LA CITTÀ ZERO GARE
Felice ScalviniAssessore alle politiche per la famiglia, la persona, la sanità e alle politiche giovaniliCittà di Brescia
Il welfare locale non è prodotto unicamente dalla pubblica
amministrazione,
ma dall’intera comunità
2
3
Chi produce i servizi di welfare in una comunità?
Le famiglie e i caregivers
Produttori individuali (badanti, psicologi, ..)
Produttori organizzati (coop sociali, fondazioni,
associazioni, parrocchie, …)
La pubblica amministrazione
4
Cosa ci dicono i dati del primo bilancio del welfare della città di
Brescia (2015)
- 262 i produttori (uno è il Comune di Brescia)- 702 le unità di offerta sociale attive (di cui 40 dell’amministrazione comunale)- ai produttori organizzati si aggiungono circa 250 psicologi, 4000 badanti, medici e farmacisti- sarebbe utile avere una stima dei caregivers
Altre informazioni (dallo studio di Socialis - dati 2013)
giro d’affari complessivo dei servizi di welfare della città: 130 milioni di euro
da aggiungere una stima relativa a:- il lavoro dei caregivers (considerato afferente alla così detta “economia della riproduzione”, di norma a carico delle donne);- la valorizzazione delle attività di volontariato;- il valore dei beni, alimentari e non, recuperati e rimessi in circuiti solidali dai soggetti dell’economia circolare.
5
130 milioni di euro di giro d’affari complessivo
- 29 milioni dal bilancio comunale (2013)- 30 milioni dal contributo regionale per la quota sanitaria dei servizi- i restanti 70 milioni:- in gran parte a carico dei cittadini per pagamento: rette, tariffe, stipendi (badanti), compensi (psicologi)- da quantificare la quota apportata dalla filantropia istituzionale e non (fondazioni, parrocchie solidarietà individuale)
6
1 non è tanto l’amministrazione a produrre i servizi per i cittadini, ma soprattutto i vari soggetti che operano, entro la città:
- in modo organizzato o individuale, - in forma professionale o per volontariato - per solidarietà familiare2 l’onere economico per il finanziamento dei servizi
ricade solamente in una parte - nemmeno maggioritaria - sulla amministrazione comunale
3 l’insieme delle attività e dei soggetti può essere considerato come “il distretto produttivo (industriale) del benessere” della città
3 evidenze
7
Quali novità per l’amministrazione comunale?
- abbandonare la tradizionale presunzione: non siamo il grande, unico produttore di servizi per i cittadini
- assumere il ruolo di promuovere, sostenere, rinforzare e orientare la città nella propria capacità complessiva di produzione di servizi per i propri abitanti
(In sostanza, interpretare correttamente il mandato dell’art. 118 della Costituzione che impegna i comuni “a favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”)
8
La visione
- è la comunità cittadina che in vari modi e col concorso di una pluralità di soggetti rendere disponibili i servizi per i propri componenti- la PA ha il compito di sostenere la comunità
cittadina nella capacità di produrre e rendere disponibili per i cittadini servizi e interventi adeguati, che risultino allocati in modo equo e universalistico
- si tratta di svolgere una funzione di supporto e leadership rispetto al “distretto del benessere della città”
9
Tre linee strategiche
1 - Riorganizzare l’Amministrazione come piattaforma di supporto alla città, nel segno della territorialità
2 - Costruire un nuovo e più evoluto sistema di relazioni con le forze vive della città
3 - Promuovere costantemente innovazione ed efficienza
10
1 - Riorganizzare l’amministrazione come piattaforma di supporto alla città, nel segno della territorialità:
- una diversa rete di distribuzione: 5 hub territoriali per avvicinarsi ai cittadini e integrarsi coi produttori di welfare
- product/project managers centrali per sviluppare linee di prodotto/servizio
- imparare a lavorare per svolgere il ruolo di promotore, animatore e leader del welfare della città
- costruire un più evoluto sistema professionale
11
2 - Costruire un nuovo e più evoluto sistema di relazioni con le forze vive della città:
- la città zero gare- il bilancio sociale partecipato- la discussione pubblica e gli stati generali
permanenti del welfare- il “consiglio di indirizzo del welfare”
12
3 - promuovere innovazione ed efficienza:
- la/e meta-agenzia/e del “distretto del benessere della città” per promuovere in modo continuo
- innovazione- sviluppo risorse umane- miglioramento dei comportamenti collettivi
13
La città zero gareperché
- la collaborazione e la solidarietà e la
responsabilizzazione sono i fattori da promuovere- le gare non sono coerenti col mandato dell’art 118- vi sono altri modi per attivare in modo trasparente
ed imparziale le capacità della comunità cittadina- il codice degli appalti entra in gioco quando si
acquista manodopera: ciò che l’amministrazione di Brescia non vuole fare
14
La città zero garecome
- un generalizzato e permanente sistema di accreditamento/qualificazione di soggetti, attività, servizi
- concertazione preliminare per la messa a punto dei contenuti da inserire nelle procedure di evidenza pubblica
- bandi aperti per il riconoscimento degli interlocutori e delle attività
- possibilità permanente per nuovi soggetti di entrare in gioco
- un diverso sistema di controllo e valutazione15
Innovazione e sviluppo
- possibilità di riconoscere nuove iniziative sperimentali
- definizione di una procedura idonea
- sistema di valutazione
- utilizzo delle sperimentazioni per attivare nuove attività e servizi generalizzabili
16
Top Related