Download - Intervista a Mario Derba su ICT Technology & Solutions del Sole 24 Ore

Transcript
Page 1: Intervista a Mario Derba su ICT Technology & Solutions del Sole 24 Ore

ottimizzazione delle spese e ricercadell’eccellenza?Microsoft ha investito moltissimo in Ricercae Sviluppo negli ultimi anni con una mediadi circa 7 miliardi di dollari all’anno. Neltempo ha cambiato le regole del gioco diquesta industria, che è passata da grandicomputer centralizzati, a uso di pochiesperti, all’informatica su tutte le scrivanie. Oggi Microsoft è leader anche nel softwareper i server, con 10 miliardi di dollari di fat-turato. Un dato significativo, perché dimo-

stra che tutta la nostra offerta va in unadirezione precisa: fornire soluzioni semprepiù semplici e standardizzate che possanoessere utilizzate negli ambiti più svariati,aiutando quindi le aziende a concentrarsisul proprio business e sulle applicazioni evo-lute piuttosto che sugli aspetti tecnici delsoftware. Questo è possibile grazie all’aiuto dei nostripartner, alla continua introduzione di inno-vazioni, alla capacità di ascoltare i clienti emigliorare il software.

10 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

I n t e r v i s t aIntervista

Da pochi giorni è AmministratoreDelegato di Microsoft, ma la sua storiarecente in azienda passa dalla respon-sabilità dei grandi clienti. Partiamo daqui?Una serie di ricerche, sia nazionali sia inter-nazionali rivela che le imprese non sono piùconcentrate solamente sul taglio dei costi,ma piuttosto sull’innovazione e sulla custo-mer care. Quindi si preoccupano maggior-mente dei clienti e dei prodotti. Nasce l’esi-genza di allineare l’IT al business, capirecome essere di reale supporto, come è pos-sibile portare innovazione nei processi gra-zie alle nuove tecnologie informatiche,allargandosi anche al mondo delle comuni-cazioni. IDC afferma addirittura che attual-mente oltre il 70% dei budget IT va inmanutenzione, sia evolutiva che non: unsegnale potenzialmente in controtendenza.Ma sempre IDC indica anche che i miglioriCIO spendono circa il 20% meno degli altri.

Un segnale interessante: come si inseri-sce Microsoft in questo contesto di

Mario Derba

Nato a Pisa nel 1959, sposato, sei figli, è dal 1 settembre 2007 l’AmministratoreDelegato della filiale italiana di Microsoft, la settima al mondo per giro d’affari conoltre 800 dipendenti e oltre 25.000 aziende partner. In precedenza, Derba ha ricoper-to la carica di direttore della divisione Enterprise & Partner di Microsoft. Prima dientrare in Microsoft Italia, Mario Derba ha maturato una ricca esperienza internazio-nale lavorando per oltre venti anni in IBM nelle vendite e nei servizi IT, sviluppandouna profonda comprensione dei processi di business dei grandi gruppi finanziari eindustriali.

Internet Security System La sicurezza è un problema di piattaforma

Internet Security System La sicurezza è un problema di piattaforma

Larga banda e convergenza Larga banda e convergenza

Le donne si incontrano suPA@lfemminile

Le donne si incontrano suPA@lfemminile

Mario Derba: Microsoft tra continuità con il passato e concretezza per il futuro

Mario Derba: Mario Derba: Microsoft tra continuità Microsoft tra continuità con il passato e con il passato e concretezza per il futuroconcretezza per il futuro

Page 2: Intervista a Mario Derba su ICT Technology & Solutions del Sole 24 Ore

I n t e r v i s t aIntervista

settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 11

Uno scenario interessante: i clientivogliono innovare. Ma a tutti i livelli?Certamente sì. L’offerta Microsoft si articolain software affidabili ed efficienti a prezziaccessibili e comunque sempre competitivi.Le nostre soluzioni sono incentrate sull’uo-mo, sull’utilizzatore e, in modo end-to-end,si riesce a sfruttare pienamente il patrimo-nio informativo centralizzato, reperendo leinformazioni in modo semplice. Da qualcheanno c’è una fortissima proliferazione didati, che crescono in modo esponenziale.Per esempio, spesso questi risiedono su ser-ver, ma esistono una miriade di fogli di Excelche vengono rielaborati localmente, per unuso di business importante ma spesso fine ase stesso, che non ne consente una visioneintegrata. Le nostre applicazioni, invece,vanno nella direzione di proporre strumentidi collaborazione e di condivisione ma,soprattutto, di reperibilità dei dati. Questo èun elemento che sta dando molta fiducia aiCIO delle aziende. Noi siamo cresciuti a dop-pia cifra nel mercato delle grandi imprese, afronte di un settore che non registra tassi dicrescita rilevanti. Ciò significa che siamo staticapaci di spiegare il vantaggio competitivodi Microsoft per le aziende di ogni dimen-sione.

Sono tre le componenti del mercato:hardware, software e servizi. Quindicresce Microsoft, crescono i partner, ecresce davvero un intero comparto?Un dato statistico interessante è la percen-tuale tra software, hardware e servizi inprogetti sulla piattaforma Microsoft: il 3%per il nostro software, il 97% per tutto ilresto. Quindi, se cresce Microsoft, cresce ilmercato e tutto ciò che definiamo l’ecosi-stema che vi ruota intorno. I clienti possonoessere acquirenti di nostre tecnologie e ipartner sono coloro che completano lesoluzioni. Ma esistono casi in cui creiamodelle partnership per fare in modo che visia un’ulteriore accelerazione dei processi diintroduzione delle nuove tecnologie, crean-do soluzioni verticali. Penso, per citare degliesempi, a SAP o a Nortel, con cui collaboria-mo per costruire delle opportunità di cresci-ta nei mercati in segmenti in cui eravamomagari antagonisti. Il nostro obiettivo èoffrire nuove opportunità alle imprese,abbattendo i costi delle soluzioni. Quindi,

queste iniziative nasco-no e possono trovareterreno fertile se c’èinteresse a offrire pro-dotti realmente innova-tivi a prezzi accessibili.Così la somma tra lecompetenze diMicrosoft e quelle di unaltro player non è unsemplice “uno più unofa due” ma dà un risul-tato molto maggiore.

Adesso però non sideve più occupare di250 grandi clienti, ma di tutti i clientiMicrosoft: quali saranno le priorità?Microsoft è un’azienda di successo nelnostro Paese e il mio compito sarà quello dioperare in perfetta armonia con il mio pre-decessore Marco Comastri. Le aree su cuisiamo fortemente concentrati, infatti, sonoquelle di sempre, ossia l’attenzione alle esi-genze delle grandi imprese, a quelle dellePMI, ma anche alle soluzioni per le utenzeprivate, o all’interesse manifestato dalla PA.Inoltre, ci sono due aspetti meno conosciutiche stanno molto a cuore a Microsoft: l’im-portanza dell’originalità del software e l’im-pegno in progetti tecnologici di responsabi-lità sociale.

Delle esigenze delle imprese abbiamoparlato. Passiamo all’impegno verso lalegalizzazione del software.Questo è per il nostro Paese un problemaimportante, che si lega al valore del softwa-re percepito dagli utenti. C’è molto da fare,perché probabilmente non siamo staticapaci di trasferire il valore del nostro impe-gno sulla creazione delle applicazioni, dellaricerca, l’importanza dell’aggiornamento edella sicurezza intrinseca dei prodotti. Laspesa è alla portata di tutti, specie seproiettata su un orizzonte temporale più omeno lungo, ma la percezione è quella dispendere troppo. C’è grande valore dietro aun software “genuino”, ma la gente nonriesce a comprendere la differenza tra unsoftware originale e una versione copiata. Enon è una questione solo di prezzo, perchéabbiamo delle offerte molto vantaggiose:penso ora a quelle per gli studenti universi-

tari, 52 euro per la versione Office Ultimate.Non si riesce però ancora a scalfire la “cul-tura della copia”. Eppure il problema dellasicurezza, per citarne uno su tutti, dovrebbeconvincere gli utenti che non si tratta solodi un risparmio, ma di tranquillità, continui-tà di business e di garanzia di corretto fun-zionamento. E, non ultimo, di legalità.

Microsoft e il nostro Paese. Quali sonole iniziative principali nel vostro ruolodi player importante?Ormai da anni siamo consapevoli del fattoche possiamo contribuire a migliorare, gra-zie alla tecnologia e al ruolo del software,la qualità della vita delle persone e delleorganizzazioni in cui sono inserite.Sentiamo molto questa responsabilità eUmberto Paolucci (Vice President MicrosoftCorporation e fondatore sede italiana) haaperto già da molti anni in Italia la via alnostro ruolo di leader tecnologico respon-sabile. Abbiamo realizzato corsi di Internetper oltre 20 mila persone della terza età, cioccupiamo della sicurezza dei minori inRete con il progetto SicuramenteWeb, dellaformazione e del supporto didattico latotecnologia agli insegnanti, ma anche di ini-ziative a favore delle donne conFuturo@lFemminile fino a giungere alladonazione di software a ONLUS e fondazio-ni per oltre un milione e mezzo di euroall’anno. Un impegno importante, non soloper essere buoni cittadini, ma anche persuperare quel digital divide che è purtrop-po presente anche in Italia. Abbiamo un’ini-ziativa, denominata Unlimited Potential,che ha l’ambizione di toccare nei prossimi

Page 3: Intervista a Mario Derba su ICT Technology & Solutions del Sole 24 Ore

anni un miliardo di persone che ancoraoggi non hanno avuto la possibilità di acce-dere all’era informatica. E poi ci sarannomolte altre iniziative che verranno attivatedurante l’anno.

Quindi, tra i suoi obiettivi, non ci sonosolo quelli di business ma anche degliobiettivi sociali?Questo è uno degli aspetti più interessantidel mio ruolo: così come mi confronto conle aziende, con i clienti e con le Istituzioniper obiettivi di innovazione tecnologica ebusiness, così parlo anche con coloro chehanno un ruolo sociale mirato ad altriobiettivi altrettanto importanti. È una sfidaa livello personale molto stimolante, inte-ressante e, per certi aspetti, sorprendente.

Microsoft introduce sempre moltenovità sul mercato: quali saranno leprincipali in arrivo?Nello scorso anno fiscale abbiamo presenta-to molte novità, ma nel corso di quest’annone abbiamo una quantità ancora maggiore,in vari ambiti. Vista e Office hanno cataliz-zato l’attenzione, ma sono state tantissimele novità, e ancora di più ve ne sarannoquest’anno. Come sostiene Steve Ballmer, la nostra èuna “multi-core competence company”, uncaso piuttosto unico: siamo concentrati suisoftware per le aziende, sui prodotti desk-top, sui servizi e l’advertising online e sullepiattaforme per diversi dispositivi, daglismartphone alla IPTV fino alle console digioco e ai lettori di musica digitali. La sfidadi Microsoft è quella di avere più di unacompetence, come invece suggerirebbero ivari guru economici per garantirsi il succes-so nel lungo periodo. Registriamo una ten-

denza a fondere l’uti-lizzo di soluzioni e dis-positivi sia nell’ambitolavorativo sia neltempo libero e vicever-sa e qui noi cerchiamodi capitalizzare almeglio le competenzein uno e nell’altroambito. Non sono“gadget” che portia-mo al business o appli-cazioni professionaliche mettiamo neidesktop degli utenticasalinghi, ma si trattadi offrire agli utilizza-tori le stesse intuitiveinterfacce e l’integra-zione trasparente trale applicazioni. Diversimodi d’uso, quindi, maanche diverse poten-zialità di scalabilità trasoluzioni consumer eaziendali.

In questo ambito, le UnifiedCommunication sono un esempio evi-dente…Certamente. Queste rappresentano unprimo esempio concreto di come un’appli-cazione consumer di successo, come instantmessaging, si stia evolvendo in un’applica-zione aziendale che si connette al centrali-no e permette di avere una visione integra-ta di dove si trova un utente e di quale sia ilmezzo migliore - a livello sia di costo dicomunicazione sia di ricchezza di connessio-ne - per contattarlo. Dalla posta elettronicaal telefono cellulare o fisso, fino alla video-

conferenza. Il tutto in un unico ambiente,accessibile da PC ma anche da dispositivimobili.

È un embrione del Web 2.0 o è il Web 2.0? Oggi vediamo degli approdi futuri, a livellodi applicazioni e di potenzialità. Ma la stra-da da percorrere è molto lunga. Pensiamo a temi di sicurezza, alla gestibilitàdella rete e allo storage: le soluzioni sonoagli inizi. Questa è la frontiera tecnologica sullaquale noi stiamo scommettendo.

12 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

I n t e r v i s t aIntervista

Il Gruppo multimarca investe sull’innovazione per migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i diversi brand. Robert Polet,Chief Executive Officer e Presidente di Gucci Group, è molto attento alla tecnologia e al suo impatto sui processi di business. Polet èstato promotore di un programma di innovazione per implementare una soluzione in grado di replicare la comunicazione che i dipen-denti tipicamente adottano da casa, che si tratti di videocall o di instant messaging, e che rende fluide e immediate le relazioni tra lepersone. “Abbiamo realizzato un progetto pilota basato su Microsoft Office Live Communications Server 2005”, racconta GianlucaBoccacci, WW MIS Integration Architecture and Innovation Manager di Gucci Group. A oggi la soluzione viene utilizzata da 100 perso-ne, 40 appartengono ai sistemi informativi e 60 alle unità di business. Prossimamente verrà adottata la nuova versione Microsoft OfficeCommunication Server 2007, anche per sfruttare le nuove funzionalità di audio e video conferenza multi-punto.

Gucci Group: fashion style, collaboration mood

Page 4: Intervista a Mario Derba su ICT Technology & Solutions del Sole 24 Ore

I n t e r v i s t aIntervista

settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 13

Cambia anche il modo di rapportarsi con i clienti?I grandi clienti, le mie “care” 250 grandiimprese, avranno sempre la necessità diavere sotto controllo il proprio patrimonioinformatico (per loro rappresenta un asset),per cui il cambiamento sarà relativo. Per lealtre imprese, invece, crescerà sempre più lanecessità di soluzioni standardizzate, facilida usare, semplici da gestire e personalizza-re. Andranno ad attingere alle applicazioni,utilizzandole come se si trattasse di tassellida sfruttare per creare e costruire soluzionipiù importanti. Anche noi, a nostra volta,dobbiamo creare un’offerta adeguata,offrendo i tasselli insieme a partner impor-tanti. E abbiamo già degli esempi: CRM conTelecom, ERP con Almaviva, hosting di solu-zioni con molti partner. C’è una progressio-ne di soluzioni, che stiamo costruendo congrande continuità. Oppure pensiamo anco-ra una volta all’Unified Communication e alconcetto di presenza nelle aziende. Questoè un esempio di come varie applicazionipossano riportare al centro dell’attenzionele persone. E, soprattutto, questa frontieradi innovazione ottimizza strumenti cheabbiamo già, come la segreteria telefonica,il cellulare, la mia scrivania, il mio computer,l’accesso al Web da casa o da un cliente: ilpunto di accesso è unico. Questa è un’inno-vazione importante, una rivoluzione quan-to a flessibilità di utilizzo e soprattutto unrisparmio impressionante di tempo e dicosti. I nostri clienti che lo stanno utilizzan-do non finiscono di apprezzare i vantaggidi questa iniziativa, e il Gruppo Gucci è solouno dei primi esempi.

Parliamo di prodotti: partiamo da Windows Vista?Oggi Vista è un sistema operativo incredi-bilmente stabile e maturo. Non esistono piùmotivi reali per attendere di migrare daWindows XP. E, ancora una volta, questatendenza appare chiara proprio dai grandiclienti che testano il sistema operativo conun gran numero di applicazioni e ormai nehanno iniziato l’adozione. Stiamo parlandodi 60 milioni di licenze di Vista nel mondoalla fine di luglio, di oltre 2,2 milioni di peri-feriche e dispositivi che funzionano colnuovo sistema operativo, e di una stabilitàe vantaggi enormi per gli utenti rispetto al

passato. A conferma, un recente studio(GCR Custom Research e WiproTechnologies) dimostra come WindowsVista Enterprise installato seguendo delleindicazioni e metodologie di ottimizzazioneda noi proposte sui laptop aziendali con-senta un risparmio di circa 600 dollariall’anno per postazione.

Parliamo ora di due temi caldi per leimprese: interoperabilità e standard.Qual è l’impegno di Microsoft?Salvaguardare gli investimenti IT dei clientiè un fattore prioritario per chi sviluppaapplicazioni, e l’interoperabilità è un ele-mento determinante. Poter riutilizzare solu-zioni acquistate in passato e garantirne lafunzionalità nel futuro, è sicuramente unelemento importante nelle scelte delleimprese. Affiancare queste soluzioni conapplicazioni innovative e utilizzarle inmodo conforme agli standard è un elemen-to centrale dell’offerta di Microsoft. Manon è sufficiente rassicurare i clienti dellapropria compatibilità con il passato, èimportante essere in grado di garantire l’in-teroperabilità con altri ambienti e con altreaziende che fino a ieri erano viste comeconcorrenti. Penso alle intese con Novell ocon Cisco, dove la cooperazione va nelledue direzioni: verso le nostre applicazioni everso le loro. Una certezza per i clienti. Noigarantiamo i nostri prodotti, le aziendecitate garantiscono i propri e insieme negarantiamo la coesistenza. Questo è l’am-biente collaborativo che auspichiamo, checonsente di mettere insieme tanti pezzi diinfrastruttura informatica diversi in un’uni-ca visione logica. Se serve un argomentoper convincere ancora gli scettici sull’impor-tanza dell’interoperabilità e dell’adozionedegli standard, basti dire che già oggi sonopresenti strumenti di gestione delle infra-strutture informatiche in grado di controlla-re da una piattaforma quelle di un’altra eviceversa. Un taglio di costi e una semplicitàd’uso davvero significative.

Microsoft, per concludere, è oggi piùche mai un’azienda che punta sullaconcretezza. Anche su Internet?Noi ci muoviamo sul Web creando un con-nubio importante tra software e servizi.Questa è la strada che riteniamo più valida,

offrendo soluzioni con i nostri partner,come gli esempi appena citati. A questi siaggiungono i temi di frontiera, come servi-zi standardizzati di posta elettronica per igrandi clienti o per il mondo education,come i servizi Live, o l’arrivo nei prossimianni di versioni interamente online delleapplicazioni aziendali. Qui i driver possonoessere le necessità di standardizzazionecontrapposte al bisogno di avere servizipersonalizzati. La barriera tra gestione erisparmio di costi è destinata a crescere,tutto dipende da quanto le aziende saran-no disponibili a cedere, in termini di con-trollo e gestione, a favore di efficienza ecosti sempre più interessanti. Come harecentemente dichiarato Ray Ozzie, su que-sto fronte siamo solo all’inizio di un percor-so. Ma abbiamo già esempi concreti dicome la standardizzazione sia un elementovincente. Penso a un esempio italiano,BluCasa, che in pochi mesi ha realizzatouna soluzione di domotica basandosi suglistandard creati dai nostri laboratori. E sitrattava di un’azienda che aveva primavalutato attentamente se utilizzare solu-zioni Open Source!

Ma non andate in direzione dell’outsourcing, giusto?Siamo lontani dal concetto dell’outsour-cing, noi forniamo la tecnologia standard,non forniamo “tutto”. I partner poi sono in

grado di aiutare i clienti nelle scelte e nellepersonalizzazioni. La tecnologia standardpermette di realizzare soluzioni per chi nonha le competenze in tempi brevi e con costibassi. Inoltre, la semplicità di utilizzo delnostro software permette alle persone cheoperano nelle organizzazioni di contribuirein maniera significativa alla crescita delbusiness, grazie a strumenti intuitivi chefavoriscono, per esempio, l’accesso alleinformazioni e ai dati per trasformare leidee in azioni e cogliere nuove opportunitàdi crescita. Questo è un grande vantaggiodella nostra offerta e sta alla base delnostro successo.