Lo spirito dell’epopea viene aperto a una visione cortese dell’amore e ai personaggi femminili. Si passa dal carattere collettivo dell’azione di guerra all’avventura individuale.
Amplificazione delle descrizione.
Messa a fuoco sui caratteri dei personaggi.
Unione di Amor e Militia.
Fattore importante per lo sviluppo del romanzo la vita di corte che si andava raffinando in un periodo di particolare tranquillità, la nascita del volgare in ambito letterario, l’emergere di una classe di chierici letterati, la presenza di donne nobili interessate alla letteratura.
I primi romanzi sono scritti per essere letti a voce alta davanti a un piccolo gruppo.
1066 battaglia di Hastings: l’Inghilterra è dominata dalla dinastia normanna
Eleonora d’Aquitania, nipote di Guglielmo IX (primo trovatore), grande ereditiera,
nata nel 1122, nel 1137 sposa Luigi VII, (1145 Maria poi contessa di
Champagne, 1152 Aélis de Blois)nel 1152 annullamento del matrimoniodue mesi dopo E. sposa Enrico II Plantageneto, re
d’Inghilterra, duca di Normandia, conte d’Angiò, e da lui ha 3 figlie e 4 figli (Wace, Troie, Tristan)
1172 cominciano i problemi, 1189 muore Enricoalla fine della sua vita si ritira all’abbazia di
Fontevrault, dove muore nel 1204
Romanzo francesePre-romanzo
Gaimar, Estoire des Engleis 1136-1137
Wace, Roman de Brut 1155
Id. , Roman de Rou 1170
Benoit, Chronique des ducs de Normandie 1170
Romanzi dell’antichità
Roman de Thèbes 1160
Roman d’Eneas 1160
Benoit de Saint-Maure, Roman de Troie 1165
Romanzi d’Alessandro
Albéric de Besançon 1120
Lambert de Tort 1170
Alexandre de Bernay 1170
Thomas of Kent (A-N) 1175 (ME)
Romanzi di Tristano
Thomas (AN) 1170 (?) (anche MHG)
Beroul 1170 (anche MHG)
Romanzo cortese/arturianoChrétien de Troyes 1170-80:
Erec et Enide (anche MGH)
Cligés
Yvain (Le Chevalier au Lion) (anche MGH)
Lancelot (Le Chevalier de la Charrete)
Le Conte du Graal (Perceval) (anche MGH)
Romanzi di avventura
Romance de Horn 1170 (AN; anche ME)
Boeve de Hamtone 1200 (AN; anche ME)
Gui de Warewic 1225 (AN; anche ME)
Romanzi in prosa
Tristan in prosa 1225
Lancelot in prosa:
La Queste del saint Graal
La Mor le roi Artu
Roman d’Alexandre
lasse (8/10/12 vv.)
Alberic de Besançon
Alexandre décasyllabique
Alexandre de Paris
Roman d’Alexandre
Ms. del sec. IX della Historia Alexandri Magni dell’autore latino Curzio Rufo (Firenze, Biblioteca Laurenziana, Pl. LXIV 35) è stato inserito da mano più tarda, databile intorno all’anno 1100, il frammento anonimo in volgare, l’unico che si conosca del poema da cui deriva. L’identificazione dell’autore è stata possibile grazie a un riferimento contenuto nell’ Alexanderlied del tedesco Lamprecht (1150), codice databile tra il 1163 e il 1190; fonte l’opera di un Alberich von Bisinzo.
Capostipite delle successive numerose rielaborazioni gallo-romanze della leggenda di Alessandro e proprio alla fortuna di questa si deve imputare l’eclisse quasi totale della redazione più antica. Un uomo di lettere latine inserì il frammento nel codice di Curzio Rufo anche probabilmente nell’intento di sopperire almeno in parte ad una lacuna concernente la prima parte della Historia (libri I e II) che è propria di tutti i testimoni dell’opera.
Il poema di Albéric si colloca in una posizione cruciale di snodo tra generi diversi della letteratura gallo-romanza delle Origini; il suo tema è sviluppato successivamente in opere che classifichiamo abitualmente come romanzi; la sua forma è prossima a quella dei poemetti agiografici del sec. XI, ma non lontana da quella dell’epica più antica, in particolare dal Gormont et Isembart che è anch’esso in octosyllabes; l’atteggiamento dell’autore induce a collocarlo in ambiente ‘colto’, quantomeno scolastico ed è però significativa la sua scelta del volgare e la giustificazione che ne dà.
La lingua infine: caratterizzata da elementi di transizione tra il dominio occitanico e quello oitanico si pone a contatto tra le due tradizioni linguistico-letterarie che si andavano allora delineando.
Biblioteca Laurenziana, Plut. 41.44
Dit Salomon, al primier pas,quant de son libre mot lo clas:«Est vanitatum vanitaset universa vanitas.»Poyst lou me fay m’enfirmitas,toylle s’en otiositas;solaz nos faz’ antiquitasque tot non sie vanitas!
definizioni di romanzo
Jean Bodel, Chanson de Saisnes (XII-XIII)
N’en sont que trois materes a nul home entendantDe France et de Bretaigne et de Romme la grant;Ne de ces trois materes n’i a nule semblant.Li conte de Bretaigne s’il sont vain et plaisantEt cil de Rome sage et de sens aprendantCil de France sont voir chascun jour aparant.
La leggenda di Tristano e Isotta
Origine celtica (Scozia).fine VII sec. Drust > Drystan o Trystan nei
testi gallesianalogie con il racconto irlandese Diarmaid et
Grainne (IX sec.):- adulterio tra nipote e moglie dello zio- fuga degli amanti nella foresta- segno della castità- Destino
versione “comune”
Tristan d’Eilhart (traduzione tedesca 1180-1185, legata a Matilde, figlia di Eleonora) 9524 vv. = versione completa della leggenda
Tristan di Béroul (BnF fr.2171)
Folie de Berne
versione “cortese”
Tristan di Thomas > Tristrams Saga e Goffredo di Strasburgo (1200-1210 = 19.522 vv.)
Folie d’Oxford (ms. Douce)
versioni perdute
Bréri
La Chièvre
Chrétien de Troyes, prologo del Cligès: “du roi Marc et d’Ysolt la blonde”
Cercamon (1135-45) e altri trovatori
Bédier: Archetipo tristaniano
Tristan di Thomas 3294 vv. / 12-13.000
scena frammento vv.Il filtro Carlisle 1-54Il verziere Cambridge 155-206Il matrimonio Sneyd 1 207-1094Le statue Torino 1 1095-1350Il corteo Strasburgo 1 1351-1418La fine Turin 2 1419-1672
Douce 1422-3237cStrasburgo 2 1639-44 e
1765-1838Strasburgo 3 1935-2004Sneyd 2 2469-3294
La fine lunga 3235-3294
D = Oxford, Bodleian Library, Douce d.6, ff.1-12 – 3/3 XIII; 1818 vv. con la parte finale del poema (cf.TSn2Str2 e Str3) + Folie di Oxford;
C = Cambridge, University Library, Add. 2751 (3) un foglio (di guardia) con 26 vv. per parte - fine XIII, continentale;
T = Turin, Accademia delle Scienze Mazza 813/43, 2 fogli – II m. XIII, anglonormanno – ms. perduto, e recentemente ritrovato, T1 (250 vv. cf. D)
Str = Strasbourg, Bibliothèque du Séminar protestant (4 fogli bruciati nel 1870) – XIII – (cf. T e D)
Sneyd = Oxford, Bodleian Library, Fr. d.16, ff.4-17 (ms. detto “Sneyd”: 1= ff.4-10; 2 = ff.11-17) fine XII-inizio XIII
Carlisle, Cumbria Record Office: Holm Cultram Cartulary, s.c., ff..1, 286 – 3/3 XIII
edizione a cura di Bartina Wind (1950)
autore: si nomina alla fine del testo “Thumas fine ci sun escrit”; forse viveva alla corte di Eleonora ed Enrico II e avrebbe scritto per la loro corte (fin’amor). E’ successivo al Brut di Wace (1155) ma precedente al Cligès di Chrétien de Troyes (1176-1177).
La diffusione del testo pare limitata ai territori normanni e anglonormanni e contemporanea alla grande diffusione del Tristan en prose (1230-40)
caratteristiche della versione cortese:
monologhi
logica
retorica
introspezione
semplificazione
coerenza narrativa
gioco sulle coppie amur/dulur, voleir/poeir desir
2107 ss Segnurs, cest cunte est mult divers
e pur ço l’uni par mes vers
....
Le milz ai dit a mun poeir
e dit ai tute la verur
si cum jo pramis al primur
3127 Tumas fine sun escrit
1084 ss Hici ne sai que dire je puisse
quel d’aus quatre a grignor angoisse,
ne la raison dire ne sai
por ce quë esprové ne l’ai
la parole mettrai avant
le jugement facent amant
al quel estoit mieuz de l’amor
ou sanz lui sit greignor dolur
Il testo è databile intorno agli anni 1170 (nuove ipotesi propongono di anticiparlo alla metà del secolo). Tutti i frammenti presentano tratti dialettali anglonormanni.
Metrica: regolarità nelle rime ma poco rigore nel computo sillabico (di solito in presenza di una e atona).
Iato v.406 se le nun d’Isolt ne oüst ma v. 408 ne l’oust Tristan en volenté
que ele / quë ele frai / farai (autore?)
perduti i primi 3000 vv. dove si raccontava l’infanzia di Tristano e le sue avventure in Irlanda dopo l’uccisione del gigante Morhout, zio d’Isotta. Incaricato di portare a Marco, re di Cornovaglia, la futura regina, Tristano fa la traversata con Isotta e Brangania. Per errore i due bevono il filtro d’amore destinato dalla madre di Isotta ed assicurare la felicità del matrimonio.
Carlisle
Segue una lacuna di circa 4000 vv. che doveva raccontare le peripezie di una vita condotta dai due amanti al bando dalla società in preda alla loro passione irresistibile. Il testo riprende col frammento di Cambridge: Tristano e Isotta sono sorpresi dal nano Frocin che li denuncia a Marco ...
Cambridge: Le vergerEntre ses bras Yseut la reine
Bien cuidoient estre aseor.
Sorvient i par estrange eor
Li rois, que li nains i amene.
Prendre le cuidoit a l’ovraine.
Mes, merci Deu, bien i demorerent
Quant aus endormis les troverent.
Li rois les voit, au naim a dit:
“Atendés moi chi un petit;
en cel palais la sus irai,
De mes barons i amerrai:
Verront com les avon trovez;
Ardoir les frai, quant ert pruve”.
Esiliato, Tristano decide di mettere fine alla sua sofferenza sposando Isotta dalle Bianche Mani, senza comunque smettere di amare la “vera” Isotta: frammento Sneyd.
Sneyd 1 = Il matrimonio
La statua di Isotta
Au. Roncagliafonti:Wace, Brut, descrizione della “Tumbe Eleine”Roman de Troie, “chambre de labastre”automi (ad es. uccelli) anche in Eneas e
Alexandre Thomas cerca effetti di concentrazione
contemplativa e non di dispersiva curiosità: vere statue, immobili. Santuario di meditazione amorosa.
Oggetti di contemplazione e strumenti di evocazione sentimentale. Tommaso le ha fatte modellare per riconoscervi i personaggi e i momenti salienti della propria storia, per riviverne più intensamente il durevole significato sentimentale, insomma per riconoscervisi. E’ una sintesi efficacissima degli episodi precedenti, un simbolo monumentale del loro persistere nell’anima del protagonista. Evocazione sostitutiva del reale.
cf. anche Ovidio, Met. X, 247 ss. il ricordo di Pigmalione, ma in Thomas la statua d’Isotta non è pretesto sensuale, bensì psicologico.
matière de Rome
1150 (o 1155) – 1165
Thèbes (Tebaide di Stazio)Enéas (Eneide di Virgilio)Benoit de Saint Maure, Troie (De excidio Troiae di Darete Frigio + Ephemeris belli troiani di Ditti Cretese)
Piramus et Tisbé, Narcissus, Philomena (Ovidio)
Roman de Thèbes
opera composta da un autore di Poitiers, che lavora a partire da un riassunto. Influenzato dall’epica – arcaico per lo stile. Si ispira alla Tebaide di Stazio e narra in circa diecimila versi la storia della città di Tebe, da Edipo, parricida e incestuoso, alla lotta dei suoi due figli, Eteocle e Polinice, per il possesso della città. A Eteocle e ai Tebani si oppongono gli Argivi, condotti dal loro re Adrasto, alleato di Polinice. I due fratelli soccombono in un duello all’ultimo sangue, e sarà Creonte a regnare su Tebe.
Eneas
segue la trama del suo modello, l’Eneide virgiliana con importanti sviluppi e spostamenti. Inserisce il giudizio di Paride e il rapimento di Elena ad anticipare gli amori di Enea e Didone a Cartagine. Giunto nel Lazio l’eroe lo conquista e conquista anche l’amore di Lavinia, figlia del re. 2000 vv. dedicati alle schermaglie amorose, influsso Ovidiano.
TroieBenoit de Sainte-Maure 1165 ca.
30.000 si svolge sotto le mura di Troia per poi seguire il tragico ritorno in patria dei principali eroi greci (Agamennone, Ulisse). Sviluppa il lato doloroso dell’amore. Es. Achille e Polissena.
Tradizione Manoscritta dei Romanzi di Materia Antica Roman de Thèbes D Angers, B.M. 26 Thèbes (framm.) XII fineC BNF, fr. 784 Thèbes-Eneas XIII metàP Genève, Bod. 18 Troie-Thèbes XIII fineA BNF, fr. 375 Thèbes-Troie ecc. XIV inizio, ArrasB BNF, fr. 60 Thèbes-Troie-Eneas XIV fineS London, BL, Add. 34114 Eneas- Thèbes ecc. XIV fine,
InghilterraRoman d'EneasA Firenze, Laur., Pl. XVI.44 Eneas XII fineB London, BL, Add. 14100 EneasC BNF, fr. 784 Thèbes-Eneas XIII metàD BNF, fr. 60 Thèbes-Troie-Eneas XIV fineE BNF, fr. 12603 Eneas-Brut XIIIF BNF, fr. 1416 Eneas-Brut XIIIG BNF, fr. 1450 Troie-Eneas-Brut XIII I metàH Montpellier, BEM,251 Troie-Eneas-Brut XIIII BNF, fr. 784 Thèbes-Eneas XIII metà Roman de Brut 19 mss. completi + 8 frammenti (in sei casi unico testo) Roman de Troie 28 mss. completi + 15 frammenti (in sedici casi unico testo)
matière de Bretagne
temi nuovi derivati da tradizione celticaG. Paris: conquista poetica dell’Europa
romanza e germanica da parte di un piccolo popolo che riuscì ad imporre ai suoi vincitori i suoi ideali e i suoi eroi
I dati celtici (avventure situate in Cornovaglia, Galles, meraviglioso, fate) si integrano nella realtà feudale e cortese
roman bretonroman arthurien (o de “la table ronde”)
fonti
1. fonte dotta e scritta: Geoffrey de Monmouth, Historia regum Britanniae 1136: è la storia di Brutus, fondatore della Britannia, tradotta nel 1155 nel Brut di Wace.
2. fonte orale. Giullari bretoni che diffondevano lais e contes fondati su temi derivati dalla mitologia dei celti.
Storicità di Arturo? 1120-1130 scena arturiana sul portale della cattedrale di Modena
Amore cortese
Espressione coniata dal medievista G. Paris (1880), corrisponde al medievale fin’amors (amore completo, perfetto). Contro i costumi dell’epoca che vedevano la donna come sottomessa all’uomo, l’amore cortese vede un capovolgimento dei rapporti tra i sessi espressi in termini feudali: la donna diviene la sovrana dell’uomo che è il suo homme liges.
Chrétien de Troyes
Si nomina per intero nell’Erec. Tracce di champenois nella lingua (Troyes). Formazione di “clerc”. Dimostra di essere stato in Inghilterra.
Ha vissuto presso la corte di Maria di Champagne (1145-1198) alla quale dedica Le Chevalier de la Charrete, e poi presso la corte di Filipo d’Alsazia, conte di Fiandra dal 1168 al 1191, a cui è dedicato il suo ultimo romanzo, Le Conte du Graal.
Spicca senza rivali sulla scena del romanzo francese.
Comincia la sua carriera letteraria con traduzioni di Ovidio. Du roi Marc et d’Iseut la Blonde (perduto).
materia arturiana
Goffedo di Monmouth Historia regum Britanniae, testo storiografico, dedica molto spazio ad Artù: si tratta della storia dei re di Gran Bretagna dai tempi più antichi, quelli di un immaginario eroe eponimo, Brutus, fino al completo sopravvento degli anglosassoni, nel VII secolo. Uno spazio ampio è dato ad un re Arturus, che avrebbe governato nel V secolo, trionfando su Germani e Romani, ai quali ultimi avrebbe sottratto la Gallia: egli sarebbe divenuto il padrone di Roma senza il tradimento del nipote Mordredus, che gli ha sedotto la moglie Guennevero e lo costringe a tornare in Britannia. Wace è il primo a menzionare la tavola rotonda.
Romanzi: materia di Bretagna
Erec et Enide (1170 ca.)
Cligès (1176 ca.)
Le Chevalier de la Charrete (Lancelot)
Le Chevalier au Lion (Yvain) (1177-1181)
Le Chevalier du Graal (Perceval) 1182-1190
“il trionfo della materia di Bretagna è legato alle sue straordinarie possibilità di atmosfera, di mistero, alla sua capacità di aprirsi alle sorprese e al rischio dell’esistenza e di farsi racconto” (M. Mancini)
Erec et Enide
tema della sovranità e del matrimonio
I parte molt estoient igal e per
de corteisie et de biauté
et de grant debonereté
.... Mes tant l’ama Erec d’amors,
que d’armes mes ne li chaloit
fame et amie
Amie et Chevalerie
Cligés
risposta per le rime al mito di Tristano
rovesciamento dei nodi cruciali della storia:
1. abolisce la divisione tra cuore e corpo
2. disinnesca la maledizione della fine tragica
Filtro: preserva Fenice da ogni rapporto col marito (possesso immaginario)/simula la morte (giardino fuori dal mondo)
Chevalier de la Charrete (6150-)
Lancillotto, perfetto amante, assoluta sottomissione alla dama. Rapporti col Tristan. Motivo della quête (ricerca della regina rapita: mito celtico), ricercata da KEu, Galvano, un misterioso cavaliere (=Lancillotto).
intrecciato al precedente, scritto parallelamente.
Galvano scompare dopo il v.2804.
I parte del romanzo: foresta di Broceliande (Fontana magica). Laudine. Amore / Odio.
Chevalier au Lion
et tret d’un conte d’aventureune molte bele conjointure = ciò che assicura coerenza e unità interna del
soggetto, architettura del romanzo, vita della storia.
Prologo del Chevalier de la Charrete: matière (=argomento) et sanz (interpretazione = personalità dello scrittore)
I avventura = felicità amorosaII crisiIII attraverso una serie di avventure l’eroe si
trasforma acquistando una più autentica coscienza di sé (fine con conciliazione)
avventura nel senso di prova che permette all’eroe di uscire da sé stesso per ritrovarsi e di ricostruire l’ordine del mondo.
avventura individuale > ritorno alla corte
in Lancillotto ed Yvain, due ricerche parallele.
Conte du Graal : romanzo doppio (Galvano e Perceval).
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