LA LINGUA DELLA PRIMA LIRICA AMOROSA DI H. N. BJALIK (Contributi del SeminarioOrientale e di Glottologia)Author(s): ANTONIO BELLISource: Aevum, Anno 25, Fasc. 1 (GENNAIO-FEBBRAIO 1951), pp. 29-36Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/25820184 .
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ANTONIO BELLI
LA LINGUA DELLA PRIMA LIRICA AMOROSA DI H. N. BJALIK
(Contributi del Seminario Orientale e di Glottologia)
Nel 1892, l'anno stesso in cui N. Birnbaum coniava il vocabolo " sionismo ? destinato a riassumere e a potenziare, sino a diventarne
bandiera, quel programma di intimo rinnovamento che gli Smolenskin, i Pines, gli Eliezer ben Jehudah segnavano alia nazione ebraica (e tre
anni dopo si pubblicava il judenstaat ? di Th. Herzl), H. N. Bjalik ap
pena diciottenne pubblicava la sua prima lirica d'amore: "
cEneha , "I
suoi occhi ,.. D. Lattes (1) ne ha illustrato il valore e l'importanza nel
quadro della prima attivita del poeta : le liriche El hazzipor ? , " Alia
Rondine,:, "MissuJ bamerehaqqim ?, * Dopo aver errato lontano ?, "Bithe
subhati,,, u Nel mio ritorno, che sono dell'anno prima (2): poesia di
miseria, di sogni morti, di lacrime e di desolazioni, a mezzo della quale il giovinetto universalizza la propria angoscia, rendendosi accorato in
terprete di tutta la sua gente, della nazione gia tesa ad un oscuro pre sentimento di prossima liberazione, ma ancor impotente ad agire, ad af ferrare nelle sue mani i pjopri destini, pigra e rassegnata neH'abbiezione delFora.
Tra tanta miseria sboccio dunque, fiore fuori di stagione, ?una
poesia amorosa, ingenuamente pura, in cui per la prima volta Tascetismo del giovane studente, rinchiuso tra le pareti della scuola ed immerso nei libri sacri della stirpe, rivela quel dualismo tragico che accompagno
(1) Lattes D., H. N. Bjalik, Roma, 1925, pp. 7-18.
(2) Delia prima e della terza vedi le mie versioni in: Errante V. e Mariano E., Or
/eo, Firenze, 1950, pp. 1530 (Ad una rondine) e 1527 (Vecchie cose).
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ANTONIO BELL!
sempre le manifestazioni del suo amore, fosse amore per un'idea o per una donna... Come un poeta del dolce stil nuovo egli canta gli occhi
della donna, " due braci immerse nella fiamma ? del sole che tramonta.
"Che cosa vogliono, che cosa chiedono quei due occhi?.,. Com'e stra
no, alia fine del secolo XIX, ritrovare alcune delle forme di cui si diletto
la poesia amorosa provenzaleggiante!? (1). ' Provenzalismo(se si vuol
proprio accettare il termine) piu del concetto che della parola; vivo do
cumento questa di queirultima fase della lotta per il linguaggio dei
padri, attraverso la quale il filosionismo prima, il sionismo di poi, nel
Timmane barbarie dei gerghi della moderna Diaspora (2) riporto alia
vita la lingua di Giobbe e dei Profeti per fame una lingua letteraria
moderna, preludio necessario ad una moderna lingua parlata, simbolo a
sua volta e cemento della nuova realta d'Israele (3). A tale momento cosi accenna U. Cassuto (4): ?L'uso dell'ebraico
per argomenti profani si allarga a partire dalla fine del secolo XVIII con
lo svilupparsi della letteratura ebraica moderna, ma per lungo tempo ancora si tratta di una lingua unicamente letteraria piu o meno artifi
cial, appresa dai libri e modellata sui libri?.
La documentazione Jessicale biblica di questo 'modellamento.., fatta
su una poesia che oggi per la prima volta ? crediamo ? si stampa, testo e versione, in Italia, costituisce il modestissimo scopo che ci sia
mo proposti.
(1) Lattes D., op. cit.f p. 17.
(2) Documenii intcrcssanti in maimon S., Lebensgeschichte, Berlin 1793. Ne esisle una traduzione italiana di E. Sola (Autobiografia, Milano 1920). Cfr. specialmente alle
pp. 21, 99 e passim.
(3) N. Erdelyi, L'eooluzione delta lingua ebraica (Intervista su ?Le Lingue Estere? anno XV, n? 2, del 28 febbraio 1920): ?Nella lotta per la resurrezione dell'ebraico, lin
guisti e letterati scesero nelle piu profonde stratificazioni del tesoro della lingua, scavarono fossili che avevano dormito un sonno millenario e li adattarono alle esigenze della vita
moderna... Se si puo dire che la religione ha preservato il popolo ebraico dalla totale
scomparsa, si puo con altrettanta ragione dire che la lingua ebraica e stata la piu valida
difesa, attraverso i secoli, del sogno di ricostruire lo Stato d'lsriele e che in essa si ma
nifesta limpidissimo il genio del popolo ebraico?.
(4) In ?Enciclopedia Italiana?, XIII, 358.
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LA LINGUA DELLA PRIMA LIRICA AMOROSA DI H. N. BJALIK
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tefoa a#yj frpgi3j?y ag$
UPH -aa-v?o
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a-j?y afcri? ? inj .iV$j
...aa^j 02 oijn
eneha. *
1. barisona sam bahorsa h6res re' iOlha;
halox hBl^a ben se'ellm
secpi ?
ucpeyastiha.
2. qarne semes ha'ar/'ronofl
qBrnu ben he'allm; kiOme or ke3inere zaha[i supxu ben has-selallm.
1. strofa
barisona 1 R. 20, 9; Gen. 7,12. Dalm, 395 ?am Anfang?. Dell'uso mishnico, cfr. e. g.
Yoma, 1; Nazir, etc.
* Trascrizione fonetica. II segno e (a capovolla) vuol indicare il qamez hatuph, per il quale ia tipografia non dispone di piu adatto simbolo.
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antonio belli
sam Gen. 2, 8, 12; Am. 7, 2; GB 839, s. v, a.
bahoresa 1 S. 23,15,16, 18, 19; GB 264: wahrsch. n. p. eines Ortes in der Wiiste Ziph. Cfr. ZDPV 19,229. Sales, II, 259 nota. n. h. f. pi. Dalm. 141 "Waldw.
hfcres Jos. 2,1; n. h. Dalm. 162 " Stillschweigen ?.
h&lojc hel^a (non attestato con btn) cfr. Dalm. 114.
se'elim Hi. 40, 21 s: propr. Zizyphus Lotus, Lam. Ma qui "piante ombrose?. Anche
la Vulg. (40,16) asub umbra,,, ma probabil. per errore di lezione. Cfr.
Sales IV, 382; n. h. non attestato.
se<pi in pausa, Hi. 33, 21 ketib, ma in senso di " nudita ?. Nello stesso senso, con
varie sfumature, nell'uso di Isaia e Geremia. Recan. Diz. s. v.: "Altri:
solow. n. h. SPHW), Dalm. 431.
<Pe7astim attestato soltanto in pausa. Gen. Is. Ger. GB 633. Generalmente: "imbattersi
in uno?. n. h. all'att. soltanto al Nifal: "
zusammentreffen ? Dalm. 328.
2. strofa
qarne du. st. cst. GB729h: Blitzstrahlen, Hbk. 3,4, Dalm. 391,4. Non attestato
con SMS. Soltanto in arabo qarnu as-sams Hudail, 85, 6; cfr. Arnold,
AJSL 21,171. Per questo imprestito cfr. la cit. intervista di N. Erdelyi : ?Molti scrittori hanno attinto al vocabolario delle altre lingue semitiche.
C'erano due tendenze principali: una, l'utilizzazione della lingua ara
maica, 1'altra per l'adozione quasi incondizionata di parole (e costrutti) arabi dovunque non soccorressero termini ebraici?.
ahardno& GB26, 3 letzter. Negli scritti piu antichi la forma non piena (due casi in 2S,
tre in Is.); Ru. 3, 10, Ger. 50, 17 e Neh. 8, 18 scrip, plena al sing. Al
plur. solo in tre luoghi delle Chr. In nessun luogo st. cst. Mai detto dei
raggi del sole tramontante. Dalm. 13 "die Spateren, letzter?.
qernu formato sul qeran di Ex. 34, 29 nel senso di risplendere; n, h. soltanto Hif.
"ein Horn hervorbringen ? Dalman 391.
allm il plur. sembra usato soltanto in Neh. 8,15. Budde lo sospetta anche in Hi.
30, 4. Cfr. chajes, GSA, 20, 306. Soliiamente nel sing, con valore col
lett. di "fresche,,, Gen. 8, 11; averdiw, Ger. 17,8 e cfr. Pr. 11, 28; "mo
bili,,, Lev., 26, 36 "frondew. n. h. 'ALEH, pi. UN, Dalm. 313.
or nel senso Al Sonnenlicht soltanto in Hi. 31, 26. n. h. "Tageslicht, heller Tag,, Dalm. 10: ULA, Sonne, Licht.
ki0me originariamente: oro, Hi. 31, 24, generalmente col nome della provenienza, o con aggettivi. In correlazione con zahafi solo in Pr. 25, 12. Da l'idea
della materia. n. h. "Fleck,, Dalm. 211.
zaha[j da invece l'idea della lucentezza (cfr. ar. dhahab): Gen. 2,11. n. h. "Gold^
Golddenar? Dalm. 124.
6inere Dalm. 101. Srvdptov
supxu (pu'al) Ps. 73,2 qere. n. h. SPHA Pn. "geglattert,, Dalm. 431.
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la lingua della prima lirica amorosa di h. n. bjalik
selaiim plur solo in Ct. 2, 17. Per il signif. Ger. 6,4; Hi. 7, 2 (della sera soprave
niente), Ez. Ho. Jon. Ps. 80, 11; Hi. 40, 22; Ct. 2, 3 (delle fronde di un
albero). n. h. "Schatten werfen,, III Hi., Dalm. 363.
3. baoao hel/a, al libbaHah
selu^60 zeroc60eha, ki0me or haxelili alu,
jerou becpaneha.
4. mipaneha necplu, nahu
'arsa f rayleha; 'az sene yelile zohar n^^lu
gam al sete eneha.
3. strofa
baoao "allein, isoliert,,, adoperato pero sempre con verbo di stato: Lev. 13,16;
Ger. 15.17; 49, 31. Qui con verbo di moto. n. h. "einsam sein,,
Dalm. 482.
seiup66 agg. Esiste soltanto il part, pu'al.
zero 66eha la forma con suff. soltanto in Pr. 35, 22 ; ma n. h. soltanto Mseme? Dalm. 133.
haxelili in st. cst. con / (cfr. GK. pgf. 901) solo in Gen. 49,12: Vul.: in sanguine.
Sales, I, 239: "oscurati o rosseggianti per il vino?. Dalla rad. H K L,
cfr. Barth pgf. 144 a.
alu non usato al qal perf. 3 ppl. "ascendere,,, della fiamma, Giud. 6,21.
jerdu contrario del prec. parimenti non usato qal perf. 3 ppl., del fuoco (dal cielo) 2R. 1, 10. Col be Ps. 107, 23 (Sir. 43, 24); Ex. 15, 5. "Piombare, seen
dere dagli occhi ? (lacrime): Gen. 9, 17; 13, 17; 14, 17; Thr. 1, 16. n. h. Dalm. 187.
4. strofa
nBcplu qal perf. 3 ppl. non att. Della Parola Divina che piomba in terra, 2 R. 10, 10.
Con be e con at, Dalm. 274.
nahu plur. Is. 7, 19.
'arsa 2R. 10, 10: zu Erde fallen. Gen. 19, 1; 33, 3 Mhumi?.
7elile "anello, ruotaw, Ct. 5, 14; Esth. 1, 6.
zohar "luce celeste,, Ez. 8, 2; Dan. 12, 3. n. h. (aram.?) ZHRH Dalm. 124.
5. nBcplu, nahurpH)e,6m emoa
Sumam gam nizza^a... setc ceneha||-sete yehalim
to?el66 baleha^a...'
6. watiltasen, watelahetna
eli el samajim! ma tahposna, ma tis* alna
elle ha'enajim?
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antonio belli
5. strofa
pifteom, (per la forma cfr. Brock. VG. I, 465; 474. Barth. Pb. 173). In forma plena solo in Ps. 64,8. Dell'uso specialm. di Geremia (5 volte), ma anch*> di
Isaia (2 volte), dei Prov. e di Giobbe. oumam (per la forma cfr. GK pgf. 1008) Barth. Pb 173 pensa da V dum + particella
indicativa ma. Aw. Is. 47, 5; Th. 3. 16.
7ehallm pi. (cfr. brock. VG. I, 445). Sing. st. ass. Is. 47,14; con suff. 2S. 14,7. Plur. ?giuhende Kohle?, Is. 14,19; Ez. 24,11; Pr. 6,28; 26,21; Ps. 140,
11; Hi. 41,13. n. h. Dalm. 76.
tope160 part. Forma plena e plur. non att. Sign, intrans. come 2R. 5,14: "tuffati nel la fiamma,,, secondo il sign, di Ex. 3,2 lebbab es su cui cfr. Noldeke,
ZDMG, 40, 731. n. h. a ein ritualles Bad nehmen ? Dalm. 165.
lehapa da lh$ cfr. Barth. 93, a, p. Oltre che Nu. 21,28, dell'uso di Isaia (5 volte). In Geremia una volta sola (48, 45).
6. strofa
tiltasen nu paragogica? ?
Non attestato.
telahetna pi'el imperf. "anzunden?. Senza il rafforzativo Deut. 32,22; Is. 42,28; Jon.
1,19; 2,3; Mai. 3,19. Ps. tre volte, n. h. Pi u Verbrennen ?, Dalm. 214.
el mai usato con altro gen. che Kbo, 'lm, Kikm*.
hps soltanto qal impf. 3psing. m in Hi. 40,17, ma forse anche in Ps. 37,23: cfr.
Perles, Analekten, 76.
7. sene sicp'onlm, pe6anim sehorim,
'ere,e beqcu, gahu me'eneha el-libba6i,
jBroul'acp ncsaxu;
8. '^xiu, sercfu, jesqu ra'al, Issam ,uyBlaBni'
?
saddaj, saddaj', qerae has-satan! lillB soo seoaBni!
7. strofa
sicp onim il plur. esiste solo in Ger. 8,17. Secondo Aquila e Gerolamo si tratta del
Basilisco (cfr. Forti, ARIV, p. 225 ss), che pero sarebbe vissuto solo in Africa (cfr. Aldovrandi, tab.): percio Chajes pensa alia Diaboja Zanthi na L.
pe0anim " Otter ?. Plur. solo in Deut. 32,33. Sing, e sempre unito col prec. Is. 11,8;
Ps. 58,4; 91,13; Hi. 20,14. cfr. Chajes, GSA, 19,186: lez. dubbia.
sehorim " nero ?, ma detto del capo, solt. in Hi. 30, 30.
bsqu soltanto nif'al (Is. 59, 5, che presenta accenno alle uova dei serpenti).
gahu non att. Probabilmente da X^ih/'yuh u hervorbrechen ? che e detto dell'ecqua
o della tempesta. Hif'il in Ez. 32, 2 ha attinenza col coccodrillo, ma in senso di "sprudeln lassen?. Per il me (da min ) cfr. Hi. 38, 8.
libbS6 v. sub. JRD.
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LA LINGUA DELLA PRIMA LIRICA AMOROSA DI H. N. BJALIK
nesaxu non att. "beissen,,, del serpenie che "morde? la polvere. Gen. 3,14.
8. strofa
servu imp. Senza Togg. non att.
ra'al "tremore, vertigine,,, Zach. 12,2. Per "ebbrezza,, cfr. GB 767.
aX.el -h is "fuoco che divora,,, Is. 26,11.
qera con Satan, non att.
liliO (etmol. pop. "demone notturno,,), Is. 34, 14. cfr. GB 835.
sdo " cacciare, dar la caccia ? in senso proprio e figurato. Hi. 10,16
" cacciato,
perseguitato da Dio?.
9. h\ ne'elma wajVelmu 'ittah ciqqej360eha;
'ax eneha jircTcpuni BamTo -hah, eneha!
9. strofa
ne elma nifal perf. non att.
je elmu impf. qal non att.
qeP60e "Bauch oder die Genitalien? dell'uomo, Nu. 25,8.
jirdeci/U "folgen in feindliche Sinne? : come un animale, IS. 26, 20.
Oamid aw.: "bestandig, immerfort,,, Ex. 25. 20; Lev. 6, 6; Nu. 9,16; Deut. 11,12 ecc.
hah inter, di dolore, Ez. 30, 2. Per gli animali, cfr. Schulth. Anh. 42.
/ SUOI OCCHr ( versione )
1. Da prima laggiu, nella selva,
secreto la oidi :
andava tra gli alberi ombrosi,
sola ? e le fui dinnanzi.
3. Andava solinga, sul petto
conserte le braccia; un lume d' incendio brillava
raggiandole in viso.
5. Scendeva, balzava... D'un tratto
mi restd muta accanto ...
e gli occhi...; i suoi occhi: due braci
ardenti di fiamma ...
2. Gli estremi fulgori del sole
splendeoan tra i rami,
tesori corruschi di luce
nell'ombra balenauano.
4. Dal viso scendeoa incendiando
la terra ai suoi piedit e quindi raggiaoa balzando
a gli occhi lucenti.
6. Ferite, bruciate maliardi...
Eli, Eli dei cieli! Che vogliono mai, cosa chiedono
quegli occhi di donna brucianti ?
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ANTONIO BELLI
7. Due aspidi e vipere nere
vedevo sgropparsi guizzando da gli occhi di lei, nel mio cuore a morder discesi, sprezzanti
a morder, bruciare ... L'abisso
del fuoco mi tranghiotte ...
Shaddaj! o Shaddaj, tieni indietro Lilith che mi perseguita I
E lei ch'e in agguato; insidiando me, tutte con lei le passioni! Soltanto i suoi occhi m'inseguono
spietatif... di donna... i suoi occhi/
5652 11892
ABBREVIAZIONI
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ARIV = ?Archivio Regio Istituto Veneto?. Barth. = Barth, die Nominalbindug in den semitischen Sprachen, 1889-91. Bart. Pb. = die Pronominalbildung in den semitischen Sprachen, 1913. Brock. VG. = Brockelmann, Grundriss der oerg/eichenden Grammatik der sern.
Sprachen, 2a ed., 1907-13.
Budde = Beitrdge zur Kritik des Buches Hiob, Bonn, 1876. Dalm. = Dai man, Aramdisches u. Nehuebrdisches Handworterbuch, Frankfurt a. M., 1922. GB. ? WlLHELM GESENIUS, Hebraisches u. Aramdisches Handworterbuch... bearb.
Fronts Buhl, 16* ed., Leipzig, 1921. GK.
? W. Gesenius, Hebrdische Grammatik, herausg. E. Kautsch, 27a ed. 1902.
GSA. = ?Giornale della Societa Asiatica Italiana*.
Perles = Perles, Ana/ekfen z. Textkritik des A. T., 1895.
Recan, = Dizionario Ebraico Caldaico, ed Italiano per Emanuel Recanati, Verona, 1854-55.
Sales ? La Sacra Bibbia, commentata da P. M. M. Sales O. P. ecc, Torino, 1918 e sgg. Schulth. = schulthess Zurufe an Tiere in Arabischen Sprache (Abhandl. d. Preuss.
Akad. d. Wissen.; 1912, Ahnang.).
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