Fabio, Gloria, Adele, Daniele,
Carla e Francesca
Presentano:
gli Aborigeni dell’ India: gli
Adivasi
Gli Aborigeni dell’India: Gli Adivasi
L’India è il settimo paese al mondo per dimensioni. E’ grande 11 volte
l’Italia. E’ il secondo per abitanti e ne ha quasi un miliardo e 200 milioni, quasi il 20% di quella mondiale.
Al suo interno troviamo un mosaico di culture, lingue e dialetti, e
religioni; anche se la lingua ufficiale è l’inglese.
DOVE
L’India possiede enormi risorse minerarie, è il secondo produttore mondiale di cromite e
talco, il terzo produttore di carbone, il quarto produttore di ferro, un importante produttore di bauxite, e di molti altri minerali. Gran parte di queste risorse sono racchiuse in particolare
nella regione montagnosa centro-settentrionale. Qui da decenni si combatte
una guerra spesso violentissima, i cui protagonisti principali sono: lo stato indiano e le sue grandi aziende estrattive e gli abitanti
di queste regioni.
Dalla metà del Novecento miniere, acciaierie e centrali
termiche diventano per i dirigenti indiani la base della nascente industria nazionale, tanto che
“carbone e acciaio furono dichiarati settori strategici” e le
aziende nazionalizzate.
L’india degli Adivasi
CHI
Adivasi significa “Abitanti originari”, il nome è usato per indicare gli
appartenenti ai popoli tribali dell’India. Gli Adivasi sono divisi in circa 450
gruppi con una specifica identità e con particolari costumi .
Hanno sempre vissuto a contatto con la natura, hanno per essa molto
rispetto e da essa ricavano tutto il necessario per sopravvivere.
Gli Adivasi sono riusciti a ritagliarsi una relativa autonomia e a mantenere una
relazione simbolica con l’ambiente naturale.
Hanno resistito ai numerosi attacchi esterni e ai tentativi di sottomissione
rifugiandosi in zone isolate.Praticano: l’agricoltura ,la caccia ,la
raccolta di frutti selvatici, hanno accumulato preziose conoscenze riguardo
le foreste, le piante e il loro uso di alimentazione e la medicina.
Le lotte di ribellione attuali sono il proseguimento degli scontri iniziati
quarant’anni prima per la redistribuzione delle terre.
Lo stato non è aperto al dialogo, anzi, si affida a sanguinarie milizie irregolari e a
massicce operazioni militari coinvolgendo uomini delle riserva centrale di polizia e dei
corpi paramilitari. L'esito è drammatico: stupri, omicidi, distruzione di centinaia di villaggi, centinaia di migliaia di persone
sfollate.
A rimetterci sono gli abitanti di queste aree, e soprattutto quanti non si arrendono alla logica delle
armi: gli attivisti, i pacifisti, i sostenitori della soluzione
politica e non militare al conflitto.
Per uscirne, spiega padre Stan Swami, anziano gesuita, bisogna andare alla radice del problema: la mancanza di giustizia sociale. Per Sharat Singh, attivista sociale ed ecologo, bisogna recuperare la lezione del Mahatma Gandhi:
quando lo sviluppo mina la vita delle persone, è ora di
ridiscutere lo sviluppo.
CONSIDERAZIONI
BibliografiaAdivasi Enciclopedia Treccani. (www.treccani.it)New Internationalist blog.(www.adivasi.net)Adivasi people – Enciclopedi BritannicaTribal India Adivasi su You Tube.
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