Intervista ad un grande informatico
Mark Zuckerberg
Mark Elliott Zuckerberg (Boca Raton, 14 maggio 1984) è
un informatico, imprenditore e dirigente d'azienda statunitense, fondatore di Facebook.
Mentre era studente ad Harvard ha fondato il sito di social networking Facebook con l'aiuto del collega
e specializzato in informatica Andrew McCollum, insieme ai compagni di stanza Dustin
Moskovitz e Chris Hughes. Oggi è amministratore delegato di Facebook. La rivista statunitenseForbes lo
ha nominato "Il più giovane miliardario del mondo"[1] con un patrimonio netto stimato intorno al miliardo e mezzo di dollari[2], sebbene la validità di
questa classifica abbia suscitato alcune polemiche.[3]
Andai al quartier generale a Palo Alto in California…
Mi era stato detto di non aspettarmi un tornado umano, ma quando Mark
Zuckerberg entra nella stanza si sente appena un refolo di vento. Il ragazzo ha 24 anni, è timido, come spesso i ragazzi
non molto alti e con i capelli rossi, cammina a testa bassa come se stesse portando un grosso peso, per esempio quello di essere il ragazzo più ricco del
mondo.
Tutto il complessivo costruito è molto rilassante e accogliente, con uffici direzionali situati centralmente per fornire un migliore accesso a tutti i
dipendenti. Il resto della struttura è in gran parte degli spazi di lavoro aperti e posti a sedere e zone congregazione. I dipendenti sono incoraggiati a spostare
mobili come meglio credono, scrivere su alcune pareti e aggiungere l’arte dove necessario.
Iniziai così l’intervista.. ma dobbiamo sapere che..
Oggi, Mark Zuckerberg dirige la propria creatura dal suo quartier generale a Palo Alto composto da quattro edifici. Facebook oscilla nella prima
decina di siti più visitati al mondo, e nonostante una vociferata offerta di un bilione di dollari, Zuckerberg ha rifiutato di privarsi del
suo social network. Così, molti hanno cominciato con i paragoni con Friendster, il primo social network americano che ora è
stato schiacciato dai colossi Myspace e Facebook: nel 2002 Google fece un'offerta
d'acquisto di 30 milioni di dollari.
La tua storia è, come tutti sappiamo, strettamente legata al social network Facebook, ma quando e come è nata
questa idea?
Facebook è nato esattamente il 4 febbraio 2004. All'epoca avevo 19 anni ed ero studente presso l'università di
Harvard. Facebook fu poi esteso al MIT, all'Università di Boston, al
College di Boston, e a tutte le scuole Ivy League nel giro di due mesi. Molte singole università furono aggiunte in
rapida successione nell'anno successivo. Col tempo, persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario da istituzioni di tutto il mondo acquisirono i
requisiti per parteciparvi. Quindi il 27 febbraio 2006 Facebook si estese alle scuole superiori e grandi aziende.
Dall'11 settembre 2006, chiunque abbia più di 13 anni può parteciparvi.
Quale era dunque lo scopo principale che avevi previsto per Facebook?
Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo membro (facebooks) che
alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno
accademico e distribuiscono ai nuovi studenti e al personale della facoltà come una via per
conoscere le persone del campus. Originariamente si chiamava "thefacebook“,
un facebook è appunto come ho già detto una collezione di fotografie di studenti utilizzata per presentarsi l'un l'altro.
Una ricerca di informazioni dunque..e come è iniziata?
Con i miei amici a scuola abbiamo sempre detto che il mondo sarebbe un posto
decisamente migliore se ci fossero più informazioni disponibili, e se si potesse
capire di più quel che succede agli altri, in sintesi se le persone condividessero più
informazioni su se stesse.
Quale è stata la svolta del tuo social network?
Io stavo portando avanti il social network come hobby grazie all'aiuto finanziario di Eduardo Saverin. In breve tempo Facebook si diffuse all'interno dei dormitori di Harvard, ricevendo
un'accoglienza entusiasta. E ben presto rimasero contagiati anche Stanford e Yale.
Quindi se lo scopo principale iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, adesso è diventata una rete sociale che abbraccia
trasversalmente tutti gli utenti di internet.
Quindi fammi capire.. l’idea di Fb è stata solo tua o è stato qualcosa che è
nato da un gruppo di amici?
A quel tempo fui aiutato da Dustin Moskovitz e Chris Hughes per la promozione del sito, erano 2 colleghi di
Harvard.Qualche mese dopo, quando Fb ebbe raggiunto lo status di
network studentesco nazionale ecco che..
..abbandonammo gli studi per inseguire i nostri sogni e gestire Facebook a tempo pieno.
Nell'agosto 2005, Thefacebook divenne ufficialmente Facebook e il dominio facebook.com fu acquistato per una
cifra di 200.000 dollari.
Ma dimmi.. Ho sentito parlare anche di accuse nei tuoi confronti e di una
causa in tribunale..
ehm.. si si tratta di una causa contro i miei compagni di corso ad Harvard, Cameron e Tyler Winklevoss, che mi hanno accusato di aver rubato loro l'idea trascinandomi in tribunale, ma di questo preferirei non parlare…
Ho perso per sempre la loro amicizia..
A parte questo ci sono stati degli ostacoli nella scalata verso il
successo?Si certo la scalata verso il successo non fu certo priva di
ostacoli. All’inizio, intorno al 2004, ebbi seri problemi legali a causa di ConnectU, un social network molto simile a Facebook e che ebbe anch'esso i Natali ad
Harvard. I fondatori di ConnectU mi accusarono di aver rubato il codice sorgente mentre lavoravo da loro. Questo
non è assolutamente vero!Anzi posso dirvi che ConnectU ha successivamente rubato
una grossa fetta degli indirizzi email degli utenti di Facebook.
E come si è conclusa la questione? Il procedimento si è concluso all’inizio di quest’anno con un
accordo che è per il momento segreto.
Qual è dunque il tuo scopo e quello di chi lavora attualmente con te?
Come compagnia siamo molto concentrati su quello che stiamo
costruendo, e non siamo interessati a svendere.
Semplicemente siamo fiduciosi di poter migliorare almeno un poco la vita
della gente grazie alla costituzione di un ottimo prodotto.
..e la motivazione che ti spinge ogni giorno a migliorare la tua creazione e a
spendere energie per essa?“Catturare” ogni persona. E qui sta il trucco: far sentire più di 100
milioni di persone come individui preziosi. Facebook si basa sull’idea di condivisione. CONDIVISIONE era l’unica parola che
avevo in mente quando ho ideato Facebook nella mia stanza di studente a Harvard, nel 2004. Non stavo pensando ai soldi o a
diventare famoso, volevo solo sapere di più sugli altri studenti del mio stesso corso. Harvard produceva il tradizionale annuario con le foto sorridenti e brevi note biografiche, che però richiedeva molto tempo per la pubblicazione e non poteva essere aggiornato fino
all’anno successivo. Ma soprattutto non conteneva un’informazione di vitale importanza: quella persona del tuo corso
che trovavi attraente era single o fidanzata? Così pensai che si poteva fare di meglio sulla rete: si poteva inserire ogni tipo di informazioni personali, il gruppo musicale preferito, il proprio hobby; e tutte le informazioni potevano essere modificate a
piacere. Quattro anni dopo.. la mia intuizione è diventata realtà!.. in ogni strada e in quasi ogni paese del mondo.. Incredibile..non lo avrei
mai pensato!
Gli esseri umani hanno sempre passato molto tempo a comunicare, a creare legami e
condividere fatti ed emozioni con chi li circonda. È un bisogno molto umano, Facebook aiuta a far
partecipare persone con cui parliamo sempre, la famiglia e gli amici. Il suo punto di forza è creare un contatto con persone che si conoscono ma con
le quali non si riesce a parlare granchè.
Come riesci con Fb ad accumulare soldi?
È una forma di pubblicità nuova ed efficace: non solo diretta ma anche sottile, come se il vostro computer
capisse i vostri bisogni fondamentali. Ecco come Facebook fa soldi.
Come passi le giornate?
Per la maggior parte del tempo mi occupo di sviluppo prodotto. Adesso si tratta di incontrare e parlare con le persone
piuttosto che programmare come qualche anno fa.
A chi ti ispiri?Spesso rispondo così a questa domanda: c’è un tizio che dirige il Washington Poste si
chiama Don Graham, mi sono ispirato a lui per un po’ perché ha una visione a lungo termine delle cose, e quello che stiamo facendo con Facebook non è qualcosa a
breve termine, ma un progetto a 10, 15, 20 anni.
Cosa mi dici dell’aspetto “privacy”?
Noi lavoriamo continuamente su questa questione e la nostra riflessione è sempre in movimento.. Stiamo cercando di
apportare modifiche e miglioramenti e chiarire questioni non veritiere a riguardo della proprietà del sito di informazioni,
fotograzie, etc..Attualmente comunque agendo opportunamente sulle
impostazioni del profilo è possibile limitare la diffusione dei dati personali. In particolare nel menù Impostazioni è
disponibile la voce Impostazioni sulla privacy, dalla quale sarà possibile agire fino ad un certo punto a livello di:
profilo: controlla chi può visualizzare il tuo profilo e le tue informazioni personali;
ricerca: controlla chi può cercarti e come puoi essere contattato;
notizie e Bacheca: controlla chi può cercarti e come puoi essere contattato;
applicazioni: controlla quali informazioni sono disponibili per le applicazioni che usi su Facebook.
Cosa ne pensi invece di chi usa Facebook per scopi malvagi, come offrire sostegno al terrorismo o a
gruppi razzisti? Se qualcuno sul sito trova qualcosa di questo genere e vuole
comunicarcelo, può scriverci. Si tratta di trovare un equilibrio. Vogliamo rimanere neutrali, ma allo stesso
tempo prestiamo attenzione per evitare discorsi basati sull’odio.
Quindi la comunità si autoregola?
Si tratta di tante comunità diverse, l’idea è quella che Facebook non sia una nuova comunità ma semplicemente
l’unione delle diverse comunità che già esistono nel mondo
E per concludere volevo tornare ad alcuni ricordi legati alla tua
infanzia…Mah.. Posso dirti che sono nato in un sobborgo benestante vicino a New
York, mio padre faceva il dentista. Sono stato un ragazzo precoce con i computer e ho avuto offerte di lavoro da Microsoft e Aol quando ancora
frequentavo la scuola. Gli ex alunni di Harvard si sono recentemente rivoltati contro di me, forse animati da gelosia, più precisamente dal
fatto che, sebbene io non abbia finito gli studi, oggi mi ritrovo a essere più ricco di tutti i miei ex compagni di scuola messi assieme.
Comunque da piccolo ero molto interessato alla scherma. Lo consideravo “lo strumento perfetto….” era per me la cosa più piacevole da fare!
Ero abbastanza portato per il latino e il greco e una volta ho creato una versione per computer di Risiko, il celebre gioco per il dominio del
mondo. Su alcuni giornali ho letto a mio riguardo che ho un senso dell’umorismo
secco e malizioso che a volte sfocia nell’odioso e che ho sempre preferito ragazze asiatiche..
… beh su una persona come me se ne dicono di cose e se ne continueranno a dire.. Sia in positivo ma anche tante in negativo..
..dovrò imparare a passarci sopra o a convivere con esse!
Ah dimenticavo…domanda ormai diffusissima ..
“Ma tu Mark sei su Fb?”
Si si certo!
Il mio profilo tra l’altro è visibile quasi per intero a tutti!
Però il mio account è off limits, cioè bloccato per gli utenti che non conosco di persona
e quindi non è possibile “chiedermi l’amicizia”.
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