Madre Teresa di Calcutta
Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, nacque il 26 Agosto 1910 a Skopje da una famiglia originaria del Kosovo. Il padre, benestante, morì quando lei aveva 8 anni, lasciando la madre nella condizione di dover aprire un'attività di ricamo e stoffe per mantenere la famiglia.
Da adolescente si impegnò nelle attività parrocchiali (coro e aiuto ai poveri)e conobbe l’India attraverso le lettere di missionari gesuiti in Bengala.A 18 anni (1928) entrò nelle suore di Loreto, perché avevano missioni in India. Fu mandata a Dublino, dove fu accolta come postulante il 12 ottobre
Anjeza fu inviata in India nel 1929, entrando nel noviziato a Darjeeling (ai piedi dell’Himalaya) per imparare inglese e bengali. Fece la Professione perpetua il 24 maggio 1937, con il nome di Teresa, come S. Thérèse di Lisieux: da quel giorno venne chiamata Madre Teresa. Si trasferì poi a Calcutta dove insegnò storia e geografia e studiò l’hindi
Nell’agosto del 1946, Calcutta fu devastata da scontri sanguinosi e il 10 Settembre 1946, sul treno che la conduceva da Calcutta a Darjeeling, Madre Teresa ricevette ciò che lei chiamò la "chiamata nella chiamata“. Un povero ripete più volte estenuato e disidratato: «Ho sete, ho sete, ho sete madre!» .
Il contenuto di questa ispirazione è rivelato nello scopo e nella missione che lei avrebbe dato al suo nuovo Istituto: "saziare l'infinita sete di amore di Gesù sulla Croce e per le anime, lavorando per la salvezza e la santificazione dei più poveri tra i poveri."
Dopo 2 anni ebbe l’autorizzazione del Vaticano (1948) ad andare a vivere da sola nella periferia (Motjhil) di Calcutta. Nel 1949 una sua ex allieva si unì a lei e il 7 Ottobre 1950 nacque la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità.
Nel 1952 inaugura una casa per i morenti, per gli ammalati gravi rifiutati dagli ospedali cittadini: ai musulmani leggeva il Corano, agli indù dava acqua del Gange, ai cattolici l’unzione degli infermi.Nel 1957 apre un lebbrosario
Nel 1979 ricevette il Premio Nobel per la Pace e negli anni ‘80 nacque l’amicizia con Giovanni Paolo II. Nell'ottobre 1985 parlò al 40° anniversario dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La vigilia di Natale del 1985 aprì a New Yorkla prima casa per i malati di AIDS.
Il 5 settembre 1997 morì a Calcutta. Il 13 settembre ricevette i funerali di Stato ed il suo corpo fu condotto in un lungo corteo attraverso le strade di Calcutta, sull'affusto di cannone che aveva portato il Mahatma Gandhi. Sulla sua tomba ha voluto Gv 15,12: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”
Nel 1997 le Suore erano circa 4000, 123 paesi del mondo nelle circa 600 fondazioni.
Con deroga di Giovanni Paolo II, si aprì dopo solo 2 anni il processo di beatificazione conclusosi con la proclamazione il 19 ottobre 2003È in corso il processo di canonizzazione.L’Albania celebra madre Teresa il 19 ottobre e le ha dedicato l’aeroporto di Tirana
Nel 1999 fu eletta “persona più ammirata del secolo”
Per una rilettura di questa donna
Credo che essere rigettato, non amato, non curato, dimenticato da tutti e da ciascuno è una fame più grande, una povertà più grande di quella di chi non ha niente da mangiare
madre
Il miracolo non sta nel fatto che facciamo questo lavoro, ma che siamo felici di farlo…
madre
Voi ed io siamo stati creati per cose più grandi. Non siamo stati creati solo per attraversare questa vita senza uno scopo. E quello scopo più grande consiste nell'amare e nell'essere amati. madre
Più ci svuotiamo, più lasciamo a Dio spazio per riempirci
teresa
La preghiera non richiede di interrompere il lavoro, ma di proseguire il lavoro come se fosse una preghiera. Quel che conta è essere con Lui, vivere in Lui, nella sua volontà
teresa
Iniziate e finite la giornata con la preghiera. Andate da Dio come bambini. Se trovate difficile pregare, potete dire: "Vieni, Spirito Santo, guidami, proteggimi, sgombera la mia mente affinché possa pregare".teresa
Se davvero apparteniamo totalmente a Dio, dobbiamo essere a sua disposizione e dobbiamo confidare in Lui. Ieri è passato. Il domani non è ancora arrivato. Abbiamo solo l'oggi: cominciamo.
calcutta
Quando non abbiamo nulla da dare, diamogli quel nulla
calcutta
Cerco di dare ai poveri, con l’amore, ciò che i ricchi ottengono col denaro. No, non curerei un lebbroso nemmeno per 1.000 dollari; ma me ne prenderei cura volentieri per amore di Dio.
calcutta
L'importante è il dono di noi stessi, il grado di amore che mettiamo in ciascuno dei nostri gesti. Non sappiamo fare grandi cose, soltanto piccole cose con grande amore.
Sono una piccola matita nella mano di Dio che scrive per mandare una lettera d’amore al mondo intero.
Madre Teresa di calcutta
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