A cura di:
Lorenzo Canova
Testo:
Lorenzo Canova
Traduzione:
Benedetta Del Buono
Grafica e crediti fotografici:
GiaMaArt studio - Vitulano (BN)
Foto in studio:
Marco Besana
Trasporti:
Zio Valerio Perri
Si ringrazia:
Luigi Bucciano
Luca Corradi
Marco De Filippo
Tommaso De Maria
Antonio De Luca
Nicola Frattasi
Ramona Lasala
Marta Princi Manfredini
Fortunato Mastrocinque
Margherita Matera
Pasquale Ricciardi
Celestino Vaninetti
In copertinaSANTA MARTA!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 90,5x70,5x12, 2010
Progetto:
Direzione:
Gianfranco Matarazzo
Lorenzo Canova
Deformare il reale
Lorenzo Canova
Sulla strada di un articolato percorso di ricerca, nell'opera di Maurizio
Cariati la nuova pittura di ritratto che da anni caratterizza l'arte italiana
e internazionale si sposa in modo innovativo con le ricerche spaziali e
ambientali del secondo Novecento.
Cariati, infatti, lavora da tempo sulla fusione tra una pittura rigorosamente
dedicata alla rappresentazione del volto declinata con una forte attenzione
alla qualità pittorica e figurativa e l'utilizzo dell'estroflessione che dai
Gobbi di Burri in poi è diventato una sorta di codice della presa di
possesso dello spazio dello spettatore, della rottura del limite del
supporto da parte di un'opera d'arte che sconfina verso nuovi territori,
in quel legame tra vita e arte già teorizzato e portato avanti dal
Futurismo. In questo senso anche la volontà di Cariati di usare la juta
grezza come supporto dei suoi dipinti rappresenta una scelta in linea
con Burri e con le ricerche che lo hanno seguito, un elemento materico
che vuole dare maggiore forza plastica a una pittura in dialogo con lo
spazio nella volontà di dilatare le sue possibilità verso una evidente
declinazione ambientale.
In questo modo una simile pittura iconica mostra non solo la conoscenza
delle ricerche che l'hanno preceduta e che solo apparentemente sono
opposte alle sue finalità, ma anche la volontà di un giovane artista, in
linea con le parallele espressioni di molti suoi coetanei in tutto il mondo,
di servirsi di codici, di risultati e di riferimenti multipli per dare un più
articolato e complesso senso alla sua opera.
Le immagini di Cariati hanno pertanto una valenza doppia: sono uno
studio sul volto, sulla psicologia e sull'espressione e allo stesso tempo
sono un'indagine sulla luce, sulle rifrazioni e sulle vibrazioni del colore
in dialettica con il fondo scuro delle opere e con la luce dell'ambiente
che le contiene, in una declinazione del fare pittorico che travalica i
suoi precedenti termini per raggiungere una nuova e più intensa
dimensione installativa.
Cariati tra l'altro è capace di usare i linguaggi attuali tipici di un artista
contemporaneo senza però dimenticare le esperienze della grande
tradizione artistica occidentale che ha sviluppato per secoli basilari
ricerche dedicate all'illusionismo. Dall'arte greca e romana al Seicento
e oltre, questa linea di indagine ha rappresentato un fondamentale
filone di ricerca per una pittura che intende ingannare l'occhio attraverso
i suoi raffinati meccanismi ottico-prospettici di dilatazione e deformazione
dell'immagine. Così, con una visione che non trascura l'ironia, il giovane
artista lavora sulla rappresentazione del volto con un metodo costruttivo
che si fonda su una deformazione plastica di matrice anamorfica che
affida all'occhio il compito di correggere e ricostruire le coordinate
riconoscibili della struttura della figura. I volti di Cariati sono rappresentati
difatti attraverso un metodo quasi iperreale di meticoloso virtuosismo
"fotografico" che può ricordare le esperienze della pittura che nei secoli
scorsi si serviva dello strumento della camera ottica per dare maggiore
evidenza iconica alle proprie creazioni.
Le facce dipinte da Cariati sembrano dunque ambiguamente collocate
su uno specchio deformante o nel vetro di uno spioncino, in una sorta
di fusione tra Parmigianino, il barocco e la nostra quotidianità, ci spiano
e si mostrano giocosamente parlandoci anche attraverso le parole del
titolo dei quadri e rivelandoci la possibilità di rivisitare al contempo
l'arte dei secoli scorsi con una visione ludica e di dare un senso più
profondo alle situazioni consuete, banali o paradossali della nostra vita
attraverso un metodo pittorico che rievoca sarcasticamente la grande
tradizione del ritratto occidentale.
Con la salda e originale qualità della sua pittura Cariati compone quindi
un personale e originale catalogo dove la presunta normalità delle
persone che ci accompagnano ogni giorno viene trasformata e stravolta
mediante un intreccio di primissimi piani deformati, di nasi resi elefantiaci
dalla distorsione della tela, di occhi dilatati o compressi, di bocche
oblunghe e di zigomi espansi e tridimensionali che, forse metaforicamente,
ci mostrano come l'arte possa mettere in crisi le nostre certezze, sfidare
luoghi comuni e abitudini fino a trasformare la nostra stessa idea di
"verità" attraverso gli elaborati meccanismi della sua ricostruzione del
reale.
To deform the real
Lorenzo Canova
On the pathway of an articulated journey of research, in the art work
of Maurizio Cariati, the new portrait painting that for years has
characterized Italian and International art merges well in an innovative
way with the spatial and environmental research of the 20th Century.
Cariati, in fact, has been working for some time on the fusion between
art which has been rigorously dedicated to the presentation of the face,
paying great attention to the pictorial and figurative quality using
extroversion which, since Burri's Gobbi, has become a sort of code for
taking possession of the spectator's space . In so doing, it breaks the
limits of support coming from art delving towards new territories, in
that intrinsic relationship between life and art already theorized and
supported by Futurism. In this sense, even Cariati's choice to use raw
jute as a physical support for his paintings represents a choice in line
with Burri and with the research that has followed: a material element
that wants to give a greater plastic force to a type of art maintaining
a dialogue with space, having the will to dilate its possibilities towards
an evident environmental declination.
In this way, the new iconic painting shows its awareness of research
that has preceded it and that is only apparently opposed to its finality.
Here we have the will of a young artist in line with the parallel
expressions of a lot of his contemporaries worldwide making use of
codes, results and multiple references to give a more articulated and
complex sense to his work. Cariati's images gain a double impetus:
they are a study of the face, psychology, expression and at the same
time an investigation into light. The refractions and the vibrations of
colour are juxtaposed with the dark background and the surrounding
light of the environment in a new declination of how a painting is
presented, breaking through its preceding terms to reach a new and
more intense dimension of installation.
Cariati, moreover, is able to use contemporary forms of language typical
of a contemporary artist without forgetting the experiences of the great
western tradition that has developed for centuries the basic research
dedicated to Illusionism. From Greek to Roman Art up to the Seventeenth
Century and beyond, this line of inquiry has represented a fundamental
thought of study for painting that intends to cheat the eye via its refined
optical-prospective mechanisms of dilation and deformation of the
image. In this way, with a vision that does not neglect irony, the young
artist works on the representation of the face with a constructive
method which fuses on a plastic deformation of an anamorphic matrix
giving the eye the job of correcting and constructing the recognizable
coordinates of the structure of the figure. Cariati's faces are represented
in fact via an almost hyper-real meticulous photographic virtuosity that
can remind one of the experiences of painting which have in the last
centuries served as instruments of the optical camera to give major
iconic evidence to one's creations.
The faces painted by Cariati seem ambiguously collocated on a deforming
mirror or on a magnifying glass in a sort of fusion between Parmigianino
or Baroque and the everyday. They spy on us and show themselves
playfully speaking to us across the words of the title of the paintings
revealing the possibility to visit yet again, simultaneously, art over the
past centuries with a playful vision. Therefore they give a deeper sense
to the real situations, banal or paradoxical, of our lives through a
pictorial technique which re-evokes sarcastically the grand tradition of
western portrait painting.
With the strong and original quality of his paintings, Cariati composes
then a personal and original catalogue where the presumed normality
of the people that accompany us everyday are transformed and this
time via a weave of deformed portraits: of noses rendered elephant
like due to the distortion of the canvas, of eyes dilated or compressed,
of oblong mouths and of expanded three-dimensional check bones.
These metaphorically show how art can put under scrutiny our certainties,
challenge common thoughts and habits up to the point of transforming
our own idea of truth across elaborated mechanisms of the reconstruction
of reality.
APRI SONO IL PROPRIETARIO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 150x150x22, 2010
TI VEDO!Acrilico e stoffa su juta nera estroflessacm Ø 60x14, 2010
GUARDA ME!Acrilico e stoffa su juta nera estroflessa
cm Ø 110x30, 2010
TI STO CERCANDO!Acrilico e stoffa su juta nera estroflessacm Ø 60x10x11, 2010
L'ATTESA! Acrilico su juta nera estroflessa, cm 120x115x24, 2010
IL GUARDIANO DEL BUIO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 55x60x15, 2010
NEL BUIO DELLO SMARRIMENTO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 70x100x22, 2010
IO NON CI CASCO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 60x50x12, 2010
IL BACIO DELL'ASSASINA!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 60x50x16, 2010
TESTA DI CELESTINO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x25x11, 2010
ALIENATO CON MONOMANIA DEL FURTO! (omaggio a Gericault)Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x12, 2010
LA VICINA DI CASA!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x13, 2010
LINO NEL BUIO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x12, 2010
MOTHER!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x13, 2010
SONO IO! (autoritratto)Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x12, 2010
APRI SONO CELESTINO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x13, 2010
L'URLO DELLA NOTTE!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x14, 2010
L'AMANTE!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x13, 2010
NOTTAMBULO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x12, 2010
APRI SONO IL VICINO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x13, 2010
LA CONTESSA!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x10, 2010
L'AMANTE!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x11, 2010
LA PROF.!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x10, 2010
L'AMANTE!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x10, 2010
ALIENATO 1!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x10, 2010
ALIENATO 2!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x11, 2010
ALIENATO 3!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x11, 2010
ALIENATO 4!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 20x20x11, 2010
INDOVINA CHI SONO!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 25x30x13, 2010
SEQUENZA 1!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 35x25x14, 2010
SEQUENZA 2!Acrilico su juta nera estroflessa, cm 35x25x15, 2010
MAURIZIO CARIATINato a Sartano (CS) nel 1983, vive e lavora a Milano.Was born in a Sartano (CS) in 1983, He lives and works in Milano.Diploma di I Livello all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, indirizzo Pittura, consegue il diploma diII livello in Arti Visive con indirizzo Pittura, presso l’Accademia di Brera, Milano.
Mostre Personali / Solo exhibitions
2010 Onde di luce!, Galleria GiaMaArt studio, Vitulano (BN);2008 Ma che faccia da….!, Galleria Glauco Cavaciuti, Milano;
Anime in cerca d’autore, con Andrea Riga, Loft Gallery, Corigliano Calabro (CS);3D-pinti, Chiostrino Sant’Eufemia, Como;
2006 Il Coraggio dell’Incoscienza, con Enrico Baj, Galleria Studio 2, Faenza;Face to Face, Cariati vs Loprete, Contemporanea Galleria d’Arte, Foggia;
2005 Maurizio Cariati, Galleria Arte Contemporanea e Dintorni, Como;Face to Face, Cariati vs Loprete, Caffè Imperiale, Catanzaro.
Mostre Collettive / Group exhibitions
2010 Urban creatures, Palazzo S. Bernardino, Rossano (CS), Spazioeventi Mondadori, Venezia;Tratti Tangenti, Galleria GiaMaArt studio, Vitulano (BN);Le Meduse, Fabbrica del Vapore, Milano;Sfera celeste, Galleria Obraz, Milano;
2009 My Way, Loft Gallery, Corigliano Calabro (CS);Sguardi Multipli II, Palazzo San Bernardino, Rossano (CS), Castello Estense, Ferrara;Premio Morlotti XII, Palazzo della Permanente, Milano, Villa Subaglio, Merate (LC);Imagine "la nuova visione della generazione anni ‘80", Galleria GiaMaArt studio, Vitulano (BN);Ritratti, Galleria Obraz, Milano;Love Nest, Wannabee Gallery, Milano;Profilo Incontemporanea, Palazzo Mezzanotte, Milano;
2008 Arte&Design, lasciare il segno, Loft Gallery, Corigliano Calabro (CS);Art Verona, Galleria Fabbrica Eos, Verona;Segno-Disegno, Galleria Blob art, Livorno;Sguardi Multipli I, Palazzo San Bernardino, Rossano (CS);Fresco di Fabbrica, (con F.Di Luca, A.Riga), Galleria Fabbrica Eos, Milano;Big and small 2, Galleria il Sole Arte Contemporanea, Roma;La tua opera per un bambino, Asta benefica, Meliorbanca private, Milano;
2007 Overture, Loft Gallery, Corigliano Calabro (CS);Primaverile A.R.G.A.M. 2007 XV Edizione, Neo Art Gallery, Roma;Premio Nomade, Castello La Rocca, Montecchio Emilia (RE);Premio Nazionale delle Arti, Accademia di Belle Arti di Bologna.
2006 Giovani Artisti, Saci Gallery, Studio Art Center Internazionale, Palazzo dei Cartelloni, Firenze;Finestra sulla Pittura Italiana, Premio Celeste, Consolato Italiana, Londra;Piano d’opera collettiva, Galleria l’Albero Celeste, San Gimignano (SI);Premio Arte Mondadori 2006, Palazzo della Permanente, Milano;Premio Celeste, Museo Marino Marini, Firenze.
Premi
2008 III Premio segrete di bocca, Premio Giuria di qualità, Libreria Bocca, Milano;Profilo d’Arte 2008, Menzione d’onore, mostra, Palazzo della Permanente Milano;Itinerante, Brescia, Torino, Ferrara, Reggio Emilia, Roma.
2007 Premio Menotrenta, 3° premio, Museo Civico “A.Olmo”, Savigliano (CN);2005 Premio Celeste, 1° premio Pittura Studente, Magazzini del Sale, Siena.
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