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Sabato 16 febbraio 2013IV I

«No allo scempiodi paesaggio e campagne»Barletta, Cilli (Legambiente): stop ad una speculazione immonda

le altre notizieB A R L E T TA

AL GOS A CURA DELL’UISP

Fisco e sportn «Adempimenti contabili fi-

scali per le associazionisportive dilettantistiche»questo il tema dell’i n c o n t roche si terrà oggi dalle 9 alle13 all’interno del Gos in via-le Marconi a cura del Coni edell’Uisp e i Dottori Com-mercialisti. IntervengonoAlessandro Mastacchi, Isi-doro Alvisi, Massimo Papa,Vincenzo Liaci e AgostinoCaf a gna.

DOMANI

Open day al Cafieron Domani domenica 17 dalle

10 alle 13 il liceo scientifico«Carlo Cafiero», dirigenteLuciano Gigante, apre leporte a genitori e alunni del-le scuole secondarie di 1°grado per informarli suipercorsi di studio presentinel Piano dell’Offerta For-mativa. Lo staff di docenti estudenti sarà lieto di “rac -c o n t a re ” la scuola e guidaregli studenti verso una sceltaresponsabile e consapevole.

CHIESA DI SANTA LUCIA

«In chi ho creduto»n «Io so in chi ho creduto»

questa la relazione che terràdon Vincenzo Di Pilato do-vente di teologia, domani,domenica 17 febbraio, alle17, nella chiesa di Santa Lu-cia (parroco don IgnazioLeone), in corso Cavour,nell’ambito delle manifesta-zioni dell’Anno della Fede.

BARLET TA GRANDE FESTA ALL’AVIS PER UN TRAGUARDO CHE LA SEGNALA TRA LE PIÙ ATTIVE IN TUTTA ITALIA

Regina delle donazioni di sangueora è salita a quota duecentoMaria Mennuni («la zia») e una dedica a Benedetto XVI

l B A R L E T TA . «Fermata un’immonda spe-culazione edilizia». Così Legambiente Bar-letta definisce il parere favorevole del Con-siglio di Stato al ricorso presentato dal co-mune di Barletta che interessa il piano dilottizzazione di un insediamento nella zona diMontaltino, frazione di Barletta.

PROFILO PAESAGGISTI-CO MODIFICATO -«Il consi-glio di Stato si è pronunciatocosì : “Appare, dunque, evi-dente il mutamento dell’equi -librio complessivo della zonaed i diversi profili di caricourbanistico sulla stesa gravan-ti, tali da rendere del tuttocomprovata la sussistenzadell’interesse ad agire avversoatti amministrativi che, con-sentendo un serio interventodi edificazione, incidono pro-prio sulla classificazione, co-me zona agricola E ,delle aree in cui sicollocano sia gli immobili dei ricorrenti, sia iterreni oggetto dell’i n t e r ve n t o. ” Ciò che tra-spare - è il presidente del circolo Legambiente,Giuseppe Cilli che parla - quindi è una precisavolontà da parte del precedente ConsiglioComunale di Barletta a modificare netta-mente il profilo paesaggistico di Montaltinoin una non ben definita area turistica-ru-rale».

«Lo scempio del paesaggio e dello sperpero

di aree agricole realizzato in questi anni -prosegue Cilli - nonché la situazione di di-sagio abitativo che vivono migliaia di famigliea Barletta, in difficoltà a trovare una casa aprezzi accessibili nonostante ci siano abi-tazioni invendute anche da tre anni e nellazona 167 si stanno costruendo altri 3milaalloggi, sono la base della speculazione edi-

lizia più bieca.Questo proces-so di urbaniz-zazione scelle-rato ha prodot-to due fenome-ni nella Cittàdella Disfidacome del restoin tutta Italia:il primo è rap-presentato dal-le periferiedelle aree ur-bane come la

zona 167, che sono cresciute senza alcunprogetto metropolitano e ambientale, senzaservizi e senza trasporto urbano. Si è co-struito a piacimento senza neanche realizzarele modeste compensazioni previste, come larealizzazione di piccole aree di verde pubblicoattre zzato».

QUALITÀ DELLA VITA IN GINOCCHIO -«Ela questione del disagio non riguarda solol’accesso alla casa, ma più in generale la

qualità della vita in queste periferie, prive diefficienti collegamenti e da cui i residentisono costretti a spostarsi in auto, senzasperanze che la situazione migliori nei pros-simi anni. Il secondo è la crescita dissennatadi seconde case sulle aree costiere o dicampagna e in generale, nei territori più bellie sensibili del Paese che invece andrebbero,

come nel caso di Montaltino,preservati dall’incuria edall’abu s iv i s m o » .

«La nostra parola d'ordineinvece è "strategia a cementoz ero”. - conclude Cilli - Oc-corre, quindi, una politica conuna pianificazione territoria-le decisa a mettere come prio-rità le operazioni di recuperoe manutenzione delle volu-metrie esistenti e in disusoche potrebbero, invece, essererestaurati e recuperati a finicollettivi. Di conseguenza ci

sarebbe un notevole risparmio sui costi diurbanizzazione (vedi la zona 167 che in moltiappartamenti non hanno l’allacciamento idri-co – fognario), sulla mobilità pubblica e verdepubblico (sempre nella nuova zona residen-ziale la domenica non viene effettuato ilservizio di raccolta rifiuti). La questione cherimarrà irrisolta ora è l’iniziata cementi-ficazione di Montaltino. Chi pagherà i danni?Chi riporterà le attuali “macerie “ allo statooriginale?»

SPECIALE Maria festeggiata mentre dona a Barletta

L’insediamento previsto a Montaltino dal Comune di Barletta

BarlettaProsegue l’opera di tutela

del Nucleo di vigilanza IfaeBARLETTA - Una serie di dati estre-

mamente interessanti emergonodall’opera del Nucleo di vigilanza itti-co-faunistica, ambientale ed ecologica(dirigente Pino Cava). In un territorio,quello del Nord barse, tra i più antropiz-zati (con una popolazione di circa 400mi-la abitanti) con poche aree naturali (fiumeOfanto, Alta Murgia, riserva naturale del-le Saline, zona di Ariscianne-Boccadorosolo per citare le più importanti) le guar-die volontarie del Nucleo hanno recupe-rato, in collaborazione con Polizie locali,altri enti e semplici cittadini, ben 586 ani-mali selvatici consegnandoli ai centri direcupero o liberandoli direttamente innatura una volta guariti. Tra gli animalirecuperati molti appartenenti a speciecomuni ma anche vere e proprie rarità.Ad esempio sono stati salvati ancheesemplari di assiolo (rapace notturno),cavaliere d’Italia (trampoliere), cigno rea-le, falco pellegrino, fenicottero rosa, gab-biano corso, ghiandaia marina, gufo dipalude, spariviere (falco), succiacapre,sula, volpoca. Tra gli animali recuperatianche quelli non appartenenti alla faunaautoctona: oca di Barents, pavone e, ad-dirittura, un pitone.

Il borgo MontaltinoPalazzo di Città

IL CASOL’ASSALTO AL TERRITORIO

IL DISAGIO«Lo scellerato processo di urbanizzazioneha prodotto evidenti disagi sulla qualitàdella vita in città»

GIUSEPPE DIMICCOLI

l B A R L E T TA . «Questa mia donazio-ne la dedico al Santo Padre BenedettoXVI per quello che sta vivendo e per ilsuo esempio di incrollabile fede». Ma -ria Mennuni, per tutti Zia Maria, bar-lettana purosangue (scusate il gioco diparole) l’altro giorno nel centro tra-sfusionale dell’ospedale «MonsignorRaffaele Dimiccoli» non poteva na-scondere la sua emozione mista feli-cità. Sentimenti che brillavano anchenei suoi occhi capaci di trasmetterebontà e gioia di vivere.

Del resto una donna che effettua lasua duecentesima (si avete letto bene200) donazione di sangue per l’Avis -Associazione volontari italiani sangue- ed già è proiettata alla prossima me-rita attenzione ed ammirazione. Ad ac-coglierla per il suo «encomiabile estraordinario esempio» il dottor Eu -genio Peresdirettore del dipartimentodi medicina trasfusionale della Asl Bate primario del servizio trasfusionale eil dottor Franco Marino p re s i d e n t edella sezione barlettana dell’Av i s.

«Siamo felici di poter condividere

con la nostra Zia Maria questo mo-mento di gioia e di impegno civile», hadichiarato Rosaria Cuccorese, storicasegretaria dell’Avis dedicata al profes-sor Ruggiero Lattanzio, che con altricomponenti del consiglio direttivo laha abbracciata porgendole un bouquetdi fiori e la targa commemorativa della200esima donazione.

Altro valore aggiunto di Zia Maria èla sua insuperabile umanità e dedizio-ne verso chi soffre: infermiera profes-sionale dal lontano 1975, iscritta anche

al Bureau Medical di Lourdes, è dasempre impegnata a favore di chi soffree di chi ha bisogno di aiuto. In forza alreparto di pediatra di Barletta direttodal primario dottor Nando Chiorazzocura i bambini anche con la dolcezzadelle sue carezze.

La sua passione oltre che l’Avis è perla grande famiglia dell’Unitalsi e una«stretta confidenza di fede» con SantoPadre Pio e San Giuseppe Moscati.

L’ultima onoreficenza ricevuta dalPresidente della repubblica, Giorgio

N ap o l i t a n o, è stata quella di GrandeUfficiale. Ma per lei è più di tutto contalanciare questo messaggio: «Quello cheho fatto da quando avevo 21 anni èqualcosa che mi ha sempre reso feliceperchè donare sangue vuol dire salvarevite umane. Vorrei invitare tutti at-traverso La Gazzetta del Mezzogiorno acompiere questo gesto di amore e so-lidarietà che ti fa sentire bene e felicenel cuore». Impossibile darle torto.

Donare per credere.[twitter@peppedimiccoli]

BA R L E T TA CITTÀ

«Vorrei invitare tuttia compiere questo gesto

di amore e solidarietàche ti riempie il cuore di gioia»