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6 dicembre 2013 5

Michele Lugano,una vita spesa per la comunitàE’deceduto il 27 no-

vembre il prof.Michele Lugano,

per trenta anni docente difilosofia e storia presso illiceo scientifico di Cameri-no, nel quale istituto, perla fiducia dei colleghi, haricoperto a lungo la caricadi vice preside. Nato 70anni fa a Serravalle diChienti, vi ha ricoperto in-carichi amministrativiimportanti; Camerino eradiventata la seconda pa-tria. Tifoso del Milan, ade-rente al partito repubblica-no, era presidente del-l’A.M.I., l’associazionemazziniana italiana. La-scia la moglie Angela Ma-ria e i figli Giuseppe e An-drea.

* * *Camerino ha perso

un’istituzione. L’ennesi-ma. Papà, conosciuto datutti come “ il Professore”ci ha lasciato improvvisa-mente martedì sera, inuna giornata anche clima-ticamente molto avversa.Alla ricezione della telefo-nata, la prima reazione èstata d’incredulità. Nono-stante i vari problemi disalute con cui combattevada diversi anni, aveva sa-puto sempre riprendersicon il consueto ottimismoe portare avanti le nume-rose attività che lo appas-sionavano da sempre. At-tività legate al territorio ealla comunità che amavae che conosceva profon-damente, sia nelle sue ra-dici storico-culturali sianell’animo e identità deisuoi abitanti. Sin da bam-bino, nella sua Serravalle,aveva imparato a cono-scere e amare la monta-gna e le attività tradizio-nali legate ad essa. Riu-sciva bene a scuola, met-tendo già in pratica l’inse-gnamento di “mens sanain corpore sano” cheavrebbe poi spesso ricor-dato a noi figli. Nella vitadi paese aveva anche pro-babilmente osservato lostretto legame tra attivitàlavorative e vita sociale;per molte delle prime, in-fatti, si ricorreva all’aiutodi vicini con cui poi si go-devano i frutti del duro la-voro. Questa esperienzamostrava l’importanzadella vita di relazione inuna collettività. Certo,questa non escludeva l’as-senza di divergenze, an-che significative, ma offri-va un’opportunità per rag-giungere obiettivi che unsingolo individuo, da so-lo, non avrebbe potutoraggiungere. Nella suavita, papà si è speso per ilbene della comunità attra-verso numerosi impegnipubblici. In particolare,attraverso la sua attivitàdi insegnante di liceo, haformato numerose gene-razioni di studenti di cuimolti ancora oggi lo ricor-dano con sincero affetto.

Aveva una grande passio-ne per la storia, in parti-colare quella di Cameri-no, come è testimoniatopure dalla spalla prestataa quanti si sono battutiper il ripristino di lapidiche celebravano lo strettolegame tra le vicende ita-liane e quelle locali. Ri-cordava spesso la figuradel Professor Boccanera,per cui nutriva sinceraammirazione. Papà crede-va fermamente nel valoreche la conoscenza dellastoria ha per comprende-re il presente e capirne ipossibili sviluppi futuri.Talvolta, i suoi riferimentistorici e filosofici poteva-no sembrare un po’ pro-lissi e privi di agganci congli attuali problemi, ma inrealtà andavano compresicome principi da seguiree applicare per arrivaread una soluzione concre-ta. Qualche volta, ad unanostra delusione per qual-cosa andato storto, papàrispondeva “il tempo tidarà ragione”. Lui crede-va nel divenire positivodelle cose, nel senso cheun’arrabbiatura o delusio-ne non deve in alcun mo-do interrompere il percor-so verso un traguardoche, se si vuole fino infondo, sarà prima o poiraggiunto. Anzi, sono pro-prio queste “sconfitte” dacui la persona intelligenteriesce a trarre lezione perpoi migliorare. Come tuttigli essere umani, papànon era perfetto e – anchese non apertamente – ri-conosceva che in alcunesituazioni di vita avrebbepotuto agire diversamen-te. Invece di riservare de-lusione o rabbia per alcu-ne scelte, ha invece fattotesoro di ciò trasforman-do queste lezioni in consi-gli preziosi per noi figli,per aiutarci a non com-mettere analoghi errori.

Camerino, nel corso

dei decenni, è stato testi-mone di come papà si siaspeso nella vita politica,culturale e associativadella città. Solo per citar-

ne alcune, negli ultimi an-ni aveva aderito e pro-mosso con convinzione leattività dell’AssociazioneMazziniana Italiana(AMI), fondando la sezio-ne di Camerino. Da sem-pre tifoso del Milan, erastato uno colonna portan-te del Milan Club Cameri-no per cui organizzavatrasferte, cene, feste edescursioni. Al termine diqueste, papà non si esi-meva dal riassumerle ma-gistralmente in simpaticiarticoletti inviati ai gior-nali con cui collaborava.E, nel periodo delle feste,papà ricorreva a noi figliper una “consulenza in-formatica” per realizzarela locandina di Buone Fe-ste da appendere nella ba-checa del Corso. C’è dasottolineare come le atti-vità del Milan Club eranosempre aperte ad amici esimpatizzanti e andavanoal di là della passione peril calcio. In fondo, per pa-pà il Milan risultava alla fi-

ne essere una ragione inpiù per partecipare in mo-do ancora più completoalla vita di comunità.

Anche nel tempo libe-ro, papà amavauscire e incontra-re gli amici perfarsi una partita acarte e una chiac-chierata. E nelperiodo estivo,questi “allena-menti” tornavanoutili per le gare dibriscola a cui par-tecipava. Que-st’anno, nono-stante i suoi pro-blemi di salute,era comunqueriuscito ad assi-curarsi dei “tro-fei” e delle seratespensierate pas-sate in compa-gnia.

Papà era unapersona positiva

e ottimista per natura.Non si lamentava in pub-blico dei suoi problemi disalute, anche se non li na-scondeva. Dopo anni diattesa (e lunghe sedute didialisi peritoneale), nel2009 era stato sottopostoa trapianto di rene. Dopoun periodo di riabilitazio-ne e adattamento (soprat-tutto alle cure farmacolo-giche), era tornato a farela vita di sempre. Oltreagli abituali circoli, aveva

deciso di sposare la causadell’Associazione Nazio-nale Dializzati e Trapian-tati (ANED) e contribuivaalle loro attività. Nel no-vembre 2011 si era datomolto da fare per organiz-zare un’importante confe-renza dell’AssociazioneMazziniana; purtroppo,proprio nel giorno dellasua relazione ebbe un in-farto. Dopo un interventoe un lungo periodo di de-genza in ospedale e suc-cessiva riabilitazione, siera nuovamente rimessoin sesto pur avendo com-preso di dover necessa-riamente ridurre gli impe-gni pubblici per dedicarsialle cure. A complicare lasituazione, infatti, si eraaggiunta anche l’insor-genza del diabete, che locostringeva a doversiconcentrare ancor piùsulla gestione di se’.

Essendo un uomo difibra forte e di mille risor-se, anche grazie alla si-lenziosa ma decisiva pre-senza di nostra madre,papà quest’estate sembra-va un uomo rinato. Mio-fratello ed io, non avendonumerose occasioni perincontrarci a causa dellanostra residenza all’este-ro, prendemmo la deci-sione di fare una vacanzaal mare tutti insieme, co-me ai vecchi tempi. Fuun’occasione bellissima

che permise ai nostri ge-nitori di godere la vici-nanza dei propri figli e disperimentare il piacevoleruolo di nonni. Purtrop-po, per noi quella sarebbestata anche l’ultima occa-sione per abbracciare no-stro padre. Lascia ungrande vuoto in tutti noi,ma anche un esempio divita e un’eredità intellet-tuale da seguire e pro-muovere con convinzio-ne. Particolarmente in unperiodo di crisi come que-sto, vorremmo sottolinea-re alcuni dei principi e va-lori che ci ha trasmesso:l’amicizia sincera e disin-teressata, l’onestà, il cre-dere nel frutto del propriolavoro, l’educazione comefondamento di ogni socie-tà civile, il perseguireun’Europa dei popoli purnon dimenticando le pro-prie origini e identità cul-turale. Questi insegna-menti, coerentemente te-stimoniati nella vita per-sonale e promossi inquella professionale, as-sociativa e personale, so-no un tesoro per noi tutti,assicurandoci le basi perun futuro migliore.

Chi volesse raccon-tare storie, curiosità oaneddoti di momentipassati con nostro pa-dre, lo può fare scri-vendo a [email protected].

Festival del tartufodella Marca di CamerinoLa manifestazione che si svolgerà nei giorni 13,

14 e 15 dicembre, costituisce uno dei più im-portanti eventi della zona montana della Provinciadi Macerata e delle Marche: tre giorni ricchi diprofumi, sapori e specialità del mondo della monta-gna con ingresso gratuito. L’evento, rivolto alla va-lorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino,si propone di utilizzare questo prodotto di eccel-lenza della nostra terra, come veicolo di promozio-ne eno-gastronomica, ambientale e turistica, da farconoscere agli appassionati e semplici visitatori. Ilfestival si svolgerà nel cuore del centro storico del-la città e precisamente nella suggestiva piazza Ca-vour, negli storici ambienti del palazzo Ducale, se-de del prestigioso ateneo camerte, QuadriporticoVarano “sotto corte”, sala Giulio Cesare e logget-ta dei Governatori. Oltre al tartufo della Marca,collocato nei diversi stand allestiti all’interno delQuadriportico, in questa edizione verranno inseriteanche altre realtà regionali e nazionali famose peril tartufo e le varie tipicità artigianali come salumi,formaggi, legumi, miele e dolci tipici. Attraverso ilsuddetto evento, l’amministrazione comunale pun-ta a presentare, qualificare e promuovere i prodottie i servizi che caratterizzano il territorio e lo ren-dono unico.