Download - Le Brecce - numero 09 - aprile 2009

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LeBRECCE

“La primavera è il momento in cui la naturasi risveglia, gli alberi si coprono di gemme

e di fiori, gli animali diventano più attivi, si escedal freddo inverno dove tutto si ferma e quasicade in letargo”. Chi di noi non ha scritto più omeno le stesse frasi nei temi che ci dava la mae-stra?Tuttavia leggendo questo numero di Le Brecce sipuò vedere che lo scorso inverno nella nostraChiesanuova le attività sono continuate senzauna evidente pausa. L’oratorio ogni giorno di piùsi conferma essere un centro di riferimento: feste,giochi, animazioni. La prima edizione della Festad’Inizio Inverno organizzata sulla piazza è stato ilprimo di una serie di eventi in cui i giovani si sonopotuti incontrare e condividere una serata freddaper il meteo ma calda per la musica.Chi si impegna nello sport e nelle diverse attivitàsociali e culturali non si ferma a causa della piog-gia o delle basse temperature, perché l’entusia-smo lo anima e lo sostiene.Ma i nostri giovani non solo si incontrano sullapiazza reale! Sulle piazze virtuali, i cosiddetti

social network come Facebook o Messenger, neiquali attraverso il computer ci si tiene in contatto,si scambiano battute, foto, scherzi e si organizza-no feste reali.Tutto questo ha un valore molto importante.Condividere il proprio tempo libero, usare glispazi che la nostra frazione offre, significa di fattorafforzare i legami e rendere concreto quel con-cetto di comunità a cui il Movimento perChiesanuova dedica le proprie energie e di cui LeBrecce vuole essere un punto di riferimento. Cosìcome continueremo a promuovere il MemorialSesto Leonardi, che sta diventando una dellemanifestazioni classiche nel settore degli appas-sionati di auto d’epoca in ambito regionale.E’ grazie anche alla coesione tra di noi chepotremmo affrontare meglio questo periodo dicrisi economica mondiale che sta manifestando isuoi effetti negativi pure a Chiesanuova.Non vogliamo concludere con una nota di pessi-mismo, bensì con l’augurio che la primavera portitante nuove occasioni per condividere momenti digioia insieme agli amici.

Notiziario trimestrale a cura del Movimento per Chiesanuova

anno 4 - n. 9 - aprile2009

notizie da Chiesanuova

Le BRECCENotizie da Chiesanuova

La redazione di questo numero èstata curata da:Ceregioli Piergiovanni, CoppariMaria Luisa, Lattanzi Roberto,Marchionne Fabio, Marini Claudio,Marini Marco, Ortolani Fabrizio,Palmieri Fernando, PannelliLauretta, Pierucci Moris, RangoTullio, Rango Romina, SparvoliMatteo, Tobaldi Giuseppe.

news

In questo numero

[email protected]

Oratorio 2• Divertimento a 360 gradi

Sport 3• Società Ginnastica Juvena

Eventi 4• Festa d’Inizio Inverno

Società 5• Facebook contagia

Chiesanuova

Società 6• Sono chi voi sapete

Economia 7• Dalla crisi finanziaria alla

crisi economica

Non ci piace 8

Se questo giornale ti piace, un tuo piccolo sostegno economicoci permettera di continuare a realizzarlo!’

Il comune che partecipa con una somma di circa 2.000Euro (per l’esattezza 2.750 Euro lo scorso anno) garanti-sce un sostegno economico per gli assistenti affinchéall'interno dell'oratorio tutto si svolga regolarmente.Tutto ciò è documentato in quanto gli assistenti conse-gnano un foglio firmato con le ore mensili.Il ricavato daitesseramenti va interamente alla parrocchia. A parte laquota di circa 4 Euro che serve per la tessera ANSPI chegarantisce una copertura assicurativa, il resto serve percoprire le spese dell’oratorio (metano, elettricità, acqua,manutenzione ordinaria) e chi ha a che fare mensilmen-te con le bollette sa quanto elevati siano i costi. Altreentrate come le offerte per i compleanni vanno semprealla parrocchia per le spese elencate sopra e come vede-te nelle nostre mani non passa per ora nemmeno unEuro.A questo proposito, se chiediamo un’offerta non dimen-ticatevi di farla. Nulla è dovuto. Purtroppo menti malatenon riescono a pensare positivo e di questo ne siamoamareggiati.Per fortuna la maggioranza delle persone pensano posi-tivo e alcuni di loro danno denaro (grazie Alberto) perchésanno che questi soldi sono in buone mani e perché fre-quentando l'oratorio apprezzano il nostro lavoro, veden-do e toccando con mano i frutti delle loro spese:• Nintendo con tutti i giochi sempre aggiornati;• Play Station con giochi sempre aggiornati;• bersaglio elettronico con tutto il materiale di ricambio;• materiale didattico per far disegnare i bambini;• racchette da ping-pong e palline che i ragazzi divora-

no;• riparazioni che facciamo di frequente per danni alla

consolle (computer, joystick e mixer). I ragazzi durantei compleanni usano il nostro materia-le e qualche volta lo rompono, ma noinon chiediamo nulla. Per non parlare del materiale rubato,purtroppo.

Lo staff dell’Oratorio

ORATORIO | 2

Non contente di far divertire e ballare i bambini di

Chiesanuova e dintorni, Irene e Noemi, che ricordiamo

insieme a Martina e Giorgia per il grande lavoro svolto, hanno

deciso di partecipare ad uno spettacolo a Montecassiano, un

concorso per dilettanti allo sbaraglio. Accompagnate da

Matteo, loro manager, Irene e Noemi hanno ballato un mix di

anni 60 e vinto meritatamente la serata. Un nostro “prodotto”

è stato apprezzato anche fuori dai nostri confini e questo non

può che riempirci di gioia e orgoglio. Complimenti!

È un modo per sostenere l'oratorio e per coprire lepiù importanti e cospicue spese come il riscalda-

mento e l’elettricità. E' un modo per sentirsi partecipi di un progetto comequello di avere una struttura a disposizione, unimportante punto di ritrovo per bambini, giovani eadulti. Sapere dove andare il venerdì o il sabato sera e quasitutti i pomeriggi della settimana. Un modo per poter dire «tutto questo esiste anchegrazie a me».

Cosa offre l’oratorio• Giochi sempre nuovi e avvincenti• Assistenza con educatori-animatori• Grossi sconti sulle principali cene organizzate dalla

parrocchia• Feste a bizzeffe (Carnevale, Capodanno, Babbo

Natale, San Martino, Notti no-stop, ecc.)

• Tornei di calcetto, beach-volley e calcio-tennis all'a-perto, più molti altri all'interno con il ping-pong ela Play Station

• Tanta musica con migliaia di brani a disposizione• Cinema e sport su grande schermo• Possibilità di organizzare feste di compleanno

Progetti futuri• Acquisto Play Station 3• Potenziamento dell’impianto hi-fi con 2 grosse

casse acustiche

Non facciamo finta di non sapereLa cifra annuale è a dir poco ridicola (al massimo 25Euro) rispetto a quello che si può avere in cambio.Troppo spesso sono solo i genitori di bambini a farela tessera mentre ci sono molti ragazzi ad utilizzarel'oratorio: questo è un motivo di orgoglio ma sirichiede anche a loro un aiuto.

L’oratorio ringrazia lo sci club “Lupo Bianco” e i suoi soci perla donazione di 300 Euro che sono serviti per sistemare il

biliardo con stecca che con il tempo si era deteriorato e quin-di non veniva più utilizzato. Ora il biliardo è tornato comenuovo e preso d’assalto dai giovani frequentatori del locale.Oltre che per la donazione, i responsabili dell’oratorio sonofelici anche del fatto di essere stati presi in considerazione, conla dimostrazione che il loro lavoro non passa inosservato maviene apprezzato e se possibile finanziato come in questocaso. Ringraziamenti dai responsabili ma soprattutto dai gio-vani che con l’utilizzo gratuito (come tutti gli altri giochi)hanno modo di passare ore felici in un locale sicuro.

Ma i soldi dove vanno a finire?

Nessuno di noi vuole la medaglia o un monumento madispiace se venisse messa in dubbio la nostra lealtà.

Dopo ore di lavoro, quindi denaro, dedicate all'oratorio,dopo ore di tempo libero, che molti trascorrono a siste-mare l'erba del proprio giardino, passate all'oratorio,dopo ore di tempo tolte alla famiglia, dopo ore di tempoda dedicare agli amici trascorse invece all'oratorio, sen-tirsi dire «non si fa nulla per nulla», permettete che lepalline da ping-pong un po’ ci girino.Ma forse ha ragione chi lo pensa perché noi non faccia-mo nulla per nulla ma lo facciamo per vedere bambinicorrere felici e giocare nel nostro locale, per vedere

ragazzi il sabatosera fare le 2 con inostri giochi… ciòci riempie il cuoredi gioia ed orgo-glio.E ' importantesapere da subitoche nelle nostremani non circolanogrosse somme. Inun anno si potran-no incassare circa1.000 Euro fruttodell’organizzazio-ne di cene e dellavoro volontariodi molte persone.

ORATORIOdivertimento a 360°!

Complimentiragazze

GRAZIE LUPO BIANCO!

Campagna di Tesseramento 2009

come la trave e il trampolino. Si da’grande spazio al movimento comeespressione di sé con coreografiedivertenti.• Ginnastica Artistica (dagli 8 anni inpoi) – si da’ maggior spazio all’eserci-tazione con i grandi attrezzi, si miglio-ra l’esecuzione tecnica di ogni movi-mento e se ne acquisiscono di nuovicome rondata e rovesciata. Oltre allecapacità coordinative si incrementanoanche quelle condizionali. Parallelo a

questo percorso c’è quello agonistico al quale accedono le ginnastecon maggiori attitudini.

• Aerobica (dagli 11 anni in poi) – grazie ad un impegno muscolarecostante e a sottofondi musicali coinvolgenti si ottengono ottimirisultati sul sistema cardio-circolatorio.

• Total Body Workout – viene proposto per le signore con l’obietti-vo finale di tonificare tutto il corpo grazie ai diversi stili adottati.

Il panorama è molto amplio e tutto ciò è arricchito dalle gare e da dueappuntamenti ormai fissi: il saggio di Natale e quello di fine anno.Prossimamente le bambine di Chiesanuova saranno impegnate nellagara di ginnastica artistica che si disputerà il 25 aprile, mentre le ragaz-ze di aerobica hanno già debuttato il 15 marzo a Macerata. Chi inve-ce non volesse perdere uno spettacolo vasto in cui ad ogni edizione cisi tuffa negli scenari più fantasiosi, l’appuntamento è a giugno con ilsaggio di fine anno. Vi si potranno ammirare le abilità delle atlete edegli atleti che affronteranno prove minuziosamente preparate edarricchite da coreografie e giochi ginnici spettacolari.

Nell’ambito delle attività sportive diChiesanuova, da quest’anno c’è

una grandissima novità, nata dall’ideadi non poter ignorare il pressante desi-derio di tutti i bambini di muoversi alsuono della musica. Con questo pre-supposto la “Società GinnasticaJuvena” ha deciso di espandere, anchenella nostra frazione, la sua attivitàche dal 1982 è ben radicata a Cingoli.Questa associazione sportiva è l’unicanella zona a far parte dellaFederazione Ginnastica d’Italia, ed unica nell’essere attiva nell’ambitodelle discipline ginniche olimpiche. Nel 2008 si è affiliata anche allaUISP (Unione Italiana Sport Per tutti) per offrire sempre più opportunitàdi gara a chi vuole avvicinarsi a questo sport.Di rilievo è il fatto che da diversi anni le ginnaste che partecipano aidiversi campionati di livello interprovinciale e regionale riescono a con-quistare la qualificazione alle fasi nazionali di Fiuggi.La Juvena, per la corrente stagione sportiva, organizza una serie dicorsi destinati a tutte le età:• Gym-Dance di 1°livello (dai 3 ai 5 anni) – ha lo scopo di approc-

ciarsi ai concetti di spazio/tempo, grazie all’attività motoria ludica,all’acquisizione dello schema corporeo e all’apprendimento deglischemi motori di base. Inoltre, ci si avvale della danza e dell'aiutodella musica per l’acquisizione del senso del ritmo.

• Gym-Dance di 2°livello (dai 6 ai 7 anni) – vengono appresi i primielementi di base della ginnastica, si presta grande attenzione allecapacità coordinative e si prende confidenza con i grandi attrezzi

LeBRECCEnews

3 | SPORT

SocietàGinnastica

Juvena

Gym-Dance di 1°livello

Gym-Dance di 2°livello

Aerobica

Ginnastica Artistica

Gym-Dance di 1°livelloBarcaioni AgneseCimini SaraCoccetini SofiaDel Bianco MatildaFrisoli AlessiaLattanzi NoemiMoriconi Elena Paoli Serena Rapaccini Desiree Rossi Vittoria Tacinelli Desiree

Gym-Dance di 2°livelloBracaccini SimonaBrugnoni VeronicaCirioni Dora Foresi AuroraMaceratesi SaraMaceratesi RiccardoPiermattei AriannaRemiddi AzzurraSalvatori Aurora Sarnari ElenaSenofieni Rebecca

Ginnastica ArtisticaAringoli AlessiaBevilacqua CamillaCartechini ElisaDel Bianco Veronica Del Bianco EleonoraFileni ElisabettaFileni MaddalenaFraticelli Asia Rango ElenaRendoni MartaScattolini Sofia Sileoni GiuliaSileoni SofiaTaruschio Martina

AerobicaCamertoni AliceDel Bianco ErikaDel Bianco GiorgiaFaraoni FrancescaMosconi LudovicaPannelli ElenaRogani Erika

Non da poco abbiamo celebrato i tredici anni di vita dello sciclub “Lupo Bianco” e sembra strano che questa gloriosa

associazione abbia deciso di terminare la propria attività.Nata dall’entusiasmo per lo sci di un gruppo di chiesanovesi,con il passare del tempo è diventata una realtà importante edè probabilmente tra i pochi club federati alla FISI nati in unapiccola frazione del centro Italia ad avere raggiunto quasi 100tesserati.Purtroppo negli ultimi anni il numero di tesserati è sceso perdiverse ragioni, ma sicuramente non a causa dell’impegno dichi ha diretto questa associazione.Dobbiamo dunque essere orgogliosi di questo sodalizio che

anche alla sua chiusura ha voluto dimostrare la volontà di con-tribuire a sostenere la nostra comunità.Infatti il piccolo patrimonio residuo del club è stato donatoall’oratorio di Chiesanuova e alla cooperativa “Di Bolina”.Il responsabile dell’oratorio, nella lettera di ringraziamento anome dei ragazzi che lo frequentano, ha detto che il finanzia-mento è stato utilizzato per risistemare il biliardo.Allo stesso modo il rappresentante della cooperativa ha con-fermato che la cifra sarà destinata al bene dei disabili dei quali“Di Bolina” si prende cura quotidianamente.Dunque ancora una volta diciamo: bravo “Lupo Bianco” edarrivederci!

ARRIVEDERCI LUPO BIANCO!Lo sci club Lupo Bianco chiude la propria attivita’

EVENTI | 4

si in gioco, collaborando volentie-ri con associazioni sportive e divolontariato.In questi due anni la Consulta,appoggiata sempredall’Amministrazione Comunale,si è messa in gioco con molte atti-vità: le ”Notti a S-Passo”, i gemel-laggi con i ragazzi tedeschi, irlan-desi e bulgari, e per ultimo nellanostra frazione con la “Festad’Inizio Inverno” dello scorso 20

dicembre. Proprio quest’anno la Consulta ha deciso di dirotta-re le proprie idee a Chiesanuova, dove in tutti questi anni nonaveva mai fatto nulla.

La Consulta Giovanile delComune di Treia è un organo

consultivo formato da ragazzi dai12 ai 29 anni, studenti o lavorato-ri senza differenza, che hannovoglia di affrontare i problemiemergenti della condizione giova-nile, di partecipare alla vita demo-cratica e di organizzare eventi dicultura e spettacolo. Come puòsembrare, non è un circolo chiusoper pochi, ma tutti possonoentrarvi a farne parte, o solo proporre nuove idee, nuove atti-vità o eventi. Cerca il più possibile di essere presente nel terri-torio comunale, di promuovere attività ed è disposta a metter-

Festad’inizioinverno

24 maggio 2009Memorial Sesto Leonardi

Segnatevi la data!Si ripete anche questo anno l’appuntamento con la manifestazione di auto d’epoca dedicata al

campione Sesto Leonardi organizzata dal Movimento per Chiesanuova in collaborazione con ilCircolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano. Un invito a tutti a ritrovarsi nel pomeriggio di dome-nica 24 maggio a Chiesanuova: sarà un’occasione imperdibile per vedere da vicino automobili bellis-

sime, rare e perfettamente restaurate.La manifestazione si svolgerà secondo le consuetemodalità. A partire dalle ore 15 gli equipaggi, abordo delle loro preziose auto storiche, si raduneran-no nel parcheggio antistante la chiesa parrocchiale,dove si svolgeranno le prove cronometrate. Al termi-ne le auto svolgeranno le prove di regolarità attra-versando le strade del territorio di Treia così da poter-ne apprezzare la bellezza paesistica.Il Memorial Sesto Leonardi ospita equipaggi prove-nienti anche da fuori della nostra regione e quindipuò considerarsi a pieno titolo tra le manifestazioniche promuovono il turismo di qualità a Treia.

Le Brecce e il Movimento per Chiesanuova vogliono ricorda-re i 100 anni compiuti da Maria Leonardi in Rapaccini. Un

evento molto sentito dalla nostra comunità dove Maria viveinsieme ai figli e ai numerosi nipoti. Tanti carissimi auguri!

Auguri Maria! Altri 100 di questi giorni!

Compie 100 anni Maria Leonardi, sorella di Sesto

Molte persone durante la fase di costruzione, non scommettevano nella riu-scita di questo evento, ma noi non abbiamo mollato. Se la festa è riuscita

non è tutto merito nostro, ma di voi che eravate presenti, perché senza voi lafesta non c’era. Voi avete lottato contro il freddo, voi avete decorato gli alberi escritto i vostri biglietti di auguri, voi avete ballato e urlato contro il cielo con gliOronero sulle note di Ligabue, voi vi siete scaldati con la cioccolata calda, voi c’e-ravate e per noi questo è stato il risultato più grande. Vedere dal palco così tantiragazzi è stata per noi la grande vincita. Un grazie particolare va a tutti quelliche hanno appoggiato subito le nostre idee, senza chiedere spiegazioni, grazieper esservi fidati di noi.A tutti grazie per aver creduto in noi, noi ragazzi della Consulta. Molti di voiquella sera hanno chiesto il ritorno degli Oronero. Vi diciamo che le trattative perl’estate sono aperte!

I ragazzi della Consulta Giovanile

Siam quelli là… quellitra Treia e Pignà

… alla Festa d’Inizio Inverno

1

2

4

3

1/2) La piazza riempita dai giovani durante il concerto

3) I bambini di Chiesanuovache hanno vinto il concorso "Vesti l'albero"

4) I ragazzi della ConsultaGiovanile insieme agli"Oronero Band"

5 | SOCIETÀ

Facebookcontagia

ChiesanuovaIl “libro delle facce” è un social network, ossia una rete sociale dove

chiunque abbia più di tredici anni può iscriversi gratuitamente. Inquesta rete l’utente può far parte di una o più sotto-reti (come l’isti-tuto superiore, l’università, il luogo di lavoro, la regione geografica echi più ne ha più ne metta), può pubblicare foto e video, può scam-biarsi messaggi tramite una chat integrata, comunicare cosa stafacendo in quel momento o addirittura pubblicizzare eventi e feste.Alle origini lo scopo principale era quello di mantenere i contatti trastudenti e amici sparsi in tutto il mondo e come possiamo vedere coni nostri occhi il fondatore Mark Zuckerberg che nel 4 febbraio 2004all’età di diciannove anni fondò questo social network è riuscito nel-l’impresa. Sfruttando il passaparola tra amici e colleghi la mania hapreso sempre più piede e la community si è andata ad infilare nellaclassifica dei 10 siti più visitati al mondo. Il 2008 è stato l’anno delboom di Facebook in Italia, con una notevole crescita delle iscrizioniin autunno grazie alla possibilità di tenersi in contatto con le cono-scenze fatte durante il periodo estivo.L’idea geniale alla base del successo di questo strumento è stataquella di poter ricercare amici e conoscenti tramite il semplice inseri-mento del nome e cognome. Ciò ha permesso un agevole ritrova-mento di persone a notevole distanza o delle quali si era perso com-pletamente le tracce. Frequentissimi sono i casi di rimpatriate orga-nizzate a colpi di click o di sfide a ricordare i nomi delle personeconosciute durante l’arco di un’intera vita.Nella grandezza del globo che lo utilizza una parte è rappresentatada svariate decine di chiesanovesi dalle età più disparate le quali siavvalgono di Facebook con una perfetta integrazione tra vita onlinee vita reale. Possiamo ritrovare pagine personali con commenti, fotoe video circa i fine settimana trascorsi in allegria, fan club di perso-naggi di Chiesanuova oppure gruppi riferiti ad argomenti specifici.Degno di nota è il gruppo ufficiale del nostro paese: “Quelli cheChiesanuova…”, un gruppo che è una mini-community all’internodi Facebook e conta ormai oltre 100 iscritti. Data l’informalità e lademocrazia della rete, spesso possiamo ritrovare interventi goliardicio al limite del politicamente corretto come dimostra il testo d’intro-duzione al gruppo, che ha lo scopo di attirare ad iscriversi tutti gliutenti che hanno a che fare con Chiesanuova.

La composizione del pubblicoIl grafico mostra la composizione dei nuovi utenti Facebook nell’ulti-mo anno. Il passaggio dall’essere un’entità di nicchia all’essere ilmaggior attore mondiale nel campo dei social network ha compor-tato per Facebook un cambiamento nella base degli utilizzatori. Nondeve quindi sorprendere se ritroviamo un’utenza più ampia e piùanziana rispetto alla nicchia iniziale, composta da giovani studenti.

In quanti visitano FacebookLa mania ha contagiato gli italiani ma ancora di più gli internauti delRegno Unito. In Italia nel mese di dicembre 2008 Facebook è statovisitato dal 44% di chi usa internet: una percentuale ben più altarispetto alla media globale (30%) e superiore a quella del Paese diorigine del fenomeno, gli USA. I dati di Svizzera, Germania e Brasilesi riferiscono ai soli accessi da casa, mentre gli altri anche dall’ufficio.

Anche pergli utenti di mezz'età

Sempre più tempo

con Facebook

Il maggior tempo trascorso sul webIl tempo passato a navigare su internet è aumentato globalmentedel 18% nell’ultimo anno. Nello stesso periodo il tempo dedicato allecomunità virtuali è cresciuto di più (63%) con una evidente sottra-zione di attenzione agli altri servizi del web. All’interno di tutto ciò èda notare il balzo fatto dalla quota di Facebook (566%) che ha per-messo il raggiungimento della 9° posizione nella classifica dei siti piùvisitati e di vantare il più alto tempo di medio visita (3 ore e 10 minu-ti per persona).

Gli italiani tra i più incantati

Fonte Nielsen. I dati si riferisconoal periodo dicembre 2007 – dicem-bre 2008 e ai Paesi: Italia, Austria,Brasile, Francia, Germania, RegnoUnito, Spagna, Svizzera, USA.

Il gruppo ufficialedi Chiesanuova

all’esilio. Dopo aver visitato varienazioni europee si imbarcò per ilNord America, dove con l’aiuto diguide indiane e cacciatori di pellicceavviò l’esplorazione del Mississippiper scoprirne le sorgenti, che indivi-duò per primo il 31 agosto 1823…ma questa è un’altra storia!Il libro è scritto con grande chiarezzaed è animato da una leggera ironiache rende piacevole la lettura, tantoche a volte sembra di essere all’inter-no di un romanzo di Stendhal o in un

sceneggiato televisivo, dimenticando così che i morti sono reali, cosìcome il terrore e la vita grama di chi viveva in quel periodo.Il racconto è arricchito da una ampia documentazione di atti giudi-ziari. A prima vista la quantità di documenti e la difficoltà dei testipotrebbero impaurire i lettori, per questo si suggerisce di tralasciar-li ad una prima lettura, privilegiando il testo degli autori che descri-ve con maggiore semplicità i fatti a cui i documenti si riferiscono, inparticolare mettono in evidenza con grande efficacia i caratteri deivari personaggi che emergono dai verbali degli interrogatori di bri-ganti, vittime, testimoni e spie.

In chiusura il libro fa tornare alla mente questo verso di una canzo-ne di Fabrizio De Andrè: ”Non tutti nella capitale / sbocciano i fioridel male, / qualche assassinio senza pretese / lo abbiamo anche noi,qui in paese.”Il libro può essere richiesto al Comune di Appignano.

Il libro è incentrato sulla figura diPietro Masi, detto il Bellente, nato e

vissuto ad Appignano a cavallo tra lafine del Settecento e l’iniziodell’Ottocento. Un giovane che,dopo aver disertato l’esercito napo-leonico, si dà al brigantaggio edimperversa per un paio d’anni nellenostre zone, fino a quando vieneucciso all’età di 25 anni, insieme adaltri membri della sua banda, la seradella vigilia di Natale del 1812 in unacasa colonica alla Cimarella. Un per-sonaggio successivamente mitizzato come un giovane ribelle, unasorta di Robin Hood: un brigante galante con le donne e feroce coni potenti, ma protetto dal popolo. Ovviamente la realtà è completa-mente diversa e decisamente meno romantica.Il pregio del libro è di fare chiarezza, raccontando la storia diBellente, e non la sua favola, ma soprattutto di illustrare la com-plessa situazione storico-sociale nella nostra regione e nelle nostrecontrade prodotta dalla Rivoluzione Francese e dall’EpopeaNapoleonica con la cacciata del papa e l’instaurazione del Regnod’Italia. Il brigantaggio fu un frutto di questa situazione.Infatti in quel periodo di bande di briganti in azione nelle nostrezone ce n’erano diverse, come nel resto d’Italia. Bande composte dadisertori o renitenti alla leva obbligatoria, introdotta nel 1808 daiFrancesi nel Regno d’Italia per rafforzare l’esercito napoleonico.Quindi tra i giovani ventenni contadini e artigiani molti preferivanovivere da fuggiaschi nelle campagne, perseguitati sempre più dura-mente dalle forze dell’ordine governative, invece di diventare“carne da macello” nelle guerre napoleoniche.C’era la banda del Trovarello a cui Bellente si aggregò e della qualesi mise a capo, quella di Marzola di Morrovalle, quella dell’ex frateFiorentino, quella dei Verdenelli detti Cuccù originari di Treia maresidenti a Troviggiano ed altre ancora. Le loro “gesta” si intreccia-no e abilmente gli autori ci guidano in questa storia di fattacci, tra-dimenti, assassinii, spacconate a volte simili a quelle dell’Armata

Brancaleone. Completano l’affre-sco storico anche gli “amici dimerende” di Bellente come il fab-bro, il contadino dei Bandini, lagiovane che gli cuciva le camiciedi S. Maria in Selva, il sarto diTreia che sistemava abiti dei bri-ganti, il sindaco di Appignano, inobili volta-gabbana e conniventi,i gendarmi, i giudici e molti altriancora.Tra i rappresentati della legge chehanno combattuto tenacemente ibriganti della nostra zona emergeuna figura la cui storia è vera-mente romantica: GiacomoCostantino Beltrami. Bergamascostabilitosi a Filottrano (dove morìnel 1855) ricopriva all’epoca delBellente l’alta carica di giudiceistruttore con l’incarico speciale didebellare i briganti, sospettati diessere sobillati dai sostenitori delpapa e dai nemici di Napoleone,gli Inglesi, le cui navi incrociavanonell’Adriatico. Alla restaurazionedello Stato Pontificio aderì allacongiura antipapale del 1817 aMacerata. Per questo e per la suaadesione alla Massoneria ed allaCarboneria venne condannato

SOCIETÀ | 6

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2

1 Identikit di Bellente prodotto da un professionista in indaginigiudiziarie sulla base deidati fisionomici risultantidai documenti militari e dalla ricognizione cadaverica.

2 Chiesanuova. La chiesa del 1754, oggi scomparsa,con in primo piano l’abitazione del curato.Qui don Vincenzo Paolisubì l’aggressione dellaBanda Bellente l’11novembre 1812.

3 “Vestivamo alla contadina”, abbigliamentotipico dell’epoca:capoccia maceratese di campagna (vergaro);campagnolo jesino;cingolana in abito dafesta.

Sono chi voisapete

Storie di briganti, pollastri e morti ammazzati

3

di Roberto Bronzi e MarioBuldorini - Edito dal Comunedi Appignano (2008)

IL BELLENTE A CHIESANUOVA

Il brigante, il curato, l’ostessa e il contadino pentitoNel 1812 a Chiesanuova oltre la chiesa, costruita sessant’anni prima,c’erano la stazione di posta e l’osteria nell’angolo proprio di frontealla chiesa, un edifico crollato negli anni ’70. Nella storia del Bellenteproprio a Chiesanuova si è svolto un episodio che poi portò alla finetragica del brigante. Non lo racconteremo perché invitiamo tutti aleggerlo direttamente sul libro, ma per incuriosire ci limitiamo a indi-carne i protagonisti.Il curato - Il parroco dell’epoca era il trentasettenne don VincenzoPaoli, un tipo rispettoso della legge, anche troppo, e non moltocoraggioso. Viene da citare Manzoni: “Don Abbondio non era natocon un cuor di leone […] un vaso di terracotta, costretto a viaggiarein compagnia di vasi di ferro”. Abitava nella casa parrocchiale con lasorella Maria e la perpetua Cecilia Fiorano, un po’ pettegola e ficca-naso, ogni tanto don Pietro Lancioni lo frequentava per affiancarlonella cura della parrocchia, che all’epoca era molto più estesa di oggi.L’ostessa - L’osteria era condotta dai coniugi Pasquale e VittoriaRossetti. L’ostessa era un tipetto deciso, di 45 anni, con qualche pre-cedente penale e qualche cosa da recriminare sulla condotta del par-roco nei suoi confronti. I giudici l’accusarono di essere una fiancheg-giatrice del Bellente e di non aver favorito la cattura del banditoquando era nella sua osteria versandogli… vino con oppio. Straneusanze in osteria!Il contadino pentito - Francesco Ferro, colono dei Bandini, che abi-tava alla Cimarella nel Comune di Treia a confine con il circondario diAppignano, nella casa dove il Bellente fu ucciso dalle forze dell’ordi-ne. La giovane figlia era l’amata del brigante. Pur se amico di Bellentesi confidò, non si sa bene perché, con il proprio parroco donVincenzo causando la fine del brigante.Altri personaggi - Gli “amici di merende” di Bellente a S. Maria inSelva come il fabbro, il contadino dei Bandini, la giovane che gli cuci-va le camicie, il sarto di Treia che sistemava abiti dei briganti e moltialtri ancora.

La crisi finanziaria che sta sconvolgendo il mondo è un fenomeno complesso e difficile daspiegare; capirla è però fondamentale, perché ci aiuta ad affrontarla nel migliore dei modi,

senza avere paura di essa.La crisi di cui tutti parlano non è scoppiata qualche mese fa e non riguarda soltantole banche e le borse. Le origini possono essere rintracciate già nell’11 settembre 2001.L'attacco alle Torri Gemelle provocò infatti una paura globale che mise in ginocchiol'economia americana e a seguire quella mondiale. La Banca Centrale Americana deci-se allora di tagliare i tassi di interesse, con l’obiettivo di rilanciare i consumi e la pro-duzione, ma questo spinse famiglie e imprese (soprattutto americane) tra il 2002 e il2004, complici i bassi tassi, ad indebitarsi fino al collo. Anche se le garanzie prestateerano insufficienti e i rischi alti, le banche americane davano soldi un po' a tutti, anchea chi non poteva restituirli, giocando sul fatto che il valore delle case cresceva sempre,ed in caso di mancata restituzione dei mutui, le case venivano vendute all’asta, conun alto guadagno per le banche. A tutto questo, va aggiunto che il rischio del man-cato pagamento veniva trasferito ad altri, impacchettando i mutui in obbligazioni e inaltri titoli “spazzatura” che venivano poi venduti ad altri investitori prendendo le viedel mondo. La bolla immobiliare era continuamente alimentata, mentre la qualità deimutui peggiorava giorno dopo giorno.Tra il 2005 e il 2006 vanno ricercati i primi casi di mutui "a rischio": contro le previ-sioni, i prezzi delle case incominciarono a scendere, e c’è chi si è trovato con un mutuoche valeva più della casa. Le banche americane iniziavano a registrare gravi perdite eil terrore le spinse a non concedere più denaro nemmeno a chi le garanzie invece leaveva. Questo sentore di crisi venne poi accompagnato da una forte impennata deiprezzi energetici ed alimentari che ridusse la disponibilità delle famiglie, facendo crol-lare un castello di carta già in frantumi. Nel 2007 la crisi dei mutui “subprime” toccòl'apice della notorietà internazionale: iniziarono a risentirne sia le banche d'investi-mento, sia i colossi della finanza che avevano investito incuranti del rischio. Tutti siaccorsero, quasi con meraviglia, che la situazione era drammatica, e i fallimenti sisono succeduti a catena.Tutti sappiamo che la situazione è critica, e dal punto di vista “reale” questa condi-zione incute paura: si perdono posti di lavoro, si peggiora il proprio stile di vita (cheera comunque diventato insostenibile!) e si percepisce un maggior senso di insicurez-za nei riguardi del futuro. Incertezza, paura, insicurezza, hanno giocato un ruoloimportante nel “trasformare” la crisi finanziaria in una ancora più grande crisi econo-mica, che si manifesta con una forte riduzione degli acquisti dei beni primari (come glialimenti) e di ogni altro tipo di consumo, mettendo quindi in crisi chi i beni li produ-ce, che, a sua volta, teme di non poter più investire in personale, ricerca e sviluppo,ecc. In pratica, questo circolo vizioso sta portando alla paralisi del Paese.La crisi sembra proprio non aver risparmiato nemmeno la nostra comunità: basta guar-darsi in giro per vedere neolaureati che non trovano lavoro, famiglie in difficoltà chenon riescono ad arrivare alla fine del mese, negozi e piccole imprese che hanno ridot-to drasticamente le proprie vendite. Insomma, tutto sembra assumere le sembianzedel disastro. Ma la crisi potrebbe essere vissuta non solo come una maledizione, bensìcome un'occasione per riavviare il sistema, come un trampolino di lancio verso unnuovo mondo, un mondo migliore. Potrebbe essere l’occasione per liberarci da unsistema basato sulla speculazione, per superare lo spreco di risorse ambientali eumane, e per uscire da uno stile di vita che ci vede legati alle cose inutili, o utili soload alleviare il disagio di una vita frenetica e piena di ansie, solitudini e disagi interio-ri. Infelicità, depressione e disagi di ogni tipo sono in costante aumento e non siamopiù in grado di coltivare rapporti umani. Non ci accorgiamo che la felicità non derivasolo dalla materialità delle cose, ma deriva principalmente dai rapporti umani, quelliveri, che giorno per giorno si coltivano. E’ dalla natura dell'uomo, dalle sue relazionicon gli altri, all'interno della famiglia, della società, che si possono trarre, perseguen-do la ricerca del bene comune, i veri principi che regolano la società stessa. Su questiprincipi, di “bene comune” e di collaborazione è basata la forza delle nostre famigliee delle tante piccole e medie imprese della nostra comunità. Non è giusto che ci tro-viamo oggi a subire così fortemente una crisi che parte da lontano, ma c’è la certez-za che proprio grazie a questi principi ne usciremo forti più che mai.

Questo spazio è dedicato a quanti hanno qualche cosa da dire riguardoa temi di comune interesse per la nostra comunità di Chiesanuova.

In questo numero ospitiamo la lettera di Pietro Fiorani e a nostra volta lo rin-graziamo per l'impegno prestato nell'Amministrazione Comunale. Ci augu-riamo che altri chiesanovesi vogliano seguire il suo esempio, candidandosinelle prossime elezioni comunali indipendentemente dalla lista in cui saran-no iscritti. Siamo certi che Pietro continuerà ad impegnarsi per migliorare laqualità della nostra frazione anche al di fuori dei ruoli istituzionali.

Cari amici di Chiesanuova,ho chiesto ospitalità a Le Brecce, che ringrazio, per farvi partecipi di alcune riflessioni sulla mia espe-rienza di consigliere comunale giunta alla conclusione. E’ infatti mia intenzione non ricandidarmiaugurandomi che altri vogliano impegnare parte del loro tempo al servizio della nostra comunità.E’ ancora vivo il ricordo dei momenti in cui decidevo di aderire alla richiesta di candidarmi in unalista che ben rispecchiava le mie convinzioni politiche: una lista di centro, di moderati.La mia elezione è stata possibile grazie alla fiducia che molti concittadini mi hanno dato e che anco-ra una volta ringrazio, augurandomi che considerino questa fiducia ben riposta.In questi 5 anni ho cercato in ogni modo di rendermi sempre disponibile ad ascoltare i suggeri-menti e le indicazioni per migliorare la nostra frazione, che venivano sia da singole persone che daassociazioni. In particolare si è costruita una ottima collaborazione con la Società Sportiva e con ilMovimento per Chiesanuova, una fucina di proposte, anche se a volte non realizzabili con le risor-se disponibili.Ho quindi assolto il mio ruolo esponendo i problemi e le proposte in Consiglio per una adeguata

valutazione ed al tempo stesso sollecitando l’intervento della Giunta nei casipiù urgenti.Questa attività rivolta a risolvere i problemi di Chiesanuova è stata rafforza-ta dalla stretta collaborazione con Gianfranco Pascucci, sempre disponibilead impegnarsi nella ricerca di una possibile soluzione.Permettetemi di citare con un certo orgoglio alcuni dei risultati di questaattività: l’apertura dei giardini pubblici, l’attivazione del Circolo “Quelli diuna certa età”, il completamento dell’illuminazione pubblica in tutte le vie,

l’ampliamento della zona artigianale, la sistemazione del manto stradale per il collegamento tra laprovinciale Cingolana e quella Treiese.Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’attenzione e l’impegno del Sindaco Luigi Santalucia,il cui mandato si è caratterizzato dalla trasparenza, dall’apertura e dallo spirito di collaborazioneche ha saputo creare tra compagine amministrativa e popolazione.Al momento di scrivere questa lettera non sono ancora note le liste che concorreranno per la pros-sima tornata amministrativa, personalmente mi auguro che Luigi Santalucia si ricandidi e che possacompletare i progetti che ha avviato. Per questo, come privato cittadino, non mancherò di dargliil mio sostegno.Grazie per l’attenzione.

Pietro Fiorani

Attendiamo i vostri interventi, pareri e suggerimenti!Scriveteci all’indirizzo [email protected] oppure attraverso il nostro sitointernet.

7 | ECONOMIAnewsLeBRECCE

Fiorani Pietro – Alimentari Tabacchi Giornali«Ho notato un minor consumo di beni non di prima necessità, comepotrebbe essere ad esempio un profumo, con un orientamento versoarticoli simili ma con prezzo inferiore.Per quanto riguarda il campo alimentare il volume del venduto è rima-sto identico, però si è passati a prodotti che sono sempre di buona qua-lità ma meno pubblicizzati e che quindi hanno un prezzo inferiore del20%. Oppure ho potuto osservare una maggior attenzione alle quan-tità acquistate cercando di evitare sprechi in fase di consumo.In controtendenza il reparto giochi (Lotto, Superenalotto, Totocalcio,Gratta e Vinci) dove non c’è stato un regresso: la speranza di vincita edi poter cambiare la vita ha lasciato i consumi quantomeno sugli stessilivelli se non di superiori.Anche nella vendita di tabacchi le quantità vendute sono rimaste pres-soché uguali ma c’è stato un aggiustamento sulla qualità dei prodottiacquistati passando, ad esempio, da una sigaretta di costo superiore auna sigaretta di costo medio.»

L’Angolo del Fiore«Nel nostro settore la crisi si è fatta sentire già da un po’ di tempo. Daun anno o due la gente spende magari un pochino meno. Ad esempioa Natale pensierini sono stati fatti lo stesso ma si è speso di meno.Oppure, oggettistica che fino a qualche anno fa vendevamo a 100 ? oranon si vende più.Per quanto riguarda i fiori, la loro vendita procede ancora bene.Tutto sommato si tira ancora avanti perché trattiamo diversi articolicome addobbi, confetti, bomboniere e fiori da regalo per ogni occasio-ne. E’ cambiata però la tipologia di vendita intesa come livello di spesa.»

Ketty Foglia – Pizzeria Balù«Sul nostro lavoro posso dire che ancora va bene a differenza del disa-stro che avviene nel mondo che ci circonda.Ho notato un aumento nella nostra attività perché magari costa menoacquistare la pizza piuttosto che la carne. Ad esempio chi prendeva lapizza solo il sabato sera ora la compra anche il martedì o il mercoledì.»

Luciano Rubini – Tecnomaglia«Questa crisi non è cominciata né oggi né ieri. E’ una crisi preannun-ciata, che si sapeva. Erano almeno 7/8 anni che il nostro settore mani-fatturiero ne denunciava l’imminente arrivo ma come nella storia di “allupo, al lupo” nessuno ci ha creduto. Soltanto quando la crisi ha tocca-to tutti gli altri settori la gente ha iniziato a crederci. Qualcuno ci è rima-sto anche un po’ meravigliato.In poche parole è una situazione che si è venuta a creare subito dopol’introduzione dell’Euro ed è il risultato della scelta della globalizzazio-ne.Diciamo che non è che è diminuito il lavoro, ma che è diventato non piùun lavoro. Quando ti si offre un lavoro sottoprezzo non è più un lavo-ro. Lavorare rimettendoci significa subire una speculazione sui prezzidovuta ai meccanismi di domanda e offerta del mercato.»

Operaio nel settore metallurgico«Fino a poco tempo fa nella mia azienda ancora non c’erano grossicambiamenti. Invece da qualche mese si comincia a sentire un po’ l’ariadella crisi con l’esaurirsi del portafoglio ordini. Vengono scoraggiati glistraordinari ma ancora si continua a lavorare.»

Operaia di un’industria di confezioni tessili«Al momento abbiamo gli stessi livelli di lavoro perché stiamo ultiman-do la produzione per la stagione primavera-estate. Poi sarà da vederead aprile quando inizieremo a lavorare sulla collezione per il prossimoautunno-inverno che dipende dagli ordini raccolti lo scorso anno.Da quello che si dice in giro o in televisione ci si aspetta che la crisi arri-vi anche da noi ma devo dire che per il momento stiamo andando anco-ra bene.»

Dalla crisi finanziariaalla crisi economica:

quale futuro?

Cosa ne pensano i Chiesanovesi

Al giornale diChiesanuova

NON CI PIACE | 8

RISOLTI• Ex Hotel Meriggi - Siamo

sulla buona strada. Un primopasso con l’illuminazione delparcheggio e la potatura deglialberi è stato fatto. Grazie alComune!

LAVORIINCORSOal momento dellastampa di questonumero

• Strada senzasboccoA che serve quelmucchio di terraalla fine della strada? Magariuna transenna ouna fioriera sarebbe più funzionale e piùbella a vedersi.

• MarciapiediVia Don SturzoLavori non completati o completati inmaniera raffazzonata.

NON RISOLTI• Traffici loschi ex Hotel Meriggi

-Nell’attesa che l’ex Meriggi trovi unasua definitiva sistemazione… sarebbe-ro da tagliare le siepi che occultanoalla vista cosa accade in quest’area.Ancora una volta ripetiamo: chi habuon buonsenso lo usi!

• Mezzi abbandonati - Chi l’havisto? Intendo il proprietario deicamion abbandonati senza cura permolto tempo nell’ex Campo dellaFiera.

• Rotatoria - A.A.A. cercasi aziendavolonterosa. Vorremmo un ingresso aChiesanuova più bello!

• Strada pericolosa - Una stradapericolosa… e non da oggi. Serveuno spazio per i pedoni.

Cosa non ti piace di Chiesanuova? Mandaci le tue foto tramite e-mail o MMS dal cellulareall’indirizzo [email protected]

Le immagini verranno pubblicate nell’area dedicata del sito internet e nel prossimo numero di Le Brecce.

NON CI PIACE

1 Rampa Scuola Elementare - Ci siamo posti il dubbio se questa rampasia un aiuto per superare un ostacolo oun ostacolo in più per farsi una cultura.

2 Banchina Via Don Sturzo - Per decoro e sicurezza diamogli una siste-mata con una buona zanella.

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I NUOVI BARBARI 1 Rampa e parcheggio per disabili - Costa

poco per chi parcheggia la propria auto fare quat-to passi in più mentre per qualcuno non è possi-bile fare neanche un passo. Facciamo in modoche tutti possano entrare nella piazza!

2 L’angolo dell’incontinente - Ci voleva pocoper entrare nel bar ed usare il bagno. Potremmodire che per costoro la vescica conta più del cer-vello!

3 Rifiuti abbandonati - Mancanza di mira ocecità mentale? Non ci sono altre spiegazioni! Inquesto caso basterebbe veramente poco pertenere pulito il mondo… a partire da quello a noipiù vicino.

4 Giardini Sesto Leonardi - O i nostri bambinisono dei precoci fumatori oppure i fumatori inquesto caso ragionano meno dei bambini.

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SUGGERIMENTI1 Tabellone affissioni - Fin dal primo numero del giornale

abbiamo ribadito che la posizione di questo cartellone si trovatra il luogo della vecchia chiesa demolita, che ha dato il nomealla nostra frazione, e l’attuale chiesa. Questo è un oggettoestraneo, certamente non bello, e che rompe questo rappor-to. Visto che nessuno ha individuato una soluzione per porrerimedio a tale bruttura ci permettiamo di suggerire la nostra:spostare il cartellone di 20 metri verso l’incrocio, ponendolo difronte all’accesso della vecchia gancia. In questo modo, tral’altro, nasconderebbe una zona certamente non di grandepregio. Il costo dell’operazione non inciderebbe sicuramentesui bilanci comunali, ma sarebbe segno di comprensione per ilsignificato del luogo.

2 Via Raffaello Sanzio - Alcuni pensano che sia la pista delkilometro lanciato! Un zona di parcheggio al centro elimine-rebbe il pericolo e darebbe dei posti di parcheggio utili.

3 Campo di calcetto - L’erba sintetica: bella e utile. Sarebbebello fosse così sia per chi gioca che per chi vede.

riso lto

non risolto

non risolto