La La scuolascuola inclusivainclusiva tra tra
DSADSA ee altrialtri BES BES
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
La La scuolascuola inclusivainclusiva tra tra DSADSA ee altrialtri BES BES
• Gli alunni con DSA e altri BES: definizione, Gli alunni con DSA e altri BES: definizione, individuazione, comunicazione con la famigliaindividuazione, comunicazione con la famiglia
• Gli alunni con DSA e altri BES: lettura della Gli alunni con DSA e altri BES: lettura della diagnosi, stesura del PDP, senso degli diagnosi, stesura del PDP, senso degli strumenti compensativistrumenti compensativi
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- definizione- definizione- individuazione- individuazione- comunicazione con la - comunicazione con la famigliafamiglia
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- definizione- definizione
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Diritto allo studioDiritto allo studio
Handicap /Doppia Diagnosi
Handicap /Doppia Diagnosi
PEIPEI
Legge 104/92Legge 104/92
A LuciA Luci
Perché i DSA soffrono?DSA/BES → evento vitale
↓ ↓ per bambino famiglia
Per il significato che la scuola/cultura rivestono nella nostra società
A. LuciA. LuciA. LuciA. Luci
Psicopatologia Società ←(Luci, Grandi 2012)
• Omosessualità:- Culture antiche: accettata- DSM: psicopatologia- Metà anni ’90: orientamento sessuale
individualmente caratterizzato
• Mancinismo:- Fino agli anni ’70: devianza- Dagli anni ’70: caratteristica individuale
…il senso…A. LuciA. LuciA. LuciA. Luci
Rispetto ai DSA: (Luci, Grandi 2012)
in tutte le società nascono bambini con dislessia
ma solo nelle società alfabetizzate la dislessia si manifesta come disturbo
A. LuciA. LuciA. LuciA. Luci
Società diverse, diverse conseguenze del DSA(Luci, Grandi 2012)
• Nella società analfabeta:Secondo dopoguerra: 32% di analfabetismo• Nella società alfabetizzata1963: scuola media unica, 14 a…2012: obbligo scolastico termina a 17 a
…università…• Nella società digitalizzata: x lettura • → cultura: wikipedia…• → informazione: twitter…• → burocrazia: mail• → socialità: facebook
Società alfabetizzata e digitalizzata
↓max espressività della
dislessia/BES
A LuciA LuciA LuciA Luci
Diritto allo studioDiritto allo studio
Handicap /Doppia Diagnosi DSADSA
PDPPDPPEI
Legge 104/92
Legge 170/10Legge 170/10Legge 53/03Legge 53/03
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669, Luglio ‘12Legge 170/2010 6. CHI FA CHE COSA
A LuciA LuciA LuciA Luci
Diritto allo studioDiritto allo studio
Handicap /Doppia Diagnosi DSADSA
ADHD, DSL, Autimo ad alto funzionamento, ……..ADHD, DSL, Autimo ad alto funzionamento, ……..
??????
PDPPDPPEI
Legge 104/92
Legge 170/10Legge 170/10Legge 53/03Legge 53/03
A LuciA LuciA LuciA Luci
BES: Direttiva MinisterialeBES: Direttiva Ministeriale (MIUR 27/12/2012 )
In questo senso ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali, per motivi:
- Fisici- Biologici- Fisiologici- Psicologici- Sociali
rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta
Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante.
A LuciA LuciA LuciA Luci
Bisogni Educativi Speciali (MIUR 27/12/2012 )
Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: 1. Disabilità: funzionamento intellettivo limite (2,5%),
disturbo dello spettro autistico lieve (caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico)
1. Disturbi evolutivi specifici: DSA (3-4%), deficit di linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, disprassia, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (1%)
2. Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Diritto allo studioDiritto allo studio
Handicap /Doppia
DiagnosiDSADSA
ADHDADHDDSLDSL
DISPRASSIADISPRASSIA…………....
PDPPDPPEI
Legge 104/92
Legge 170/10Legge 170/10Legge 53/03Legge 53/03
A LuciA LuciA LuciA Luci
…una difficoltà persistente ad apprendere:
Sindromi genetiche Ritardo
Mentale
Ipovisione
Ipoacusia
Svantaggio Socioculturale
DSA
Patologie neurologichePsicopatologie
Disturbo SPECIFICO
ad apprendere
Disturbo ad apprendere
secondario primario A LuciA LuciA LuciA Luci
Caratteristica principale dei DS
SPECIFICITA’
il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità
in modo significativo ma circoscrittolasciando intatto il funzionamento
intellettivo generale
A LuciA LuciA LuciA Luci
Test standardizzati e discrepanza
DISCREPANZA
deficitaria: adeguata:- <2 ds - QI > 70- < 5° P
Compromissione dell’abilità specifica
Livello IntellettivoNei limiti della
norma
A LuciA LuciA LuciA Luci
…una difficoltà persistente ad …. :
Sindromi genetiche Ritardo
Mentale
Ipovisione
Ipoacusia
Svantaggio Socioculturale
DS…
Patologie neurologichePsicopatologie
Disturbo SPECIFICO
ad …Disturbo ad apprendere
secondario primario A LuciA LuciA LuciA Luci
Gli alunni con DSA e altri BES:Gli alunni con DSA e altri BES:- individuazione - individuazione (secondo il Decreto attuativo 297/’13)(secondo il Decreto attuativo 297/’13)
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Elementi PrognosticiPentagono di Critchley (L. Lopez, R. Penge)
Capacità cognitive
Comprensione da parte
dell’ambiente
Atteggiamentodidattico
Equilibrio psicologico
Epoca intervent
o
Epoca intervent
o
A LuciA LuciA LuciA Luci
Legge 170/2010 Art. 3
Individuazione
3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attivita‘ non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
A LuciA LuciA LuciA Luci
In questo modo si evita di segnalare come DSA quell'ampia popolazione di alunni che presentano difficoltà di apprendimento non legate ad un disturbo:
Disturbo di Apprendimento
(base costituzionale)• resiste ai trattamenti messi in atto • persiste nel tempo, anche se con cambiamenti
Difficoltà di apprendimento
↓Possono essere
superate
A LuciA LuciA LuciA Luci
Ma nessun indicatore isolato: previsione certa della futura comparsa di un DSA
L’uso di più indicatori simultaneamente:• > P di individuare i soggetti che avranno difficoltà
signifìcative• non garantisce che queste siano imputabili al DSA
indicatore particolarmente attendibile per
l'individuazione del rischio di DSA
A LuciA LuciA LuciA Luci
Rilevazione delle difficoltà di apprendimento↓
ultimo anno della scuola dell'infanzia
Nota: nei bambini anticipatari (nascita gennaio/aprile): difficoltà
↑
necessità di attesa dei naturali tempi di maturazione (non difficoltà/disturbi di apprendimento)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Nota 1: nella scuola dell'infanzia non è previsto effettuare invii per sospetto di DSA
Nota 2: bambini con disturbo del linguaggio conclamato o altri disturbi significativi
↓ ↓
invio x diagnosi presa in caricoprima dell'ingresso nella scuola primaria
A LuciA LuciA LuciA Luci
Attività di potenziamento↓
sull'intero gruppo di bambini • utile a identificare ulteriori ritardi di sviluppo• utile per realizzare un percorso formativo-
progettuale in continuità con la scuola primaria
A LuciA LuciA LuciA Luci
le metodologie didattiche adatte per i bambini con DSA sono valide per
ogni bambino (non viceversa)!
Indicatori più sensibili per il rischio di dislessia e disortografia
↓
sviluppo del linguaggio: • capacità di comprensione e di espressione• alterazioni fonologiche significative• capacità percettivo-uditive• competenze di manipolazione consapevole dei
suoni all'interno delle parole (metafonologia)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Definizione di Dislessia (BDA)
• disabilità specifica dell'apprendimento di natura neurobiologica
• caratterizzata da difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica
• queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio inattesa in rapporto alle abilità cognitive e alla garanzia di un'adeguata istruzione scolastica
(Lyon, Shaywitz & Shaywitz 2003)
A LuciA Luci
Consensus Conference, Istituto Superiore di Sanità QUESITO B1: Quali sono i fattori di rischio associati a
DSA e/o allo sviluppo di DSA?
B1.1 Si raccomanda: anamnesi accurata per accertare l’esposizione ai fattori di rischio, di cui è stato dimostrata o ipotizzata l’associazione con DSA:
2) presenza di disturbo del linguaggio:
b. a 5 a cadono < 10° P in + di una prova di linguaggio e mantengono questo livello di prestazione a 8 anni
(rischio di sviluppo di dislessia 6 v > controlli)
Esiste una correlazione tra disturbo del linguaggio e sviluppo di un disturbo della
lettura!A LuciA Luci
Sistemi di classificazione DSL (ICD10)
SINDROMI E DISTURBI DA ALTERATO SVILUPPO PSICOLOGICO (F80 – F89)
F80: Disturbi Evolutivi Specifici dell’eloquio e del linguaggio:condizioni in cui l’acquisizione delle normali abilità linguistiche è disturbata sin dai primi stadi dello sviluppoEsse non sono direttamente attribuibili ad alterazioni neurologiche o ad anomalie di meccanismi fisiologici dell’eloquio, a compromissioni del sensorio, a ritardo mentale o a fattori ambientaliÈ spesso seguito da problemi associati quali le difficoltà nella lettura e nella scrittura, anomalie nelle relazioni interpersonali e disturbi emotivi e comportamentali”
A LuciA Luci
La patologia del linguaggioLa patologia del linguaggio• Disfonie: disturbi della voce• Disfluenze: balbuzie• Disartrie: deficit articolatorio grave• Dislalie: deficit articolatorio, secondarie ad
alterazioni degli organi fonoarticolatori • Ritardo di linguaggio
• Disturbi di linguaggio:- Secondari: deficit intellettivo, deficit acustico,
disturbi psichiatrici, deprivazione- Primari: DSL
Frenulo linguale ?!?!?!?!?!?!?Adenoidi?!?!?!?!?!?!?Prigrizia?!?!?!?!?!?!?
A LuciA Luci
No deficit uditivo/cognitivo/relazionale:•a 24 mesi: vocabolario < 8 p•a 30 mesi: vocabolario < 50 p e assenza di linguaggio combinatorio
Indicatori più sensibili per il rischio di disgrafia↓
• maturazione delle competenze visuo-costruttive:• costruzione di strutture bi-tridimensionali
(puzzle, costruzioni con mattoncini in legno/plastica)
• operazioni: allacciare, abbottonare, ecc• rappresentazione grafica
A LuciA LuciA LuciA Luci
Indicatori più sensibili per il rischio di discalculia↓
difficoltà• nella rappresentazione/confronto/manipolazione
(aggiungere e sottrarre) di quantità• nella capacità di astrazione della numerosità al di là
del dato percettivo degli oggetti
A LuciA LuciA LuciA Luci
Strumento dell'identificazione ↓
osservazione sistematica
Inserimento nel POF del progetto di osservazione e di attività didattica mirata alla prevenzione
↓
• elemento di qualità del servizio scolastico• (favorisce il successo formativo secondo le potenzialità di ciascuno)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Progetto di rilevazione va condiviso con le famiglie nei termini di un sostegno alla salute ed allo sviluppo dei bambini
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.1 Scuola dell’infanzia
Segnali di rischio nella scuola dell’infanzia (5 a): - confonde suoni- non completa le frasi- utilizza parole non adeguate al contesto- sostituisce le parole- omette suoni o parti di parole- sostituisce suoni, lettere ( p/b)- ha un’espressione linguistica inadeguata
↓Va supportato con attività personalizzate all’interno
del gruppo!
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.1 Scuola dell’infanzia
Inoltre:- goffo- poca abilità nella manualità fine- poca abilità, a riconoscere destra e sinistra- difficoltà in compiti di MBT- difficoltà ad imparare filastrocche- difficoltà a giocare con le paroleVa riconosciuto e supportato adeguatamente: molto si
può e si deve fare!
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.1 Scuola dell’infanzia
Docenti: x osservazione sistematica → monitorare:- capacità percettive- capacità motorie- capacità linguistiche- capacità attentive- capacità mnemonicheSituazioni problematiche possono estrinsecarsi come:- difficoltà di organizzazione e integrazione spazio-temporale- difficoltà di memorizzazione- lacune percettive- difficoltà di linguaggio verbale
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.1 Scuola dell’infanzia
Difficoltà più globali:- grafo-motorie- orientamento e integrazione spazio-temporale- coordinazione oculo-manuale- coordinazione dinamica generale- dominanza laterale non adeguatamente acquisita- discriminazione e memorizzazione visiva
sequenziale- orientamento nel tempo a scuola- esecuzione autonoma delle attività della giornata- orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- strumenti- strumenti
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Criteri di osservazione a scuola
Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento
Questionario osservativo NON diagnostico
• Ultimo anno della scuola dell’infanzia
A LuciA LuciA LuciA Luci
Come funziona?Osservazione di comportamenti specifici
Decisione di presenza conAssegnazione di frequenza: 1 (per niente/mai)2 (a volte)3 (spesso)4 (molto/sempre)
Siete osservatori attendibili???A LuciA LuciA LuciA Luci
1) Abilità generali: item 1-33• Comportamento• Motricità• Comprensione linguistica• Espressione Orale• Metacognizione• Altre abilità cognitive
(memoria/orient) 2) Abilità specifiche:
Pre-alfabetizzazione (item 34-40) Pre-matematica (item 41-43)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Gli strumenti la scuola dell’Infanzia: PAPPAGALLO
(Ripetizione P/NP)
Prof. Giacomo Stella
A LuciA LuciA LuciA Luci
Lo strumento (D. Gallo) Prova: ripetizione di parole (“gioco del pappagallo”)
Materiale: lista di 16 parole reali e di 16 non parole (Dispaldro, Benelli, Marcolini e Stella, 2008)
Forma: cartone animato
Personaggi: - Bambino: propone le parole da ripetere- pappagallo colorato: mostra il compito di
ripetizione (addestramento)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Premesse (D. Gallo)
La ripetizione di stimoli verbali (P / NP / Frasi): è una delle prove più affidabili per la valutazione
del linguaggio (Devescovi e Caselli 2007, Oetting e Cleveland 2006):
- Nella ripetizione di una parola/ frase gli errori: informano sulle sue capacità di elaborazione fonologica (Bortolini 2002, Oetting e Cleveland 2006)
- La ripetizione di parole o frasi è in rapporto con il successivo sviluppo grammaticale del B (Devescovi e Caselli 2007)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Diagnosi certa di DSA: termine 2° anno primaria
Nel 1° anno primaria: indicatori di rischio
A LuciA LuciA LuciA Luci
QUESITI D. Modelli organizzativi e fornitura di servizi (ISS)1. Entro la metà del primo anno della scuola primaria gli
insegnanti rilevano le difficoltà persistenti relative all’apprendimento:
di lettura e scrittura: - difficoltà nell’associazione grafema/fonema e/o
fonema/grafema- mancato raggiungimento del controllo sillabico (C-V)in
lettura e scrittura- eccessiva lentezza nella lettura e nella scrittura- incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in
modo riconoscibiledi calcolo: - difficoltà nel riconoscimento di piccole quantità- difficoltà nella lettura e/o scrittura dei numeri entro il 10- difficoltà nel calcolo orale entro la decina anche con supporto
concreto
A LuciA LuciA LuciA Luci
Nota: l'acquisizione di alcune abilità di lettura/scrittura/calcolo all'avvio del percorso scolare può essere anche determinata da:
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
Metodo di insegnamento della letto-scrittura:
La letteratura scientifica sconsiglia il metodo globale
essendo dimostrato che ritarda l’acquisizione di una adeguata fluenza e correttezza di lettura
Per DSA: metodo fono-sillabico, o puramente sillabico
(utilizzabili in modo integrato in fasi diverse)
Modalità di insegnamento
adottate
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Iniziare con lo stampato maiuscolo!forma di scrittura percettivamente più semplice:
Scrittura Bilineare: stampato maiuscolo- una banda spaziale, 2 linee di demarcazione:
tutte le lettere hanno la medesima altezza, iniziano dal rigo superiore e terminano in quello inferiore
Scrittura Quadrilineare: minuscolo/corsivo- tre bande spaziali, 4 linee di demarcazione:banda centrale: a / cbanda superiore: l / bbanda inferiore: g / q
risultano percettivamente molto più complesse!
Tempi delle
proposte didattiche
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di scrittura
Evitare di presentare al bambino una medesima lettera espressa graficamente in più caratteri: stampato
minuscolo, stampato maiuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo
Soffermarsi su una soltanto di queste modalità fino a che l'alunno non abbia acquisito una sicura e stabile
rappresentazione mentale della forma di quella lettera
Soffermarsi più a lungo sui fonemi graficamente più complessi
Tempi delle
proposte didattiche
A LuciA LuciA LuciA Luci
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- strumenti- strumenti
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
In scuola primaria: strumento per l’individuaizone: l'osservazione degli apprendimenti da parte degli
insegnanti
A LuciA LuciA LuciA Luci
Per ritardi nella segnalazione e nella diagnosi:opportuno avviare un'attività di rilevazione
anche per le classi successive
LINEE GUIDA allegate al Decreto Attuativo 5669/2011
2. L’OSSERVAZIONE IN CLASSE
Manifestazione DSA: ritardo e/o atipia definiti sulla base della media degli altri alunni
DSA: sviluppano stili di apprendimento e caratteristiche cognitive specifiche, da riconoscere
per attivare PDP ↓
Capacità di osservazione insegnanti = fondamentale: - Scuola dell’infanzia e primaria: riconoscimento- Percorso scolastico: per individuare le
caratteristiche cognitive su cui puntare per il successo formativo
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA allegate al Decreto Attuativo 5669/2011 2. L’OSSERVAZIONE IN CLASSE 2.1 Osservazione delle prestazioni atipiche
Individuazione DSA:- non necessariamente: strumenti appositi- può bastare: l’osservazione delle prestazioni
(lettura, scrittura, calcolo)Es. Scrittura: errori ricorrenti, duraturi, non
occasionali (nei più grandi: estrema difficoltà a controllare regole ortografiche o punteggiatura)
Es. Lettura: - lettura sillabica ben oltre ½ 1a cl primaria- Lettura della stessa parola in modi diversi nel
medesimo brano- Perdita frequente del segno o della riga
A LuciA LuciA LuciA Luci
Prove di decodifica per la scuola
Brano:- Velocità (n. di sillabe/Tempo)- Correttezza (n. di errori)ERRORI: omissioni, inversioni, salto di riga(non considerare le esitazioni!)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Prove di comprensione del testo scritto per la scuola
Brano: con domande a scelta multipla (10 domande):- N. di errori
A LuciA LuciA LuciA Luci
Pillole di statistica: Media
Media:Sommatoria dei punteggi / N. dei punteggi
N
xx
N
ii
1
Es. Media: 3+6+6+9/4= 6Moda: 6
MODA>fq
A LuciA LuciA LuciA Luci
Prova di scrittura: ortografia
Dettato Brano:Numero di errori rispetto alla media
• Analisi qualitativa:- Errori fonologici- Errori non fonologici- Accenti- Doppie
A LuciA LuciA LuciA Luci
Prova di scrittura: grafia- Velocità di scrittura: n. scritti al minuto- Check-list
A LuciA LuciA LuciA Luci
Check-list disgrafia (Tressoldi – Cornoldi)
1. Scrive lettere in dimensioni troppo grandi2. Scrive lettere in dimensioni troppo piccole3. Scrive lettere in dimensioni diverse e irregolari4. La sua scrittura non si tiene entro i margini della riga5. Non rispetta i margini del foglio6. In stampatello, lascia spazi irregolari fra le lettere7. Lascia spazi irregolari e insufficienti fra parola e parola8. Il tratto della matita/penna è troppo forte, tenue, a strappi o con altre
forme di irregolarità9. Scrive senza scorrevolezza10. La presa della penna/matita non è corretta11. Non tiene la mano allineata con foglio e spalla12. Non tiene una posizione eretta del corpo e normale della testa13. Scrive con le lettere fortemente inclinate a dx / sx / irregolarmente
inclinate
A LuciA LuciA LuciA Luci
Check-list disgrafia (Tressoldi – Cornoldi)
14 Nel corsivo, non scrive le maiuscole più grandi delle minuscole15 Nel corsivo, non unisce fluidamente le varie lettere di una parola16 La forma delle lettere presenta: angolature eccessive; forme troppo
ricurve; tratti iniziali poco leggibili; tratti finali mal segnati17 Presenta difficoltà a chiudere le lettere A B F etc18 Presenta cattiva chiusura delle punte superiori (L come T; E come I)19 Presenta la chiusura non richiesta di tratti (I come E)20 Rende dritti tratti verso l’alto che dovrebbero essere incurvati (N
come U; C come I)21 Presenta difficoltà nel tratto finale (non portato in su o in giù o non
reso orizzontale a sx)22 Presenta la parte alta troppo breve (nelle lettere B D H K)23 Presenta difficoltà nell’incrociare la T 24 Presenta lettere troppo piccole25 Presenta chiusura di lettere a curva aperta (C H U W)26 Presenta omissione di parti di una lettera
A LuciA LuciA LuciA Luci
Prove per il calcolo e numeri
- Operazioni: addizioni (3) /sottrazioni (3) /moltiplicazioni (3)- Conteggio in avanti (da 1 a …): Errori e Tempi- Conteggio indietro (100 -1): Errori e Tempi- Ordinamento numeri: dal maggiore al minore (4x5 serie)dal minore al maggiore (4x5 serie)
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA allegate al Decreto Attuativo 5669/2011 2. L’OSSERVAZIONE IN CLASSE 2.1 Osservazione delle prestazioni atipiche
Ricerche: Biennio primaria: 20% alunni presenta difficoltà nelle
abilità di lettura, scrittura, calcolo ↓
solo il 3-4% presenteranno DSA↓
Solo in alcuni casi: prestazione atipica = disturbo
A LuciA LuciA LuciA Luci
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- comunicazione con la - comunicazione con la famigliafamiglia
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Persona/famiglia
P. sistema sanitario P. Comunità (scuola)
L’assistenza ad ogni condizione cronica è più efficace se i protagonisti della triade si muovono sullo sfondo di
concezioni culturali comuni
OMS “Innovative care for Chronic Conditions (2002)”: ottimale gestione condizioni croniche
A LuciA LuciA LuciA Luci
PARCC QUESITO C1La filosofia degli aiuti agli studenti con DSA tra etica, evidenze diricerca scientifica e valori personali
Art. 2, Legge 170/2010Finalita'
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
A LuciA LuciA LuciA Luci
Legge 170/2010 Art. 3Diagnosi
2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.
A LuciA LuciA LuciA Luci
LINEE GUIDA Decreto Attuativo 5669, 2011 6. CHI FA CHE COSA 6.2 Il Dirigente scolastico
• trasmette alla famiglia apposita comunicazione
• riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il gruppo docente
• promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni con DSA (prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti; paragrafo 6.5)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Ogni docente, per sé e collegialmente: • …pone attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione, ai fini di
una eventuale segnalazione• mette in atto strategie di recupero• segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di
recupero• prende visione della certificazione diagnostica• procede, con i colleghi, alla documentazione dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati• attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto
compensativo• adotta misure dispensative• attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti• realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo
ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici
LINEE GUIDA Decreto Attuativo 5669, 2011 6. CHI FA CHE COSA 6.4 I docenti
A LuciA LuciA LuciA Luci
Premessa:Articolo 3 Legge 170/2010 attribuisce alla scuola il
compito di:• svolgere attività di individuazione precoce dei casi
sospetti di "DSA” (≠ difficoltà di apprendimento di origine didattica o
ambientale)
• darne comunicazione alle famiglie per l'avvio di un percorso diagnostico presso i servizi sanitari competenti
A LuciA LuciA LuciA Luci
Nota 1: nella scuola dell'infanzia non è previsto effettuare invii per sospetto di DSA
Nota 2: bambini con disturbo del linguaggio conclamato o altri disturbi significativi
invio x diagnosi presa in caricoprima dell'ingresso nella scuola primaria
Gli insegnanti, sensibilizzati e formati al riconoscimento degli indicatori di un possibile DSA, dopo aver attuato quanto di loro competenza attraverso strategie didattiche mirate, si attivano con le lamiglie per l'invio al SSN.
Nota: Diagnosi di dislessia/disortografia/disgrafia: 2° quadrimestre della 2° cl primariaDiscalculia: al termine del 3° anno
A LuciA LuciA LuciA Luci
Comunicazione alla famiglia (Alessandra Luci)
Gentili ___________________________, con la presente, in base a quanto previsto dalla legge 170/2010, dal decreto
attuativo 5669/2011, dalla Consensus Conference sui Disturbi Specifici di Apprendimento effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità (2011), il Consiglio della classe ___________, in accordo con il Dirigente scolastico dell’Istituto ___________________________________, comunica la presenza di persistenti difficoltà negli apprendimenti di linguaggio/motricità fine/lettura/scrittura/grafia/calcolo dell’alunno _______________________, nonostante le attività di recupero didattico mirato attuate dagli insegnanti nei mesi intercorsi tra _________ - __________/20______ e consistiti in: _______________________________________________. Si propone, pertanto, come già comunicatoVi verbalmente in data _____________, di consultare i Servizi Specialistici preposti al fine di un approfondimento clinico e di consegnarne apposita documentazione scritta al Dirigente Scolastico, affinchè il Consiglio di Classe stesso possa provvedere all’attuazione di un percorso didattico individualizzato e personalizzato, che garantisca il diritto allo studio di Vostro figlio _______________.
Firma: Consiglio di classe e Dirigente Scolastico
A LuciA LuciA LuciA Luci
Infanzia- Da quanto conosce l’alunno e per
quante ore a settimana lo vede- Livello di comportamento- Livello di Motricità- Livello della Comprensione
linguistica- Livello di espressione orale- Livello attentivo- Livello di orientamento visuo-
spaziale e memoria- Rispetto delle regole- Riconoscimento dell’autorità- Rapporto con i pari
Primaria e Secondaria- Da quanto conosce l’alunno e per
quante ore a settimana lo vede- Livello di lettura in termini di
velocità, correttezza e comprensione del testo scritto
- Livello di scrittura in termini ortografici, grafici, di costruzione del testo scritto
- Livello del calcolo e dei numeri - Livello di espressione orale- Livello attentivo- Rispetto delle regole- Riconoscimento dell’autorità- Rapporto con i pari
La Relazione per il clinico (A. Luci):
A LuciA LuciA LuciA Luci
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- Lettura della diagnosi- Lettura della diagnosi- Stesura del PDP- Stesura del PDP- Senso degli strumenti - Senso degli strumenti compensativicompensativi
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- lettura della diagnosi- lettura della diagnosi
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
G. Risultati ai test-elencare i tests somministrati-i punteggi -l’interpretazione dettagliata dei risultati: i “fatti” senza implicazioni e conclusioni
A LuciA LuciA LuciA LuciA LuciA LuciA LuciA Luci
PARCC. C3. Linee - guida per la scrittura delle relazioni cliniche relative ai DSA: il problema della comunicazione ai “laici”
Cosa deve contenere la diagnosi?
Test Normativi/Standardizzati (Ercolani e Perugini 1997)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Valutazione normativa
richiede test standardizzati
Valutazione normativa
richiede test standardizzati
Differenziabili in termini ESCULSIVAMENTE QUANTITATIVI
Continuum Normalità / Patologia:→→→→→→→→→→→→→→→→→→Norma Difficoltà Disturbo
…Freud…
Difficoltà vs Disturbo
A LuciA LuciA LuciA Luci
Media e Deviazioni Standard
A LuciA LuciA LuciA Luci
Frequenza relativa (y)
= media della popolazione
= deviazione standard
Il 68,3% dei dati di una pop ricade nell’intervallo Il 95,5% dei dati di una pop ricade nell’intervallo 2
Differenziabili in termini ESCULSIVAMENTE QUANTITATIVI
Continuum Normalità / Patologia:→→→→→→→→→→→→→→→→→→Norma Difficoltà Disturbo 0 ds /-1 ds e -2 ds/ <2 ds
Medie e Deviazioni Standard
A LuciA LuciA LuciA Luci
Percentili
A LuciA LuciA LuciA Luci
Scala ordinale da 1 a 100 in cui il valore del P rappresenta una percentuale
Differenziabili in termini ESCULSIVAMENTE QUANTITATIVI
Continuum Normalità / Patologia:→→→→→→→→→→→→→→→→→→Norma Difficoltà Disturbo 50° P <10° P <5°P
Percentili
A LuciA LuciA LuciA Luci
Fasce Prestazionali
Continuum Normalità / Patologia:→→→→→→→ →→→→→→→→ →→→→→→→Norma Difficoltà Disturbo
PS RA RII Prestazione Richiesta Richiesta Sufficiente di Intervento
Attenzione Immediato CCR
Criterio
Completamente
Raggiunto
A LuciA LuciA LuciA Luci
Punti Z e Ranghi Percentili
A. LuciA. LuciA. LuciA. Luci
Ranghi P: per la correttezza
Punti Z: per la velocità
Difficoltà vs Disturbo: differenziabili in termini ESCULSIVAMENTE QUANTITATIVI Continuum Normalità / Patologia:
→→→→→→→→→→→→→→→→→→Norma Difficoltà Disturbo0 ds /-1 ds e -2 ds/ <2 ds50° P 15-5° P <5° P
CCR/PS RA RII
Il 68,3% dei dati di una pop ricade nell’intervallo Il 95,5% dei dati di una pop ricade nell’intervallo 2
Test standardizzati e discrepanza
A LuciA LuciA LuciA Luci
1. compromissione dell’abilità specifica:
<-2ds<5° P
2. livello intellettivo nei limiti di norma:Test di QI: media: 100
ds: 15
QI non < -2ds (QI = 70)
Test standardizzati e discrepanza
DISCREPANZA
deficitaria: adeguata:- <2 ds - QI > 70- < 5° P
Compromissione dell’abilità specifica
Livello IntellettivoNei limiti della
norma
A LuciA LuciA LuciA Luci
A LuciA LuciA LuciA Luci
F81.0: disturbo specifico della lettura (DISLESSIA da sola o DILSEISSA E COMPITAZIONE)
F81.1: disturbo specifico della compitazione (DISORTOGRAFIA da sola) F81.2: disturbo specifico delle abilità aritmetiche (DISCALCULIA da sola) F81.8: Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche: Disturbo Evolutivo
Espressivo della scrittura (DISGRAFIA) F81.3 Disturbi Mist delle capacità scolastiche: F81.2 + F81.0 o F81.1 (OGNI
VOLTA CHE C’E’ DISCALCULIA). Esclude: F81.2, F81.0, F81.1 F81.9: disturbi aspecifici
F82.1 Disturbo evolutivo specifico della motricità fine e della grafomotricità (DISGRAFIA e DISPRASSIA)
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- stesura del PDP- stesura del PDP
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Legge 170/2010 Art. 2
Finalita'
1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalita':
a) garantire il diritto all'istruzione;b) favorire il successo scolastico, anche attraverso
misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialita';
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;d) adottare forme di verifica e di valutazione
adeguate alle necessita' formative degli studenti;
A LuciA Luci
Legge 170/2010 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilita‘ didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari
a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
A LuciA Luci
• “Individualizzato”: intervento calibrato sul singolo• “Personalizzato”: intervento rivolto ad un particolare
discente
• L’azione formativa individualizzata pone - obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe- adattando le metodologie in funzione delle
caratteristiche individuali dei discenti- Obiettivo: assicurare a tutti il conseguimento delle
competenze fondamentali del curricolo
• L’azione formativa personalizzata in più:- Obiettivo: dare a ciascun alunno l’opportunità di
sviluppare al meglio le proprie potenzialità- Quindi: può porsi obiettivi diversi per ciascun discente
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/20113. LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
A LuciA Luci
Nel rispetto degli obiettivi di apprendimento, la didattica personalizzata: impiega una varietà di metodologie e strategie didattiche:
- uso di mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.)- attenzione agli stili di apprendimento- calibrazione degli interventi sulla base dei livelli
raggiunti
Sinergia: didattica individualizzata/personalizzata↓
condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/20113. LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
A LuciA Luci
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/20117.1 I contenuti della formazione Strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo
Docenti: - chiare e complete conoscenze di strumenti
compensativi e misure dispensative (in riferimento alla disciplina di loro competenza)
- devono essere in grado di utilizzare le nuove tecnologie e realizzare una integrazione tra queste e le metodologie didattiche per l’apprendimento
↓Ricerche: ambienti didattici supportati dall’uso delle
nuove tecnologie risultano maggiormente efficaci
A LuciA Luci
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/20117.1 I contenuti della formazione Forme adeguate di verifica e di valutazione
La valutazione:
- deve esplicitare concretamente le modalità di differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito
- deve discriminare fra:
• ciò che è espressione diretta del disturbo
• ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite
A LuciA Luci
Legge 170/2010Articolo 5Misure educative e didattiche di supporto
b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi
di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonche'
misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualita' dei concetti da apprendere;
A LuciA Luci
Articolo 4, Decreto Attuativo 5669/2011Misure educative e didattiche
4. Le Istituzioni scolastiche:- assicurano l’impiego degli strumenti compensativi- curano l’acquisizione, da parte dell’alunno con DSA,
delle competenze per un efficiente utilizzo
A LuciA Luci
LINEE GUIDA Decreto Attuativo 5669/20113. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATAStrumenti compensativi e misure dispensative
Tali strumenti:
• sollevano l’alunno con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo
• senza facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo
L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni con
DSA
A LuciA LuciA LuciA Luci
Articolo 4, Decreto Attuativo 5669/2011Misure educative e didattiche
5. Misure dispensative finalizzata ad evitare affaticamento e disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo senza ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei PDP
A LuciA Luci
Articolo 5,Decreto Attuativo 5669/2011Interventi didattici individualizzati e personalizzati
1. La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate
A LuciA Luci
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 3.1 Documentazione dei percorsi didattici
• le attività di recupero individualizzato• le modalità didattiche personalizzate• gli strumenti compensativi e le misure dispensative
dovranno essere esplicitate e formalizzate dalle istituzioni scolastiche per favorire
- continuità didattica- condivisione con la famiglia delle iniziative
intraprese
A LuciA Luci
Nella predisposizione di tale documentazione è fondamentale il raccordo con la famiglia (esperienze passate, autonome o extrascolastiche)
Sulla base di tale documentazione: vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine Ciclo
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico Personalizzato
A titolo esemplificativo: http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsahttp://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa
alcuni modelli di Piano Didattico Personalizzato
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 3.1 Documentazione dei percorsi didattici
A LuciA Luci
Chiarimenti dal MIUR www.aiditalia.org
A LuciA LuciA LuciA Luci
• Il pdp può essere consegnato in visione alla famiglia prima della firma, perché sia letto con attenzione ed eventualmente sottoposto agli specialisti che seguono lo studente?
Certamente copia del PDP può essere consegnato alla famiglia che ne faccia richiesta prima di firmarlo, per studiarlo e/o sottoporlo agli
specialist di fiducia.
La scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:• dati anagrafici dell’alunno• tipologia di disturbo• attività didattiche individualizzate• attività didattiche personalizzate• strumenti compensativi utilizzati• misure dispensative adottate• forme di verifica e valutazione personalizzate
LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669/2011 3.1 Documentazione dei percorsi didattici
A LuciA Luci
Bisogni Educativi Speciali: 1.5 Adozione di strategie di intervento per i BES: (MIUR 27/12/2012 )
Vi è la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un, Piano Didattico Personalizzato individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.
Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.
A LuciA Luci
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
• Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA
• è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
A LuciA LuciA LuciA Luci
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
A LuciA LuciA LuciA Luci
In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio,
includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi
alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano)
strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente
didattico-strumentale
A LuciA LuciA LuciA Luci
La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia.
Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia.
A titolo esemplificativo, sul sito del MIUR saranno pubblicati alcuni modelli di PDP
Cfr. http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa
A LuciA LuciA LuciA Luci
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosiil Consiglio di classe o il team dei docenti
motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso
A LuciA LuciA LuciA Luci
Certificazionedocumento con valore legale che
attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da
precise disposizioni di legge (104/92 e 170/2010)
Diagnosigiudizio clinico attestante la
presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato
da un medico, da uno psicologo, da uno specialista iscritto nell’albo
delle professioni sanitarie
le strutture pubbliche (e quelle accreditate per la legge 170/2010)
rilasciano certificazioni per alunni con disabilità e con DSA
Per disturbi ed altre patologie non certificabili (disturbi del
linguaggio, ritardo maturativo, etc), ma che hanno un
fondamento clinico si parla di diagnosi
Si ribadisce che anche in presenza di richieste di genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se fomulare o non formulare un PDP, avendo cura di verbalizzare la motivazione della decisione.
A LuciA LuciA LuciA Luci
E’ quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe e del Team docenti individuare – eventualmente anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti – casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel PDP, la cui validità rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento
A LuciA LuciA LuciA Luci
Chiarimenti dal MIUR www.aiditalia.org
A LuciA LuciA LuciA Luci
• È possibile la redazione di un pdp per ragazzi con bisogni educativi speciali? È a discrezione del consiglio di classe o la famiglia ne può fare richiesta?
Il consiglio di classe è sovrano nel decidere se fare o meno un PDP per alunni con bisogni educatvi speciali che non ricadano sotto l’ombrello della legge 104/1992 o della legge 170/2010. Se poi la famiglia non lo
vuole, deve motvare per iscritto il diniego alla firma.
Viceversa, anche la famiglia può chiedere al consiglio di classe che sia adottato un PDP e nel caso il consiglio di classe fosse contrario, deve
verbalizzarne il motvo.
Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda - nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010 qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo.
A LuciA LuciA LuciA Luci
• Pervengono infatti numerose segnalazioni relative ad alunni (già sottoposti ad accertamenti diagnostici nei primi mesi di scuola) che, riuscendo soltanto verso la fine dell’anno scolastico ad ottenere la certificazione, permangono senza le tutele cui sostanzialmente avrebbero diritto
• Si evidenzia la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai sei mesi) adottando comunque un piano didattico individualizzato e personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono
Negli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di Stato, le certificazioni dovranno essere presentate entro il termine del 31 marzo, come previsto all’art.1 dell’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA (R.A. n. 140 del 25 luglio 2012).
A LuciA LuciA LuciA Luci
Commento: assenza di certificaizone ed Esami di Stato (S. Nocera, 2013)
Circolare 13/13, art.18, comma 4: “Per altre situazioni di alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura,
formalmente individuate dal Consilgio di Classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune
indicaizoni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato”
Produzione di DELIBERA da parte del Consilgio di Classe d’intesa con la famiglia (in assenza di certificaioni e diagnosi) con la motivaizone e l’indiviuazione degli eventuali strumenti compensativi e dispensativi, e le
indicaizoni affinchè la Commissione d’Esame possa far svolgere adeguatamente agli alunni l’esame di stato
A LuciA LuciA LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
• ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………
• ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………
• ALUNNO: ………………………………………………….
1. DATI GENERALI
Nome e Cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante referente
Diagnosi medico-specialistica redatta in data…da…presso…
Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico
effettuati da… presso…periodo e frequenza…..modalità….
Scolarizzazione pregressa Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
Rapporti scuola-famiglia
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Velocità
LETTURA Correttezza
Comprensione
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Grafia
SCRITTURA Tipologia di errori
Produzione
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Mentale
CALCOLO Per iscritto
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:
ALTRO Ulteriori disturbi associati:
Bilinguismo o italiano L2:
Livello di autonomia:
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento:
Macroarea linguistico-espressiva
Macroarea logico-matematica-scientifica
Macroarea storico-geografica-sociale
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE• Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal
codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce
• Utilizzare schemi e mappe concettuali• Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica
laboratoriale• Promuovere processi metacognitivi per sollecitare
nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento
• Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
• Promuovere l’apprendimento collaborativoA LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:
Macroarea linguistico-espressiva
Macroarea logico-matematica-scientifica
Macroarea storico-geografica-sociale
A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
MISURE DISPENSATIVEAll’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune
prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:
• l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)
• la lettura ad alta voce• la scrittura sotto dettatura• prendere appunti• copiare dalla lavagna• lo studio mnemonico delle tabelline• lo studio della lingua straniera in forma scritta• il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti• la quantità dei compiti a casa A LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
STRUMENTI COMPENSATIVIAltresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti
compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:
• tabella dell’alfabeto• retta ordinata dei numeri• tavola pitagorica• linea del tempo• tabella delle misure e delle formule geometriche• formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di
apprendimentoA LuciA Luci
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI• computer con programma di videoscrittura, correttore
ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner• calcolatrice• registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri
digitali)• software didattici specifici
A LuciA Luci
A LuciA LuciA LuciA Luci
……il successo genera disponibilità a ripetere ed è uno dei motori dello
sviluppo… (Karmiloff – Smith)
…La persona è disposta a impegnarsi quando la speranza di successo supera la paura dell’insuccesso,
altrimenti prevale il senso di vergogna e inattività…
(Atkinson, 2007)
Format MIURPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
4. VALUTAZIONE
L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di:
Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano
Matematica
Lingua Inglese
…..
A LuciA Luci
Le scelte nei DSA: per il PDPVio, Tressoldi (2015)
Nei DSA non c’è proporzione lineare diretta tra:
I docenti dovrebbero chiedersi come cogliere, apprezzare e valutare il lavoro svolto dallo
studente per apprendere i contenuti della materia al di là dell’esito della prova di verifica
A LuciA LuciA LuciA Luci
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA
VALUTAZIONE• Predisporre verifiche scalari• Programmare e concordare con l’alunno le verifiche• Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte
(soprattutto per la lingua straniera)• Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che
della forma• Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia
scritte sia orali• Introdurre prove informatizzate• Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
A LuciA Luci
Art. 5, Legge 170/2010Misure educative e didattiche di supporto
3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
A LuciA Luci
Chiarimenti dal MIUR www.aiditalia.org
A LuciA LuciA LuciA Luci
• Gli studenti dsa hanno diritto ad usare gli strumenti previsti nel vecchio pdp fino alla redazione del nuovo nei test d’ingresso e nelle prove scritte e orali?
• Gli studenti in attesa del loro primo pdp hanno diritto ad usare in attesa della redazione dello stesso degli strumenti compensativi e dispensativi? Se sì, quali? Quelli consigliati nella diagnosi depositata in segreteria?
• O durante il periodo di osservazione gli strumenti vanno effettivamente tolti durante test e verifiche, come denunciano alcuni nostri associati?
Gli strument compensatvi e le misure dispensatve sono generalmente già elencat nella certficazione. In attesa della formalizzazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP) vanno attuate preventvamente le misure indicate nella certficazione; gli eventuali vot negatvi ottenut senza gli strument compensatvi e le misure dispensatve vanno riconsiderat alla luce del PDP e non possono assolutamente fare media. I test di ingresso
essendo tali non dovrebbero a priori fare media.
Chiarimenti dal MIUR www.aiditalia.org
A LuciA LuciA LuciA Luci
• Riguardo la valutazione: un voto positivo può “cancellarne” uno negativo sul medesimo argomento o gli insegnanti sono costretti a fare la media con entrambi i voti?
Gli alunni che hanno diritto alla compensazione orale delle prove scritte con prove orali compensano appunto le prove scritte e quindi se la prova orale è buona non ha senso che il voto finale sia una media…
quantomeno dovrebbe esser una media pesata con peso preponderante sulla prova orale.
Gli alunni con DSA e altri Gli alunni con DSA e altri BES:BES:- senso degli strumenti - senso degli strumenti compensativicompensativi
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Dr.ssa Alessandra LuciPsicologa/Psicoterapeuta – Logopedista@Spazioterapia, Pistoia - SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e-mail: [email protected]
Modi di affrontare le difficoltà (Ruggerini, 2008)
il senso che gli adulti sanno dare alle difficoltà
↓diventa la chiave della lettura della realtà per il
bambino!A LuciA LuciA LuciA Luci
Idiozie… (Giacomo Cutrera e FB)
“Ah! Ora tutti i lazzaroni dobbiamo chiamarli dislessici!”“Suo figlio prende 5, però le cose le sa. Pensi a quelli che
prendono 5 perché le cose non le capiscono!”“Se sua figlia è dislessica, questa scuola non va bene per lei: qui
si legge moltissimo”“Sua figlia ha ottimi voti, ma non possiamo darle il diploma
perché è dislessica”“Gli ho dato il doppio del tempo, di conseguenza gli ho
dimezzato il voto”“Non preoccuparti, so tutto sulla dislessia, però se usi la
calcolatrice nella verifica al massimo ti do 7”“Non gli do gli strumenti compensativi perché ho paura che
possa approfittare della mia disponibilità”“E’ dislessica si, ma si impegna ed è bravina, aspetterei a darle
delle agevolazioni”
Rousseau, 1755 «… la differenza naturale degli uomini non spiega affatto la loro disuguaglianza sociale, è la storia che li rende disuguali, non la loro natura»
A LuciA Luci
A. LuciA. Luci
«Con questi strumenti…
non sarà troppo
facile?!»
«Con questi strumenti…
non diventeranno
stupidi?!»
Internazionale 12-18/3/2010, n.837, anno 17: Non toccate quel tasto!TECNOPSICOSI: • Socrate: “la scrittura crea dimenticanze nell’animo dei
discenti, perché non usano la memoria”• Malesherbes: “la lettura dei giornali isola socialmente le
persone distogliendole dalla pratica, spiritualmente edificante, di ricevere in gruppo le notizie dal pulpito” (1700 DC)
• ADAMS: “la tecnologia che c’era quando siamo nati
sembra normale, quella che arriva prima dei nostri 35 anni
è emozionante e tutto quello che viene dopo
è sospetto!!!”
A LuciA Luci
Da FacebookDa CINA a TAIWAN (Google Maps)
57.Attraversa l'Oceano Pacifico a nuoto, circa 20 ore 34 min, 165 Km
A LuciA Luci
Compensare o conoscere?
Compensare nei DSA
migliorare/riuscire ad esprimere il proprio
potenziale utilizzando strumenti
specifici
di tipo tecnologico/informatico(adattato da L. Grandi)
Conoscere
acquisire nozioni ed esperienze nei più diversi
campi del sapere
A LuciA Luci
Quali sono gli strumenti per conoscere?
A LuciA Luci
LeggereScrivere Far di conto
Ascoltare Esperire
Il Disturbo Specifico di Apprendimento
A LuciA Luci
DislessiaFine 2^ cl
Disortografia e DisgrafiaFine 2^ cl
DiscalculiaFine 3^ cl
Il Disturbo Specifico di Apprendimento
A LuciA Luci
DislessiaFine 2^ cl
Disortografia e DisgrafiaFine 2^ cl
DiscalculiaFine 3^ cl
In realtà:
A LuciA Luci
Il disturbo di apprendimento NON E’ un disturbo a conoscere
ma solo un disturbo
a conoscere attraverso gli strumenti comunemente utilizzati
nella nostra società (scuola) per conoscere
(L. Grandi)
Nell’era digitale (Luci, Grandi 2012)
gli apprendimenti passano non solo per il canale visivo-verbale tipico della letto-scrittura, ma anche, e
soprattutto, per i canali visivo-non verbale, uditivo e cinestesico, tipici del web
↓
per i ragazzi di oggi il verbo apprendere non è più sinonimo del verbo leggere
(L. Grandi)↓
nell’era digitale è possibile apprendere e conoscere anche con una lettura poco efficiente
A LuciA Luci
La scommessa di fronte ai DSA (Lopez/Penge)
E’ possibile imparare/conoscere
anche se non si sa usare bene il codice scritto
A LuciA LuciA LuciA Luci
STRUMENTI per lo STUDIO (anastasis)
Prendere appunti Leggere Elaborare
Memorizzare ed esporre
LibroLiveScribe
Sintesi Vocale
MappeTabelle
MappeTabelle
Ricerche: ambienti didattici supportati dall’uso delle nuove tecnologie risultano maggiormente efficaci
LINEE GUIDA Decreto Attuativo 5669, 2011
A LuciA LuciA LuciA Luci
Gianfranco Ravasi (‘Avvenire’, Settembre 2011)
"Fermiamoci solo su questa parola che sembra un po' fuori moda, «studiare».
Non è un esercizio facile perché esige impegno, attenzione, costanza;
ma chi entra in questa consuetudine riesce a capire per quale ragione in latino studère abbia come accezione primaria proprio l'«appassionarsi».
Ecco, il vero studio non è soltanto apprendimento, ma ricerca, analisi, riflessione, creatività e alla fine l'aprirsi di orizzonti inattesi e immensi.” (G.R.)
…che questo avvenga leggendo, ascoltando, vedendo o esperendo…
(A. Luci)
A LuciA LuciA LuciA Luci
Top Related