La tutela del minore:
IO PARLO TU MI CAPISCI
La costruzione di linguaggi condivisi
assistenti sociali, avvocati, psicologi a confronto
Torino, 8 novembre 2011
INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE STRUTTURA E FUNZIONI DEL CORSO
VIDEOa cura di Giannetto, Gianre
SETTING DELLA FORMAZIONEa cura di Perini e Vinardi
IMMAGINE DELLE TRE PROFESSIONI
a cura di Bellan, Butano, Lorenzino
CLIMA DEL PERCORSO FORMATIVO
a cura di Bellan, Butano, Lorenzino
TRA CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA: TRAMA E ORDITO DEL MOTORE PROPULSIVO ALLA
CRESCITA a cura di Capussotti, Cester, Vottero
OBIETTIVI E PROPOSTEa cura di Bellan, Butano, Lorenzino
Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso lavorare insieme un successo Henry Ford
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Le muse inquietanti Giorgio De Chirico 1918
IMMAGINE DELLE PROFESSIONI
-RAPPRESENTAZIONI E VISSUTI-Emergono: dalla raccolta gli aggettivi che connotano le
professioni (Avvocati, Assistenti Sociali, Psicologi) durante i lavori di gruppo della prima giornata e dell’ultima
dal confronto nei gruppi soprattutto dai lavori
della prima giornata:
”se ti conosci non ti eviti. Le professioni a confronto”
L’AVVOCATO ERA …
COMPETENTEPRECISOPROFESSIONALETUTELANTEDI PARTE
DISTACCATORIGIDOPAGATOAGGRESSIVO
L’AVVOCATO E’ DIVENTATO :
UMANODIPLOMATICOASCOLTATORE
LO PSICOLOGO ERA …
ACCOGLIENTERIFLESSIVOEMPATICOOSSERVATOREDI SOSTEGNOCOMPETENTE
ROMPISCATOLESACCENTESFUGGENTEPOCO CONCRETO
LO PSICOLOGO E’ DIVENTATO:
ACCOGLIENTE VALUTANTETEORICODI SOSTEGNO
L'ASSISTENTE SOCIALE ERA...
ACCOGLIENTE
DISPONIBILE
UN SOSTEGNO
TUTELANTE
PRESENTE
PRATICO
ONNIPRESENTE
NORMATIVO
ANSIOSO
CONFUSO
INSICURO
INTERVENTISTA
L’ASSISTENTE SOCIALE E’ DIVENTATO:
MULTIDIMENSIONALEACCOGLIENTE/EMPATICOPROFESSIONALEOPERATIVO
IMMAGINE DELL’AVVOCATOResta costante su alcuni elementi distintivi:
Professionista preciso +2,21%
Di sostegno +1,41%
Giusto +1,09%
Si modifica:
Meno competente -3,82%
Meno rigido -2,80%
Aggressivo -1,79%
Meno difensore -1,59%
Meno distaccato -1,14%
Ambivalente -1,09%
IMMAGINE CHE
“CAMBIA”
MediatoreAscoltator
eAttento
IMMAGINE DELLO PSICOLOGO
Da un lato meno:introspettivo -3,52%empatico -2,71%osservatore -2,59%tecnico -2,12%
Dall’altro:soggetto teorico +4,45%un sostegno +4.44%valutativo/ utile +3,63%ascoltatore +3,04%professionale +2,10%
IMMAGINE CON “DUPLICE VALENZA”
IMMAGINE DELL’ASSISTENTE SOCIALE
Rimane ancorato su:
multidimensionale +3,21%
empatico +1,81%
pratico +1,57%
concreto +1,50%
creativo +1,57%
Si modifica:
disponibile - 4,72%
comprensivo - 3,18%
accogliente - 2,19%
IMMAGINE CHE “TIENE”
RIASSUMENDO
Colpisce la mancanza di definizioni “negative” in senso assoluto delle tre professioni
Le espressioni con connotazione negativa sembrano frutto soprattutto di stereotipi e/o scarsa conoscenza reciproca
PSICOLOGO:
è l’immagine più stabile. Mantiene infatti una
connotazione di “DUPLICE VALENZA” ovvero: empatico nei
confronti dell’utente, meno rispetto al rapporto con gli altri
professionisti.
AVVOCATO:
è l’immagine più modificata dal
percorso di formazione. Appare
stemperato lo stereotipo di un professionista
“DI PARTE” e emerge una connotazione di
“MEDIATORE”.
ASSISTENTE SOCIALE:
è l’immagine che assume una nuova
concretezza con una maggiore connotazione
di professione “MULTIDIMENSIONALE”
eminor valenza assistenziale
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CLIMA DELLA FORMAZIONE da una mancanza di: conoscenza linguaggio comune tra le diverse professioni protocolli operativi comprensibili a tutti comuni interessi ed obiettivi (ottica adultocentrica vs ottica minorile) uniformità di tempi di lavoro (tempi giudiziari vs tempi sociali e sanitari)
da una contrapposizione a priori
CLIMA DELLA FORMAZIONE
al desiderio di: conoscersi comprendere i linguaggi (il linguaggio comune non esiste!) pensare a progetti condivisi di intervento
sul minore (ognuno per il proprio ruolo) maggiore consapevolezza che l’obiettivo è
la tutela del minore (seppure dai diversi punti di vista)
a un confronto basato sul dialogo e sul rispetto delle reciproche
competenze
FATTORI FACILITANTI….
1. Setting : gruppi di lavoro stabili (media di 20 presenti per gruppo) hanno permesso
di comprendere il significato dello scambio e del confronto tra
professioni.
2. “filo conduttore” La deontologia e l’etica professionale
l’avvocato: tutela del cliente
l’assistente sociale: sostegno alla famiglia lo psicologo: cura del minore
tutela dell’interessesuperiore del minore protezione
del minore
sua idonea collocazione
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TRA CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA:
TRAMA E ORDITO DEL MOTORE PROPULSIVO ALLA
CRESCITA Dallo scontro all’incontro, attraverso la
dimensione dialettica, il corso si è rivelato un contenitore di pensiero, un ambito privilegiato di confronto, uno strumento per superare l’isolamento professionale
Questo approccio ha permesso di riconoscere le criticità ed i punti di forza come parti inscindibili di un tutto complesso ed articolato. Il telaio su cui elaborare un tessuto ricco di interprofessionalità.
LINGUAGGIO CONDIVISO O
CONOSCENZA DEI LINGUAGGI Il percorso: conoscenza delle competenze,
rispetto dei ruoli, rielaborazione della dimensione professionale attraverso l’immaginario a confronto
La ricerca della “giusta posizione”, strumento di contrasto alla diffidenza e al potere delle altre professioni.
L’onestà intellettuale tra professioni, orizzonte per una più efficace tutela del minore.
PROTOCOLLI OPERATIVI ECRESCITA INTER-ISTITUZIONALE
Carenza di: - linee guida procedurali come
punto di riferimento interistituzionale.
- criteri omogenei nella valutazione delle competenze genitoriali e conseguente accessibilità per tutte le professioni
IL MINORE: CENTRO DI GRAVITÀ
PERMANENTE
Amplificazione e ottimizzazione delle risorse professionali.
Promozione di una visione globale del nucleo familiare: riconoscimento delle singole identità nella loro interdipendenza.
Acquisizione della centralità del minore e della sua tutela all’interno dei servizi per adulti: priorità e cambiamento di prospettiva nel lavoro interprofessionale.
CARENZA E CONTRAZIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE, LA DIMENSIONE ETICA COME MEZZO DI CONTRASTO
La dimensione etica del confronto rafforza i ruoli professionali, fronteggia la percezione dell’impotenza e lo svilimento del lavoro.
Il rigore e la professionalità amplificano le potenzialità di ciascuno e possono contrastare la carenza e la contrazione di risorse esterne.
La povertà di risorse implica la necessità di operare scelte impegnative sulle priorità, aumenta i carichi di lavoro individuali, demotiva gli operatori.
IL BAMBINO E LA DISARMONIA DEI TEMPI
NESSUN TEMPO TECNICO CORRISPONDE AI BISOGNI DEL MINORE:
- percorso istruttorio dell’Autorità Giudiziaria;- tempi tecnici e progettuali degli operatori;- importanza e strumentalizzazione dei tempi
in ambito processuale;- cambiamenti fisiologici interni alle situazioni;- attenzione prioritaria ai tempi degli adulti;- “solitudine” degli operatori del minore
(quando la rete è deficitaria);- povertà di attenzione alla sofferenza del
bambino nelle sue tappe evolutive
E’ tutta una questione di… RELAZIONE
• la relazione scritta: complessità e ricerca di equilibrio fra soggettività ed obiettività (assenza di parametri condivisi nel riportare fatti e misfatti).
• la relazione tra professioni: “se ti conosci non ti eviti”.
• la relazione tra i diversi attori: le buone prassi, da utenti a soggetti attivi, riflessione costante sul ruolo della famiglia.
E’ tutta una questione di… RELAZIONE
La relazione nell’assunzione di responsabilità: la condivisione con il gruppo fortifica la decisione e tutela il singolo.
La relazione tra professioni: “se ti conosci non ti eviti”.
La relazione con la sofferenza: risonanza interiore, consapevolezza di sè in rapporto all’altro, riconoscimento delle fragilità: il filo rosso interprofessionale.
E’ tutta una questione di… RELAZIONE
L’avvocato consapevole e “mediatore culturale” nella diversità dei linguaggi.
La relazione tra professioni:
“se ti conosci non ti eviti”.
La relazione dell’avvocato con il cliente:
patti e impatti.
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OBIETTIVI E PROPOSTEa cura di Bellan, Butano, Lorenzino
PROSPETTIVE:
LE DIVERSE PROFESSIONI POSSONO ESSERE “DI PARTE”.
L’INTERESSE DEL MINORE DEVE ESSERE L’ELEMENTO CONDIVISO PER
L’INTEGRAZIONE DELLE DIVERSE PROFESSIONALITA’.
CREARE UNA CULTURA DELLA TUTELA INTEGRATA DEL MINORE
PROPOSTE…
Nuove prassi di collaborazione tra servizi e avvocatura: creazione di punti di contatto per progetti di tutela “condivisi”
Costruzione di “buone prassi” tra servizi territoriali per garantire omogeneità di
procedura: l’esistente, altro e oltre.
Progetti integrati di intervento sul minore ed il nucleo familiare
(servizi per il minore e servizi per adulti)
… PROPOSTE
Protocolli d’intesa con magistrati e avvocati per rendere le procedure più omogenee nei vari territori
Formazione inter e multi-professionale in ambito territoriale
(diffusione , conoscenza e confronto)
Questo è il risultato dei lavori dei gruppi : un caleidoscopio di idee, pensieri, emozioni.
Speriamo di aver restituito con precisione il lavoro fatto, ringraziamo tutti i partecipanti per il loro contributo vivo
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