7 Introduzione
13 Unità didattica 1 – La casa
SEZIONE 1 La casa: definizioni e tipologie di abitazione
SEZIONE 2 Gli ambienti della casa
SEZIONE 3 Arredamento, elettrodomestici, utensili
81 Unità didattica 2 – La città
SEZIONE 1 La città: introduzione
SEZIONE 2 La strada
SEZIONE 3 La piazza
SEZIONE 4 I mezzi di trasporto
SEZIONE 5 La chiesa
SEZIONE 6 Il negozio
189 Unità didattica 3 – Gli ambienti naturali
SEZIONE 1 La campagna
SEZIONE 2 Il mare
SEZIONE 3 La montagna e la collina
SEZIONE 4 Il fiume e il lago
319 Bibliografia
I n d i c e
La nostra lingua è come una vecchia città: un labirinto di stradette e di larghi, di case vecchie e nuove, di palazzi
ampliati in epoche diverse, e — intorno — la cerchia dei nuovi quartieri periferici, le strade rettilinee, regolari,
i caseggiati tutti uguali. Rappresentarsi una lingua significa rappresentarsi una forma di vita.
(L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Torino, Einaudi, 1967)
Presupposti teorici
Il testo Arricchimento lessicale risponde all’esigenza di approfondire la co-noscenza del lessico come risposta a un impoverimento generale del linguaggio, favorito anche dai mezzi di comunicazione di massa, che tendono a semplificare eccessivamente le forme espressive. Le fasce adolescenziali sono maggiormente esposte a questi modelli comunicativi e rischiano, immerse in un mondo di sms, e-mail e televisione, un maggior appiattimento lessicale. Cosa può fare la scuola, in particolar modo la secondaria di primo grado, per arginare questa tendenza?
Il libro muove dal presupposto vygotskijano secondo cui il linguaggio è strumento del pensiero; nell’ultimo capitolo di Pensiero e linguaggio, infatti, lo psicologo russo riassume, concludendo, i risultati delle sue ricerche: «Abbiamo visto che la relazione tra pensiero e parola è un processo vivente di nascita del pensiero nella parola. La parola, privata del pensiero, è anzitutto una parola morta. [...] E il pensiero che non è incarnato nella parola resta un’ombra stigia, “nebbia, suono e abisso”, come dice un altro poeta. Hegel considerava la parola come un essere animato dal pensiero.»1 Quindi se è vero che arricchire il lessico significa arricchire il nostro modo di pensare e di articolare il pensiero, in modo tale da renderlo manifesto agli altri, allora è evidente che la formazione linguistica occupa un posto di primaria importanza tra gli obiettivi che la scuola si pone.
Per questo si è pensato di motivare i ragazzi partendo dal vissuto di ciascuno di loro e dal lessico appartenente al contesto in cui vivono. La struttura del libro ricorda infatti quella di uno zoom che opera in due sensi:
IntroduzioneCome motivare i ragazzi ad approfondire il lessico?
1 L. Vygotskij, Pensiero e linguaggio, Bari, Laterza, 1990, p. 395.
8 ◆ Arricchimento lessicale
1. Dal piccolo al grande, cioè dal contesto più piccolo e familiare (trattato nella prima Unità didattica, dedicata alla casa), al contesto via via più ampio in cui il ragazzo vive (Unità didattiche 2 e 3, rispettivamente dedicate alla città e ai vari ambienti naturali).
2. Dal generale al particolare: si parte dai termini più comuni di cui i ragazzi sono già a conoscenza, per poi approfondire e ampliare la prospettiva fino ad arrivare ai termini più specifici e settoriali.
Viene utilizzato inoltre lo strumento detto «sfondo integratore», inteso in senso batesoniano come «struttura che connette»:2 raggruppando i termini in nuclei seman-tici, infatti, si cerca di favorire la capacità del ragazzo di creare mappe concettuali che connettano tra loro le diverse parole, con lo scopo di facilitarne l’apprendimento.
Struttura del libro
Ciascuna Unità didattica è articolata in Sezioni e ciascuna di esse osserva la seguente struttura:– Definizione del termine: si introduce la Sezione spiegando il significato dei
termini più usati a partire dall’etimologia di ognuno. L’etimologia e l’origine dei termini vengono approfondite anche nel corso dei vari esercizi, in cui si ri-percorre la storia delle parole, sulla base del presupposto secondo cui la lingua è un codice che si trasmette e si trasforma nel tempo.
– Esercizi: il testo propone varie tipologie di esercizi, rivolti alle seguenti aree: • Lessico e sinonimi: esercizi mirati all’apprendimento della terminologia che
riguarda l’argomento trattato, arricchiti dall’uso di immagini esplicative e da attività con sinonimi e contrari, grammatica, parole primitive e derivate, parole composte e da esercizi sulla morfologia e quindi sui meccanismi di formazione e di derivazione delle parole.
• Polisemia e linguaggio figurato: esercizi in cui l’attenzione si focalizza sui traslati e sulla molteplicità di significati che la parola assume (significato letterale e figurato, proverbi, modi di dire, figure retoriche, ecc.).
• Testo e contesto: questi esercizi evidenziano come il significato delle parole non sia mai pienamente comprensibile se avulso dal contesto, e cercano inoltre di far dedurre al ragazzo il significato dei termini per lui sconosciuti in base al contesto in cui sono inseriti.
• Scrittura: attraverso esercizi in cui i ragazzi devono utilizzare le parole ap-prese viene consolidata la terminologia già ripetutamente presentata nel corso degli esercizi precedenti. Particolare importanza è stata riservata agli esercizi di scrittura creativa, che avvicinano i ragazzi alla lingua scritta in maniera fantasiosa e accattivante.
• Giochi: giochi che utilizzano le parole apprese nel capitolo per consolidare la conoscenza del lessico attraverso attività particolarmente motivanti.
2 Per la definizione di sfondo integratore si veda P. Zanelli, Uno sfondo per integrare, Bologna, Cappelli, 1986.
Introduzione ◆ 9
– Schede di approfondimento linguistico: contengono approfondimenti sulla lingua, la polisemia, le figure retoriche utilizzate in poesia e in prosa, la morfologia dei termini, l’analisi del testo.
– Schede di approfondimento interdisciplinare: i termini proposti vengono ul-teriormente approfonditi nei significati che assumono nelle diverse discipline. All’interno di queste schede vengono proposte attività mirate a consolidare il metodo di studio attraverso un corretto approccio al testo (individuazione delle parole chiave, suddivisione in sequenze, creazione di schemi riassuntivi). Molti approfondimenti sono dedicati alla lettura d’immagine, per esplorare le modalità espressive dei diversi tipi di linguaggio. Proposte di approfondimenti interdisciplinari si trovano non solo nelle schede, ma anche all’interno delle varie sezioni; l’approccio marcatamente interdisciplinare rende quindi questo testo particolarmente adatto a fornire spunti e suggerimenti per le ore destinate alle attività laboratoriali previste dai nuovi ordinamenti per la scuola secondaria di primo grado.
– Testi: l’appendice di ogni sezione è riservata alla presentazione di testi sull’argo-mento, cui seguono esercizi di comprensione e analisi del testo, con particolare attenzione al significato che i termini assumono nel contesto della frase. Le cinque tipologie di esercizi utilizzati nel capitolo si alternano senza uno schema definito, privilegiando la tipologia che meglio consente la comprensione del testo. I brani utilizzati sono volutamente molto vari, per rendere l’idea della molteplicità dei linguaggi comunicativi: si va infatti dai testi più significativi della letteratura classica e contemporanea, al linguaggio poetico, ad articoli di giornale, riviste e siti internet.
Con questo tipo di struttura, che noi riteniamo particolarmente innovativa, auspichiamo che il libro costituisca un valido strumento (e non solo) per sviluppare percorsi di apprendimento efficaci e motivanti.
Unità didattica 1 – La casa
Sezione Contenuti principali Approfondimenti Linguistici (AL)e Interdisciplinari (AI)
Sezione 1La casa: definizioni e tipologie di abita-zione
Lessico e sinonimi. Le parti della casa; tipi di case
Sezione 2Gli ambienti della casa
Lessico e sinonimi. Le agenzie immobi-liari
La pianta dell’abitazione (AI)
Sezione 3Arredamento, elet-trodomestici, utensili
Lessico e sinonimi. La cucina; la camera da letto
La stanza di Van Gogh (AI)Come si formano le parole: le parole composte (AL)Da una lingua all’altra (AL)Architettura sacra ed edilizia moderna (AI)Dentro il castello (AI)
Appendice Testo 1. Quartieri diversi
Testo 2. «Io uccido» di G. Faletti
Testo 3. I Portoni L’origine delle parole: famiglie di parole (AL)
Testo 4. «Coraline» di N. Gaiman Tante parole, un significato; una parola, tanti significati (AL)Significato letterale e significato figurato (AL)
Testo 5. «La casa delle vacanze» di C. Barker
Testo 6. «Palomar» di I. Calvino La sinestesia (AL)Similitudini e metafore (AL)Autoritratto di Govoni (AI)Animali domestici e domesticati (AI)
Unità didattica 2 – La città
Sezione Contenuti principali Approfondimenti Linguistici (AL)e Interdisciplinari (AI)
Sezione 1La città: introduzio-ne
Lessico e sinonimi. Le parti della città La circonlocuzione (AL)
Appendice Testo 1. La struttura della città: la pianta
Sezione 2La strada
Lessico e sinonimi. Gli aggettivi
Appendice Testo 1. Viaggi e viaggiatori nell’anti-chità
Sezione 3La piazza
Lessico e sinonimi. La piazza
(continua)
Appendice Testo 1. Trafalgar Square
Testo 2. «Notre-Dame de Paris» di V. Hugo
Testo 3. «I promessi sposi» di A. Man-zoni
Testo 4. «Libertà» di G. Verga La personificazione (AL)La sineddoche (AL)Figure retoriche e immagine fotografica (AI)
Testo 5. «I canti orfici» di D. Campana L’allitterazione (AL)Le piazze di Campana e De Chirico (AI)
Sezione 4I mezzi di trasporto
Lessico e sinonimi. La parola «mezzo»; il ciclomotore; la motocicletta; l’automobile; la bicicletta; il treno; l’autobus e il tram
Appendice Testo 1. «Non ti muovere» di M. Maz-zantini
La sinestesia (AL)Il narratore (AL)Il gergo (AL)
Testo 2. «Il Manifesto del Futurismo» di F. T. Marinetti
Testo 3. «Ode a un’automobile da corsa» di F. T. Marinetti
Testo 4. «Il giro del mondo in 80 giorni» di J. Verne
Testo 5. «La casa di Via Valadier» di C. Cassola
Testo 6. «Ragazzi di vita» di P.P. Pasolini
Sezione 5La chiesa
Lessico e sinonimi. La chiesa
Appendice Testo 1. «Il nome della rosa» di U. Eco
Sezione 6Il negozio
Lessico e sinonimi. Tipi di negozi
Appendice Testo 1. «Il ventre di Parigi» di E. Zola
Unità didattica 3 – Gli ambienti naturali
Sezione Contenuti principali Approfondimenti Linguistici (AL)e Interdisciplinari (AI)
Sezione 1La campagna
Lessico e sinonimi. La campagna «L’Estate» di Arcimboldo (AI)L’origine delle parole (AL)Denotazione e connotazione (AL)
Appendice Testo 1. Rivoluzione «verde» e mecca-nizzazione
Testo 2. Ambiente e salute
(continua)
(continua)
Testo 3. «L’uomo che piantava gli alberi» di J. Giono
Metafore e figure retoriche (AL)
Testo 4. Perché l’agricoltura è responsabile della nascita delle malattie infettive
Testo 5. «L’uccellino dal freddo» e «Ara-no» di G. Pascoli
Il suono delle parole (AL)
Sezione 2Il mare
Lessico e sinonimi. Il mare; la costa; le imbarcazioni; il porto
I prodotti ittici (AI)
Appendice Testo 1. «La vagabonda» di S. Creech
Testo 2. «L’isola del tesoro» di R.L. Steven-son
Testo 3. «L’isola di Arturo» di E. Mo-rante
Descrizione soggettiva e oggettiva (AL)
Testo 4. La «Fleur de Lampaul»
Testo 5. «Sette storie gotiche» di K. Blixen
Testo 6. «La mattanza» di G. Assereto
Testo 7. Le proprietà nutritive del pesce
Testo 8. Il parco marino Tavolara di Capo Coda Cavallo
Testo 9. Testi poetici
Sezione 3La montagna e la collina
Lessico e sinonimi. Le parole della mon-tagna; il ghiacciaio; lo sfruttamento della montagna; sport invernali; i mezzi di trasporto
Appendice Testo 1. La Valle D’Aosta
Testo 2. L’uomo e la montagna
Testo 3. La collina in estate
Testo 4. «La bella estate» di C. Pavese
Testo 5. «Il diavolo cervo» di G. Deledda
Testo 6. «Il mio Carso» di S. Slataper Il fenomeno del Carsismo (AI)
Sezione 4Il fiume e il lago
Lessico e sinonimi. Il fiume e il lago Il corso di un fiume (AI)L’inquinamento delle acque dei fiumi (AI)
Appendice Testo 1. Gli sport fluviali: il kayak
Testo 2. Idrografia e città
Testo 3. Bologna città della seta
Testo 4. Testi poetici Il fiume nell’arte (AI)
(continua)
94 ◆ © 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson
La strada
sezione 2
DEFINIZIONE
Con il termine strada s’intende un tratto di terreno, generalmente spianato o lastricato, che permette la comunicazione tra più luoghi.
La parola «strada» deriva dal latino via(m) strata(m), «via lastricata». Si tratta di un’«ellissi», in quanto la combinazione sintag-matica abituale, in questo caso via(m) strata(m), si riduce e il signifi cato di tutto il sintagma viene trasferito al solo aggettivo, strata(m). La parola «strada» deriva quindi non dal nome latino della strada (via), bensì dal termine tecnico indicante il lastricato (strata), il termine cioè che in ma-niera più evidente distingueva le grandi vie di comunicazione romane dalle piste polverose dell’antichità.
Casi di ellissi si possono riscontrare anche in altre epoche della storia della nostra lingua, incluso l’italiano contemporaneo; ad esempio, il sintagma città capitale si è ridotto a capitale, il sintagma legge fi nanziaria si è ridotto a fi nan-
ziaria. Per quanto concerne il campo semantico della strada, le ellissi sono numerosissime; strada provinciale si riduce a la provinciale, strada statale diventa la statale, e strada tangenziale diviene la tangenziale.
sezione 2
© 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson ◆ 95
lessico e sinonimi: gli aggettivi
Esercizio 6 Trova l’intruso In ciascuna riga della tabella ci sono quattro aggettivi che appartengono al campo semantico della strada, di cui tre sono tra loro sinonimi. Trova l’intruso e scrivilo negli appositi spazi, poi trascrivi nello schema la lettera che si trova in corrispondenza del simbolo e scoprirai quale caratteristica della strada ci costringe a sterzare:
Aggettivi Intruso
Convergente, ampia, spaziosa, larga ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___
% R
Erta, ripida, scoscesa, rapida ___ ___ ___ ___ ___ ___
P
Deserta, pubblica, vuota, sgombra ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___ ___
Ø
Frequentata, affollata, comoda, gremita ___ ___ ___ ___ ___ ___
!
% Ø P R !
Esercizio 7 Contraria) Collega tra loro le seguenti coppie di contrari:
FREQUENTATA
AFFOLLATA
SICURA
PIANA
SELCIATA
SGOMBRA
DESERTA
ERTA
DISSELCIATA
PERICOLOSA
sezione 2
96 ◆ © 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson
b) Completa le seguenti frasi utilizzando i termini dell’esercizio a):
1. I sentieri di montagna, data la forte pendenza, sono __________________________ e tortuosi.2. In occasione della festa del patrono, la piazza della chiesa era __________________________ di
fedeli che attendevano l’arrivo del Vescovo.3. Di sera, i vicoli della città vecchia, essendo poco __________________________ o addirittura _______
___________________, sono poco __________________________.4. Il pavimento delle piazze e delle vie del centro storico è spesso __________________________, cioè
costituito di ciottoli.5. La piazza è stata __________________________ per ripristinare l’antica pavimentazione sottostante.6. Il viottolo è una via __________________________ che si trova in campagna. I piccoli villaggi cam-
pestri sono pieni di viottoli; si chiamano viottoli anche i piccoli sentieri che delimitano i campi coltivati. Anche il vicolo è una via __________________________, ma a differenza del viot-tolo si trova in città, specialmente nei quartieri del centro storico. Spesso i vicoli sono senza sbocco e vengono chiamati vicoli ciechi; l’espressione «vicolo cieco» ha anche un signifi cato fi gurato e indica una situazione problematica, senza via d’uscita.
polisemia e linguaggio figurato
Esercizio 8 Collegaa) Collega ciascuna frase al signifi cato che in essa la parola «strada» assume:
Frase Signifi cato
A. La strada che collega Volterra a Massa Marittima è una fra le più pittoresche della Toscana.
B. Il paese più vicino è a molti chilometri di strada.
C. Frequentando le cattive compagnie è facile andare fuori strada.
D. Dopo il divorzio, essendo l’apparta-mento intestato alla moglie, si ritrovò sulla strada.
E. La sua volgarità e il suo abbigliamento appariscente la rendono simile alle donne di strada.
F. L’ambulanza si fece strada tra la folla e raggiunse il ferito.
G. Per diventare famoso tentò tutte le strade possibili, ma senza alcun risul-tato.
1. Tratto di terreno che permette la co-municazione tra più luoghi.
2. Spregiativo, indica volgarità, trivialità.
3. Mezzo per riuscire in un intento.
4. Condotta, modo di agire.
5. Condizione di miseria, di mancanza di mezzi.
6. Passaggio, varco.
7. Via, cammino che conduce in un dato luogo.
sezione 2
© 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson ◆ 97
Esercizio 9 ScriviScrivi tre frasi in cui la parola «strada» assuma tre diversi signifi cati:
1. _____________________________________________________________________________________________________________________________
2. _____________________________________________________________________________________________________________________________
3. _____________________________________________________________________________________________________________________________
Esercizio 10 Linguaggio fi guratoa) In alcune frasi dell’esercizio 8 la parola «strada» assume un signifi cato fi gurato; quali? _____________________________________________________________________________________________________________________________
b) Ci sono una serie di espressioni in cui la strada assume un signifi cato fi gurato, trasforman-dosi in una metafora della vita, intesa come cammino verso la salvezza. Sapresti citarne alcune?
_____________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________
244 ◆ © 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson
testo 2 – da «l’isola del tesoro» di r.l. stevenson
«L’isola del tesoro» è un grande classico fra i romanzi d’avventura: narra la storia di Jim Hawkins, nella cui locanda arriva un famoso e temibile pirata, braccato dagli ex-compagni di viaggio. Prima di morire, il temibile fi libustiere chiede aiuto a Jim, il quale trova nel suo mi-sterioso baule una preziosa mappa. È l’inizio di una storia avvincente tra mari, pirati e insidie di ogni tipo: per affrontarle a Jim occorrerà tutto il suo coraggio.
DizionarioLeggi il testo e sottolinea i termini che non conosci. Molti di essi sicuramente fanno parte del lessico specifi co della navigazione: con i compagni suddivideteli e cercateli sul dizionario, aiutandovi, se sono presenti, con eventuali tavole di nomenclatura e illustrazioni che molti vocabolari offrono. Dopo aver svolto l’esercizio, rileggi il testo, che ti sembrerà più compren-sibile:
mi ero appena installato sul bompresso, che il fi occo si riscosse e s’empì di vento cambiando murata, col rumore d’un colpo di fucile. Sotto l’urto la goletta tremò fi no alla chiglia, ma di lì a poco, seguitando le altre vele a portare, il fi occo tornò a svolazzare, e poi ricadde inerte.Poco mancò che lo scossone non mi gettasse in mare. Senza perder tempo strisciai lungo il bompresso e piombai, testa avanti, sul ponte.Ero sottovento a prua, e la randa maestra, che ancora portava, mi nascondeva una parte della coperta di poppa. Non si vedeva un’anima. Il tavolato, non più spazzato dopo la rivolta, recava l’impronta di molte pedate; e una bottiglia vuota dal collo rotto rotolava di qua e di là come cosa viva.D’un tratto l’Hispaniola prese il vento in pieno. I fi occhi alle mie spalle strepitaro-no forte, la barra del timone si abbatté, l’intera nave ebbe un doloroso sussulto; nel medesimo istante la verga di randa girò entro bordo, e la vela spostandosi mi permise di vedere la parte della coperta di poppa.Le due guardie erano là: Berretto Rosso supino, rigido come una stanga, con le braccia spalancate come quelle d’un crocifi sso, le labbra semichiuse che scoprivano i denti; Israel Hands appoggiato contro il parapetto, il mento sul petto, le palme delle mani aperte davanti a sé, e la faccia, sotto l’abbronzatura, scialba come una candela di sego.Per un momento la nave si contorse andando sghemba come un cavallo vizioso, mentre le vele prendevano il vento ora da un bordo ora dall’altro, e la verga di randa balzando di qua e di là faceva, sotto lo sforzo, lamentare l’albero. Di tanto in tanto una nuvola di spruzzi saltava al di sopra del parapetto e la prua cozzava violentemente contro un maroso; il grande e bene attrezzato veliero navigava assai peggio della rustica e bistorta piroga ormai seppellita in fondo al mare.
(R.L. Stevenson, L’isola del tesoro, Milano, Fabbri, 1984)
© 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson ◆ 245
ClozeCompleta le frasi inserendo al posto giusto i seguenti termini:
CHIGLIA COFFA PONTE PRUA RANDA ALBERO
a) Il nostromo restò a lungo sulla __________________________ a scrutare l’orizzonte.b) La forma della __________________________ delle imbarcazioni dev’essere bene affusolata per fendere
le onde.c) Robuste corde, dette sartie, ancorano saldamente l’__________________________ al fi anco della
nave.d) La __________________________ è l’elemento continuo che collega le ossature trasversali dello scafo
da prua a poppa.e) Sul ____________________________ i marinai si apprestano a effettuare le manovre di attracco in
porto.f) La boma è una trave orizzontale fi ssata in basso all’albero di poppa che tiene tesa la vela
di __________________________.
PolisemiaIn svariate occasioni abbiamo potuto notare che i termini tecnici (ad esempio boma, randa, coffa) sono spesso diffi cili da apprendere e fanno parte di un lessico, in questo caso quello marinaresco, noto con precisione solo agli addetti ai lavori; questi tecnicismi hanno tuttavia il vantaggio di designare con precisione e senza possibilità di errore sostantivi o verbi apparte-nenti a un determinato settore. Pensiamo a quanto è importante, per manovrare una nave, che ogni vela abbia un nome preciso diverso dalle altre! Anche nel linguaggio nautico incontriamo però alcuni termini molto più comuni ma, proprio per questo, usati in vari contesti con diversi signifi cati; è il caso di «coperta», «ponte», «albe-ro». Vediamone gli usi:
• Coperta: nella nave indica il palco che chiude o copre la parte superiore di ogni bastimen-to; essere sopra coperta signifi ca essere all’aperto, «sottocoperta» invece indica la parte interna della nave. In quale contesto viene usato anche questo termine?
• Ponte: è parola usata in vari contesti, nei quali indica però sempre una struttura di colle-gamento. Nella nave indica tutti i pavimenti orizzontali, in legno o acciaio, che dividono l’interno dello scafo nel senso dell’altezza: nei moderni traghetti o navi da crociera i ponti corrispondono di fatto ai «piani» in cui è suddivisa la nave.
a) Prova a scrivere almeno tre frasi in cui «ponte» sia usato con signifi cati diversi:
• __________________________________________________________________________________________________________________________
• __________________________________________________________________________________________________________________________
• __________________________________________________________________________________________________________________________
• __________________________________________________________________________________________________________________________
b) Anche per il termine «albero» vale lo stesso discorso; prova a spiegare cosa signifi ca «al-bero» per un botanico, per un marinaio, per un appassionato di araldica (la scienza che studia stemmi e casati), per un meccanico.
testo 2
246 ◆ © 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson
CollegaNel testo sono citati tre tipi di imbarcazione. Collega ciascuno di essi alla defi nizione appro-priata:
GOLETTA
PIROGA
VELIERO
Imbarcazione rudimentale scavata in un tronco o costruita con cor-tecce, liane, pelli e simili.
Bastimento a due alberi (da parola bretone che signifi ca gabbiano).
Bastimento a vele.
SinonimiTrova un sinonimo per ognuno dei seguenti aggettivi: aiutati eventualmente con un dizionario o con un vocabolario dei sinonimi e contrari.
INERTE ___________________________________________________________________________________________________________
SCIALBA ___________________________________________________________________________________________________________
SGHEMBA ___________________________________________________________________________________________________________
RUSTICA ___________________________________________________________________________________________________________
SimilitudiniCompleta le similitudini presenti nel testo e spiegane con le tue parole il senso:
• La faccia scialba come ______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
• La nave si contorse, andando sghemba come _____________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
testo 2
© 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson ◆ 247
testo 3 – da «l’isola di arturo» di elsa morante
Il libro racconta le vicende dell’adolescente Arturo, che, avendo perso da piccolo la madre e avendo il padre sempre in viaggio, cresce libero e selvaggio circondato dalla natura dell’isola di Procida. La sua vita sarà sconvolta dal ritorno del padre e della sua nuova, giovanissima moglie.
le isole del nostro arcipelago, laggiù, sul mare napoletano, sono tutte belle.Le loro terre sono per gran parte di origine vulcanica; e, specialmente in vicinanza degli antichi crateri, vi nascono migliaia di fi ori spontanei, di cui non rividi mai più i simili sul continente. In primavera, le colline si coprono di ginestre:16 riconosci il loro odore selvatico e carezzevole appena ti avvicini ai nostri porti, viaggiando sul mare nel mese di giugno.Su per la collina, attraverso la campagna, la mia isola ha straducce solitarie chiuse tra muri antichi, oltre ai quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole, coperte di ciottoli e conchiglie, e nascoste tra grandi scogliere. Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l’acqua, fanno il nido i gabbiani e le tortore selvatiche, di cui, specialmente al mattino presto, s’odono le voci, ora lamentose, ora allegre. Là, nei giorni quieti, il mare è tenero e fresco, e si posa sulla riva come una rugia-da. Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfi no; mi accontenterei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua.Intorno al porto, le vie sono tutte vicoli senza sole, fra le case rustiche, e antiche di secoli, che appaiono severe e tristi, sebbene tinte di bei colori di conchiglia, rosa o cinereo.17 Sui davanzali delle fi nestruole, strette quasi come feritoie,18 si vede qualche volta una pianta di garofano, coltivata in un barattolo di latta.
(E. Morante, L’isola di Arturo, Torino, Einaudi, 2005)
Comprenderea) Sottolinea le parole che ti fanno capire che Arturo ama molto la sua isola.b) Quali sono gli aspetti del paesaggio che ritornano alla sua memoria?c) Qual è il desiderio di Arturo?
SimilitudiniIndividua le similitudini presenti nel testo.
16 Arbusto spontaneo con fi ori gialli a grappoli.17 Color cenere, grigio.18 Stretta apertura della parete.
248 ◆ © 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson
Geografi aAiutandoti con la carta geografi ca dell’Italia trova l’isola di Procida. Quali sono le altre isole che compongono l’arcipelago campano? ____________________________________________________________________________
Indica i nomi di altri arcipelaghi italiani e la regione a cui appartengono: __________________________
_________________________________________________________________________________________________________________________________
AggettiviIndica quali sono gli aggettivi usati per defi nire i seguenti elementi del paesaggio, poi ag-giungine due che ti sembrano adeguati al contesto:
• odore delle ginestre _________________________________________________________________________________________
• sabbia _________________________________________________________________________________________
• voci degli uccelli _________________________________________________________________________________________
• mare _________________________________________________________________________________________
• case _________________________________________________________________________________________
LessicoVediamo assieme di comprendere meglio alcuni termini contenuti nei testi:
• torreggianti: che svettano come torri. È aggettivo derivato dal sostantivo __________________________ (con le stesse modalità di verdeggianti, ondeggianti, ecc.).
• panorama: deriva da una parola greca composta: pan (tutto) e hòrama (vista), derivato dall’indeuropeo horân (vedere); signifi ca quindi letteralmente __________________________.
• periplo: deriva da una parola latina, che a sua volta è una parola greca composta perì-plous, che signifi ca «navigare intorno»; indica appunto la circumnavigazione. Sapendo che il prefi sso perì- signifi ca intorno, spiega tu l’etimologia della parola «perimetro».
______________________________________________________________________________________________________________________________
testo 3
© 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson ◆ 249
Descrizione soggettiva e oggettiva
Esercizio A Aggettivi possessivi e diminutivi
a) Hai visto quali sono i termini che fanno comprendere al lettore l’attaccamento del ragazzo alla sua terra natìa. In particolare spesso vengono usati aggettivi possessivi prima di alcuni nomi, che conferiscono un valore affettivo e domestico alla descri-zione. Evidenzia i possessivi usati. Secondo te la descrizione dell’isola è soggettiva o oggettiva? Discutine con i compagni.
b) Vengono date al testo altre sfumature familiari e affettive alterando alcuni nomi, che vengono proposti nella forma del diminutivo: sai individuare i due diminutivi nel testo di Elsa Morante?
Esercizio B Dati sensoriali
a) Possiamo notare che nel testo l’isola viene descritta in maniera soggettiva seguendo il fi lo della memoria: per ricostruire un ricordo di Procida vivo e realistico l’autrice fa appello non solo al senso della vista (sicuramente predominante nelle descrizioni paesaggistiche) ma anche ad altri sensi, come l’udito e l’olfatto. Sottolinea nel testo con colori diversi i dati visivi, quelli olfattivi e quelli uditivi.
b) Leggi ora la descrizione di Procida fatta da una guida turistica:
procida (kmq 3,75) è isola di origine vulcanica con coste alte e frasta-gliate, preceduta dall’isolotto di Vivara e posta in asse alla penisola di capo Miseno. Interamente coltivata ad agrumi, è lievemente ondulata e culmina a NE alla «Terra Murata» (m 91), ov’è la chiesa di San Michele con soffi tto ligneo. Approdo e centro principale è Procida (ab. 10.559), pittorescamente disposta con le sue case attorno alla rada e dominata da un castello da cui si gode un bel panorama. Spiagge sabbiose sono al Lido, sulla costa occidentale; bel panorama dalla punta Solchiaro presso Chiaiolella. Interessante il periplo dell’isola in barca, che richiede circa tre ore: permette di osservare le articolazioni del perimetro costiero e la varietà di colorazione del mare.
(AA.VV., Guida d’Italia, Touring Club Italiano, Milano, Mondadori, 1994)
Si tratta di una descrizione soggettiva o oggettiva? Trovi nel testo diminutivi, aggettivi possessivi, richiami a odori, suoni o sapori particolari? Confronta i due testi e osserva
Approfondimento linguistico
250 ◆ © 2006, I. Veronesi e E. Zambelli, Arricchimento lessicale, Trento, Erickson
le differenze: nel primo compaiono termini affettivi (vezzeggiativi, aggettivi possessivi, aggettivi qualifi cativi che connotano il luogo in maniera positiva…), il secondo invece descrive l’isola con una prospettiva che possiamo defi nire ___________________________________
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Esercizio C ScrivereC’è un aspetto, del luogo in cui sei cresciuto, che ti piace particolarmente? Oppure di una località in cui hai trascorso le vacanze? Descrivilo in due brevi brani sul quaderno, sulla falsariga dei due testi letti: il primo testo avrà un taglio soggettivo e personale (usa diminutivi, similitudini, aggettivi possessivi, dati visivi, uditivi e olfattivi, ecc.), il secondo avrà un taglio oggettivo (come se scrivessi per una guida di viaggi).
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