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32 LA STAMPA MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE 2018 tuttoscienze

I L T E A M D I O F R E E

Il tempo al videogamediventa una donazione

Donare senza spen-dere, semplice-mente giocando. Èquanto prometteOfree (StartCupVeneto), applica-

zione che permette alle per-sone di convertire il tempospeso giocando ai video-

games in donazioni.«Per le aziende sarà un nuo-

vo veicolo per comunicare conil pubblico, fare “brand awa-reness” e “brand reputation”,una forma di advertising so-cialmente responsabile - di-chiara il ceo Nicolò Santin -.Per le organizzazioni non pro-fit sarà un’innovazione dirom-pente». Funziona così: l’azien-da crea un «advergame» e ver-sa del denaro. Queste cifre so-no convertite in monete vir-tuali. Gli utenti ricevono dopoogni partita una moneta vir-tuale, che possono decidere didonare a uno specifico proget-to promosso da uno o più entisenza scopo di lucro.

Gli ideatori di Ofree punta-no alla Silicon Valley: ci an-dranno in gennaio per parte-cipare a un programma di tremesi in uno dei migliori acce-leratori di start-up al mondo,Plug&Play. A.M. —

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TECNOLOGIA/3

Nuovi confini tra advertisinge videogame

I L T E A M D I R E L I E F

Il dispositivo unisexcambiato dal magnete

Relief (StartCup To-scana) ha sviluppa-to un dispositivomedico di nuova ge-nerazione che aiutai pazienti che sof-

frono di incontinenza urina-ria. Si tratta di un dispositivomagnetico endouretrale, uni-

sex e - caratteristica molto si-gnificativa - minimamente in-vasivo.

È una tecnologia brevetta-ta, semplice ed efficace. Scar-sa invasività e facilità di utiliz-zo sono le caratteristiche sa-lienti: il paziente potrà con-trollare il dispositivo, avvalen-dosi di un piccolo magnete permanente portatile. Grazieall’interazione tra il magneteall’interno del dispositivo e ilmagnete esterno si controlla la sua apertura o chiusura.

«Relief è uno strumentopiù efficace, meno invasivo ecostoso, e unisex, ossia appli-cabile sia all’anatomia ma-schile sia a quella femminile.In definitiva - commenta Francesca Gioia Lucarini, ca-poprogetto - è un dispositivomolto più accettabile dal pun-to di vista del paziente rispet-to a quanto presente attual-mente sul mercato». A.M. —

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TECNOLOGIA/4

Arriva un dispositivo medicoa «impatto minimo»

I L T E A M D I M O I

Bici, barche e designcon il 3D iper-veloce

Imateriali compositi a fibracontinua sono i materialicon le più alte prestazionimeccaniche al mondo: ve-troresina, fibre di carboniooppure materiali anti-pro-

iettile. Sono comunemente impiegati in moltissimi setto-ri, come l’aerospazio, la nauti-

ca, il biomedicale, l’oil&gas, l’automotive, l’energia eolica,il design e anche l’architettu-ra. Ma la produzione è lenta,costosa.

Moi, spin-off del Politecni-co di Milano (StartCup Lom-bardia), ha sviluppato e bre-vettato una nuova tecnologiadi stampa 3D in grado di rea-lizzare prodotti ad elevateprestazioni. «Si tratta di unsistema all’avanguardia -spiega il capogruppo Gabrie-le Natale -: questo prevedel’utilizzo di una macchina acontrollo numerico in gradodi depositare delle fibre con-tinue impregnate di resinatermoindurente. L’obiettivoè creare oggetti ad elevateprestazioni, orientando le fi-bre in funzione del caricoche dovranno sopportare».

Quello che cambia, quin-di, non è il materiale. È ilprocesso. A.M. —

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TECNOLOGIA/1

La stampa tridimensionaledei materiali compositi

I L T E A M D I I N N O V A C A R B O N

L’acqua si ripulisce con il filtro versatile

InnovaCarbon (StartCupCalabria) è un filtro as-sorbente per acque civili eindustriali inquinate daidrocarburi e da sostanzecoloranti. Il filtro è com-

posto da nanomateriali dal-le altissime prestazioni: unacolonna di materiale plasti-

co, contenente nanotubi dicarbonio supportato su pel-let di alluminia o sabbiaquarzifera, depura le acquecontaminate da sostanze or-ganiche.

«I filtri hanno un’incredibi-le versatilità - osserva DaniloVuono, responsabile della produzione -. Il campo di ap-plicabilità spazia dalle acquemarine e dolci fino alle acqueindustriali e civili, inquinate da petrolio, benzine, diesel, oltre che da tutte le tipologiedi coloranti industriali, oli e acque di vegetazione».

I vantaggi sono numerosi:l’alta flessibilità di impiego,il basso costo di produzionee anche il basso costo di de-purazione per l’azienda uti-lizzatrice, data la sua capa-cità rigenerativa superioreai 20 cicli. Inoltre, evita an-che il fenomeno del «drag-flow», gli. A.M. —

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TECNOLOGIA/2

I nanomateriali sono il «pezzo forte» del filtro

I magnifici 4 alla gara delle start-upIl premio nazionale degli incubatori universitari

Seneca diceva che la fortuna non esiste:esiste il momento in cui l’occasione in-contra il talento. Quel momento c’èstato il 29 e 30 novembre scorsi a Ve-rona. L’occasione, l’edizione numero16 del Premio Nazionale per l’Innova-

zione (Pni), istituito dall’Associazione Italianadegli Incubatori Universitari.

Si tratta di una sorta di «Champions league»che premia migliori progetti d’impresa innovati-va in ambito universitario: nata per accorciarele distanze tra ricerca e mercato, oggi è la più grande business plan competition italiana, que-st’anno ospitata dall’Università di Verona inpartnership con la Camera di Commercio. Erano59 i progetti finalisti, vincitori delle 15 competi-zioni regionali, che si sono disputati i quattropremi settoriali di 25 mila euro ciascuno. I vinci-

tori sono Moi (Lombardia), che è anche vincito-re assoluto; Ofree (Veneto), Innovacarbon (Ca-labria), Relief (Toscana). I criteri di giudizio?Originalità dell’idea, realizzabilità tecnica, inte-resse per gli investitori, competenze del team,attrattività per il mercato.

«Per il secondo anno il vincitore del Pni è unastart-up che contribuisce al filone di industry4.0 - commenta Giovanni Perrone, presidentedi PniCube - Questo a testimonianza della ricer-

ca e delle applicazioni innovative delle universi-tà che, attraverso le loro idee imprenditoriali,possono contribuire alla crescita e all’innovazio-ne di uno degli asset fondamentali dell’econo-mia, la manifattura». Il Pni - a cui concorrono imigliori progetti vincitori delle 15 competizioniregionali (StartCup) che coinvolgono 47 univer-sità e incubatori - ha visto la partecipazione di2388 neoimprenditori, per un totale di 797 ideed’impresa e 315 business plan presentati. —

ANNA MARTELLATOVERONA