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Melerè è una musica bambina che ha un dono: riesce a far sorridere tutti quelli che l’ascoltano.Insieme ai suoi amici Figliettino e Cipopiffio, Melerè va a vedere lo spettacolo del Circofarfalla, dove incontreranno animali capaci di fare cose stranissime e incredibili.Ma uno di questi animali, Renata, la papera dorata, viene rapita da una banda di malfattori che la vogliono spennare per vendere le sue penne d’oro. Melerè, Figliettino, Cipo-piffio e gli animali del Circofarfalla partono dunque alla ricerca di Renata.Riusciranno a salvarla e a tornare in tempo per lo spetta-colo più importante del Circofarfalla a cui assisterà il Re Strareginaldo Settimo?

Fabrizio Altieri è un inventastorie, che vuol dire inventore di storie.Scrive fiabe che fanno ridere o piangere oppure che fanno sorridere o soppiangere (che è il contrario di sorridere).Quando era piccino gli piaceva molto leggere e ascoltare le storie tan-te volte, finché non le imparava a memoria. Ora se le scrive da sé e si diverte ad ascoltarle e riascoltarle proprio come quando era bambino.

Fabrizio Altieri

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Fabrizio Altieri

illustrazioni di

Alessandra Vitelli

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isbn 978-88-6032-145-9

Proprietà letteraria riservata.Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata

Progetto grafico e impaginazioneGrafica Elettronica srl - Napoli

CopertinaIllustrazione di Alessandra Vitelli, grafica di Roberta Biasci

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Melerè era una musica bambina bravissima a rallegrare i bambini tristi e girava il mondo entrando e

uscendo continuamente dalle loro orecchie. Un giorno conobbe Figliettino, un bambino triste che lei riuscì a far ridere e così diventò il suo miglior amico. Da quel momento Melerè e Figliettino stettero sempre insieme e solo lui la poteva sentir parlare. Figliettino viveva con la mamma, il babbo e un gatto di nome Rimedio in una Casafarfalla, cioè una casa che volava di qua e di là trasportata dal vento. Ora la Casafarfalla stava volando verso il Paese delle Casefarfalla e tra poco sarebbe atterrata…

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Quando Figliettino, la mamma, il babbo e il gatto Rimedio arrivarono nel paese delle Casefarfalla, tutti gli amici li accolsero con gioia perché era tanto tempo che non li vedevano e quando qualcuno non si vede da molto tempo si smette di sperare di rivederlo e pian piano si dimentica. Ma nessuno aveva dimenticato loro tre e nemmeno il gatto Rimedio, che rivide tutti i suoi amici gatti e gli raccontò le sue avventure, in lingua gattesca ovviamente.Un giorno Figliettino venne a sapere dai suoi amici che era atterrato là vicino un Circofarfalla: «Un Circofarfalla?» chiese Figliettino.«Sì» rispose Cipopiffio, un altro bambino, «dicono che è bellissimo e ci sono i pagliacci che fanno ridere tantissimo e gli animali di tutti i tipi che fanno cose stranissime».«Che bello!» esclamò Figliettino «perché non ci andiamo?».

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«Magari!» rispose Cipopiffio, ma Figliettino in realtà non aveva parlato a lui, si era rivolto a Melerè, che stava sonnecchiando nelle sue orecchie. Melerè si svegliò e rispose: «Che bella idea, non sono mai stata a un Circofarfalla, anche se ne ho sentito sempre parlare!».«Ci andremo!» disse Figliettino e Cipopiffio, pensando sempre che parlasse con lui, rispose: «Evviva! Che bello!» e Figliettino pensò che ormai doveva farci venire anche lui, sennò ci sarebbe rimasto male.Quando tornò a casa chiese alla mamma se poteva andare al Circofarfalla con Cipopiffio e il gatto Rimedio. La mamma pensò che il bimbo se lo meritava perché il mattino stesso si era rotto il flauto che lui suonava di solito e a cui teneva tantissimo e Figliettino aveva pianto molto perché non si poteva accomodare. Quindi la mamma, per consolarlo, disse che li

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avrebbe accompagnati volentieri: «Un Circofarfalla» disse «sono tanti anni che non ci vado! Oggi pomeriggio andremo».Quel pomeriggio Cipopiffio suonò il campanello della casafarfalla di Figliettino e lui uscì con la mamma.Melerè vide che non c’era il gatto e chiese: «Dov’è Rimedio?» e Figliettino disse sottovoce: «C’è, solo che, come al solito, ha paura di Cipopiffio perché non lo conosce e allora è diventato invisibile, ma se guardi bene gli vedi gli occhi» e infatti Melerè notò gli occhi di Rimedio che osservavano con sospetto il nuovo amico di Figliettino.Arrivarono al Circofarfalla e videro che il tendone era grandissimo e colorato con tutti i colori che c’erano al mondo. Le ali da farfalla che gli servivano per volare di notte spinto dal vento erano ripiegate e non si vedevano, ma Figliettino pensò che dovevano essere davvero grandi per far

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volare quell’enorme tendone con tutti gli animali e le persone che conteneva. Prima dell’entrata un signore con un carretto bianco vendeva cioccolata, gelati e zucchero filato. Molti bambini erano in fila per comprare qualcosa e anche la mamma dette a Figliettino e a Cipopiffio un soldo a testa per comprare quello che volevano.«Io prenderò un chilo di cioccolata calda!» esclamò Cipopiffio: «Al circo farà freddo perché mi hanno detto che ci sono anche i pinguini e allora sarà bene avere qualcosa di caldo da bere».«Io invece prenderò un bel gelato» disse Figliettino «perché mi hanno detto che ci sono gli elefanti dell’Africa e quindi farà molto caldo e ci vorrà qualcosa di freddo per rinfrescarsi. E tu cosa vuoi?».«Te l’ho detto» disse Cipopiffio «un chilo di cioccolata calda!», ma Figliettino, come al solito, l’aveva chiesto a Melerè: «Mi piacerebbe dello zucchero filato» disse lei.