IL MERCATO DEL LAVORO E L’ANDAMENTO
INFORTUNISTICO
BERGAMO 2010
TABELLE STATISTICHEFonte BANCA DATI INAIL
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Occupati in complesso
2009 2010
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Bergamo 289 180 469 284 184 468
Lombardia 2.504 1.796 4.300 2.476 1.797 4.273
Italia 13.789 9.236 23.025 13.634 9.238 22.872
Fonte: ISTAT - Valori espressi in migliaia
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Il mercato del lavoro non presenta significative variazioni in termini numerici riguardo al numero degli occupati in provincia di Bergamo. Dai dati emerge che la diminuzione ha interessato maggiormente gli uomini rispetto alle donne, che hanno invece registrato un incremento di 4.000 unità, consentendo una compensazione numerica. La risalita del tasso di attività femminile a Bergamo è in controtendenza rispetto al dato nazionale e regionale.
OCCUPATI PER SETTOREAGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI
2009 2010 2009 2010 2009 2010
Bergamo 7 9 213 206 249 253
Lombardia 73 71 1.529 1.465 2.698 2.737
Italia 874 891 6.715 6.511 15.436 15.471
Fonte: ISTAT - INDAGINE FORZA LAVORO Valori espressi in migliaia
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Disaggregando i dati emerge come la diminuzione degli occupati abbia interessato maggiormente, come prevedibile, il settore dell’industria ed in particolare quella manifatturiera che è ancora attestata al di sotto dei livelli pre-crisi. Si è verificato un parziale recupero nei servizi che ha riguardato soprattutto gli occupati nell’ambito dei servizi alle famiglie. Il contenuto calo degli occupati è da ricondurre ad una ricomposizione interna allo stock tra occupati temporanei (in aumento) e occupati standard (in flessione).
TASSO DI OCCUPAZIONE
ANNO 2009 ANNO 2010
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Bergamo 76,8 51,3 64,4 75,3 51,7 63,8
Lombardia 75,2 56,1 65,8 74,2 55,8 65,1
Italia 68,6 46,4 57,5 67,7 46,1 56,9
Fonte: ISTAT - Valori espressi in percentuale
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Il dato significativo risulta essere il divario tra il tasso di attività femminile bergamasco, più alto di quello nazionale, ma più basso di quello lombardo.
Totale Infortuni denunciati 2006-2010 (Gestioni Industria e servizi, Agricoltura e Conto Stato)
Ambito territoriale
2006 2007 2008 2009 2010VARIAZION
E2010/2009
VARIAZIONE2010/2006
BERGAMO 20.098 19.498 18.593 15.827 15.810 -0,11 -21,33
LOMBARDIA 157.998 155.480 149.565 134.085 133.243 -0,63 -15,67
ITALIA 888.882 877.769 842.271 790.112 775.374 -1,90 -12,77
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L’esame dei dati infortunistici nell’arco del quinquennio evidenzia una costante diminuzione degli infortuni, seppure con una maggiore flessione nel 2009, cui ha, ma solo in parte, contribuito la grave congiuntura economica che ha colpito l’Italia e il mondo intero, come si evince dall’andamento del numero degli occupati nell’arco temporale considerato.
INFORTUNI DENUNCIATI
OCCUPATI NEL PERIODO 2006/2010
Ambito territoriale
2006 2007 2008 2009 2010 VARIAZIONE2010/2009
VARIAZIONE2010/2006
BERGAMO 466 465 469 469 468 -0,21 0,42
LOMBARDIA 4.273 4.305 4.351 4.300 4.273 -0,63 0
ITALIA 22.988 23.222 23.405 23.025 22.872 -0,67 -0,50 INA
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Il trend occupazionale evidenzia come nel quinquennio non ci sia stata una diminuzione numerica degli occupati, pur in presenza, al contrario, di una sostanziale diminuzione degli infortuni.
Fonte: ISTAT - Valori espressi in migliaia
Trend occupazione
Infortuni denunciati Lombardia per provincia 2006/2010
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Un esame della situazione infortunistica sul territorio lombardo evidenzia come la flessione riguardi tutte le province, con una maggiore flessione nell’arco temporale 2008-2009, interessato da grave crisi economica e occupazionale che ha investito l’Italia e i mercati mondiali e che, si stima, abbia inciso per circa un terzo sulla diminuzione degli infortuni.
Infortuni sul lavoro denunciati 2006/2010Gestione Industria e Servizi
Ambito territoriale
TOTALE INFORTUNI VAR %
2010/2006 VAR %
2010/2009 2006 2007 2008 2009 2010
BERGAMO 19.096 18.591 17.724 14.993 14.886 -22,04 -0,71
LOMBARDIA 149.077 147.336 141.435 125.755 124.758 -16,31 -0,79
ITALIA 839.329 825.974 790.279 705.241 692.795 -17,45 -1,8
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Dopo la forte diminuzione registrata nel 2009 rispetto all’anno precedente (-15% per la provincia di Bergamo), il 2010 non presenta significative variazioni a livello provinciale e regionale, differentemente dal dato nazionale che è più marcato.
Infortuni sul lavoro denunciati 2006/2010 Gestione Gestione Agricoltura
Ambito territoriale
TOTALE INFORTUNI VAR %
2010/2006 VAR %
2010/2009 2006 2007 2008 2009 2010
BERGAMO 598 501 440 472 468 -21,73 -0,84
LOMBARDIA 5.341 4.656 4.311 4.276 4.244 -20,53 -0,74
ITALIA 63.082 57.205 53.354 52.665 50.121 -20,54 -4,83
Trend in diminuzione costante, caratterizzato da una variazione percentuale nel triennio pressoché analoga ai vari livelli territoriali mentre una maggiore variazione registra a livello nazionale il confronto tra il 2009 e il 2010.
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Infortuni sul lavoro denunciati 2006-2010 Gestione Conto Stato
Ambito territoriale
TOTALE INFORTUNI VAR %
2010/2006 VAR %
2010/2009 2006 2007 2008 2009 2010
BERGAMO 404 406 429 422 456 12,87 8,05
LOMBARDIA 3.580 3.488 3.819 4.054 4.241 18,46 4,61
ITALIA 28.729 29.223 31.511 32.206 32.458 12,97 0,78
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La Gestione in Conto Stato registra un andamento in controtendenza rispetto ai dati precedenti in quanto gli infortuni sono aumentati nel quinquennio con incrementi sovrapponibili tra il dato provinciale e quello nazionale. In particolare si noti l’incremento registrato per Bergamo dal 2009 al 2010 pari al doppio del dato regionale.
INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI 2010 BERGAMOSETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA
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Infortuni mortaliInfortuni mortali
Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008/2010 e denunciati all'INAIL
ambito territoriale 2008 2009 2010
BERGAMO 19 20 14
LOMBARDIA 175 184 125
ITALIA 1.120 1.053 980 (*) dati aggiornati al 30 aprile 2011; (*) stima previsionale del dato annuo definitivo
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Secondo le stime previsionali, per la prima volta gli infortuni mortali si attesteranno, a livello nazionale, al di sotto della soglia dei mille casi. Anche in provincia di Bergamo il numero dei mortali è stato nettamente inferiore a quello del 2009 e soltanto con l’aggiornamento al 31 ottobre i dati potranno considerarsi definitivi (si segnala, infatti, che la provvisorietà dei dati stessi è legata al sistema di rilevazione che considera i decessi avvenuti entro 180 giorni dalla data evento). Dei 14 casi registrati nella nostra provincia, 8 sono avvenuti sulla strada e, di questi, 5 in itinere.
Infortuni stradaliInfortuni stradali
Infortuni stradali denunciati nel periodo 2008-2010
VAR %
2010/2009 di cui MORTALI
ambito territoriale 2008 2009 2010 2008 2009 2010
BERGAMO 3.217 2.740 2.879 5,1 15 12 8
LOMBARDIA 27.089 24.301 23.925 -1,5 108 111 68
ITALIA 134.626 125.961 124.376 -1,3 623 570 532 (*)
dati aggiornati al 30 aprile 2011; (*) stima previsionale del dato annuo definitivo
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L’infortunio stradale è quello che si verifica nella pubblica via e comprende sia l’infortunio occorso nell'esercizio di un'attività lavorativa (ad es. ai lavoratori che si occupano della manutenzione delle strade, agli autotrasportatori, piazzisti, commessi viaggiatori), sia quello cd. in itinere. Rappresenta, per la nostra Provincia, nel 2010, circa il 18% del totale degli infortuni denunciati, dato analogo a quello regionale ma superiore a quello nazionale che è del 16% circa. Si osserva, nel raffronto 2009-2010 un incremento nel nostro territorio, a fronte di una generale diminuzione a livello regionale e nazionale. Sono tuttavia diminuiti i casi mortali avvenuti sulla strada.
Infortuni in itinereInfortuni in itinere
Infortuni in itinere denunciati nel triennio 2008-2010 ambito
territoriale VAR %
2010/2009 CASI MORTALI
2008 2009 2010 2008 2009 2010
BERGAMO 2.340 2.057 1.990 -3,3 9 10 5
LOMBARDIA 21.274 19.958 18.981 -4,9 65 75 42 ITALIA 99.366 93.037 88.629 -4,7 291 274 244 (*)
dati aggiornati al 30 aprile 2011; (*) stima previsionale del dato annuo definitivo
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L’infortunio in itinere è quello che si verifica durante il normale percorso di andata e ritorno dall'abitazione al posto di lavoro, o da un luogo di lavoro ad un altro, nel caso di rapporti di lavoro plurimi o, ancora, durante l'abituale percorso per la consumazione dei pasti qualora non esista una mensa aziendale. E’ previsto dall’art.12 del dlgs 38/2000 e viene indennizzato sempreché il lavoratore non si sia volontariamente esposto ad un rischio maggiore o diverso rispetto a quello richiesto dal tragitto. Nella nostra provincia gli infortuni in itinere costituiscono, nel 2010, il 12% circa di tutti gli infortuni e circa il 70% degli infortuni stradali. A differenza di questi ultimi, aumentati del 5%, nel 2010 rispetto al 2009, quelli in itinere sono diminuiti, seppure in misura più contenuta rispetto al dato regionale e nazionale. Si evince da ciò che l’incremento ha riguardato gli infortuni stradali in occasione di lavoro (trasporto, spedizioni, spostamenti legati all’attività lavorativa vera e propria si pensi agli agenti di commercio, a coloro che sovraintendono ai cantieri ….) Da evidenziare la drastica riduzione degli infortuni mortali in itinere, passati dai 10 del 2009 ai 5 dello scorso anno.
Infortuni a stranieriInfortuni a stranieri
Ambito territoriale
TOTALE INFORTUNI DENUNCIATI VAR %
2010/2009 Casi mortali2008/2010
2008 2009 2010
BERGAMO 4.381 3.242 3.328 2,7 6 3 3
LOMBARDIA 29.788 24.541 25.072 2,2 42 33 25
ITALIA 143.641 119.240 120.135 0,8 188 144 138
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Pur essendosi registrato nel triennio un sensibile calo degli infortuni degli stranieri, nel biennio 2009/2010 vi è stato un aumento, confermato anche a livello regionale e, in modo minore, anche a livello nazionale.
La frequenza relativaLa frequenza relativa
Definizione:Definizione:Rapporto tra eventi lesivi indennizzati e numero
degli esposti Gli indicatori sono costruiti con riferimento alla
media dell’ultimo triennio consolidato al fine di disporre di una base statistica più stabile e significativa.
Sono inoltre stati esclusi i casi di infortunio in itinere in quanto non strettamente correlati all’attività lavorativa svolta dall’infortunato.
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FREQUENZE RELATIVE D'INFORTUNIO E SETTORESETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA
MEDIA TRIENNIO 2006/2008 BERGAMO
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L’indice di frequenza per Bergamo è di 30,68, per la Lombardia è di 23,51 e il dato nazionale ammonta a 27,06 .
Rapporto di gravità
Definizione:Rapporto tra le conseguenze degli eventi lesivi indennizzati e il
numero degli esposti.
Tutte le tipologie di conseguenze sono espresse in giornate perdute :
Inabilità temporanea: giornate effettivamente perdute Inabilità permanente : ogni grado corrisponde a 75 giornate
perduteMorte: ogni caso equivale a 7500 giornate
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RAPPORTO DI GRAVITA’ PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA
MEDIA TRIENNIO 2006/2008 BERGAMO
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Il rapporto di gravità per Bergamo è di 3,54, per la Lombardia è 2,21 e il dato nazionale registra un valore pari a 2,95.
Le malattie professionaliLe malattie professionali
L’Inail eroga le stesse prestazioni previste per gli infortuni sul lavoro agli assicurati per i quali è accertato che la malattia denunciata è stata contratta nell’esercizio e a causa delle lavorazioni tutelate.
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Malattie professionali manifestatesi nel periodo 2008-2010 e denunciate all'INAIL
Ambito territoriale
TOTALE MALATTIE PROFESSIONALI VAR %
2010/2009
Con esiti mortali
2008 2009 2010 2008 2009 2010
BERGAMO 919 837 1.009 20,05 24 29 16
LOMBARDIA 2.900 2.845 3.220 13,2 152 121 85
ITALIA 29.944 34.753 42.347 21,9 745 596 381
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L’aumento delle malattie professionali non è da mettere in relazione con una maggiore rischiosità delle imprese nel periodo considerato ma evidenzia lo sforzo congiunto messo in atto da INAIL, Parti sociali e Istituzioni che operano a tutela del lavoratore, al fine di fare emergere e riconoscere le cosiddette “perdute”.
Malattie professionali manifestatesi nel periodo 2009-2010 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia
Tipo di malattia BERGAMO
2009 2010Affezioni dei dischi intervertebrali 135 153
Tendiniti 112 138Altre affezioni osteo articolari e muscolo-tendinee 50 70
Ipoacusia da rumore 245 290Malattie da asbesto (neoplasie, asbestosi, placche
pleuriche) 59 50
Malattie respiratorie non da asbesto 24 11Tumori (non da asbesto) 14 14
Malattie cutanee 15 14
Disturbi psichici da stress lavoro correlato 2 3
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Si segnala che nel 2010 15 morti sono da attribuire a malattie asbesto correlate e nel 2009 i casi risultano 25.
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