LETTERA AL RISPARMIATORE
Gruppo Carige migliora l'utile e insiste sul piano strategico di Antonio Quaglio
Banca Carige non modifica la direttrice strategica dopo aver chiuso il 2on con profitti netti di gruppo in aumento a
i86,5milioni (+5,3%): l'obiettivo al2014rimane quello di una crescita sostenibile dell'utile a un ritmo medio annuo del 10 per cento Mentre il cdapresieduto da Giovanni Berneschi ha confermato la proposta di dividendo ordinario a 0,07 euro, la banca ha completato l'operazione di conversione anticipata di un prestito obbligazionario, accelerando il rafforzamento dei suoi parametri patrimoniali (Core Tier 1 al 6,7% e Total Capital al 10,1%). Il management ha escluso aumenti di capitale nell'esercizio in corso, anche se non ha smentito l'ipotesi di contatti con nuovi possibili soci, anche in funzione di ulteriore consolidamento degli standard di bilancio nella
Q- ^ di,
prospettiva dello sviluppo di Basilea 3. Nei conti 2011 di Carige - il cui Roe è a quo
ta 5,9% - sono evidenti i punti di partenza per le sfide dei prossimi esercizi, fra target di piano ed emergenze di mercato. La buona tenuta della raccolta complessiva (52 miliar
di, + 2,6%) e la capacità di autofinanziare gli impieghi (80%) sono alla base della fiducia con cui Carige affronta le scadenze sul fronte della liquidità: soprattutto nel
2013. La razionalizzazione di una rete multiregionale ormai giunta a
677 sportelli e un più efficace utilizzo delle potenzialitàbancassicurative del gruppo sono invece fra i driver principali di un'azione di ricerca di efficienza e redditività che punta a ridurre il cost/income dall'attuale 58,5% fino alle soglie del 50 per cento.
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Carige migliora l'utile, conferma la cedola e insiste sul masterplan Il management esclude aumenti di capitale nel 2012 ma non l'ipotesi di ingresso di nuovi azionisti
di Antonio Quaglio
Il 2012 si annuncia un anno difficile per l'intero sistema bancario italiano, ma Banca Carige non modifica la sua traiet
toria strategica improntata alla crescita sostenibile. Il presidente Giovanni Berneschi, commentando i dati 2011 appena approvati, non ha potuto dirsi «ottimista». Tuttavia, dopo aver centrato gli obiettivi 2on - con 186,5 milioni di utile netto conso
lidato (+5,3%), un Roe adjusted del 5,9% (dal 5,7%) e la conferma del dividendo ordinario a 0,07 centesimi - il gruppo non ha corretto al ribasso la guideline. Il risultato netto 2014 rimane fissato a 263 milioni, che corrisponde a un ritmo medio annuo di crescita superiore al 10% nell'arco del piano quadriennale.
I target delineati dal direttore generale Ennio La Monica (e ripresentati pochi gior-
ni fa a Londra all'European Financials Con-ference promossa da Morgan Stanley) formano in ogni caso un set articolato: a partire da un aumento effettivo della solidità patrimoniale (dal 6% di Core Tier 1 del 2010, al 6,7% registrato a fine 2on fino all'8% del 2014). La raccolta complessiva rimane schedulata in crescita da 50,7 a 64,1 miliardi in quattro anni, mentre il rapporto cost/income prefigura una ricerca sostanziale di efficienza/efficacia (dal 58,5% del bilancio appena chiuso fino al 50,3%). Il gruppo - reduce da una crescita strutturale di lungo periodo per linee interne - punta dunque a stabilizzare le posizioni competitive raggiunte sul mercato bancario e su quello assicurativo, sianel segmento famiglie che in quello imprese.
La liquidità e il patrimonio Il primo dei due profili critici di ogni bi
lancio bancario europeo in questa fase -l'equilibrio di liquidità - è stato gestito da Carige mantenendo il funding diretto a un livello elevato, prossimo aH'80% (gli accessi alle aste Bce-Ltro non hanno superato i 2 miliardi complessivi). Pur in una situazione tesa sui mercati - Carige ha chiuso un esercizio che prevedeva scadenze di obbligazioni retail per 1,4 miliardi, con 2,4 miliardi di nuovi titoli emessi, oltre alpiaz-zamento internazionale di 550 milioni di covered bond e 750 milioni di Emtn. Il 2012 non si annuncia critico nelle cifre (1,6 miliardi di cui metà circa istituzionale) e le emissioni nel primo trimestre sono procedute secondo tabella, pur in un mercato ancora molto chiuso. Il budget di emissioni 2012 (2,1 miliardi) deve contribuire a creare condizioni favorevoli alla gestione di un 2013 che si profila più impegnativo: 3,3 miliardi di scadenze fra passività retail, istituzionali e covered bond.
Mentre le «riserve di valutazione» hanno assorbito a fine 2011 il mark-to-market sul portafoglio titoli eccezionalmente imposto anche a Carige dalle turbolenze dello spread italiano, l'azione di rafforzamento patrimoniale ha potuto contare, a cavallo del cda di bilancio, sull'estinzione anticipata del prestito obbligazionario 4,75% 2010-2015 convertibile con facoltà di rimborso in azioni. L'esito puntuale dell'operazione non è ancora stato comunicato, ma non sono finora giunte smentite circa le attese di conversione integrale e quindi di rafforzamento del capitale proprio per 39imi-lioni. Gli effetti positivi netti stimati per l'iniziativa di capital management sui ratio sono di circa 170 punti base, in linea con le previsione formulate nel piano strategico.
Strategia e gestione DIRETTRICE STRATEGICA Mantenuti gli obiettivi al 2014 con un aumento sostenibile dei profitti anche con la ricerca di un miglior rapporto fra costi
e margini nell'intermediazione LA SFIDA-LIQUIDITÀ Le forti tensioni sui mercati sono state gestite principalmente attraverso la tenuta della raccolta Il 2012 non è un esercizio critico e preparerà le scadenze 2013
«Nel 2012 non sono previsti aumenti di capitale», ha confermato il top management. Tuttavia durante la conference cali successiva al cda di bilancio, non è stata esclusa, in via del tutto informale, l'ipotesi di ingresso di nuovi soci, anche in relazione all'evoluzione della situazione sul fronte Basilea 3. La Fondazione - che resta maggiore azionista, put essendosi diluita al 46,5% - ha puntualizzato di non essere informata di nulla e di avere nel caso, voce in capitolo (vedi anche domanda e risposta su soci pubblici e privati). La cronaca finanziaria recente, sia in occasione dell'aumento di capitale UniCredit sia del collocamento privato del 15% di Mps da parte della Fondazione, ha registrato investimentinonmargina-li da parte di gruppi industriali interessati al rilancio del settore bancario italiano, in questo momento schiacciato al listino dalla congiuntura.
I rapporti con il partner strategico europeo Bpce restano intanto fattivi. Con il gruppo francese che ha integrato banche popolari e casse di risparmio transalpine la cooperazione si sviluppa soprattutto nel campo dell'asset management e dell'operatività sui capital markets.
Nel core business, l'attività di banca commerciale ha registrato uno spunto annuo del portafoglio impieghi dell'8,5%, sia sul versante imprese che su quello famiglie, «con una ricomposizione a favore del breve termine». L'evoluzione dei crediti problematici è definito «sotto controllo» dalla banca, che segnala come «contenuto» un incremento annuo delle sofferenze del 21,5% e «allineato al sistema» il tasso netto di sofferenza al 2,8 per cento. Nel conto economico il margine d'interesse sale dell'8,3% su base annua (trainato principalmente dall'effetto-vo-lumi), mentre le commssioni nette evidenziano una crescita più limitata (+1%). Le poste finanziarie presentano invece un aumento pronunciato (+24,1%) includendo un utile di 30 milioni sul riacquisto di azioni proprie.
I costi operativi presentano un aumento del 3,3% annuo se rapportati a un conto eco-nomico 2010 pro-forma, includente l'acquisto di 22 sportelli dal gruppo Mps. Metà dello sviluppo strategico condotto in un ventennio dal gruppo (da un centinaio fino a 6JJ sportelli, di cui oggi solo il 38% è in Liguria, mentre il 69% resta nell'Italia del Nord) è avvenuto attraverso acquisizioni di banche o segmenti di rete.
Tra i driver della crescita di luneo Derio-
do, Carige segnala periodicamente agli analisti la bancassicurazione. L'obiettivo 2014 è che dell'intera clientela del gruppo Carige (oggi poco meno di 2 milioni di soggetti) la quota «condivisa» in termini ban-cassicurativi salga dal 4,4% al 7 per cento. Nel frattempo la raccolta di Carige Vita Nuova è immaginata in crescita dai 939 milioni del 2011 fino ai 1.304 milioni del
2014 (Cagr del 9,9% annuo, con un contributo del 90% da parte del canale bancario). Il turnaround di Carige Assicurazioni (compagnia non-vita) è invece maturato attraverso un forte ribilanciamento del portfolio-mix, la cui esposizione ai rischi auto è di poco superiore al 50% dopo una forte pulizia dei contratti.
I numeri del gruppo
Dati in milioni di euro
Raccolta diretta
28.439 +9% Crediti verso clientela
27.534 +8,5% Risultato netto della gestione f in . e ass.
944,6 t-5,5% Utile netto
186,5 +5,3%
2011 2010 +6,7%
Fonte: Società
+6,0%
La fotografia
IL GRUPPO
"oT La struttura proprietaria e le macro-aree
Fondazione Cr Genova e Imperia
49,43%(*)
50.000 azionisti individuali
Flottante
13,37% 37,20%
Banca Carige SpA Cassa di Risparmio di Genova e Imperia
• Banca Assicurazioni Finanza Servizi
• Carige Am Sgr #>Centro Fiduciario: • Banca Carige ©Carige Vita Nuova (life)
# C r Savona OCarige Ass.ni #Credi t (Consumer Nuova (no life) credit)
• Cr Carrara
• Bm Lucca
ÉsB. Cesare Ponti (*) 46,5% stimato post-conversione
CANALI E POLIZZE La rete distributiva
A l / l i 56/28
Q U Agenzie bancarie e portafoglio assicurativo
I • Francia: 1
11/22
63/47
Sportelli bancari Agenzie assicurative
1*1,4% Contratti RCA 834.000
7>7o/o Sportelli ramo danni
I l business assicurativo
R.C.A. Auto rischi diversi
Rami elementari
Contratti RCA 18,2% 1.200.000
Sportelli 1999 1 0 ' 1 % ramo danni
781
71,7% Sinistri 206.000
LA SOLIDITÀ' •Retail Istituzionale Covered Bonds \ Coretierl Total capital 2012 2013 2014 2015 2016 2007 2008 2009 2010 2011
1.668 3318 1.658 1.746 1.636
\ Le scadenze del debito e i l patrimonio 9,2
10,6
i 7,8 7,1
10,0 V
N ^ 7,1
10,1
9,1
6,7
6,0
IL TITOLO IN BORSA
30/3/2011
Base 30/3/2011=100
Ftse Ali Share Italia Banche
Banca Carige 25
30/3/2012
LE VALUTAZIONI
Buy
Hold I giudizi Neutral degli analisti
Sell
0%
0%
Domande & risposte
© Banca Carige ha evidenziato negli ultimi mesi alla Borsa italiana un trend cedente rispetto all'indice del settore bancario: quali sono le prospettive del titolo? Il titolo ha registrato una buona tenuta al confronto con l'indice di settore inPiazza Affari durante la fase più turbolenta dei mercati. L'attuale debolezza relativa delle quotazioni Carige rispetto ali 'indice Ftse AUShares Italia Banche è da attribuirsi principalmente allafase conclusiva della conversione anticipata delprestito obbligazionario convertibile «Carige 4,75% 2010-2015» e a ' conseguente effetto diluitivo, per quanto limitato. Gli analisti, sulla base dei fondamentali di bilancio aggiornati, hanno tuttavia mantenuto il giudizio prevalente «hold» con un targetprice oscillante fra 1,1 e 1,4 - anche dopo l'ipotesi ventilata dal management in via preliminare dipossibile ingresso riservato di nuovi soci stabili/strategici. Il "dividendyield" resta in ogni caso stimato attorno al 6,5% anche per il 2012. All'assemblea il cdaproporrà l'autorizzazione ver 18 mesi ad
acquistare fino a 72,5 milioni dì azioni proprie. O Carige è una banca non contendibile. L'azionista di riferimento è la Fondazione Cassa di risparmio di Genova e Imperia; qual è la sua governance? La Fondazione Carige è un ente di origine bancaria, oggi presieduto dall'industriale Flavio Repetto. Usuo consiglio di indirizzo è costituito di 28 membri designati dalla Regione Liguria, dalle Province di Genova e Imperia, dai Comuni di Genova e Imperia, dalle Camere di commercio di Genova, Imperia e Savona, dall'arcivescovo di Genova e dai vescovi dìAlbenga e Ventimiglia, oltre a quelli cooptati e indicati dalle rappresentanza della società civile locale. © Qual è il ruolo dei soci privati in Banca Carige? Da chi è composto il patto di sindacato? Isociprivatisono circa§omila e per il 90% (secondo fonti della banca) sono clienti: in questo è presente nel modello societario una componente cooperativa non estranea alla tradizione della Casse dì risparmio europee. Questa situazione sollecita ulteriormente la banca (com'è
stato anche per l'esercizio 2011) a mantenere fra le priorità l'erogazione di una remunerazione sostenibile, com'è tipico delle Banche Popolari. Tra i soci privati di Carige, secondo quanto risulta dal sito Consob, è in vigore fino al 2014 un patto che raggruppa ìl^,8jyo del capitale (pre-conversione bond). Tra i partecipanti: il presidente Alberto Berneschi, Coop Lìgura, l'emiliana Coopsette, le famiglie Bonsignore, Ponti, Gavio, Rosina, Orsero e Anfiossi.
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LA REMUNERAZIONE 2011
0,07 euro Il dividendo ordinario: ai titoli rnc 0,0875 euro
IL CONTROLLO
46,5% La quota della Fondazione a prestito convertito
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