo più generale delle classi e dell’Istituto, in particolare:

- orario scolastico delle lezioni - formazione dei Consigli di classe (docenti e rappresentanti dei genitori) - libri di testo - orario bisettimanale di ricevimento dei genitori - Albo on line con tutte le circolari interne - news (novità) sulle iniziative didattiche, culturali e sui convegni organizzati dalla scuola - comunicazioni sulla organizzazione di Corsi di recupero e di sostegno rivolti agli studenti - calendario scolastico e altro

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c) patto educativo di corresponsabilità

Nel Patto educativo di Corresponsabilità sono contenuti gli impegni fondamentali che la scuola, i genitori e gli studenti, si assumono al fine di concorrere insieme al processo di formazione ed educazione. Di seguito è riportato il testo del Patto Educativo di responsabilità in vigore a partire dell’a.s. 2013/14

VISTI l’art. 3 e l’art. 5 bis del DPR 235/2007; PRESO ATTO che: 1) LA COMUNITA’ SCOLASTICA nel suo insieme concorre alla formazione e all’educazione dell’alunno; 2) LA SCUOLA non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma è anche una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi e organismi che necessitano di complessi interventi di gestione e ottimizzazione e di rispetto dei regolamenti; PREMESSO CHE: Le carte fondamentali d’istituto (Regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa, programmazioni di dipartimento, di classe e di disciplina) sono pubbliche e a disposizione di chiunque vi abbia interesse. - Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione e il presente documento 1) assume l’impegno a: a) osservare le disposizioni contenute nel patto di corresponsabilità e nelle carte sopra richiamate; b) sollecitarne l’osservanza da parte dello studente. 2) è consapevole che: c) le infrazioni disciplinari da parte dello studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari; d) nell’eventualità di danneggiamenti a cose o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); e) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione. - Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume l’impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti Il genitore, l’alunno e il dirigente scolastico stipulano il seguente

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

I docenti si impegnano a: • informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di maturazione e

apprendimento degli studenti; • informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e modalità di attuazione; • comunicare a studenti e genitori, con chiarezza, i risultati delle verifiche scritte e orali; • effettuare un congruo numero di verifiche scritte e orali per periodo; • correggere e consegnare i compiti, di norma, entro 15 giorni, comunque, prima della prova successiva; • realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; • favorire capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; • incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze considerandoli come un valore

aggiunto; • favorireil successo scolastico degli alunni organizzando attività di recupero, sostegno e

approfondimento. Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

• conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto • frequentare regolarmente le lezioni, osservando puntualmente gli orari del tempo scuola; • mantenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri

compagni. • spegnere a scuola i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici, in quanto ne è severamente proibito

l’uso all’interno dell’edificio scolastico (C.M. del 15 marzo 2007).

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• utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, avendone cura e senza arrecare danni. • partecipare al lavoro scolastico, sia esso individuale o di gruppo; • svolgere regolarmente il lavoro assegnato, chiedendo aiuto ove necessario; • comunicare tempestivamente ai propri genitori quanto contenuto nelle circolari e nelle altre

comunicazioni rivolte alle famiglie; • sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;

I genitori si impegnano a:

• conoscere l'offerta formativa della scuola; • conoscere il Regolamento della scuola e rispettarlo in particolare per ciò che concerne il risarcimento

dei danni causati dal proprio figlio singolarmente o in gruppo; • collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e critiche costruttive, a riunioni,

assemblee, consigli e colloqui; • sollecitare il rispetto da parte del proprio figlio del regolamento di istituto • sollecitare il rispetto da parte del proprio figlio degli orari di entrata e di uscita,dei tempi e delle

modalità di lavoro • controllare sistematicamente il libretto delle giustificazioni e verificare la frequenza alle lezioni • controllare sistematicamente il sito web della scuola e il registro elettronico on line per verificare

l’andamento del proprio figlio, la sua frequenza alle lezioni e leggere le comunicazioni scuola/famiglia e le circolari della scuola

• giustificare tempestivamente l’assenza dalle lezioni e prendere visione di tutte le eventuali note o comunicazioni della scuola.

• sollecitare il proprio figlio ad un atteggiamento ed un linguaggio sempre corretto e rispettoso. • sollecitare il proprio figlio al rispetto dell’ambiente scolastico avendo cura delle strutture, degli

strumenti didattici a sua disposizione, indossando un abbigliamento consono e rispettando il divieto assoluto in istituto dell’uso di cellulari ed auricolari

• di impegnarsi a fornire al proprio figlio idonei indumenti di lavoro e quanto altro previsto dalle norme antinfortunistiche per prevenire ed evitare incidenti durante le attività pratiche di laboratorio o di officina

• mantenere contatti con i propri rappresentanti del consiglio di classe. • intervenire anche sul piano economico per il risarcimento degli eventuali danni alla struttura e agli

strumenti arrecati dal proprio figlio individualmente o in gruppi (riparazione del danno previsto dall’art. 4 c.5 del DPR 235/07)

Il personale non docente si impegna a:

• conoscere l'offerta formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; • garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; • segnalare a docenti e DS eventuali problemi o anomalie; • favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti nella scuola

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

• garantire e favorire l'attuazione dell'offerta formativa ponendo studenti, genitori, docenti e non docenti nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

• garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità. • garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità

scolastica; • cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare

risposte adeguate.

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Cap. 3 Rapporti Scuola-territorio

3.1 Il Comitato tecnico scientifico

Nel giugno 2014 si è insediato il Comitato Tecnico Scientifico, istituto al fine di consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro, delle professioni e dell’Università. Il CTS esercita una funzione consultiva e propositiva in ordine all’attività di programmazione e innovazione dell’Offerta Formativa dell’Istituto. Il CTS propone, nello specifico, programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo didattico/formativo in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli studenti e sia per i docenti dell’Istituto e ne propone l’attuazione al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti. In particolare:

- formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine: • alle attività e ai programmi in riferimentoalla quota di autonomia e di flessibilità; • alla richiesta di nuovi indirizzi, articolazioni ed opzioni;

- definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività con riferimento, in particolare, all’uso e alle dotazioni dei laboratori; - svolge funzioni di sostegno e promozione per molteplici attività scolastiche quali stage, alternanza scuola lavoro, orientamento, fabbisogni professionali del territorio; - monitora e valuta le predette attività.

Il CTS è composto da docenti rappresentativi (membri interni),da membri rappresentativi (membri esterni) e da membri di diritto. Sono membri interni rappresentativi: - un docente rappresentativo del biennio; - un docente rappresentativo per ciascuno degli indirizzi dell’Istituto (6 docenti); - il docente figura strumentale alternanza scuola lavoro/orientamento in uscita Sono membri rappresentativi esterni: - un rappresentante di Confindustria; - un rappresentante Fondazione Carit; - unRappresentante dell’Università; - un rappresentante Camera di Commercio - un rappresentante degli EE.LL - un rappresentante della Confartigianato; - un rappresentante dell’Ordine dei Periti; - un rappresentante dell’Ordine dei Geometri - due rappresentanti delle aziende locali. Sono membri di diritto: - Il Dirigente Scolastico; - Un Collaboratoredel Dirigente; - Il responsabile dell’Ufficio Tecnico.

3.2 Le relazioni della scuola con il territorio L’istituto tecnico tecnologico ha rapporti stabili di collaborazione con soggetti istituzionali, rappresentanti della società civile, del mondo del lavoro e dell’università. Una collaborazione particolarmente intensa si è avuta con la Confindustria di Terni con la realizzazione di un progetto di alternanza-scuola lavoro, che è stato sostenuto anche con cospicui finanziamenti della Fondazione Carit e dalla Camera di Commercio di Terni. La sinergia tra le risorse economiche e professionali interne alla scuola e il supporto esterno ricevuto ha permesso di rinnovare il laboratorio dimacchine utensili nell’a.s. 2013/14. Nell’a.s. 2015/16 è stato inaugurato il nuovo laboratorio di automazione industriale che grazie ai cospicui finanziamenti ricevuti, è dotato di una strumentazione particolarmente ricca. Nel corso dell’anno scolastico 16/17 verrà completato il rinnovo della strumentazione dei laboratori di chimica grazie ad un contributo accordato dalla Fondazione Carit.

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Un’altra significativa esperienza di collaborazione si è avuta con la soc. Garofoli s.p.a. che ha finanziato un progetto triennale nell’ambito della robotica che ha coinvolto un gruppo di studenti che hanno progettato e sviluppato un robot. La scuola ha inoltre rapporti di collaborazione stabili, formalizzati in alcuni casi anche attraverso specifiche convenzioni con:

• Arpa Umbria • Tarkett • Tyfast • Acciai Speciali Terni • Fucine Umbre • Novamonts.p.a. • Collegio dei periti industriali • Collegio dei geometri

3.3 Le reti di scuole La scuola partecipa a varie reti di scuole nel territorio provinciale e regionale. La scuola partecipa a varie reti di scuole sia per realizzare specifici progetti di formazione sia per realizzare attività progettuali di vario genere. Nell’a.s. 2015/16 la scuola ha svolto la funzione di capofila per un progetto in rete con altre scuole volto a realizzare il piano di miglioramento e ha aderito ad una rete delle scuole di scuole di secondo grado della Provincia di Terni per la formazione dei docenti La scuola fa parte della rete di ambito delle scuole e parteciperà a reti di scuole per la formazione anche di carattere superiore all’ambito.

3.4 3.4. Istituto tecnico superiore La scuola partecipa alla Fondazione Umbria ITS con un ruolo attivo in particolare nel corso ITS in “biotecnologie della vita” che ha la sede a Terni. La scuola partecipa con propri rappresentanti alla organizzazione didattica del corso e alla progettazione all’interno del comitato tecnico scientifico. Per ulteriori informazioni sull’ITS Umbria si rinvia al sito http://www.itsumbria.it/

3.5 Servizi offerti dalla scuola al territorio:

LABORATORI APERTI

L’Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi Sangallo” dispone di numerosi laboratori dotati di un’ampia strumentazione che dall’anno scolastico2014/15 vengono messi a disposizione delle scuole del primo ciclo (secondarie di primo grado e scuole primarie) per condurre esperienze, dimostrazioni, esperimenti nei settori della fisica, della biologica, delle scienze, della chimica, della meccanica, della elettronica, dell’elettrotecnica, dell’informatica, ecc.

Le scuole del primo ciclo hanno a disposizione un “catalogo degli esperimenti”, disponibile anche sul sito della scuola e all’interno di tale catalogo gli insegnanti possono scegliere le attività che interessano e prenotare una visita alla scuola per realizzare l’esperienza laboratoriale, coordinata dai docenti della scuola.

L’iniziativa è nata dalla constatazione che tante volte le scuole primarie e secondarie di primo grado non dispongono di laboratori e quindi gli studenti non possono fare esperienze dirette nel campo scientifico e tecnologico, mentre presso l’Istituto tecnologico esistono tanti laboratori frutto di investimenti che la collettività ha nel tempo realizzato e che possono diventare in questo modo una risorsa per il territorio e non solo per gli studenti che frequentano l’ITT Allievi Sangallo.

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Le esperienze di tipo tecnico e scientifico svolte nei laboratori e la visita diretta della scuola possono poi avere anche una valenza orientativa per gli studenti del primo ciclo

Museo tecnologico informatico

Dal corrente anno verrà garantita l’apertura del Museo Tecnologico Informatico realizzato con risorse della scuola e con i contributi della Fondazione CARIT e del Monte dei Paschi dei Siena.

Il museo costituisce una occasione unica per il territorio del centro Italia a ha al suo interno strumentazioni e reperti di sicuro interesse che sono stati catalogati attraverso un lavoro congiunto dei docenti, degli Assistenti tecnici e studenti.

Visitabile su prenotazione, anche nell’ambito delle esperienze didattiche per gli studenti delle scuole del primo ciclo. LABORATORI APERTI IL POMERIGGIO: FABLAB SCOLASTICA

La scuola intende mettere a disposizione degli studenti in orario pomeridiano uno spazio laboratoriale per stimolare e sviluppare la creatività e l’applicazione della tecnologia in vari campi al fine di supportare il percorso formativo e orientare gli studenti. Una “Scuola delle idee” che privilegia il metodo scientifico valorizza la creatività, l’integrazione culturale, la capacità di cooperare e offre l’opportunità di cogliere le infinite possibilità offerte dal mondo che cambia . Si offre così la possibilità di formarsi in maniera innovativa e competitiva in un mondo sempre più globalizzato, complesso, multiculturale e imprevedibile.

L’attività sarà rivolta non solo agli studenti della scuola, ma anche agli studenti della scuola secondaria di primo grado.

Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado:

Nell’anno scolastico 2016/2017 la scuola viene aperta anche agli studenti della scuola secondaria di primo grado ampliando così l’offerta dei servizi laboratoriali pomeridiani per i ragazzi che vogliono fare esperienze nell’ambito della tecnologia, con realizzazione di prodotti finali. Verranno previste varie attività, tra cui due percorsi formativi di 16 ore :

SCIENZE IN PRATICA • Realizzazione di “Arduino agente solare”: un pannello fotovoltaico che insegue la luce solare;

COSTRUIRE E MODELLARE • Uso della stampante 3d per realizzare modelli e prototipi

Per gli alunni del triennio

Nell’anno scolastico 2016-17 la scuola aprirà i laboratori nel pomeriggio agli alunni del triennio per una serie di

attività coerenti con il nuovo paradigma formativo “pensare, progettare, creare prodotti/prototipi” quali:

- sviluppo di progetti da presentare agli Esami di stato (in particolare per gli alunni del 5° anno);

- realizzazione di una idea progettuale, maturata in contesti scolastici o nei percorsi in alternanza;

- coinvolgimento degli studenti nella implementazione delle dotazioni laboratoriali della scuola.

SPORTELLO ASCOLTO GENITORI

Sportello realizzato in collaborazione con l’Associazione Genitori (AGE) uno sportello di ascolto per i genitori in cui personale specializzato offrirà un supporto ai genitori che necessitano di un aiuto per gestire problematiche legate alla crescita dei figli.

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 38

Il servizio è aperto a tutti i genitori, anche di studenti frequentanti altre scuole.

PROGETTO FXO YEI

Servizio di orientamento post-diploma realizzato in collaborazione con ItaliaLavoro. Azione collegata a Garanzia Giovani

(l’attività verrà ulteriormente dettagliata)

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 39

Capitolo 4: Attività e progetti di ampliamento Offerta Formativa

AZIONI A SUPPORTO DEL PERCORSO FORMATIVO

ATTIVITA’/PROGETTI DI AMPLIAMENTO

OFFERTA FORMATIVA

PROGETTI IN RETE

professionalizzanti Recupero

Disciplinare: • In itinere • Pausa didattica • Sportello • Corsi di recupero

Certificazioni informatiche e

linguistiche

Progetti di educazione alla legalità e alla salute

(progetti relativi al rispetto delle regole, dell’ambiente,

alla prevenzione tossicodipendenza, alcool,

fumo, alla educazione finanziaria, ecc…)

Progetto Europeo Erasmus PLUS

Viaggi di Istruzione

Alternanza scuola-lavoro

Cineforum

Progetto Collaborazione ARPA - centralina

Orientamento in uscita

Borse di studio

Progetto Collaborazione Collegio dei Geometri

Progetto preparazione ai test di ammissione ai

test universitari

Accreditamento Scuola come Ente di formazione

Progetto porte aperte rivolto agli studenti stranieri

L’ambiente naturale intorno a noi

Partecipazione a gare (olimpiadi di

informatica, di matematica, giochi della chimica, ecc.)

E Twinning

Sostegno e recupero studenti primo biennio

Progetto teatro

Progetto Tutor

Progetto Genitori

Percorsi di approfondimento di

tematiche professionalizzanti

Progetto scacchi a scuola

Informatizzazione scuola e PNSD

Progetto Traineeship: progetto MIUR alternanza

Progetto laboratori aperti

La mia scuola FixoYei: orientamento per diplomati

Centro sportivo scolastico

Partecipazioni a conferenze ed iniziative formative ed eventi sportivi organizzate da Enti esterni

Progetto BI- ciclo: progetto sulla economia

circolare

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 40

AZIONI E PROGETTI A SUPPORTO DEL PERCORSO FORMATIVO Nella scuola vengono organizzate delle attività in orario curriculare o extracurriculare che hanno la finalità principale di sostenere il percorso formativo degli studenti sostenendoli nelle difficoltà legate all’apprendimento o alla acquisizione di competenze comportamentali. Si tratta di attività e progetti che sono direttamente riconducibili anche agli obiettivi indicati nel RAV:

1. Migliorare la formazione in uscita degli studenti puntando a migliorare gli esiti agli Esami di Stato; 2. Migliorare gli esiti degli studenti delle classi prime 3. Migliorare le competenze chiave di cittadinanza in particolare “Agire in modo autonomo e responsabile”

migliorando frequenza e il comportamento I progetti e le attività di seguito elencati sono inoltre funzionali al perseguimenti delle seguenti priorità dell’art. 1, c 7 L. 107/2015 a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, n particolare riferimento alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b)potenziamento delle competenze matematico-logiche; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; educazione all’autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; n) apertura pomeridiana delle scuole;

Titolo progetto/ attività

Obiettivo

Recupero disciplinare Iniziative di recupero e sostegno

Sostegno classi prime

Porte Aperte

Favorire l’inserimento di studenti di nazionalità straniera che non parlano e comprendono la lingua italiana. Intervenire nei casi di disagio scolastico

Progetti vari di Educazione alla legalità e alla salute

Saper rispettare le persone, le cose, l’ambiente. Sviluppare una coscienza civica e saper interagire con gli altri secondo le regole di comune convivenza. Sviluppo di competenze di educazione finanziaria Saper esercitare i propri diritti e doveri con consapevolezza. Educare ad un approccio corretto tra i sessi. Educare all’affettività, quale approccio alla sessualità. Conoscere gli aspetti fisiologici dell’approccio sessuale. Conoscere le malattie sessualmente trasmissibili e i comportamenti adeguati alla prevenzione.

Partecipazioni a conferenze ed iniziative formative ed eventi

Attività volte a valorizzare e promuovere l'iniziativa, l'attitudine alla ricerca, l'approfondimento e a valorizzare le eccellenze.

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sportivi organizzate da Enti esterni

La mia scuola

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; Sviluppo delle competenze operative e di problem solving.

Orientamento in uscita Rivolto verso l'orientamento universitario e nel mondo del lavoro. Mira a favorire una scelta professionale consapevole e facilitare il loro passaggio dalla scuola superiore all’università

Borse di studio

Sono state istituite diverse borse di studio da soggetti privati esterni alla scuola.al fine di premiare gli studenti più meritevoli

Accreditamento Scuola come Ente di formazione

Offerta di formazione per il personale della scuola sia esso personale direttivo, docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario.

Informatizzazione scuola e PNSD

Innovazione della scuola per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale

A questi progetti si potranno aggiungere nel corso del tempo anche altre iniziative anche in collaborazione con soggetti esterni purché coerenti con il PTOF. ATTIVITA’ /PROGETTIDI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA I progetti di seguito indicati hanno la finalità di arricchire il percorso formativo degli studenti offrendo attività di approfondimento di materie curriculari di indirizzo e attività che pur non essendo direttamente legate alle discipline di studio hanno una valenza educative e contribuiscono allo sviluppo della personalità. I progetti e le attività di questo settore mirano in particolare a migliorare le competenze in uscita degli studenti e alle seguenti priorità ex. Art. 7 L. 107/2105: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) apertura pomeridiana delle scuole; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;

Titolo progetto Obiettivo

Centro Sportivo Scolastico Favorire negli alunni la pratica sportiva.

Viaggi di istruzione Consentire agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, storici, artistici.

Corsi PET

Migliorare e consolidare le competenze orali e scritte secondo i parametri indicati dal Framework Europeo livello B1.

Certificazioni informatiche Conseguire la certificazione ECDL o EIPASS o CAD.

Partecipazione a gare (olimpiadi di informatica, di matematica, giochi della chimica, ecc.)

Migliorare la preparazione degli studenti attraverso la partecipazione a competizioni e al confronto con altre realtà.

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L’ambiente naturale intorno a noi Esperienza di scuola sci di tre giorni per una classe terza

Preparazione test di ingresso per le facoltà universitarie

Preparare gli alunni per il superamento dei test di ingresso per accedere alle facoltà scientifiche universitarie

Percorsi di approfondimento di tematiche professionalizzanti

Migliorare le competenze nell’area professionale attraverso percorsi extracurriculari.

E Twinning

Progetto europeo di gemellaggio elettronico volto a sostenere l’apprendimento della lingua inglese, ad accrescere le capacità comunicative e la cittadinanza europea.

Progetto genitori Spazio di incontro realizzato in collaborazione con l’AGE per i genitori degli allievi e psicoterapeuti.

Tutor Promuovere la scuola come centro di benessere attraverso il coinvolgimento diretto degli stessi studenti e la peer education.

Laboratori aperti

Apertura dei laboratori in orario pomeridiano sia per gli studenti della scuola che per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado al fine di sostenere e sviluppare la creatività e l’apertura verso l’innovazione tecnologica

Progetto Scacchi Promuovere attraverso il gioco degli scacchi la capacità di concentrazione e di problem solving

Progetto teatro Promuovere le competenze relazionali e comunicative attraverso l’arte teatrale

Cineforum Approfondimento e discussione ditemi letterari e di attualità attraverso la visione cinematografica

PROGETTI IN RETE I seguenti progetti sono svolti in collaborazione con soggetti esterni, pubblici o privati e sono volti a sostenere l’acquisizione di competenze specifiche in ambito professionale. Rientrano nel settore dell’alternanza scuola lavoro e sono quindi progetti caratterizzanti per l’Istituto. Attraverso questi progetti si realizza un collegamento stabile tra scuola e mondo del lavoro, tra scuola e territorio che è l’elemento di forza degli istituti tecnici. I progetti di questa area sono soggetti a cambiamenti anche in corso d’anno perché colgono le opportunità e le disponibilità che emergono dal contesto locale. La partecipazione a queste attività costituisce per gli studenti anche una occasione di orientamento ed inoltre molto spesso diventa un primo contatto con il mondo del lavoro. In molti casi le aziende che hanno ospitato studenti in stage o che hanno collaborato con gli studenti della scuola in progetti di alternanza assumono poi gli studenti al termine del percorso di studi o si rivolgono direttamente alla scuola in fase di selezione del personale per l’assunzione. I progetti di questa area mirano a conseguire in particolare il primo obiettivo indicato nel piano di miglioramento (migliorare le competenze in uscita degli studenti) e sono funzionali al perseguimento delle seguenti priorità: h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; n) apertura pomeridiana delle scuole; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro;

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p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento.

Titolo progetto Obiettivo

Alternanza scuola-lavoro Realizzare stage e tirocini al fine di migliorare la preparazione. Favorire l’orientamento professionale

Progetto Traineeship

. Progetto pilota di alternanza promosso dal MIUR in collaborazione con Federmeccanica

Progetto centralina – ARPA

Progetto integrato tra le specializzazione di Chimica, elettronica, informatica, telecomunicazioni per lo studio degli apparati elettronici di rilevazione di sostanze e particolati nell’aria, interpretazione chimica, archiviazione informatica dei dati, e loro trasmissione a distanza, utilizzando la centralina che l’ARPA ha messo a disposizione della scuola

Collaborazione Collegio Geometri

Migliorare competenze professionali. Rafforzare raccordo con il territorio.

Erasmus plus vet

il programma di apprendimento e mobilità dell’Unione Europea, dedicato all’istruzione , alla formazione aperto a tutti i cittadini europei.

Bi-ciclo Progetto realizzato in collaborazione con associazioni, Università e dipartimento di chimica per riciclare e creare materiali utili al consumo

Fixo Yei

Azione di orientamento per studenti diplomati realizzata in collaborazione con ItaliaLAvoro nell’ambito delle azioni previste per Garanzia Giovani. Lo sportello è aperto anche ai diplomati delle altre scuole

ATTIVITÀ A FAVORE DELL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA Le seguenti attività sono volte a garantire servizi considerati importanti per l’intera comunità scolastica.

Informatizzazione della scuola PNSD Animatore digitale e team innovazione digitale

Ha il fine di garantire un supporto alla didattica e favorire il rapporto scuola-famiglia attraverso appositi strumenti hardware (PC, tablet, rete wirelss, LIM) e software (registro on line –Nuvola, sito web, albo on line). La figura dell’animatore digitale e del team è stato introdotto all’interno delle azioni del Piano nazionale scuola digitale (PNSD) al fine di promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica. A partire dall’a.s. 2016.17 la scuola utilizzerà un ambiente di e-learning (piattaforma moodle)

Accreditamento Scuola come Ente di formazione

Accreditamento per la formazione iniziale, superiore, continua e permanente, per avere l’idoneità a proporre e realizzare interventi di formazione, cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo.

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CAPITOLO 5: ORIENTAMENTO La nostra scuola si prefigge di mettere in atto una serie di strategie tese a sostenere le scelte concrete dei giovani nei punti di snodo del loro percorso formativo, facendo sì che la scelta rappresenti un’effettiva occasione di crescita, al fine di:

- arginare il fenomeno della dispersione scolastica - formare figure professionali idonee all’inserimento in una società in continua trasformazione - formare cittadini consapevoli e responsabili delle proprie scelte. - Consolidare nei giovani e negli adulti una metodologia di scelta - acquisire la consapevolezza della valenza dell’orientamento in una scuola finalizzata al successo formativo - sviluppare la capacità di saper riconoscere i propri interessi, le proprie attitudini e potenzialità - fornire agli studenti strumenti di lettura e comprensione della realtà sociale ed economica nella quale si

trovano a dover compiere le proprie scelte.

5.1 Orientamento in ingresso Destinatari: alunni ed alunne delle terze medie e loro genitori, personale docente scuole secondarie di primo grado. Obiettivi:

favorire una continuità tra la scuola di base e il primo anno del biennio della scuola superiore

informare e rendere consapevoli gli studenti della scuola secondaria di primo grado sulle caratteristiche didattiche (contenutistiche e metodologiche) dei vari indirizzi dell’istituto

realizzare brevi percorsi formativi per studenti della scuola secondaria di primo grado in modo da far sperimentare le modalità didattiche della scuola, coinvolgendo nelle iniziative le famiglie e le scuole di provenienza.

progettare e organizzare attività di interesse pubblico tese a far conoscere all’esterno la specificità della formazione tecnica ed i relativi sbocchi professionali.

Attività: Agli alunni delle scuole medie inferiori sono rivolte iniziative che hanno la finalità di informare e di illustrare la proposta formativa ed educativa dell’Istituto: depliant, video, sito Internet, sportello informativoper studenti e genitori con orario settimanale pomeridiano, pubblicazioni su stampa locale, open-day. Nella anno scolastico in corso l’istituto partecipa al progetto “Una Bussola per crescere” finanziato dalla Regione Umbria, in rete con altri soggetti, specificatamente rivolto all’orientamento in ambito tecnico-scientifico Orientamento in itinere Destinatari: l’attività è rivolta, agli allievi delle seconde classi, poi per gli alunni delle classi terze per un eventuale ri-orientamento. Obiettivi:

prevenire la dispersione scolastica favorendo le occasioni per recuperare la motivazione per il corso scelto anche attraverso esperienze formative (stage ecc.)

recuperare e/o rafforzare motivazione e interesse per il corso scelto sostenere e accompagnare gli studenti che mostrano difficoltà ad interagire nella

scuola e/o qualora necessario, aiutarli ad orientarsi verso gli altri indirizzi presenti nella scuola o verso altre scuole più corrispondenti ai propri interessi e propensioni.

Attività incontri con alunni e genitori in particolare con quelli delle classi seconde per la

presentazione delle varie articolazioni e opzioni; incontri con esperti esterni

5.2 Orientamento in uscita

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 45

Destinatari: alunni ed alunne classi quarte e quinte. Obiettivi

coinvolgere gli studenti degli ultimi due anni di corso in attività che li aiutino a riflettere sul proprio percorso formativo

permettere agli studenti di operare per tempo e in maniera consapevole la scelta sul proseguimento o meno degli studi.

favorire una continuità tra la scuola, l'università e il mondo del lavoro. permettere un’adeguata riflessione sul proprio percorso formativo riflettere sui propri interessi far emergere e valorizzare le attitudini personali: vagliare le competenze raggiunte; acquisire la capacità di reperire informazioni ed auto-orientarsi; adeguare la propria preparazione al tipo di scelta futura effettuata; operare una scelta motivata sia in ambito lavorativo che nel proseguimento degli studi

Attività Si organizzano incontri con personale qualificato (sia del mondo universitario, sia di quello professionale e produttivo), prendendo in considerazione tutte le iniziative intraprese dal M.I.U.R., dalla Provincia, dalla Camera di Commercio per l’Industria, l’Artigianato e l’Agricoltura di Terni e da altri Enti, instaurando anche relazioni fattive con l'Università ed con il mondo del lavoro. In particolare, si organizzano incontri con esperti dei centri per l’impiego, dei centri di formazione professionale, di associazione di categoria, del mondo dell’imprenditoria e degli studi professionali. Sono programmate le seguenti attività:

- giornate di orientamento informativo organizzate sia presso la sede scolastica che presso le Università; - attività di orientamento formativo scaturite da progetti realizzati in collaborazione con le Università; - partecipazione singola o di gruppo ad attività di approfondimento e a stage organizzate da enti ed

istituzioni; - attività specifiche rivolte agli studenti che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro ed incontri con i

rappresentanti delle professioni. Attività di placement per gli studenti diplomati Dall’a.s. 2016.17 la scuola ha aderito al progetto FIXOYey che prevede la realizzazione in collaborazione con ItaliaLavoro di una attività di orientamento specifica per gli studenti diplomati. L’attività di placement è rivolta non so agli ex studenti della scuola, ma a tutti i giovani neo-diplomati e si inserisce all’interno della azioni previste per Garanzia Giovani. Questo servizio permette di realizzare un accompagnamento degli studenti alla definizione di un progetto di vita post-scolastica che può consistere in una prosecuzione della formazione o nella ricerca attiva di un inserimento lavorativo.

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CAP. 6 ORGANIZZAZIONE DEGLI STUDI

6.1 Corsi diurni

Nell’ITT Allievi Sangallo sono attivi i seguenti indirizzi e articolazioni (che iniziano a partire dal terzo anno):

- Meccanica e meccatronica ed energia con le articolazioni di o meccanica e meccatronica o energia

- Elettronica ed Elettrotecnica con le articolazioni di

o elettronica

o elettrotecnica

o automazione

- Informatica e Telecomunicazioni con le articolazioni di:

o informatica

o telecomunicazioni

- Chimica, materiali e biotecnologie con le articolazioni di

o Chimica e materiali

o Biotecnologie sanitarie

- Costruzioni, Ambiente e Territorio

Gli indirizzi iniziano nel primo anno ma il piano degli studi è sostanzialmente identico nel primo biennio (con una sola materia nel secondo anno che contraddistingue i vari indirizzi) e si differenzia poi nettamente a partire dal terzo anno di corso in cui inizia lo studio delle materie caratterizzanti il percorso formativo.

Tutti i percorsi effettuano 32 ore settimanali, tranne le seconde che effettuano un orario di 33 ore essendo stato inserito dal MIUR l’insegnamento della Geografia generale ed economica.

A partire dall’a.s. 2016/17 è stato chiesto di poter attivare l’ articolazione di “biotecnologie sanitarie tenendo conto dell’interesse dei giovani verso le professioni sanitarie e le esigenze manifestate da alcune aziende locali.

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Quadro orario settimanale Biennio

ore settimanali

Discipline I° II°

Lingua e Letteratura Italiana 4 4

Lingua Inglese 3 3

Storia 2 2

Matematica 4 4

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Int. Scienze della Terra e Biologia 2 2

Geografia 1

Scienze Motorie e Sportive 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1

Fisica 3 3

Laboratorio di Fisica 1 1

Chimica 3 3

Laboratorio di Chimica 1 1

Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica 3 3

Lab di Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica 1 1

Tecnologie Informatiche 3

Laboratorio di Tecnologie Informatiche 2

Scienze e Tecnologie Applicate 3

Totale ore settimanali 32 33

di cui di laboratorio 6 6

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 48

Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”:

• ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

• nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.

È grado di: • operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; • sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; • utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; • integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione

industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

• intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

• nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i

procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. 1 Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche,

controlli e collaudi. 2 Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche,

con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. 3 Gestire progetti. 4 Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5 Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 6 Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: ”Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 49

Quadro orario settimanale Indirizzo di Elettronica Elettrotecnica Automazione ore settimanali

Discipline di area generale comuni a tutti gli indirizzi III° IV° V°

Lingua e lettere italiane 4 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1

Complementi di Matematica 1 1

Totale ore settimanali 16 16 15

Articolazione di Elettrotecnica ed Elettronica III° IV° V°

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici 5 5 6

Elettrotecnica ed Elettronica 7 6 6

Sistemi Automatici 4 5 5

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Articolazione di Automazione III° IV° V°

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici 5 5 6

Elettrotecnica ed Elettronica 7 5 5

Sistemi Automatici 4 6 6

Totale ore settimanali 32 32 32

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 50

Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”:

• ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;

• ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

• ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;

• collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

È in grado di: • collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale

e di intervenire • nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; • collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare

e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; • esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio

razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;

• utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione;

• definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell’articolazione “Telecomunicazioni”, viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1 Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2 Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3 Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e

della sicurezza. 4 Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5 Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6 Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 51

Quadro orario settimanale Indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni ore settimanali Discipline III° IV° V°

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1

Complementi di Matematica 1 1

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Articolazione di Informatica

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Sistemi e Reti 4 4 4

Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e Disegno 3 3 4

Gestione Progetto, Organizzazione d'Impresa 3

Informatica 6 6 6

Telecomunicazioni 3 3

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Articolazione di Telecomunicazioni

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Sistemi e Reti 4 4 4

Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e Disegno 3 3 4

Gestione Progetto, Organizzazione d'Impresa 3

Informatica 3 3

Telecomunicazioni 6 6 6

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 52

Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: • ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni;

inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.

• Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

È in grado di: • integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con

le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

• intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

• agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

• pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Meccanica e meccatronica” sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Nell’articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” consegue irisultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.

1. Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. 2. Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. 3. Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e

collaudo del prodotto. 4. Documentare e seguire i processi di industrializzazione. 5. Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le

risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. 6. Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di

sistemi termotecnici di varia natura. 7. Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel

rispetto delle relative procedure. 8. Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi

produttivi. 9. Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. 10. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della

sicurezza. In relazione alle articolazioni: ”Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 53

Quadro orario settimanale Indirizzo di Meccanica e Meccatronica ed Energia

ore settimanali

Discipline comuni a tutte le articolazioni III° IV° V°

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1

Complementi di Matematica 1 1

Totale ore settimanali delle discipline comuni 16 16 15

Articolazione di Meccanica e Meccatronica

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Meccanica, Macchine ed Energia 4 4 4

Sistemi e Automazione 4 3 3

Tecnologie Meccaniche di Processo e Prodotto 5 5 5

Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale 3 4 5

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Articolazione di Energia

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Meccanica, Macchine ed Energia 4 4 4

Sistemi e Automazione 4 3 3

Tecnologie Meccaniche di Processo e Prodotto 5 5 5

Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale 3 4 5

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 54

Il Diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie”: • ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei

processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;

• ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di:

• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;

• integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;

• applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;

• collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;

• verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Chimica e materiali” vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle attività di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici. Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1. Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un

fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. 2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. 3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le

loro trasformazioni. 4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui

sono applicate. 5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e

biotecnologici.

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 55

6. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. 7. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. 8. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la

peculiarità del percorso di riferimento.

Quadro orario settimanale Indirizzo di Chimica, Materiali e biotecnologie

ore settimanali

Discipline comuni a tutte le specializzazioni III° IV° V°

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1

Complementi di Matematica 1 1 Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Articolazione chimica e materiali

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Chimica analitica e strumentale 7 6 8

Chimica organica e biochimica 5 5 3

Tecnologie chimiche e industriali 4 5 6

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 17 17 10

Articolazione Biotecnologie Sanitarie

Totale ore settimanali delle discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15

Chimica analitica e strumentale 3 3

Chimica organica e biochimica 3 3 4

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario 4 4 4

Igiene, anatomia, fisiopatologia, patologia 6 6 6

Legislazione sanitaria 3

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 17 17 10

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Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:

• ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;

• possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;

• ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di:

• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;

• intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;

• prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale;

• pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;

• collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. Quadro orario settimanale Costruzioni Ambiente e Territorio ore settimanali Discipline comuni a tutte le specializzazioni III° IV° V°

Lingua e lettere italiane 4 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1

Complementi di Matematica 1 1

Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7

Topografia 4 4 4

Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4

Gestione del cantiere e Sicurezza 2 2 2

Totale ore settimanali 32 32 32

di cui di laboratorio 8 9 10

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 57

6.2 Istruzione degli adulti: corso serale Percorsi di 2° livello: corso serale finalizzato al conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado

Con l’a.s. 2015-16 nascono i CPIA – Centri Provinciali Istruzione Adulti – ed entra in vigore il nuovo sistema di istruzione degli adulti improntato alla valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona. Il nuovo sistema di istruzione degli adulti è organizzato in percorsi di

istruzione di primo livello - finalizzati al conseguimento del diploma di scuola media inferiore; istruzione di secondo livello - finalizzati al conseguimento del diploma di scuola superiore (diploma di

istruzione tecnica, professionale e artistica); alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana.

Il nuovo sistema prevede che i percorsi di istruzione siano organizzati in modo da consentire la personalizzazione del percorso stesso sulla base di un Patto Formativo Individuale definito attraverso il riconoscimento degli studi compiuti dall'adulto e delle esperienze maturate in ambito lavorativo o attraverso studi personali coerenti con l'indirizzo scelto. In particolare è previsto:

1. il riconoscimento dei crediti comunque acquisiti dallo studente per l’ammissione ai percorsi del tipo e del livello richiesto;

2. la personalizzazione del percorso di studio relativo al livello richiesto, che lo studente può completare anche nell’anno scolastico successivo

3. la fruizione a distanza di una parte del percorso previsto, con conseguente riduzione dell'orario di presenza in aula;

4. una attività di accoglienza e di orientamento, finalizzate alla definizione del “Patto formativo individuale” che certifica il riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso di istruzione.

OFFERTA DIDATTICA CORSO SERALE ITT “Allievi Sangallo” L’offerta didattica dell’Istituto riguarda il secondo livello di istruzione ed in particolare le classi 3, 4 (secondo periodo didattico) e la classe 5 (terzo periodo didattico).

Nell’anno scolastico 2016-17 sono attive: Classi 5 Classe 3

Indirizzo Elettronica-Elettrotecnica—articolazione Elettrotecnica Indirizzo Meccanica-meccatronica

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 58

QUADRO ORARIO SETTIMANALE Secondo e terzo periodo didattico

Indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Articolazione Elettrotecnica Discipline Secondo periodo Terzo

periodo III IV V Lingua e letteratura italiana 3 3 3 Lingua inglese 2 2 2 Storia 2 2 2 Matematica e Complementi 3 3 3 Religione Cattolica o Attività alternativa 1 1 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 4(2) 4(2) 4(2) Elettrotecnica ed Elettronica 4(2) 5(2) 5(3) Sistemi automatici 4(2) 4(2) 3(2) Di cui in compresenza 6 6 7 Totale ore settimanali 22 24 23

QUADRO ORARIO SETTIMANALE Secondo e terzo periodo didattico

Indirizzo MECCANICA-MECCATRONICA Articolazione Meccanica Discipline Secondo periodo Terzo

periodo III IV V Lingua e letteratura italiana 3 3 3 Lingua inglese 2 2 2 Storia 2 2 2 Matematica e Complementi 3 3 3 Religione Cattolica o Attività alternativa 1 1 Meccanica, macchine ed energia 4 3 3 Sistemi e automazione 3 3 3 Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto 2 3 2 Impianti energetici, disegno e progettazione 3 4 4

Di cui in compresenza 6 6 7 Totale ore settimanali 22 24 23

I CORSI SI SVOLGONO IN ORARIO SERALE E SONO APERTI A TUTTI, GIOVANI E ADULTI I corsi sono rivolti in particolare a lavoratori dipendenti/autonomi, a chi è in cerca di lavoro, a chi desideri riprendere o completare il ciclo di studi. I percorsi di istruzione sono flessibili ed in grado di valorizzare l'esperienza professionale e non degli studenti stessi, particolare è previsto il riconoscimento dei crediti formali, non formali e informali con conseguente riduzione del carico orario settimanale.

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 59

PERIODO DI SVOLGIMENTO Da settembre 2016 a giugno 2017 ORARIO I corsi prevedono 23/24ore settimanali di frequenza suddivisa in frequenza in aula e frequenza a distanza. Le lezioni in aula sono distribuite su cinque sere, dal lunedì al venerdì, di norma a partire dalle h. 17.15 fino alle h. 20.35. Nell’anno scolastico 2016/2017 è stato attivato il corso serale di meccanica per la classe terza Il corso serale avrà la riduzione prevista dalla normativa (da 32 h a 22h della unità oraria a 50 minuti con recupero della riduzione oraria attraverso attività di sostegno e potenziamento per gli studenti, per il 3°di 22h, per il 4° di 23 h, per il 5° di 22h, il residuo delle ore verranno svolte il venerdì la 3° , la 4° e la 5° ora, attraverso delle rotazioni orarie, ORGANIZZAZIONE E DIDATTICA E’ previsto: a) il riconoscimento dei crediti comunque acquisiti dallo studente per l’ammissione ai percorsi del tipo e del livello richiesto; b) la personalizzazione del percorso di studio relativo al livello richiesto, che lo studente può completare anche nell’anno scolastico successivo c) la fruizione a distanza di una parte del percorso; d) una attività di accoglienza e di orientamento, finalizzata alla definizione del “Patto formativo individuale”. FORMAZIONE A DISTANZA: A partire dall’a.s. 2016.17 verrà erogata utilizzata una piattaforma per la formazione a distanza. Ciò permetterà agli studenti di reperire materiale ed interagire con il docente. A partire dall’a.s. 2017.18 una parte della formazione avverrà in modalità e-learning. REQUISITI DI ACCESSO Possono presentare domanda di iscrizione ai percorsi di secondo livello – secondo e terzo periodo didattico (corrispondenti alle classi 3, 4, 5) gli adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e di crediti comunque acquisiti per l’ammissione ai percorsi del tipo e del livello richiesto. L’effettivo percorso da frequentare è stabilito nel “Patto formativo individuale”, preparato da una apposita Commissione che esamina la domanda di iscrizione presentata dall'adulto. ATTIVAZIONE DEI CORSI L'attivazione dei corsi è subordinata al raggiungimento di un numero sufficiente di iscrizioni e all'approvazione dell'Ufficio Scolastico Regionale.

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 60

Cap. 7 Organico 7.1 Organico docente Organico Docenti sezione IT-Industriale

italia

no

ingles

e

mat

emat

ica

diritt

o

GEOG

sc. T

erra

chim

ica

mec

canic

a

elettr

tonic

a

elettr

otec

nica

fisica

infor

mat

ica

ed fis

ica

tec.d

isegn

o

relig

ione

lab ch

imica

lab.el

ettro

NICA

lab.el

ettro

TEC

lab fis

ica

lab in

f

lab m

ecc

Soste

gno

e di concorso A050 A346 A047 A019 A039 A060 A013 A020 A034 A035 A038 A042 A029 A071 IRC C240 C260 C270 C290 C310 C320ore tota l i 180 90 134 28 8 32 100 55 89 89 48 73 60 48 30 43 42 36 16 56 43 108

n. cattedre 10 5 7 1 0 1 5 3 5 5 2 4 3 2 1 2 2 2 1 3 2 6 72ore res idue 0 0 8 10 8 14 10 1 0 0 12 1 6 12 12 7 6 0 0 2 7 9 7

Organico Docenti sezione IT-Industriale-Corso serale

italia

no

ingles

e

mat

emat

ica

diritt

o

GEOG

sc. T

erra

chim

ica

mec

canic

a

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trton

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elettr

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nica

fisica

infor

mat

ica

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ica

tec.d

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NICA

lab.el

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TEC

lab fis

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lab in

f

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ecc

Soste

gno

e di concorso A050 A346 A047 A019 A039 A060 A013 A020 A034 A035 A038 A042 A029 A071 IRC C240 C260 C270 C290 C310 C320n. cattedre 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

ore tota l i 10 4 6 0 0 0 0 5 0 12 0 0 0 0 2 0 7 0 0 0 13 0 3

Organico Docenti sezione IT-Geometri

italia

no

ingles

e

mat

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diritt

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GEOG

sc. T

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Labo

rato

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GNO

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ica

lab in

f

lab m

ecc

e di concorso A050 A346 A047 A019 A039 A060 A013 A016 A058 A020 A038 A042 A029 A072 IRC C240 C370 C430 C290 C310 C320ore tota l i 36 18 22 2 0 2 3 47 18 0 3 3 12 20 6 1 3 43 1 2 1 0

n. cattedre 2 1 1 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 0 0 10ore res idue 0 0 4 2 0 2 3 11 0 0 3 3 12 0 6 1 3 7 1 2 1 0 3

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 61

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 62

L’organico indicato corrisponde a quello in atto nell’a.s. 2016/17. Per gli anni successivi l’organico dei posti comuni dipenderà dall’effettivo numero di classi che verranno costituite in base al numero effettivo degli alunni nei vari anni, dagli iscritti alle classi prime, dalle scelte relative all’articolazione per gli studenti delle classi terze. 7.1.2 Sostegno In considerazione del numero e della tipologia degli alunni diversamente abili sono state assegnate alla scuola per il corrente anno 2016-17:

• 6 cattedre + 9 ore • 25 ore di supporto tramite operatore scolastico (su tre alunni)

Organico Docenti SostegnoArea AD01 AD02 AD03 AD04n. Cattedre 2 1 3 0n. ORE 9

L’organico indicato corrisponde a quello in atto nell’a.s. 2016/17. Per gli anni successivi l’organico dei posti per il sostengo dipenderà dal numero effettivo degli studenti diversamente abili frequentati la scuola e dalla gravità delle loro patologie. 7.1.3 Potenziamento

Coerentemente con gli indirizzi formulati per le attività della scuola e le scelte di gestione e amministrazione, si ritiene che sia necessario potenziare i seguenti settori indicati in ordine di priorità:

- per esigenze organizzative e gestionali • docente di Scienze e tecnologie delle costruzioni, tecnologie e tecniche di rappresentazione

grafica A-37 (ex A071 –A016 – A072) - per migliorare le competenze matematico-logiche

• docenti matematica A-26 (ex A047) - per migliorare competenze linguistiche:

• docenti di Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (lingua straniera inglese) A-24 (ex A346)

- per sostenere l’apprendimento delle competenze tecniche-scientifiche del biennio • docente di fisica A-20 (ex A038 - Fisica)

- per potenziare le competenze digitali degli studenti: • docente di Scienze e tecnologie informatiche A-41 (ex A042)

- per incrementare l’attività laboratoriale, organizzare l’alternanza scuola lavoro e il sistema di orientamento sono necessari docenti delle materie tecniche nelle seguenti aree indicate in ordine di priorità:

• Scienze e tecnologie meccaniche A-42 (ex A020) • Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche A-40 (ex A034 elettronica) • Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche A-40 (ex A035 elettrotecnica) • Scienze e tecnologie chimiche A-34 (ex A013 chimica) • Scienze e tecnologie delle costruzioni, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica A-

37 (ex A016 – A071 – A072)

Istituto Tecnico Tecnologico-Terni Piano Triennale dell'Offerta Formativa aa.ss. 2016-19 63

Dovrà essere garantita in particolare la copertura delle supplenze brevi che in base al trend storico della scuola presenta una forte criticità. L’organico dell’autonomia verrà progressivamente gestito in modo unitario in modo da valorizzare la professionalità di tutti i docenti. In questa ottica i compiti di coordinamento e di responsabilità connessi ai vari progetti presenti nel POF potranno essere affidati ai docenti con esperienza all’interno della scuola anche con un parziale esonero dalla attività didattica, mentre i docenti dell’organico del potenziamento potranno essere utilizzati anche per l’attività didattica ordinaria. Le scelte più di dettaglio potranno essere adottate solo tenendo conto dell’effettivo numero di docenti complessivamente assegnati alla scuola e delle professionalità disponibili. Nonostante le indicazioni formulate dalla scuola coerentemente con le esigenze per la realizzazione del PTOF, sono state assegnate le seguenti aree di potenziamento per l’.a.s. 2016.17 Docenti di potenziamento assegnati nell’anno 2016/2017

A016 COSTRUZ.TECNOL .delle COSTRUZ E DIS. TECN. 2 A019 DISCIPLINE GIURIDICO ECONOMICHE 2 A029 SCIENZE MOTORIE 1 A038 FISICA 1 A047 MATEMATICA 1 A048 MATEMATICA APPLICATA 1 A060 SCI.NA.CH.GEOG.MIC 1 TOT 9

Poiché per l’.a.s 2016.17 un docente di scienze motorie è stato utilizzato presso l’USR, in realtà le risorse di potenziamento effettivamente disponibili per la scuola sono solo 8.

7.2 Personale ATA 7.2.1 Assistenti amministrativi

In organico a.s. 2015-16: • n. 7 unità

7.2.2 Assistenti tecnici:

Area Settore n.AR02 Elettrotecnica-Elettronica 6AR01 Meccanica 3AR23 Chimica 2AR08 Fisica 2AR10 Edile 1

Totale addetti 14

In considerazione dell’aumentato numero dei laboratori dotati di tecnologie informatiche e dal loro progressivo possibile aumento in caso di finanziamento dei progetti presentati per i bandi PON e per i bandi del PNSD, si ritiene che sia necessaria la presenza a partire dell’a.s. 2016/17 di un assistente tecnico ulteriore dell’area A02, sotto-area informatica.

7.2.3 Collaboratori scolastici In organico a.s. 2015-16

• n. 12 unità

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Cap. 8 SERVIZI DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA 8.1 Aggiornamento e formazione docenti

La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di consolidamento e potenziamento del sistema. Risulta direttamente utili alla crescita e alla riqualificazione personale e indirettamente contribuisce ad innalzare il livello dell’offerta formativa della scuola.

Poiché i requisiti di competenza sono pertanto fondamentali per qualsiasi soggetto coinvolto nell’operatività del servizio, allo scopo di perseguire un costante miglioramento, la scuola fornisce strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio.

All’istituzione scolastica singola, in rete o consorziata, compete infatti la programmazione delle iniziative di formazione, ferma restando la possibilità dell’autoaggiornamento.

Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando le esigenze individuali e collegiali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA.

Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale e periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati, può programmare attività formative progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con l’Università, con le associazioni professionali qualificate, con gli Istituti di Ricerca e con gli Enti accreditati.

Nel corso del triennio 206/18 si ritiene prioritaria una formazione dei docenti nei seguenti settori:

- didattica per competenze

- impiego delle nuove tecnologie nella didattica

- alternanza scuola/lavoro

- disabilità/integrazione

- orientamento

- coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale

- progettazione europea

In caso di rinnovo della strumentazione laboratoriale può essere necessario attivare aggiornamenti afferenti alle specifiche competenze tecnico-professionali per poter utilizzare la nuova strumentazione o nuovi software.

Sarà rilevante anche la formazione effettuata dai docenti sui contenuti disciplinari o sulle competenze in inglese effettuati da soggetti accreditati per la formazione del personale docente della scuola secondaria o dagli ordini professionali purché attinenti alle discipline insegnate.

Ogni docente dovrà effettuare nell’anno scolastico almeno una unità formativa su una delle tematiche indicate. I docenti sono tenuti a svolgere la formazione obbligatoria sulla sicurezza prevista dalla normativa.

Il presente piano tiene conto di quanto predisposto dal MIUR nel piano annuale di formazione dei docenti e sarà aggiornato in presenza di innovazioni legislative o contrattuali.

Verranno segnalate le attività di formazione promosse da soggetti esterni attraverso la pubblicazione nella bacheca docenti o attraverso circolari interne per le attività più significative.

Nella predisposizione di specifiche attività formative da parte della scuola si terrà conto delle esigenze espresse dai docenti all’interno dei dipartimenti e degli assi culturali.

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La formazione organizzata dalla scuola avverrà di norma in orario pomeridiano. L’organizzazione della formazione nei periodi di sospensione dell’attività didattica verrà deliberata dal Collegio dei docenti

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8.2 Informatizzazione della scuola e Piano Nazionale Scuola digitale

Il progetto “informatizzazione della scuola” ha il fine di garantire un supporto alla didattica e favorire il rapporto scuola-famiglia attraverso appositi strumenti hardware (PC, tablet, rete wireless, LIM) e software (registro on line –Nuvola, sito web, albo on line).

La scuola partecipa al Piano Nazionale Scuola digitale PNSD con cui il MIUR intende realizzare una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.

La scuola ha implementato già da quattro anni il registro elettronico, sta procedendo alla digitalizzazione dei processi amministrativi, ha ottenuto finanziamenti per il potenziamento della rete LAN/WLAN e degli ambienti didattici partecipando a due bandi PON.

Nell’anno 2016/2017 è stata completata la rete wifi per l’allestimento di nuovo laboratorio multimediale Aula 88 grazie al bando 2014IT05M2OP001 “Per la scuola – competenze e ambienti per l'apprendimento”. Codice Progetto 10.8.1.A2-FESRPON-UM-2015-23

La scuola ha partecipato al programma operativo Nazionale “per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave” con l’approvazione del progetto PON Nuovo laboratorio digitale multidisciplinare Aula Multimediale 38 Codice Progetto 10.8.1.A3-FESRPON-UM-2015-23.

L’animatore digitale insieme ai tre docenti del team per l’innovazione promuovo all’interno della scuola l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica.

A partire dall’a.a. 2016.17 è disponibile una piattaforma per la formazione a distanza

La scuola parteciperà alle iniziative nell’ambito del PNSD.

8.3 Registro on line

A partire dall’a.s. 2013/14 l’istituto in ottemperanza alle indicazioni ministeriali ha deciso di utilizzare il registro on line per la gestione del registro di classe e del registro personale del docente.

Il docente può utilizzare per il registro on line un dispositivo personale o un tablet fornito dalla scuola che può utilizzare durante le lezioni e anche in orario extrascolastico per l’inserimento dei dati.

Nel registro on line vengono inseriti tutti i dati relativi alla frequenza, alle lezioni e alle valutazioni ma può essere utilizzato anche per l’inserimento di documentazione di supporto all’attività didattica poiché per ogni lezione il docente può allegare dei file.

I genitori possono accedere con username e password ai dati del registro on line e visionare assenze, ritardi, valutazioni, compiti assegnati e argomenti svolti delle lezioni. Attraverso questo strumento i genitori possono visionare anche eventuali note disciplinari e possono ricevere comunicazioni sia da parte del singolo docente che da parte del docente coordinatore della classe per provvedimenti deliberati dal Consiglio di classe.

8.4 Sito WEB

Il sito web http://ittterni.gov.it/ costituisce lo strumento privilegiato per la comunicazione all’interno della comunità scolastica, ma è anche un canale molto importante per far conoscere al territorio le attività svolte dall’Istituto.

I genitori possono trovare sul sito tutte le notizie relative alla vita e alla organizzazione della scuola. Nel sito vengono pubblicate ad esempio le circolari, gli orari di ricevimento, gli avvisi sulle attività svolte, la modulistica. Dal sito i genitori accedono al registro on line.

Attraverso il sito, in particolare attraverso le sezioni “albo on line” e “amministrazione trasparente” vengono rispettati gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente.

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8.5Struttura organizzativa

RUOLI INCARICHI a.s. 2015/16 FUNZIONI

Dirigente Scolastico Prof.ssa Cinzia Fabrizi Dirigenza scolastica

DSGA

Dott. Sandro Carlini

Direttore dei servizi generali e amministrativi

Collaboratori DS Prof. Sergio Angeletti Prof.ssa Mirella Servi

Funzioni Strumentali

Prof. Riccardo Barbieri

Orientamento entrata/itinere

Prof. ssa Laura Ghidini Sostegno agli studenti

Prof.ssa D’Alessandro Carmela Miriam

Sostegno agli studenti BES e DSA e coordinamento doc. di sostegno

Prof. Moret Edi Monitoraggio PTOF e PDM

Commissioni gruppi di lavoro

• Gruppo di lavoro Inclusione • Commissione orientamento in entrata • Commissione orientamento in uscita • Commissione Alternanza scuola-lavoro • Commissione prove Invalsi • Team innovazione digitale • Commissione elettorale • Comitato di valutazione dei docenti • Commissione Sicurezza • Nucleo interno di autovalutazione (NIV) • Commissione “Didattica per competenze”

Funzioni Specifiche

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Incarico Docenti a.s. 2016/17

Referente Corso serale Prof.ssa Carla Santini

Referente Accreditamento Regionale Prof.ssa Carla Santini

Referente Servizio informatizzazione scuola Animatore digitale Prof. Sergio Angeletti

Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Prof. Argenti Vincenzo

Responsabile Ufficio Tecnico Prof. Giorgio Proietti

Referente CLIL Prof.ssa Sara Santori

Referente progetti Erasmus Prof.ssa Laura Ghidini

Referente viaggi di istruzione Prof. Pietropaoli Michela

I Docenti indicati come incaricati di funzione strumentale o di incarichi specifici vengono nominati all’inizio di ogni anno scolastico, così come i componenti delle varie commissioni. STAFF DEL DIRIGENTE: Staff del dirigente composto da: collaboratori del DS, funzioni strumentali, componenti nucleo di valutazione, eventuali altri docenti nominati ai sensi del c. 83 dell’art. 1 L. 105/2015 Il coordinatore del Consiglio di Classe: nominato dal Dirigente Scolastico, si occupa del regolare svolgimento del consiglio, attraverso appropriate iniziative ed interventi come: − Presiede il Consiglio di Classe in caso di assenza del Dirigente Scolastico, coordinandone i lavori sulla base

delle indicazioni generali contenute nel P.O.F., delle indicazioni particolari impartite dal D.S., delle richieste e proposte formulate da docenti e genitori di classe e dai referenti dei progetti, ne redige i verbali, presiede le assemblee dei genitori;

− Coordina e promuove l’organizzazione didattica e di valutazione con la predisposizione, per le classi quinte, della relazione del Consiglio di Classe;

− Coordina e promuove le attività culturali in accordo con gli altri docenti, d’intesa con i referenti di Istituto e sentita la componente genitori;

− Chiede la convocazione di Consigli in via straordinaria e per particolari situazioni; − Segnala tutte le note disciplinari ed i fatti suscettibili di provvedimenti; − Raccoglie sistematicamente informazioni (andamento scolastico e disciplinare, problemi di relazione e/o

socializzazione, assenze e ritardi) e ne cura la comunicazione; − Informa il D.S., ed i genitori, su assenze ripetute degli alunni, controlla che le assenze siano giustificate nei

tempi opportuni, propone la convocazione con lettera ufficiale dei genitori in occasione di fatti o comportamenti problematici anche su richiesta dei colleghi;

− Prende gli opportuni contatti, in tutti i casi di disagio scolastico e socio-affettivo, con i colleghi della classe, il D.S., i docenti referenti e i genitori al fine di individuare strategie e modalità di intervento e porre in atto iniziative volte, ove possibile, alla risoluzione dei problemi emersi;

− Segue l’evoluzione della crescita degli studenti con particolari e gravi difficoltà di apprendimento, formulando proposte di intervento;

− Propone strategie atte a promuovere, nel gruppo di classe e nel gruppo dei docenti, spirito collaborativo e interesse per i progetti formativi della scuola;

− Distribuisce e successivamente raccoglie le comunicazioni scuola/famiglia;

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− Raccoglie ed ordina il materiale relativo alle attività di progettazione delle U.A. e/o programmazione didattica e/o modulare dei vari docenti del Consiglio di Classe, consegnandolo ai collaboratori del D.S.

− Al termine delle lezioni, presenta apposita relazione sull’attività svolta.

Responsabili dei laboratori: Per ogni laboratorio viene nominato un docente responsabile che funge anche da sub-consegnatario dei beni presenti nel laboratorio

Responsabili dei dipartimenti Il Collegio dei docenti si è articolato in dipartimenti e assi culturali nel seguente modo:

Per ogni asse e dipartimento viene individuato un responsabile all’inizio di ogni anno scolastico

Asse/dipartimento Materie

Asse linguistico e Asse storico-sociale biennio

Italiano, inglese, diritto, geografia, storia, sc. motorie

Asse matematico (biennio)

Matematica

asse scientifico/tecnologico

Chimica, fisica, biologia, TRG, tecnologie informatiche, scienze applicate

Dipartimento umanistico triennio

Italiano, storia, inglese, sc. motorie

Dipartimento matematica triennio

matematica

Dipartimento informatica Tutte le materie di indirizzo insegnate nel triennio (Informatica, sistemi e reti, telecomunicazioni, TPS)

Dipartimento CAT

Tutte le materie di indirizzo insegnate nel triennio

Dipartimenti chimica Tutte le materie di indirizzo insegnate nel triennio

Dipartimento elettronica Tutte le materie di indirizzo insegnate nel triennio

Dipartimento elettrotecnica

Tutte le materie di indirizzo insegnate nel triennio

Dipartimento meccanica Tutte le materie di indirizzo insegnate nel triennio

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8.6 Risorse strutturali L'Istituto è stato costruito per rispondere a tutte le esigenze di attività e funzionalità rivolte ai numerosi servizi di tipo formativo che vengono svolti, con particolare riguardo al laboratori tecnici di tutte le specializzazioni, le aule ed i locali di uso comune. Occupa una superficie di circa 8700 mq. Da un punto di vista strutturale, gli ambienti sono cosi distribuiti:

All’esterno Nel cortile a destra del corpo centrale

Palazzetto dello sport Sala pesi

Alle spalle del corpo centrale

Officine, laboratori, sala Collegio Docenti, magazzino, fonderia “Pianetti”

Piano Terra Davanti all’ingresso principale Palestra

Piano Seminterrato A sinistra dell’ingresso principale Aula proiezioni, archivio

Piano rialzato A destra dell’ingresso principale Sala docenti, vicepresidenza, aule, infermeria, laboratori, planetario

A sinistra dell’ingresso principale Presidenza, biblioteca, ufficio tecnico, aula qualità, aula sicurezza, uffici amministrativi, contabili e didattici

Primo e secondo piano Aule e laboratori

Risorse tecniche e strumentali Nei laboratori tecnici si svolge una parte importante delle attività didattiche durante tutto l'arco del corso di studi. L’attività laboratoriale è finalizzata all'acquisizione delle competenze necessarie per permettere agli allievi di inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro e a raggiungere i prerequisiti fondamentali per proseguire gli studi in percorsi di alta specializzazione tecnica o in facoltà universitarie, soprattutto in ambito tecnico-scientifico. E’ in atto un processo di rinnovo delle varie strutture laboratoriali che ha dato già importanti risultati e che deve ulteriormente essere implementato. A tal fine la scuola sta procedendo nella implementazione di laboratori dotati di tecnologie informatiche e multimediali funzionali a metodologie didattiche innovative che mirano al coinvolgimento diretto e attivo degli studenti. I laboratori della scuola possono anche divenire una risorsa per il territorio per lo svolgimento di attività di formazione specialistica sia per la formazione che per la riqualificazione professionale, come già accade per il laboratorio di automazione di recente realizzazione. Le strutture di cui dispone l'Istituto, possono essere distinte in base al diverso utilizzo.

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LABORATORI BIENNIO • Fisica • Laboratorio di Scienze della terra e Biologia • Disegno C.A.D. e Tecnologia • Informatica per Matematica • Chimica

LABORATORI TRIENNIO PER TUTTI GLI INDIRIZZI: automazione industriale CHIMICA

• Sala deionizzatori • Impianti chimici • Analisi strumentali • Qualitativa e quantitativa • Analisi Tecniche • Chimica Organica • Chimica Fisica • Fermentazioni • Fermentazioni e Microbiologia

COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRIORIO • Disegno C.A.D. • Materiali

ELETTROTECNICA • Elettrotecnica - Elettronica • Tecnologie Disegno e Progettazione • Sistemi Automatici

ELETTRONICA • Elettronica Generale • Tecnologie Disegno e Progettazione • Sistemi Automatici • Elettrotecnica • Telecomunicazioni • Informatica

MECCANICA • Informatica per Disegno CAD • Automatismi e Robotica • Informatica per Matematica • Tecnologia Meccanica • Meccanica e Macchine a Fluido • Tornio a Controllo Numerico • Macchine Utensili • Linguistico

INFORMATICA • Sistemi Automatici • Matematica Calcolo delle probabilità • Informatica • Elettronica • Telecomunicazioni

STRUTTURE PER LO SPORT • Palazzetto dello sport • Palestra • Sala attrezzi

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Indirizzo web dello schema di laboratori http://ittterni.it/laboratori/ Aula multimediale 38 realizzata nell’anno scolastico 2015/2016 con finanziamento del programma operativo nazionale “ Per la scuola-competenze e ambienti per l’apprendimento “ Laboratorio multimediale aula 88 realizzata nell’a.s. 2015/2016 con il finanziamento del programma operativo nazionale “ Per la scuola-competenze e ambienti per l’apprendimento “ E presente nella scuola inoltre un Museo di informatica inaugurato nell’a.s. 2014/15 che fa parte di un più ampio progetto di museo tecnologico.

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Cap. 10 Sistema di monitoraggio, autovalutazione e piano di miglioramento Sistema di monitoraggio e rendicontazione:

• Per monitorare l’andamento dei progetti verrà effettuata una riunione a dicembre e una a marzo; • Al termine dell’anno i responsabili delle attività, dei progetti e dei servizi dovranno rendicontare

l’attività svolta e i risultati perseguiti.

Il monitoraggio e la rendicontazione avverranno utilizzando una modulistica predisposta dal Dirigente Scolastico In base agli esiti dell’a.s. 2015.16 è stato aggiornato il RAV individuando due priorità e i seguenti obiettivi di processo: .

DESCRIZIONE DELLA PRIORITA'

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Migliorare la formazione in uscita degli studenti puntando a migliorare gli esiti agli Esami di Stato

Tendere verso la media nazionale degli alunni con voto oltre l'80/100 migliorando almeno di 1 punto % il dato attuale (pari a 21,8%)

Migliorare gli esiti degli studenti delle classi prime

Aumentare stabilmente la percentuale di ammessi alla classe successiva dal 78% (dato rilevato dalla scuola) all'80%

Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO 1) Curricolo, progettazione e valutazione Adottare schemi di programmazione comuni che favoriscano una didattica per competenze. Migliorare attività didattica ordinaria attraverso una migliore programmazione per dipartimento nel triennio e per assi culturali nel biennio Effettuare prove strutturate per classi parallele anche orientate ad appurare le competenze Effettuare un monitoraggio dell'andamento della attività didattica durante l'anno 2) Ambiente di apprendimento Attuare dei corsi pomeridiani di approfondimento/potenziamento per migliorare le competenze Realizzare attività di educazione alla legalità (incontri, partecipazione a conferenze) e partecipare ad attività nazionali o regionali su questi temi Aprire la scuola il pomeriggio per favorire il senso di appartenenza alla comunità scolastica con la realizzazione di attività varie Continuare il processo di miglioramento e implementazione dei laboratori 3) Inclusione e differenziazione Effettuare interventi di sostegno all'apprendimento mirati per studenti classi prime con apertura pomeridiana della scuola Coinvolgere studenti anche in attività di peer tutoring per aumentare capacità di inclusione e accettazione Effettuare attività di potenziamento delle competenze tecniche anche con intervento di esperti esterni sia in orario curricolare che extracurricolare 4) Continuità' e orientamento Realizzare un maggiore raccordo con le scuole del primo ciclo in modo che si iscrivano studenti con migliore basi e maggiore motivazione allo studio

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realizzare progetti in rete con scuole del primo ciclo 5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola Aumentare il grado reale di condivisione delle scelte effettuate e della mission della scuola da parte dei docenti Effettuare un monitoraggio delle attività realizzate in corso d'anno e migliorare la rendicontazione finale 6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Programmare le attività di laboratorio con forte interazione tra docente teorico e ITP Effettuare interventi di formazione per migliorare competenze dei docenti nelle materie indirizzo e l’utilizzo di pratiche didattiche innovative Introdurre formazione per AA e AT 7) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Effettuare le ore di ASL previste dalla "buona scuola" Migliorare la programmazione, la realizzazione e la valutazione dell'ASL con una maggiore interazione con la didattica ordinaria Migliorare interazione con le famiglie Indicazione del modo in cui gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità Per raggiungere la priorità del miglioramento delle competenze in uscita degli studenti occorre un lavoro di programmazione delle attività e di interazione tra le attività di collegamento con il mondo del lavoro e l’attività didattica. Occorre migliorare le attività di laboratorio anche con un forte raccordo tra docente teorico e ITP. Occorre anche proseguire il processo di miglioramento dei laboratori. Il miglioramento della didattica richiede anche interventi di formazione mirata sul personale, anche non docente. Al fine di migliorare gli esiti degli studenti nelle classi prime è necessaria una migliore programmazione per competenze con conseguenti strategie didattiche ed occorre inoltre sostenere l'apprendimento con un supporto stabile volto a recuperare le carenze e a sostenere lo svolgimento dei compiti pomeridiani anche con il coinvolgimento degli altri studenti (aiuto tra pari). E' opportuno anche puntare a creare un clima in classe più favorevole all'apprendimento anche attraverso un miglioramento del comportamento degli studenti che a volte soprattutto nelle classi prime non sono ancora adeguatamente scolarizzati.

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PIANO DI MIGLIORAMENTO (approvato dal NIV in data 12.04.2017)

Il piano di miglioramento (PdM) è uno strumento previsto nel sistema nazionale di valutazione che ha la funzione di esplicitare attraverso quali azioni si perseguono le priorità indicate nel rapporto di autovalutazione. Il PdMè stato predisposto dal Nucleo interno di Valutazione composto oltre che dal dirigente, dai docenti Santini Carla, Moret Edi, Mirella Servi, Angeletti Sergio e dall’a.s. 2016.17 dalla prof.ssa Priante Beatrice. I docenti del NIV hanno frequentato la formazione organizzato dall’USR e in particolare due docenti hanno frequentato anche un corso orientato specificatamente alla compilazione del RAV e del PdM organizzato dalla rete Neverstoplearning con capofila l’ITT Volta di Perugia nell’a.s. 2014.15. La predisposizione del piano è avvenuta all’interno di un progetto in rete con le scuole I.O. CPIA – IPSIA Pertini e Istituto istruzione Superiore Scientifico e professionale di Orvieto che è stato valutato positivamente dall’USR in merito alla metodologa scelta ed ha avuto un finanziamento specifico nell’a.s. 2015.16 e nell’a.s. 2016.17. Nell’a.s. 2016.17 all’interno della rete delle scuole è stata organizzata anche una formazione specifica sul RAV e sul PDM aperta anche ai docenti delle scuole non componenti il NIV, al fine di aumentare il grado di consapevolezza del processo di autovalutazione all’interno di ogni istituto scolastico. I modelli utilizzati per elaborare il PDM sono stati concordati all’interno della rete, anche se ogni scuola ha mantenuto la sua specificità. Sono stati utilizzati, con gli adattamenti che si sono ritenuti opportuni, in parte i modelli suggeriti dall’Indire ed in parte quelli utilizzati nella sperimentazione VALES Si è considerato come primo anno del PdM l’anno 2015/16, in conformità a quanto indicato nella circolare n. 47 del 21/10/2014, pur nella consapevolezza che si tratta di un“anno ponte”, non soggetto a monitoraggio da parte dell’INDIRE e che il PdM viene allegato al Pof triennale che verrà attuato a partire dall’a.s. 2016/17.

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INDICE PIANO DI MIGLIORAMENTO PRIMA SEZIONEANAGRAFICA

• Istituzione Scolastica • Responsabile del Piano (DS) • Referente del Piano • Nucleo interno di valutazione • Durata dell’intervento • Risorse destinate al piano

SECONDA SEZIONE Elaborazione del PdM basato sul RAV • Tabella 1 - Priorità e Traguardi • Tabella 2- Relazione tra obiettivi di processo e priorità e traguardi • Tabella 3 - Scala di rilevanza degli obiettivi • Tabella 4 - Risultati attesi e monitoraggio • Relazione tra indirizzi del dirigente scolastico e piano di miglioramento • Relazione tra Rapporto di autovalutazione e Piano di miglioramento • Relazione tra PdM E POF Triennale

TERZA SEZIONE Progettazione delle azioni per raggiungere gli obiettivi

• Elenco progetti/attività

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Istituzione Scolastica: Istituto tecnico Tecnologico Allievi Sangallo Responsabile del Piano (DS): Cinzia Fabrizi Referente del Piano a.s. 2016.17: Edi Moret Nucleo interno di valutazione

Nome Ruolo Funzione Cinzia Fabrizi Dirigente

scolastico

Carla Santini Docente Moret Edi Docente Referente del piano Sergio Angeletti Docente

Mirella Servi Docente

Priante Beatrice Docente Risorse destinate al Piano di Miglioramento Risorse specifiche ottenute tramite la partecipazione al bando per il piano di miglioramento con il progetto “Insieme per il miglioramento” realizzato in rete con altre due scuole A.s. 2015.16 Euro 1.903,25 a.s. 2016.17 Euro 6.111,12

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PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2016.17

TABELLA 1: Priorità e Traguardi (i traguardi sono stati aggiornati a giugno 2016 modificando quanto indicato nell’a.s. 2015.16 tenendo conto dei dati disponibili in tale data e del monitoraggio del PDM effettuato nell’a.s. 2015.16)

ESITI DEGLI STUDENTI

Descrizione della priorità Traguardi

Priorità 1

Migliorare la formazione in uscita degli studenti puntando a migliorare gli esiti agli Esami di Stato

Tendere verso la media nazionale degli alunni con voto oltre il 80/100 migliorando almeno di 1 punto % il dato attuale (pari a 21,8%)

Priorità 2 Migliorare gli esiti degli studenti delle classi prime

Aumentare la percentuale di ammessi alla classe successiva dal 78 all’80%

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Tabella 2 Relazione tra obiettivi di processo e priorità e traguardi

Area di processo Obiettivi di processo 1 2

Migliorare la formazione in uscita degli studenti puntando a migliorare gli esiti agli Esami di Stato

Migliorare gli esiti degli studenti delle classi prime

Tendere verso la media nazionale degli alunni con voto oltre il 80/100 (pari al 7,9%) migliorando almeno di 1 punto % il dato attuale (pari a 21,8%)

Aumentare la percentuale di ammessi alla classe successiva dal 78% all’80%

Curriculo, progettazione e valutazione

Adottare schemi di programmazione comuni che favoriscano una didattica per competenze.

X x

Migliorare attività didattica ordinaria attraverso una migliore programmazione per dipartimento nel triennio e per assi culturali nel biennio

X x

Effettuare nell’arco dell’anno prove strutturate per classiparallele anche orientate ad appurare le competenze

X

Effettuare un monitoraggio dell'andamento della attività didattica durante l'anno

X X

Ambiente ed apprendimento

-Attuare dei corsi pomeridiani di approfondimento/potenziamento per migliorare le competenze

x

-Realizzare attività di educazione alla legalità (incontri,partecipazione a conferenze) e partecipare ad attività nazionali o regionali su questi temi

X

Aprire la scuola il pomeriggio per favorire il senso di appartenenza alla comunità scolastica con la realizzazione di attività varie

x x

Continuare il processo di miglioramento e implementazione dei laboratori

X x

Inclusione e differenziazione

Effettuare interventi di sostegno all'apprendimento mirati per studenti classi prime con apertura pomeridiana della scuola

x

Coinvolgere studenti anche in attività di peer tutoring per aumentare capacità di inclusione e accettazione

x

Effettuare attività di potenziamento delle competenze tecniche anche con intervento di esperti esterni sia in orario curricolare che extracurricolare

X

Continuità ed orientamento

-Realizzare un maggiore raccordo con le scuole del primo ciclo,in modo che si iscrivano studenti con migliore basi e maggiore motivazione allo studio

x

realizzare progetti in rete con scuole del primo ciclo

X

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Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Aumentare il grado reale di condivisione delle scelte effettuate e della mission della scuola da parte dei docenti

X x

Effettuare un monitoraggio delle attività realizzate in corso d'anno e migliorare la rendicontazione finale

x x

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

-Programmare le attività di laboratorio con maggiore interazione docente teorico ITP

X x

Effettuare interventi di formazione per migliorare competenze dei docenti nelle materie indirizzo e l’utilizzo di pratiche didattiche innovative

X x

Introdurre formazione per AA e AT X X Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Effettuare le ore di ASL previste dalla "buona scuola"

X Migliorare la programmazione, la realizzazione e la valutazione dell'ASL con una maggiore interazione con la didattica ordinaria

X

Migliorare interazione con le famiglie

X x

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TABELLA 3: CALCOLO DELLA NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA’ ED IMPATTO (per tre anni) (scala fattibilità:da 1 scarsa realizzabilitàa 5 di facile realizzazione)(scala impatto:da 1 scarsi effetti a 5 notevoli effetti)

OBIETTIVO DI PROCESSO ELENCATI FATTIBILITA’ IMPATTO PRODOTTO Adottare schemi di programmazione comuni che favoriscano una didattica per competenze.

4 2 8

Migliorare attività didattica ordinaria attraverso una migliore programmazione per dipartimento nel triennio e per assi culturali nel biennio

4 3 12 Effettuare prove strutturate nell’arco dell’anno per classi parallele anche orientate ad appurare le competenze 3 4 12 Effettuare un monitoraggio dell'andamento della attività didattica durante l'anno 4 3 12 -Attuare dei corsi pomeridiani di approfondimento/potenziamento per migliorare le competenze

3 4 12 -Realizzare attività di educazione alla legalità (incontri,partecipazione a conferenze) e partecipare ad attività nazionali o regionali su questi temi

4 4 16

Continuare il processo di miglioramento e implementazione dei laboratori 3 5 15 -Aprire la scuola il pomeriggio per favorire il senso di appartenenza alla comunità scolastica con la realizzazione di attività varie

4 2 8 -Coinvolgere studenti anche in attività di tutoring per aumentare capacità di inclusione e accettazione

3 3 9 -Mantenere l’ attività il potenziamento delle competenze tecniche anche con intervento di esperti esterni sia in orario curricolare che extracurricolare

3 4 12

Effettuare interventi di sostegno all'apprendimento mirati per studenti classi prime con apertura pomeridiana della scuola incrementando la frequenza degli studenti

4 3 12

- Realizzare un maggiore raccordo con le scuole del primo ciclo,in modo che si iscrivano studenti con migliore basi e maggiore motivazione allo studio

3 3 9

Realizzare progetti in rete con scuole 1° ciclo 3 3 9 Aumentare il grado reale di condivisione delle scelte effettuate e della mission della scuola da parte dei docenti 2 4 8 -Effettuare un momento di monitoraggio delle attività realizzate in corso d'anno e migliorare la rendicontazione finale

4 3 12 -Programmare le attività di laboratorio con maggiore interazione docente teorico ITP

3 4 12 Effettuare interventi di formazione per migliorare competenze docenti nelle materie indirizzo e l’utilizzo di pratiche didattiche innovative

4 3 12 Introdurre formazione per AA e AT 2 2 4 Effettuare le ore di ASL previste dalla "buona scuola" 3 4 12 Migliorare la programmazione, la realizzazione e la valutazione dell'ASL con una maggiore interazione con la didattica ordinaria 3 4 12 Migliorare interazione con le famiglie

3 2 6

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TABELLA 4: RISULTATI ATTESI E STRUMENTI DI MONITORAGGIO

AREA DI PROCESSO

PRIORITÀ OBIETTIVI DI PROCESSO

AZIONI RISULTATI ATTESI INDICATORI DI MONITORAGGIO

MODALITA’ DI RILEVAZIONE

Curriculo, progettazione e valutazione

1

Adottare schemi di programmazione comuni che favorisca una didattica per competenze

Primo anno Formazione docenti Adeguamento modulistica Secondo anno 2016.17 formazione dei docenti Revisione certificazione delle competenze in uso nella scuola (alla fine del primo biennio) Avvio certificazione competenze per ASL Terzo anno: sviluppare sviluppato almeno 3 moduli disciplinari/interdisciplinari nel biennio e nel triennio (nel triennio per le attività di alternanza scuola lavoro lo sviluppo di almeno 2 moduli interdisciplinari)

Primo anno: Realizzazione nuova modulistica (programmazione dipartimento/asse culturale/classe/individuale) Utilizzo della modulistica da parte dei docenti Che il 70% dei docenti ne abbia sviluppato almeno 1 modulo disciplinare/interdisciplinare utilizzando la didattica per competenze; Secondo anno: che il 70% dei docenti abbia sviluppato almeno 1 modulo disciplinari/interdisciplinari utilizzando la didattica per competenze; Terzo anno: Che il 70% dei docenti abbia sviluppato almeno 2 moduli disciplinari/interdisciplinari (su alternanza scuola lavoro almeno 1 modulo interdisciplinare) Almeno il 70%dei docenti abbia partecipato ai corsi di formazione sulla didattica per competenze o sulla didattica innovativa nell’arco del triennio

- messa a punto della modulistica numero moduli didattica innovativa disciplinari/interdisciplinari realizzati -Presenze ai corsi di formazione

1-relazione finale di ciascun docente 2- registro elettronico 3-Foglio presenze corsi di formazione

1-2

Migliorare attività didattica ordinaria attraverso una migliore programmazione per dipartimento nel triennio e per assi culturali nel biennio

Primo anno (a.s.2015/2016) Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale 2 volte nell’arco dell’anno scolastico

Primo anno: -Svolgimento riunioni dipartimentali/assi culturali -utilizzo modulistica

- -effettuazione delle riunioni -utilizzo della modulistica sia a livello di dipartimento/asse che a livello individuale

-verifica delle programmazioni consegnate -Verbali delle corrispondenti riunioni Secondo anno (a.s. 2016/2017)

Monitoraggio programmazione dipartimentale, di classe, individuale e operare eventuali cambiamenti Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale almeno 2 volte nell’arco dell’anno scolastico

Secondo anno: Programmazione iniziale concordata per dipartimenti/assi culturali con la nuova modulistica Svolgimento riunioni dipartimentali/assi culturali

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Predisposizione modulistica e certificazione delle competenze per alternanza scuola lavoro

Coerenza programmazione di dipartimento e individuale

Terzo anno Monitoraggio modulistica programmazione dipartimentale, di classe, individuale e operare eventuali cambiamenti Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale almeno 2 volte nell’arco dell’anno scolastico Predisposizione modulistica e certificazione delle competenze per alternanza scuola lavoro

Terzo anno: Programmazione iniziale concordata per dipartimenti/assi culturali con la nuova modulistica per la certificazione per competenze. Svolgimento riunioni dipartimentali/assi culturali Coerenza programmazione di dipartimento e individuale

1-2

Effettuare prove strutturate nell’arco dell’anno per classi parallele anche orientate ad appurare le competenze

Primo anno: (a.s.2015/2016) una prova nelle discipline Italiano, Matematica, Inglese(per il biennio) due prove parallele

Primo anno Almeno il 60% degli alunni raggiunga la sufficienza

% delle classi che hanno effettuato le prove Comparazione dei risultati medi delle classi

Rilevazione della valutazione delle prove effettuate Secondo anno:2016-17

Almeno 1 prova nelle discipline Italiano, Matematica, Inglese (per il biennio), almeno una prova per asse culturale Per il triennio almeno una prova parallela per le materie di indirizzo

Secondo anno: che almeno l’75% delle classi effettuino le prove per classi parallele Almeno il 65% degli alunni raggiunga la sufficienza nelle prove

Terzo anno almeno 2 prove nelle discipline Italiano, Matematica, Inglese e 1 prova per le altre discipline

Terzo anno: che almeno l’80% delle classi effettuino le prove per classi parallele almeno il 70% degli alunni raggiunga la sufficienza in tutte le prove; Omogeneità nella programmazione delle classi e dei risultati medi finali

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1-2 Effettuare un monitoraggio sull’andamento dell’attività didattica durante l’anno

Primo anno scolastico 2015/2016 Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale e consigli di classe Secondo anno scolastico 2016/2017 Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale e dei consigli di classe Monitoraggio intermedio dell’andamento dei progetti extracurriculari Verifica finale dei progetti/attività realizzate Terzo anno scolastico 2016/2017 Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale e di classe Verifica della attività didattica nelle riunioni per dipartimento/asse culturale e dei consigli di classe Monitoraggio intermedio dell’andamento dei progetti extracurriculari Verifica finale dei progetti/attività realizzate

Primo anno: Realizzazione nuova modulistica (programmazione dipartimento/asse culturale/classe/individuale) -Svolgimento riunioni dipartimentali/assi culturali e verifica andamento programmazione - svolgimento consigli di classe Secondo e terzo anno -Svolgimento riunioni dipartimentali/assi culturali e verifica andamento programmazione - svolgimento consigli di classe - realizzazione attività programmate sia a livello di dipartimento che di classe che di istituto

Messa a punto della modulistica

lettura e verifica monitoraggio delle schede lettura e analisi dei verbali degli assi e dei dipartimenti monitoraggio intermedio e finale progetti/attività

Ambiente di apprendimento

1

Attuare dei corsi anche in orario pomeridiano di approfondimento/potenziamento per migliorare le competenze

Primo anno: Progetti del POF di ampliamento offerta formativa in orario extracurriculare (corso antenne, corso di informatica, corso stampa 3d) o curriculare (progetto Confindustria, progetto centralina, progetto robot, collaboraz. Collegio geometri,…) Progetto matematica diversa (mathesis) Certificazioni linguistiche, informatiche

Primo anno: che i progetti indicati siano attivati con una% del 50% con il raggiungimento delle competenze previste nel progetto da almeno il 50% degli studenti

% corsi attivati % alunni partecipanti ai corsi Analisi test di soddisfazione alunni Analisi prove strutturate degli studenti per accertare le competenze prevista dal progetto

Corsi attivati Registri di presenza Test di gradimento alunni

Secondo anno 2016-17 Progetti del PTOF di ampliamento offerta formativa in orario extracurriculare o curricolare Progetto matematica diversa (mathesis,) Erasmus Plus Scacchi, videogiochi, preparazione corsi universitari, Certificazioni linguistiche, informatiche ECDL Partecipazione alle gare matematiche .chimica, informatica, elettronica

Secondo anno: che i progetti indicati siano attivati con una% del 75% che almeno il 50% dei progetti abbia una valutazione finale delle competenze conseguite

Terzo anno: Progetti del PTOF di ampliamento offerta formativa in orario extracurriculare o curricolare Progetto matematica diversa (mathesis,)Erasmus Plus Scacchi, videogiochi, teatro, progetto Tutor, preparazione corsi universitari, ed eventuali altri similari Certificazioni linguistiche, informatiche ECDL

Terzo anno: -che i progetti indicati siano attivati con una% del 80% con il raggiungimento delle competenze previste nel progetto da almeno il 50% degli studenti

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Partecipazione alle gare matematiche .chimica, informatica, elettronica

-sia attivato almeno un progetto per ciascuna area

1 2

Realizzare attività di educazione alla legalità (incontri, partecipazione a conferenze) e partecipare ad attività nazionali o regionali su questi temi

Primo anno: Progetti PTOF: Progetti di educazione alla legalità e alla salute (progetti relativi al rispetto delle regole, dell’ambiente, alla prevenzione tossicodipendenza, alcool, fumo, alla educazione finanziaria, ecc…)

Primo anno: -che i progetti indicati siano attivati con una% del 50%

% corsi attivati % alunni partecipanti ai progetti Analisi test di soddisfazione alunni

Progetti attivati Lettura e monitoraggio dei Test di gradimento alunni

Secondo anno: Progetti PTOF: Progetti di educazione alla legalità e alla salute (progetti relativi al rispetto delle regole, dell’ambiente, alla prevenzione tossicodipendenza, alcool, fumo, alla educazione finanziaria, ecc…)

Secondo anno: -che i progetti indicati siano attivati con una% del 75%

Terzo anno: Progetti PTOF: Progetti di educazione alla legalità e alla salute (progetti relativi al rispetto delle regole, dell’ambiente, alla prevenzione tossicodipendenza, alcool, fumo, alla educazione finanziaria, ecc…)

Terzo anno: -che i progetti indicati siano attivati con una% del 80%

Priorità 1,2

Continuare il processo di miglioramento ed implementazione dei laboratori

Primo anno Rinnovare strumentazione di almeno un laboratorio di indirizzo Realizzare laboratori multifunzionali

Primo anno: -che i laboratori utilizzati siano implementati con una% del 50% Miglioramento delle dotazioni disponibili

%di presenze nell’utilizzo dei laboratori multifunzionali Importo speso per il rinnovo laboratori

Registro delle presenze

Secondo anno 2016.17 Rinnovare i laboratori Implementare l’utilizzo dei laboratori multifunzionali attraverso l’utilizzo di una didattica mirata

Secondo anno: che i laboratori utilizzati siano implementati con una% del 75% Miglioramento delle dotazioni disponibili (almeno un laboratorio)

Terzo anno Consolidamento dell’uso dei laboratori multifunzionali attraverso una implementazione costante della didattica delle competenze Rinnovare strumentazione di almeno un laboratorio di indirizzo

Terzo anno: che i laboratori utilizzati siano implementati con una% del 80% Miglioramento delle dotazioni disponibili

Priorità 1- 2

Aprire la scuola il pomeriggio per favorire

Primo anno Prog. PTOF: Prog. Tutor

Primo anno: che i progetti indicati siano attivati con una% del 50%

% corsi attivati % alunni partecipanti ai corsi

Corsi attivati

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il senso di appartenenza alla comunità scolastica con la realizzazione di attività varie

Prog. La mia scuola Progetti su competenze Relazionali/motivazionali (es: Teatro, Scacchi,gruppo sportivo,..)

Analisi test di soddisfazione alunni

% alunni partecipanti ai corsi test di soddisfazione alunni

Secondo anno Prog. PTOF: Prog. Tutor,Peer to peer, creazione nella scuola di un ambiente a supporto dell’attività pomeridiana Relazionali/motivazionali (es: Teatro,Scacchi, gruppo tutor, gruppo sportivo,..)

Secondo anno: che i progetti indicati siano attivati con una% del 75% Aumento dei partecipanti alle attività pomeridiane rispetto allo scorso anno

Terzoanno Prog. PTOF: Prog. Tutor,Peer to peer, creazione nella scuola di un ambiente a supporto dell’attività pomeridiana Relazionali/motivazionali (es: Teatro,Scacchi,gruppo sportivo,..)

che i progetti indicati siano attivati con una% del 85% Aumento dei partecipanti alle attività pomeridiane rispetto allo scorso anno

Inclusione e differenziazione

1 Effettuare attività di potenziamento delle competenze tecniche anche con intervento di esperti esterni sia in orario curricolare che extracurricolare

Primo anno: coinvolgere gli studenti in attività extrascolastiche con esperti esterni

Primo anno: che gli alunni coinvolti nelle attività di potenziamento indicate raggiungano il 30%

% degli studenti partecipanti

Monitoraggio dei registri di presenza

Secondo anno: -coinvolgere gli studenti del triennio in attività curricolari ed extracurricolari (corso videogame, bootstrap,CAD, preparazione ai corsi universitari ) -ore di ASL

Secondo anno: che gli alunni coinvolti nelle attività di potenziamento indicate raggiungano il 25% (esclusa ASL)

2

Terzo anno: -coinvolgere gli studenti del triennio in attività curricolari ed extracurricolari (corso videogame, bootstrap,CAD, preparazione ai corsi universitari ) -ore di ASL

Terzo anno: che gli alunni coinvolti nelle attività di potenziamento indicate raggiungano il 30%(esclusa ASL)

Coinvolgere studenti anche in attività di peer tutoring per aumentare capacità di inclusione e accettazione

Primo secondo e terzo anno Coinvolgimento in attività di peer tutoring gli studenti anche in attività esterne alla scuola

Aumento nell’arco dei tre anni del numero degli studenti coinvolti in attività di peer tutoring

-numero studenti coinvolti in attività di peer tutoring

Relazione docente coordinatore

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Effettuare interventi di sostegno all'apprendimento mirati per studenti classi prime con apertura pomeridiana della scuola incrementando la frequenza degli studenti

Primo anno Attivazione Progetto recupero classi prime

Primo anno: frequentano i corsi attivati almeno il70% degli studenti segnalati

% studenti ammessi ai corsi % frequenza

monitoraggio delle frequenze n. studenti e n. ore presenza n.b. la percentuale è rapportata al numero di studenti segnalati, variabile nel corso dell’anno scolastico. Non si indica nelle azioni il numero di corsi da attivare perché legati alle risorse finanziare ed umane a disposizione della scuola

Secondo anno Attivazione Progetto recupero biennio (corsi attivati:chimica, fisica, matematica, materie letterarie)

Secondo anno: aumento del 1%numero studenti segnalati che frequentano i corsi e presenze almeno del 70% Riduzione numero non ammessi alla classe seconda

Terzo anno Attivazione Progetto recupero classi del biennio

Terzo anno: aumento del 2%numero studenti segnalati che frequentano i corsi e presenze almeno del 70%

Continuità ed orientamento

Priorità 1-2

Realizzare un maggiore raccordo con le scuole del primo ciclo, in modo che si iscrivano studenti con migliore basi e maggiore motivazione allo studio

Primo anno Condivisione di progetti (scuola aperta, open day, laboratori aperti,)

Primo anno: aumento del 2% dei nuovi iscritti con la media superiore al 6

% del N° studenti con medie superiore al 6

Verifica iscrizioni e Mediache si avvalgono dei Laboratori aperti

Secondo anno Condivisione di progetti (scuola aperta, open day, laboratori aperti, corsi di stampante 3D e Arduino) Laboratori aperti in orario extra curricolare per studenti classi prime Contatti con referenti della scuola media con funzione strumentale per gli studenti con handicap

Secondo anno: aumento del 5% dei nuovi iscritti con la media superiore al 6

Terzo anno Mantenere in modo stabile i seguenti progetti (scuola aperta, open day, laboratori aperti, corsi di stampante 3D e Arduino)

Terzo anno: Mantenere costante le iscrizioni aumento del 10% dei nuovi iscritti con la media superiore al 6

Priorità 1

Realizzare progetti in rete con scuole 1° ciclo

Primo anno: Promuovere attività o progetti con scuole del primo ciclo

Primo anno: realizzazione di azioni volte a creare accordi con le scuole del primo ciclo

n. accordi di rete sottoscritti o di progetti presentati in rete

monitoraggio delle adesioni e frequenza al progetto Secondo anno

Promuovere attività o progetti con scuole del primo ciclo

Secondo anno: realizzazione di almeno un accordo con scuole del primo ciclo

Terzo anno Implementazione Attivazione Progetti

Terzo anno: Aumento numero progetti realizzati con le scuole del primo ciclo

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Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

1 Aumentare il grado di reale condivisione delle scelte effettuate e della mission della scuola da parte dei docenti

Secondo anno/terzo anno: Condividere le scelte operative della scuola attraverso riunioni di dipartimenti, di assi culturali, funzioni strumentali , responsabili di progetto con una programmazione concordata con corrispondenza tra la programmazione individuale di classe e dei dipartimenti.

Secondo anno/terzo anno: omogeneità della programmazione biennio e triennio

% degli esiti delle competenze per classi parallele

Monitoraggio dati

1,2

Effettuare monitoraggi delle attività realizzate in corso d’anno e migliorare la rendicontazione finale

Primo /secondo/ terzo anno -Predisporre modulistica monitoraggio e report finale -Compilazione modulistica -lettura dei dati

Primo anno/Secondo e Terzo anno: Realizzazione monitoraggio/report

-modulistica monitoraggio/report

Lettura monitoraggio/report

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

1,2

Programmare le attività di laboratorio con maggiore interazione docente teorico ITP

Primo anno Programmazione congiunta tra docente teorico e itp Predisporre scheda programmazione attività di laboratorio

Primo anno Compilazione modulistica predisposta

Presentazione modulistica compilata

Controllo modulistica compilata

Secondo/ terzo anno Programmazione congiunta Aggiornamento schede di programmazione

1,2

Effettuare interventi di formazione per migliorare competenze docenti nelle materie indirizzo e l’utilizzo di pratiche didattiche innovative

Primo anno: Formazione docenti

Secondo anno: Formazione docenti (corsi di competenze, corsi di informatica, corsi con piattaforma Moodle, team digitale, corsi PON, DSA e BES, prevenzione disagio giovanile) Terzo anno: mantenere costante le ore di formazione per i docenti

Primo anno: Corsi di formazione sulla didattica per competenze e corsi di formazione sui nuovi laboratori Secondo anno : aumento della percentuale dei docenti che partecipano ai corsi rispetto al precedente anno Terzo anno: mantenere costante la % dei docenti che partecipano ai corsi

% docenti partecipanti ai corsi

monitoraggio n. corsi e n. presenze

docenti)

Priorità 1 Introdurre la formazione per AA e AT

Primo anno: Formazione AA e AT

Secondo anno: Formazione AA e AT (corsi primo soccorso, sicurezza, informatica di base, segreteria digitale) Terzo anno: mantenere costante la partecipazione le ore di formazione per AA e AT

Primo anno: Attivazione Corsi di formazione Secondo anno : aumento della percentuale di AA e AT che partecipano ai corsi Terzo anno: mantenere costante la % di partecipazione di AA e AT alla formazione

% di partecipazione ai corsi AA e AT

monitoraggio n. corsi e n. presenze AA e

AT)

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Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Priorità 1

Effettuare le ore di ASL previste dalla buona scuola

Primo anno Alternanza scuola- lavoro:

- N. stage

- Rinnovo modulistica

Primo anno: -aumento 1% -predisposizione ed adozione nuova modulistica

% alunni in stage % ore di effettiva frequenza dello stage n. aziende coinvolte

Registri di presenza

Secondo anno Alternanza scuola- lavoro:adozione della modulistica di alternanza scuola lavoro per tutte le classi del triennio e rispetto delle ore previste dalla legge 107 per ASL Coinvolgimento dell’intero C.dC.

Secondo anno: aumento del 10% delle aziende coinvolte rispetto all’a.s. 2015.16 Valutazione delle competenza raggiunte dai ragazzi dai docenti e dalle aziende

Terzo anno Prosecuzione Alternanza scuola- lavoro rispettando le indicazioni della legge 107

Terzo anno: aumento 3% aziende Ricerca di aziende specializzate rispondenti agli indirizzi di studio

Priorità 1,

Migliorare la programmazione e la realizzazione e valutazione di ASL con maggiore interazione con la didattica ordinaria

Primo anno: attivazione della programmazione per ASL Secondo anno: avvio di una programmazione didattica mirata a soddisfare le richieste nell’ambito di ASL Coinvolgimento nella valutazione delle competenze sviluppate con l’ASL dei docenti delle mtaterie di indirizzo e non di indirizzo Terzo anno: implementare le unità didattiche per una programmazione mirata a soddisfare le richieste delle aziende nell’ambito di ASL

Primo anno: Attivazione modulistica Secondo anno: Predisposizione modulistica per docenti e aziende Valutazione da parte dei docenti e migliore partecipazione degli studenti alle attività proposte Terzo anno: Adeguamento ed integrazione modulistica alle esigenze dei docenti e delle aziende

Presentazione modulistica compilata Valutazione da aprte dei vari docenti Report docenti tuor

Controllo modulistica e monitoraggio

Priorità 1, 2

Migliorare interazione con le famiglie

Primo anno -Progetto PTOF: progetto genitori Secondo anno -Preparazione modulistica Ricevimento Genitori (attuato), sportello di ascolto, progetto genitori Terzo anno: -Mantenere costante il numero dei genitori coinvolti nei progetti e nelle attività scolastiche

Primo anno: Predisposizione della modulistica Secondo anno e terzo anno Aumento numero dei votanti aumento comuncazioni scuola-famiglia Attivazione dello sportello di ascolto Terzo anno: mantenimento della modulistica dello sportello di ascolto e del progetto genitori

-Rilevazione presenze genitori ai colloqui con i docenti -rilevazione partecipazioni alle votazioni dei genitori OO.CC

Scheda rilevazione presenze ai colloqui e registro delle firme alle votazioni OO.CC.

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Relazione tra indirizzi del dirigente scolastico per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione e piano di miglioramento

Indirizzi DS – PDM Le priorità indicate nel RAV e le azioni necessarie per conseguirle contenute nel piano di miglioramento sono state considerate dal Dirigente nella formulazione delle sue linee di indirizzo sia per l’a.s. 2015.16 che per il 2016.17. Le linee di indirizzo sono state formulate tenendo conto dell’analisi degli indicatori forniti dal MIUR nella piattaforma utilizzata per l’elaborazione del RAV e dei dati emersi dalle rilevazioni realizzate autonomamente dalla scuola (questionari, riunioni di monitoraggio, riunioni con gli studenti, …) e delle priorità, dei traguardi di lungo periodo e degli obiettivi di processo indicati nel RAV. Tra le linee per le attività della scuola sono state indicate le seguenti connesse alle priorità del RAV: - perseguire le priorità, i traguardi e gli obiettivi di processo indicati nel RAV attraverso la predisposizione del piano di miglioramento e la sua implementazione; - proseguire le attività volte alla inclusione e alla personalizzazione dei percorsi degli studenti con bisogni educativi speciali (strettamente connesso alla priorità 1) - potenziare il sostegno all'apprendimento in particolar modo nelle classi prime al fine di contrastare la dispersione scolastica e diminuire l'insuccesso scolastico (molto elevato nel biennio) anche realizzando l'apertura della scuola in orario pomeridiano(strettamente connesso alla priorità 2) - favorire il coinvolgimento degli studenti in attività di aiuto tra pari(strettamente connesso alla priorità 3); - realizzare attività volte a potenziare le competenze di cittadinanza degli studenti, in particolar modo "agire in modo autonomo e responsabile" implementando attività nell'ambito della educazione alla legalità e iniziative volte a sviluppare il senso di appartenenza alla scuola e il rispetto nei confronti degli altri e dell'ambiente scolastico(strettamente connesso alla priorità 3); - potenziare la formazione degli studenti in ambito professionale al fine di valorizzare le eccellenze e rispondere ai bisogni formativi degli studenti con il coinvolgimento anche di soggetti esperti esterni alla scuola(strettamente connesso alla priorità 1); - migliorare la didattica curriculare anche attraverso una maggiore collaborazione tra i docenti, una programmazione più aderente alle linee guida formulate dal MIUR, l’utilizzo di strategie didattiche innovative funzionali all’acquisizione delle competenze(strettamente connesso alla priorità 1); - proseguire l’attività di alternanza scuola-lavoro per le classi non coinvolte dalla L. 107/2015 favorendo il potenziamento delle competenze degli studenti più meritevoli e motivati (strettamente connesso alla priorità 1); Nelle Linee di indirizzo sono stati, tra gli altri, indicati i seguenti obiettivi tra quelli del c. 7 dell’art. 1 della L. 107/2015, che si ritengono connessi strettamente alle priorità del RAV: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content and Language Integrated Learning (priorità 1); b) potenziamento delle competenze matematico-logiche(priorità 1); d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; educazione all’autoimprenditorialità (alla priorità 1 e 3); e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali (priorità 3); h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro(priorità 1);

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i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (priorità 1); l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico (priorità 2 e 3); n) apertura pomeridiana delle scuole (priorità 1-2-3); o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro (priorità 1); p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti (priorità 1); q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti (priorità 1); s) definizione di un sistema di orientamento. Anche nel settore della formazione del personale le linee di indirizzo hanno tenuto conto di quanto contenuto nel PDM. Sono stati indicati infatti i seguenti ambiti per la formazione:

- didattica per competenze (funzionale alla priorità 1 e 2) - impiego delle tecnologie informatiche nella didattica (funzionale alla priorità 1 e 2) - alternanza scuola/lavoro (funzionale alla priorità 1) - progettazione europea (funzionale alla priorità 1)

Anche le indicazioni relative all’Organico del potenziamento sono da ricollegarsi alle priorità indicate nel RAV. Tra le altre sono state infatti formulate le seguenti aree da potenziare con dei docenti:

- per migliorare le competenze matematico-logiche (priorità 1 e 2) o docenti matematica

- per migliorare competenze linguistiche (priorità 1 e 2) o docenti di lingua straniera inglese

- per sostenere l’apprendimento delle competenze tecniche-scientifiche del biennio (priorità 2) o docenti di fisica

- per potenziare le competenze digitali degli studenti (priorità 1 e 2) o docente di informatica

- per incrementare l’attività laboratoriale, organizzare l’alternanza scuola lavoro e il sistema di orientamento sono necessari docenti delle materie tecniche nelle seguenti aree indicate in ordine di priorità (funzionale alla priorità 1):

o meccanica o elettronica o elettrotecnica o chimica o costruzioni, ambiente territorio

Le risorse effettivamente assegnate alla scuola sono state solo in parte coincidenti con quelle richieste (un docente di matematica, un docente di fisica, un docente di CAT) e pertanto ciò ha ridotto in parte la possibilità di attuare quanto previsto. Il Collegio in sede di adeguamento del PTOF triennale per l’a.s. 2016.17 ha deciso comunque di mantenere le richieste auspicando un cambiamento almeno in parte delle classi di concorso assegnate per il potenziamento.

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Relazione tra Rapporto di autovalutazione e Piano di miglioramento

Relazione RAV – PDM La realizzazionedel rapporto di autovalutazione ha indotto la scuola a leggere i dati relativi alle varie aree forniti dal Ministero, ma anche a raccogliere autonomamente delle informazioni per poter effettuare una valutazione dei vari settori della vita della scuola. Particolarmente significativi sono stati i dati emersi dai questionari docenti e studenti che nell’a.s. 2014.15 sono stati seguiti anche da appositi momenti di focus group per una lettura qualitativa dei dati. Nel rapporto di autovalutazione le priorità, come richiesto sono state individuate relativamente agli esiti degli studenti, ma il lavoro di raccolta dati, analisi e autovalutazione ha permesso di mettere in luce elementi di forza e di debolezza anche relativi ad altri ambiti. Il collegio dei docenti è stato costantemente informato in merito ai risultati emersi dalla lettura dei dati e la commissione che si è occupata di elaborare il RAV è stata aperta a qualunque docente interessato. Sono stati effettuati degli incontri non solo con i docenti dello staff del dirigente, ma anche con i responsabili dei dipartimenti e con incontri anche con i responsabili dei progetti. Dai dati emersi sono scaturite delle scelte formalizzate nel piano di miglioramento ed inserite nel POF dell’anno 2015/16 e di quello triennale: I due POF sono stati ampiamente condivisi dal Collegio dei docenti. I genitori e gli studenti son stati coinvolti nel processo di elaborazione delle linee di indirizzo del Dirigente con incontri che sono avvenuti sia in occasione dei Consigli di istituto che in altri incontri appositamente organizzati. In sede di adattamento del PTOF triennale sono stati sostanzialmente confermati i dati emersi nell’a.s. precedente e quindi vi è stato un minore coinvolgimento dei genitori e degli studenti I dati emersi dal RAV sono stati anche analizzati all’interno del Comitato tecnico scientifico che ha dato un suo parere in particolare in merito all’organizzazione delle attività di alternanza scuola-lavoro, di raccordo con il territorio e sulla attivazione di nuovi indirizzi di studio. Il PDM è stato redatto cercando di individuare come raggiungere le priorità e gli obiettivi indicati nella sezione 5 del RAV attraverso azioni analiticamente individuate e misurabili per poter poi procedere ad una valutazione del lavoro svolto e ad una eventuale rimodulazione del PdM. Nel PDM per l’a.s. 2016.17 si è tenuto conto del monitoraggio delle attività dell’a.s. precedente. Nella redazione del PdM è stato stimolante il confronto con i docenti delle altre due scuole della rete e il confronto proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico al fine di monitorare lo sviluppo di quanto indicato nel PdM. Nel corrente anno ci si avvarrà anche di un esperto esterno per la rilettura critica del PDM elaborato.

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Integrazione tra Piano di miglioramento e Piano dell’offerta formativa triennale

RelazionePDM– PDM Il PdM è stato allegato al POF triennale, ma non ne costituisce una parte a sé stante in quanto il PTOF è stato realizzato tenendo conto sia delle novità previste dalla L. 107 ma anche di quanto emerso nel rapporto diautovalutazione e delle scelte operative realizzate nel RAV. Proprio perché tutto in vari punti del POF 2015-16 e del PTOF triennale ci sono riferimenti alle azioni previste dal PdM non appare opportuno richiamarli integralmente. Si sottolineano solo le seguenti azioni come le più significative e le più connesse alle priorità del RAV e alle azioni del PdM: - azione di recupero per le classi prime (priorità 2) -ampliamento dei progetti di alternanza scuola lavoro, di potenziamento delle competenze professionali, di potenziamento competenze in lingua inglese (priorità 1) - potenziamento progetti legati alla educazione alla legalità e alle competenze trasversali di cittadinanza (priorità n. 2)

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TERZA SEZIONE Progettazione delle azioni per raggiungere gli obiettivi Progetti/attività inseriti nel PTOF maggiormente connessi alle priorità del RAV

Denominazione Priorità Area

Attività: Didattica per competenze: formazione docenti, modulistica, rubric

1,2 Ambiente di apprendimento Curriculo, progettazione e valutazione Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Attività: Migliorare l’attività didattica ordinaria tramite una riformulazione modulistica ed almeno 2 verifiche annuali perdipartimento/asse culturale

1,2 Curriculo, progettazione e valutazione Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Attività: Effettuare almeno 2 prove strutturate nell’arco dell’anno per classi parallele anche orientate ad appurare lecompetenze

1,2 Curriculo, progettazione e valutazione

Alternanza scuola lavoro:

1 Ambiente di apprendimento, Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Progetto approfondimento di tematiche professionali:

1 Ambiente di apprendimento

Progetto certificazioni e approfondimenti linguistici: Certificazioni informatiche, PET, E-Twinning, Erasmus

1 Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione

Attività: Recupero, Sostegno e recupero studenti prime classi

2 Inclusione e differenziazione

Progetto Porte aperte 2 Inclusione e differenziazione Progetto genitori

2 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Progetti: educazione alla legalità e alla salute

2 Inclusione e differenziazione

Progetto Tutor 2 Inclusione e differenziazione Progetto laboratori aperti e corsi pomeridiani rivolti a studenti scuole primo ciclo

2 Continuità ed orientamento

Attività: partecipazione a gare e competizioni nazionali e locali, corsi pomeridiani di preparazione test universitari

1 Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Il quadro europeo La diffusione di forme di apprendimento basato sul lavoro di alta qualità è al cuore delle più recenti indicazioni europee in materia di istruzione e formazione ed è uno dei pilastri della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile, Negli ultimi anni, la focalizzazione sulle priorità dell’istruzione e della formazione è ulteriormente cresciuta, anche per il pesante impatto della crisi economica sull’occupazione giovanile. Poiché la domanda di abilità e competenze di livello superiore nel 2020 si prevede crescerà ulteriormente, i sistemi di istruzione devono impegnarsi ad innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di apprendimento per rispondere adeguatamente al bisogno di competenze e consentire ai giovani di inserirsi con successo nel mondo del lavoro Il quadro italiano Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro trova puntuale riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato. Negli istituti tecnici gli allievi debbono svolgere almeno 400 ore di alternanza nell’ultimo triennio, al partire dall’anno scolastico 2015-16 Con queste nuove modalità di attivazione, le caratteristiche intrinseche dell’alternanza scuola lavoro delineate dalle norme in precedenza emanate cambiano radicalmente: quella metodologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta ad una domanda individuale di formazione da parte dell’allievo, ora si innesta all’interno del curricolo scolastico e diventa componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti” . Progettazione percorsi in alternanza La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione triennale, contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale», presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; l’alternanza può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un contesto operativo. Nella progettazione dei percorsi si è tenuto conto di: -definire le competenze attese dall’esperienza di alternanza, in termini di orientamento e di agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro -progettare con la struttura ospitante il percorso da realizzare, coerente con le competenze, abilità e conoscenze da acquisire; - preparare i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, programmando lo sviluppo di quelle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e trarre il massimo beneficio dal nuovo ambiente di studio; - sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza lavorativa; - stimolare gli studenti all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra soggetti nell’impresa o nell’ente ospitante; - condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori dall’aula; - documentare l’esperienza realizzata (anche attraverso l’utilizzo di ICT); - disseminare i risultati dell’esperienza.

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Quindi il nostro istituto ha individuato: 1) la modalità organizzativa secondo la seguente tabella riassuntiva

classe durata scuola azienda

3° 80H

12 H Corso sicurezza 10h soft-skills

18h 3 visite in azienda

40 h stage in azienda

4° 200h

160h stage in azienda

20h lezioni in orario curriculare (esperti)

20h

in orario extracurriculare per progetti in laboratorio/ esercitazioni/rielaborazione esperienza di stage( con la

supervisione di esperti aziendali)

5° 120 h

80 h stage in azienda

20h lezioni in orario curriculare (esperti)

20h

in orario extracurriculare per progetti in laboratorio/ esercitazioni/rielaborazione esperienza di stage( con la

supervisione di esperti aziendali)

2) i periodi di stage

giu-17 giu-17 set-16 gen-17

orario curriculare orario extracurruculare orraio curriculare orraio curriculare

1° sett giugno 2° set. Giugno

3° set. Giugno 2° sett 3° sett 3° set 4° set

classi terze classi quarte classi quarte classi quinte

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3) I compiti

GRUPPO DI LAVORO FORMATO DA COMPITI COMMISSIONE UN DOCENTE

PER OGNI INDIRIZZO

CONTATTA LE AZIENDE

REDIGE IL PATTO FORMATIVO/documentazione ASSEGNA GLI ALUNNI PER OGNI AZIENDA

IL TUTOR DI CLASSE

SEGUE GLI ALUNNI FA DA TRAMITE CON IL CONSIGLIO DI CLASSE

COORDINA LE 20 ORE extracurriculari Ruolo del consiglio di classe

docente

Tutti i docenti Concorrono nella formazione delle competenze trasversali (ESPLICITATE)

Docente tutor Presenta agli studenti le aziende in cui verranno effettuati gli stage.

Docente delle materie di indirizzo

Prepara gli studenti sui contenuti che verranno affrontati nello stage o negli incontri con gli esperti

Docenti di indirizzo o delle materie comuni

Gestiscono le 20 ore annue da effettuarsi in attività pomeridiane (preparazione relazioni, sviluppo di contenuti specifici, ecc.)

4) redazione del progetto formativo per ogni indirizzo con la individuazione delle competenze trasversali e specifiche della specializzazione 5) Valutazione Il Ministero dell’istruzione, d’intesa con altri ministeri e rappresentanze associative, ha già avviato l’iter di definizione del decreto contenente il regolamento relativo alla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro, che tra l’altro dà allo studente la possibilità di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi realizzati con il proprio indirizzo di studi. Il dirigente scolastico, al termine di ogni anno scolastico, redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni per percorsi di alternanza, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. La valutazione di tali competenze concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline

coinvolte nell’esperienza di alternanza e, inoltre, del voto di condotta, partecipando all’attribuzione del credito scolastico. In esito ai risultati degli esami di Stato, a conclusione del percorso triennale di alternanza, l’istituzione scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente,

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Il nostro istituto ha adottato il seguente schema per la valutazione delle competenze acquisite nei percorsi in alternanza

docente competenze

italiano

Valuta la relazione sullo stage prodotta da ogni studente

Competenze comunicative in forma orale e scritta Valuta l’esposizione orale

dell’esperienza realizzata

Inglese Valuta un abstract in inglese sulla attività di ASL realizzata (stage o lezioni)

Saper comunicare in inglese

Docente tutor

Esprime una valutazione sull’impegno e sui risultati dello studente nelle varie attività di stage (occorre predisporre una griglia)

Competenze trasversali legate la mondo del lavoro

Valuta l’acquisizione dei contenuti relativi alla formazione sulla sicurezza

Acquisizione di abilità e

contenuti di tipo tecnico specialistico

Docente delle materie di indirizzo

Somministra una prova inerente i contenuti affrontati negli incontri con gli esperti o inerente le attività realizzate in stage

Acquisizione di abilità e contenuti di tipo tecnico specialistico

Gli studenti hanno effettuato stage e tirocini estivi nell’ultimo anno nelle seguenti aziende, Enti e Studi professionali. A.M. ELETTROIMPIANTI di Marco Armeni A.S.M. Terni S.p.a. AGENZIA2.0 ALCANTARA SPA ANDALE GO WEB ARPA Umbria Dipartimento prov. di Terni ASPASIELS.R.L. Associazione Giocare Imparando AST CENTRO DI FORMAZIONE AST SOCIETA DELLE FUCINE AUDIOMANIA AZIENDA FONTANELLA SOC. SEMPLICE AGRICOLA BAR DURASTANTI BERNARDINI S.R.L. BETA GROUP Soc. Coop. aR. L. B.FLY ELMAR S.n.c..

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CANDELORI MARIO& C S.a.S CAR SERVICE AMELIA CBF LABORATORI s.r.l. CELLENO informaticas.a.s. CENTROMATIC s.n.c. CITROEN MOTOR UMBRIA S.N.C. DOMOTECH S.r.l. E-TECH ELETTRAUTO BASSETTI ROBERTO ELETTROFAZI ELETTROMECCANICA BM snc ELETTRONICA M&R S.r.l. ELTE s.r.l. EMMETREDi MARIANI PAOLOS.n.c e F.lli F.LLI CANALICCHIO FAE SpA FER. ART. s.n.c. FGM ELECTRICAL SERVICE S.R.L. FUCINE UMBRE s.r.l. GAROFOLI SPA GIGLI E PACIFICI IMPCOST F.LLI TASSOTTI ITALEAF L'ARATRO LIPPARONI S.r.l. MARCHEGIANI FRIGO SRL MOLLY & PARTNERS MULTIMEDIA MACHINE NEGRINIVITTORIO NEW CAR NOBILI FALEGNAMERIA OFF. DE SANTIS COLOMBO SAIM SERVICE SRL Società delle FUCINE S.r.l. Con Unico Socio SO.CO.MEC SRL SORIANO GOMME SPARTACO UBALDINI ORVIETO Studio Fiscale Pignatelli TARKETTs.p.a. TECNOFRIGO di Marchegiani Fabrizio THYSSENKRUPP Acciai Speciali Terni s.p.a. TIFAST VIDEOCAR di Bravini Paolo Studio Tecnico G.P.A. Geom. PIERVISANI-BARCHERINI STUDIO TECNICO COMUNE PROVINCIA Studio ING. PIERINI Emmeci Arnesi srl Studio LONGHI (Prof. Longhi) Arch. STEFANO DEL PINTO Studio FANCELLO e STUFARA Studio Ing. CARDUCCI ANDREA STUDIO CASTELLANI e GELOSI Geom. MIRKO CARLINI

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Geom. LUCIANO DI LORETO Ing. MEUCCI e Geom. FORMICHETTI Geom. MIRKO CARLINI Geom. PELLEGRINI Studio Tecnico G.P.A. Geom. SILVIA PASSONI Agr. ENRICO FIENI MASSIMILIANO BARTOLOZZI S.T.A. DIOMEDI E LAMPERINI PERNAZZA GROUP S.R.L. EDIL COSTRUZIONI S.N.C. COSTR. E RESTAURI CN EA Group di Marco Turilli Studio ING. CLAUDIO CAPORALI Studio GIOVANNINI DANILO CALCESTRUZZI CIPICCIA Studio ARCH. SANDRO ANELLI Studio CARLO MARTELLI

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Scuola I.T.T. TERNI “Lorenzo Allievi – Antonio da Sangallo” a.s. 2016/2017

Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: A.S. 2015-2016 n° • disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 12

minorati vista - minorati udito 1 Psicofisici 11

• disturbi evolutivi specifici DSA 47 ADHD/DOP 1 Borderline cognitivo Altro

• svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 3

Totali 63 % su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 12 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 51 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria -

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo

gruppo Si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Si

Funzioni strumentali / coordinamento - Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) 1 Psicopedagogisti e affini esterni/interni 1 Docenti tutor/mentor / Altro: / Altro: /

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si

Altro: / Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si

Altro: / Altri docenti Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si

Altro: /

D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si Progetti di inclusione / laboratori integrati Si Altro: /

E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione Si

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Si

Altro: / F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Si

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Si

Procedure condivise di intervento sulla disabilità Si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili Si

Progetti territoriali integrati Si Progetti integrati a livello di singola scuola / Rapporti con CTS / CTI Si Altro: /

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati /*

Progetti integrati a livello di singola scuola / Progetti a livello di reti di scuole /

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Si

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Si

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Didattica interculturale / italiano L2 Si

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Si

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Si

Altro: / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo * Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti *

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti * Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative * Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi *

Valorizzazione delle risorse esistenti * Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione * Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

*

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Modalità operative Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di: - alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); Uno dei genitori, o chi esercita la potestà genitoriale, deve presentare all’atto dell’iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale (il verbale di accertamento della disabilità previsto dalla Legge 104/92 con l’eventuale specificazione della gravità e la Diagnosi Funzionale). La scuola prende in carico l’alunno con disabilità e convoca il GLHO (Gruppo di lavoro Operativo sull’alunno con disabilità,composto da: Dirigente scolastico o un suo delegato, i componenti dell’Unità Multidisciplinare dell’ASL, i docenti curriculari e il docente di sostegno della classe, i genitori, un esperto dell’associazione di cui fanno parte i genitori o da un esperto di loro fiducia,eventuali operatori per l’assistenza di base e/o specialistica)) con il compito di redigere il PDF e il PEI - Piano Educativo Individualizzato. Per consentire la stesura, l’aggiornamento e la verifica degli interventi sono calendarizzati normalmente due incontri per ogni alunno durante l’anno scolastico. - alunni con “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate. I disturbi specifici di apprendimento (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. Agli alunni con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente previa presentazione da parte di chi esercita la patria potestà della documentazione sanitaria. La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PdP (Piano didattico Personalizzato). Entro 3 mesi la scuola si impegna ad elaborare il PdP. Nella predisposizione del documento è auspicabile il coinvolgimento della famiglia, pertano si possono prevedere incontri periodici con la famiglia (colloqui, in orario di ricevimento e in occasione dei C.d.C). Nel PdP sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il C.d.C decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni; sulla base di tale documentazione, nei limiti delle disposizioni vigenti, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo. Il PdP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia alla famiglia; il documento dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal C.d.C, dal referente d’istituto e dalla famiglia. - alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e disagio comportamentale/relazionale. Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a rischio” attraverso incontri con i C.d.C. I docenti saranno invitati a compilare la “Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La scheda elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata dal coordinatore di classe al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, il docente referente, dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, con eventuale consulto di esperti della problematica evidenziata, valuteranno un primo approccio di intervento. Il C.d.C pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato. Al fine di verificare l’efficacia dell’intervento si terranno incontri periodici nell’ambito dei C.d.C programmati , o se necessario, con sedute appositamente convocate. La documentazione prodotta (scheda di rilevazione, PdP,interventi tc.) sarà raccolta nel fascicolo personale riservato dell’alunno.

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Soggetti coinvolti Istituzione scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed altri enti presenti sul territorio. Risorse umane d’istituto: Referente alunni con disabilità, BES e DSA: collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere : .azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area sostegno .azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLH provinciale organizzazione delle attività di sostegno, .richiede la convocazione del Gruppo di lavoro, coordina il Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività. .Aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati azione di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES, .coordinamento per la stesura del PAI e predisposizione di modulistica, .creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, .propone materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche. .referente per i rapporti interistituzionali e partecipazione al gruppo CTS provinciale. .Pianificazione degli incontri famiglia - docenti .Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C, su esplicita richiesta della famiglia .Consegna la documentazione al CdC, nel primo consiglio dopo il ricevimento della stessa. .Coordinamento per la compilazione del Piano didattico Personalizzato azione di supporto didattico – metodologico ai docenti . Altre figure di supporto Figure strumentali per gli alunni; Coordinatore commissione accoglienza /orientamento, Docenti per le attività di sostegno , Coordinatori di classe, Personale ATA, Coordinatore per le attività di corsi di italiano per stranieri (L2).

Organi collegiali Gruppo di Lavoro per l’inclusione (risente della assoluta mancanza di stabilità dei docenti.) Il gruppo dei soli insegnanti specializzati presenta al D.S. le proposte relative alla assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi, indicando le priorità e fornendo indicazioni di massima sulla distribuzione delle ore di compresenza. È composto da: dirigente scolastico docenti di sostegno 1 studente* 1 genitore* 1 docente* 1 rappresentante operatore, 1 rappresentante ASL * nominati dal consiglio di istituto tra coloro che manifestano la propria disponibilità a partecipare. Svolge le seguenti funzioni:

• Organizza incontri periodici • Formula i progetti di continuità fra ordini di scuola • Cura i rapporti con gli enti locali • Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola • Verifica il livello e la qualità dell'integrazione nelle classi e nella scuola

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Nel mese di aprile/maggio si riunisce in seduta allargata ai docenti specializzati delle Scuole secondarie di Primo Grado di provenienza degli alunni con disabilità iscritti alle prime classi del successivo anno scolastico per analizzare la situazione di partenza e favorire il processo di inclusione, attivando, ove possibile, strategie in continuità con la scuola secondaria di primo grado. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. Gruppo di Lavoro Operativo per alunni con disabilità (già GLHO) Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore, Docenti curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, A.E.C. se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile. Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H. straordinari, concordando la presenza degli operatori sanitari. Funzioni: -progettazione e verifica del PEI; -stesura e verifica del PDF. -individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile. .Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Consiglio di Classe 1. Individuazione Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. 2. Coordinamento con il GLI 3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti 4. Predisposizione del PDP Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico. Collegio dei Docenti -Discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES. -All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. -Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti INTERVENTI DI FORMAZIONE SU: · metodologie didattiche e pedagogia inclusiva · strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione · nuove tecnologie per l'inclusione · le norme a favore dell'inclusione · valutazione autentica e strumenti · strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni · uso di strumenti per il monitoraggio della qualità dell'inclusione · Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. "L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto." Le modalità di valutazione degli alunni faranno riferimento a : a) principi della valutazione inclusiva: ■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli alunni; ■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione; ■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design dando così a tutti gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di conoscenza; ■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e particolare delle politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni; ■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole; ■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento; ■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di potenziare l’apprendimento e l’insegnamento; ■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando – quanto più possibile – l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento che promuovono l’inclusione nelle classi comuni; b) Indicatori per la valutazione inclusiva. Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di istituzione, il grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne solo alcuni, riguardano il livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le medesime opportunità di partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e evoluzione dei propri obiettivi di apprendimento”); il livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le procedure di valutazione che riguardano i propri figli”); il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione alle effettive strategie d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di feedback per l’alunno e per se stessi”).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona attraverso Attività laboratoriali (learning by doing) Attività per piccoli gruppi (cooperative learning) Tutoring Peer education Attività individualizzata (mastery learning)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Organizzazione degli interventi attraverso: .coordinamento dell'assistenza specialistica .diffusione nella scuola delle iniziative organizzate dal CTS e da soggetti istituzionali, e non, presenti sul territorio .valorizzazione delle esperienze pregresse .organizzazione di laboratori in piccoli gruppi assegnando ruoli e funzioni in base alle professionalità presenti nella scuola .coordinamento delle attività di alternanza scuola lavoro degli alunni con BES ed attivazione di funzioni di tutoring

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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: .la condivisione delle scelte effettuate .un focus group per individuare bisogni e aspettative (prima dell'inizio delle lezioni un incontro del Consiglio di classe allargato ai genitori degli alunni con disabilità delle classi prime) .l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni .il coinvolgimento nella redazione dei PdP Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa. I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e con il referente per i Bes per condividere interventi e strategie nella redazione del PdP. In particolare: a) Presenza di rappresentanti delle famiglie e delle associazioni di famiglie nelle attività del GLI. b) Partecipazione dei dipartimenti e dei consigli di classe ala redazione del PAI;

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: .rispondere ai bisogni individuali .monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni .monitorare l'intero percorso .favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità

Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. La scuola, sede del Centro Risorse contro la Dispersione Scolastica e la Frammentazione Sociale, potenzierà i servizi di sportello per le varie componenti scolastiche. Visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico formative per l'inclusione si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite anche da docenti in esubero da utilizzare come risorse interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.