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Attualità giovedì 24 marzo 2016 9

Quando si parla diRegione si pensa al Pre-sidente, alla Giunta, allamacchina di governo diuna popolazione di 4.5milioni di abitanti. Non ècosì automatico pensarealla seconda anima del-la Regione, il ConsiglioRegionale.

Mentre il governo del-la Regione ha sede inpiazza Castello e ha uffi-ci in una quindicina diimmobili sparsi per la cit-tà, il Consiglio Regiona-le è ospitato dal 1979 aPalazzo Lascaris.

Si tratta di una dimorasignorile della Torinobarocca, in pieno centrostorico. Il palazzo con-serva tracce del passag-gio di molte famiglie no-bili piemontesi, tra cui lafamiglia Benso di Cavour.Subisce dei danni nelbombardamento di Tori-no del luglio ’43, vieneacquistato e ristrutturatodalla Regione Piemontenel 1975 e dal 1979 ospi-ta l’aula consigliare, gliuffici di Presidenza, nu-merose sale di rappre-sentanza, il personale egli organi consultivi dellaRegione (comitato resi-stenza e costituzione,commissione diritti uma-ni, pari opportunità, con-sulta delle elette, garan-te per i diritti dei detenuti,difensore civico, ufficiorelazioni con il pubblico,comitato regionale per lecomunicazioni).

Il Consiglio Regiona-le ha personale e bilan-cio autonomi da quellodella Regione, rimarrànell’attuale sede anchedopo l’ultimazione deilavori del grattacielo del-la Regione in cui trove-ranno sede i 2.177 di-pendenti degli assesso-rati e la presidenza della

Regione Piemonte.Nel palazzo Lascaris

ci sono due vite paralle-le: una è la vita politica,che ha nella seduta set-timanale del Consiglio ilsuo momento culminan-te e che vede negli altrigiorni il lavoro di com-missione e di tutto ciò cheruota intorno all’attivitàlegislativa e dei gruppipolitici; l’altra è la vita chederiva dall’essere il pa-lazzo la casa dei piemon-tesi che si concretizza invisite di scuole, cittadinie turisti, mostre che sisusseguono ininterrotta-mente negli ampi corri-doi del palazzo, conve-gni, attività di comunica-zione ed editoriale.

Quanto sia significati-va e importante questafunzione lo prova la re-cente inaugurazione delsito www.giornalidelpiemonte.it, l’archivio di-gitale dei giornali del Pie-monte.

Il portale, presentatoil 2 marzo a Palazzo La-scaris, permette la con-sultazione di più di unmilione e 600mila pagi-ne di 103 giornali localidel Piemonte, pubblicatidal 1846 ad oggi.

La provincia di Cuneoè quella con il maggiornumero di testate digita-lizzate: ben 39 per untotale di 31.413 edizionidisponibili. Un patrimo-nio di storia, cultura ecuriosità a disposizionedi cittadini e studiosi inmodo semplice e gratui-to.

C’è un altro elementoche fa del Consiglio re-gionale la casa dei pie-montesi, ed è la Bibliote-ca con più di 60 milavolumi tra cui una cin-quantina di statuti locali,dagli originali di fine

Quattro e Cinquecento,a testi che risalgono alSei e Settecento, fino ariproduzioni anastatichedi testi antichi realizzatein tempi recenti.

Del Consiglio Regio-nale avevo già scritto inaltre occasioni per dareconto delle marcato trenddi riduzione delle speseper effetto dei tagli ai co-sti della politica. Poichéè svilente ridurre tutto auna questione di costi, inun mondo smarrito e chea sera ha già archiviatole notizie del mattino, mipare giusto richiamarel’attenzione sul fatto chei piemontesi hanno unacasa, di cui si prendonocura persone qualifica-te, dove sono custoditele identità territoriali del-la loro terra, la cultura etutte le forme di parteci-pazione alla vita pubbli-ca. Il ricordo di cos’è sta-ta la libertà dei nostriantenati ci aiuta ad af-frontare il presente e apreparare il futuro.

Il Saluzzese in Regione di Paolo Allemano

Le due vitedella casa dei piemontesi

Un viaggio nell’anticaPersia, raccontato attra-verso lo sguardo di unadonna: 500 fotografie(delle 2000 circa) scat-tate in Iran da GraziaBertano saranno pro-iettate giovedì 31 mar-zo alle 21, nell’audito-rium Borelli di Boves.La fotografa ha visitatol’Iran con il marito nelnovembre 2014 e nellafoto è ritratta su un ponte a Isfahan(«una vera perla» dice la fotogra-fa) insieme ad una giovane irania-na: « Il padre della ragazza hachiesto a mio marito di fare una fotocon sua figlia. Una cosa strana in

BOVES, GIOVEDÌ 31 MARZO VIDEOPROIEZIONE FIRMATA DA GRAZIA BERTANOL’Iran e gli iraniani visti con gli occhi di una donna

Iran perché c’è molta separazionetra i due sessi. Dopo la foto hochiacchierato un po’ con la ragaz-za che parlava inglese: era unastudentessa che festeggiava la lau-rea ed era in viaggio con i genitori.

— continua Bertano —Mi è capitato spesso diparlare con donne ed hosempre trovato personesolari e molto disponibi-li».La videoproiezione inprogramma il 31 marzoa Boves presenta imma-gini di paesaggi e monu-menti persiani, luoghi ric-chi di fascino e di cultura,ma anche ritratti di don-

ne e di uomini, piccoli gruppi fami-gliari, coppie di sposi che, aggiun-ge Grazia Bertano «Erano tutti bendisposti a farsi fotografare».La serata è organizzata da Toteme Tabù e l’ingresso è libero.

Un branco e due esemplari solitari censiti nel SaluzzeseUn branco e due esemplari solitari censiti nel SaluzzeseUn branco e due esemplari solitari censiti nel SaluzzeseUn branco e due esemplari solitari censiti nel SaluzzeseUn branco e due esemplari solitari censiti nel Saluzzese

Lupo, nemico o vittima?Era a rischio estinzione, oggi fa paura

«Questa sera sonopresenti Guelfi e Ghibel-lini»- ha esordito il gior-nalista e scrittore MarcoAlbino Ferrari in apertu-ra della serata sul lupo,venerdì 18 marzo allaCroce Nera, alludendoal rapporto conflittuale trachi è interessato a pro-teggere questo animalee chi, come i malgari e ipastori, si sente, invece,minacciato dal predato-re. Quello di venerdì rap-presenta il primo di unaserie di incontri organiz-zati dal Cai Monviso Sa-luzzo e dedicati agli ani-mali selvatici delle Alpi.

L’intervento di Ferrarié proseguito seguendo ilfilone antropologico eletterario sulla metamor-fosi che il concetto dimontagna ha subito at-traverso le diverse epo-che storiche, passandoda luogo pauroso a terri-torio affascinante da sco-prire. L’età romantica el’illuminismo sollecitava-no una visione nuova diquei luoghi che fino ad

allora si erano celati die-tro una cortina di super-stizione. «Non sono lemontagne a cambiare,ma la percezione che neha l’uomo - ha osservatoFerrari -. Il lupo ha subitolo stesso processo».

Negli anni settanta erasull’orlo dell’estinzione:ne rimanevano sola-mente pochissimi esem-plari confinati in un’areacircoscritta dell’Appenni-no tra la Sila e i montiSibillini. Successivamen-te, la rinaturalizzazionedi molte aree che sono

state ripopolate dagliungulati selvatici e lenuove leggi di tutela chene vietavano la caccia,hanno favorito il ritornonaturale del lupo e l’inte-resse a studiare la diffu-sione dell’animale.

L’intervento della zo-ologa Francesca Ma-rucco si è focalizzato pro-prio sull’aspetto scienti-fico con particolare ri-guardo al comportamen-to sociale del lupo e allapresenza dei branchi inItalia. «Erano appena uncentinaio i capi soprav-

vissuti negli anni ’70 sututto il territorio naziona-le - ha fatto osservare ladott. Marucco -. Da allo-ra, l’areale di distribuzio-ne della specie si èespanso verso nord, an-dando a coprire l’interosettore appenninico egiungendo alla forma-zione, nei primi anni ’90,di nuovi branchi nelleAlpi occidentali».

Oggi la presenza dellupo anche sulle nostremontagne é consolidatae stabile: 21 branchi, cia-scuno composto da 5/6esemplari, sono stati cen-siti sull’intero arco alpi-no, di questi uno é stan-ziato proprio vicino a noiin Valle Varaita.

Inoltre, sono stati in-tercettati due lupi solitari,ovverosia in dispersionedal branco, e sembranodiretti verso la Val Po.Dall’inizio dell’annosono quattro, invece, glianimali uccisi dai brac-conieri in provincia diCuneo.

kizi blengino

É dedicato a chi ha perso una persona cara, maanche a chi ha perso il lavoro, il proprio ruolo, a chiha dovuto trasferirsi dal luogo al quale era affezio-nato e a chi è stato abbandonato da una personacon la quale ha condiviso molto tempo l’incontroche si svolgerà a Cuneo, sabato 2 aprile, dalle 9 alle13 e dalle 14,30 alle 17, in via Statuto 5. Nel corsodella sessione i partecipanti saranno guidati areperire i diversi tipi di lutto del passato e delpresente, a prendere coscienza di come questi luttisiano stati elaborati e a riconoscere i segnali indi-catori dell’avvenuta elaborazione o meno. La gior-nata si propone di offrire indicazioni per impararea gestire le inevitabili sofferenze dei lutti in modocostruttivo ed aprirsi ancora alla vita. Per adesionirivolgersi a Luigina Cometto, 0171/605108 oppure338/9940079 o [email protected].

CUNEO, SABATO 2 APRILEImparare a gestire il lutto

È Marco Didier, 47 anni, avvocato con studio ad Alba,residente a Rodello dove è anche assessore comu-nale, il nuovo presidente provinciale delle Acli diCuneo, scelto dal neo eletto Consiglio provinciale,riunitosi per la prima volta martedì 22 dopo il con-gresso del 13 marzo. Didier ha ottenuto i voti di 33consiglieri sui 37 aventi diritto. Ad affiancare l’avvo-cato Didier sono stati eletti come vice presidenti: ElioLingua (vice presidente vicario) e Paolo Giordano.Oltre ai due vice, fanno parte della presidenza pro-vinciale: Bruno Massa, Renato Origlia, Mario Tretolae Mariangela Tallone. Nel suo primo intervento l’avv.Didier ha sottolineato la necessità e l’importanza dilavorare insieme, con il contributo e le competenzedi tutti e ha rilevato come il Consiglio provincialeemerso dall’ultimo Congresso possa contare su unbuon numero di persone nuove che, insieme a chi haconfermato il proprio impegno nell’associazione,potranno dare un ottimo contributo per la crescitadelle Acli cuneesi.

NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALEUn avvocato alla guida dell’Acli

Da sinistra il giornalista Albino Ferrari, Paola Bonaviadel Cai e la zoologa Francesca Marucco

CENTALLO - “Giovani con traspor-to: rivoluzionare i trasporti in provinciadi Cuneo sarà un’impresa”. È questo loslogan con cui la Cooperativa ArmoniaWork, con sede a Centallo, invita igiovani dai 18 ai 26 anni a proporsi percreare un’impresa che operi nel mon-do dei trasporti. Si tratta di organizzareun servizio a chiamata, a metà tra taxie bus, che organizzi il trasporto dellepersone in particolare dai piccoli co-muni. Ad esempio per l’uscita dallediscoteche, dalle palestre, dai corsipomeridiani e serali, per anziani.

Armonia Work cerca dieci aspirantie offre un corso gratuito di due mesi, un

accompagnamento nella creazionedell’impresa di sei mesi (con un getto-ne di presenza di 450 euro), un aiutoper un anno nella fase di startup del-l’impresa. Cinque i profili dei candidati:autisti, responsabili dei mezzi per ma-nutenzione e lavaggi, operatori di se-greteria e servizio clienti, marketing ecomunicazione e pianificazione deipercorsi.

Chi è interessato può inviare il curri-culum e una lettera motivazionale entroil 31 marzo via e-mail all’indirizzo:[email protected]. Info sito www.ublo-om.it/trasporto; Armonia Work tel. 0171-211284; andrea cell. 329-7907892.

Iniziativa della coop Armonia Work per fare impresa

Si cercano giovani autisti