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Ing. Andrea Ciriaco Via Fabriano, 12 - 60033 Chiaravalle, Albo Ingegneri Provincia di Macerata n. 1139 Tel 0733-33333 Cell. 339-5728554 C. Fisc.CRCNDR79M11E783P mail: [email protected]
Impianto Idroelettrico
Loc. Piano - Antico mulino “Fanelli” –
Sarnano (MC)
VALUTAZIONE PREVISIONALE DI
IMPATTO ACUSTICO
Committente:
MRG s.r.l.
Tecnico Competente in Acustica:
Ing. Andrea Ciriaco
Via Fabriano 12
60033 Chiaravalle (AN)
DD n. 69/TRA_08 del 25/03/2009 Regione Marche
Data: Rev.0 del 30 Novembre 2015
Impianto Idroelettrico Antico Mulino “Fanelli” – Sarnano (MC) – Valutazione previsionale di impatto acustico
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SOMMARIO 1. PREMESSA ALLA VALUTAZIONE ....................................................................................... 3 1.1 Norme tecniche e Leggi di riferimento ................................................................................ 3
2. IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA DI PROGETTO .... 4 3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO E DELLE POTENZIALI FONTI DI RUMORE 8 4. VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO ANTE OPERAM ........................................ 10 4.1 Selezione dei punti di misura ............................................................................................... 10 4.2 Caratterizzazione acustica del territorio ............................................................................. 14 4.3 Rilievi Acustici ante operam ................................................................................................ 15 4.3.1 Modalità di effettuazione delle misure di rumore ......................................................... 15 4.3.2 Punto di rilevamento P1 – sopra il futuro locale macchina ........................................ 16 4.3.3 Punto di rilevamento P2 – presso il recettore sensibile più prossimo ....................... 19
5. VALORI LIMITE DA RISPETTARE ..................................................................................... 22 6. PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO ............................................................................ 24 6.1 Caratterizzazione delle sorgenti sonore .............................................................................. 25 6.2 Proiezione del rumore presso i recettori e calcolo della relativa attenuazione ............. 26 6.3 Risultati dei calcoli................................................................................................................. 27
7. PREVISIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE ...................... 29 8. CONCLUSIONI ........................................................................................................................... 32
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1. PREMESSA ALLA VALUTAZIONE
La presente relazione si propone di effettuare la valutazione previsionale di impatto acustico
nell’ambito del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto
Ambientale.
In particolare, è richiesta la verifica di rispetto dei requisiti secondo le prescrizioni di cui alla
Legge n° 447/95 (“Legge quadro sull’inquinamento acustico”) e alle definizioni di cui
all’allegato A e C del DM del 16/03/98 (“Tecniche di rilevamento e di misurazione
dell’inquinamento acustico”).
Oggetto di tale valutazione è il complesso dei dispositivi impiantistici principali e ausiliari
componenti il costruendo impianto idroelettrico in località Piano – Antico Mulino “Fanelli”,
sulla sinistra idrografica del torrente Tennacola, in prossimità di una traversa esistente, la quale,
mediante apposite opere di presa, permetteva la derivazione idraulica del Vecchio Mulino
“Fanelli”, successivamente trasformato in centrale idroelettrica, ora in stato di completo
abbandono.
La società MRG s.r.l. propone la costruzione della mini-centrale per l’immissione in rete
dell’Energia prodotta. L’Autorizzazione alla costruzione sottostà al procedimento di
Autorizzazione Unica ai sensi del DLgs 387/2003.
L’esercizio dell’attività di produttore di energia elettrica, codice Istat 40.1, va autorizzato e, ai
sensi della legge 447/95, art.8, comma 4, necessita della documentazione di impatto acustico,
per la quale è stato commissionato lo scrivente tecnico competente in acustica ambientale.
La previsione è stata effettuata con lo scopo di verificare l’impatto acustico che deriverà
dall’attività dell’impianto sopra descritta, nei confronti dei ricettori più prossimi e/o limitrofi al
futuro impianto idroelettrico.
1.1 NORME TECNICHE E LEGGI DI RIFERIMENTO
Legge n. 447 del 26/10/1995 Legge quadro sull’inquinamento acustico.
D.P.C.M. 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
ISO 9613-2 Attenuation of sound during propagation outdoors
DGR 896 Delibera di Giunta Regionale della Marche
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2. IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA DI PROGETTO
La centrale sorgerà sulla sinistra idrografica del torrente Tennacola e pertanto è situata in
località Piano – Antico Mulino “Fanelli” nel Comune di Sarnano (MC).
Di seguito viene riportata una foto aerea dell’area con indicata la localizzazione della nuova
centralina idroelettrica.
Figura 1: Cartografia tecnica regionale con individuato il sito interessato
Area della centrale idroelettrica
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Figura 2: Foto aerea dell’area e indicazione schematica delle opere in progetto
Ubicazione intervento
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Catastalmente, le particelle catastali interessate dall’impianto idroelettrico appartengono al CT
del Comune di Sarnano al Foglio 23 n° 295, 302, 303, 304, 306, 411, mentre le particelle
interessate dall’allaccio alla rete nazionale esistente appartengono al CT del Comune di Sarnano
al Foglio 23 n° 295.
Figura 3: Sovrapposizione dell’area interessata dal progetto con estratto di mappa catastale
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Figura 4: Stralcio di Piano Regolatore dell’area interessata dal progetto
Dallo stralcio di PRG riportato nella figura sopra, l’area in progetto e di potenziale influsso
acustico è all’interno di “zone di rispetto cimiteriale”.
Area Intervento
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3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO E DELLE POTENZIALI FONTI DI RUMORE
L’impianto oggetto in progetto si propone di sfruttare l’energia dell’acqua per produrre energia
elettrica mediante una turbina idraulica di Kaplan ad asse verticale e generatore elettrico. La
potenza nominale massima dell’impianto risulta superiore a 100kW.
L’impianto è corredato di una serie di dispositivi idraulici di regolazione, controllo e filtraggio
dell’acqua, e di dispositivi elettrici volti a rendere l’energia prodotta idonea per l’immissione
nella Rete di Enel Distribuzione in Media Tensione.
L’acqua verrà prelevata dalla sponda sinistra del torrente Tennacola, in corrispondenza di una
briglia esistente, attraverso l’adeguamento e la ristrutturazione delle opere di presa esistenti, la
realizzazione di un volume tecnico di Centrale elettrica e la restituzione a circa 70 metri più a
valle della briglia stessa.
L’impianto idroelettrico in progetto è costituito da opere di presa per l’adduzione di acqua, una
condotta totalmente interrata di circa 40 m di lunghezza, un volume tecnico di Centrale elettrica
(sala macchine) in parte interrato e nel quale viene alloggiato il macchinario di produzione e un
canale di scarico.
Le potenziali sorgenti di rumore ambientale per una centrale idroelettrica di questo tipo
possono essere:
- Turbina
- Generatori elettrici
- Organi meccanici di controllo e pulizia, quali paratoie e sgrigliatore
- Scarichi o flussi d’acqua con salti, impatt9o o elevata velocità di flussi e potenziali
turbolenze.
Si procede all’analisi di queste potenziali componenti per il caso di mini-impianto in esame.
Per quanto riguarda le altre sorgenti di potenziale rumore, quali le nuove paratoie e lo
sgrigliatore automatico all’opera di presa, si sottolinea che tali apparati sono ad utilizzo
fortemente intermittente. In particolare:
- le paratoie producono un livello di pressione sonora al momento dell’apertura valutato
in circa 50 dB (A), ad un metro di distanza; il loro azionamento è però assolutamente
sporadico, con una apertura/chiusura settimanale, o al massimo giornaliera nei periodi
di massimo afflusso di trasporto solido.
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- lo sgrigliatore, che può emettere fino ad una pressione sonora di 58 dB(A) all’atto di un
suo movimento, con durata di alcuni secondi fino ad un massimo di un minuto,
valutato all’interno di un intero ciclo, con un movimento completo con frequenza
massima ogni trenta minuti, è da considerarsi un rumore trascurabile. Analiticamente
infatti, il livello continuo equivalente di pressione sonora, valore da confrontare con i
termini di legge, va calcolato tenendo conto di tale bilancio tra fase di movimento
dello sgrigliatore (59 dB (A)) e fase di stasi (0 dB(A)). In particolare, il Livello continuo
di pressione sonora equivalente, valutato con tempo di misura > 15 min, come da
linee guida regionali, conduce, per un ciclo di sgrigliamento completo,
conservativamente eseguito ogni 30 minuti, al seguente risultato:
Formula generale:
Applicandola con intervalli di tempo di un minuto, di cui un intervallo caratterizzato
da Lp=59 dB(A) e altri 29 intervalli con Lp=0 dB(A), si ottiene
Lpeq ciclo= 43.2 dB(A) che è il livello continuo equivalente di un ciclo di
funzionamento dello sgrigliatore. Si nota inoltre che la localizzazione dello sgrigliatore
e delle paratoie è in zona III, aree di tipo misto.
Per quanto riguarda lo scarico della turbina, dalla documentazione progettuale risulta che esso
non genererà salti e la velocità dell’acqua risulta molto bassa (0,8 m/s). Pertanto, tale sbocco
non genererà rumore ambientale apprezzabile e viene pertanto escluso dalla valutazione.
L’unica sorgente di rumore che potrebbe essere apprezzabile è dunque la turbina idraulica posta
nel locale interrato della quale si effettuerà dettagliata analisi.
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4. VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO ANTE OPERAM
L’area di intervento è situata sulla riva sinistra del torrente Tennacola, in corrispondenza di una
traversa esistente.
La procedura di misura utilizzata ha previsto il rilevamento in ambiente esterno del livello di
pressione sonora equivalente ponderato A su n. 2 punti di misura, in un intervallo temporale
significativo collocato nella fascia diurna e uno in quella notturna. La durata di ciascun
rilevamento è stata di 10 minuti.
4.1SELEZIONE DEI PUNTI DI MISURA
Sono stati individuati i punti di misurazione così come indicato sulla planimetria e sulle foto di
seguito riportate.
Figura 5: Planimetria con individuazione della posizione dei punti di misura
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Tab. n.1
Punto di misura
Descrizione del punto di misura
P1 Punto di rilevazione in prossimità del futuro locale di installazione della turbina idraulica - 1 m dal futuro locale turbina
P2 Punto prossimo al confine dei recettori sensibili più vicini - 85 m dal futuro locale turbina
Figura 6: Punto di misura P1
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Figura 7: Punto di misura P2
In data 30 novembre 2015 alle ore 16:43 e alle ore 22:21 è stato effettuato il rilievo acustico
nell’area del progetto del punto P1 e P2, con durata di 10 minuti.
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Le condizioni meteorologiche di misura diurna rilevate sono le seguenti:
- Condizioni atmosferiche buone;
- Umidità Relativa 67%;
- Temperatura 8 °C;
- Vento: assente;
- Pressione 1025 hPa.
Le condizioni meteorologiche di misura notturna rilevate sono le seguenti:
- Condizioni atmosferiche buone;
- Umidità Relativa 87%;
- Temperatura 4 °C;
- Vento: assente;
- Pressione 1025 hPa.
Tali condizioni sono risultate idonee alla esecuzione della misura.
La distanza da oggetti o superfici riflettenti è ampiamente superiore al limite minimo consigliato
di 1,5 m.
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4.2 CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO
La classificazione acustica dell’area risulta evidente dallo stralcio di cartografia comunale di
seguito riportato.
Figura 8: classificazione acustica comunale dell’area interessata dal progetto
Area d’intervento
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La zona interessata dal progetto, ricade interamente in:
CLASSE III – Aree di tipo misto
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di
attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici,
con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali, aree rurali
interessate da attività che impiegano macchine operatrici.
4.3 RILIEVI ACUSTICI ANTE OPERAM
4.3.1 Modalità di effettuazione delle misure di rumore
Nell’effettuare le misurazioni del rumore sono state seguite le tecniche e le modalità indicate dal
Decreto del Ministero dell’Ambiente del 16/03/98 indicante le “Tecniche di rilevamento e di
misurazione dell’inquinamento acustico”.
Durante il tempo di osservazione sono stati misurati, mediante tecnica di campionamento nel
tempo, entro il confine di realizzazione dell’Opera, i livelli continui equivalenti (LAeq,TM) di
pressione sonora ponderata «A», caratteristici del periodo di riferimento.
Mediante l’analizzatore in tempo reale a filtri paralleli è stata inoltre effettuata, in punti
particolari, un’analisi spettrale del rumore, per bande normalizzate di 1/3 di ottava, al fine di
verificare la presenza di Componenti Tonali (CT). Come livello dello spettro stazionario, è stato
considerato quello evidenziato dal livello minimo in ciascuna banda. È stato applicato il fattore
di correzione KT di 3 dB, solo nel caso in cui sono evidenziate CT.
Le risultanze dei calcoli sono state arrotondata a 0,5 dB.
Descrizione Misure
La registrazione fonometrica è avvenuta durante un tempo di osservazione di circa 10 min.
Nei punti di misura è risultato evidente che la sorgente acustica principale dell’area, in fase ante
operam, è senza dubbio il torrente Tennacola.
In fase notturna, assieme al rumore costante del Tennacola, sono stati rilevati anche mezzi a
motore, cosìcchè il livello sonoro equivalente misurato è maggiore in notturna rispetto alla
misura diurna.
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4.3.2 Punto di rilevamento P1 – sopra il futuro locale macchina Leq diurno dB(A) = 63,6
Figura 9: grafico misurazioni P1 diurno
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Leq notturno dB(A) = 64,6
Figura 10: grafico misurazioni P1 notturno
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Il livello di pressione sonora risulta rilevante in tale punto, e soprattutto presenta una variazione
non grande tra periodo notturno e quello diurno.
Ciò significa che il rumore residuo è primariamente derivante dal RUMORE FLUVIALE,
invariante tra giorno e notte, ed in particolare dalla presenza della briglia esistente nel torrente
Tennacola con relativo fragore per caduta di acqua.
Si sottolinea quindi che, essendo i limiti di immissione pari a 60 dB(A) in diurna e 50
dB(A) in notturna, già nello stato ANTE OPERAM non si rispetteranno localmente i
limiti di immissione previsti, anche se per cause naturali.
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4.3.3 Punto di rilevamento P2 – presso il recettore sensibile più prossimo Leq diurno dB(A) = 49,9
Figura 11: grafico misurazioni P2 diurno
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Leq notturno dB(A) = 52,1
Figura 12: grafico misurazioni P2 notturno
L’andamento di tale rilievo conferma che il Torrente ha una importanza fondamentale per il
clima acustico della zona. Infatti non appena ci si discosta dall’alveo l’influenza diminuisce,
mentre si nota la presenza nella zona di attività agricole e il passaggio di mezzi a motore, poiché
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il punto del primo recettore sensibile ricade proprio a ridosso della strada Comunale “via del
Colle”.
Si sottolinea quindi che, essendo i limiti di immissione pari a 60 dB(A) in diurna e 50 dB(A) in
notturna, nello stato ANTE OPERAM si rispetteranno localmente i limiti di immissione
previsti nel periodo diurno mentre non si rispettano nel periodo notturno a causa delle
emissioni della strada.
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5. VALORI LIMITE DA RISPETTARE
Dall’analisi della cartografia del Piano di Zonizzazione Acustica comunale e dalle norme
tecniche di attuazione, risultano i seguenti limiti per ciascuna zona, in linea con le norme
nazionali e regionali.
I Valori limite differenziali di immissione sono quelli previsti nel D.P.C.M. 14/11/1997.
In definitiva, sono evidenziati di seguito i limiti applicabili all’aerea in oggetto.
VALORI LIMITE DI EMISSIONE - Leq in dB(A)
Classi di destinazione d’uso del territorio Tempi di riferimento
Diurno (06.00-22.00)
Notturno (22.00-06.00)
I. Aree particolarmente protette 45 35 II. Aree prevalentemente residenziali 50 40 III. Aree di tipo misto 55 45 IV. Aree di intensa attività umana 60 50 V. Aree prevalentemente industriali 65 55 VI. Aree esclusivamente industriali 65 65
VALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONE - Leq in dB(A)
Classi di destinazione d’uso del territorio Tempi di riferimento
Diurno (06.00-22.00)
Notturno (22.00-06.00)
I. Aree particolarmente protette 50 40 II. Aree prevalentemente residenziali 55 45 III. Aree di tipo misto 60 50 IV. Aree di intensa attività umana 65 55 V. Aree prevalentemente industriali 70 60 VI. Aree esclusivamente industriali 70 70
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Decreto Presidente Repubblica n° 142 del 30/03/2004 pubblicato/a sulla G.U. Italiana n° 127 del 01/06/2004 - Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447. TABELLA 2 - STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILI (ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti)
TIPO DI STRADA (secondo
codice della strada)
SOTTOTIPI AI FINI
ACUSTICI (secondo Norme
CNR 1980 e direttive
PUT)
Ampiezza fascia di
pertinenza acustica (m)
Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo
Altri Ricettori
Diurno dB(A)
Notturno dB(A)
Diurno dB(A)
Notturno dB(A)
B – extraurbana principale
100 (fascia A)
50 40 70 60
150 (fascia B) 65 55
E - urbana di quartiere
30 definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come prevista dall'art. 6, comma 1, lettera a), della legge n. 447
del 1995 F - locale 30
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6. PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO
Nell’introdurre il metodo con cui verrà valutato l’impatto acustico del costruendo impianto, è
importante notare che i rilievi acustici sono stati effettuati in un periodo dell’anno caratterizzato
da una media portata di acqua nel torrente Tennacola, e pertanto il fragore ad esso associato
potrà essere sia minore che superiore negli altri periodi dell’anno.
E’ altresì importante sottolineare però che nei periodi estivi, circa per 2 mesi all’anno,
l’impianto sarà FERMO per assenza di acqua, come si evince dalle relazioni tecniche di
progetto.
Si configura pertanto un impatto acustico di tipo STAGIONALE che non è però possibile
caratterizzare pienamente nella fase attuale a causa del persistente ed ineliminabile rumore
residuo del fiume che ha influenzato in modo determinante i rilievi.
L’esperienza acquisita in analoghe situazioni su corsi d’acqua a carattere torrentizio, indica che,
comunque, la differenza dei valori di immissione in ambiente esterno dovuti ai corsi d’acqua,
difficilmente può superare i 10-12 dB tra una stagione e l’altra.
Si tratta comunque di valori molto elevati come si vedrà, se paragonati al rumore EMESSO
dalle nuove sorgenti in progetto. Esse, plausibilmente, risulteranno fortemente mascherate se
non completamente sommerse anche in periodo di magra dal rumore residuo presente già in
condizioni ante Operam.
E’ importante inoltre notare che la presenza della turbina, che sottrae una parte dell’acqua al
fiume, in condizioni ordinarie di regime fluviale, tenderà a RIDURRE il rumore ambientale
dovuto al cadere dell’acqua sulla briglia poiché ne ridurrà la portata, facendola transitare senza
SALTI fragorosi, all’interno dell’impianto stesso.
D’altra parte, la potenza acustica emessa è di fatto una componente della dissipazione di energia
dell’acqua in caduta libera, energia che viene recuperata dall’impianto idroelettrico in progetto.
La compresenza dello sgrigliatore con la turbina, anche se con carattere stagionale (lo
sgrigliatore è attivo soprattutto nei periodo autunnali e all’inizio della primavera con lo
scioglimento delle nevi) necessita una valutazione congiunta delle due sorgenti che di seguito si
caratterizzano, ponendosi nell’ipotesi maggiormente conservativa di intensa attività dello
sgrigliatore.
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6.1CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE
Come si è detto in precedenza, il solo componente del nuovo impianto che può comportare un
significativo impatto acustico è la turbina.
La turbina scelta per l’intervento è del tipo Kaplan, che lavora con il generatore elettrico
solidale alla macchina entrambi collocati in locali interrati.
Una sezione dell’installazione di tale turbina viene proposta di seguito, tratta dalla
documentazione di progetto.
Figura 13: Sezione della centrale interrata
La turbina risulta chiusa all’interno di una struttura in calcestruzzo armato interrata per la quasi
totalità delle pareti.
Ne risulta che, sul piano del calpestio esterno alla centrale, la turbina è assimilabile ad una
sorgente di potenza acustica pari alla differenza tra la potenza della Kaplan identificata come
riferimento sottratta del valore di fonoisolamento dato dalla massa del solaio sovrastante.
Considerando un peso del calcestruzzo pari a 2200 kg/mc, è pertanto pari a 660 kg/mq per
uno spessore di 30 cm. Il potere fonoisolante risulta quindi pari a R= 20 x Log (660) = 56,4 dB.
Dal momento che è presente un lucernario apribile con fono-isolamento stimabile in 42 dB (A),
si ha nel complesso un fono-isolamento ponderato della struttura verso l’esterno pari a 46,5 dB
(A).
La turbina quindi, in ambiente esterno, è assimilabile a una sorgente con un livello di pressione
sonora ponderato A, L’p(A) pari a
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L’p (A)= Lp(turbina) – R = 85 – 46,5 = 38,5 dB (A)
Sommando tale emissione a quella dello sgrigliatore, nell’ipotesi di sommare le due sorgenti
puntiformi, poste a pochi metri di distanza l’una dall’altra, si ottiene il seguente valore:
L’p tot (A)= 38,5 (turbina)+ 43,2 (sgrigliatore) = 44,47 dB(A)
Essendo il valore limite di EMISSIONE notturno per la III pari a 45 dB(A), l’emissione
dell’impianto nel suo complesso rientra all’interno dei valori consentiti.
6.2 PROIEZIONE DEL RUMORE PRESSO I RECETTORI E CALCOLO
DELLA RELATIVA ATTENUAZIONE
Il valore della pressione sonora EMESSA dalle turbine e dallo sgrigliatore deve essere ora
proiettato presso i relativi recettori per essere poi sommato al rumore residuo rilevato ANTE
OPERAM, per tenere conto della specifica distanza dal recettore stesso.
Poiché le turbine sono destinate ad un funzionamento CONTINUO e non dipendente dagli
orari (notturno o diurno), i valori di livello di pressione sonora ponderata A in emissione sono i
medesimi sia per il periodo diurno che per quello notturno. Lo sgrigliatore si attua in funzione
dell’intasamento della griglia e pertanto anche esso può attivarsi in periodo notturno.
Per la proiezione del valore medio di livello di pressione sonora calcolato a confine, nei
confronti dei ricettori, è stata applicata la relazione di propagazione del suono in campo libero
per sorgente cilindrica o puntiforme collocata su un piano riflettente.
Lp2 = Lp1 - 10 log (d1/d2)
Dove d1 è la distanza dal punto di misura; d2 è la distanza nel punto di proiezione.
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6.3 RISULTATI DEI CALCOLI
PUNTO di RIFERIMENTO
Lp EMESSO presso la
sorgente in dB (A)
Distanza del Recettore
dalla sorgente
Valore attenuato Presso il
punto (Lp(A))
Tempi di attivazione
P1 44,47 1 m 44,47 dB(A) 24 h
P2 44,47 85 m 44,47 – 19,29 25,18 dB(A)
24 h
Data la nota caratteristica logaritmica del rumore, è evidente che i valori di emissione in gioco
risultano assolutamente TRASCURABILI rispetto a quelli rilevati.
Ci aspettiamo dai calcoli che la situazione ante e post operam praticamente INVARIATA, data
anche l’elevata rumorosità del sito.
Valgono però le considerazioni fatte in testa al presente paragrafo in merito alle condizioni
estive, condizioni che è però impossibile quantificare numericamente al momento attuale.
Si procede di seguito a riassumere i calcoli derivanti dalla somma tra il rumore ambientale Ante
Operam e quello previsto in Emissione nei vari punti analizzati.
PUNTO di RIFERIMENTO
Periodo di riferimento
Lp EMESSO
dalla sorgente in
dB (A)
Lp residuo (misurato)
dB(A)
Lp di immissione risultante
dB(A)
Lp differenziale
dB(A)
P1 Diurno 44,5 63,6 63,6 0,0
P1 Notturno 44,5 64,6 64,6 0,0
P2 Diurno 25,2 49,9 49,9 0,0
P2 Notturno 25,2 52,1 52,1 0,0
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Dal confronto con le tabelle dei limiti di legge, si desume che, dato il clima acustico
significativamente rumoroso, la presenza delle nuove turbine risulta INUDIBILE.
Si evidenzia inoltre il superamento dei limiti di Immissione previsti dalla zonizzazione acustica
per i valori in diurno e notturna del punto P1 e per i valori in notturna del punto P2, ma per
cause estranee al presente progetto e preesistenti al progetto stesso.
Il livello differenziale dovuto alla presenza del nuovo impianto è prossimo allo “0” in tutte le
condizioni.
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7. PREVISIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE
Le attività di cantiere prevedono, specialmente nelle prime fasi, l’effettuazione di scavi in
prossimità della traversa esistente, nonché la presenza di camion per movimentazione terre e
betoniere. Le operazioni più rumorose si avranno in corrispondenza della compresenza degli
scavatori e di mezzi pesanti per la movimentazione terre. Tali operazioni sono effettuate da
mezzi che non possono, per loro natura, rispettare i limiti di emissione imposto dalla
normativa. Si valuta nella seguente sezione, che tipo di deroga dovrà essere richiesta sulla base
del numero e della tipologia dei macchinari previsti. Dato che la movimentazione terre avverrà
per lo più tra aree dello stesso cantiere, non si avrà impatto significativo di incremento di
rumorosità nelle vie di comunicazione limitrofe a causa dei mezzi pesanti. L’incremento di
rumorosità delle vie in presenza contemporanea di due scavatori per l’esecuzione degli scavi va
invece considerata per la valutazione degli impatti acustici, anche in concomitanza con altre
lavorazioni rumorose.
Verranno utilizzate le seguenti tipologie di macchine:
ESCAVATORI
Due escavatori di piccole dimensioni, per l’esecuzione delle trincee dei cavidotti e degli scavi di
dettaglio. Il livello di pressione sonora emesso da tali macchine, tipo “Miniescavatore cingolato
H 50”, è di LAeq dB 77.9.
Un altro escavatore, di maggiore capacità, sarà utilizzato per realizzare la trincea della condotta
intarrata, le platee di fondazione e per la movimentazione interna dei volumi di scavo e per gli
scavi in alveo. Potenza sonora emessa “Motopala gommata FH 130”, è di LAeq dB(A) 105.0.
Non è previsto lo scavo su roccia e pertanto non sono prevedibili sistematici rumori di tipo
impulsivo.
BETONIERE
I getti verranno eseguiti da betoniere-pompa da 12 mc che staffetteranno nel cantiere nei
periodi previsti dal crono programma. Non sono previsti utilizzi di più betoniere
contemporaneamente.
AUTOCARRO
E’ possibile la presenza contemporanea di due autocarri in cantiere.
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Per le emissioni acustiche dei mezzi dichiarati sono state utilizzate le misure rilevate
strumentalmente e adottate nella valutazione del rumore eseguita dalla ditta stessa in
ottemperanza del titolo V - bis D.Lgs 626/94:
n. Tipo LAeq
dB (A)
Nr
Risultante per il
numero di
mezzi
Laeq
dB (A)
Valori
corretti Laeq
dB (A)
1 Autobetoniera 78.0 1 78.0 78.0
2 Autocarro 74.5 2 77.5 78.0
3 Miniescavatore Cingolato H 50 77.9 2 80.9 81.0
4 Motopala Gommata FH 130 78.9 1 78.9 79.0
Si riporta di seguito la sezione della DRG 869/2003 che regola le attività temporanee in deroga
ai limiti imposto dalla zonizzazione acustica.
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Sulla base dei risultati, dal momento che si può ipotizzare che non viene superato il limite dei
70 dB anche in caso delle lavorazioni più rumorose in contemporanea, non è necessario
ricorrere alla deroga specifica, con scheda tipo A3, ma sarà sufficiente che il committente, per
tramite del responsabile di cantiere da esso incaricato, dovrà pertanto presentare domanda
presso il Comune con il modello apposito (scheda-tipo A2), almeno 15 giorni prima
dell’inizio delle Attività, senza necessità di ulteriori perizie tecniche, ai sensi delle Linee Guida
approvate con DGR 869/2003.
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8. CONCLUSIONI
Dal confronto con le tabelle dei limiti di legge, si desume che, dato il clima acustico
significatamente rumoroso per motivi naturali (torrente), la presenza della nuova turbina risulta
INUDIBILE ai recettori sensibili più prossimi, essendo i livelli differenziali calcolati prossimi
allo zero.
Presso il punto di installazione del futuro impianto si registra il superamento dei limiti di
immissione previsti dalla zonizzazione acustica GIA’ nella condizione ANTE OPERAM, a
causa del rumore associato al corso fluviale. L’inserimento del nuovo impianto non aggrava la
situazione, anzi, data la minore quantità di acqua che tracimerà dalla traversa fluviale con
l’impianto in funzione, è plausibile un miglioramento della condizione.
Inoltre, presso il primo recettore prossimo all’impianto, è stato rilevato GIA nella condizione
ANTE OPERAM, il superamento dei limiti notturni. Probabilmente tale superamento è dovuto
al mancato inserimento nel piano di zonizzazione della fascia di rispetto per la strada Comunale
presente, e tale superamento non ha nulla a che vedere con la nuova centrale.
Premesso quanto sopra, relazionato ai fini della normativa vigente in materia, si ritiene che la
realizzazione dell’ Opera è compatibile con le caratteristiche acustiche di Zona.
Essendo una Valutazione di carattere previsionale e date le premesse in merito alla necessaria
genericità dei dati di ingresso per la presente relazione, si rimanda ad una verifica in condizioni
post operam delle suddette risultanze al fine di prescrivere ai committenti eventuali opere di
mitigazione degli impatti dovute a variazioni in opera o a fenomeni non prevedibili da calcolo.
Chiaravalle, lì 30 Novembre 2015
Il Tecnico Competente DD n. 69/TRA_08 del 25/03/2009 Regione
Marche
ANDREA CIRIACO
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Allegato n. 1
CERTIFICATI DI TARATURA
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