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zione su quanto accadeva da parte di chici ha governato. E a causa anche del Parla-mento «impegnato a fondo in "pseudo" ri-forme della giustizia». Eccole, secondo la

mente al collasso», ha detto Mano Bunadavanti ad una platea di addetti ai lavorigremita come poche altre volte. Per ricor-dare quel clima di trincea vissuto fino a

A questo punto Mantovano ha lasciatol'aula. La parola è passata al procuratoregenerale Giuseppe Vignola. Per l'ex sotto-segretario, niente buffet all'Alex.

Ambiente 454 298 329 353

L'INTERVISTA 1 L'ex sottosegretario all'Interno

«Un comiziodegnodi Grillo»

Onorevole Mantovano perché nonle è piaciuta la relazione del presi-dente Buffa?«Sono sbalordito e amareggiato.

Non è stata una relazione da aperturadell'anno giudiziario, ma una cosa chesi attaglia più ad un comizio di BeppeGrillo che non all'aula magna dellaCorte d'Appello».

Perché?«All'inizio della relazione si dice

che si è usciti da un incubo, quello del-la terribile era berlusconiana. Ho l'im-pressione che lui ci stia ancora dentrofino al collo perché tutta la relazione ècostellata da questa ossessione antiber-lusconiana anche in assenza di Berlu-sconi e da uno sforzo costante per de-scrivere con le tinte più nere possibilitutto ciò che è stato fatto negli ultimianni. Esempio: ho sentito parole di fuo-co - come tutti - nei confronti delle leg-gi che non si sono fatte. Normalmenteun giudice si occupa delle leggi fatte,magari le critica se non gli piacciano.Si è parlato di intercettazioni e di pro-cesso breve: ma non ho sentito una so-la parola sul codice antimafia che è sta-to varato qualche mese fa e che contie-ne la risistemazione di tutte le normesul sequestro e la confisca dei beni. Hosentito la demonizzazione della media-zione dei giudizi civili. Nessuno, al con-trario, vuole sacralizzare o ritenere lamigliore riforma possibile quella dellamediazione. Da decenni si parlava del-la necessità di stabilire un filtro prima

dell'accesso al giudizio civile: è statorealizzato, ci saranno tanti punti chemeritano di essere migliorati ed integra-ti anche con il confronto degli addettiai lavori, a cominciare dagli avvocati.Ma dire che non va bene in blocco èqualcosa che non aiuta, soprattutto nonfa crescere. Colgoun tasso di leggeraani i democraticitàin un discorso delgenere che non fagiustizia a nessuno.E non fa giustizia,soprattutto, ai magi-strati di questo di-stretto che avrebbe-ro gradito forse sen-tire parlare un po'di loro, del loro la-voro che è tanto ea cui va reso meri-to, e che invecehanno assistito adun comizio in cuisembrava che par-lasse Beppe Gril-lo»

Perché non èintervenuto nelcorso della ceri-monia peresporre le sue perplessità?«Negli anni passati sono andato nel-

la Corte di Appello di Bari dove la rela-zione introduttiva non durava un'ora equaranta, ma 15 minuti in modo da per-mettere il dibattito. Ho chiesto, se aves-si voluto intervenire, quando avrei potu-to farlo. Mi hanno detto dopo il presi-dente, il procuratore generale, il compo-nente del Csm, il rappresentante del Mi-nistero e degli avvocati. E all'una chic'era? Avrei parlato alle sedie vuote.Ma comunque ciò che conta è quel chesi è detto».

L'ATTACCOIL CONTRATTACCO

A sinistra, AlfredoMantovano ha replicato

duramente al presidentedella Corte d'Appello

Mario Buffa che haattaccato l'ex governo

Berlusconi.«Ossessione

antiberlusconiana»

L'INTERVISTA 2 II presidente della Corte d'Appello

Presidente Buffa, l'onorevoleMantovano non ha gradito la suarelazione. L'ha definita un'osses-sione antiberlusconiana. Cosa di-ce?«Premetto che non sono previste re-

pliche ai commentialla relazione delpresidente dellaCorte d'Appello.Ma siccome so chel'onorevole Manto-vano si è meravi-gliato del mio inter-vento mi limito adire che, in altritempi, quando Man-tovano faceva il giu-dice, ed era un bra-vissimo giudice,con il quale ho svol-to un lavoro eccel-lente, questi discor-si li faceva lui, eforse anche conmaggiore impegno.Io addirittura fun-zionavo da freno alsuo entusiasmo. Do-vreste chiedere alui cosa è cambiato

adesso.

La sua relazione, per spirito e so-stanza, è stata giudicata al pari diun discorso di Beppe Grillo.«Questo non è elegante. Ritengo di

aver fatto un discorso moderato, dicen-do cose vere che tutti sanno e che tutticondividono. Discorso che nei contenu-ti coincide con quello fatto dal presi-dente della Corte di Cassazione, dalpresidente del Csm e da tanti altri.Non ho nascosto, ed anzi ho dichiaratoapertamente, la mia soddisfazione per

«Clima mutatoè finitoun incubo»questo nuovo clima politico. Non pos-so certo dire che questo mi dispiaccia.Parlo da giudice e non da politico: lotrovo un fatto assolutamente positivo,per quanto concerne l'ordinamento del-la giustizia. Se questo significa parlareda Beppe Grillo».

Si apre dunque nel segno delle po-lemiche il nuovo anno giudizia-rio?

«No, il nuovo anno giudiziario nonnasce all'insegna delle polemiche madella fiducia e dell'entusiasmo, perchéqualcosa finalmente si muove. Io nonho nascosto questo mio sentimento, eprobabilmente l'onorevole Mantovanonon ha gradito. Per il momento questiprogetti di riforma sono stati abbando-nati, ma non è detto che non possanoessere ripresi dal governo attuale. Que-sti progetti, insomma, non sono stati ac-cantonati definitivamente».

L'ex sottosegretario Alfredo Man-tovano non ha mandato giù il fat-to che non si sia dato atto di ciòche il Governo Berlusconi ha fat-to, a cominciare dal Codice anti-mafia.«Delle tante cose buone fatte dal

precedente Governo non conservo ungrande ricordo. Il pacchetto sicurezza,che risale alla responsabilità dell'onore-vole Mantovano, è stato solamente unflop».

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