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WOO (O)investigazione 1
46° 5’58.54”N 13°28’2.70”E
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) Da alcuni mesi mi muovevo all’interno di una zona geograficaprecisaemorfologicamentebendelimita-ta:Italiaanordest,vallatadelfiumeNatisoneeval-li limitrofe, zona di confine con laSlovenia.Duranteunadelleperlustrazionisonoentratoinunacasermaabbandonata.CasermaVescovo,aPurgessimo.Hofattounrapidogironelpiazzaleinternoesonoentratoinunodegliedifici.Dopo pochi minuti avevo capito che da lì sarebbecominciatoilviaggioconCarlo.46° 5’58.54”N 13°28’2.70”EPartiamo da un luogo che semplicemente ci attrae,senzaunaragioneapparente.Nessunaprogettualità.Sappiamosolocheciinteressageneraredelledoman-deenondellerisposte,perchéèattornoalquestionar-sichesiaprelavertigineequellocheci interessaèappuntospostare ilpuntodipercezionedandochia-vi di lettura trasversali. Quale sia l’oggetto del nostro agireloscopriremosoloinitinere.Cidefiniamocomeun’agenziainvestigativacheusalapoesiacomestru-mento di analisi.Lestanzedell’edificio,comeapparatidigestivi, siof-frono alla nostra autopsia, disvelando innumerevoliindizi,oranelgiardino,oralungoilmuroperimetrale,nelle cucine, in palestra. Scattiamomolte fotografie,registriamosuonieimpressioni.Raccogliamoreperti,fossili,fotocopiedidocumentiescrittidivariogenere.Parlanodellapresenzadipersonechehannosubitoiltrauma dello sradicamento, della messa in discussio-nedellaloroidentitàsocialeeculturaleridottaaquellaanagrafica.Fototesseresenzanome,qualche letteraaifamigliari,giochiperpassareiltempointerminabiledell’attraversata .Dal 1992 al 1997 la caserma, chegiàavevasmesso la sua funzionemilitare,ha infattiospitatoprofughi dellaguerra inBosnia. Daquestoluogo,daquesta caserma,unmovimentocentrifugodiespansionecihaportatolungolevalli,peripaesi,
suifiumieneiboschi.Ciclicamente,ineluttabilmente,unacompressioneci riportavaallacaserma.Espan-sione,compressione,espansione,comeuncorpocherespira.Abbiamocominciatopensandoadunlavorosulpae-saggiomacomeperundestino ineluttabilecisiamotrovatiainterrogarcisupianidifferenti.Lanostradentitàèsolounaquestionegenetica,lega-taallafisionomiaeal luogodinascitaosiallargainunospettropiùvasto?E’comprensibileedescrivibile?E’ fissa e determinata o incerta emultiforme?Cosasuccedequando il vasoche lacontienes’incrina la-sciandoladefluire?Espansione,compressione,espansione….L’incapacitàdidefinire lafinediqualcosae l’iniziodiqualcos’altro.
Lapoesia,èl’artedellarelazionesensitiva.Latraccial’ecodiunpresentealtrimentiimprendibile.
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asi lantefedeinunamissionetrascendente.Elamissione
eraquelladelpresidiooccultodiun’identità imposta,forgiataaregolad’artecomeunacontraereapuntataciecamenteversoilquadrantestabilito,nevicatadoponevicata,sonnodoposonno.Senzadomande.Senzaperplessità.Perchél’odiounavoltainiettatoecurato,èunvermechesiprolunganellevene,nutrendosidellalinfavitalecomeunparassitadell’essere.Venne poi un’epoca in cui si potevano osservare legrosse zanzare prendere la formadi raggi di polve-re,lunghezampesottiliagliangolideimuri.Lastoriaavevafattoilsuocorsoepocoerarimastodelgrandeimperoorientale.Ilpropriosanguealdilàdeiboschivenivarestituitosottoformadifantasmiferiti.Lanuditàdell’uomoedelladonna,celatedaun teloposticcio.Il vuoto andava riempito dondolando in circuiti sem-preuguali.Ilpassareinterminabiledeisecondidiventapianpianoabitudinee ipropri ritmisiadeguaronoaquellidellemontagne.Piccolieventidiuncertogradodiinteresseentrarononelvasodellepercezioni,comefughed’acquadai versanti franati.Un raggiodi solesulle sue labbra, un sogno ad occhi aperti,mentre,distesosulletto,siimmaginacheilsoffittosiailpavi-mentoeviceversa.Laricostruzionelentaesoffertadiungiardinosegretoinunpuntoall’altezzadelcuore.E’semprestato lìehasuperatoindennelecauseeglieffetti,lefogliedilattugacoltivatenelleautomobili,larouletterussadellaricercadiciboediconforto,lenottiasserragliate in dormiveglia.
Oggiè il tempomagicodellanon identità.Lesovra-strutture sono sciolte. Non senza dolore, non senza gliultimitemplari,asserragliatinelletrinceediunluttoinevaso.
Cifuuntempoincuivennesmarrital’originedellapro-priavoce.Senzapiùpoterdiresifualloracostrettiadabbaiare.Ogniaccadimentosospetto,ognifugad’ariaanomaladalleradicidelbosco,generaval’ultrasuonoinudibile ai più, l’alta frequenza dei denti digrignati,moltiplicatadibocca inbocca,edicasa incasa.Lamaglia fitta della delazione, dello sguardo occultatodalle persiane socchiuse, dilagò allora come un’abi-tudinecupa.Comequandodabambinovidiseppelli-revivi igattinidiunacucciolata imprevista.Destinatiarestareciechi,annodatil’unoall’altro,sapendosolodell’assenzadimadre.Qualcunolohafattounavoltaedaallorailgermesièinsediato,comeunfagioloche,respiratoperscherzo,germinipoinelcranioprovocan-do la rottura di delicate connessioni.Manienteèperniente.Nessunafatalitàall’orizzonte.Iilpadronesanutrire ipropricani.Ligratificacon laparsimoniafattadegliavanzidelpranzodiNatale, lemaniuntedigrassoperfarseleleccarecongratitudi-ne. Comebricioled’oro,sielargivanoalloralunghetransu-manzeversonordinvagonipiombati.Eilviaggiodatrasversalenelpaesaggiositrasformavainseguitoindiscesaquotidiana instrettipertugiverticali.Gliabiticivili,agganciatiadun lampadario,pendevanocomepelleappesa,inattesadelritornodell’anima,sussur-randolastoriadiunricattoabominevole,inscindibileeindicibile.Lavenditadellapropriavoceedellaproprialinguaincambiodipane.Allafinedellagiornatadila-voroèaccadutochealcunediquelleanimeabbando-nasseroillorocorpodistoffaallecorrentid’aria.Cifuuntempoincuiquellalingua,incatenatatraidenti,rischiavadiesseretranciatadinettoadognipassofal-so,adogniasperitàdelsuolo.Perchicamminaapiediperstrademaibattute,c’è il rischiodell’amputazionedelverbo.Perchisiavventuralungovieeretiche,c’èilrischiodiimbattersiinqualchebavad’insetto,tesadaunramoall’altro,invisibileeaffilataodisprofondareinqualcheforra,dissimulatadall’autunno.Ecosìfuperlunghianni.annididuroesercizio,dize-
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CaroBruno,quipianopianoimparoitaliano.
Comestatevoi?Ecomestamiofratelo?
Cihanodatomaterassiperdormireeognigiornoarivanotantenuovepersone.
Cetelevisioneelaserasivedeconlialtri,fuoriconungiardinostobene.
Stobenequandodormo
Admir
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SCRITTODALFIUME
Cisonopaesaggichesipercorronoinunasoladire-zione.Ilversoèquellodell’arrivareodell’andarsene.Imovimentiinternisonopressochéprividisfumature.E’laresistenzastessadellarocciaelagravitàdeipendiia guidare il movimento. Non una scelta umana, una decisione cosciente, ma la croce dei punti cardinalicomeunsigilloesistenziale.Cisonopaesaggi incuiilfiumedona,fattidipianurefertiliespazifattiperes-serenavigatiapiediecisonopaesaggiincuiilfiumetoglie, scavando sedimenti in strette valli scoscese, vi-sitatesoloperbrevitrattidalcorsodelsole.Cisonopaesaggisenzatemponespazio,dovetuttoèugualealprecedenteealsuccessivo,senzasbalzid’umore,rigatidallafrenesiadelmovimentoecisonopaesaggidovel’invernoèduroechiudelasolaviadiaccessoodifuga,costringendoalraccoglimentoeallariserva.Cisonopaesaggidovenullaopponeresistenzaelaterraèindifferentealdestinoecisonopaesaggiincuitrac-ciareunnuovosentieroèquestionedivitaodimorteerichiedetuttalaforzadiun’assenzadialternativa.Cisonopaesaggiprovvisoriealtriincuisiresta.Pae-saggichecostringonolosguardonelladirezionedellastoriaealtriincuil’occhiosismarriscenellaconfusio-nedimilleriferimenticangianti.Comunquesia,attraversare ilpaesaggioèunaque-stionedigambe.Unaquestioneprivatatral’uomoelasostanzadelmondo,unaquestioneapertatrachihaisemprepensatodiessereeleinfinitepotenzialitàchegliaccadimentihannodimutarel’identitàdeicorpi.
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Leinfiltrazionidiossidodimanganeseneisedimenticreanotraccechesiirradianoacomporreveriepropripaesaggi.Cifuuntempoincuiifiuminonavevanoarginiel’acqua,dilagando,ammuffivalefotografieelegambedeitavoli,trasportavasementieuovad’uccellodacasamianellemanidiqualchenostrolontanoparente.
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r ridallacittàunocchiotelescopicolainquadra,puntaalsuoocchio,ilramosiestendefinoauncentimetrodallasuafacciaeiduesemiglobisiincontrano.Sen-teperlaprimavoltailsegnalee,nonostantequesto,latraduzioneèdirettaeimmediata.ComeunnovelloPiovascodiRondòsceglielaviaarboreaesifacon-durresenzavolersaperenulladellameta.
Ilboscoraccoglieognistoriaeneassorbeletracce.Stanzelungoleparetidiuncorridoio.Finestreconve-tri.E’uscitadalboscoperentrarequi.Elenchi,nomi,numeri, date. Ungiardino.Unletto.Unmaterasso.Il lettosimuovetuttelenotti,sialza,latrascinafuo-ridallastanza,prendequota.Abitaisuoidesideri,lacortecciacerebralesi famorbidae isegniorograficiinvistazenitalesonopropriocomeleillustrazionideilibridiscuola.Ognimattina,pocoprimadelrisveglio,il letto atterra nella stanza. Quasi nella stessa identica posizionedovesi trovavaprimadelvolo.Ognimatti-naleiscendedallettoesisdraiasulpavimento,giralatestaversoquelleimprontecircolariimpressenellapolvereesorride.
Cifuuntempoincuisciamidicorpitintinnantiferroerame percorrevano queste terre venendo da nord eovest,edasudesudest.Gliuominideicampispegne-vanoglisguardinegliangolidellaboccaesputavanodinascostoall’ombradiognidio.Glialtri, innomediquellogiusto,sfilavanoilrespirodallostomacoenoneranomaistanchi.Gliuominideicampiimpararonoafarcrescerealbericonocchitelescopici.Nepiantaronodanordasud.Glialbericomunicavanotraloroattraversolareteradicalesotterranea.Così,seaccadevaqualcosaanord,giànelmezzoeappenaunsecondodopoasud,glialtriuominideicampilovenivanoasapere.Gli uomini dei campi adottarono lingue e usanze asecondadelcicloedellaprovenienzadeglisciamiequestofecesìchecominciasseroasentirsinuovi,eadefinirsicometaliediversi.Ecosìfupermoltianni,epersecoli.La linfa continuò a scorrere nelle radici degli alberi,trasmettendoeportandoimmaginiesuonifinoallere-moteestremitàdellatramainterrata,ancheebenoltreiltempodellafinedelleincursionideglisciami.Benchènelfrattempoavesseroinventatonuoviecom-plessisistemidicomunicazione,ifiglideifiglideifiglideifiglideifiglideifiglideifiglidegliuominideicampi,diventatiuominidellestradeedellecittà,continuaronoadavvertireilsegnalevegetale,anchesemoltiaveva-nopersolacapacitàdidecodificarlo.Gli alberi sensibili però si erano spinti oltre i vecchilimiti,riproducendosiepropagandosifinoapaesilon-tanissimi.
E’partitaattraversando il vecchioponte, salutando isuoi custodi e lasciandosi dietroledue torri chedabambinausavacome riferimentopertrovarelastradadicasa.Scorreunaquintadiin-tonaco,mattoni, tende risucchiate fuoridallefinestresenza vetri.Isolaalladeriva.Madredimadre.Avampostomobiledituteladell’integritàmentaleepsicologica.Appenafuo-
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r ConosciamoIlinkaduranteunaricercainretesullaca-sermaVescovo.TroviamounsaggiodiCarlaDiBert, fruttodel labo-ratorio di sociologia dei corsisti SSIS dell’UniversitàdiTrieste,dovel’autriceintervistaunadonnadinomeIlinka.ScappatadaMostarnel1993,giungeaPurges-simoe lìsi fermaperdueanni,primadi trasferirsiaBologna.Ilinkaraccontadiséedellasuacondizionediprofugainuntestodiventatoapocoapocounge-neratore di visioni, un catalizzatore di immagini in at-tesadiessereriscattatedallaloroformalatente,lungole tracce e i segni di una direzione di salvezza e, nello stessotempo,diperditadelsè.Ilinkahaquindifattopartedellanostravitaperalcunimesi.L’abbiamofiutataaimarginideiboschi, l’abbia-mosentitacamminarelungostradeasfaltate,respiraredentroaunaroulotte.Abbiamoascoltatolasuavocementreparlavaaltelefonoconil fratello.Difattononl’abbiamomaivistainfaccia.Potrebbeavere ilvoltodichiunque,diqualsiasialtradonna.Un’identitàmultipla,impossibiledadefiniremaregistrabileinformadiframmenti.Nell’ottobredel2011,pressoilgiardinodiviaSanMi-cheleaTrieste,abbiamochiestoadalcunedonnediposareraccontandociattraversoilcorpolalorosingo-lareinterpretazionediIlinka.
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Woo(o)nascenel2010dall’incontrodiduefotografiAlessandroRuz-zier eCarloAndreasi.Quello che li accomunaè l’interesseper lafotografiadocumentariamaanchel’esigenzadisviluppareglischemitradizionali sia del reportage che della fotografia dei new topogra-phicslegataall’usodellamacchinadigrandeformatoeallapratica“straight “del non alterare lo stato delle cose quali sono. Nell’ideadiwoo(o)sirompeconlanegazionedellasoggettività,sconfinandonellacreazionedistrutturepoetichedisenso.Percogliereerappre-sentarelacomplessitàdelreale,nonbasterebbepiùlapienafiducianel dato oggettivo ma occorrerebbe applicare un’attitudine, intesacomepraticadellerelazioniinattesetralecose.Lapoesiacomearterelazionalediventacosìunostrumentodianalisi edi conoscenza.Woo(o)infatti,sidefinisceanchecomeun’agenziainvestigativacheutilizzalostatosensitivo,losguardoindirettoel’intuizioneperinda-gare i nodi nascosti del reale.
CREDITI
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