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Page 1: La sfida a Frau Natuzzi vuolfaresederenuovamentel America · esuberi a 1.506 e per concludere la mobilit ... Natuzzi vuolfaresederenuovamentel America DI ROSANNA LAMPUGNANI L azienda

AZIENDE & PERSONEProduzione& business

La sfida a Frau Il picco di ordinativi aveva diviso azienda e sindacati su come farvi fronte. Poi ha vinto la ragionevolezza

C he succede alla Natuzzi, la creaturafondata dal patron Pasquale nellontano 1959? La domanda non èperegrina. Per chi non avesse segui-

to l’evoluzione della vicenda — con puntatequindicinali, dalla firma dell’accordo sinda-cale del 10 ottobre scorso ad oggi — è indi-spensabile fare il punto; anche perché si par-la di un marchio che rappresenta l’Italia nelmondo. Se non bastasse passeggiare perStoccolma o per Bruxelles, per Parigi o perLondra, per veder lampeggiare l’insegna deidivani in pelle made in Italy, ci pensa l’azien-da stessa a ricordare che sono 602 i puntivendita nel pianeta, di cui 31 solo in Cina. Idivani e i complementi d’arredo Natuzzi,che ai primi si sono aggiunti negli anni, so-no disponibili in 123 Stati di tutti i continen-ti. Insomma, è una solida realtà. O forse loera. Perché, nonostante il lancio a fine 2013della superpoltrona premiata alla fiera di Pa-rigi con il Trophée d’innovation 2013 e no-nostante sulla Re-vive siano stati investiti5,2 milioni di euro per trasformare una se-duta in un’opera unica nel suo genere (è lapoltrona che si adatta al corpo e non vicever-sa, come è stato finora, chiosa il battage pub-blicitario: e infatti il prezioso oggetto, realiz-zato nell’arco di tre anni con l’ausilio dellostudio neo zelandese Formway, costa 3 milaeuro) ecco, nonostante tutto ciò, nelle scor-se settimane era tornata la burrasca sulleMurge. Nei giorni scorsi, infatti, gli operaihanno manifestato davanti ai cancelli di San-teramo in Colle e di Laterza in Puglia e diMatera, in Basilicata, in attesa del quarto«tavolo» (dopo la firma dell’accordo) con-vocato al ministero dello Sviluppo economi-co per il prossimo 21 febbraio. Ma la pre-in-tesa raggiunta venerdì 14 a Bari fa ben spe-rare per l’incontro di venerdì prossimo. I sin-dacati, in sintesi, sostenevano che l’impresanon avesse rispettato i patti; Natuzzi, invece,accusava i sindacati di non voler accettare itermini di quell’accordo. Ma, al di là di que-

sto e della soluzione che si prospetta per il21 (saranno utilizzati tutti gli operai a rota-zione), resta il fatto che un’azienda quotataalla borsa di New York da 21 anni (da quan-do per la prima volta Natuzzi «fece sederel’America sui suoi divani) sta manifestandoun malessere significativo ed emblematicoper l’intero sistema manifatturiero, meridio-nale e nazionale. Per evitare la crisi o persuperarla non basta, infatti, che vada bene,benissimo, un singolo prodotto (precisanosempre dalla Natuzzi che su Re-vive si è in-vestita quella significativa somma perché se-condo alcune stime nell’importantissimomercato americano si prevede entro il 2017una crescita del 20% per il settore perfor-

mance recliner al quale appartiene la Re-vi-ve). L’ultimo bilancio attivo di Natuzzi risa-le al 2006, con un utile di 12,3 milioni. Daallora solo conti in rosso: da meno 62,6 mi-lioni nel 2007, a meno 26,1 milioni nel 2012.Del resto il fatturato è passato dai 735,4 mi-lioni del 2006 ai 468,8 del 2012. Sulla basedi queste cifre e di previsioni generali dimercato non incoraggianti (nei primi duemesi di quest’anno al Nyse le più importantisocietà dell’imbottito hanno registrato perdi-te tra il 16% della Ethan Allen Interiorsall’1,93% della Natuzzi), e sulla base di ciòche oggi rappresenta il distretto dell’imbotti-to di Puglia e Basilicata (dal 2000 ad oggi siè passati da 520 aziende a 100, da 14 milaaddetti a 6 mila, di cui 3.175 di Natuzzi spa e1.340 dell’indotto, la società ha avanzatouna proposta di accordo ai sindacati, sotto-

scritta ad ottobre e ancora oggetto di verifi-ca.

L’intesa riguarda un intervento su 1.726addetti (di cui 1.580 operai), per ridurre gliesuberi a 1.506 e per concludere la mobilitàavviata a luglio con i minori costi sociali.Due le azioni da mettere in campo: riportarein Italia dalla Romania la produzione dellalinea «Leather editions», affidandola aduna newco legata a Natuzzi da accordi com-merciali; e assegnare a delle newco (5 offer-te sul tavolo, di cui 2 con lettera di intenti)la produzione di complementi di arredo fino-ra affidata ad aziende che operano fuori daldistretto. Fin qui tutto bene, solo che nellapenultima puntata di questa vicenda (primadell’ultima che lascia intravedere la fumatabianca), nell’incontro tenutosi nella sedeconfindustriale pugliese il 7 febbraio scorso,il «tavolo» è saltato. Natuzzi accusava i sin-dacati di non aver voluto accettare la propo-sta di reintegrare fino al prossimo aprile 150lavoratori in mobilità per far fronte al piccodi ordinativi della Re-vive, la sfida pugliesea Frau; i sindacati, invece, sostenevano chel’azienda stesse procedendo unilateralmen-te, applicando i criteri di reintegro(anzianità lavorativa, carichi fiscali ed esi-genze tecnico-organizzative) senza darne co-municazione. E — si leggeva in una nota del-l’altra settimana — non solo l’impresa nonha accolto la proposta di rotazione in cassaintegrazione di tutti i lavoratori (poi ottenu-ta) fino all’avvio delle newco che assorbiran-no manodopera Natuzzi, rotazione cheavrebbe coinvolto un maggior numero dioperai; ma ha persino minacciato «una ridu-zione dei costi di produzione». Questo è esarà il vero punto dirimente della vertenza.Oggi che significato si può attribuire alla for-mula «riduzione dei costi di produzione»?Forse riduzione dei salari, perchè meglio po-co, ma per tutti, sull’esempio della propostadella svedese Elettrolux? Centinaia e centi-naia di famiglie tra Puglia e Basilicata stan-no vivendo settimane di incubo, mentre chipuò, chi può spendere 3 mila euro, si fa adat-tare al corpo una poltrona Re-vive.

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Sul successo negli Usa della «Re-vive» si basano le speranze di ripresa del gruppo

Natuzzi vuol fare sedere nuovamente l’AmericaDI ROSANNA LAMPUGNANI

L’azienda è quotataa New York da 21 anni,da quando il patronPasquale sfondò sulmercato a stelle e strisce

Dall’alto, ilpatron PasqualeNatuzzi sullaRe-vive; unaprotesta dinanziai cancelli dellostabilimento; laproduzione«Leathereditions» chesarà riportata inItalia dallaRomania

VIIMEZZOGIORNOECONOMIA LUNEDÌ 17 FEBBRAIO 2014