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SPETTACOLI 45Sabato6 Gennaio 2007L’Arena

«Almegliononc’èmaiun limite:

il "Settembre"del2006

èstato riccodiqualità

egeneridiversi,quest’anno

sperodiavereMutie laChicago

Symphony»

E' caso del trio che si ascol-terà in occasione dell'inaugurazione che com-prende il noto batteristaZeno De Rossi (lavora re-golarmente con VinicioCapossela, Franco D'An-drea, Chris Speed) , il sas-sofonista ferrarese Fran-cesco Bigoni (già con Enri-co Rava) e il pianista pado-vano (ma in questo casooperatore elettronico) Al-fonso Santimone (già conGiulio Capiozzo, HaroldLand e "Bedo" Bedetti).

Il sabato successivo, il13 gennaio, tocca a PaoloCrivellaro, chitarristaquarantenne di Veronache preannuncia un con-certo davvero interessan-te per chi è assetato di no-vità.

Il secondo set di sabato13 gennaio è interamentededicato al gruppo Å, unaformazione il cui recentedisco è stato recensito dal-le principali riviste di set-tore (tra cui The Wire) eche mescola minimali-smo, post-rock, elettroni-ca e timbriche assoluta-mente ricercate.

Il 3 febbraio torna in cit-tà il sassofonista Riccar-do Luppi (nella foto), cheha tenuto fino all'annoscorso la cattedra di jazzal «Dall'Abaco». Assiemeal chitarrista Peo Alfonsie al percussionista Federi-co Sanesi formano il trioAllusioni e suonano un

jazz di sapore etnico capa-ce di muoversi tra estre-mo Nord, Mediterraneo,Medio Oriente e India.

Venerdì 9 febbraio toc-ca al duo formato dal com-positore e multistrumen-tista Matteo Pennese colsassofonista milaneseMassimo Falascone, men-tre «JAS» si chiude la se-ra dopo (sabato 10 febbra-io) con il post-free dei Per-petual Motion Food grup-po che torna sul palco do-po anni di silenzio e conuna formazione del tuttorinnovata: Fabio Basile eFrancesco Ronzon allechitarre elettriche, Rober-to Lanciai al sax alto e ba-ritono, Michele Pedrazziall'organo e alla drum ma-chine, Nicola Monti alcontrabbasso e AndreaBelfi alla batteria.

Tutti i concerti inizie-ranno alle 22,30.

Luigi Sabelli

Grandi orchestre e diret-tori di fama mondiale.Chiuso lo spartito del 2006il presidente dell'Accade-mia Filarmonica LuigiTuppini (nella foto Brenzo-ni), tira le somme, ma trac-cia anche alcune ipotesisul 2007.

Il nodo focale rimanesempre il «Settembre dell'Accademia», uno dei piùgrandi festival di musicasinfonica in Europa, chetoccherà quest'anno la se-dicesima edizione.

Presidente, quale bilan-cio personale si sente ditrarre sul trascorso anno,al di là dei successi ottenu-ti dall'Accademia?

«Più che un bilanciopersonale, che caratterial-mente non manca mai diavere una posta alla voceinsoddisfazione nel dub-bio che si potesse fare dimeglio, è più importanteconoscere il bilancio com-plessivo che dell'attivitàdell'Accademia vorrannorappresentarsi i nostri Fi-larmonici, come personee come istituzione. Dipen-de dalla loro convinzionese voler continuare il me-raviglioso e generosomecenatismo grazie alquale è stata offerta allacittà la mole ingente dimusica delle quindici edi-zioni del Settembre dell'Accademia, ma anche del-le tante manifestazioni inSala Maffeiana prodottedirettamente o dando so-stegno alle iniziative di or-chestre e gruppi veronesie non. Se l'iniziativa dell'Accademia avrà la capaci-tà di interpretare oggil'eredità che le viene dallasua tradizione, sono certoche l'appoggio e l'entusia-smo degli Accademicinon mancherà alle impre-se future della nostra Isti-tuzione».

Avrebbe voluto ottenerequalcosa di più, in terminiartistici, dal Settembre2006 ?

«Ripeto che al meglionon c'è mai un limite; ri-tengo tuttavia, anche con-fortato dal riscontro delpubblico e della critica,che il livello delle nostreproposte nel Settembre2006 si sia posto nell'areadella qualità. Il cartellonedel 2006 presentava unaqualche novità con la pro-posta di generi diversi daltradizionale sinfonismo:due opere di Mozart, l'Ido-meneo in forma di concer-to e il Don Giovanni, nell'allegro allestimento delburattinaio Colla e una se-rata di balletto con Ales-sandra Ferri; mentre lastar delle orchestre era si-curamente la ClevelandOrchestra, diretta daFranz Welser-Moest, chesegnava la prima presen-za di un complesso ameri-

cano nel nostro calenda-rio e la prima e unica esi-bizione di questa storicaorchestra in Italia».

Ha qualche recondito de-siderio che vorrebbe svi-luppare nelle prossime sta-gioni sinfoniche?

«In quindici anni di vi-ta del Settembre dell'Acca-demia le orchestre ci han-

no offerto una quantitàenorme di musica di tan-tissimi e grandissimi au-tori. Naturalmente pertanta musica eseguita neresta più che altrettantada sentire. A voler espri-mere una preferenza mipiacerebbe che l'ascoltofosse esteso di più ai gran-di autori della "décaden-

ce" europea. Penso soprat-tutto a Mahler, Bruckner,Reger, ma anche RichardStrauss, testimoni del tra-monto di un'epoca e inter-preti delle insorgenti in-quietudini della moderni-tà».

Quali formazioni o diret-tori vorrebbe poter porta-re al Filarmonico?

«Un'orchestra speropresto raggiungibile: iBerliner Philharmoniker! Un direttore che ahimènon avremo mai più: Car-los Kleiber!»

Il prossimo Settembre ègià tutto definito? Potreb-be darci qualche anticipa-zione ?

«Se gli dei non congiura-

no contro di noi, dovremoavere un'altra grande or-chestra statunitense a Ve-rona, la Chicago Sym-phony Orchestra, direttada Riccardo Muti. Il mae-stro Muti è stato a Veronagià molti anni fa alla testadella Filadelfia, e sarebbedunque questo un grandee atteso ritorno. Ritorne-rà anche l'Orchestra Filar-monica di San Pietrobur-go guidata da Yuri Temi-rkanov e la Royal Philhar-monic Orchestra direttada Pinchas Zukerman.Completeranno il pro-gramma: la Filarmonicadi Praga con il violinistaMaxim Vengerov, l'Orche-stra Sinfonica di Coloniadiretta da SemyonBychkov, la MahlerChamber Orchestra con ilsuo direttore stabile Da-niel Harding. E una cosa acui tenevo molto: chiude-rà la manifestazione, il 7ottobre, l'Orchestra e ilCoro della FondazioneArena di Verona direttidal suo maestro stabileLu Jia in una grande pagi-na sinfonico-corale in viadi definizione».

Ritiene che il pubblicoveronese debba essere mag-giormente istruito sullacultura musicale? Cosa sipotrebbe inventare o mette-re in pratica per "smuove-re" l'ambiente?

«Ad ogni ambiente so-cio-culturale si può pro-porre una vita musicaleispirandosi fondamental-mente a due criteri: il radi-camento di un sistema ola rincorsa dell'evento.Quindi: o una scelta diprofondità e di continuitàche spazi su tutto il reper-torio, anche in quello me-no frequentato e tenda acostruire nel tempo unascolto informato ed ag-giornato; oppure la ricer-ca dell'evento, che vivadel grande nome, del gran-de repertorio ed escludaquello che ne esula. Purnei limiti che una manife-stazione di breve duratacome la nostra incontraobiettivamente nell'arti-colazione di una rasse-gna, i programmi del Set-tembre dell'Accademiahanno cercato e in parterealizzato una combina-zione abbastanza convin-cente di questi due crite-ri, costruendo negli anniun pubblico di abbonatiaffezionati e comunque diascoltatori che hanno di-mostrato di apprezzaresia la continuità e la serie-tà della proposta del Set-tembre, sia l'epifania dell'evento che non è mancatoai nostri programmi a sot-tolineare importanti mo-menti come, tra i tantiche ricordo con soddisfa-zione, il concerto dei Wie-ner Philarmoniker diret-ti da Pierre Boulez in gra-do di segnare un'interastagione»

Gianni Villani

Nostraintervista «Ilmiosogno?AvereiBerliner»

LuigiTuppini,presidentedell’AccademiaFilarmonica:saràun2007disorprese

Sant’Anastasia.Alle21conunprogrammadibraninatalizi

AtuttogospelespiritualsConlaBigBandRitmoSinfonicaeicantoridell’A.Li.Ve.

Concerto dell’Epifania aCassone promosso dal co-ro Le Voci dell'Aril in col-laborazione con l'Istitu-zione Malcesine Più e afavore di African medi-cal and research funda-tion (Amref).

Arie sacre e canti dellapolifonia sacra per la na-scita di Cristo nella chie-sa Parrocchiale dei S.S.Benigno e Caro a Casso-ne stasera alle 20.30 con icori delle voci biancheGarda Trentino diretteda Enrico Miaroma, il te-nore Marco Dainese, l'or-ganista Alessandro Gian-notti e Le Voci dell'Arildirette da Stefano Zilio.

Le Voci dell'Aril di Cas-sone nascono nel 1976 co-me coro parrocchiale.Con il direttore Giusep-pe Andreoli si caratteriz-zano con un repertorioda montagna e popolare.Nel 1988 il nuovo mae-stro, Giorgio Dal Rì, pas-sa alla polifonia sacra e

profana. Dal 1998 vienediretto dal maestro Ga-briele Spezzaferri fino al2000 quando subentra iltenore Stefano Zilio cheha frequentato corsi didirezione d'orchestra edi coro e nel 2002 ha con-cluso con successo il Ma-ster Europeo in Maestro

di Cappella presso il Cefcdi Vicenza. Dal 1998 al2001 è stato Direttore delcoro Le piccole Voci diMalcesine.

Attualmente il coro LeVoci dell'Aril è compo-sto da circa 20 cantanti esi è esibito sia in tutta l'al-ta Italia come anche all'

estero (Germania, Spa-gna, Lussemburgo). Nel2001 ha dato inizio allatradizione del Concertodell'Epifania e di quellodi Mezza Estate.

Tra le ultime produzio-ni del coro il Gloria di Vi-valdi RV 589 in collabora-zione con il Ludus Quar-tet di Bolzano. (g.cor.)

Note&solidarietà.Alle20,30nellachiesadeiS.S.BenignoeCaro.All’organoGiannotti

Cantidell’Epifania,regaloperl’AmrefACassoneconLeVocidell’Aril,ilCoroGardaTrentinoeiltenoreDainese

Jazz.Cinqueconcerti traavanguardiaesperimentazione.StaserasiparteconZenoDeRossi in trio.Tutte lealtredate

Vainscenail«JAS»InPiazzaZagatalarassegnadellaChimicaLive.AlLucille trarock,souleblues

BeatEpoqueWinter,lavetrina

dellesonorità«sixties»Dalvivo.AGardail triodiLucaDonini

IlsaxdiGrassocorresulletraccediParker

La Big Band Ritmo-Sinfonica Città diVerona, diretta dal maestro Marco Pa-setto, ci ha già abituato a collaborazio-ni con altri organici e solisti, e questasera, alle 21 nella Chiesa di Sant'Ana-stasia, si presenta per la seconda volta(il debutto era avvenuto lo scorso 23dicembre alla chiesa dei SS.Apostoli)con il Coro di Voci Bianche dei Ragaz-zi Cantori A.LI.VE (sigla che sta perAccademia Lirica Verona), diretto dalmaestro Paolo Facincani.

E' un incontro basato su un reperto-rio che unisce classici brani natalizi agospel e spirituals interpretati appun-to dai solisti e dai coristi dell'Accade-mia.

Va sottolineato come gli spiritualssiano spesso melodicamente basati supreesistenti inni religiosi di matriceeuro-americana, entrati poi nel patri-monio culturale afro-americano conmodalità espressive tipicamente «ne-re» come la forma responsoriale (ilcall and response che caratterizzavaanche le worksongs per esempio nellepiantagioni di cotone, i «canti di lavo-ro»), il ritmo sincopato e il ruolo fortegiocato dall'improvvisazione.

Nel programma di stasera ascoltere-mo per lo più tradizionali riarrangia-ti, di varia estrazione. «Tumba», peresempio, è un augurio di pace di origi-ne ebraica, arrangiato dallo stesso Pa-setto e Paolo Pachera, che tra gli altribrani si sono occupati anche del riadat-

tamento di «Joy To The World», unacomposizione di Handel. Un altro clas-sico spiritual, «Go Tell It On TheMountain», verrà invece intercalatocon lo swing di un brano di Duke Ellin-gton, «Just Squeeze Me».

Un famoso gospel, «Go Down Mo-ses», verrà invece sottoposto all'arran-giamento funk pensato da AmbrogioDe Palma.

Un concerto, insomma, che si pre-senta ricco di creative sfumature, eche si concluderà con due canzoni na-talizie per antonomasia, «White Chri-stmas» e «Jingle Bells».

A.LI.VE. è formazione attiva dal2000, ed ha già alle spalle importantirealizzazioni: tra queste «La Fiaba diAida» al Teatro Romano nel 2001, «Ilracconto della Passione» nel 2004 alDuomo di Verona, «La leggenda di Na-bucodonosor» nel 2005 ancora al Tea-tro Romano, e, nello stesso anno, la pri-ma assoluta di «Undicizerodue» allaGran Guardia nel 60˚ anniversario dellancio della bomba atomica su Naga-saki.

L'anno scorso, infine, il Coro VociBianche-Ragazzi Cantori ha partecipa-to all'84˚ Festival Areniano nella «Car-men» e nella «Tosca» e ha interpretatol'Oratorio «Resurrexi» in occasionedella Conferenza Episcopale e della vi-sita a Verona di Papa Benedetto XVI˚nell'ottobre scorso.

L'ingresso al concerto di stasera è li-bero. (b.m.)

La Big BandRitmoSinfonicaCittà diVerona,diretta dalmaestroMarcoPasetto(fotoBrenzoni)

Il coropolifonicoVocidell’Arildi Cas-sone

E' dedicato alla forme musicali più aperte e allo svi-luppo dell'improvvisazione come massima praticaespressiva la rassegna che si apre oggi al centrosociale la Chimica in piazza Zagata (zona BorgoSanta Croce).

Il titolo del ciclo in cinque appuntamenti, orga-nizzato e ideato da Francesco Ronzon (docente diantropologia dell'accademia Cignaroli), è «JAS»,ovvero l'acronimo di «Jazz, Avanguardia e Speri-mentazione musicale». Sul palco si alternerannoalcune formazioni che, tranne in qualche caso,spesso sono nate apposta per l'evento ma che riuni-scono musicisti ben noti per la loro pratica musica-le spesso anche al di fuori delle mura scaligere.

Un tempo c'era il «Beat Fever», stasera al Lucille,grazie alla collaborazione con Beat Equipe, si ter-rà la prima edizione del «Beat Epoque Winter»,una vera manna per chi - e si tratta di una «nic-chia» peraltro molto numerosa - continua a strave-dere per tutto quell'ampio e variegato patrimoniomusicale e culturale che definiamo di marca six-ties, e che stilisticamente comprende vari generi:beat e rock'n'roll, soul e rhythm'n'blues, psichede-lia e garage, per non parlare di certe vicinanze aljazz e al funky.

Il «Beat Epoque Winter» si svolgerà in un'unicakermesse nella «rock'n'roll house» di Via Salisbur-go (a Verona in zona Zai), e vedrà sul palco, a parti-re dalle 22, ben tre gruppi.

Apriranno i vicentini Groove Yard, formazioneche propone brani strumentali di marca beat,soul e funky, con l'organo hammond in evidenza,chiaramente sulla spinta dell'acid-jazz del JamesTaylor Quartet.

La dirompente carica fornita dall'hammond diFredrik Forsman caratterizza anche le sonoritàdei Moving Sounds, svedesi di Stoccolma che qual-che anno fa infuocarono il «Beat Fever Festival».Due album all'attivo, «Don't Sleep On This» del2004, e il recente «Ground Shaker», uscito a giu-gno 2006, hanno consacrato a livello europeo il «ga-rage pieno di soul» di questa band, venato dirhythm'n'blues e spinto, appunto, da un ham-mond reminiscente della grande lezione di BrianAuger. Accanto a Forsman, Peter Rosen al basso,Per Wollbrand alla batteria, Jonas Lindholm allavoce, Staffan Flodmark alla chitarra.

Dagli inizi degli anni '90, la Scandinavia si èmessa in luce come fertilissimo humus della sce-na rock più legata agli anni '60. Non stupisce dun-que, per questo «Beat Epoque Winter» festival, lapresenza di un'altra band nordica, The Blue Van,proveniente dalla Danimarca settentrionale. ConThe Blue Van respiriamo una freschissima, colo-ratissima aria da Swingin'London in pieno fulgo-re.

Dalle 19 cancelli aperti, con l'immancabile mer-catino di abbigliamento e accessori vintage, e rarivinili d'epoca. Ci sarà anche da ballare con i djMike Painter e Henry. (b.m.)

Tra gli appuntamenti con il jazz di stasera va se-gnalato al Cardinale Rosso di San Bonifacio (dalle22) quello col tenorista ventenne Luigi Grasso, ta-lento precoce e adepto della lezione be-bop di Char-lie Parker che a Verona ha suonato anche due an-ni fa nella rassegna Jazz al Filarmonico.

Nato nel 1986 ad Ariano Irpino, in provincia diAvellino, ha iniziato a studiare il sax alto a ottoanni. Ha vinto il concorso «Baronissi Jazz» nel1997 aggiudicandosi una borsa di studio per il col-lege di Berklee negli Stati Uniti. Sempre ne '97 hapartecipato a numerose trasmissioni Rai e Media-set e ha vinto la competizione tra giovani promes-se «Bravo Bravissimo». Nel 1998 è stato seleziona-to per partecipare all'edizione di quell'anno di«Umbria Jazz Winter», a Orvieto. Ha suonato conWynton Marsalis, Franco D'Andrea, GiovanniTommaso, con Lucio Dalla e con il pianista BarryHarris. Con lui ci saranno Luca Pisani al contrab-basso e Oreste Soldano alla batteria.

Alla stessa, ora ma al Giardino delle rane sullungolago di Garda, c'è il trio formato dal tenorsas-sofonista legnaghese Luca Donini, Gabriele Bolca-to alla tromba e Davide Cremoni alla chitarra. As-sieme proporranno qualche classico ma anchemolti pezzi originali tratti dall'ormai consistentediscografia dello stesso Donini. (lui.sa.)

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Aperti la domenica pomeriggiodalle 18,00 alle 22,00

con ingresso a 5 �

Speciale MercoledìSERATA

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Oggialle ore 15.00e alle 23.00Domenica alle ore 21.00

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Domani orchestra spettacoloI MAREA

Domani pomeriggio e seraSABRINA BORGHETTI

Domenica 21 seraRUGGERO SCANDIUZZI

Venerdì 26 BAGUTTI

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MARCO SIBONIDomani seraPAOLO ELENA

e gli ANGELI DELLA NOTTE

Presenta Danilo Baudinidi Telecolor

NOGARA (VR)Cell. 338.222.4322 -Tel. 0442.510.571

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Questa seraQuesta sera

MAURIZIOMAURIZIOMEDEOMEDEO

Domani pomeriggioDomani pomeriggioSERGIO e le MELODIESERGIO e le MELODIE