LA RETE DEL
DIABETE
LA RETE DEL
DIABETE
Dott.ssa Claudia ArnaldiDott. Claudio Grande
Centro Diabetologico Aziendale
Dott.ssa Claudia ArnaldiDott. Claudio Grande
Centro Diabetologico Aziendale
Perché un Progetto Aziendale per il diabete
Perché un Progetto Aziendale per il diabete
Perché le reti clinico-assistenziali assicurano livelli omogenei di accesso e di presa in carico dei pazienti affetti da patologia cronica
Perché tra queste il Diabete rappresenta la condizione più rilevante sia per incidenza che per prevalenza e per assorbimento di risorse dirette ed indirette nonchè per un utilizzo più inappropriato dei ricoveri.
Per la presenza di un Centro Diabetologico Aziendale e di competenze diabetologiche diffuse su tutto il territorio, che attualmente però operano solo parzialmente in sinergia tra loro
Perché il Piano sulla Malattia Diabetica (PND) definisce chiaramente obiettivi di prevenzione, diagnosi precoce, gestione della malattia e delle complicanze, miglioramento dell’assistenza e degli esiti
Perché le reti clinico-assistenziali assicurano livelli omogenei di accesso e di presa in carico dei pazienti affetti da patologia cronica
Perché tra queste il Diabete rappresenta la condizione più rilevante sia per incidenza che per prevalenza e per assorbimento di risorse dirette ed indirette nonchè per un utilizzo più inappropriato dei ricoveri.
Per la presenza di un Centro Diabetologico Aziendale e di competenze diabetologiche diffuse su tutto il territorio, che attualmente però operano solo parzialmente in sinergia tra loro
Perché il Piano sulla Malattia Diabetica (PND) definisce chiaramente obiettivi di prevenzione, diagnosi precoce, gestione della malattia e delle complicanze, miglioramento dell’assistenza e degli esiti
Gruppo di Progetto Gruppo di Progetto
Che ha coinvolto oltre ai referenti del Centro Diabetico Aziendale anche tutti gli altri attori che ruotano intorno all’organizzazione dei servizi e alla gestione clinica dei pazienti, incluse le Associazione dei pazienti stessi
Finalizzato a:• definire il modello organizzativo di offerta diabetologica• avviare sperimentazioni gestione clinica in favore delle persone con diabete• definire i Percorsi Diagnostici Terapeutici• attivare collaborazioni per promuovere l’empowerment delle persone con diabete
Che ha prodotto un documento:• partendo da una analisi dello stato dell'arte dell'organizzazione• attraverso la contestualizzazione delle Linee Guida Nazionali e Internazionali e sulla base delle evidenze scientifiche • definisce anche gli indicatori di esito adotatti al fine di consentire il monitoraggio della qualità delle cure erogate
Che ha coinvolto oltre ai referenti del Centro Diabetico Aziendale anche tutti gli altri attori che ruotano intorno all’organizzazione dei servizi e alla gestione clinica dei pazienti, incluse le Associazione dei pazienti stessi
Finalizzato a:• definire il modello organizzativo di offerta diabetologica• avviare sperimentazioni gestione clinica in favore delle persone con diabete• definire i Percorsi Diagnostici Terapeutici• attivare collaborazioni per promuovere l’empowerment delle persone con diabete
Che ha prodotto un documento:• partendo da una analisi dello stato dell'arte dell'organizzazione• attraverso la contestualizzazione delle Linee Guida Nazionali e Internazionali e sulla base delle evidenze scientifiche • definisce anche gli indicatori di esito adotatti al fine di consentire il monitoraggio della qualità delle cure erogate
Destinatari del progettoDestinatari del progetto
• Paziente con Diabete tipo 2• Paziente con Diabete tipo 1• Paziente con Diabete gestazionale• Paziente con Diabete in età pediatrica• Pazienti con altre forme specifiche di Diabete• Popolazione a rischio• Popolazione generale
• Paziente con Diabete tipo 2• Paziente con Diabete tipo 1• Paziente con Diabete gestazionale• Paziente con Diabete in età pediatrica• Pazienti con altre forme specifiche di Diabete• Popolazione a rischio• Popolazione generale
Obiettivi generali del progetto
Obiettivi generali del progetto
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
Obiettivo generale 1- Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle
prestazioni erogate
Obiettivo generale 1- Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle
prestazioni erogate
Obiettivi specifici
1. Realizzazione di un PDTA aziendale condiviso
2. Presa in carico del paziente con diabete secondo il modello del Chronic Care Model (rete diabetologica di 1° livello – MMG/PLS)
3. Condivisione del PDTA con il Centro diabetologico privato accreditato (A.c.i.s.m.o.m.)
4. Implementazione della rete diabetologica di 2° livello (CD , ambulatori specialistici) con ridistribuzione omogenea delle risorse a livello territoriale al fine di contrastare la mobilità passiva
5. Realizzazione di PDTA specifici per quelle complicanze che devono essere trattate in ambiente ospedaliero (3°livello)
6. Promozione dell’appropriatezza nell’uso delle tecnologie
Obiettivi specifici
1. Realizzazione di un PDTA aziendale condiviso
2. Presa in carico del paziente con diabete secondo il modello del Chronic Care Model (rete diabetologica di 1° livello – MMG/PLS)
3. Condivisione del PDTA con il Centro diabetologico privato accreditato (A.c.i.s.m.o.m.)
4. Implementazione della rete diabetologica di 2° livello (CD , ambulatori specialistici) con ridistribuzione omogenea delle risorse a livello territoriale al fine di contrastare la mobilità passiva
5. Realizzazione di PDTA specifici per quelle complicanze che devono essere trattate in ambiente ospedaliero (3°livello)
6. Promozione dell’appropriatezza nell’uso delle tecnologie
Perche’ un
PDTA per il Diabete
Perché i PDTA trovano la loro naturale applicazione nelle malattie croniche in cui:
• gli obiettivi clinici sono chiari;
• è facile sviluppare protocolli e linee guida derivate dall’EBM;
• è possibile misurare i risultati;
• vi è un’elevata prevalenza;
• i costi sono elevati;
• vi è la necessità di integrare la medicina di base con quella
specialistica;
• vi è la certezza che i risultati clinici possano essere migliorati.
Percorso Diagnostico-Terapeutico
Assistenziale
Percorso Diagnostico-Terapeutico
Assistenziale
superamento di un’assistenza a “compartimenti stagni”e fondata sul
concetto delle singole prestazioni
visione “sistemica” dell’assistenzavisione “sistemica” dell’assistenza
fondamentale nelle patologie croniche
considera tutti gli attori e le tappe del processo di cura
Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale (PDTA)
Singolo Livello Assistenziale
Tutti i Livelli AssistenzialiTutti i Livelli Assistenziali
Approccio integrato
LINEE GUIDA e EBM
• Promozione della salute• Prevenzione• Diagnosi• Trattamento• Riabilitazione
Operatore/Servizio
Sanitario
Bisogni del Paziente
Autoreferenzialità Eterorefenzialità
Processo di cura disarticolato
PDTADisease management
Struttura piramidale
RETE FUNZIONALE INTEGRATA
RETE FUNZIONALE INTEGRATA
Si ispira ad un modello organizzativo per processi e non per strutture
Si fonda sull’interazione e sulla complementarietà funzionale fra le singole strutture che la compongono (NODI)
Sposta l’attenzione dalla singola prestazione all’intero percorso assistenziale
FORTE VALORIZZAZIONE
DELLA
RESPONSABILITÀ E
DELL’AUTONOMIA
PROFESSIONALE DI TUTTI GLI OPERATORI
QUALI SONO LE FINALITA’ AZIENDALI NELLA REALIZZAZIONE DEL MODELLO RETE ?
• garantire la continuità assistenziale, quindi favorire l’integrazione Ospedale- Territorio, con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale;
• evitare duplicazioni di servizi e promuoverne la corretta utilizzazzione;
• favorire la comunicazione sia tra le diverse figure professionali che tra queste e i pazienti;
• garantire l’appropriatezza e la qualità delle prestazioni;
• stimolare l’aggiornamento e migliorare il livello culturale degli operatori;
• promuovere ad ogni livello la prevenzione e la diagnosi precoce.
Medico di Medicina Generale (MMG)e
Pediatra di libera scelta (PLS)
Centro Diabetologico Aziendale di Viterbo di 2° livelloe
Centri Diabetologici di Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente
di 1° livello(unico team diabetologico aziendale integrato)
in integrazione con la specialistica ambulatoriale
PDTA specifici per quelle complicanze che devono essere trattate in ambiente ospedaliero
Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera scelta
Costituzione di equipe multiprofessionali presso UCP dei MMG, che secondo il chronic care model rappresentano l’unità territoriale base per l’intervento di medicina d’iniziativa
La sede fisica del team coincide con la sede della UCP. Laddove la UCP non ha sede unica, potrà essere
individuata quale sede dell’ambulatorio diabetologico uno degli ambulatori afferenti alla UCP. In una prima fase di sperimentazione del modello verranno individuate alcune UCP Complesse a sede unica , che daranno la propria adesione volontaria
La ASL provvederà al supporto informatico che consentirà alla cartella del MMG di “colloquiare” con quella degli specialisti diabetologi
Verrà attivato uno specifico percorso formativo sul PDTA e sulla Rete diabetologica aziendale nell’ambito del quale verranno condivisi i percorsi e definite le competenze
Centro Diabetologico Aziendale di Viterbo di 2° livello
eCentri Diabetologici di 1° livello di Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente
Organizzazione strutturale della diabetologia pediatrica e dell’adulto, attraverso l’istituzione di Strutture dotate di autonomia funzionale, secondo le indicazioni del Piano Nazionale Diabete
Completamento dell’equipe del CD nel quale sono già attive diverse professionalità come medici diabetologi, pediatri diabetologi, infermieri, psicologi, dietisti, in collaborazione con altri specialisti ospedalieri e del territorio
un integrazione con la specialistica ambulatoriale
Completamento e redistribuzione della rete ambulatoriale distrettuale(Riduzione della mobilità passiva)
Centro Diabetologico Aziendale di Viterbo di 2° livello
eCentri Diabetologici di 1° livello di Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente
Organizzazione strutturale della diabetologia pediatrica e dell’adulto, attraverso l’istituzione di Strutture dotate di autonomia funzionale, secondo le indicazioni del Piano Nazionale Diabete
Completamento dell’equipe del CD nel quale sono già attive diverse professionalità come medici diabetologi, pediatri diabetologi, infermieri, psicologi, dietisti, in collaborazione con altri specialisti ospedalieri e del territorio
un integrazione con la specialistica ambulatoriale
Completamento e redistribuzione della rete ambulatoriale distrettuale(Riduzione della mobilità passiva)
PDTA specifici per quelle complicanze che devono essere trattate in
ambiente ospedaliero
Chirurgia del piede, trattamento della retinopatia, insufficienza renale dializzata, complicanze acute che richiedono ricovero es. DKA)
Centri Diabetologici
di I LIVELLO
MMG e PLSAssociazioniDi volontariato
Ambulatori Distrettuali
AUSLPersona con diabete
La Rete Diabetologica
Aziendale
EC
NTRO
DIA
B E T OLOGICO
AZ IENDALE
Specialistiospedalieri
Obiettivi specifici
1. Realizzazione di un PDTA aziendale condiviso
2. Presa in carico del paziente con diabete secondo il modello del Chronic Care Model (rete diabetologica di 1° livello – MMG/PLS)
3. Condivisione del PDTA con il Centro diabetologico privato accreditato (A.c.i.s.m.o.m.)
4. Implementazione della rete diabetologica di 2° livello (CD , ambulatori specialistici) con ridistribuzione omogenea delle risorse a livello territoriale al fine di contrastare la mobilità passiva
5. Realizzazione di PDTA specifici per quelle complicanze che devono essere trattate in ambiente ospedaliero (3°livello)
6. Promozione dell’appropriatezza nell’uso delle tecnologie
Obiettivi specifici
1. Realizzazione di un PDTA aziendale condiviso
2. Presa in carico del paziente con diabete secondo il modello del Chronic Care Model (rete diabetologica di 1° livello – MMG/PLS)
3. Condivisione del PDTA con il Centro diabetologico privato accreditato (A.c.i.s.m.o.m.)
4. Implementazione della rete diabetologica di 2° livello (CD , ambulatori specialistici) con ridistribuzione omogenea delle risorse a livello territoriale al fine di contrastare la mobilità passiva
5. Realizzazione di PDTA specifici per quelle complicanze che devono essere trattate in ambiente ospedaliero (3°livello)
6. Promozione dell’appropriatezza nell’uso delle tecnologie
Obiettivo generale 1- Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle
prestazioni erogate
Obiettivo generale 1- Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle
prestazioni erogate
Implementazione dell’attività ambulatoriale dedicata ai
microinfusori
Implementazione dell’attività ambulatoriale dedicata ai
microinfusori
Implementazione dell’attività di telemedicina presso il CD come
strumento di ETP
Realizzazione di progetti che prevedano l’implementazione dei sistemi attualmente in uso al CD
e l’utilizzo dei nuovi sistemi disponibili
Implementazione dell’attività di telemedicina presso il CD come
strumento di ETP
Realizzazione di progetti che prevedano l’implementazione dei sistemi attualmente in uso al CD
e l’utilizzo dei nuovi sistemi disponibili
sistema Netlife di telemedicina sistema Netlife di telemedicina
Progetto pilota per la valutazione costo/efficacia di un sistema di telemedicina per la gestione di pazienti pediatrici e adulti con diabete tipo 1(DM1) e tipo 2 (DM2) in terapia multi iniettiva (MDI)
Progetto pilota per la valutazione costo/efficacia di un sistema di telemedicina per la gestione di pazienti pediatrici e adulti con diabete tipo 1(DM1) e tipo 2 (DM2) in terapia multi iniettiva (MDI)
• Requisiti minimi tecnologici: avere la linea ADSL o la normale linea telefonica presso il domicilio
•Al Paziente non verrà chiesta nessuna operazione agguntiva o di configurazione
• Requisiti minimi tecnologici: avere la linea ADSL o la normale linea telefonica presso il domicilio
•Al Paziente non verrà chiesta nessuna operazione agguntiva o di configurazione
GatewayGateway
Obiettivi generali del progetto
Obiettivi generali del progetto
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
Obiettivo generale 2 - Prevenzione della malattia diabetica e delle sue
complicanze
Obiettivo generale 2 - Prevenzione della malattia diabetica e delle sue
complicanze
Obiettivi specifici
1. identificare precocemente le persone a rischio e quelle con diabete nella popolazione generale
2. promuovere stili di vita corretti nella popolazione diabetica
Obiettivi specifici
1. identificare precocemente le persone a rischio e quelle con diabete nella popolazione generale
2. promuovere stili di vita corretti nella popolazione diabetica
1. Formazione MMG,PLS e operatori sanitari coinvolti
2. Campagne istituzionali di Informazione/educazione in collaborazione con Enti Locali
3. Interventi di educazione sanitaria nelle scuole / centri sportivi
4. Interventi di educazione sanitaria presso le UCP
Obiettivi generali del progetto
Obiettivi generali del progetto
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
Obiettivi specifici
Definizione di specifici percorsi aziendali per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
Migliorare l’efficacia e l’accessibilità dei servizi per l’assistenza alle donne con diabete in gravidanza e con diabete in età evolutiva
Obiettivi specifici
Definizione di specifici percorsi aziendali per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
Migliorare l’efficacia e l’accessibilità dei servizi per l’assistenza alle donne con diabete in gravidanza e con diabete in età evolutiva
Obiettivi generali del progetto
Obiettivi generali del progetto
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
1.Razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza delle prestazioni erogate
2. Prevenzione della malattia diabetica e delle sue complicanze
3. Definizione di specifici percorsi per diabete in età evolutiva e diabete in gravidanza
4. Promozione della partecipazione dei cittadini con il coinvolgimento delle Associazioni delle persone con diabete
Obiettivi specifici
1. Favorire le forme di partecipazione in particolare attraverso il coinvolgimento di Associazioni riconosciute di persone con diabete rappresentative a livello regionale e locale sviluppando l’empowerment delle persone con diabete e delle comunità
2. Istituire una Commissione Aziendale per il Diabete, un organo consultivo che promuova, esamini e proponga il piano di tutte le attività relative al diabete (prevenzione, diagnosi, cura, ecc.) in ambito aziendale
Obiettivi specifici
1. Favorire le forme di partecipazione in particolare attraverso il coinvolgimento di Associazioni riconosciute di persone con diabete rappresentative a livello regionale e locale sviluppando l’empowerment delle persone con diabete e delle comunità
2. Istituire una Commissione Aziendale per il Diabete, un organo consultivo che promuova, esamini e proponga il piano di tutte le attività relative al diabete (prevenzione, diagnosi, cura, ecc.) in ambito aziendale
Obiettivo generale 4 - Promozione della partecipazione dei cittadini con il
coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti
Obiettivo generale 4 - Promozione della partecipazione dei cittadini con il
coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti
Rappresentano un elemento prezioso della RETE, sono la VOCE DEI PAZIENTI,
ma anche la NOSTRA VOCE
Associazioni di volontariato
Da papà di un bambino con Diabete, che ha bisogno di assistenza, cura ed insieme a noi genitori e familiari di sostegno, tutto da parte di una equipe che possa rispondere alle nostre necessità (garantendo il diritto inviolabile dell'uomo di benessere psico-fisico), mi sento di dire a voce alta (e spero non sia poco a ripagarVi di tutti gli sforzi fatti...)
GRAZIE
alla Dott.sa Arnaldi e gli altri medici diabetologi interessati da questa battaglia,a Lina e all'AGAD (e Cladiab a livello regionale), al centro Diabetologico nessuno escluso...
Vorrei soltanto ringraziarvi di cuore ,con il cuore per esserci vicini ,sempre in questa lotta quotidiana che si chiama vita, il vostro impegno unito al vostro sostegno ci aiutano a vivere
e a sperare in un futuro migliore. GRAZIE A TUTTI VOI PER ESSERCI ACCANTO
Vorrei soltanto ringraziarvi di cuore ,con il cuore per esserci vicini ,sempre in questa lotta quotidiana che si chiama vita, il vostro impegno unito al vostro sostegno ci aiutano a vivere
e a sperare in un futuro migliore. GRAZIE A TUTTI VOI PER ESSERCI ACCANTO
Claudio GrandePaolo FiorentiniAngela Del Prete Enrico CapotortiBarbara LongoEmanuela GardinoDavide TosiniAntonella GattiSimona VincentiFederica Capotosti
Claudio GrandePaolo FiorentiniAngela Del Prete Enrico CapotortiBarbara LongoEmanuela GardinoDavide TosiniAntonella GattiSimona VincentiFederica Capotosti
Antonella ProiettiAntonella Proietti
AGD ViterboBruno VincentiLina Delle Monache
AGD ViterboBruno VincentiLina Delle Monache
Direzione strategica AUSL ViterboDirezione strategica AUSL Viterbo
Massimo PalumboMassimo PalumboTutti i colleghi specialisti
che collaborano con noi per essere RETE
Tutti i colleghi specialisti che collaborano con noi per
essere RETE
Stefano BevilacquaAndrea BrunelliLuciano Sordini
Stefano BevilacquaAndrea BrunelliLuciano Sordini
Top Related